L'Angelo di Verola L'Angelo di Verola Mensile di Vita Parrocchiale


Ci accompagna nel nostro cammino da 25 anni

Speciale 25°

Allegato a “L’Angelo di Verola” Anno XXVI - n. 1 - Gennaio 2001

Grazie “Angelo di Verola” dalla comunità verolese

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SOMMARIO

V
VI
VII
VIII
X
XI
XIII
XX
XXII
XXVI 

Le copertine
Il sommario del n° 0
Dalla pag. 3 del n° 0 (D. L. Corrini)
Una finestra su orizzonti nuovi (D. L. Lussignoli)
“Grazie, Angelo” (Le Diaconie)
Caro “Angelo di Verola” (L. Del Balzo)
Resoconto e conti... (D. G. Gritti)
Per un 25° con le ali (R. Mor)
Una nuova avventura... (T. Cervati)
Dicembre 2000
Ghiribizzi (R. Bonera)


 Nasce "L'Angelo di Verola"
(Da: L'Angelo di Verola – Dicembre 1975 Anno I  N°0  pag. 03)

Senza pretese, ma con un grande desiderio di essere a servizio dei Verolesi, esce il n° zero de "L'Angelo di Verola"
Vorrebbe essere un periodico che arriva puntualmente, ogni mese, nelle famiglie Verolesi. E' un tentativo per creare un foglio dove i fatti della vita ecclesiale e sociale di Verolanuova, letti in dimensione locale, possano servire i lettori per una maturazione comunitaria cristiana e civile.
Forse rimarrà uno sterile tentativo. Siamo convinti che il rischio vada comunque affrontato. Tale rischio sarà ridotto nella misura in cui altri, e ci auguriamo siano molti, interverranno con il loro contributo, anche se critico. La critica costruttiva è indispensabile quando, come fa al nostro caso, l'impegno è quello di leggere, nei fatti, fino in fondo, i segni dove Dio si manifesta e quindi ci interpella.
Le risposte al Signore che ci interroga attraverso i fatti della vita ecclesiale e sociale, non sono monopolio di alcuno, ma appartengono a tutti quegli uomini di buona volontà che, avendo ricevuto i doni dello Spirito sentono il dovere di mettere al servizio della comunità le loro riflessioni. A tutti infatti incombe il dovere di condividere ì doni dei quali siamo stati gratificati dal Padre.
Poiché siamo tutti coinvolti nella stessa vicenda della storia abbiamo il dovere di collaborare con Cristo a togliere il male dal mondo.
Alla Chiesa di Verolanuova 'L'Angelo di Verola" si offre come occasione, anche se modestissima, per questo impegno.
Facciamo appello agli amici lettori, poiché a tutti è aperta la collaborazione al nostro mensile parrocchiale. Ci auguriamo che " L'Angelo di Verola "
raccolga così tutte le possibili voci e le faccia risuonare nelle case dei Verolesi ad edificazione di una comunità di fede in cui l'amore non sia solo auspicio, ma legge costante di vita.
I punti fermi dei nuovo Bollettino sì potrebbero così riassumere :
1) Leggeremo dentro i fatti fino in fondo per non disincarnare ciò che Dio ha incarnato.
2) Non parleremo di fuga dal mondo, ma di fuga dal superficiale al profondo della realtà, là dove è riflesso il volto di Dio.
3) Non parleremo di un Dio lontano, assiso nei cieli, ma di Dio nel cielo di ciascuna persona quale suo creatore, incarnato e redentore.
4) Non parleremo per dimenticare il mondo al fine di intrattenerci con Dio, ma per intrattenerci con il Salvatore dei mondo, con Dio imp39nato a far nuove le cose.
5) Non parleremo di virtù angeliche ma di virtù evangeliche che sono quelle autenticamente umane, dell'amore sempre eterno e universale, della povertà nelle sue varie manifestazioni, per condividere con gli altri il benessere regalatoci dal Padre.
6) Non parleremo di mortificazioni delle cose, come se a Dio piacessero le cose rese morte, ma di liberazione dal male.
7) Non porremo il cielo lassù, nella lontananza spaziale, ma quaggiù nel profondo dei cuore umano, là dove ognuno esce creato dalle mani di Dio.
8) Non vorremo togliere dal mondo, ma dal male dei mondo per togliere il male dal mondo.

La Redazione

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Una finestra
su orizzonti nuovi  

1975: un pomeriggio di novembre Mons. Luigi, da un mese parroco di Verolanuova, convocò noi sacerdoti suoi collaboratori (don Angelo, don Dino e don Luigi) nel suo studio per stendere alcune linee pastorali con il programma dell’Avvento e del Natale.

In quell’incontro ci espresse l’intento di avviare la pubblicazione mensile del bollettino parrocchiale.
A noi, non esperti di tale lavoro, sembrò un sogno ardito: chi avrebbe steso i vari articoli? Chi avrebbe curato l’impaginazione? Chi avrebbe corretto le bozze? Chi avrebbe provveduto alla distribuzione nelle numerose famiglie? Come si sarebbero finanziati i costi?
Ci sentimmo piccoli e un po’ smarriti.

Mons. Luigi, lo stile dialogante ma convincente, ci parlò dell’esperienza da lui vissuta nella parrocchia da cui proveniva. Ci assicurò che le difficoltà si sarebbero superate cammin facendo.
Soprattutto ci spiegò le finalità e i frutti pastorali che ne sarebbero derivati.
Una grande finestra si aprì su orizzonti nuovi illuminati da luce promettente e vitalizzati da aria fresca.

Il sogno divenne subito realtà.
Per il Natale uscì il primo numero con la copertina azzurra solcata dal profilo della cupola con il suo Angelo.
Nelle famiglie l’accoglienza fu entusiasta: la curiosità di leggere i primi articoli si fece subito interessamento; gli autori, già compiaciuti di vedere pubblicata la propria firma, ricevettero vari incoraggiamenti; l’iniziativa lasciò intuire che avrebbe avuto successo e sarebbe durata nel tempo.

Fu come uno squillo di tromba che chiamava a raccolta.
Incominciarono ad arrivare promesse di impegno. Presto si formò un folto gruppo di collaboratori che con ruoli diversi contribuì nel tempo alla crescita in volume e in qualità di un’opera destinata a fare storia.
Ora l’Angelo compie venticinque anni: sono tanti come sono tante le pagine scritte, sono tanti e lo stanno a dimostrare i numerosi volumi rilegati in una raccolta ordinata.
È giusto fare memoria.
È doveroso esprimere gli auguri per un ulteriore cammino.
Ma è pure bello ammirare i frutti che vanno maturando.

Il Bollettino parrocchiale è uno strumento efficace che fa circolare idee, valutazioni, proposte.
Entra in tutte le case, è letto anche da chi è lontano, fa sentire che la chiesa è vicina e parla a tutti.
Sulle sue pagine tanti scrivono.
Chi desidera comunicare un pensiero o una testimonianza vi trova spazio.
Il bollettino è un vero coro di voci che si parlano.
Proprio per questo suscita attenzione e partecipazione. Fa sentire fedeli e popolazione comunità che cammina insieme. Crea maggiore comunione.

Personalmente sono lontano da Verolanuova da molti anni. Ogni mese puntualmente ricevo l’Angelo. Lo leggo volentieri e mi fa sentire ancora verolese.
Grazie per questa visita mensile e cordiali auguri per un lungo e fecondo cammino di vita.   

Don Luigi Lussignoli

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Grazie “Angelo”  

Carissimo “Angelo”,       da parte delle tue affezionatissime “Diaconie” tanti e sinceri auguri per i tuoi 25 anni di vita.

Grazie per esserci stato in tutti questi anni, anche se noi non eravamo ancora nate.

Grazie perché se ora noi ci siamo è pure per merito tuo: in tutti questi anni hai dissodato, irrigato, coltivato rendendolo fertile, il terreno verolese in cui il Signore ha seminato il desiderio di vivere la Sua Parola, il desiderio di crescere insieme comunitariamente.

Solo grazie a questi desideri che con lavoro paziente tu hai tenuto vivi mensilmente, abbiamo potuto nascere.

Tanti articoli, tante foto, tanti elenchi, tante lettere, tante comunicazioni, ma un solo grande desiderio abbiamo colto sfogliando le tue lucide pagine: far crescere la nostra unità nel nome del Signore. L’abbiamo letto tra le righe il tuo lavoro perché nella nostra Verolanuova potesse maturare la famiglia di chi si sente figlio di Dio.

Maturi i tempi, il seme è sbocciato e noi siamo nate.

E come ti sei preoccupato perché nascessimo, ti sei dato da fare perché crescessimo. Ancora piccole infatti ci hai accolto fra le tue pagine, dandoci la possibilità di farci conoscere quando entri nella maggior parte delle famiglie. Ci hai offerto la possibilità di farci le ossa e di fare i primi passi...

...Come facciamo a comunicare la suddivisione del paese nelle varie Diaconie?

...Come far sapere l’organizzazione della Missione Popolare?

...Chi si prende l’incarico di far sapere alla gente dove si svolgeranno i Centri di Ascolto?

Nessun problema: c’è l’Angelo di Verola che ci pensa!
Per questo tuo servizio grazie, per la vita che ci hai dato e che continuerai ad alimentare in noi.

Grazie e... nell’interesse di tutti l’augurio che le tue ali continuino a “frullare” sulle nostre teste, nelle nostre famiglie: grazie a te ciascuno di noi si senta unito all’altro, ogni famiglia che tu raggiungi si senta famiglia di Dio.

Un caloroso abbraccio dalle tue Diaconie

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Caro “Angelo di Verola”  

Caro “Angelo di Verola”,       sul tuo ultimo numero, ho letto lo scritto da te inviato a tutti i tuoi lettori e mi sono ricordata che nel dicembre dell’anno 2000 hai compiuto venticinque anni di vita: una data molto importante, soprattutto per chi, come te, non ha sprecato questo tempo, ma l’ha fatto ben fruttificare.
Infatti, leggendoti, non si può che essere compiaciuti ed orgogliosi che la nostra Parrocchia sia in grado di pubblicare una così bella rivista, fedele interprete e comunicatrice della vita parrocchiale.

Nel tuo scritto ti rivolgi a noi, tuoi lettori, con parole molto belle suadenti e con promesse allettanti...
Grazie, caro Angelo! Sentiamo veramente il bisogno di essere difesi e protetti da un paio d’ali come le tue, robuste e forti, use a sfidare qualsiasi avversità e pronte a proteggere chi si rifugia nel loro amplesso... E grazie anche per quanto ci dai, che è veramente tanto...

Innanzitutto la tua veste tipografica che, con lo scorrere del tempo, è diventata sempre più gradevole ed accurata, permettendoti di presentarti in bellezza e signorilità.
Le tue copertine, attraenti e di buon gusto, catturano subito l’attenzione, procurando piacere a chi le osserva; le tue pagine di carta patinata, stampate con caratteri chiari e ben spaziati ed arricchite con sobrie illustrazioni e fotografie riguardanti gli avvenimenti più salienti della vita della Parrocchia, formano un periodico veramente invidiabile. Ed anche i contenuti sono sempre interessanti, attuali, ma soprattutto formativi e di aiuto a chi cerca un messaggio per procedere per le vie tortuose del vivere odierno.

Ed allora, che dirti caro “Angelo”? Che sei veramente un grande amico, soprattutto per chi, a causa degli anni e dei malanni, si sentirebbe escluso dalla vita della Parrocchia.
Tu, con Radiobasilica, ci fate sentire vivi e partecipi delle vita comunitaria.

Io ti attendo sempre con ansia, ti sfoglio e ti leggo con interesse e curiosità e, per ringraziarti, voglio raccontarti una cosa che, certamente, ti farà piacere...
Era il 1933, Anno Santo della Redenzione e il tuo precedessore venne alla luce nella tipografia di mio papà sita, a quei tempi, in via Roma n. 6.

Il suo nome, allora, non era “Angelo di Verola” ma “Bollettino della Famiglia Parrocchiale di Verolanuova’.

Era molto modesto: una dozzina di paginette con una copertina miserella, di carta leggera, colorata ma, con i tempi che correvano, era certamente un vanto ed una soddisfazione per chi ti aveva ideato. Per questo, durante la sua preparazione, il Parroco di allora Monsignor Nicostrato Mazzardi e Don Marco Amighetti, facevano frequenti incursioni in tipografia, per seguirlo da vicino.

Con il primo numero dell’anno 1936, la copertina si abbellì con l’effige di San Lorenzo Martire e, sullo sfondo, la cupola con l’angelo ed il campanile.

Purtroppo nell’anno 1938, cessò la pubblicazione. Ma, nel dicembre 1975, solo due mesi dopo l’arrivo a Verola dell’attuale Parroco Monsignor Luigi Corrini, risuscitasti con il nome di “Angelo di Verola” ed ora entri in quasi tutte le famiglie della nostra cittadina.

Dalla tua tromba pare uscire un monito affinché tutti ti leggano e leggano e sostengano la buona stampa per arginare l’invasione, sempre più incalzante e sfacciata, di giornali e riviste che, demolendo i valori più importanti e sacri della vita, offrono solo letture futili ed effimere, proponendo modelli di vita che non trovano alcun aggancio nel profondo del cuore.
Ora, caro “Angelo” permettimi di inviarti, anche a nome di tutti gli abbonati, i più fervidi auguri per arrivare al... cinquantesimo, ma soprattutto permettimi di ringraziare tutte le persone che con capacità, dedizione e tanto lavoro, contribuiscono alla tua realizzazione, in special modo Monsignor Luigi Corrini, il Maestro Rino Bonera, Don Giovanni e tutti i collaboratori; un grazie pure, veramente sentito, per tutti coloro che, ogni mese, vanno di casa in casa, per recapitarti.

A me permettimi di esprimerti tanta simpatia sperando che questo mio scritto non ti abbia stancato.

Aspetto uno squillo di tromba!...

Luisa Del Balzo

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Resoconto e conti
di 25 anni di vita
a cura di don Giovanni
 

Alle pagine 11-12 del n° 12 dicembre 1985 vennero pubblicati il “Resoconto e... conti” del primo decennio di attività; identico tipo di lavoro per i successivi dieci anni, sul numero del gennaio 1996, alle pagine7-9. In ambedue i casi, il lavoro di consultazione e statistica, lungo e paziente, fu opera del maestro Rino Bonera, curatore principale dell’Angelo dall’inizio fino ad ora (e ancora, in avanti).
Mancavano i dati degli ultimi cinque anni. Sono stati raccolti grazie alla disponibilità e alla collaborazione, in tandem, delle signorine Gabriella Mazzola e prof. Maria Bonanomi, che ringraziamo di cuore.
Queste tre serie di dati vengono ora pubblicate integrate le une nelle altre, in modo da rappresentare organicamente l’intero arco di questi venticinque anni di “Angelo”. I “nuovi arrivi” degli ultimi cinque anni sono stampati in neretto.

Data di nascita:
“L’Angelo di Verola” nacque col n° 0 (zero) nel dicembre 1975 e le regolari pubblicazioni iniziarono con il n° 1 del gennaio 1976.

Gruppo redazionale:
Il primo gruppo redazionale era così composto: don Luigi Corrini, direttore responsabile; don Dino Bressanelli, don Luigi Lussignoli e Rino Bonera, redattori.
L’avvincendarsi dei sacerdoti, portò il Gruppo redazionale a modificarsi abbastanza frequentemente: si registrarono queste diverse formazioni: don Luigi Corrini, direttore responsabile; don Franco Corbelli (dal ’77), don Dino Bressanelli, don Dino Cominardi (dal ’79), e Rino Bonera redattori, fino al 1982.
Don Dino Cominardi rimase nel gruppo redazionale fino al marzo dell’84.
Fino a giugno del 1987: don Luigi Corrini, direttore responsabile; don Franco Corbelli, don Giovanni Gritti (dall’83) e Rino Bonera, redattori.
Dall’estate dell’87, don Francesco Bertoli prese il posto di don Franco Corbelli, fino a gennaio del 1996.
Il Gruppo redazionale attuale, a partire dal 96, risulta così composto: don Luigi Corrini, direttore responsabile; don Giampaolo Goffi, don Giovanni Gritti e Rino Bonera, redattori.
Possiamo tracciare questa statistica:
- Sono presenti da sempre nel Gruppo redazionale: l’ideatore e “creatore” e, per cinque lustri ed altri anni ancora a venire, direttore responsabile il parroco don Luigi Corrini e il “redattore capo”, ordinatore e impaginatore dei vari articoli (che spesso arrivano fuori tempo, complicando un lavoro già per sé non semplicissimo), nonché autore di gustose pagine che hanno spesso dato voce all’Angelo e curatore di varie rubriche e inserti, colui che si assume l’incombenza di fare la spola tra Verola, la tipografia e lo studio di grafica che impagina “L’Angelo”, colui che a Verola conosciamo come il Maestro per antonomasia, Rino Bonera. Delle ore impiegate in questi venticinque anni per l’Angelo egli è senz’altro quello che ne ha spese di più.
- Due anni circa è durata la collaborazione di don Luigi Lussignoli (76-77).
- Quasi sette anni quella di don Dino Bressanelli (76-82).
- Cinque gli anni di servizio di don Dino Cominardi (79-84).
- Don Franco ha collaborato con competenza e impegno per dieci anni tondi tondi (87-97).
- È quasi al diciottesimo anno la partecipazione di don Giovanni Gritti.
- La presenza di don Francesco è durata otto anni e mezzo.
- Don Giampaolo raggiungerà quest’estate quota cinque.

Sacerdoti, diocesani o religiosi, e suore che hanno scritto articoli espressamente per l’“Angelo”:
don Giovanni Amighetti, mons. Enrico Assi (Vescovo di Cremona), p. Giovanni Barbieri, don Giuseppe Baronio, mons. Loris Capovilla (vescovo di Loreto, già segretario di papa Giovanni XXIII), don Mario Checchi, poi p. Gabriele, don Franco Dorofatti, p. Nazareno Fabretti, don Gaetano Fontana, don Benedetto Galignani, mons. Enzo Giammancheri, don Luigi Lussignoli, don Faustino Mapwar, p. Antonio Martinelli, p. Renato Modonesi, don Piero Piazza, don Angelo Quaranta, don Vito Ransenigo, mons. Fortunato Spertini, don Giuseppe Zanolini, poi p. Stefano, don Sergio Gallera, don Janez Oberstar, p. Marcellino Sgarbossa, mons. Vigilio Mario Olmi, p. Domenico Colossi, p. Felice Bonini, don Angelo Calegari, sr. Angelica, sr. Ismene, sr. Rosa, sr. Silvia, sr. Stefanina, sr. Zaveria Marini, sr. Nadia, sr. Bartolomea, sr. Letizia, sr. Giuditta, sr. Ida, sr. Emiliana, sr. MP Staglianò., madre Angelica Ballan.

I laici:
R. Abbiati, A. Alghisi, C. Amighetti, E. Amighetti, Sergio Amighetti, Paolo Andreoletti, GM. Andrico,  Fulvio Anelli, Marta Anni, G. Franco Arcari, Fiorlorenzo Azzola, A. Baiguera, Francesco Baiguera, Adriano Barbieri, G. Baronio, R. Baronio, Battista Vigna, A. Bellesi, P.M. Beretta, Giancarlo Bertoletti, Enrico Bertoni, Maria Bertoni, Walter Bertoni, Alessandro Bianchi, M. Bianchi, S. Bianchi ved. Pedrazzani, Francesca Bodini, Angelo Bonaglia, F. Bonera, M. Bonvicini, M. Bonvicini, P. Bonzio, Maria Bosio, Antonio Botta, Antonio Botta, Maria Bragadina, G.L. Bresciani, Luigi Bresciani, M. Brescianini, L. Brusinelli, Marilena Brusinelli, E. Busotto, Irma Busotto, Massimo Calvi, Massimo Calvi, Nica Camisani, D. Canini, F. Carini, Silvio Carini, Rita Cavalca, A.P. Cervati, Angelo Cervati, Giovanni Cervati, Giuliano Cervati, Renato Cervati, Tiziano Cervati, Amedeo Compiani, Marina Corradi, M. Corsini, Luciano Costa, Valerio Cremaschini, Rosario Crunelli, E. De Angeli, Ferdinando De Angeli, Luisa Del Balzo, Stefano Dotti, Sara Dottorini, L. Favagrossa, A. Fidanza, Gaetano Fontana  (poi don), L. Fontana, P. Carlo Fontana, D. Francesconi, M. Teresa Franchi, Nadia Franchi (poi sr.), E. Gatti, V. Geroldi, G. Ghidelli, Guerrino Ghio, Giancarlo Giustacchini, M. Iacomi, S. Iacomi, Enrico Lanza, Clementina Lò Ruggeri, M. Lupatini, D. Makoro, Luigi Martinelli, Gabriella Mazzola, E. Mazzoleni, Francesco Merzoni, Adalberto Migliorati, C. Mombelli Venturini, G. Monfardini, Anna Montani, Rosetta Mor, G. Morandi, L. Nocivelli, Sergio Pagiaro, Lucia Pagliardi, R. Panini, Luigi Paracchini, G. Pari, P. Pari, Niucci Pedroni, Ida Penocchio, P. Angelo Penocchio, P. Penocchio, D. Perrone, W. Pezzoli, L. A. Pinelli, G. Piovani, Fabio Pistolesi, A. Pozzi, E. Quaranta, Fausto Quaranta, R. Raggi, Giambi Rambaldini, G. Romano, A. Rossini, A. Rossini, G. Sabattoli, Fulvia Sala, Piero Sala, Alba Salini, R. Savaresi, Rossana Sisti,Giancarlo Spalenza, Oliva Staurenghi, M. Tadini, Mario Tadini, P. Togni, Gianmaria Tomasoni, Rosa Trezza, E. Ungari, A. Venturini, Fiorenzo Venturini, Monica Venturini, Franca Vergine, Franco Volpi, P. Zacchi.

Enti e Associazioni di cui “L’Angelo di Verola” ha ospitato gli scritti:
Acli, Alcolisti in trattamento, Amici delle Vincellate, Amministrazione Comunale Verolanuova, Anspi, Ass. Alpini, Ass. Lavoratori Anziani Ocean, Assoc. Terra e Civiltà, Avis, Azione Cattolica, Biblioteca Comunale, Comitato “Stassera debutto”, Comitato Giornata del Ringraziamento, Comunità Neocatecumenali,  Conferenza S. Vincenzo, Consiglio Parrocchiale per gli Affari Economici, Consiglio Pastorale di Zona, Consiglio Pastorale Parrocchiale, Corale s. Lorenzo, Diaconie, Équipe Notre-Dame, Gruppo di Animazione dell’Oratorio, Gruppo Sportivo Oratorio, Gruppo Sportivo Verolese, Gruppo Verolese Volontari del Soccorso, Gruppo Volontari Centro Sociale, Gruppo Volontari per le Missioni “Conoscerci”, Gruppo Volontari Sofferenza, Movimento per la vita, Ordine Francescano Secolare, Redazione di RadioBasilica, Scuola di Vita Familiare, Scuola Materna Boschetti, Scuola Materna Capitanio, Scuola RUM, Università Aperta Verolanuova, Vigili del Fuoco.

Autori i cui scritti sono stati ripresi da altre pubblicazioni:
Paolo VI, Giovanni Paolo II, GiulioAlbanese, F. Alberoni, padre Marco Albertini, mons. Ennio Antonelli, E. Antonioli, F. Antonioli, S. Arrigotti, M. Bacchella, Paolo Bafile, Giorgio Ballabio, G. Bambino, G. Barbera, D.EM. Bashuthm, Lucia Bellaspiga, mons. Tonino Bello, U. Berardi, R. Beretta, Francesco Bernardi, mons I Biffi, sr. Mariagrazia Biscella, Bruno Boni, E. Bonomi, E. Broli, Carlo Caffarra, mons. E. Camara, R. Cammilleri, R. Cascioli, E. Cassa Salvi, Bernardo Cervellera, mons. Giuseppe Chiaretti, Piergiorgio Chiarini, S. Chiesa, Arturo Chiodi, Roberto Codazzi, Laura Colizzi, Guido Conforti, M. Conter,  A. Coppani, Eraldo Cozzani, Luciano Dabelloni, Francesco Dal Mas, don B. Dassa,  A. De Luca, Domenico Del Rio, M. Di Mauro, T. Dionigi, don Michele (di Bari), don F. Donini, G.B. Donini, E. Gaiga, C. Facchetti, don A. Fappani, E. Fazio, A. Ferrari, don Gabriele Filippini, Paolo Foglietti, U. Folena, R. Follereau, mons. Bruno. Foresti, G. Fornari, Angelo Franceschetti, B. Gandolfo, B. Gatti, don M. Gatti, Giuseppe Ghiberti, don Benedetto Ghinello, padre U. Ghini, S. Goretti, G. Licia Gorlani, F. Guastalli, don Faustino Guerini, don Paolo Guerrini, N. Inglese (Rihera), J. E. Kamha, Renato Kizito Sesana,Dante Lafranconi, G. Laghetti, Antonio Landolfi, Tina Leonzi, P. Giorgio Liverani, Gianni Lorigliola, A. Lovati, C. Lubich, P. Lugaro, M. Mafai, G. Mari, don Andrea Marini, Card. Carlo Maria Martini,  A. Massardi,  Salvatore Mazza, don A. Mazzi, don Primo Mazzolari, Mario Meregehtti, don Vincenzo Milani, don F. Molinari, DE. Mondini, Ezio Morosi, C. Musella, G. Nanetti, E. Negri, Elena Nulli Alberti, A. Nusca, don Vincenzo Oliva, E. Ongaro, Fulgenzio Orazio, Massimo Orsi, mons. Luciano Pacomio, A. Padovani, Alessandro Padovani, don Claudio Paganini, P. Palazzini, M. Pallavicini, C. Péguy, Giorgio Papini, Pino Pellegrino, p. Eugenio Petrobelli, sr. Sabrina Pianta, E. Piovani, Franco Piovani, A. Pisoni, L. Radi, G. Rancilio, Card. J. Ratzinger,  E. Rebuffini, M. Riccioni, mons. Oscar A. Romero, Lorenzo Rosoli, G. Ruggero, Filherto Sabbadin, mons. Giulio Sanguineti, G. SDB. Santi, Adriano Schiavi, mons. Fortunato Spertini, W. Spiazzi, P. Springhetti, A. Terna, mons. D. Tettamanzi, G. Tonelli, Card. E. Tonini, Giorgio Torelli, P. Traversi, padre L.D.M. Turoldo, E. Ungari, Elena Ungari, M.A. Varese, E. Vetrusc, T. Zana, padre Alex Zanottelli, L. Ziletti.

Altri collaboratori agli inserti speciali:
Antonio Fappani, Gabriele Filippini, Mario Miglioli, Franco Molinari, Alberto Rossini, Luigi Santucci, don Giuseppe Piccoli, padre Marcellino Sgarbossa, Alberto Rossini.

Fotografi ufficiali:
Gilberti Foto e Foto Carlo Zorza.

Stampa:
Tipolito Bressanelli - Manerbio.

Sono da aggiungersi ai nomi citati quanti si sono firmati col solo nome o con sigle che qui è impossibile elencare per il numero troppo elevato.

N.B.: Tutti i nomi sono elencati in ordine alfabetico. Ci scusiamo per eventuali involontarie dimenticanze.

Le pagine “ordinarie” stampate
Nel corso di questi 25 anni sono state stampate:
nell’anno 1976: n° 250 pagine (comprese 24 del n° 0 - dicembre 1975)
nell’anno 1977: n° 305 pagine (il n° 4 di 59 pag. fu dedicato alla visita pastorale di Mons. Luigi Morstabilini)
nell’anno 1978: n° 280 pagine nell’anno 1979: n° 332 pagine
nell’anno 1980: n° 336 pagine nell’anno 1981: n° 384 pagine
nell’anno 1982: n° 420 pagine nell’anno 1983: n° 476 pagine
nell’anno 1984: n° 548 pagine nell’anno 1985: n° 524 pagine
nell’anno 1986: n° 608 pagine nell’anno 1987: n° 600 pagine
nell’anno 1988: n° 579 pagine nell’anno 1989: n° 614 pagine
nell’anno 1990: n° 542 pagine nell’anno 1991: n° 488 pagine
nell’anno 1992: n° 564 pagine nell’anno 1993: n° 640 pagine
nell’anno 1994: n° 568 pagine nell’anno 1995: n° 504 pagine
nell’anno 1996: n° 560 pagine nell’anno 1997: n° 562 pagine
nell’anno 1998: n° 582 pagine nell’anno 1999: n° 628 pagine
nell’anno 2000: n° 630 pagine
per un totale di 12.254 pagine

Inserti speciali (i.s.):
- con un inserto di 8 pagine nel 1977 è stato ricordato il centenario di fondazione delle Suore di Maria Bambina in Verolanuova;
- con un numero unico di 39 pagine nel 1978 è stato ricordato il 50° di sacerdozio di Mons. Pietro Faita;
- con un inserto di 12 pagine nel 1981 si è ricordata la consacrazione sacerdotale del concittadino Don Mario Checchi;
- 3 inserti speciali per complessive pagine 60 nel 1982 sono stati dedicati alle Sante Missioni, alle Suore di Maria Bambina ed alle Suore Operaie;
- 4 inserti speciali per complessive pagine 152 nel 1983 sono stati dedicati a: 1) Speciale Vita; 2) Arciv. Gaggia; 3) Oratorio Maschile; 4) 350° della Basilica;
- inserto dedicato a Don Primo Mazzolari di 60 pagine e 12 pagine dedicate alla Penitenza sono stati pubblicati nel 1984;
- 2 inserti speciali per complessive pagine 44 nel 1985 sono stati dedicati a Don Primo Mazzolari e ad uno speciale Suore Operaie.
- nel 1986: un inserto speciale di 8 pagine su “Giovani, testimoni della speranza che è Gesù Cristo”;
- nel 1987: un i.s. di 36 pagine: “Omaggio ad Agostino Donini (1874-1937) nel 50° della morte”; un i.s. di 4 pagine dedicato alla “Benedizione della mensa”; un i.s. di 8 pagine sul “Rinnovo del Consiglio Pastorale Parrocchiale”;
- nel 1988: un inserto di 8 pagine sulla “Giornata in difesa della vita”; un numero unico di 24 pagine dedicato “Al Prevosto Don Luigi Corrini nel 35° di sacerdozio”:
- nel 1989: un inserto di 8 pagine dedicato alla bozza del “Progetto educativo dell’oratorio”; un i.s. di 16 pagine in “Omaggio a Mons. Luigi Morstabilini” in occasione della morte; un i.s. di 16 pagine dedicato alla “Giornata per la Chiesa in Italia”; un is. di 16 pagine “Dedicato a Sr. Nadia Franchi nella ricorrenza della sua ‘Professione Perpetua’ pronunciata nella Basilica di Verolanuova”; un is. di 8 pagine su “La Comunione sulla mano”;
- nel 1990: un inserto - intervista con don P. Mazzolari di 8 pagine di Piero Lugaro; un i.s. (in tre parti) di pagine 28 sulla Bozza del Progetto Educativo dell’Oratorio; un i.s. di 8 pagine sull’“8 per mille dell’IRPEF alla Chiesa Cattolica”; un numero speciale di 108 pagine dedicato a “Un Oratorio per il Duemila”; un supplemento di 48 pagine per il “Progetto Educativo dell’Oratorio”;
- nel 1991: un i.s. di 20 pagine a cura del Gruppo “Conoscerci” sul progetto “Banga”; un i.s. di 8 pagine sul “Sostegno Chiesa”; un i.s. di 8 pagine sul “Rinnovo del Consiglio Pastorale Parrocchiale”;
- nel 1992: un i.s. di 16 pagine su “Le istituzioni parrocchiali e zonali”; un i.s. di 12 pagine in memoria del “Servo di Dio Don Arcangelo Tadini”;
- nel 1993: un i.s. di 12 pagine “In memoria di Mons. Pietro Faita”; un servizio di 4 pagine sul decreto del vescovo sulla “Definizione dei confini della parrocchia”; un i.s. di 8 pagine “Al servizio della coppia e della famiglia”;
- nel 1994: un i.s. di 8 pagine “Al servizio della coppia e della famiglia”;
- nel 1995: un i.s. di 32 pagine su “La visita pastorale” (relazione pastorale presentata al vescovo); un i.s. di 24 pagine dedicato alla “Lettera del Vescovo alla X Zona pastorale della  ‘Beata Paola Gambara’”; un i.s. di 8 pagine sul “Rinnovo del Consiglio Pastorale Parrocchiale”;
- nel 1996: un i.s. di 8 pagine, con il messaggio del papa per la Giornata mondiale della Pace “Diamo ai bambini un futuro di pace”; a novembre, un i.s. di 8 pagine per il 350° anniversario di consacrazione della Basilica.
- nel 1997: un i.s di 4 pagine sulla suddivisione della parrocchia in Diaconie (aprile); un i.s. di 12 pagine sulla nostra Zona pastorale “della Beata Paola Gambara”;
- nel 1998: “Il papa e... Verolanuova” (settembre), 16 pagine; 8 pagine furono dedicate a “I Verolesi e don Tadini” (dicembre).
- nel 1999: 8 pagine furono dedicate in gennaio a presentare il nuovo Vescovo della nostra diocesi, Mons. Sanguineti (gennaio); 12 pagine contava l’inserto in memoria di don Angelo Quaranta (febbraio).
- nel 2000: in aprile, 16 pagine presentavano la relazione sulla Missione, tenutasi dal 16 al 31 gennaio 2000; 15 pagine contava lo “Speciale pellegrinaggio in Terrasanta” (giugno); 48 pagine contava il supplemento all’“Angelo” di ottobre, dedicato al XXV di parrocchiato di don Luigi, neo- monsignore; a queste se ne aggiungevano altre 15 nel numero successivo, a completamento e a ricordo.
In totale gli inserti ed i servizi speciali sono stati di 1.069 pagine. “L’Angelo di Verola”, dunque, ha offerto complessivamente ai suoi lettori, in questi 25 anni n° 13.323 pagine di lettura e consultazione. I Collaboratori (v. elenchi) furono 175, ma il numero è superato se si considerano quanti si firmarono con sigle, nomi semplici o pseudonimi.
Nella distribuzione sono attualmente impegnate molte persone che fanno capo alle Suore di Maria Bambina incaricate dell’organizzazione.
La tiratura attuale è di 1600 copie circa e un centinaio di copie raggiungono verolesi emigrati in patria o all’estero.

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E Rosetta Mor, la poetessa concittadina, vide... tra sogno e realtà...

Per un venticinquesimo...
con le ali
 

In una strana sera di dicembre,
infreddolito e stanco sul pennacchio
della cupola tonda della chiesa,
l’Angelo di Verola aveva deciso
di fare un giro, scendere dall’alto
e, una volta su mille, trascurare
l’incombenza perenne di osservare
i tetti delle case e le stradine
solitarie, ghermite dalla nebbia.

Tolse la tromba e alzò il piede snello
dalla sfera di piombo sovrastante
il cupolone tondo e maestoso
della basilica di San Lorenzo.
E spiccò il volo lieve sulle case,
per le campagne e dentro i cascinali
a sentire se l’aria che spirava
era più sopportabile, più viva.

S’avvicinò a una porta: un ammalato
si lamentava, invocava aiuto
e il solerte soccorso di persone
esperte di malanni e di rimedi
gli recava conforto e lo animava.
Passò davanti a un lume di finestra;
una mamma cullava con un canto
sommesso e delicato il figlio in pianto
che, forse inquieto, non prendeva sonno.
Sostò presso una fabbrica in funzione
nelle ore notturne e gli operai
s’affannavano tutti, nonostante
la fatica e i travagli di quell’ora.
Nelle cascine i mandriani accorti
mungevano le mucche, nel tepore
delle stalle attrezzate e illuminate.
E gl’insegnanti, con la penna in mano
e il lume ancora acceso sopra i fogli,
correggevano i compiti ai ragazzi.
«Tutti son desti - disse - devo offrire
a questa gente laboriosa e attiva
qualcosa che la possa ristorare
e, nel contempo, unire in armonia».

Ritornò in alto, prese posizione
e si mise a pensare a quanto fosse
importante un mensile che riunisse
le notizie di tutti e di ciascuno.

Chiamò a raccolta don Luigi e Rino
e chiese loro: «Fatemi un piacere:
i Verolesi vogliono sentirsi
uniti nella gioia e nel dolore
e una parola buona li potrebbe
far sentire fratelli nella sorte».

L’invito dell”Angelo era talmente
aperto, chiaro, fresco come rosa,
che i due non stettero a pensare
alle fatiche, al sonno trascurati
e non fecero altro che obbedire
a due ali d’argento e a una voce
che suonava nel cuore, come squillo
di tromba e tocco di coscienza.

Fu così che si misero al lavoro,
un lavoro che dura da un bel pezzo
e che penetra nel cuore della gente.
Da cinque lustri ormai, voi lo sapete,
leggiamo tutti i mesi il “Bollettino”
che giunge tempestivo nelle case
e fa sentire i Verolesi uniti.

E, dalla cupola, riconoscente,
l’Angelo invia la benedizione;
sorride ancora dall’imboccatura
della tromba che squilla i suoi auguri
agli ideatori e alla redazione
e li incoraggia a proseguire sempre
nel consegnar loro parole di conforto
a tutti quanti noi che ringraziamo.

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Una nuova avventura
per l’ “Angelo di Verola”
 

Così titolava un articolo di Tiziano Cervati pubblicato dall’Angelo nel gennaio 1999.

L’articolo così proseguiva:

Per il nostro mensile parrocchiale è iniziata una nuova era che ci porta direttamente nel nuovo millennio.

Dal 6 dicembre 1998, infatti, l’Angelo di Verola vola per il mondo anche via Internet.

Così scrive Piero Lò nella presentazione on-line del nuovo
www.verolanuova.com/Angelo:

«L’avventura è digitale e lo porterà agli estremi confini della terra, lo farà conoscere a genti lontane e chissà quante storie e quante preghiere saprà ascoltare!

In cambio racconterà le persone, i sentimenti e le storie di Verolanuova, a chi non la conosce come a chi la ama, a chi ci vive come a chi è lontano.

Scoprirà ai loro occhi i tesori che Verola spesso nasconde affinché non finiscano dimenticati o, peggio, sostituiti da modelli che non le appartengono.

Lo sappiamo, angioletto, che questa nuova avventura non è facile da vivere ma siamo certi che ce la farai... ce la faremo, forti di quell’Amore su cui ogni Verolese può contare quando, in difficoltà, Ti cerca lassù sulla tua cupola».

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Dicembre 2000

L’Angelo ha mantenuto la sua promessa: è davvero volato in tutto il mondo parlando a genti di ogni colore, lingua, razza e religione. E qualcuno è anche arrivato sin qui da lontano per verificare le sue parole.

Grazie a Internet l’Angelo è arrivato in:
Argentina, Australia, Austria, Belgio, Bolivia, Brasile, Burundi, California, Camerun, Canada, Cile, Cina, Cipro, Città Stato del Vaticano, Colombia, Costa d’Avorio, Croazia, Danimarca, Francia, Germania, Giappone, Grecia, Federazione Russa, India, Italia, Malta, Messico, Norvegia, Nuova Zelanda, Olanda, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Romania, San Marino, Senegal, Slovacchia, Spagna, Sudafrica, Svezia, Svizzera, Stati Uniti d’America, Turchia.
(Fonte Statistiche: ShinyStat-Italia).

Sappiamo che i paesi raggiunti sono di più poiché non tutti gli accessi sono identificabili. Molti vengono semplicemente definiti: Sconosciuto, Networks, Commercial, Organizations, Educational.

Ma non è finita: dal dicembre 1999 è nato il sito “Archivio dell’Angelo” che raccoglie per ora solo i testi delle ultime annate consultabili, oltre che dai sommari, anche con un motore di ricerca interno. L’Angelo ci assicura che presto ci troveremo anche le immagini (che già ora non mancano, ma non sono tutte quelle pubblicate sull’edizione cartacea).

E se l’Angelo prende un impegno, come non credergli?
Anche se sappiamo che non basta un frullo d’ali, l’Angelo mantiene sempre ciò che promette.

Tiziano Cervati

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Ghiribizzi  

326. Tanti sono gli anni da quando l’Angelo è stato posto lassù, su quella cupoletta, il 30 novembre del 1674. Nessuno sa qual ghiribizzo sia frullato nella testa di quel tal Lucrezio Gambara, allora prevosto di Verola, che su quella sfera lo pose.
Armato di una corazza che è poi in contrasto con le sue pacifiche ali, un’aureola in capo, una tromba sonante anche per chi non la vuole udire, è in balia d’ogni più o meno educato soffio di brezze o della violenza delle bufere. Povero Angelo! Mi verrebbe quasi di dire che, così esposto, è un “povero diavolo”. Oltretutto: mai ricordati i suoi compleanni se non in ritardo, talora, e neanche nelle date esatte.

Un anno soltanto era trascorso dai trecento anni compiuti (era, dunque, il 1975) quando, a Verola, ecco capitare un altro prevosto, tal Luigi Corrini per la storia, il quale, neanche a due mesi dal suo ingresso che ti fà? Chissà per qual ghiribizzo, anche lui, ti prende quell’Angelo, te lo sbatte appiattito sulla carta stampata e te lo fa arrivare in casa. Ovvia la partenza timorosa se non temeraria, rinfrancante l’assiduo regolare cammino, lasciate per strada le previste incertezze. Corazza, ali e tromba ora lo fanno volare.

Lui, “in carne ed ossa” - si fa per dire - è ancora lassù. Spiaccicato sul nostro mensile parrocchiale, invece, ci sta, ormai, da venticinque anni (più un mese se conti anche il numero zero) e intanto... Nuovi ghiribizzi vanno a scoprire che i piedi, su quella sfera, l’Angelo li tiene ben saldi, anche quando intraprende speciali invisibili voli, perché, in quella c’è uno scrigno - archivio - laboratorio (un microcomputer l’ha nella testa fin da quand’è nato) dai quali, per ogni evenienza, può avere i “ferri del mestiere” ed assolvere ai suoi compiti d’istituto.
Dolce violenza, l’ultima: l’han preso, ritengo, per le ali e, ficcato in Internet, lo fan volare per il mondo. Ghiribizzo strano questo che ora lo conduce agli estremi confini della Terra provocando curiosità e chissà quali altre diavolerie proprio nei confronti suoi che diavolo non è ma che, quale Angelo, stringendo le mani riscalda i cuori mentre la sua tromba, lancia, in silenzio, i messaggi più consolanti.

Penso alle intemperie cui è sottoposto, piantato com’è, là, a tutto sopportare. Non dico delle furie atmosferiche. Intendo i ghiribizzi di quanti vorrebbero strappargli le piume delle ali per impedirgli di volare; di coloro che non ce la fanno a strapparlo di lassù piantato com’è nel cuore di tanti; di quelli che, abituati a musiche diverse, vorrebbero mettere, se non per indurla al silenzio, almeno la sordina a quella tromba fatta per la melodia della speranza e per scandire assolute verità. Ghiribizzi inutili quelli di costoro che, alla fine, si ritroverebbero come i famosi pifferi di montagna.

Spontanea mi viene la domanda: «Così continuando come e dove finirà questo “povero diavolo d’un Angelo”»? L’interrogativo non sembri irriverente; c’è nell’apparente contraddizione, tutta l’affettuosa comprensione e tanta giustificata apprensione per i più strani ghiribizzi cui, nel tempo, potrebbe andare soggetto. Da venticinque anni, ormai, anch’io lo rincorro... o mi rincorre?...
Spesso non mi ci raccapezzo. Lo guardo e mi chiedo quante volte anch’io l’ho costretto ai frulli dei miei curiosi o strani o indiscreti o impertinenti ghiribizzi.
Ti chiedo scusa e mi auguro che tu, “Angelo Vero” voglia perdonare un altrettanto “vero povero diavolo” come me.

Rino Bonera


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