L'Angelo di Verola L'Angelo di Verola Mensile di Vita Parrocchiale Verolese


02_1999Febbraio 1999

Anno XXIV n°2 Febbraio 1999

Edizione a stampa a cura di Mons Luigi Corrini
Redazione: Rino Bonera - Don Giampaolo Goffi - Don Giovanni Gritti
Edizione on-line a cura di Tiziano Cervati



Angelo di Verola Archivio 1999 Parrocchia di Verolanuova

Sommario
03 I genitori chiamati... (D. L. Corrini)
06 Calendario liturgico
12 Il 28 febbraio... (V. M. Olmi)
15 Il messaggio di... (G. Paolo II)
19 Il... 5° Angelo (R. Bonera)
21 ...una preghiera (D. Giovanni)

vita parrocchiale

22 Le stazioni...
23 La "Via Crucis"
24 A tutti gli... (i sacerdoti)

dagli oratori

26 4a Tappa
28 Vita di oratorio (D. Giovanni)
30 Gli Esercizi... (L. A. Pinelli)
32 Informa giovani (a. z.)

le nostre rubriche

34 Conoscere è... (Gr. "Conoscerci")
37 I Concili Ecumenici (R. Bonera)
38 A proposito di... (R. Bonera)
39 La chiesa della... ("Terra e Civiltà")
41 Verola sport (R. Bonera)

varie - cronaca

44 La mostra del... (r. b.)
45 "Squarcio di libertà" (R. Mor)
46 Lo spazio di... (M. Calvi)
47 Appuntamenti alla... (Sr. Emiliana)
48 Servizio Sanitario
49 Turni delle farmacie
50 Relax... iamoci (errebi)
51 L’angolo dell’umorismo
52 Revisione veicoli
53 Radiobasilica trasmette
55 Abbonati all’Angelo 1999
57 Movimento demografico com.le
58 Anagrafe parrocchiale

Offerte pro opere parrocchiali

Contiene inserto: "Speciale in memoria di Don Angelo Quaranta".


La parola del Prevosto
I genitori chiamati a servire la vita

Il mese di febbraio segna due importanti appuntamenti.

Nella prima domenica si celebra la "giornata per la vita".

A metà mese, con il mercoledì delle Ceneri si apre la Quaresima.

In occasione della ventunesima giornata per la vita i vescovi italiani hanno indirizzato un messaggio a tutti, ma particolarmente ai genitori, a farsi servitori della vita nell’ambito della famiglia.

Nel precedente numero dell’Angelo è stato pubblicato integralmente il testo del messaggio; qui vogliamo richiamare qualche spunto per tornare a riflettere sul tema di fondamentale importanza.

I vescovi ricordano come "moltissime persone vivono senza mai domandarsi a chi dovrebbero esprimere riconoscenza per il fatto di esistere".

Per questo "il pensiero va immediatamente ai genitori, al papà e alla mamma, al loro grande e sincero amore che ci ha desiderati, accolti e accompagnati nel cammino della nostra esistenza". Ma noi sappiamo, sottolineano i vescovi, "che l’amore fecondo degli sposi rimanda a un Amore ben più grande, quello di Dio che è Padre e, come tale, fonte di ogni vita e di ogni dono".

Il messaggio ricorda ancora come "solo chi ha avuto il dono di poter fare fin dall’infanzia l’esperienza di un clima familiare ricco dell’affetto sincero e duraturo dei propri genitori è molto facilitato non solo nel percorso verso la maturità umana, ma anche con l’aprirsi con la fede al più grande ed infinito amore paterno di Dio".

Il documento sottolinea la tristezza nel constatare come sono sempre più numerosi i bambini e i ragazzi che vivono da "orfani di padre vivo".

Presto, tanti bambini e ragazzi bisognosi dell’affetto dei genitori, vengono privati di questo diritto da parte dei genitori.

Separazioni, divorzi, convivenze e unioni di fatto, vissute senza il coraggio di un impegno stabile sono una grande minaccia per i figli. Questi non sono mai presi in considerazione quando insorgono delle difficoltà nella coppia e vengono usati come merce di ricatto" nelle vertenze di separazione e di divorzio.

Ma se questo è l’aspetto negativo non mancano motivi di fiducia e di speranza perchè non sono poche le testimonianze di generosità, nell’ambito della famiglia, da parte dei genitori, nell’accoglienza della vita, nella educazione dei figli.

Questi casi costituiscono la stragrande maggioranza delle famiglie.

I vescovi chiudono il messaggio con un auspicio ed un invito. "Quando l’amore umano dei genitori, che è già grande in se stesso, s’incontra con l’amore divino, si apre per loro e per i figli la strada della speranza. Di qui deve partire l’opera risanatrice di tante nostre famiglie, perché è dalla convinzione di vivere nell’abbraccio del Padre che si avrà la forza di vincere ogni tentazione di egoismo per aprirsi definitivamente alla civiltà dell’amore, prendendosi cura di tutta la vita e della vita di tutti".

* * * * *

Mercoledì 17 c.m. si apre la Quaresima, tempo liturgico che si può paragonare alla primavera: rinascita a vita nuova.

Vivere la Quaresima è cambiare la nostra mente e il nostro cuore.

A pag. 8 dell’Angelo vengono richiamate le varie proposte offerte dalla parrocchia per vivere questo "tempo decisivo" per la vita cristiana.

La Quaresima è centrata sull’ascolto attento e devoto della parola di Dio, sulla preghiera personale e comunitaria, sulla partecipazione ai sacramenti della Riconciliazione e dell’Eucarestia che ci ottengono in pienezza la grazia annunciata dalla parola di Dio e invocata nella preghiera e ci abilitano alla carità.

Mi auguro, come altre volte ho auspicato, che siano molti a vivere la Quaresima come tempo per cercare Dio con tutto il cuore, sostenuti dalla certezza che "Lui si lascia trovare".

C’è una categoria di persone che sta al centro di questo auspicio: i giovani-adulti. Ossia le persone tra i venticinque e i cinquant’anni che hanno un ruolo decisivo nella formazione delle nuove generazioni.

Molti hanno figli che frequentano la scuola e stanno per entrare da protagonisti nella vita. Altri hanno ragazzi che sono impegnati nella catechesi per la Messa di Prima Comunione o per la Cresima.

Oso sperare che questi genitori sentano la Quaresima come tempo da dedicare all’ascolto della Parola, alla preghiera in famiglia, alla partecipazione alla Messa domenicale insieme ai loro figli.

Anche questo aiuta a ricoprire il ruolo che Dio affida perchè ognuno si faccia servitore della vita vera, quella del corpo e dello spirito, senza la quale finiremmo tutti per essere condannati ad una vita vegetativa dove non si ritrova più l’uomo e tanto meno il cristiano.

Buona Quaresima.


Calendario liturgico dal 6 dicembre ’98 al 10 gennaio ’99

ORARIO SANTE MESSE

in Basilica Prefestiva : ore 18.00

Festive : ore 7.30 - 9.30 - 11.00 - 18.00

: ore 15.00 Celebrazione liturgica

Feriali : ore 7.00 - 9.00 - 18.00

in S. Rocco Festiva : ore 9.00

in S. Anna - Breda Libera Festiva : ore 10.00

Feriale : giovedì - ore 18.30

Cappella Casa Albergo Prefestiva e feriale : ore 16.30

(N.B. - In Basilica, ogni sabato, dalle ore 15.30 alle 18.00, i sacerdoti sono a disposizione per le confessioni degli adulti).

Con domenica 14 febbraio l’ora della messa vespertina è posticipata alle ore 18.30.

FEBBRAIO

7 Domenica V del tempo ordinario

Dal Vangelo - In quel tempo Gesù disse: "Voi siete il sale della terra... voi siete la luce del mondo (Mt. 5,13... 14)

Sante messe con orario festivo

Oggi si celebra la giornata in difesa della vita. Scopo della giornata è di educare alla accoglienza della vita e contrastare l’aborto e ogni forma di violenza contro la vita esistenti nella cultura e nella società contemporanee.

ore 15.30 Celebrazione liturgica e preghiera a favore della vita

ore 16.30 Presso le suore di Maria Bambina incontro con i genitori, padrini e madrine dei bambini che saranno battezzati nel mese di febbraio

ore 16.30 Nel salone dell’oratorio maschile incontro con i genitori dei ragazzi della 3a media

11 giovedì B. Vergine Maria di Lourdes

Sante messe con orario feriale

Giornata del malato, Istituita da Giovanni Paolo II come "momento forte di preghiera, di condivisione, di offerta delle sofferenze per il bene della Chiesa e di richiamo per tutti a riconoscere nel volto del fratello infermo il santo volto di Cristo che soffrendo, morendo e risorgendo ha operato la salvezza dell’umanità".

14 Domenica VI del tempo ordinario

Dal Vangelo - In quel tempo Gesù disse: "... Se dunque presenti la tua offerta sull’altare e lì ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all’altare e va prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna ad offrire il tuo dono". (Mt. 5,23-24)

ore 11.50 Celebrazione dei Battesimi

ore 15.00 Celebrazione liturgica

ore 18.30 Vespro e santa messa in suffragio di don Angelo Quaranta e dei defunti della parrocchia

15 lunedì Santi Faustino e Giovita. Patroni della città di Brescia e della Diocesi. Festa

Sante messe con orario feriale

ore 18.30 Vespro e santa messa in suffragio dei defunti della parrocchia

16 martedì Sante messe con orario feriale

ore 18.30 Vespro e santa messa in suffragio dei defunti della parrocchia

17 Mercoledì DELLE CENERI. Inizio della Quaresima

ore 7.00-9.00 Santa Messa

ore 16.30 Santa messa per i ragazzi e gli anziani

ore 18.30 Apertura solenne della Quaresima.

Santa messa con benedizione e imposizione delle Ceneri

*** Con il mercoledì delle Ceneri si apre la S. Quaresima che è il periodo più importante dell’anno liturgico perché ci prepara alla celebrazione della Pasqua di morte e risurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo.

È tempo caratterizzato:

1) da un impegno particolare nell’ascolto e nella riflessione della Parola di Dio, infatti l’uomo non vive di solo pane;

2) da una preghiera più frequente e intensa;

3) dal particolare impegno di mortificazione che matura in opere di carità fraterna.

Sono questi i momenti essenziali per la nostra conversione se vogliamo recuperare la nostra vita cristiana alla quale siamo nati con il Battesimo e della quale ci dimentichiamo con tanta facilità.

La nostra parrocchia offre alcune occasioni di appuntamento con il Signore che poniamo tante volte ai margini della vita.

Sono momenti di grazia che devono stimolarci anche alla riconciliazione, alla carità e al perdono dei fratelli.

Impegni quaresimali:

a) Per tutti

Ogni giorno, ore 9.00: s. messa con breve riflessione

Ogni lunedì, martedì, giovedì, venerdì, ore 18.30: s. messa con breve riflessione

Ogni mercoledì, ore 20.30: Stazione Quaresimale

Ogni venerdì, ore 15.00: Via Crucis in Basilica

ore 20.30: Via Crucis nei quartieri.

Il relativo calendario sarà pubblicato nel prossimo numero.

Ogni sabato dalle ore 15.30 alle 17.30 i sacerdoti sono a disposizione per le confessioni degli adulti

ore 18.30: santa messa prefestiva

b) Per Giovani-Adulti

Ogni giovedì, ore 20.30: Cappella dell’oratorio maschile: incontro di preghiera e di riflessione

c) Per le donne

Ogni venerdì in Basilica, ore 15.00: Via Crucis

d) Per i ragazzi delle elementari e delle medie

Ogni venerdì in Basilica, ore 16.30: incontro quaresimale

e) Per giovani e signorine

Partecipazione alla Via Crucis di quartiere ore 20.30

ATTENZIONE! Tutti i venerdì di Quaresima sono di magro. Il mercoledì delle Ceneri e il Venerdì Santo sono giorni di magro e di digiuno.

19 venerdì Sante messe con orario feriale

Ore 15.00 Via Crucis in Basilica

20 sabato ore 15.30 - Sante confessioni per i ragazzi delle elementari

21 Domenica I di Quaresima

Dal Vangelo - In quel tempo Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto per essere tentato dal diavolo. E dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti ebbe fame. Il tentatore gli si accostò... (Mt. 4,1-3)

Sante messe con orario festivo

ore 15.00 Celebrazione liturgica

ore 16.00 Nel salone dell’oratorio maschile incontro con i genitori dei fanciulli di 4a e 5a elementare

ore 16.00 Salone 1° piano dell’oratorio maschile: incontro con l’Azione Cattolica Adulti

24 mercoledì Sante messe con orario feriale

ore 20.30 Stazione quaresimale. Chiesa della convocazione: S. Rocco.

26 venerdì Sante messe con orario feriale

ore 15.00 Via Crucis in Basilica

27 sabato - ore 15.30 - Sante confessioni per i ragazzi della 5a elementare

28 Domenica II di Quaresima

Dal Vangelo - In quel tempo, Gesù prese con sè Pietro Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro. (Mt. 17,1-2)

Sante messe con orario festivo

ore 15.00 Celebrazione liturgica

ore 16.00 Il vescovo Mons. Giulio Sanguineti fa il suo ingresso in diocesi. Alle ore 14.30 lo saluteremo nella chiesa abbaziale di Pontevico.

ore 16.00 Celebrazione dei Battesimi

ore 16.00 Nel salone dell’oratorio maschile incontro con i genitori dei fanciulli di 2a elementare

3 mercoledì Sante messe con orario feriale

ore 20.30 Stazione quaresimale. Convocazione: Cappella della Madonna dello Stadio

4 giovedì Primo del mese

Dopo la celebrazione della messa delle ore 9.00: adorazione comunitaria e privata fino alle ore 12.00

5 venerdì Primo del mese dedicato alla devozione del Sacro Cuore.

ore 15.00 Via Crucis in Basilica

6 sabato - ore 15.30 - Sante confessioni per i ragazzi/e di 1a media

7 Domenica III di Quaresima

Dal Vangelo - Gesù, stanco del viaggio, sedeva presso il pozzo. Era verso mezzogiorno. Arrivò intanto una donna di Samaria ad attingere acqua. Le disse Gesù: "Dammi da bere". (Gv. 4, 6-7)

Sante messe con orario festivo

ore 15.00 Celebrazione liturgica

ore 16.00 Presso le suore: incontro con i genitori, padrini e madrine dei bambini che saranno battezzati nel mese di marzo.

ore 16.00 Nel salone dell’oratorio maschile incontro con i genitori dei fanciulli di 3a elementare

N.B. Al mattino con inizio alle ore 8.45, presso le rev.de Suore: Ritiro Spirituale aperto a tutti in preparazione alla S. Pasqua, predicato dal Rev.do Don Francesco Beschi.


Nella 2a Domenica di Quaresima - il 28 febbraio Brescia accoglie mons. Giulio Sanguineti

L’annuncio ufficiale dell’Amministratore diocesano mons. Vigilio Mario Olmi che indica anche il cammino di preparazione per la comunità diocesana.

Il primo contatto con il nuovo Vescovo avverrà alle ore 14 nella chiesa abbaziale di Pontevico.

Mons. Giulio Sanguineti, il nuovo Vescovo di Brescia, farà il suo ingresso in Diocesi il 28 febbraio prossimo, seconda domenica di Quaresima.

È questo l’annuncio contenuto nel documento dell’Amministratore diocesano mons. Vigilio Mario Olmi, pubblicato di seguito, in cui vengono anche indicati i programmi per la giornata, che avrà un carattere di grande solennità, e il percorso che il nuovo Vescovo seguirà nel viaggio in terra bresciana

Il primo contatto con la nuova diocesi avverrà a Pontevico. Questo il testo del documento:

Tutti quelli che hanno potuto partecipare alla Messa di ringraziamento e di commiato, presieduta da mons. Bruno Foresti la sera del 9 gennaio in Cattedrale, anche solo seguendo la trasmissione in diretta per radio e televisione, non dimenticheranno facilmente l’intensità dei sentimenti che accomunavano sino alla commozione vescovi, sacerdoti, consacrati e laici nei momenti più significativi della celebrazione.

Tra questi l’omelia ricca di ricordi, di esperienze e di esortazioni: un vero testamento del Pastore e del Padre.

E proprio nell’omelia, con delicata sollecitudine e pienezza d’animo mons. Foresti invitava ad accogliere con gioia e fede "il mio venerato successore, mons. Giulio Sanguineti, al quale... rivolgo il mio saluto deferente e il mio augurio fervente. È un pastore degno. Viene nel nome del Pastore supremo, Cristo Gesù".

Facendo mio questo invito mi rivolgo a tutta la Diocesi per esortare sacerdoti, consacrati e laici a predisporre innanzitutto le menti e i cuori secondo le indicazioni già descritte nella Scelta pastorale, e precisamente mediante momenti di preghiera e di riflessione.

La data d’ingresso è stata concordata per il pomeriggio del 28 febbraio, 2a domenica di Quaresima.

Questi sono gli orari e le tappe dell’itinerario previsti:

ore 14: accoglienza in terra bresciana a Pontevico. Percorrendo la strada statale si attraverserà Bassano Bresciano, Manerbio, Bagnolo Mella, San Zeno Naviglio Brescia.

Ore 15.15: Basilica dei Santi Faustino e Giovita per la venerazione delle reliquie dei Santi Patroni della Città e della Diocesi.

Ore 15.40: in piazza Paolo VI saluto del Sindaco.

Ore 16: in Cattedrale atto canonico d’inizio e concelebrazione.

Comunicazioni più circostanziate verranno date a tempo opportuno.

Intanto vediamo di curare bene la preparazione spirituale.

Abbiamo davanti un buon mese con diverse ricorrenze che possono coinvolgere sia gli adulti che i giovani; in particolare vanno tenute presente la Festa dei Santi Faustino e Giovita e l’inizio della Quaresima.

Confido molto sulla collaborazione e sulla passione pastorale ed educativa sia dei sacerdoti che dei superiori degli Istituti di Vita Consacrata, sia degli animatori che dei responsabili di gruppi e aggregazioni ecclesiali.

Le occasioni e i momenti di preghiera e di catechesi vanno opportunamente previsti e inseriti in programmi pastorali già avviati: la preghiera e la riflessione attirano luce e grazia, doni insostituibili per ravvivare la comunione tra il Pastore e il suo gregge.

Le zone pastorali valuteranno l’opportunità di incontri o celebrazioni per i consigli pastorali e le varie aggregazioni laicali.

Una cosa è certa: quanto più cureremo la preparazione spirituale, tanto più intima sarà la gioia dell’incontro con il nuovo Vescovo e più pronta sarà la ripresa del cammino verso la gioia piena della Pasqua.

Brescia, 20 gennaio 1999

Vigilio Mario Olmi


Messaggio di GIOVANNI PAOLO II

in occasione della

VII GIORNATA MONDIALE DEL MALATO

11 febbraio 1999

"L’opzione preferenziale della Chiesa per i poveri ed i sofferenti nel corpo e nello Spirito assumerà, alle soglie della scadenza del secondo millennio dell’era cristiana, il carattere di un "cammino di autentica conversione al Vangelo". Ciò non mancherà di suscitare una crescente ricerca dell’unità tra tutti gli uomini".

"La scelta del santuario di Nostra Signora di Harissa, sulla collina prospiciente Beirut, viene ad assumere, per le circostanze di tempo e di luogo, molteplici e profondi significati.

La terra che ospita questo santuario è il Libano che, come ho già avuto occasione di rilevare, "è più che un Paese; è un messaggio e un modello per l’Oriente e per l’Occidente".

Dal santuario di Harissa la vigile statua della Beata Vergine Maria guarda la costa mediterranea, così vicina alla terra sulla quale Gesù passava "predicando la buona novella del Regno e curando ogni sorta di malattie e di infermità nel popolo".

Carissimi Fratelli e Sorelle!

l La prossima Giornata Mondiale del Malato, l’11 febbraio 1999, secondo una tradizione che va ormai consolidandosi, avrà il suo momento celebrativo più solenne in un importante santuario mariano.

La scelta del santuario di Nostra Signora di Harissa, sulla collina prospiciente Beirut, viene ad assumere, per le circostanze di tempo e di luogo, molteplici e profondi significati. La terra che ospita questo santuario è il Libano...

l ...In questa prospettiva, l’opzione preferenziale della Chiesa per i poveri ed i sofferenti nel corpo e nello spirito assumerà, alle soglie della scadenza del secondo millennio dell’era cristiana, il carattere di un "cammino di autentica conversione al Vangelo". Ciò non mancherà di suscitare una crescente ricerca dell’unità tra tutti gli uomini per la costruzione della civiltà dell’amore...

l ...Nessuna domanda sale dai cuori umani con implorazione tanto alta quanto la domanda della sanità e della salute. Non deve, quindi, stupire se la solidarietà umana, a tutti i livelli, può e deve svilupparsi con urgenza prioritaria nell’ambito della sanità. È, pertanto, urgente "compiere uno studio serio e profondo circa l’organizzazione dei servizi sanitari nelle istituzioni, con la preoccupazione di farne dei luoghi di testimonianza sempre più grande dell’amore verso gli uomini".

A sua volta, la risposta attesa da chi soffre deve modularsi in rapporto alle condizioni del destinatario, il quale sopra ogni cosa desidera il dono di una condivisione partecipe di un amore solidale, di una dedizione generosa fino all’eroismo.

La contemplazione del mistero della paternità di Dio si trasformi in ragione di speranza per i malati ed in scuola di premurosa sollecitudine per quanti ne assumono l’assistenza.

l Ai malati, di ogni età e condizione, alle vittime di infermità di ogni genere e di calamità e tragedie, il mio invito ad abbandonarsi nelle braccia paterne di Dio. Sappiamo che la vita ci è stata data in dono dal Padre quale altissima espressione del suo amore e che essa continua ad essere un suo dono in ogni circostanza. Tutte le nostre scelte più responsabili, il cui traguardo a motivo dei nostri limiti può sembrarci a volte oscuro ed incerto, devono essere guidate, da questa convinzione. Poggia su di essa l’invito del Salmista: "Getta sul Signore il tuo affanno ed egli ti darà sostegno, mai permetterà che il giusto vacilli" (Sal 54,23).

Commentando queste parole sant’Agostino scriveva: "Di che cosa ti preoccuperai? Di che cosa ti affannerai? Chi ti ha fatto si prende cura di te. Chi ebbe cura di te prima che tu esistessi, non si curerà forse di te quando ormai sei ciò che egli ha voluto che fossi? Perchè ormai sei fedele, già cammini sulla via della giustizia. Non avrà dunque cura di te colui che fa sorgere il suo sole sui buoni e sui cattivi, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti? Trascurerà, abbandonerà, lascerà solo te che sei già giusto e vivi nella fede? Al contrario egli ti benefica, ti aiuta, ti dà qui ciò che ti è necessario, ti difende dalle avversità. Facendo doni ti consola perchè tu perseveri, togliendoteli ti corregge affinchè tu non perisca; il Signore ha cura di te, stai tranquillo. Ti sostiene colui che ti ha fatto, non cadere dalla mano del tuo Creatore; se cadrai dalla mano del tuo artefice, ti spezzerai. La buona volontà ti aiuta a rimanere nelle mani di colui che ti ha creato... Abbandonati a lui, non credere che ci sia il vuoto quasi che tu dovessi precipitare: non ti immaginare una cosa di questo genere. Egli ha detto: "Io riempio il cielo e la terra". Mai egli ti mancherà: non mancargli tu, non mancare tu a te stesso".

l Agli operatori sanitari - medici, farmacisti, infermieri, cappellani, religiosi e religiose, amministratori e volontari -, chiamati per vocazione e professione ad essere custodi e servitori della vita umana, addito ancora una volta l’esempio di Cristo: mandato dal Padre quale prova suprema del suo infinito amore, egli ha insegnato all’uomo "a far del bene con la sofferenza e a far del bene a chi offre", svelando fino in fondo, "in questo duplice aspetto, il senso della sofferenza".

Alla scuola di chi soffre, sappiate cogliere attraverso la condiscendenza amorevole le ragioni profonde del mistero della sofferenza. Il dolore del quale siete testimoni sia la misura della risposta di dedizione che si attende da voi. E nel rendere questo servizio alla vita, siate aperti alla collaborazione di tutti, poichè "la questione della vita e della sua difesa e promozione non è prerogativa dei soli cristiani... Nella vita c’è sicuramente un valore sacro e religioso, ma in nessun modo esso interpella solo i cristiani" (Lett. enc. Evangelium vitae, 101). E come chi soffre non chiede che aiuto, così accettate l’aiuto di tutti quando esso vuole tradursi in risposta d’amore.

l Alla comunità ecclesiale va il mio pressante invito a fare dell’anno del Padre l’anno della carità fattiva, della carità delle opere, attraverso il pieno coinvolgimento di tutte le istituzioni ecclesiali. Scrive sant’Ignazio di Antiochia agli Efesini che la carità è la strada verso Dio. Fede e carità sono il principio e il traguardo della vita; la fede è il principio, la carità è il fine. Tutte le virtù fanno corteo a queste per condurre l’uomo alla perfezione. Sant’Agostino, per parte sua, insegna: "Se dunque, non puoi leggere una ad una tutte le pagine della Scrittura, nè puoi srotolare tutti i volumi che contengono la Parola di Dio, nè addentrarti in tutti gli arcani della Sacra Scrittura, abbi la carità, da cui tutto dipende. Così saprai non solo ciò che ivi avrai appreso, ma anche ciò che ancora non vi hai potuto apprendere".

l La Vergine Maria, Nostra Signora di Harissa, col suo esempio sublime, sia in questa Giornata Mondiale del Malato accanto a tutti coloro che soffrono; ispiri quanti rendono testimonianza alla fede cristiana mediante il servizio ai malati; guidi tutti con mano materna alla Casa del Padre di ogni misericordia. Lei, che ha vegliato sui dolori strazianti del popolo libanese, susciti nel mondo, attraverso la speranza che è tornata a fiorire in quella terra, una rinnovata fiducia nella forza sanante della carità e, come figli smarriti, tutti raccolga sotto il suo manto. Possa il nuovo millennio che sta per aprirsi inaugurare un’era di rinnovata fiducia nell’uomo, creatura altissima dell’amore di Dio, che solo nell’amore potrà ritrovare il senso della propria vita e del proprio destino.

Dal Vaticano, 8 Dicembre 1998


Angeli in campo

Il... 5° Angelo

"Non c’è due senza... quattro... cinque ...
- Ma come! Forse: cambiato il proverbio? Non era senza... tre?
"Già. La confusione è tanta. C’è da perdere la... "sinderesi".
- Allora... di che si tratta?
"Se non hai le pupille spente: entra in Basilica, guardati un poco attorno e... ascolta.
- Ascolta?
"Sì: perchè lo sguardo può essere condizionato da tanta luce, ma l’orecchio...
- ... come?
"Allora: luce e luci piovono da ogni dove (a dire il vero angoli bui ancora non mancano); ma, da esse, giungono anche parole di lode che attraverso duri timpani trafiggono anche mente e cuore.
- Luci... parole...!
"Luci. In verità: impossibile la conta. Dico delle fonti luminose. Ma con esse altre luci: ormai a quota cinque. Intendo, ovviamente, le tele e le cappelle restaurate. L’una meglio dell’altra.
- E le parole?
"Beh! La faccenda, qui forse, si complica. Perchè occorre, anche, saper leggere... nelle cappelle, naturalmente. In esse, infatti, credi di fissare soltanto l’occhio. Illusione! Mentre sosti, ammirando, t’accorgi, invece, di leggervi parole che conosci; ma, che dico?, parole che ti senti stampate dentro chissà da quando. Un buio misterioso te le nascondeva. Ora una luce che ti scalda le illumina e godi d’averle dentro quale preziosa eredità. Perchè vai, col pensiero, a chi li ha voluti quegli altari e quelle tele, a coloro che, nei secoli, li hanno custoditi e tramandati con i loro messaggi che, appunto, ti scopri come incisi nel tuo animo. Di essi, però, non ti sfugga un particolare.
- Quale?
"Sono messaggi che si "concludono", si fa per dire, con i puntini di sospensione. Di questi il significato è chiaro: i messaggi non sono "conclusi". Vuol dire che ora spetta a te scrivere la parte tua salvando, restaurandole, luci immagini e parole. È saldare debiti di riconoscenza a chi, dall’Alto e col lavoro, ti ha dato mezzi per porre mano alle opere, completare e dare vita nuova e messaggi da tramandare e che soltanto i posteri leggeranno. Ma a scriverli, però, nel più adatto gergo, non sarai tu.
- Oh bella! Chi, allora?
"Angeli. Angeli che in Basilica non mancano, che ad ogni punta di piuma delle loro ali hanno una penna "ad hoc": dunque penne che scriveranno messaggi a decine centinaia migliaia quanti saranno i verolesi che daranno. Tra l’altro, non ho dubbi, dopo quei puntini scriveranno: "A cavallo dell’anno 2000..." ...nè voglio immaginare di più.
A proposito di Angeli
"Non c’è due senza... quattro... cinque...
- E dalli!
"Ti aiuto a contarli. Uno, il primo, sta là sopra, quello che ben conosciamo e che non sai se aggrappato alla Basilica o se è lui a proteggerla e tenerla su.
Un secondo è quello dentro, fresco di bucato, che ti accoglie con dispiegate ali protettive: le guardi e senti, di esse, il calore dell’abbraccio.
Di un terzo riuscii a captare parole come: "non c’è cinque senza... sei... sette... otto. Qualche altro (Angelo?) pagherà". Confesso: non proprio così ma questo fu il concentrato del suo dire. Capito? ancora tre tele con rispettivi altari da restaurare e sarannno... proprio otto. (Ma, a proposito: hai visto il già avvenuto assalto al numero sei?)
Un altro angelo, il quarto, parlò in Basilica attraverso la voce del vescovo Bruno la sera del 1° gennaio scorso. Come non accogliere e fare nostri: volontà, desideri, invocazioni e propositi? Come non sentirci caricati?
Mi viene da pensare al famoso indimenticabile Totò quando si chiedeva: "Siamo uomini o siamo caporali?"
Nulla togliendo alla dignità del caporale preferisco essere uomo verolese. Penso sia così per tutti: per imboccare la strada che può fare di noi, un’armata che, a cavallo dell’anno 2000, diventerà il... 5° Angelo che, ad ali e tromba, ha aggiunto al posto degli occhi, luminosi fari come quelli che, ai naviganti, indicano rotte DOC per arrivare in porti sicuri.

Rino Bonera


Ogni mese una preghiera...

Terzo anno di preparazione al Giubileo del Duemila, anno di Dio Padre, anno della Penitenza e della conversione, l’ultimo prima dello scoccare dell’ora che segnerà il passaggio dal secondo al Terzo Millennio. L’invito alla penitenza e alla conversione è legato alle prime due circostanze: ci convertiamo perchè ci accorgiamo che Dio è Padre di misericordia e anche perchè lo scorrere inarrestabile del tempo ci chiama a legarci sempre più intensamente a Colui che non passa.

Riflettere sul significato del tempo e delle varie "ore" che lo compongono è uno degli obiettivi che ci proponiamo in questo anno pastorale, attraverso questa rubrica. Si tratta di preghiere che offrono preziosi spunti di riflessione, inviti alla conversione, orientamenti a scrutare il volto del Padre di misericordia.

L’ora del tuo perdono

L’ora del tuo perdono, Padre, suona appena

io te la chiedo.

Il tuo cuore rimane aperto, ed è sempre pronto

ad accogliere il mio.

Tu stesso, per primo, desideri cancellare,

al più presto,

tutto quello che ha macchiato i figli che tu ami

e che vorresti puri.

L’ora del tuo perdono è l’ora in cui la tua bontà

mi sorprende, mi meraviglia.

Quando dovrei meritare dei severi rimproveri,

il tuo sguardo invece è dolce

e viene a testimoniarmi che mi ami sempre

con lo stesso ardore.

L’ora del tuo perdono è l’ora in cui il passato

cessa la sua tirannia,

l’ora in cui mi rifai un’anima generosa,

capace di piacerti,

l’ora in cui rinasce il mio cuore con forze nuove

e con un amore più grande.

L’ora del tuo perdono è l’ora in cui la speranza

esplode e mi porta

verso un dono più profondo, più vero e più fedele,

più fiducioso nella tua grazia.

(Jean Galot, in Tu vieni adesso - Preghiere di ogni istante, Ed. del Deserto, Benedettine di Sorrento)


Vita parrocchiale
Vivere la Quaresima
Una riproposta: "Le Stazioni Quaresimali"

La positiva esperienza delle "Stazioni" introdotta in parrocchia, induce a riproporre l’iniziativa.

Riteniamo utile, prima di esporre il calendario, richiamare il perché della proposta.

Stazioni quaresimali? Cosa sono? Un’esperienza di preghiera, di penitenza e di carità. Nel messale romano viene richiamata tale pratica. "Si raccomanda vivamente di conservare e di favorire, in quaresima, l’uso delle ‘Stazioni’ romane, nel modo più adatto ai singoli luoghi.

Questa assemblea di fedeli può radunarsi nei giorni più adatti della settimana.

Tale assemblea sarà animata dalla parola di Dio, dalla preghiera, dalla penitenza che poi avranno il loro culmine nel momento della carità".

Il terzo prefazio della Quaresima richiama infatti la penitenza quaresimale perché "Signore, la vittoria sul nostro egoismo ci renda disponibili alle necessità dei poveri, a imitazione della tua bontà".

A tutti coloro che non avranno chiuso il loro cuore, ma avranno ascoltato la voce del Signore, la Chiesa, guardando già al termine del cammino, nella luce della "Notte Santa" promette che essi saranno colmati dalla grazia che Dio riserva ai suoi figli.

Allora ogni mercoledì di quaresima per esprimere anche fisicamente il cammino verso la luce della Notte di Pasqua di Resurrezione ci daremo convegno in luoghi diversi da dove, dopo la preghiera, si muoverà in processione, pregando e cantando, verso la Basilica.

Qui verrà celebrata la S. Messa. Si rinnoveranno le promesse battesimali. Le offerte che saranno raccolte (momento forte della celebrazione) e che dovranno esprimere il frutto delle nostre penitenze, saranno inviate ai fratelli del terzo mondo che soffrono e muoiono per la fame.


"Via Crucis" nei quartieri

Alle proposte offerte ogni anno per vivere la quaresima si aggiunge per la ottava volta l’iniziativa della "Via Crucis" che si svolgerà nell’ultima settimana di quaresima nei diversi quartieri della parrocchia.

La proposta della "Via Crucis", per le strade, non è una novità per la nostra comunità.

L’iniziativa ha però il pregio di offrire l’opportunità a coloro che risiedono nei vari quartieri di sentirsi coinvolti in una confessione pubblica di fede in Cristo morto e risorto che rivive il mistero della sua Pasqua nei battezzati chiamati a morire al peccato per risorgere a nuova vita.

È quindi un pio esercizio del tempo quaresimale con il quale il Signore vuol raggiungere un po’ tutti, anche i distratti, gli indifferenti e i renitenti.

Per tutti insomma risuona il richiamo di Gesù.

"Il tempo della salvezza è venuto: il regno di Dio è vicino, cambiate vita e credete al Vangelo" (Mc 1,15).

La Via Crucis si svolgerà alle ore 20.30 secondo il calendario che verrà pubblicato nel prossimo numero de "L’Angelo di Verola".


A tutti gli anziani e pensionati di Verolanuova

i vostri sacerdoti

Carissimi, è un invito personale che i sacerdoti, come ogni anno, anche a nome del Consiglio Pastorale Parrocchiale, vi indirizzano in occasione della Quaresima.

Sempre vi ricordiamo, ma in particolar modo in questo tempo di preparazione alla S. Pasqua.

Sappiamo che molti di voi continuano a lavorare; così ci sono presenti, ogni giorno, nelle preghiere, coloro che a causa della malattia sono costretti a rimanere a casa.

Vorremmo ricordare a voi tutti, cari fratelli, che il lavoro e la sofferenza vissuti in unione a Gesù lavoratore e sofferente, diventano una preghiera che contribuisce a farci più buoni e a rendere più abitabile questa terra.

Ci rivolgiamo a tutti i pensionati che hanno la possibilità e il desiderio di vivere la S. Quaresima e li invitiamo a partecipare alla S. Messa delle ore 9.00 che ogni giorno, in Basilica, verrà celebrata specialmente per loro.

Coloro che sono impossibilitati ad uscire di casa potranno unirsi a chi prega in Basilica per mezzo della Radio che trasmette ogni giorno alle ore 9.00 la S. Messa sulla lunghezza d’onda 91.2 Mhz.

A tutti auguriamo una Santa Quaresima perché il Signore, in questo tempo di conversione, vi guidi nel cammino indispensabile per un personale e comunitario incontro con Gesù Risorto nella S. Pasqua.

Vi salutiamo cordialmente e vi auguriamo ogni bene nel Signore.


Dagli oratori

4a TAPPA

Tempo di QUARESIMA e Settimana Santa

Accolti nella vita

Zaccheo scese in fretta e lo accolse pieno di gioia. Vedendo ciò, tutti mormoravano: "È andato in casa di un peccatore!".

Ma Zaccheo, alzatosi, disse al Signore: "Ecco, Signore io do la metà dei miei beni ai poveri e, se ho rubato a qualcuno, restituisco tre volte tanto" (Lc 19,6-8)

E Zaccheo? Il testo aggiunge che, una volta a casa con Gesù, "si mette in piedi" (stathèis: letteralmente "stando"). A questo verbo fa ricorso spesso il terzo evangelista (cfr. Le 18,11,40; At 2,14; 5,20; 11,13 ecc.). Indica l’atteggiamento che è proprio di chi tiene un discorso. Zaccheo si dispone in piedi per conferire serietà e forza di giuramento alle parole che vuole pronunciare. Egli è come risuscitato, è rimesso in piedi dall’incontro con Gesù. "Ha recuperato la propria dignità, la propria spontaneità, la propria libertà interiore, soprattutto ha recuperato il distacco necessario dalle proprie ricchezze; si è spogliato di tutto il peso che aveva addosso (...). Adesso è in piedi, lì, diritto, interiormente diritto, di fronte a Dio di fronte all’uomo".

Zaccheo è un autentico convertito. Ha aperto gli occhi sulla sua reale situazione deficitaria; il carico dei peccati lo sente così pesante che non esita a disfarsene subito. Alla luce delle parole di Cristo (parole che nel testo sono affidate al silenzio...) egli riscopre la sua identità e, come per incanto, tutte le realtà all’intorno si relativizzano, perchè Cristo conferisce una nuova sorprendente verità alla vita, agli eventi piccoli e grandi, alle cose e alle persone. Per lui ormai sono cambiati i valori e il metro di misura e di valutazione delle cose. Ha fatto un radicale salto di qualità: dalla morte alla vita, dal niente al tutto, dall’avere all’essere, dalla solitudine all’incontro, dal mutismo al dialogo, dal possesso al dono.

"Stando in piedi disse: Ecco, Signore..." (v. 8). L’appellativo "Signore" ha una particolare pregnanza teologica. È un titolo che si ascrive a Gesù risorto, contemplato come colui che reca salvezza, rendendola accessibile a tutti (cfr. 4,12-1 15,11).

Il suo cuore, ormai liberato e fatto nuovo dall’amore, ha recuperato la capacità di aprirsi alle necessità degli altri e tessere con loro intensi rapporti umani. Torna qui un tema caro alla teologia lucana: la comunione dei beni delle prime comunità cristiane: "Non solo restituzione dei beni defraudati ma un nuovo stile di vita; la forza di condividere".

Dio innanzitutto e poi i poveri e tutti gli altri uomini. Egli, esprimendo la carità verso i bisognosi, ha inteso cancellare in sè ogni traccia di avidità di denaro. Appellandosi alla giustizia della restituzione ha inteso cancellare tutte le ingiustizie perpetrate. Nella nuova vita di questo convertito risulta soltanto carità e giustizia.

Nel binomio carità-giustizia, Zaccheo intende includere anche quanto ha defraudato agli altri in dignità, rispetto, attenzione, comprensione, aiuto, servizio. Si rende conto ora che, travolto dal torrente limaccioso dell’odio e della venalità, si è servito degli altri senza degnarsi di servirli. Ma quel muro è stato abbattuto da Gesù, presentandosi a lui come chi desidera essere suo ospite, come a chiedere la sua amicizia.

Compie per lui gesti d’amore, di perdono, di misericordia, perchè "paziente e misericordioso è il Signore, lento all’ira e ricco di grazia. Buono è il Signore verso tutti, la sua tenerezza si espande su tute le creature" (Sal 144,8-9).

Gesù può dire in tutta verità: "Oggi la salvezza è entrata in questa casa" (v. 9).


E chiunque tu sia,

tu sempre confida

Anche se ricco,

ti chiama e ti ama.

Sulla tua strada

egli passa, ma temi

perché non potrebbe

più ripassare.

(David Maria Turoldo)

"Sì, la pecorella

senza la quale il Padre non può dormire tranquillo sei tu!"

"Ma io non sono una pecorella"

"Se sei senza stella polare,

hai dimenticato il sentiero del tuo cuore, se non sai più il tuo nome tu sei quella pecorella

che è cercata dall’amore".


Momento educativo

Educare con chiarezza alla povertà, alla condivisione, alla comunione dei beni come opere nuove, dell’uomo nuovo. Riscoprire mediante la preghiera che Dio solo è giusto e la giustizia (santità e povertà) è il nostro stile. Di peccatori perdonati. Educare quindi a cogliere il positivo, il bene. A non essere capaci di "critica", ma di dono e impegno personali.

Momento spirituale

Porre gesti concreti di povertà, condivisione, ascolto, povertà, rinuncia, sacrificio, castità!

Far riflettere sul significato del peccato, distinguendolo dal senso di colpa. Sul progetto evangelico-vocazionale. Che cosa significa nel vissuto personale e di comunità "essere redenti"? Salvati? da chi, da che cosa?

Momento orante

Salmo penitenziale 51 (50)

Momento culturale

- Tahar Ben Jelloun Il razzismo spiegato a mia figlia Ed. Bompiani 1998 L. 9.000 Un grande scrittore africano spiega la radici dell’intolleranza e cerca di individuare soluzioni.

- Riccardo Audisio Dio e l’emarginazione Ed. CDG 1992 L. 15.000

Com’è possibile condividere la sofferenza e costruire la giustizia

- Giulio Battistella Nuovi stili di vita Ed. EMI 1997 L. 23.000

Dal commercio equo e solidale ai bilanci di giustizia, nuovi modi di condividere i beni


Vita di Oratorio - Notizie in breve

Fra le tradizioni che animano la fine d’anno e ci accompagnano ormai da tempo, anche nel periodo novembre - dicembre ‘98 sono state promosse alcune iniziative che hanno trovato la loro collocazione nel salone dell’oratorio. Si tratta della mostra del libro e della mostra di pittura che hanno visto quest’anno, per la prima volta, nella ultima settimana di programmazione, la presenza di alcuni collezionisti di oggetti che presentavano al pubblico le loro collezioni. (Esposizione dal 21 nov. al 13 dic. ‘98).

La fiera del libro ha svolto, come da anni si propone, il servizio di aumentare l’utilità della cultura vicina ai valori promossi dall’Oratorio (non si intende con questa iniziativa fare profitto, bensì presentare ai visitatori testi che di solito non circolano nelle altre librerie e possono rappresentare quindi una buona idea per i regali delle feste o l’occasione di avviare una buona lettura). Quest’anno oltre ai libri ha registrato molto interesse anche il settore video e non solo di cartoni animati, ma anche di film su episodi della Bibbia e di riflessione.

Gli artisti che Dionigi Canini porta in Oratorio hanno sempre qualcosa da dirci, non con la pretesa di essere "grandi", ma con la semplicità di aver espresso un’idea, una tecnica o più semplicemente il risultato di un proprio hobby. Le opere sono state abilmente collocate e hanno riscosso tutte un buon interesse.

Curiosità è anche... collezionismo. Cosa spinge le persone a collezionare? Può trattarsi solo di originale ricerca, di voglia di rappresentare un "particolare" pezzo di storia da documentare o di poter stupire con un’insieme di oggetti inconsueti o di varietà non comune. Chi ha visitato questa particolare sezione delle mostre dedicate al collezionismo ha potuto trovare un po’ tutte queste tendenze che, tra l’antico, il moderno, il collezionismo classico e il collezionismo spiritoso hanno potuto offrire una ventata di novità. Buona l’idea di Simone Cervati e speriamo che possa avere altre edizioni con spazi e tempi più adeguati.

Terminate queste iniziative si è poi aperta la pesca che si è protratta fino al 6 gennaio 99. Tradizione e divertimento nell’incertezza della sorte, vissuti però con semplicità e sobrietà, lontani dal clima del Superenalotto o della Lotteria Italia. Si tratta di un tentare la sorte molto più casereccio e, perciò, genuino, reso possibile dall’impegno di un gruppo di persone che, com’è facile supporre, deve cominciare un bel po’ di tempo prima a lavorare: raccolta del materiale, numerazione, ecc.

A cura di L.A.P.

Prima di tutto questo, nel tempo dell’Avvento, sono stati vissuti i ritiri destinati alle varie fasce di età: per i fanciulli di 2a elementare il 29 novembre, in preparazione alla loro Ammissione, per quelli di 4a e 5a il 6 dicembre; per i ragazzi di 2a e 3a media il 20 dicembre; per gli adolescenti e i giovani l’8 dicembre. I fanciulli di 3a elementare hanno invece vissuto il loro ritiro il 10 gennaio, in preparazione alla Traditio del Padre Nostro, i ragazzi di 1a media il 24 gennaio in preparazione alla loro Ammissione tra i Candidati alla Cresima e alla Professione Pubblica di Fede.

Le iniziative curate dal Gruppo di Animazione.

1) Il fatto che nei giorni immediatamente precedenti siano in corso gli esercizi spirituali (v. articolo successivo) non permette di organizzare molto bene il Corteo dei Magi, la mattina dell’Epifania. Esso ha comunque avuto luogo, con tanto di piccola orchestra (un "estratto" oratoriano della nostra banda civica) che, insieme a fanciulli, ragazzi, catechisti e anche qualche genitore - sono i benvenuti! -, muovendo da tre diverse zone, hanno accompagnato i Magi, che quest’anno erano a cavallo.

L’oro delle offerte per l’Infanzia dei territori di missione è stato prontamente recapitato all’Ufficio Missionario diocesano; l’"incenso" delle preghiere è stato, com’è sua natura, bruciato e fatto salire come "profumo di soave odore" al Signore al termine della Messa; la "mirra" (i generi alimentari) è in via di distribuzione per situazioni di povertà ed emergenza.

2) Allestito nel luogo più adatto a questo scopo, il piccolo atrio della scala secondaria attiguo alla veranda, il presepio è ben riuscito, e non ha mancato di riscuotere giusti apprezzamenti. Esso è stato allestito grazie anche all’iniziativa "Una statuina per il presepio" promossa per il secondo anno.

3) L’incontro con s. Lucia la vigilia della festa della santa, ha riscosso come sempre buon successo, favorito dal fatto che cadeva in giorno di sabato.

4) Una serata di festa danzante per gli adolescenti e i giovani, ideata e già quasi del tutto organizzata per la sera del 19 dicembre è stata rimandata per non sovrapporsi al concerto del Coro "Virola Alghise". È stata comunque offerta l’opportunità di fare "quattro salti" (non in padella), in maniera informale.

5) Le visite agli anziani dell’Infermeria programmate per la vigilia di Natale e per l’Epifania. La prima è andata a vuoto, la seconda invece è bene riuscita, suscitando echi favorevoli o addirittura compiaciuti. Si tratta di iniziative che mirano ad accendere o a rendere più acuta la sensibilità verso queste persone, per le quali possiamo fare qualcosa, solo che si abbia il coraggio di dedicare loro un po’ di tempo. Fatto occasionalmente, questo va bene. Se assunto come abitudine, è ancora meglio: qualche cosa si sta muovendo, sia per quanto riguarda l’Infermeria che fuori.

Don Giovanni

Un sentito ringraziamento viene rivolto a tutti coloro che, a vario titolo, hanno permesso a queste iniziative di essere attuate: si è trattato di un prezioso servizio alla comunità che non si misura in quantità, ma come ogni "piccola goccia" concorre alla formazione del "mare".


Tenuti da 2 al 4 gennaio, per il quarto anno

Gli esercizi spirituali di zona per adolescenti e giovani

Quando è stato distribuito il modulo che annunciava gli esercizi spirituali, non ho subito deciso di partecipare e fare così la mia seconda esperienza, ma è una scelta che ho maturato ed ho in seguito capito che si tratta di un "dono" che dà la carica, ma pure mette fortemente in discussione, se noi ci disponiamo a dialogare con Dio nel silenzio e nella preghiera, non solo a riflettere, a fare esami di coscienza, verifiche di vita o buoni propositi.

Non è sempre facile esprimere a parole ciò che gli esercizi sono e cosa rappresentano nella vita soprattutto interiore e di comunità, ma una delle cose che si possono sperimentare è che i veri esercizi iniziano al rientro, quando l’ambiente di lavoro, famigliare e di vita quotidiana ci propongono la realtà che Dio rende nuova, di giorno in giorno e si rinnova solo con il nostro coinvolgimento e la nostra collaborazione amorevole con l’azione dello Spirito Santo, non da servi, ma da figli amati pienamente e gratuitamente.

Gli esercizi non ci devono far sentire più buoni o riempirci di pensieri ben orientati che finchè durano ci danno lo slancio, ma principalmente pongono noi, come uomini e come cristiani, di fronte a un "itinerario" in quattro tappe:

- tempi più lunghi e tranquilli per l’ascolto della Parola, non la "toccata e fuga" che a volte viviamo durante l’anno,

- tempi specifici disciplinatamente dedicati alla preghiera,

- ascolto e preghiera sono ottime premesse al dialogo con Dio nell’orazione anche per conoscere ed approfondire ciò che Egli vuole realizzare nella nostra vita,

- la combinazione dei primi tre elementi mette in luce le "resistenze" e le "fughe" che presentiamo come risposta al progetto di vita pensato per noi dall’eternità (che ci lascia comunque liberi di accettare o rifiutare tale dono di incommensurabile valore).

Il tema affrontato è stato l’amicizia di Dio, ed è impossibile riassumere qui l’insieme delle sfaccettature e delle riflessioni che ha suscitato la trattazione e l’attualizzazione di un simile argomento (alcune fatte anche da giovanissimi); ne basta forse una per tutte:

"L’amicizia si rafforza nel continuare a frequentarsi e gli amici bastano a loro stessi, senza dover cercare complicità o particolari eclatanti esperienze. Il rapporto d’amore che li lega è un mistero di tenerezza e di concretezza, come il loro primo incontro.

Se questo è vero nell’amicizia come esperienza umana a maggior ragione lo è nell’amicizia personale che possiamo avere con Gesù e la Trinità, con un particolare in più: l’amore di Gesù ci investe e ci ravviva anche se non corrisposto e, visto che è rivolto singolarmente ad ogni uomo, se qualcuno non risponde, per scelta, a questo Amore con l’amore, lascia in bianco i suoi pezzi del grande mosaico di amore dell’umanità che nessuno potrà "colorare" al suo posto".

I 22 partecipanti (2 sacerdoti, 1 suora, e 19 giovani - da 15 ai 30 anni - di Verolanuova, Alfianello e Verolavecchia) hanno promosso, partecipando, una iniziativa personale che li porterà a verificare, ognuno nella propria vita quanto le riflessioni proposte possano arricchire e guidare, soprattutto nei momenti in cui ci si sente più distaccati e si sente il bisogno di un appoggio che ci rincuori, un’amicizia che non si può rinchiudere nelle parole, ma si perde nell’infinito amore che facciamo spesso fatica a concepire, ma, comunque non ci abbandona mai.

Luigi Angelo Pinelli


INFORMA GIOVANI

... ma tutta questa nebbia...

non ti fa venir voglia di vacanze...?

Non è mai troppo presto per pensarci, e... se stai pensando ad una vacanza un po’ diversa occhio alle opportunità:

l il Segretariato Pastorale Giovanile offre un nutrito ventaglio di proposte:

- quattro week-end culturali a Roma, Firenze, Napoli e Siena;

- le Cattedrali d’Europa (9-22 agosto): Brescia, Ferrara, Zurigo, Basilea, Friburgo, Strasburgo, Spira, Worms, Magonza, Colonia, Anversa, Londra, Oxford, Amiens, Parigi, Chartres, Reims, Vezelay;

- Itinerario ad Assisi e dintorni per adolescenti (26 luglio - 4 agosto in bicicletta e 29 luglio - 4 agosto in treno);

- Terra Santa: settimane di fede e cultura dalla Galilea a Gerusalemme;

- El camino de Santiago: pellegrinaggio e incontro europeo dei giovani in occasione dell’anno giubilare compostelano (31 luglio - 11 agosto).

l Servizio volontario Europeo: nei giorni 25 e 26 gennaio si sono tenute le selezioni di giovani (18-25 anni) interessati a prestare servizio di volontariato in Gran Bretagna.

Numerosi sono i posti disponibili anche in altri Paesi dell’Unione Europea (Olanda, Austria, Irlanda, Spagna, ecc.)

Se sei interessato rivolgiti al più presto all’Informagiovani.


Occhio al seguente annuncio:

SCUOLA APERTA

La scuola Media Statale

"Ercole De Gaspari"

di Verolanuova

con la collaborazione dell’amministrazione Comunale di Verolanuova

Apre a tutta la popolazione il proprio laboratorio di informatica.

Sarà possibile, con l’aiuto di personale qualificato, entrare in contatto con il mondo intero tramite INTERNET, utilizzare tutti gli strumenti di OFFICE (videoscrittura, foglio elettronico, presentazioni, ecc), realizzare IPERTESTI multimediali ed effettuare ricerche ed approfondimenti con il software disponibile (programmi didattici)

Orario di accesso al laboratorio dal 25 gennaio 1999:

Lunedì 16,30 - 19,30

Mercoledì 17,30 - 20,30

Venerdì 19,30 - 22,30

Per informazioni rivolgersi presso la Scuola Media di Verolanuova

tel. 030-931214


Ami la Poesia...?

Non hai mai pensato di partecipare ad un concorso letterario...

Sono al momento attivi due bandi di concorso...

All’Informagiovani trovi il testo completo dei bandi e l’elenco degli Enti e Associazioni della Provincia di Brescia che indicono abitualmente concorsi letterari.

Non fare il timido!

Verola potrebbe essere molto fiera di TE!

Fatti sotto!

a.z.


le nostre rubriche

Verola missionaria

a cura del Gruppo Volontari delle Missioni "Conoscerci"

Anche le discariche sono una grande tentazione, un grande richiamo per i più "miserabili". Qui vivono e lavorano intere famiglie. La più famosa nel mondo è senza dubbio la discarica di Nairobi. Quando vengono scaricati gli avanzi dei pasti consumati sugli aerei, qui si scatena una vera battaglia tra esseri umani ed animali, anch’essi troppo affamati.

Conoscere... è ormai un obbligo, per avere più rispetto della povertà altrui.

Fame: sinonimo di denutrizione.

La fame nel mondo è anche malnutrizione ed è legata alla miseria, alle malattie, ai senzatetto, i cosiddetti "clochard".

Un affamato è una responsabilità sociale, coinvolge tutti, non può lasciarci indifferenti.

La fame, spinta a livelli estremi degrada la personalità, distrugge l’autocontrollo e le inibizioni di ordine morale. La criminalità e la prostituzione possono essere causate anche solo dalla fame. La fame cronica provoca invece la depressione psichica e l’apatia; scompare l’appetito così come pure ogni forma di ambizione e di iniziativa: appare il "Fatalismo".

Il Cristiano, se è portato alla conoscenza delle emergenze più allarmanti del Terzo Mondo, sa che la fame, la siccità, la mancanza di un tetto e le malattie sono le minacce più gravi e protagoniste quotidiane del crescente sottosviluppo di alcune aree e popoli specie per quelli che vivono in certe abitazioni chiamate "slums" e cioè baracche della miseria, dimore che sono dannose alla sicurezza, alla salute morale, al riposo dei loro abitanti a causa del loro sfacelo, obsolenza, sovraffollamento, prive di un minimo di arredamento con una aerazione insufficiente e condizioni igienico-sanitarie inesistenti.

Pensarci e preoccuparci di questo nostro prossimo sta diventando quindi un obbligo.

Nei paesi molto poveri dell’Africa e dell’Asia ad esempio un principio di preoccupazione e di interessamento verso la persona amica che si incontra è già espressa nella forma di saluto che è l’equivalente del nostro usuale e per niente partecipato "come stai?", là suona invece così: "Hai mangiato bene oggi?" se "si" la risposta è: "bene sono contento".

Per quanto riguarda le loro abitazioni, a causa del numero elevato in cui sono abitate ed alle condizioni di totale promiscuità in spazi limitatissimi, esse sono il "Museo vivente" della miseria, il teatro dove si recita la commedia quotidiana più drammatica di tutto il mondo, sono il triste e insuperabile recinto che imprigiona le condizioni di vita più disumana che l’uomo abbia mai sperimentato nella storia dello sviluppo delle sue civiltà, sono la squallida cornice delle "Nature più morte" che nessun pittore abbia mai disegnato, tutte però firmate "egoismo".

Sono anche i Santuari meno visitati dalle religioni del mondo dove però Cristo lo si può veramente trovare, non dalle reliquie dei Santi dipinti ma dai corpi vivi di quelli che soffrono ancora per la solita condanna di chi non ha saputo amare.

Ecco perchè la conoscenza vera di queste grandi realtà, le cause e le prospettive di una "lotta" silenziosa fa che ognuno di noi possa arricchire di una grande ed incrollabile speranza questi nostri fratelli.

Qui ci sono persone che, dopo aver visto la luce, si fa per dire, o partorito in una simile baracca non l’hanno più abitata ma sono cresciute nelle strade, hanno dormito sui marciapiedi sopra gli stracci, nelle vicinanze di qualche "rispettabile" palazzo del centro.

La cosa più sorprendente è che in questo stato di miseria è ancor più difficile trovare lavoro che una casa; si devono accontentare di fare un po’ di commercio a tre o quattro passaggi; un esempio: acquistano vasi in acciaio od in ferro lavorato, a credito, vanno di casa in casa tra i poveri e li scambiano con abiti usati che vendono al mercato dell’usato e con il ricavato tornano dal commerciante a pagare il debito, trattenendosi il guadagno, il tutto per un valore inferiore alle 1.000 (mille) lire italiane al giorno.

Infine, per capire perchè per dormire hanno scelto la strada piuttosto che la loro porzione di baracca, basta entrarci a visitarla.

Chi entra torna sulla strada con un profondo senso di sollievo.


Piccola storia de (12)

I CONCILI ECUMENICI

di Rino Bonera

Il 13° Concilio Ecumenico vide, di fatto, due protagonisti: la Santa Sede con il papa Innocenzo IV (1) da una parte e, dall’altra, l’imperatore Federico II (2). Costui, nipote di Federico Barbarossa era stato educato dal papa Innocenzo III. Ma dimostrò, però, di voler seguire la politica dell’avo inasprendola sia contro la Chiesa sia contro le libere città italiane.

Eletto imperatore nel 1220 riunì nella sua persona le corone imperiale e siciliana suscitando i timori del papato finchè, già il papa Gregorio IX, nel 1227, lo scomunicò accusandolo di non aver mantenuto la promessa di indire una crociata. Partì, allora, per la Terrasanta nel 1228 e stipulò col sultano d’Egitto, un trattato in virtù del quale recuperò ai cristiani: Gerusalemme, Betlemme e Nazareth. Accostatosi con rispetto ed interesse all’Islam, ammise alla sua corte sapienti provenienti da ogni regione mediterranea, attirando con ciò il sospetto di eresia. In lui, di costumi dissoluti e irreligiosissimo e per l’ambiguità della sua politica ecclesiastica, si volle vedere l’incarnazione dell’Anticristo. Ciò gli procurò, nel 1239, una seconda scomunica.

Il conflitto tra Federico II e la Santa Sede si protrasse a lungo e il papa Innocenzo IV, eletto nel 1243, tentò di risolverlo con trattative pacifiche. Ma l’ostilità di Federico costrinse il papa a cercare libertà d’azione. Per cui convocò, in Francia nella città di Lione, il Concilio Ecumenico che si svolse dal 28 giugno al 17 luglio 1245. L’imperatore fu condannato per eresia ed altre colpe ed i sudditi furono sciolti dal vincolo di fedeltà. Federico tentò tutti i mezzi per evitare le conseguenze della sentenza che comportava la deposizione dal trono, ma invano. Chiesa e Comuni, infatti, concordi nella lotta per la rispettiva libertà, dopo alterne vicende ebbero ragione vittoriosa nella battaglia di Fossalta (1249).

(1) Successore di Celestino IV. La sua morte avvenne nel 1254. Gli successe Alessandro IV.

(2) Nato nel 1194 e morto nel 1250. Coltivò gli studi filosofici, l’astrologia, la geografia e le scienze. Sotto il suo regno venne fondata l’Università di Napoli (1224).

Dopo il 12° Concilio Ecumenico (1215)

A proposito di "Inquisizione"

di Rino Bonera

Ad integrazione di quanto pubblicato nel numero precedente circa gli interventi dell’Inquisizione per combattere le eresie, è bene tenere presente che essa era il tribunale ecclesiastico a cui era affidata la repressione dell’eresia.

Si ebbero:

una Inquisizione medioevale: sorta tra il XII e il XIII secolo. Nel tribunale diocesano, accanto al vescovo, sedeva l’inquisitor le cui sanzioni venivano eseguite dal potere civile;

una Inquisizione spagnola: autorizzata con bolla pontificia nel 1478. Fu creata nel 1480 da Isabella di Castiglia e Ferdinando d’Aragona come organismo dipendente dalla corona. Si rivolse contro gli ebrei convertiti (marranos), i musulmani dei territori riconquistati (moriscos), i protestanti e contro tutte le forme di devianza religiosa tra i cattolici. Estesa a tutti i territori spagnoli, compresi le colonie d’America, essa divenne anche e sempre più strumento per eliminare qualsiasi tipo di deviazione politica, sociale e culturale. Fu abolita definitivamente soltanto nel 1834;

una Inquisizione romana: simile a quella spagnola. Fu istituita contro i protestanti dal pontefice Paolo III nel 1542. Eliminò il protestantesimo dall’Italia e tentò di colpire la riflessione (nel 1660 condannò al rogo il filosofo Giordano Bruno (1) e scientifica (condanne di Copernico (2) e Galileo (3) 1616 e 1632), creò la censura preventiva delle opere pubbliche e istituì l’indice dei libri proibiti (elenco ufficiale di pubblicazioni considerate contrarie alla fede o alla morale della Chiesa cattolica). L’Indice fu abolito nel 1965 dal papa bresciano Paolo VI.

(1) Giordano Bruno (1548 - 1600) - Smesso l’abito religioso insegnò filosofia in Svizzera, Francia, Inghilterra, nell’impero germanico e nella Repubblica Veneta. Le sue opere documentano i suoi interessi per la filosofia e la teologia, per le dottrine scientifiche e matematiche, per l’arte della memoria e per la magia, Denunciato da un suo allievo per eresia nel 1592, fu arrestato e trasferito a Roma dove fu arso vivo a Campo de’ Fiori il 17 febbraio 1600.

(2) Niccolò Copernico (Kopernik) - Astronomo polacco (1473 - 1543), fondatore della moderna astronomia, affermò che al centro dei movimenti celesti stava il Sole e non la Terra.

(3) Galileo Galilei (1564 - 1642) - Divulgò le teorie di Copernico sull’immobilità del Sole e il movimento della Terra. Per aver pubblicato un’opera che sosteneva queste tesi fu processato, condannato dal Sant’Uffizio e costretto all’abiura nel 1632. Nel 1992 il papa attuale, Giovanni Paolo II, lo riabilitò riconoscendo l’errore compiuto dalla Chiesa.


Esplorando la Bassa

di E. De Angeli - D. Francesconi - F. Vergine

La Chiesa della Disciplina (2)

A destra dell’abside troviamo il monumento barocco di Nicolò Gambara, sul quale si leggono due iscrizioni; la prima così recita: "Al conte Nicolò Gambara, uomo chiarissimo e per la nobiltà della famiglia e per le sue virtù e imprese, poiché nella guerra subalpina sotto gli auspici di Ferrante Francesco, marchese di Pescara, comandante generale dell’esercito di Carlo V, condusse con somma sua lode mille fanti; milite volontario in Ungheria, prestò egregiamente la sua opera al duca di Ferrara, Alfonso II, nella guerra navale della Repubblica Veneta contro i Turchi, dimostrò una singolare fedeltà e forza, risplendette in casa come nella milizia per la grande pietà e prudenza. Francesco Gambara, nipote, eresse questo monumento al benemerito zio che morì l’anno della Redenzione 1592, il 27 gennaio, qua avendo vissuto 54 anni, mesi 4 e 16 giorni".

Da alcuni documenti si apprende che Nicolò Gambara nacque probabilmente a Verolanuova nel Castel Merlino l’11 settembre 1537. Egli seguì, come il padre e il nonno, il mestiere delle armi, attività propria delle antiche famiglie feudali. Non avendo figli, designò suoi eredi i nipoti, uno dei quali gli eresse questo monumento.

La seconda iscrizione, forse più interessante della prima, è dedicata ad una giovinetta, data in sposa per procura ad un Gambara e morta prima che il marito la vedesse.

"A Maddalena Speciano Gambara, giovinetta insigne e per nobiltà e per prudenza molto superiore dell’età, che sposata ad un assente mentre affretta col desiderio le nozze terrene, da Cristo, sposo delle vergini, chiamata al talamo celeste, vergine felicemente vi salì nell’anno 14 di età, Lucrezio Gambara mestissimo sposo (questo ricordo) alla desiderata consorte nel mese di marzo dell’anno 1597".

Lucrezio Gambara, a cui fa riferimento l’iscrizione, era nipote di Nicolò Gambara in quanto figlio del fratello minore, e morì giovanissimo, all’età di 23 anni, il 28 giugno 1602, colpito dal mal sottile, ereditario nella sua famiglia. La promessa sposa, Maddalena Speciano, morì a soli 14 anni, mentre Lucrezio si trovava in Ungheria, come condottiero di armati nella guerra contro i Turchi.

Sul lato sinistro del presbiterio un paramento ligneo nasconde una muratura ad arcata realizzata per l’inserimento dell’organo, costruito dal celebre Battista Facchetti e donato alla chiesa nel 1540 dalla famiglia Gambara. La recente tamponatura è stata fatta per occultare l’ingiustificato smantellamento dell’antico strumento. La cantoria venne sistemata definitivamente nel 1625 dal noto scultore Feliciano Galluzzi.

Sempre a sinistra dell’abside, nella zona delle sagrestie, all’interno della cella del campaniletto, è evidente l’esistenza di una volta impostata su un primitivo vano quadrangolare di dimensioni più ampie e ridotto allo stato attuale per l’inserimento della scala di accesso al piano superiore.

L’interno della chiesa era abbellito da una teoria di affreschi votivi e decorativi del Cinquecento, dei quali si vede ancora qua e là qualche pregevole avanzo.

Durante le indagini sulla seconda campata è stato aperto un piccolo pertugio, perché, tastando la parete, si intuiva l’esistenza di uno spazio vuoto. Questo intervento ha portato alla luce un affresco attribuito ad un certo Gatti, pittore verolese, e datato 1521. Esso rappresenta S. Lucia, S. Agnese e S. Caterina (?). Dello stesso ciclo fa parte anche la Madonna del Campanile, di autore ignoto, che inizialmente si trovava in fondo alla chiesa, da dove fu poi tolto a causa dell’umidità e ubicato sopra un altare.

Al suo posto fu collocata un’elegantissima iscrizione latina che ricorda il trasporto dell’immagine venerata; di essa si riporta la versione italiana: "Qui stava la miracolosa immagine dell’alma Vergine che vien chiamata da tutti col titolo del campanile ma fu trasportata e splende sul nitido altare il 19 aprile 1765".

Sulla seconda campata a sinistra c’è un quadro del Mainardi, che rappresenta la Madonna con in braccio il Cristo, affiancata da S. Giovanni Battista e da un altro santo; tale dipinto era probabilmente la pala dell’Altare Maggiore della Disciplina.

Il quadro dell’altare della Madonna è attribuito al Trotti e raffigura la Madonna assunta in cielo.

Dopo l’inaugurazione della Basilica di S. Lorenzo, quadri e suppellettili della Disciplina sono stati trasferiti nella nuova parrocchiale, dove sono tuttora custoditi.

(continua...)


VEROLA SPORT

Risultati delle partite giocate (Ritorno) dalle varie squadre del Gruppo Sportivo Verolese:

Terza Categoria - Girone A

1a gior. (31;1): Verolese - Glauria 3 - 0

Allievi - Girone A

1a gior. (31;1): Verolese - Sirmione 0 - 1

N.B. - Il Ritorno per Giovanissimi e per Esordienti avrà inizio il 13 febbraio prossimo.

Le classifiche generali saranno pubblicate nel prossimo numero.

Juniores - B

3a rit.: Verolese - Poncarale 54 - 48

4a rit.: Borgosatollo - Verolese 73 - 59

Cadetti - C

7a and.: Leno - Verolese 88 - 116

8a and.: Verolese - CaGiBs 64 - 59

Terza Divisione A femminile

6a and.: P. Volta - Verolese 0 - 3

7a and.: Manerbio - Verolese 3 - 1

Ragazze - 3D

2a and.: Verolese - Torbole 3 - 0

3a and.: Chiari - Verolese n.p.

Allieve L

2a and.:Verolese: riposa

3a and.: Montichiari - Verolese 0 - 3

Domenica 17 gennaio 1999, presso il bocciodromo comunale di Ghedi con il 17° Trofeo Creazioni Trebi, si è aperta ufficialmente l’attività agonistica e ricreativa della bocciofila verolese. Al termine della manifestazione sono risultate finaliste le seguenti coppie con il punteggio di 12 a 9:

Prima coppia class.: Bonzio Giorgio - Rossini Vincenzo

Seconda coppia class.: Quaranta Franco - Venturini Mario

Alle premiazioni era presente il sig. Stanga Riccardo. L’incontro è stato arbitrato dal Responsabile Tecnico e arbitro federale: sig. Barbieri Virginio. I bocciofili verolesi ringraziano la ditta "Trebi" per i premi messi in palio per i vincitori.

Calendario delle manifestazioni del 1999

Domenica 25 Aprile 99: gara sociale individuale

Lunedì 10 maggio 99: 6° Trofeo carr. Lombarda gara prov.le a coppie

Domenica 23 maggio 99: gara sociale a coppie

Domenica 14 giugno 99: 4° Trofeo A.I.C.S. gara provinciale promozionale a coppie

Domenica 20 giugno 99: 19° Trofeo On. N. Biaggi gara provinciale a coppie

Lunedì 12 luglio 99: Trofeo dell’Anziano gara promozionale

Lunedì 30 agosto 99: 16° Trofeo Milan Club Verolanuova gara promozionale

Per la manifestazione "Lui e Lei" la data sarà decisa nel corso delle attività.

Il Consiglio e i bocciofili verolesi ringraziano tutti i concittadini per il loro contributo a sostegno delle nostre iniziative, e la G.M. arredamenti di Verolanuova sponsor ufficiale della bocciofila verolese.

Un pensiero riconoscente va ad uno dei fondatori della bocciofila verolese, per tanti anni vice presidente, Fadini Giovanni che tanto ha fatto per la Sezione.

Stato Anagrafico della Bocciofila Verolese

Tesserati F.I.B. n. 27; tesserate F.I.B. n. 2; sostenitori n. 74; tesserati A.I.C.S. n. 93; totale 196.

Il Consiglio è composto da: Presidente Tadini Mario; vice presidente Bettoncelli Luigi; segretario Venturini Fiorenzo; responsabile tecnico Barbieri Virginio; consiglieri: Brunelli Luigi, Baiguera Gabriele, Laini Carlo, Pietta Rosa, Guarisco Guido, Pizzamiglio Giuseppe e Venturini Giuseppe.

Le quote di iscrizione sono le seguenti:

Tessera F.I.B. L. 85.000; tessera F.I.B. over 60 L. 65.000; tessera sostenitore L. 50.000; tessera circolo A.I.C.S. L. 12.000

Per il ritiro della tessera o per nuove adesioni potete rivolgervi al presidente Tadini Mario, e al segretario Venturini Fiorenzo.

A tutti diamo appuntamento al bocciodromo comunale di Verolanuova.

Con il ritorno dei ragazzi/e a scuola è iniziato il corso di tennis per quelli delle scuole elementari e medie che si protrarrà fino a giugno ‘99.

I ragazzi/’ iscritti sono complessivamente 43. Il corso è affidato al Maestro Alan Fiordelmondo di Cremona.

Dicembre è il mese nel quale, complici le festività natalizie, i ragazzi possono partecipare ai vari tornei organizzati in Lombardia e fuori. I nostri atleti più rappresentativi si sono cimentati in tornei di grande prestigio quali il "Saranno Campioni" e "Saranno Famosi" svoltisi presso due circoli di Novate Milanese.

L’atleta Camilla Mombelli ha ben figurato nel torneo "Saranno Campioni"; sconfitta nei sedicesimi, di lei però sentiremo presto parlare visto l’impegno profuso negli allenamenti.

Ottima la prestazione di Elisa Lampugnani, semifinalista nel "Saranno Famosi". Il torneo di Natale, annuale appuntamento per i più piccoli, ha visto una buona prestazione dei nostri ragazzi che ha raggiunto l’apice con la vittoria nei nati nel 1989 e successivi di Matteo Masneri.

Buone prestazioni anche quelle di Fogazzi Riccardo, Farina Francesca vincitrice del torneo delle scuole "Vavassori", Pelucchi Nicolas, Ricca Daniela, Vignaroli Daniel, Venturini Cristina, Fraschini Giorgio, Svanera Silvia, Cerutti Mattia e Onesti Giovanni.

Attualmente abbiamo un serbatoio di ragazzi nati tra il 1989 e il 1992 che fa ben sperare per il futuro.

Alcune notizie sui risultati ottenuti da Bertolini Alessandro; anche se tesserato per il TC Milano, la Società lo segue sempre con attenzione. Ha raggiunto gli ottavi di finale ai campionati italiani U14, ha partecipato con buoni risultati, soprattutto per fare esperienza, ai tornei internazionali ETA giovanili.

A dicembre ha vinto il torneo nazionale U14 di Faenza e ha raggiunto le semifinali ai tornei U16 "Saranno Campioni" e "Saranno Famosi". Noi ci complimentiamo e gli auguriamo un 1999 ancora migliore.


varie - cronaca

Aperta la mostra del pittore verolese Roberto Galperti

Alla presenza di un inatteso folto pubblico è stata inaugurata, sabato 16 gennaio alle ore 17.00, la mostra dedicata al pittore verolese Roberto Galperti (1862 - 1905).

È stata aperta ufficialmente nell’auditorium della Biblioteca Civica, presenti il Sindaco e con interventi del prevosto don Luigi Corrini, dell’assessore alla Cultura, del prof. Luciano Anelli e di Luigi Paracchini.

In sala anche alcuni pronipoti del pittore scomparso.

Dall’auditorium i presenti si sono recati nelle sale al piano terra di Palazzo Gambara dove la mostra era stata allestita. In due sale, in particolare, i verolesi hanno potuto godere da vicino la bellezza delle tele rappresentanti la "Via Crucis" di proprietà della parrocchia e rimesse a nuovo. Qui è parsa evidente la capacità interpretativa del Galperti nel rappresentare, con non comune intensità di immagini colori e grande perizia artistica, i momenti tragici che conducono il Cristo al Golgota.

Nella terza sala: soltanto un saggio di suoi lavori vari (oli, disegni, acquerelli) emblematici della sua multiforme attività che egli svolse nella nostra provincia ed anche al di fuori di essa.

Ancora giovane lo colse la morte quando, sicuramente, avrebbe potuto dare ancora molto di sè arricchendo il suo già abbondante patrimonio artistico.

La mostra rimarrà aperta sino a tutto il prossimo 14 febbraio.

(r.b.)


Le poesie di Rosetta

La poesia "Squarcio di libertà" del novembre 1997, ha ottenuto nel dicembre ‘98 la Menzione Speciale della Giuria nella XIV Edizione del Premio pluriennale e multimediale di poesia "NOSSIDE 1998". La stessa sarà pubblicata, a cura del Centro Studi Bosio di Reggio Calabria, sull’Antologia Plurilinguistica (tradotta in francese, inglese, spagnolo e tedesco), dedicata alle liriche vincitrici del Premio "Nosside 1998", con presentazione e commento personalizzati del Presidente della Giuria stessa.

Squarcio di Libertà

Ti riprenderai.

Allora ti condurrò

sulle rocce bagnate

dai flutti

impetuosi e argentei

dell’estate marina,

tra erbe assolate e rovi

abbarbicati al vento.

Bagneremo di luce

le nostre mani

sublimate

e i nostri corpi

assetati.

Rifiorirai. E i tuoi occhi

di cielo,

ancora a tuffo nei miei,

rivivranno la tenerezza

di un raggio di luna

che affonda piano

nell’onda.

Ti seguirò

nella casa delle formiche

in cima alla collina

di ginestre

dove abbracci e timori,

trepidi, s’univano

a pensieri d’amore.

E rivivremo,

nella chiara trasparenza

dell’aria

accecata da palpiti di sole,

l’ardore delle cicale

variare

e rumoreggiando

salire a dismisura,

nello squarcio

di libertà azzurra

dei nostri antichi,

rinati percorsi.


Appuntamenti alla Scuola Materna S. Capitanio

Il primo periodo scolastico è già stato superato portando con sè fatiche e gioie, travagli e grazie. Ogni esperienza è stata occasione di passi sempre più avanti, di conoscenze sempre più approfondite.

Le prime unità didattiche hanno immesso i bambini in un mondo caro a loro: quello degli animali.

Logica è stata perciò la scelta di andare a visitare il Parco delle Cornelle: habitat di animali di ogni genere. Ringrazio le mamme che sono venute con noi e che hanno permesso serenità e sicurezza.

Durante il periodo invernale e prima di Natale, ci siamo lasciati incantare da mille e mille luci... luci che da sempre allietano le lunghe e buie serate dicembrine.

Per far sperimentare ai bambini che queste sono luci belle ma che non sanno riscaldare il cuore, con maestria e entusiasmo li abbiamo introdotti nel mistero del Natale: Gesù luce del mondo.

Il canto e la preghiera in Basilica fatta con i genitori ci hanno fatto ritrovare la gioia del pregare insieme e la possibilità di lasciarci avvolgere dalla luce.

Un grazie particolare a chi ha permesso e aiutato a vivere questa esperienza che è sempre gratificante.

Gennaio è il mese degli appuntamenti relativi alle iscrizioni.

Vogliamo comunicare a tutti i genitori il "Progetto orientamento genitori" che la Scuola S. Capitanio mette in cantiere a partire da gennaio e tutto febbraio.

Presupposti del progetto:

Agire sulle risorse educative dei genitori per ampliarle al fine di accrescere le loro capacità educative come vitale contributo al benessere dei bambini.

Articolazione degli incontri:

Mercoledì 27 gennaio, Mercoledì 24 febbraio, Mercoledì 3 marzo, Mercoledì 10 marzo alle ore 20.30 nel salone dell’asilo.

Come si nota il corso è ben nutrito e aiuterà a scoprire, utilizzare, e migliorare le proprie competenze educative per favorire la prevenzione primaria.

La Direttrice: Sr. Emiliana


Relax...iamoci un po’

Il pensiero...
"Il falso amico è come l’ombra che ci segue finchè dura il sole".

e... il proverbio del mese:
"Töcc i àsegn i gha la cùa e töcc i coió i völ di la sua".
(Tutti gli asini hanno la coda e tutti gli sciocchi vogliono dire la loro)

Il Santo del mese
S. Eulalia - 12 febbraio - venerdì

La leggenda riporta un martirio orrendo. Punte aguzze le straziarono le carni senza lasciare il segno e quando, stretto da fiaccole ardenti, il suo corpo bruciò lentissimamente, una colomba bianca uscì dalla sua bocca e salì al cielo da dove, soffici fiocchi di neve, scesero a darle refrigerio.

La "Risposta"

Quali sono i benefici influssi dell’aglio per la salute?

Il principio attivo dell’aglio (pianta erbacea dell’Asia centrale) è raccolto nei bulbi che vengono raccolti in estate. La sostanza aromatica che conferisce il caratteristico odore intenso si chiama allicina. L’aglio non solo abbassa il livello di colesterolo ma rende più fluido il sangue, facilita il metabolismo dei grassi e previene le malattie cardiovascolari.

Chi proprio non ne tollera il sapore, ma vuole comunque approfittare delle sue virtù terapeutiche, può trovare in commercio compresse e confetti a base di aglio concentrato e in polvere. Inodori e insapori, conservano però le proprietà della pianta.

Per i più piccoli

PIERINO

La mamma prega Pierino di portare la sorellina a pescare ma lui si rifiuta energicamente.

- L’ultima volta che è venuta con me - protesta - non sono riuscito a pescare niente.

- Sono sicura che starà più tranquilla - insiste la mamma.

- Non è per il rumore... È che mangia tutti i vermi.

PIERINO 2

- Papà - dice il solito Pierino tornando da scuola - il professore oggi mi ha detto: "I tuoi genitori devono essere orgogliosi di avere un figlio così studioso!".

- Ti ha detto così? Davvero?

- Sì, e poi ha aggiunto: "Traduci in inglese".


Dal Comando di Polizia Municipale riceviamo e pubblichiamo:

Revisione veicoli anno 1999

D.M. 6/8/98 n° 408 - G.U. 27/11/98 n° 278

D.M. 21/21/98 - G.U. 28/12/98 n° 301

REVISIONE ANNUALE dei veicoli (a-b-c-d-e)

a) AUTOBUS

b) AUTOVEICOLI isolati di massa complessiva a p.c. oltre 3,5 t.

c) RIMORCHI e SEMIRIMORCHI di massa complessiva p.c. oltre 3,5 t.

d) AUTOVEICOLI e MOTOVEICOLI in servizio di piazza o noleggio con conducente

e) AUTOAMBULANZE.

ENTRO IL MESE DI RILASCIO della carta di circolazione per i veicoli immatricolati nel 1998.

ENTRO IL MESE CORRISPONDENTE a quello di effettuazione dell’ultima revisione per i veicoli che l’abbiano già effettuata.

Per detti veicoli, è consentita la circolazione oltre i termini di scadenza, in presenza di prenotazione effettuata entro i termini, fino alla data di revisione o prova.

Tale agevolazione non è consentita qualora la carta di circolazione sia stata revocata, sospesa o ritirata.

REVISIONE PERIODICA dei veicoli (f-g-h)

f) AUTOCARRI e AUTOVEICOLI per uso speciale o trasporti specifici di cose inferiore a 3,5 t. e QUADRICICLI a motore

g) AUTOVETTURE e AUTOVEICOLI per uso promiscuo non compresi nel punto d. e AUTOCARAVAN

h) RIMORCHI di massa complessiva inferiore a 3,5 t.

ENTRO IL MESE DI RILASCIO della carta di circolazione per i veicoli immatricolati entro il 31/12/95 e mai sottoposti a revisione.

ENTRO IL MESE CORRISPONDENTE a quello di effettuazione dell’ultima revisione per i veicoli che l’abbiano già effettuata nell’anno 1995 o precedenti.

SONO ESCLUSI dalla revisione i veicoli sottoposti a visita e prova ai sensi degli artt. 75-80 dopo il 31/12/95.


Radiobasilica Verolanuova (91.2 Mhz)

FEBBRAIO 1999

Radiobasilica trasmette tutte le celebrazioni liturgiche dalla Basilica

di San Lorenzo in Verolanuova

TRA GLI ALTRI PROGRAMMI VI RICORDIAMO:

SANTE MESSE:

Feriali: 7.00 - 9.00 - 18.00

Festive: 7.30 - 9.30 - 11.00 - 18.00

NOTIZIARI:

Nazionali: 6 - 10 - 11 - 12 - 13 - 20 - 22

Locali: 7.30 - 8.30 - 9.30 - 10.30 - 12.30 - 15.30 - 18.30 - 20.30

Notiziari Radio Vaticana: 8 - 12 - 19 - 21 - 23.30

OGNI GIORNO

ore 7.30

APRO GLI OCCHI E TI PENSO

Tre Salmi, una lettura, un canto e un pensiero per cominciare bene la giornata

a cura di Don Paolo Goffi

OGNI VENERDÍ

ore 16.00

SCALA MERCALLI

con Alberto Rossi e Luca Vigna

OGNI SABATO

ore 9.30

QUI FILA TUTTO LISCIO

con Daria Cremaschini

ORE 14.00

TIME OUT

con don Paolo e Marilisa

14.30

-nuova trasmissione-

SLOW HAND

Jazz, blues, funky, fusion

a cura di Alessandro Sala

OGNI DOMENICA

ore 10.20

ACCORRETE NUMEROSI

a cura di Sergio Ferrari

ore 12.00

in collegamento diretto con Piazza San Pietro in Roma

ANGELUS DEL PAPA

ORE 12.10

RADIOGIORNALE VEROLESE

a cura di Tiziano Cervati

ore 13.30

- nuova trasmissione -

COME LA VUOI

con Cesare Barbieri e Simone Brognoli

PROGRAMMI SPECIALI DI FEBBRAIO

Sabato 6 ore 16.00

DE ANDRÉ SPECIAL

un programma di Alberto Rossi per ricordare il grande cantautore genovese

Domenica 14 dalle 12.30 alle 14.30

SAN VALENTINO

Speciale dedicato a tutti gli innamorati

con Daria - Marco - Cesare - Simone e la redazione di RBV

Dal 19 febbraio, tutti i Venerdì - ore 15

VIA CRUCIS

Dal 24 febbraio, tutti i Mercoledì - ore 20.30

STAZIONI QUARESIMALI

91.2 MHz UNA GIORNATA TUTTA DA ASCOLTARE


Abbonati all’Angelo 1999 (2)

ORDINARI

Fam. Sacchi, Venturini Santo, Fam. Camisani Giuditta, Mombelli Giuseppe, Manera Rina, Tosini Giuseppe, Stella Giuseppe, Galvani Giuseppe, Toninelli Felice, Pietta Giuseppe, Favalli Silvio, Fontana Valeria, Cervati Niny, Cervati Antonio, Cremaschini Giuseppe, Zacco Angelo, ZampedriGiordano, Bozzoni Teresa, Lorenzi Mario, Savoldi Lucia, Bellomi Ippolito, Colossi Andrea, Zani Luciano, Pea Giuseppe, Penocchio-Bignotti, Compiani Amedeo, Zavaglio-Pedraccini, Tomasoni Valeria, Prandini-Gandaglia, Fontana Giovanni, Garoli Enrico, Anelli Giuseppe, Urbani Marcello, Lanzani Federico, Pelosi Luigi, Ferrazzi Giuseppe, Morandi Paolo, Bergamaschi Lucio, Laudati-Colla, Abbiati Ruggero, Mombelli-Geroldi, Venturini Giordano, Minini Silvio, Barbieri Virginio, Venturini Giuseppe, Ciatti Bruno, Fontana Franco, Vigna Emanuela, Fam. Gerevini-Raggi, Barbieri Armando, Azzini Francesco, Gerevini-Zorza, Burlini Maria Corsini, Camerini Rosa, Montani-Targhetti, Cominelli Giuseppe, Minini Francesco, D’Ascanio G. Carlo, Zani Giuseppe, Tedoldi Luigi, Andoni Fausto, Vitalini Andrea, Tirelli Giuseppe, Gavazzoli Francesco, Bossoni Angelo, Milanesi Santo, Monteverdi Giovanni, Pagliardi Battista Carlo, Galli Vittorio, Davide Giuliano, Davide Giuseppe, Davide Marco, Gennari Luigia, Micheli Serafino, Cestana Giovanni, Rossini-Cavalli, Montani-Cavalli, Mancini Giulio, Minini Giacomo, Zavaglio Mario, Anelli Emilia, Trezza Michele, Spinelli Marco, Venturini Angelo, Moioli Mario, Brunelli-Bettoncelli, Sala-Pertica, Pinelli Rina, Amighetti Laura, Bettoncelli Remigio, Alghisi Battista, Assini Gabriella, Bertoni Orsola, Cremaschini-Azzini, Mosca Carlo, Mosca Lucia, Zanoli Annunciata, Mattarozzi Carolina, Gennari Antonio, Moggia Domenica, Amighetti-Penocchio, Azzini Paola, Davide Angela, Zorza Mario, Venturini Battista, Baronio Melo, Quinzanini Angela, Pezzoli-Checchi, Pelosi Mario, Amighetti Mario, Camisani Rosina, Monteverdi Angelo, Gatti Luigi, Bertoni Teresa, Torri Guerino, Ariazzi Renato, Valota Silvio, Amighetti Pietro, Calzavacca Luigi, Ghio Aldo, Bodini Paolo, Cataneo Angelo, Camisani Giacomina, Ferrari Irene, Sala Carlo, Sala Anna, Sala Angiolino, Sala Aldemiro, Ziletti Luigi, Fredi G. Battista, Marini Carlo, Ferrari Cesare, Manenti Santo, Tomasoni Costanzo, Maringoni Sergio, Dolfini Laura, Pini Giovanni, Meletti Niny, Amighetti-Vitali Mary, Bonvicini Bruna, Vigna-Ferrari, Penocchio Primo, Cremaschini-Ferrari, Pelosi Renzo, Tomasoni Silvio, Loda Luigi, Montani Battista-Renata, Serci Elisabetta, Meriti Mario, Rossini Angelo, Montani Angela Massetti, Montani Angelo, Sala Santo, Bulla Valerio, Cremaschini-Rossini, Calzighetti Maria, Schilirò Maria, Gelardi-Pisani Michela, Bonanomi Pietro, Zanolini Maria Bonetti, Leni Valerio, Stabile Pietro, Sossi Agostino, Piovani Pietro, Pea Paolo, Fontana Rita, Fontana Piercarlo, Fontana Luigi, Fontana Maria, Bruschi Angela, Brocchieri Abele, Nervi Paolo, Vesco Giovanni, Tagliani Ernesto, Gavazzoli Paolo, Fontana Giuseppe, Adami Giuseppe, Adami Andrea, Amighetti Guido, Cavalca Laura, Meriti Chiara-Gigi, Migliorati Pietro, Tadini Franco, Bonetti Guido, Pietta Francesca, Grossi Maria, Amighetti Pietro, Venturini Natalina, Cremaschini Anacleto, Tadini Mario, Girelli Rina, Cremaschini Domenico, Venturini Angela, Zampedri Francesco, Bonzio Angelo, Venturini Bortolo, Oliva Giuseppe, Lò Alessandro, Montani Rosy, Varsoni-Piccinotti, Adami Primo, Pietta Renato

SOSTENITORI

Migliorati Cesare, Azzini-Pini, Zanolini Emilio, Caraggi-Favalli, Amighetti Luigi, Brunelli Angelo, Checchi Enrico, Quaranta Fausto, Riccardi Gottardo, Mombelli Francesco, Ubiali-Sudati, Pizzamiglio Andrea, Sala Santo, Cossetti Francesco, Sala Francesco, Donini Maria, Fam. Venturini-Colla, Bellomi Luca, Pezzoli Vincenzo, Fam. Lorefice, Quinzanini Lucia, Venturini Paolo, Mondini Candido, Tomasini Silvio, Tomasini Severo, Cavalca Elena, Bonanomi dott. Luigi, Bozzoni-Bonetti Caterina, Bodini Angelo, Capuzzi Antonio, Ferrari Giuseppe, Manzoni Mauro.

BENEMERITI

Barbieri Mario, Ferrari Giacomo, Cremaschini Mario, Sartorelli Pietro, Venturini rag. Angelo, Cervati Emilio, Cremaschini Giacomo, Geroldi Michele, Geroldi Luigi, Fontana Fausto, Lama Giuseppe, N.N., Pelosi Alessandro, Cervati Pietro, Barbieri Silvestro, Alghisi Giacomo, Brunelli Giovanni, Guerrini Dina Penocchio, Nocivelli Lina, Nocivelli Bruna, Fam. Roncaglio, Minini Battista, Caprini Giulio, Avv. Vittore Branca, Goldani-Soldo, Pistolesi Fabio, Ballarin Paolo, Andreoletti Paolo, Girelli Sergio, Pizzamiglio Luigi, Venturini Domenico, Fontana Giacomina, Nocivelli G. Luigi, Pirani-Fontana, Bragadina Mario, Bragadina Giovanni, Bragadina Ernesto, Nocivelli Luigi, Nocivelli G. Franco, Mondini-Grazioli, Branca Amalia, Linetti Giuliano, Bonzio Paola, Cervati-Bonzio Teresa, Barbieri-Ferrari Elvira, Seruggeri Fratelli, Fam. Parenti, Azzini-Pinelli, Venturini Giuseppe, Fam. Assini-Bianchi, Pari Pietro, Ferrari Marzio, Dottorini Bruno, Rossini Angela, Dott. Annibale Panini, Dott. Giovanni Panini, Penocchio Aldo, Barezzani Paolo, Alghisi Teresa, Lanzini Giuseppe, Venturini Innocente, Girelli-Pezzoli, Pelosi-Ferrari, Barbieri Luigi, Trezza Albino-Marietta, Abbiati-Mor, Ferrari Paolo, Fam. Consolandi, Barbieri Giuseppe, Vitalini Luigi, Brunelli Bruno, Bertoni Sorelle, Mazzola Giacomo, Vigna Maria, Vietina Luigi, Bossoni Marino, Baronio Giuliano, Camisani Fausto, Fam. Fadini, Renzi Angelo, Nervi-Renzi, Bonaglia Paolo, Vigna Battista, Sorelle Facchetti, Vesco Paolo, Monteverdi Lino, Bellomi Fiorenzo, Geroldi Pietro, Dott. Azzola Fiorlorenzo, Barbieri G. Pietro, Zanoni Andrea, Bresciani Marino, Urbani Pietro, Penocchio-Goldani, Penocchio Giuseppe, Amighetti-Sforza, Guarisco Gaetano, Grazioli Giovanni, Baronio Pietro.

(continua)


Movimento demografico del nostro comune sugli ultimi cinque anni (al 31 dicembre)

  1994 1994 1995 1995 1996 1996 1997 1997 1998 1998
  m f m f m f m f m f
Nati 34 29 30 30 39 36 34 26 24 28
Morti 35 30 42 39 35 47 34 38 40 39
Immigrati 63 72 69 61 63 57 58 43 68 77
Emigrati 59 54 66 53 91 82 82 77 80 74

  1994 1995 1996 1997 1998
Famiglie 2.667 2.689 2.690 2.670 2.659
Popolazione maschile 3.746 3.739 3.748 3.724 3.696
Popolazione femminile 3.904 3.907 3.882 3.836 3.828
Popolazione totale 7.650 7.646 7.630 7.560 7.524

 

All’ufficio Anagrafe del nostro Comune, al 31 dicembre 1998 risultavano iscritti, come immigrati, cittadini provenienti da: Vietnam, Svizzera, Colombia, Albania, Inghilterra, Marocco, Senegal, Jugoslavia, Filippine, India, Pakistan, Brasile, Repubblica Ceca, Cina, Spagna, Costa d’Avorio, Olanda, Panama, Bielorussia, Egitto, Francia, Ghana, Irlanda, Romania, Somalia, Rep. Dominicana per un totale di 220 unità (il numero è, però, da considerarsi fluttuante per le frequenti variazioni).

Impossibile, invece, conoscere il numero dei non iscritti.


ANAGRAFE PARROCCHIALE

Battesimi

1 Azzola Beatrice di Fiorlorenzo e di Pari Anna

2 Fontana Maria Vittoria di Angelo e di Forlanelli Maddalena

3 Croci Anita Maddalena di Duilio e di Sala Giuseppina

Matrimoni

1 Russo Leone con Pizzamiglio Caterina

Defunti

1 Fontana Giuseppe di anni 64

2 Stella Santa Gandini di anni 88

3 Favalli Battista di anni 78

4 Zacchi Angela Laini di anni 91

5 Savio Giuseppe di anni 72

6 Quaranta don Angelo di anni 86

7 Marelli Gian Carlo di anni 74

8 Possenti Arrigoni Mario di anni 65

9 Maggioni Vincenzo di anni 71

10 Cervati Giulia Colla di anni 72

Offerte pro restauri

tele e altari della Basilica

Giornata celebrata nel mese di gennaio 2.300.000

N.N. 100.000

In memoria di mamma Adele 300.000

N.N. 1.100.000

Per la nostra Giulia 1.000.000

Famiglia M.D. in memoria di Stella Santina 150.000

Per il battesimo di Beatrice 1.000.000

Gli amici della classe in memoria di Lorella 460.000

Eugenio e Anselmo Colla 30.000

In memoria di Manera Angelo 500.000

N.N. 100.000

Dalla prima Comunità Neocatecumenale 400.000

N.N. 100.000

In memoria del defunto Battista 500.000

N.N. 250.000

N.N. 100.000

Silvia ed Elisa in memoria del caro nonno 200.000

Don Vito in memoria del caro confratello don Angelo Quaranta 1.000.000

In memoria di una persona cara 500.000

Signora Tedoldi 100.000

N.N. 100.000

G.R. in memoria di don Angelo 150.000

In memoria dei cari defunti 100.000

In memoria di don Angelo 100.000

Spose e madri cristiane in occasione della festa della Beata Paola 1.600.000

I cugini Pezzoli e Prestini in memoria del caro don Angelo 460.000

In memoria di Lorella Gavazzoli 300.000

P. e G. in memoria della mamma Lucia 130.000

Una pensionata 200.000

Gli amici del figlio in memoria di Vincenzo Maggioni 170.000

Dalla Cappella Casa Albergo 332.000

N.N. 115.000

TOTALE 14.338.000

Per tetti della Disciplina

N.N. 2.000.000

Don Angelo per la storica chiesa della Disciplina 10.000.000

Offerte per Radiobasilica

Don Angelo Quaranta 2.500.000

N.N. 300.000


INSERTO N. 1
INSERTO SPECIALE IN MEMORIA DI DON ANGELO QUARANTA

Nato a Verolanuova: 12 giugno 1912
Sacerdote dal 27 giugno 1937
Morto a Brescia il 16 gennaio 1999

Allegato a "L’Angelo di Verola" - Anno XXIV - n. 2 - Febbraio 1999

"Confidenze ed esortazioni" (Testamento Spirituale) - di Don Angelo Quaranta

Prossimo alla morte mi sento tanto povero davanti a Dio perchè la mia esperienza sacerdotale non mi ha portato sulle vette, ma sono rimasto sempre spiritualmente bisognoso dell’aiuto altrui.
Non lascio perciò un testamento spirituale, ma solamente alcune confidenze ed esortazioni.

Chiedo a tutti quelli che hanno un qualche affetto per me, di ricordarmi alla misericordia divina e di ringraziare il buon Dio di avermi donato gratuitamente la Fede cattolica ed il Sacerdozio che ho cercato di vivere "servendo". Mi sono trovato sempre contento, pensando che anche il solo Sacerdozio ricevuto poteva riempire totalmente il mio cuore. La poca salute e la coscienza di non essere preparato ad assumere responsabilità di guida, mi hanno aiutato a tenermi piccolo e contento anche in mezzo alle tante prove.

Davanti al Padre porto le mani vuote, ma ho tanta fiducia nel suo Amore Misericordioso, Lui stesso le riempirà.

Se posso lasciare un ricordo ai Sacerdoti Verolesi ed amici vorrei dire: vivete nella semplicità, amatevi con amore fraterno, amate specialmente i sacerdoti anziani. Fate che non si sentano dei dimenticati. Siate allegri perchè possedete l’amore preferenziale di Dio e amate, amate tanto la Madonna.

Grazie al Rev.do Prevosto e ai Sacerdoti che mi furono accanto nella Parrocchia, ai cari Sacerdoti Verolesi, miei condiscepoli e a tutti i Sacerdoti che mi hanno onorato con la loro amicizia; alle Rev.de Suore e a tutti i numerosi Benefattori che furono per me segno della Divina Provvidenza.

A tutti i Verolesi il mio saluto. Dopo diversi anni passati nel ministero in Orzivecchi, ho preferito tornare a Verola, per rimanere in mezzo a voi, rinunciando a varie proposte dei superiori, per continuare la tradizione di avere in parrocchia un sacerdote concittadino.

Ora, carissimi, vi lascio la mia ultima esortazione: partecipate ogni domenica alla Messa, anche se vi costasse sacrificio. È il tesoro vero a nostra disposizione. Amatevi come Gesù ci ha amati e avrete sempre la pace nel cuore. A tutti la mia benedizione.

Per mia sorella Leopolda un grazie tutto particolare. A Lei devo tanto, poichè ha sacrificato totalmente la sua vita per me. Mi ha amato e servito con tanta premura e sacrificio per più di sessant’anni di sacerdozio. Le sarò sempre spiritualmente accanto, affinchè non si senta mai sola e viva nella certezza di un sicuro incontro presso Dio assieme ai nostri cari.

Ai nipoti e ai parenti un caro saluto nel Signore, con l’esortazione a vivere da veri cristiani. Avremo così la certezza di rivederci nella gioia.

Intendo morire professando la fede cattolica e col desiderio di essere pienamente unito alla santa Chiesa, al Papa e al mio Vescovo che assieme al suo Ausiliare saluto e ringrazio per tutto il bene ricevuto. A Dio tutta la mia riconoscenza per mezzo di Maria. Tutti ricordo e per tutti pregherò.

Sac. Quaranta Don Angelo

Omaggio alla memoria di don Angelo

Sabato 16 gennaio alla Domus Salutis, in Brescia, dov’era ospite, si spegneva don Angelo Quaranta. Era nato a Verolanuova il 12 giugno 1912. Veniva alla luce in un anno segnato, per la parrocchia di Verolanuova, da due eventi.

A Botticino Sera moriva in concetto di santità il sacerdote don Arcangelo Tadini che nel prossimo mese di ottobre sarà ufficialmente dichiarato beato.

Il 24 agosto dello stesso anno veniva consacrato sacerdote nella nostra Basilica il concittadino don Primo Mazzolari, il prete che al termine della sua vita profetica veniva salutato da papa Giovanni XXIII: "Tromba dello Spirito Santo".

Vescovo di Brescia in quegli anni era il verolese Mons. Giacinto Gaggia.

Queste figure di alto profilo spirituale ed umano saranno sempre presenti nella mente e nel cuore di don Angelo.

Se è vero che la Chiesa non è fatta solo dai "grandi spiriti" è certo che la comunità che li esprime è cristianamente viva.

Nel 1911, l’anno prima della nascita di don Angelo, dopo l’esecuzione degli affreschi in Basilica che hanno portato a termine il discorso plurisecolare dell’ornamento pittorico della stupenda chiesa, la parrocchia si era dotata del nuovo campanile e dello splendido concerto di campane.

Il piccolo Angelo Quaranta mentre si inoltrava nella vita respirava l’ossigeno di un ambiente spiritualmente ricco.

Sente presto la chiamata al sacerdozio. Il 27 giugno 1937 è ordinato prete.

La sua esistenza attraverserà l’esperienza di due guerre mondiali e conoscerà gli effetti deleteri delle ideologie totalitarie che segneranno tutto il secolo ventesimo. Assisterà all’evento epocale del passaggio dalla civiltà rurale a quella industriale e postindustriale.

Destinato ad Orzivecchi come curato - direttore dell’oratorio esercita con entusiasmo il suo ministero fino al marzo 1945 quando il vescovo, a causa della salute precaria, lo incarica dell’assistenza spirituale per i degenti dell’ospedale e per gli ospiti della Casa di riposo di Verolanuova.

Inizia qui un’attività che lo vedrà impegnato poi in parrocchia nella missione formativa dei giovani e dell’associazionismo cattolico.

Nel 1993, don Angelo, costretto a vivere in casa dalla malferma salute, stende alcune "note di memorie" che riassumono la sua attività sacerdotale in Verolanuova.

Le pagine, scritte con il solo scopo di richiamare a se stesso l’itinerario ministeriale da lui percorso a Verola, hanno il pregio di una preziosa testimonianza di larga parte della pastorale gestita dalla parrocchia negli anni 1945 - 1975.

Per questo vengono pubblicati, in questo "fascicolo - memoria" alcuni stralci di queste note.

Qui, già traspare quanto scriverà più tardi nel suo testamento - messaggio alla parrocchia: la gioia per il suo sacerdozio "vissuto servendo", la coscienza di non essere "sufficientemente attrezzato" per assumere responsabilità di guida di una parrocchia, l’invito alla letizia per i sacerdoti che ha conosciuto, il ricordo affettuoso di quelli che ha servito e amato spiritualmente, la gratitudine per la sorella Dina che gli è stata accanto per tutto l’arco della sua vita sacerdotale e soprattutto il desiderio di essere unito alla santa Chiesa per la quale ha inteso spendere la sua vita.

Il ricordo di don Angelo riassunto in questo servizio vuole essere un omaggio alla memoria di un sacerdote che ha amato la sua Verola e ha servito i suoi concittadini per quanto gli hanno consentito le sue energie fisiche e spirituali.

A lui il devoto grazie mio e di tutta la comunità.

Don Luigi

Alcuni appunti sulla mia attività sacerdotale a Verola

Ai primi di marzo 1945 Mons. Tredici Vescovo di Brescia concesse, per la durata di un anno, il mio trasferimento da Orzivecchi a Verolanuova per la cura di una malattia ossea per la quale avevo già subito la raschiatura del ginocchio destro nell’Ospedale di Orzinuovi e per sostituire come Cappellano dell’Ospedale e Ricovero, don Mario Censi, rimasto a Verola pochi anni perchè malaticcio. Morì a Brescia tre anni dopo.

Come Cappellano, oltre all’assistenza degli ammalati, compresi quelli ammalati di tubercolosi residenti da noi, avevo anche il compito di seguire pastoralmente la Chiesetta di S. Donnino con le relative cascine circostanti abitate da molte famiglie. Molti giovani ivi residenti non potevano frequentare l’Oratorio, nè le varie associazioni in paese. Pensai di trattenerli, dopo la S. Messa domenicale, per una breve catechesi, intrattenendoli pure su argomenti spiritualmente formativi. Nella Parrocchia dovevo portarmi ogni giorno per le funzioni liturgiche, Confessioni, ecc. Dovevo prestare anche il mio aiuto per l’assistenza agli ammalati nelle case. Trascorso un anno mi arrivò la lettera di trasferimento. Il Prevosto e Don Marco ottennero dal Vescovo che rimanessi ancora a Verolanuova, affinchè la mia salute ritornasse completa; e la permanenza continua ancora dopo 48 anni. Offertomi dal Vescovo il Parrocchiato (Pavone Mella e in città), non accettai per mancanza di salute. Infatti durante gli anni della mia vita ho subito 5 interventi chirurgici, inoltre ho la colonna vertebrale offesa per incidente automobilistico. Due rotture alle braccia e una al polso destro. Pleuriti mai definitivamente guarite. Doppio enfisema polmonare sempre in corso. Avendo sempre pensato che per fare il parroco fosse necessaria una buona salute fisica e mentale, ho preferito continuare il mio lavoro sacerdotale tra i miei concittadini che ho sempre amato. Ottenuto il permesso di rimanere a Verolanuova e avendo bisogno il nuovo Oratorio di formazione cristiana della gioventù, soprattutto mediante le varie Associazioni di A.C., (allora esistevano solo da noi il gruppo Aspiranti e Studenti, sorti per opera di Don Benedetto) il Vescovo mi nominò oltre che addetto all’Ospedale, anche Curato per i Gruppi di A.C., soprattutto tra la gioventù maschile. Obbedii ed entrai anch’io nell’Oratorio per eseguire il compito ricevuto. Il curato Don Vito era impegnato per la sistemazione strutturale dell’Oratorio Maschile perchè rispondesse alle nuove esigenze. Suo compito primario era quello di organizzare in forma di vera scuola l’Opera Catechistica, e perciò anche dei catechisti e catechiste, già in parte preparati da Don Benedetto. Compito pure di Don Vito era tutta l’attività ricreativa (cinema, tornei, giochi per ragazzi, bar...) attività preziosa che Don Vito svolse con intelligenza e sacrificio, ma anche con tante soddisfazioni.

Da parte mia sorretto anche dal Prevosto, da Don Marco, da Don Benedetto e dai consigli di Mons. Almici, mi misi all’opera istituendo il Gruppo dei "Fanciulli Cattolici" aiutato in questo dalla Signorina Pinelli Teresina e dalla Signora Caffi Franca, già impegnata come presidente del "Gruppo Donne A.C.". Nello stesso periodo scelsi alcuni ragazzi e giovani che frequentavano l’Oratorio e che mi sembravano adatti, con questi formai i primi Gruppi di Juniores e Seniores. Don Benedetto continuava il suo lavoro con gli tudenti, ormai quasi tutti professionisti e alcuni già impegnati nel campo sociale. Con la Gioventù Femminile si lavorava con adunanze particolari per le maestre soprattutto giovani. Don Marco assisteva gli uomini di A.C. e il Prevosto Mons. Mazzardi le Donne A.C. che durante l’ultimo periodo della sua vita volle affidare a me. Svolsi il mio compito fra di loro per ben 15 anni. Deceduto nel 1950 Don Marco, il Prevosto mi assegnò anche come assistente agli uomini di A.C. che tenni per sei anni.

Con Don Faita continuai il mio lavoro all’Oratorio Maschile per l’A.C. Giovani e curai la loro formazione fino al 1964 e come catechista pure all’Oratorio fino al 1975. Fui insegnante di Religione per dieci anni presso l’Istituto Tecnico Commerciale. Questa esperienza mi offrì l’opportunità di coltivare rapporti con i giovani anche dopo la scuola. Sono stato presente per quasi trent’anni nell’Oratorio Maschile e ciò mi è costato parecchi sacrifici a causa della mia salute sempre precaria, ma mi ha dato tanta gioia nel poter fare un po’ di bene alla gioventù. Dopo di me furono assistenti della Gioventù Maschile di A.C. Don Luigi Lussignoli, già direttore dell’Oratorio Maschile e l’opera fu continuata dopo dai nuovi Curati mandati in Parrocchia soprattutto per la formazione cristiana dei ragazzi e dei giovani. Per questo si sono impegnati e stanno lavorando con generosità: per il tanto lavoro fatto e che si fa, venga presto una nuova e promettente primavera di vera vita cristiana nella nostra cara Verola.

In seguito alla morte di Don Marco (1950), il Prevosto Mons. Mazzardi assegnò a me l’assistenza della "Congregazione delle Madri Cristiane" forte di 200 aggregate, che non solo venivano associate alla Compagnia mediante una consacrazione pubblica e l’imposizione di una medaglia, ma anche con la promessa di educare cristianamente i propri figli e di dare buon esempio in Parrocchia. Quasi tutte partecipavano ogni primo giovedì del mese alla conferenza che si teneva nella Parrocchia, unicamente per loro dall’Assistente della Compagnia. Era per me un’ora di gioia e di consolazione. Parecchie signore mi aiutavano nella direzione e diverse si assumevano le responsabilità dei vari gruppi nei rioni. Continuai la mia assistenza per diversi anni, anche dopo l’ingresso del nuovo Prevosto Mons. Faita, con le conferenze mensili.

Cessai nel 1965.

 Attività formative, Culturali e Ricreative

Il Prevosto Don Manfredi che pensava sempre ad un Oratorio Maschile nuovo, apprestato il piccolo oratorio di Via Roma, avendo già personalmente diretta una modesta filodrammatica, pensò alla costruzione di un teatrino e incaricò Don Marco per una nuova compagnia filodrammatica che per diversi anni lavorò nel teatrino con l’aiuto di Don G. Nolli.

Ottimi furono i risultati. Nel 1950, morto Don Marco, Mons. Mazzardi conoscendo il mio lavoro fatto per la Filodrammatica di Orzivecchi, mi incaricò di tenere in vita la nostra Filodrammatica Oratoriana. La rinnovai con altri giovani attori, aiutato in ciò dal Sig. Del Balzo, dal Sig. Uberti e dal maestro Bonera Rino, che presto ne divenne l’anima come direttore e regista, fino al 1968. Ne fui l’Assistente e rammentatore per parecchi anni, ultimamente aiutato anche dalla maestra Franca Caffi Bonera. Constatato l’ottimo esito, pensai di formare una compagnia Filodrammatica anche per i giovani e gli adolescenti, che frequentavano l’Oratorio e che desideravano recitare. Sorse così una seconda filo. Recitavano anche d’estate con palco all’aperto. Per i più piccoli e i ragazzi oratoriani allestii un teatrino per burattini, che funzionò per parecchi anni.

Alcuni giovani dell’Oratorio desideravano trascorrere le loro ferie in montagna, ma non sapevano dove andare. Pensai allora di iniziare i campeggi estivi: la prima volta (con una quindicina di giovani) portammo con noi le tende. Negli anni seguenti venivamo ospitati in cascine di montagna: pensavamo noi per la pulizia e la cucina.

Ricordo i campeggi di Pezzoro, Lozio, Monte Cadria, Bovegno, Pagnano (Como) ecc. Dopo alcuni anni cessai l’iniziativa, che venne poi proseguita da Don Lussignoli a Stadolina in Vallecamonica. Attualmente i campeggi estivi sono magistralmente organizzati e diretti con tanti sacrifici dal Curato Don Giovanni Gritti. Per volontà del Prevosto Don Luigi Corrini, coinvolgono tutta la Parrocchia. Io ormai sono anziano e esercito il mio Sacerdozio nella Cappella delle Suore con la S. Messa, l’Omelia e le Confessioni nella Chiesetta o nel mio appartamento.

Il Signore benedisse i gruppi di A.C. con diverse vocazioni Sacerdotali, che aiutai spiritualmente e alcuni anche come potevo in altro modo.

Mezzo per suscitare queste vocazioni, furono soprattutto le Giornate Mensili di Ritiro Spirituale che iniziai per i giovani dell’Oratorio Maschile e per gli Juniores e Seniores di A.C., tenuti da me e da altri giovani sacerdoti e laici di Brescia.

Venivano sempre svolti nell’Asilo Boschetti, sede molto appropriata perchè confinante con l’Oratorio Maschile. L’organizzazione e il funzionamento erano a mio carico.

Il Signore si serve di quelli che valgono nulla per fare un poco di bene.

Laus Deo

Verolanuova, anno 1993

Così il nostro redattore, Rino Bonera, nel corso del Radiogiornale di domenica 17 gennaio, ha portato il suo saluto allo scomparso Don Angelo Quaranta.

 "Il mio intervento non vuole essere un elogio funebre che don Angelo sicuramente non gradirebbe, ma una semplice sincera testimonianza ed un affettuosissimo saluto. Per questo dico soltanto:

- Se ne è andato un prete. Dopo sessantuno anni di ministero. Non capita a tanti. È stato sacerdote per la Chiesa, per se stesso, per quei credenti che lo avevano seguito e che anche in lui avevano riposto tanta fiducia. È stato sacerdote per oltre sessant’anni durante i quali ha conosciuto, affrontato e alleviato moralmente e spiritualmente tante sofferenze altrui, anche lui spesso sofferente. Lo ricordo nelle celebrazioni delle sue ultime messe. Si muoveva e parlava a fatica. Finchè non fu costretto a celebrarle nell’intimità e nel raccoglimento della sua casa.

- Se ne è andato un verolese che ha seguito, nel passato e fino all’ultimo, le vicende del suo paese cui era intensamente legato. Lo appassionavano i problemi della nostra comunità, quelli religiosi come quelli sociali e si coglieva nella sua voce il rammarico che non venissero risolti o volti a soluzioni che egli non condivideva. Era attaccato al suo paese e soprattutto vicino a quanti, provati nel corpo e nello spirito, si rivolgevano a lui per un consiglio, per una parola di conforto, per trovare in lui e nelle sue parole forze per cammini verso mete più giuste e coerenti, più nobili e responsabili.

- Se ne è andato un amico. Anche mio amico. I non molti anni d’eta che mi separavano dalla sua mi hanno offerto, nel lontano passato, la possibilità di giocare, adolescente, con lui. Giovanissimi ci "davamo del tu", come si suole dire. Poi, con lui sacerdote, non ebbi più l’ardire di tanta confidenza. Ma l’amicizia, quella, rimase intatta; anche se per esercitare inizialmente il suo ministero egli fu costretto ad una temporanea lontananza da Verola. Un’amicizia che si ravvivò e si rinfrancò al suo ritorno fra noi, nell’oratorio, con l’Azione Cattolica, con la filodrammatica, negli incontri di vario genere dai quali le sue figure di sacerdote, di uomo e di amico emergevano come un tutt’uno e davano la misura della sua sensibilità e della sua alta e genuina dirittura morale.

- Ma... No; don Angelo prete, verolese ed amico non se ne è andato. Il ricordo di lui, dei suoi esempi, dei suoi insegnamenti rimarranno nel cuore di tutti noi che lo abbiamo stimato e gli abbiamo voluto bene e che vogliamo, in questo momento particolare, essere vicini alla sorella ed a tutti gli altri familiari, per assicurarli che alla loro preghiera per don Angelo si aggiunge anche la nostra nella solidarietà e per il loro conforto. La saggezza di don Angelo, la sua umiltà, la sua affabilità rimarranno in noi e saranno luci che scenderanno, ora, anche dal cielo e illumineranno il ricordo di lui e ci conforteranno nel nostro rimanente cammino.

- Però, per questo ultimo saluto, per questo mio ultimo saluto, mi sia permesso di ritornare col ricordo agli anni della giovinezza e con lo stesso spirito di allora dirgli, ancora una volta, l’ultima purtroppo: "Ciao, don Angelo".

Il saluto di un giovane

Ti ringrazio, caro don Angelo, per la saggezza elargita

per i consigli, gli ammonimenti, e soprattutto

per la gioia che mi hai dato.

La tua era una gioia speciale, una gioia che da altre parti era difficile trovare, il cui valore toccava a me valutare.

Pur conoscendoti non ho mai avuto modo di scoprirti fino

in fondo, ma comunque so che mi amavi da vero fratello.

Ora la tua gioia è somma, la tua felicità

è pari a quella degli angeli.

"Perchè cercate tra i morti colui che è vivo?" così disse l’angelo alle pie donne e, oggi, lo stesso angelo lo dice a noi: "Egli non è morto, è resuscitato". È con questo messaggio

di gioia che oggi voglio ricordarti a me stesso e a tutta la tua Verola. "Io sarò con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo" ci ripeti con Gesù.

Ti ringrazio, caro don Angelo, per tutta la grazia emanata nei tanti anni vissuti tra noi.


Così la Comunità parrocchiale annunciava la morte di don Angelo:

Confortati dalla fede in Cristo risorto, i sacerdoti, le religiose e la Comunità parrocchiale di S. Lorenzo in Verolanuova annunciano il pio transito alla casa del Padre del sacerdote concittadino

DON ANGELO QUARANTA

Mentre esprimono partecipazione al dolore della sorella e degli altri familiari, ringraziano il Signore per il dono del sacerdozio a lui elargito e da lui vissuto con profondo amore verso la sua comunità di origine.
Lo raccomandano alla misericordia del Padre e al suffragio di tutti coloro che l’hanno conosciuto e amato.
La salma sarà traslata domenica 17 c.m. alle ore 15.00 nella Basilica di Verolanuova, dove sarà celebrata la s. Messa di suffragio.
I funerali si svolgeranno lunedì 18 alle ore 15.00 e saranno presieduti dal Vescovo, Amministratore Diocesano, mons. Vigilio Mario Olmi.
Per il corteo al cimitero, che si svolgerà in automobile, sarà disponibile un pullman.
I ringraziamenti per la larga partecipazione al dolore dei familiari di don Angelo venivano così espressi:
I Sacerdoti della Comunità parrocchiale di S. Lorenzo in Verolanuova, unitamente alla sorella e agli altri familiari, ringraziano di cuore i Sacerdoti, le Religiose e i Fedeli laici che sono intervenuti alle esequie, raccolte e solenni, o, in altre maniere, hanno partecipato alla preghiera di suffragio per
DON ANGELO QUARANTA
riconoscenti per la venerazione e l’affetto tributati ad un caro confratello nel Sacerdozio.


INSERTO N. 2

Padre Nostro...

Buona Quaresima 1999

dalle vostre Diacone

Un giorno Gesù si trovava in un luogo a pregare e, quando ebbe finito, uno dei discepoli gli disse: "Signore, insegnaci a pregare..."

Questa è la stessa domanda che vogliamo pure noi ripetere al Signore, in questo anno dedicato al Padre che è nei cieli": Signore insegnaci a dire Padre Nostro...".

A dirlo però non solo a parole, ma soprattutto con la vita, perchè è troppo bello poter vivere sentendoci amati da Dio Padre. Sentirsi vicini a Dio Padre, è questa la gioia che dobbiamo desiderare, sospirare.

Per questo a livello di Diaconie, abbiamo pensato di proporre per il "cammino quaresimale", la possibilità di approfondire nella vita di ogni famiglia la preghiera che Gesù ci ha insegnato... Nello schema che segue troverete in ordine le 5 settimane di Quaresima (esclusa la Settimana Santa), caratterizzate ognuna da una parte del Padre Nostro: un piccolo commento, l’impegno da viversi durante la settimana. Qui a lato troverete una preghiera che vi invitiamo a pregare ogni giorno come introduzione alla recita del Padre Nostro, personale o con tutta la famiglia.

A tutte le famiglie di Verola i nostri migliori auguri di Buona Quaresima

Padre, la terra ha bisogno di Te.

L’uomo, ogni uomo ha bisogno di te.

Ti preghiamo Padre, torna a camminare per le strade del mondo, torna ad abitare nei nostri cuori, nelle nostre famiglie.

* Aiutaci a portare gioia nella tristezza, a guardarci sempre negli occhi con sincerità, aiutaci a fare sempre la Tua volontà, a perdonarci sempre vicendevolmente.

Aiutaci a cercare sempre il vero bene dei nostri figli, anche quando questo ci porterà a dire il giusto "no".

Padre abbiamo bisogno di Te, la nostra famiglia ha bisogno di Te, per questo ti diciamo: "Padre Nostro..."

I Settimana di Quaresima dal 21 al 27 febbraio

"Padre Nostro che sei nei cieli sia santificato il Tuo nome"

Il Padre è capace di dare gioia

"Mio papà è forte... è ricco... è importante... e il mio? Mio papà è capace di rendere felice la mamma quando è arrabbiata, anche quando è ammalata riesce sempre a farla ridere".

Impegno: questa settimana ci impegneremo a vivere tutti nella gioia vera, cercando di curare i rapporti fra di noi, portando la gioia in ogni situazione di tristezza e di prova.

II Settimana di Quaresima dal 28 febbraio al 6 marzo

"Venga il Tuo Regno, sia fatta la Tua volontà, come in cielo così in terra.."

"Padre fA’ scendere un po’ di cielo nella nostra famiglia"

"Nella mia casa ci sono due stanze, due lettini, una piccola finestra e un gatto bianco. Nella mia casa mangiamo solo la sera quando il mio babbo torna a casa con il sacchetto pieno di pane e di pesce secco. Nella mia casa sono tutti poveri, ma il papà ha gli occhi celesti, la mia mamma ha gli occhi celesti, il mio fratello ha gli occhi celesti, io ho gli occhi celesti e anche il gatto ha gli occhi celesti. Quando siamo seduti tutti a tavola, nella nostra casa sembra che ci sia il cielo".

Impegno: nelle nostre case ormai troppo ricche, nelle nostre vite troppo frenetiche, o Signore fa che possiamo trovare momenti per stare insieme, per guardarci negli occhi con sincerità e scoprire le gioie e le ferite del cuore.

III Settimana di Quaresima dal 7 al 13 marzo

"Dacci oggi il nostro pane quotidiano"

"Padre aiutaci a fare la tua volontà"

"La vita viene da Dio, il Padre Eterno: noi diventiamo padri e madri, perché Dio è amico della vita e la nostra vocazione è donare la vita. La Provvidenza ci ha sempre aiutato. E quando proprio non sapevo come fare, ecco che capitava qualche cosa che mi apriva una strada impensata. La Provvidenza mi ha sempre aiutato. Fidatevi della provvidenza".

Se state a pensare a tutto, i dubbi saranno sempre più degli incoraggiamenti. Come un aquilone può volare se si affida al vento, così coloro che vogliono vivere possono essere fiduciosi se si affidano alla Provvidenza di Dio!

Impegno: questa settimana cercheremo di vivere gli imprevisti (che sicuramente arriveranno) con disponibilità per andare incontro al volto di Dio che è Amore. Ci sembrerà di perdere tempo, ma ci arricchiremo di doni preziosi e impensati che il Signore ci avrà fatto.

IV Settimana di Quaresima dal 14 al 20 marzo

"Rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori"

"Padre solo tu sei perfetto"

"Cara la mia Sara - suggeriva la mamma - devi accettare di non essere perfetta. Del resto Stefano, se ti vuole davvero bene, ti ama così come sei".

....E, dopo qualche mese: "Però Stefano è sempre in ritardo! Certe volte non gli si può parlare e poi spesso parla e parla, è insistente e noioso".

"Cara la mia Sara, di perfetto c’è solo il Padre che sta nei cieli. Se vuoi costruire una famiglia con Stefano, una volta che tu abbia accettato di non essere perfetta, dovrai concedere anche a lui di avere qualche difetto: e amarlo per quello che è. Il segreto di una famiglia felice non è il sogno impossibile della perfezione, ma quella vita spirituale adulta che consente di volere bene alla persona che ami, anche quando ti fa soffrire. È l’essere capaci di perdonare".

Impegno: questa settimana ci impegneremo ad accettarci con i nostri pregi e difetti, cercando di amare chi ci sta vicino anche quando ci fa soffrire. Ci impegneremo a perdonarci reciprocamente.

V Settimana di Quaresima dal 21 al 27 marzo

"E non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male"

"Il Padre corregge colui che egli ama"...

Ti dico di no..; "Mamma, papà, voi non capite niente! Non mi volete bene!"... Un "no" che ogni persona di buon senso troverebbe ovvio. La mamma e il papà che si pensavano aperti, disponibili al dialogo, facili alle concessioni ragionevoli si sentono feriti e passano una brutta serata... Non è però una serata inutile. Forse servirà anche a loro a ricordare che l’educazione di un figlio e di una figlia richiede la fortezza, la lucidità per correggere a costo di sfidare il malumore, la semplicità di dire "no". Chi educa impara a resistere a ingenui ricatti, non mendica sempre l’approvazione dei figli, non acconsente a ogni capriccio per timore di musi lunghi e brutte serate.

Impegno: cercheremo il vero bene dei figli e quando si dovrà dire un giusto "no" lo diremo. Per esserne capaci, questa settimana ci ricorderemo che:

* Il Signore ci dona questa forza: chiediamogliela nella preghiera.

* Per dire giusti "no" ai figli, bisogna saper dire "no" a noi stessi quando occorre: facciamolo.

"Cercate prima il Regno di Dio:

tutto il resto vi sarà dato in più"

Matteo 6,33

A tutti, tanti auguri di Buona Quaresima dalle vostre Dicaconie.

Le riflessioni proposte sono tratte dal libro del Cardinal Martini:

"Il Padre Nostro in famiglia", che verrà proposto in modo integrale sul nostro bollettino.


INSERTO N. 3

Viaggi Gavazzoli

La Parrocchia di Verolanuova organizza un viaggio alla scoperta dei Castelli della Loira, di PARIGI

e delle grandi Cattedrali della Francia.

9 Giorni dal 30 agosto al 7 settembre 1999

Lunedì 30 agosto: Verolanuova-Bourges

Ritrovo dei signori partecipanti in piazza Malvestiti alle ore 5.00. Sistemazione in pullman G.T. e partenza alla volta di Bourges, via Milano, Aosta, galleria del Monte Bianco. Pranzo in ristorante a Macon. Nel pomeriggio, prosieguo per Bourges, attraverso un susseguirsi di dolci colline; arrivo nel tardo pomeriggio, sistemazione in hotel, cena e pernottamento.

Martedì 31 agosto: Bourges-Chenonceax-Tours

Prima colazione in hotel, poi visita della Cattedrale di Saint-Etienne, una delle più belle creazioni del gotico francese; iniziata verso il 1195 e ultimata quasi completamente nel 1820 è caratterizzata dalla mancanza del transetto. Si prosegue poi per Chenonceaux; con la guida, visita del castello; uno dei primi del Rinascimento francese. Pranzo in ristorante a Chenonceaux. Nel pomeriggio, partenza per Tours, la bella città di San Martino; con la guida, visita della Cattedrale di Saint-Gatien, della Basilica di San Martino e del Centro Storico; poi sistemazione in hotel, cena e pernottamento.

Mercoledì 1° settembre: Tours-Amboise-Blois-Chambord-Tours

Prima colazione in hotel, poi partenza per Amboise per la visita del castello dei re di Francia nella cui cappella si trovano le presunte ossa di Leonardo da Vinci. Posto su uno sperone roccioso, esso domina la Valle della Loira. Si prosegue con la visita del castello di Blois, il più famoso dei castelli della Loira, costituito da un insieme di edifici di varie epoche. Pranzo in ristorante a Blois. Nel pomeriggio, visita del Castello di Chambord, il più vasto e fastoso, soggiorno prediletto di quasi tutti i re di Francia. Rientro a Tours in serata, cena e pernottamento.

Giovedì 2 settembre: Tours-Chartres-Versailles-Parigi

Prima colazione in hotel, indi partenza per Versailles; sosta a Chartres per la visita della Cattedrale, la Bibbia di vetro; ricostruita in 25 anni, dopo l’incendio del 1194, la Cattedrale di Notre Dame di Chartres non è soltanto uno straordinario esempio di stile gotico. È anche una sintesi teologica, e la dimostrazione di come clero, nobili e popolo siano riusciti insieme a realizzare un’opera che ha resistito fino a noi. Pranzo in ristorante a Versailles. Nel pomeriggio visita del Castello di Versailles, la grandiosa reggia di Luigi XIV, il re Sole e del parco. Nel tardo pomeriggio, partenza per Parigi, sistemazione in hotel, cena e pernottamento.

Venerdì 3 settembre: Parigi

Prima colazione in hotel, poi con la guida si parte alla scoperta di Parigi, la Ville Lumière: il Quartiere Latino con il Panthéon, il Palazzo del Lussemburgo, Saint-Germain-des-Prés, l’Ile de la Cité, Notre-Dame e Beaubourg. Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio, Museo d’Orsay, Piazza della Concordia, i Campi Elisi e l’Arco di trionfo, la Torre Eiffel, l’hotel des Invalides e il Palazzo Borbone. Rientro in hotel, cena e pernottamento.

Sabato 4 settembre: Parigi

Prima colazione in hotel. Poi con la guida, mattinata dedicata alla visita del Museo del Louvre, uno dei più importanti del mondo per la ricchezza delle opere che contiene e ai giardini delle Tuileries. Pranzo al ristorante. Nel Pomeriggio, piazza della Bastiglia, piazza dei Vosges, piazza Vendome, rue du Faubourg Saint’Honoré, l’Opéra poi shopping alle Galeries Lafayettes. Rientro in hotel, cena e pernottamento.

Domenica 5 settembre: Parigi

Prima colazione in hotel, incontro con la guida e intera giornata per Parigi; pranzo in ristorante; cena e pernottamento in hotel.

Lunedì 6 settembre: Parigi-Reims-Strasburgo

Prima colazione in hotel, poi partenza alla volta di Reims, incontro con la guida e visita della Cattedrale di Notre-Dame, capolavoro del gotico maturo, del centro storico e della Basilica di Saint-Rémi. Pranzo in ristorante a Reims. Nel pomeriggio, partenza per Strasburgo, la capitale dell’Europa, ricca di opere d’arte e di tradizioni culturali. Visita, sistemazione in hotel, cena e pernottamento.

Martedì 7 settembre: Strasburgo-Verolanuova

Prima colazione in hotel, poi con la guida visita del centro storico di Strasburgo: la Cattedrale di Notre-Dame, il Castello dei Rohan, la Petite France e i Ponti Coperti, l’Orangerie e il Palazzo del Parlamento Europeo. Pranzo in ristorante a Strasburgo. Nel pomeriggio, partenza per Verolanuova attraversando la Svizzera con arrivo previsto verso le 22.00 circa.

La quota individuale di partecipazione è di L. 1.490.000.

Supplemento camera singola L. 360.000.

La quota comprende:

* Viaggio A/R in pullman G.T.;

* Sistemazione in ottimi hotel;

* Trattamento di pensione completa e pranzi come da programma;

* Guide come da programma;

* Assicurazione Europe Assistance;

* Organizzazione tecnica dell’ALIANTOUR.

La quota non comprende:

* Tutto quanto non espressamente indicato alla voce comprende;

* Mance, ingressi e bevande.

N.B.: Le iscrizioni si ricevono presso il negozio "Calzature Claudia Geroldi" piazza della Chiesa di Verolanuova, tel. 030931129.

L’acconto di L. 290.000 dovrà essere versato al momento dell’iscrizione entro e non oltre il 31/03/1999. Il saldo dovrà essere versato entro il 31/07/1999.

Si consiglia di cambiare le lire in franchi francesi e di verificare la validità della carta d’identità.


Angelo di Verola Archivio 1999 Parrocchia di Verolanuova