L'Angelo di Verola L'Angelo di Verola Mensile di Vita Parrocchiale


Mensile di Vita Parrocchiale - Anno XXVI n°10 - Ottobre 2001

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Edizione a stampa a cura di Mons Luigi Corrini
Redazione: Rino Bonera - Don Giampaolo Goffi - Don Giovanni Gritti
Edizione on-line a cura di Tiziano Cervati

SOMMARIO

  3 Per non dimenticare (D. L. Corrini)
  5 Ritorno di Missione
  6 Calendario liturgico
11 Ottobre missionario
14 Eredità del Giubileo (D. Giovanni)
17 Il pellegrinaggio Interiore (D. F. Dorofatti)
20 Ogni mese ...una preghiera (D. Giovanni)

vita parrocchiale

21 I Centri di Ascolto
24 A. Tadini e la vocazione (D. M. Trebeschi)
26 Ricerche - I Misteri del Rosario (E. Geroldi)
29 Riunito il C. P. P.
     Noi della S. Vincenzo
30 Vicini a don Giuseppe Ottolini

dagli Oratori

32 Il Grest (D. Giovanni
39 La Festa dell'oratorio (D. Giovarmi)
42 Toronto 2002
43 Gruppo Sportivo Oratorio (G. Tomasoni)

le nostre rubriche

     Pensieri Sparsi
45 Ottobre: mese missionario (Gr. "Conoscerci")
47 Verolasport (R. Bonera)

varie - cronaca

49 "Madre di Pace" (R. Mor)
51 Università Aperta: un nuovo anno (F. V.)
52 Turni delle farmacie
     Numeri Utili
     Per i collaboratori dell'Angelo
53 Orario ferroviario invernale
54 Dal Comune
55 Relax... iamoci ... (errebi)
56 Per i più piccoli
57 Radio Basilica riprende le trasmissioni (T. Cervati)
58 Dall’Avis (F. Bodini)
59 Dalla Comunità delle Suore (Sr. Emilia)
     Auguri a ...
62 Anagrafe parrocchiale
     Offerte pro opere parrocchiali



la parola del Prevosto

Per non dimenticare

La nostra parrocchia dal 27 ottobre al 3 novembre vivrà il ritorno di Missione.

Moltissimi verolesi ricordano la splendida esperienza della Missione vissuta nella seconda metà di gennaio del Duemila.

Fu tempo speciale di grazia che portava con sé gioia, pace: doni del Risorto. Come dimenticare la presenza del Signore che nella visita alle famiglie ha bussato a tante porte? Come dimenticare la gioia di incontrarci nei centri di ascolto, attorno alla Parola di Dio nel tentativo di dialogare e di costruire nuovi rapporti? Per molti tornano alla mente e riscaldano il cuore le Assemblee parrocchiali così partecipate in un clima di grande fede e fraternità.

Nella nostra Basilica non c’erano indifferenza, individualismo. Dalle splendide tele i santi sembravano guardare la folla che viveva momenti di intensa esperienza del suo essere famiglia di Dio. In quelle solenni assemblee la Parola illuminava il progetto di Dio sull’uomo: fare di tutti un solo popolo in Cristo. Il freddo pungente di quei giorni di gennaio non aveva bloccato l’entusiasmo. La Via Crucis all’aperto, in Piazza della Libertà, con la pesante Croce, la missione interrogava tutta la popolazione. Infine l’indimenticabile affidamento a Maria.

La Missione è riuscita a creare un grande movimento di adesione tra gli adulti e i giovani.

Come durante il tempo della semina c’è tutto un processo di interventi sul terreno e dopo la seminagione il campo non va abbandonato, così è per la comunità cristiana a cui il Signore ha affidato la sua grazia. È necessario continuare il lavoro per promuovere tutte le potenzialità di bene consegnate con la Missione alla famiglia parrocchiale. Per questo il Signore ci offre ancora un appuntamento privilegiato.

Il ritorno di Missione

Già lo scorso anno abbiamo vissuto quest’esperienza alla fine di ottobre. Con i Padri Missionari si è ripreso l’annuncio gioioso della Missione per farlo diventare vita in modo da far prendere coscienza alla comunità di essere Chiesa in mezzo alla gente. Il progetto prevedeva un’ulteriore verifica. È quella che vivremo quest’anno tra la fine di ottobre e i primi giorni di novembre. Così la Missione non rimarrà un episodio, ma diventerà un vero processo di evangelizzazione in cui la nostra parrocchia viene coinvolta.

La Missione, come affermava Padre Marcellino, simile ad una grande sinfonia con i suoi movimenti ed i tempi, si ripropone a tutto il territorio parrocchiale, sempre nuova, perché è la sinfonia dell’amore di Dio; voluta dal Padre, realizzata per mezzo del Figlio e splendidamente eseguita dallo Spirito Santo.

L’esperienza, quest’anno, viene riproposta "per non dimenticare". Più che nuove proposte si vorrebbe consolidare e ravvivare tutto ciò che precedentemente è stato avviato.

Il modello sarà Maria, la Madre di Gesù: Colei, come ricorda il Vangelo di Luca, che "serbava, meditava, tutte queste cose nel suo cuore". Si propone quindi di rivisitare tutte le grandi consegne della Missione (la Parola, i Sacramenti, la Comunità) sull’esempio e la guida di Maria, madre e maestra.

Viene riportato, di seguito, il programma del "ritorno di Missione". Sono giornate molto intense che ci offriranno l’opportunità di pregare, di ascoltare la Parola, di vivere insieme - come famiglia del Signore.

I Centri di Ascolto, animati dai missionari, saranno momenti di verifica e di stimolo a partecipare alle Liturgie, all’ascolto della Parola, alle Assemblee Comunitarie.

L’appuntamento straordinario che offrirà il Signore alla nostra famiglia parrocchiale trovi generosa risposta in tutti.

 Don Luigi

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Ritorno di Missione

27 ottobre - 3 novembre

"Per non dimenticare"

Programma Generale

 27 ottobre - sabato
ore 18.30: S. messa di apertura del richiamo di Missione.
Consegna della luce ai rappresentanti dei Centri di Ascolto.

28 ottobre - domenica
I Padri missionari tengono l’omelia a tutte le S. messe.

Nel corso della settimana

lunedì 29 - martedì 30 - mercoledì 31
ore 8.30: Canto Lodi.
ore 9.30: Santa messa e meditazione.
ore 10.00: RadioBasilica: conversazione dei Padri.
ore 16.00-18.00: I Padri missionari sono presenti in Basilica per le Confessioni e colloqui. Contemporaneamente altri Padri visitano gli anziani e gli ammalati.
ore 15.00: Rosario meditato in Basilica.
ore 16.30: Incontri con i ragazzi/e in Basilica.
ore 20.30: Centri di Ascolto secondo il calendario che verrà reso noto. Per coloro che non sono invitati al Centro di Ascolto di turno, celebrazione liturgica in Basilica.

Novembre

1 novembre - Festa di tutti i Santi
Sante messe con orario festivo
I Padri missionari tengono l’omelia a tutte le S. messe.
ore 15.00: Solenne Celebrazione al Cimitero.
S. messa - omelia - Benedizione alle tombe.
ore 18.00: S. messa in Basilica a suffragio dei defunti della Parrocchia.

2 novembre - Commemorazione dei fedeli defunti
L’orario delle Celebrazioni come Lunedì
ore 15.00: Al cimitero Celebrazione della S. messa per i defunti. È sospesa la S. messa delle ore 18.00.
ore 20.30: S. messa, omelia, consegna dei segni.

3 novembre

Le celebrazioni seguono l’orario di lunedì.
ore 18.00: S. messa e solenne chiusura del "Ritorno di Missione".

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 Calendario liturgico dal 7 ottobre al 4 novembre

OTTOBRE

ORARIO SANTE MESSE

 In Basilica: Prefestiva : ore 18.30
Festive : ore 7.30 - 9.30 - 11.00 - 18.30
                : ore 16.00 Celebrazione Liturgica

Feriali : ore 7.00 - 9.00 - 18.30

S. Rocco: Festiva : ore 9.00
S. Anna - Breda Libera: Festiva : ore 10.00
Cappella Casa Albergo: Feriale e prefestiva: ore 16.30

N.B.: In Basilica, ogni sabato dalle ore 15.30 alle 18.00, i sacerdoti sono a disposizione per le confessioni degli adulti.

N.B. Con la domenica 28 ottobre si ritornerà all’orario solare. La santa messa dele ore 18.30 è anticipata alle ore 18.00 nei giorni festivi e feriali.

La celebrazione liturgica della domenica delle ore 16.00 è anticipata alle ore 15.00. 


7 Domenica XXVII del tempo ordinario

Dal Vangelo - "In quel tempo gli apostoli dissero al Signore: "Aumenta la nostra fede!" Il Signore rispose: "Se avreste fede quanto un granellino di senapa, potreste dire a questo gelso: sii sradicato e trapiantato nel mare, ed esso vi ascolterebbe". (Lc. 17, 6)

Sante messe con orario festivo

Si apre la settimana Mariana

ore 15.00 In Basilica: celebrazione per gli anziani e gli ammalati
ore17. 00 Presso l’Oratorio femminile incontro con i genitori, padrini e madrine dei bambini che saranno battezzati nel mese di ottobre

SETTIMANA PASTORALE MARIANA
"MARIA MAESTRA DELLA FEDE E REGINA DELLA PACE"

Venerdì 5 ottobre
Sala Biblioteca Comunale ore 20.30 "Beato don Arcangelo Tadini: tessitore di Dio"
con l’intervento di Domenico del Rio (scrittore e giornalista) e di don Mario Trebeschi (storico).

Domenica 7 ottobre In Basilica ore 9.30
S. Messa in onore del Beato, animata dalle Suore Operaie. Seguirà l’inaugurazione del monumento con il busto del Beato: in Piazza Beata Paola Gambara.
In Basilica ore 15.00 Celebrazione per anziani e malati.

Martedì 9 ottobre In Basilica ore 20.30
Celebrazione per fanciulli/e delle elementari e per i loro genitori.

Mercoledì 10 ottobre - In Basilica ore 20.30
Celebrazione per ragazzi/e delle medie e per i loro genitori.

Giovedì 11 ottobre In Basilica ore 20.30
Celebrazione per adolescenti e giovani.

Venerdì 12 ottobre In Basilica ore 20.30
Celebrazione per i Centri di Ascolto e le Diaconie: al termine seguiranno le Sante Confessioni.

Sabato 13 ottobre In Basilica ore 15.00
Sante Confessioni: è presente il confessore forestiero.

Nel corso della settimana, ogni mattina alle ore 9.00: Celebrazione delle Lodi, S. Messa con breve riflessione. 


14 Domenica XXVIII del tempo ordinario
Solennità’ della B.V. Maria del santo Rosario

Dal Vangelo - Gesù disse al lebbroso guarito: "Non sono stati guariti tutti e dieci? E gli altri nove dove sono? Non si è trovato chi tornasse a rendere gloria a Dio, all’infuori di questo straniero?" - Egli disse: "Alzati e va; la tua fede ti ha salvato!" (Lc, 17, 17-18)

ore 11.00 Santa messa solenne
ore 12.00 Celebrazione comunitaria dei battesimi
ore 16.00 Santa messa seguita dalla processione in onore della Madonna del Rosario.
È sospesa la messa vespertina delle ore 18.30

16 martedì Oggi ricorre il 23° anniversario dell’elezione del Papa Giovanni Paolo II - Preghiamo per lui.

18 giovedì S. Luca Apostolo ed Evangelista. Festa
Sante messe con orario feriale


21 Domenica XXIX del tempo ordinario
Giornata Missionaria Mondiale

Dal Vangelo - "Il Signore disse: "Dio non farà giustizia ai suoi eletti se gridano a lui? Vi dico che farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?" (Lc. )

Sante messe con orario festivo
ore 16.00 Celebrazione liturgica

25 giovedì S.s. Filastrio e Gaudenzio - Vescovi di Brescia - Festa
Sante messe con orario feriale

27 sabato Con la messa vespertina delle ore 18,30 si apre la "Settimana del richiamo di Missione"
Viene pubblicato il calendario della settimana a pag. 5


28 Domenica XXX del tempo ordinario
Anniversario della Dedicazione della Basilica - Solennità

Dal Vangelo - "Gesù disse: "La mia casa è luogo di preghiera" (Gv. 2, 14)

Sante messe con orario festivo

*** Torna l’ora solare

*** A partire da oggi la messa dei giorni festivi e feriali è anticipata alle ore 18.00

ore 11.00 Santa messa in canto
ore 15.00 Celebrazione liturgica
ore 16.00 Oratorio maschile: incontro con i genitori dei fanciulli di 2a elementare e di 1a media
ore 16.00 Nel salone delle suore: incontro con l’Azione Cattolica Adulti 


 NOVEMBRE

ORARIO SANTE MESSE

In Basilica :
Prefestiva : ore 18.00
Festive : ore 7.30 - 9.30 - 11.00 - 18.00
                : ore 16.00 Celebrazione Liturgica

Feriali : ore 7.00 - 9.00 - 18.00

S. Rocco: Festiva : ore 9.00

S. Anna - Breda Libera: Festiva : ore 10.00

Cappella Casa Albergo: Feriale e prefestiva: ore 16.30

N.B.: In Basilica, ogni sabato dalle ore 15.30 alle 18.00, i sacerdoti sono a disposizione per le confessioni degli adulti.


 1 Giovedì - Tutti i Santi - Solennità’

Dal Vangelo - "Gesù disse: "Beati i poveri in spirito perché di essi è il regno dei cieli" (Mt. 5, 3)

Sante messe con orario festivo

ore 15.00 Santa messa al cimitero in suffragio di tutti i defunti
ore 18.00 In Basilica: Vespro e santa messa di tutti i Santi in suffragio di tutti i defunti della parrocchia

2 venerdì Commemorazione di tutti i fedeli defunti. Sante messe con l’orario della settimana di richiamo della Missione.

Nei giorni dall’1 all’8 novembre i fedeli che visitano il cimitero e pregano per i defunti alle solite condizioni (confessione e comunione) possono ottenere l’indulgenza plenaria applicabile ai defunti. Dal mezzogiorno dell’1 novembre alla sera del 2 si può ottenere l’indulgenza plenaria applicabile ai defunti visitando la Basilica. Nella visita al cimitero e alla Basilica si recitino almeno un Pater, un’Ave e il Credo - seguiti da un Pater, Ave e Gloria secondo le intenzioni del Sommo Pontefice. Si richiedono, poi, le seguenti condizioni: Confessione e Comunione.

N. B. La dottrina dell’indulgenza è esposta nel Bollettino di Giugno - rubrica: Calendario liturgico, festa del Perdon d’Assisi (mese di agosto).

È opportuno seguire anche il calendario della settimana di richiamo di Missione a pag. 5


4 Domenica XXXI del tempo ordinario

Dal Vangelo - Parabola del fariseo e del pubblicano. "Gesù disse: "Due uomini salirono al tempio a pregare. Il pubblicano non osava alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: o Dio abbi pietà di me peccatore. Questi tornò a casa giustificato". (Lc. 18, 13-14)

Sante messe con orario festivo

ore 15.00 Celebrazione liturgica
ore 16.00 Nel salone dell’oratorio femminile - presso le suore - incontro con i genitori, padrini e madrine dei bambini che saranno battezzati nel mese di novembre.
ore 16.00 Nel salone dell’Oratorio maschile, incontro con i genitori dei fanciulli di 3a elementare.

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2001 - ottobre missionario

"Gesù speranza dei popoli"

Prima settimana
(30 settembre - 6 ottobre)

Preghiera e contemplazione

La vita diventi preghiera per essere voce e speranza di ogni popolo

Ascoltare per vivere: "Hanno Mosé e i Profeti, ascoltino loro"

Seconda settimana
(7 ottobre - 13 ottobre)

Sacrificio e impegno

La sofferenza donata è il segno di un amore più grande

Grandi perché umili: "Servi inutili, dopo aver fatto quanto dovevano"

Terza settimana
(14 ottobre - 20 ottobre)

Vocazione e responsabilità

"Andate..." Pronti a dare la vita per il Regno di Dio in tutta la terra

Sentieri di luce: "Si gettò ai piedi di Gesù per ringraziarlo"

Quarta settimana
(21 ottobre - 27 ottobre)

Carità e donazione

Rispondere alla sfida che Cristo ci lancia nell’amore

Grandi perché umili: "Le farò giustizia perché non mi importuni più"

Quinta settimana
(28 ottobre - 3 novembre)

Ringraziamento e gioia

Dire grazie è riconoscere l’amore di Dio che opera prodigi nella storia dell’umanità

Su ali d’aquila: "Due uomini salirono al tempio per pregare"

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Eredità del Giubileo

Rimetti a noi i nostri debiti
(7)
a cura di don Giovanni

 

Una realtà tragica, su cui il Santo Padre ci ha invitato a porre l’attenzione e che ci interpella, è la questione del debito estero.

Continuiamo a mediare, sintetizzandoli attraverso un’opera di selezione (siamo prossimi alla conclusione), i concetti e le informazioni, gli stimoli e gli appelli alla nostra coscienza contenuti nel libro Un debito senza fine, curato in occasione del Giubileo dalla Commissione Diocesana per la riduzione del debito estero.

Abbiamo già detto, sull’"Angelo" di settembre, come la Chiesa Italiana abbia scelto due Paesi africani, Zambia e Guinea Conakry, come destinatari di un suo impegno per la remissione del debito estero. Vale la pena ribadire che non si tratta di un’elemosina, per quanto cospicua, che poco gioverebbe, se non adeguatamente sostenuta da garanzie di un impiego del denaro condonato che vada ad effettivo beneficio di quelle popolazioni; la carità, meglio: la restituzione, va fatta con il cuore ma anche con il cervello. I fondi raccolti andranno dunque investiti in progetti di sviluppo in quelle aree: occorre evitare che, azzerato il debito, quelle popolazioni siano costrette nuovamente ad indebitarsi.

Perché la Chiesa Italiana ha scelto proprio questi due Paesi? Vari i criteri: si tratta di paesi indebitati con l’Italia; vi sono presenti missionari italiani, che garantiscono un tramite adeguato e legami di solidarietà già attivi sia nel campo dell’evangelizzazione che in quello della promozione umana, entrambi caratteristici dell’azione missionaria; i governi attualmente al potere risultano credibili, democratici ed umanitari; si tratta di Paesi notevolmente poveri: altri sono maggiormente indebitati, ma posseggono anche condizioni non diremo migliori, ma meno peggiori (usiamo questa espressione, anche se grammaticalmente forse non regge). Sono paesi piccoli: ciò permette di realizzare una riduzione reale ed efficace, usando i mezzi economici relativamente modesti a disposizione della Chiesa Italiana. Inoltre, lo Zambia è sempre stato uno dei Paesi più ligi a saldare le rate del debito estero, mentre la Guinea Conakry, confinante con tre Paesi in guerra, anziché chiudere le frontiere, le ha aperte, accogliendo 800.000 profughi da Sierra Leone, Liberia e Guinea Bissau. Questi profughi costituiscono ora il 10% della popolazione: dai poveri abbiamo sempre da imparare, in questo caso cosa significhi ospitalità anziché ostilità.

Altre Campagne contro il debito estero

- Jubilee 2000 coalition: nasce nel 96 in Gran Bretagna per iniziativa di singoli che ritengono urgente un’azione radicale per affrontare il devastante problema del debito estero. Questa campagna si è poi allargata a vari organismi sia laici che religiosi, in ogni parte del mondo.

- Sdebitarsi: un millennio senza debiti: fa parte di questa campagna internazionale. Nasce in Italia nell’autunno del 97, vi aderiscono oltre 60 movimenti e organizzazioni religiose e non, comprese le varie Chiese.

- Dire mai al MAI: chi vuol ridurre il debito, chi lo vuole aumentare: l’OCSE, organizzazione dei Paesi più industrializzati, ha preparato il MAI, iniziali della dicitura inglese dell’Accordo Multilaterale sugli Investimenti, che vorrebbe abolire ogni vincolo all’azione delle multinazionali. Si è arrivati ad ipotizzare un tribunale ove le imprese possano citare gli Stati la cui legislazione sia giudicata troppo restrittiva nei confronti della libertà d’impresa e di profitto. Le trattative per questo accordo, non ancora sottoscritto, sono state condotte in gran segreto, senza informazione per l’opinione pubblica e nemmeno per i parlamenti che in seguito avrebbero dovuto sottoscriverle. Una fuga di notizie ha però mobilitato l’intervento di associazioni civili portando tutto allo scoperto. Questo accordo prevederebbe che ogni aspetto delle economie nazionale, a parte polizia e difesa, sia sottratto all’autonomia decisionale dei singoli governi, aprendosi alla libera concorrenza di imprese private. Il parlamento europeo ha bocciato l’accordo, sia per il contenuto che per il metodo, la segretezza, con cui è stato negoziato.

- Tobin Tax: una proposta che i mezzi di informazione, la cui proprietà è detenuta in buona parte dai beneficiari della globalizzazione, si sono guardati dal reclamizzare, viene dall’economista americano James Tobin, premio Nobel per l’economia: tassare le speculazioni finanziarie tra Stato e Stato sul mercato delle valute. Tassare i movimenti di capitale è questione di giustizia anche se solo a livello minimo, soprattutto a fronte della ricerca dei cosiddetti "paradisi fiscali" (che consentono di evadere le tasse sui redditi) o dell’apertura di imprese nei luoghi dove la mano d’opera risulta convenientemente (per le multinazionali) a basso costo. Anche se applicata a bassissimo tasso, lo 0,005%, tale tassa permetterebbe di raccogliere 100 miliardi di dollari all’anno che potrebbero essere versati alle Organizzazioni internazionali per la lotta contro la disuguaglianza, per lo sviluppo dell’educazione e della salute pubblica, per la sicurezza in campo alimentare e lo sviluppo duraturo.

- Rete lillipuziana di solidarietà: i minuscoli abitanti di Lilliput riuscirono a legare il gigante Gulliver "tessendo" su di lui una rete di cordicelle, sottili in rapporto al "gigante" ma fitte a sufficienza per tenerlo immobile. Padre Alex Zanottelli suggerisce qualcosa di simile nell’impegno di solidarietà: chiunque si interessa e combatte a favore della giustizia è un lillipuziano nei confronti del gigante economico finanziario globalizzato. I gruppi e le organizzazioni cerchino di collegarsi e unire le loro forze, globalizzando la solidarietà: sognare da soli è illusione, farlo insieme porta il cambiamento.

- Altre realtà in movimento, per spiegare le quali non abbiamo, ora, lo spazio: le Botteghe dei popoli, il Risparmio Etico, il Commercio Equo e Solidale (già ne abbiamo accennato qualche mese fa), il Turismo responsabile, il Volontariato internazionale, la ricerca consapevole di stili di vite più sobri, ecc. Si sta facendo strada l’idea che per vivere la solidarietà con i popoli poveri non basta dare di più, ma occorre anche prendere di meno, realizzando comportamenti determinati dalla sobrietà responsabile di cui si è appena detto, vissuta come vera e propria virtù sociale, quantomai imperiosa per un cristiano: vedere il Vangelo. Prendere di meno, perché i nostri standard di vita (consumi alimentari ed energetici) assorbono una quantità sempre crescente di risorse, di cui altri vengono spogliati. Con ciò stiamo già rispondendo alla consueta domanda conclusiva:

Cosa dobbiamo fare?

Sobrietà indica semplicità e senso della misura, vedere il mondo con gli occhi dei poveri e agire di conseuenza. Non capiti di essere credenti poco credibili e non succeda che non credenti o poco credenti siano più credibili di coloro che, perché credenti, dovrebbero esserlo in misura maggiore.

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 Il pellegrinaggio interiore all’incontro con se stessi e con Dio

di don Franco Dorofatti (1)

Giovanni Paolo II nella Bolla di indizione del Grande Giubileo dell’anno 2000 "Incarnationis Mysterium" afferma che l’istituto del Giubileo nella sua storia si è arricchito di segni di fede, che aiutano il popolo cristiano a vivere con maggiore intensità l'evento giubilare, come il pellegrinaggio, la porta santa, l’indulgenza, la purificazione della memoria, la memoria dei martiri... Tra i vari segni occorre anzitutto mettere in evidenza il "pellegrinaggio", che riporta alla condizione dell’uomo che ama descrivere la sua esistenza come un cammino. Egli dalla nascita alla morte vive da "viator", da pellegrino: cammina tutta la vita e la vita è un cammino.

Lo "homo viator" dalla nascita avanza nel tempo, nella vita, cammina nello spazio verso una meta, mira a nuovi orizzonti, a un mondo migliore..., così che il pellegrinaggio diviene immagine, metafora della vita dell’uomo col suo andare nel tempo e nello spazio e si addice pure al pellegrinaggio interiore dell’uomo all’incontro del proprio io e di Dio, come del resto si può parlare in senso allegorico anche di pellegrinaggio nel mondo della poesia, delle varie religioni... La categoria del pellegrinaggio può crescere nel suo spessore semantico, colorarsi di diversi significati: è in grado di indicare svariate esperienze dell’esistenza.

Ora in questo intervento intendiamo, tenendo presente i vari documenti magisteriali che riguardano in qualche modo il pellegrinaggio giubilare, considerare l’esperienza del pellegrinaggio dell’uomo e del credente, concentrando maggiormente l’attenzione sul pellegrinaggio interiore all’incontro di sé e dell’io in Dio.

1) Il pellegrinaggio come metafora della vita umana nel pensiero filosofico, nella letteratura, nella cultura.

Nel mondo antico Parmenide nel suo poema "Sulla natura" descrive l'avventura umana alla ricerca della verità. Egli immagina di essere condotto al cospetto della dea su di un carro, trainato da veloci cavalli, alla ricerca del perché delle cose. La dea, che simboleggia la verità che si svela, indica la via della opinione fallace o plausibile (la doxa) e la via della assoluta verità, della rivelazione dell’essere (la alétheia). Platone dà inizio alla tradizione secondo cui l’anima, venuta nel mondo, compie il suo pellegrinaggio verso l’Eterno. Egli, nel "Fedro", ricorre al mito del "carro alato".

L’anima è come un carro alato tirato da due cavalli con l’auriga. Questi simboleggia la ragione o anima intellettiva che guida i due cavalli, l’anima concupiscibile e quella irascibile, verso il destino ultraterreno, verso il Bene-Bellezza. La vita è un viaggio dall’Eterno, dal mondo iperuranio da cui l’anima proviene, all’Eterno. Tale tradizione platonica la ritroviamo nel neoplatonismo con il processo delle cose da Dio e con il ritorno delle medesime a Dio. Il molteplice procede dall’Uno-Dio e tutto ritorna all’Uno.

Questo ritorno si realizza particolarmente nell’uomo, dotato di intelletto e volontà, attraverso un processo di ascesi o di liberazione dalla individualità mondana. L’uomo, cioè, mediante l’esercizio delle virtù etiche e la purificazione del sensibile attraverso l’amore e l’arte (via purgativa) e mediante l’esercizio delle virtù intellettuali (via illuminativa) giunge all’estasi, all’unione fra l’uomo e l’Uno, come inabissamento dell’uomo in Dio. In ambito cristiano vicino al pensiero neoplatonico si colloca Agostino con il suo peregrinare dalle varie posizioni filosofiche fino all'approdo in Dio.

Egli integra con la luce della Scrittura la concezione neoplatonica dell’Uno-Dio cui l’uomo giunge per il Verbo, Cristo, Via, Verità, Vita. Nell’affrontare la problematica esistenziale assume una prospettiva interioristica: dal mondo esteriore a quello interiore, dall’anima di Dio, senso dell’esistenza. Celebre è il monito che deve ispirare il pellegrinaggio alla scoperta della verità: "Noli foras ire, in te ipsum redi; in interiore homine habitat veritas; et si tuam naturam mutabilem inveneris, trascende et te ipsum". L’uomo trascende il mondo e la propria umanità per salire verso Dio, fino a immergersi in Lui. Infine la commossa confessione: "Tardi ti amai, bellezza così antica e così nuova, tardi ti amai". Non va dimenticata neppure la affermazione epigrafica che dice che il naturale desiderio di felicità si appaga in Dio: "inquietum est cor nostrum donec requescat in Te".

Tracce della tradizione platonica e agostiniana, che concepisce la vita come un andare all’Eterno, si possono riscontrare nell’"Itinerarium mentis in Deum" di San Bonaventura, che descrive l’itinerario-ascesa dell’anima (come intelletto-volontà-grazia) a Dio. Bisogna passare dalle cose esterne, vestigia Dei, all’anima dell’uomo, alla contemplazione di Dio, conosciuto e amato. In epoca moderna la logica del filosofo, del saggio-mistico che tutto riconduce a Dio, è presente in Spinoza. Questi descrive l’itinerario conoscitivo dell’uomo, il quale passa dalla conoscenza immaginativa del mondo sensibile contingente, alla conoscenza razionale che coglie la realtà oggettiva, vedendo le cose sub specie aeternitatis, alla conoscenza intuitiva, penetrativa della realtà nella sua unità in Dio, così che intelligenza e volontà culminano nell’"amor Dei intellectualis".

Anche Pascal coglie, con l’"esprit de finesse" che, l’uomo, col suo anelito di infinito, supera infinitamente l’uomo. La fede in Dio diviene luce al cammino dell’uomo per riscattarlo dalla sua povertà e miseria. In epoca contemporanea la concezione della vita come pellegrinaggio verso l’Assoluto torna in Marcel. Nell’opera "Homo viator" afferma che, riflettendo sul senso della vita, l’uomo, essere incarnato, si rivela essere itinerante: "homo viator", animato dalla speranza, in tensione verso il trascendente.

Pure nella letteratura è presente la concezione del pellegrinaggio come immagine della vita umana. Dante dà inizio a "La Divina Commedia" con la famosa terzina "Nel mezzo del cammin di nostra vita / mi ritrovai per una selva oscura / che la dritta via era smarrita". Si trova smarrito nella "selva selvaggia e aspra e forte" e inizia l’itinerario di rinnovamento spirituale. Assetato di conoscenza e di virtù egli si rispecchia nella figura di Ulisse che varca, seguito da pochi compagni nel temerario viaggio, le colonne d’Ercole nel tentativo di superare il limite della potenza umana. Con una appassionata perorazione incita i compagni alla folle impresa: "fatti non foste ad essere come bruti, ma per seguire virtute e conoscenza". Ulisse, desideroso di conoscenza totale e di salvezza, tenta invano la grandiosa impresa di risolvere il problema della vita con le sole forze naturali senza l’aiuto della grazia.

Anche Leopardi si scontra con il problema dell’esistenza. Egli raffigura l’uomo come un pastore errante dell’Asia che aspira a scoprire il significato dell’esistenza. Si dice di questi pastori erranti dell’Asia che, seduti su di un sasso, stanno a guardare la luna e improvvisano colloqui con essa e mandano ad essa interrogazioni e messaggi. Ebbene Leopardi immagina un pastore errante, simbolo dell’uomo pellegrino alla ricerca del senso del vivere, che ricorre ad interrogare la luna "solinga e peregrina" per avere lumi al riguardo. La domanda non trova risposta e per il pastore (e per l’uomo in generale, che egli simboleggia) resta l’amara constatazione: "a me la vita è male".

Lasciando il mondo dei pensatori e poeti secondo i quali il pellegrinaggio simboleggia la vita dell’uomo, passiamo a considerare il pellegrinaggio nella vita del credente, che viene inteso come un andare simbolico, icone della vita credente.

(continua)

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ogni mese ... una preghiera

 

Volgiamo lo sguardo a Maria, in questo mese a lei dedicato, e rivolgiamole il nostro affettuoso saluto.

Ella lo ricambia di certo con la sua materna intercessione per l’umanità tutta, per la Chiesa universale e per la nostra comunità parrocchiale, agli inizi del nuovo anno pastorale e prossima all’appuntamento del ritorno di missione.

Saluto

Ti saluto, Maria, con il rispetto e l’ammirazione che Dio stesso
ti ha testimoniato un giorno per mezzo del suo messaggero a Nazareth.
Vorrei salutarti con tutta la freschezza di quel primo saluto,
con l’entusiasmo raccolto dell’angelo Gabriele.
Vorrei ripetere quel gesto con tutti quelli
che da allora ti hanno rivolto il loro saluto:
con Gesù, che ti ha salutata tante volte
fino a quando ti ha accolta in cielo al momento della tua Assunzione,
con Elisabetta, improvvisamente afferrata, nel vederti,
dall’impeto dello Spirito,
con gli angeli, che stanno dinanzi a te in atto di perenne saluto,
con i santi, beati di vederti in cielo
per dirti il loro trionfale e immutabile "Ave",
con la Chiesa intera, nella quale la recita del rosario
fa salire incessantemente verso di te le suppliche di innumerevoli fedeli,
con tutti quelli che, in questo momento,
godono nel salutare in te la loro amata Madre.

In questo immenso concerto di voci voglio inserire la mia,
tanto debole e piccola, ma che vorrebbe essere tanto ardente!
Ti saluto, o Maria, con il cielo e con la terra,
e per mezzo del mio saluto vorrei farti omaggio di tutto il mio essere!

(da Jean Galot, Preghiere alla Madonna, ed. Benedettine, Sorrento l972)

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vita parrocchiale

 

Centri di Ascolto di ottobre

si incontreranno tutti insieme nella Settimana Mariana Venerdì 12 ottobre in Basilica alle ore 20.30

In ottobre, durante il ritorno di missione, inizieranno gli incontri nelle famiglie ospitanti. (Spiegazioni più dettagliate saranno consegnate alle varie famiglie in tempo più opportuno).

...e mentre ci diamo da fare, soprattutto affidiamo i Centri di Ascolto al Signore perché con Lui fruttifichino sempre più, diventando un punto di riferimento per ogni persona adulta della nostra Comunità Parrocchiale. Aspettiamo nuove persone, soprattutto giovani, perché per tutti c’è la necessità di trovare un momento per riflettere e sentirsi maggiormente in sintonia con Dio e i fratelli. Tutto questo lo si può trovare partecipando ai Centri di Ascolto, perché

 

I Centri di Ascolto non sono
una predica
un corso di Teologia
un momento di sola preghiera
un incontro in cui vince chi ha la voce più grossa
un gruppo chiuso ed esclusivo.

I Centri di Ascolto
sono degli amici che nel nome del Signore ti aspettano,
perché hanno bisogno di te.

Riportiamo le impressioni di un partecipante agli incontri di quest’anno: "Nel nostro Centro di Ascolto sono arrivati doni insperati da parte di persone con tanta saggezza: ho imparato l’importanza di essere altruista. Nell’ultimo incontro mi ha colpito l’invito ad avere le spalle più forti per portare meglio la croce che ognuno ha nella sua vita. Ho conosciuto con gioia l’esperienza di persone che sembravano lontane dall’amore per Dio, ed invece nel momento più difficile, con il Signore hanno saputo ritrovare forza e saggezza: il loro cuore non si era mai chiuso all’amore di Gesù. Sono cose che fanno bene a tutti, ad animatori e partecipanti". (Massimo)

Questo è il Centro di Ascolto,
per questo cerca vicino a casa tua l’immagine

Entra: ti stanno aspettando.

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Domenica 26 agosto.

Saluto a Suor Emiliana,
Suor Valentina e Suor Elisabetta.

 

Durante la S. Messa delle ore 9,30 abbiamo ringraziato suor Emiliana per gli anni che ci ha donato rimanendo fra di noi.

Gratitudine e commozione perché ci mancherà, ma anche gioia perché c’è pure la consapevolezza che nel nome del Signore continueremo ad essere uniti.

Lei a Ospitaletto, noi a Verolanuova, uniti per costruire il Regno di Dio fra gli uomini.

Alla fine il ringraziamento di una bambina: "Cara Sr. Emiliana, per la pazienza e l’amore che ci hai dedicato in tutti questi anni, noi bambini della Scuola Materna ti ringraziamo di cuore... baci e abbracci... e poi: "Nel nome del Signore, auguri S. Emiliana".

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Domenica 23 settembre

Straverola 2001

 

A causa della pioggia non siamo passati per le vie di Verolanuova per annunciare che ci siamo, dentro e fuori Chiesa. Con la Straverola, bambini e adulti, nella gioia volevano dire "Camminiamo insieme perché... insieme è più meglio". Ci scusiamo per "l’errore consapevole di ortografia", ma in questo modo volevamo sottolineare che il camminare insieme non è solo bello, ma ci dà qualche cosa in più, una marcia in più necessaria, perché il camminare nella vita non è sempre facile. Un grazie di cuore a tutti gli organizzatori e agli aiutanti. Affidandoci al sole arrivederci alla Straverola 2002

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Arcangelo Tadini e la vocazione
a cura di don Mario Trebeschi

(2)

 

Il secondo quadro è intitolato alla vocazione del Tadini.

Immagino il giovane Arcangelo sui banchi di scuola del collegio di Lovere, nel 1857, dove anche i fratelli erano passati, con nel cuore il desiderio di farsi sacerdote, imitando il fratello Giulio, avviato su questa strada.

Alle sue spalle, sta l’episodio che ha determinato il sorgere della sua vocazione di sacerdote: quello di un gruppo di persone che confabula per escogitare il mezzo per togliere la gente d’attorno ai preti; una scena che aveva suscitato in lui, ragazzo, una fiera opposizione interiore, direttamente proporzionale alla cocente mortificazione provata per non essere stato in grado di rispondere a quella provocazione, perché poco più che fanciullo; fiera al punto di diventare la molla che fece scattare la decisione di farsi prete. È lui stesso che racconta:

"A me lo capitò, o miei cari, prima che vestissi queste gloriose insegne di sacerdote che, trovandomi in mezzo a persone che si lamentavano di non potere avere la gente pronta alle loro voglie, gridavano in coro: questo non lo otterremo mai, finché non li avremo noi distaccati dal confessionale, finché li lasceremo in mano ai preti, finché questi potranno sussurrare alle loro orecchie quelle parole, là non si sa quello che dicono. Fu allora che decisi di farmi prete...

Sì questa la è capitata a me. Io allora inesperto ero e non seppi rispondere, ma giusta ne tirai la conseguenza ed è questa: dunque anche costoro che sono cattivi, riconoscono che la confessione è fatta per ritirare dalle vie cattive, chi per disgrazia vi fosse messo. Fu allora che mi decisi di farmi chierico.

Essi andavano dicendo, mi ricordo: che cosa dicono poi là in questo confessionale, che cosa dicono poi questi preti... vel dirò adesso che allora mi mancarono le parole, insegnano a perdonar le offese, insegnano a sopportar le disgrazie con rassegnazione, insegnano anche a rispettare te, che pur sebben meglio vestito, meno degli altri meriteresti rispetto".

Anche gli esempi cattivi possono fungere da stimolo al bene, quando si imbattono in animi forti e determinati a far della propria vita qualcosa di grande, non supini a seguire i comportamenti di massa.

Metterei sullo sfondo del quadro anche l’episodio inquietante dell’inaugurazione del monumento ad Arnaldo. E vero che è di qualche anno più tardi: il monumento fu, infatti, inaugurato il 14 agosto 1882, quando il Tadini era già sacerdote; ma l’inserimento di questo avvenimento nel quadro del nostro giovane studente a Lovere, con l’ideale del sacerdozio nella mente, ha valore simbolico: esprime, infatti, il clima di tensione in cui la Chiesa bresciana e il clero si muovevano in quegli anni.

Come è noto l'inaugurazione del monumento (fatti simili erano avvenuti anche in altre parti d’Italia, in quegli anni) era stato volutamente un dispetto del mondo laico nostrano, espresso nella forma più solenne: erano presenti 4 ministri, 110 deputati, 40 logge massoniche, circoli anticlericali, sette protestanti, labari, uno dei quali portava l’effigie di Satana.

Un fatto non certo invitante al dialogo.

(continua)

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studi e ricerche

 

L’articolo che segue contiene una importante rivelazione sulla cappella del S. Rosario: i dipinti dei quindici misteri che circondano lqa pala centrale sono opera di Ottavio Amigoni e non del Malosso autore soltanto della tela di mezzo. Questa affermazione è supportata da inconfutabili precisazioni.

Siamo grati all’autrice dell’articolo, nostra concittadina, le cui appassionate ricerche hanno portato alla scoperta di un tassello che colma una lacuna nell’elenco degli autori delle tante opere di cui è ricca la nostra Basilica.

Ottavio Amigoni:
I Misteri del Rosario

di Elena Geroldi

 

Come avrete certamente notato, da qualche mese l’altare del Santo Rosario, situato nel braccio destro del transetto della Basilica, è spoglio dei quindici dipinti che ornano la pala del Malosso per un restauro ancora in corso.

Sinora poco si conosceva di queste opere raffiguranti i Misteri del Rosario, in quanto nessuno degli studi svolti in passato aveva rivolto ad essi una particolare attenzione. Venivano perlopiù citati come eseguiti da un pittore ignoto oppure avvicinati alla scuola cremonese, senza dar loro grande importanza.

Grazie ad uno studio approfondito svolto sotto la guida del Professor M. Bona Castellotti, docente di Storia dell’arte presso l’Università Cattolica di Brescia e al decisivo contributo prestato da Don G. Fusari, si è potuto riconoscere in Ottavio Amigoni l’autore di queste opere non firmate e non datate.

Allo stato attuale, l’unica notizia archivistica a disposizione è una delibera dei reggenti della Confraternita del Santo Rosario, del 30 marzo 1652, quando venne ordinato di cercare un ‘pittore eccellente per far li Misterij del Santissimo Rosario alla Pala’. Leggendo, però, i resoconti delle successive assemblee è anche possibile ritenere le opere poste nella loro sede entro l’agosto 1655, quando i confratelli ordinarono la sistemazione del ferro su cui si reggeva la tela che copriva l’altare, ultima operazione al termine dei lavori per l’erezione di un altare.

Di certo è in questo lasso di tempo che va collocata la realizzazione dei dipinti che risultano così essere il lavoro più tardo e di maggior pregio tra quelli fino ad ora conosciuti di questo pittore. In essi le conoscenze messe a punto nelle opere precedenti, solitamente di grandi dimensioni, convergono in uno spazio narrativo ridotto, dove ogni evento sacro raggiunge una resa di grande effetto e magniloquenza, che denota la grandezza di questo autore in ritardo rispetto alla sua generazione.

L’attribuzione ad Ottavio Amigoni (1606 - 1661), artista legato alla figura di Antonio Gandino e attento studioso della pittura di area veneta, in particolare del Veronese e di Palma il Giovane, si basa sul confronto analitico con alcune opere di questo pittore bresciano, autore prevalentemente di soggetti mariani. I dipinti presi in considerazione sono l'Annunciazione e la Vergine che appare a San Bernardo da Chiaravalle, conservate nella chiesa di Sant’Agata a Brescia, la Madonna col Bambino e i Santi Francesco ed Eufemia, di Vello di Marone, l’Ultima Cena, nelle due versioni di Quinzano e Siviano e Sant’Antonio da Padova della parrocchiale di Capriolo.

Dalla comparazione tra queste opere e i Misteri del Rosario di Verola, si è potuta riscontrare in essi la presenza di alcuni tratti inconfondibili del pittore: le fisionomie più volte riprese, i panneggi preziosi e fluenti che ricorrono identici e lasciano intravedere quella stessa attenzione ai tessuti preziosi prestata dal Moretto, gli incarnati e le torsioni sempre ricercate, che rimandano a Palma il Giovane. Sin dal primo dipinto, collocato a sinistra in basso, raffigurante l’Annunciazione, si possono osservare delle analogie con un’altra opera dal medesimo soggetto, collocata nella chiesa di Sant’Agata a Brescia: l’impostazione della scena è uguale, con l’angelo sulla sinistra palesemente ripreso nello stesso modo e la Madonna in una torsione tipica dell’Amigoni. Oltre a questi aspetti, il pittore cita la stessa tipologia per entrambe le figure e ripropone persino la medesima resa cromatica dei panneggi.

La rappresentazione della Vergine, inoltre, scioglie qualsiasi dubbio circa l’attribuzione, in quanto viene sempre raffigurata con i medesimi tratti fisionomici, con la veste rossastra, sormontata da un manto verde, raccolto sul fianco sinistro e con il velo bianco calato attorno al collo, come, ad esempio, nella pala della Madonna col Bambino e i Santi Francesco ed Eufemia di Vello di Marone o nella suddetta Annunciazione. Un altro episodio sacro già precedentemente trattato è La presentazione al tempio di Chiari, dove oltre alla consueta immagine della Madonna, incontriamo un Gesù alquanto paffuto, tipologia spesso riproposta dal pittore. Pensiamo al Sant’Antonio da Padova di Capriolo o alla Vergine che appare a San Bernardo da Chiaravalle, conservata in Sant’Agata a Brescia, dove sono presenti figure infantili identiche a quelle dei Misteri.

Nell’Amigoni, la rappresentazione di Gesù Bambino e dei putti si distingue dal modo di raffigurare gli altri personaggi per la morbidezza della pennellata e per la dolcezza espressiva. Dell’Annunciazione verolese è pregevole il colore, grazie al quale il pittore crea una continua alternanza di verdi intensi, rossi che sfumano verso il rosa e l’ocra e che confluisce nelle vesti e nei panneggi, mettendone in risalto una preziosità ricercata, che rinvia all’indagine naturalistica condotta sui tessuti dal Moretto. Qui, come in quasi tutti i Misteri, è presente la figura di un uomo, alle spalle del sacerdote, di matrice tipicamente gandiniana, citata, ad esempio, nelle due versioni dell’Ultima Cena. A dette componenti, va aggiunta la resa sulfurea degli incarnati, la finezza delle fisionomie, la gamma cromatica che rinvia all’ambiente veneto e la preziosità delle torsioni, che raggiungono un livello altissimo nei Misteri della Risurrezione e dell’Ascensione.

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Riunito il Consiglio Pastorale Parrocchiale

Mercoledì 26 settembre, alle ore 20.30, nel salone dell’Oratorio femminile si è riunito il Consiglio Pastorale Parrocchiale.

Con l’intervento del numero legale dei componenti è stato esaminato e discusso il seguente Ordine del Giorno:

1) Presentazione della Nota Pastorale del Vescovo
2) Celebrazione della Settimana Mariana
3) Ritorno di Missione.

La seduta ha avuto termine alle ore ventitrè circa.

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Noi della San Vincenzo

 

Le persone che fanno parte della San Vincenzo desiderano realizzare un equilibrio tra la vita spirituale e l’impegno al servizio dei poveri: riflettere sui problemi sociali e, soprattutto, risolverli nel modo migliore.

Cercano di meditare sull’insegnamento del Vangelo e della Chiesa impegnandosi a fondo nella vita di ogni giorno illuminati da questa luce.

Perché tutto questo si realizzi l’impegno è quello di pregare ogni giorno prima di agire, riconducendo così l’azione alla preghiera.

Ogni cristiano si deve fare contemplativo nell’azione e apostolo nella preghiera: noi della San Vincenzo sull’esempio di Gesù, nonostante i limiti legati alla nostra natura umana, desideriamo e cerchiamo di essere nel mondo, come Lui, servitori.

Questo l’impegno affidatoci dal Beato Antonio Federico Ozanam,fondatore della Società di San Vincenzo: lavorare "per" e "con" gli esclusi, in relazione a quelle che sono le loro sofferenze, senza distinzione di razza, d’opinione politica o religiosa, considerandoli come degli amici potenziali, dei fratelli che hanno lo stesso Padre.

Concretamente nella nostra Comunità Parrocchiale di Verolanuova presso la sede in Castel Merlino ci incontriamo:

- Ogni lunedì pomeriggio per "l’armadio del povero": distribuzione del vestiario e dei generi alimentari.
- Primo giovedì del mese: incontro per programmare il nostro lavoro mensile
- Terzo giovedì del mese: preghiamo insieme.

Vuoi far parte della San Vincenzo? Ti aspettiamo!
Arrivederci al prossimo appuntamento di novembre sul Bollettino: avremo modo di farci conoscere meglio.

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Vicini a don Giuseppe Ottolini

 

Don Giuseppe Ottolini, al centro, nella foto, parroco a Remedello e già vicario cooperatore a Verolanuova dal 1962 al 1969 ha ricordato, lo scorso 24 giugno, il 50° anniversario della consacrazione sacerdotale.

Come abbiamo già accennato a pag.77 de "L’Angelo" di giugno, egli ha festeggiato la ricorrenza nella cappella della Domus Salutis, in Brescia, dove ancora è sofferente ospite.

Verola gli è stata vicino e, ai "sentimenti di gratitudine" già espressi dal nostro parroco in quel numero del Bollettino, vogliamo aggiungere, ora, i pensieri che seguono scritti da "una verolese" e che facciamo nostri perché bene interpretano nella eloquente, anche se breve, ma calorosa spontaneità, quelli di tutta la nostra comunità.

Eccoli:

24 giugno 2001

Reverendo Don Giuseppe,
con gioia ed emozione partecipo al suo cinquantesimo di ordinazione sacerdotale, rievocando il suo operato svolto a favore della comunità verolese.
La ringrazio per il suo impegno, per i valori che mi ha trasmesso e per i buoni consigli che mi ha dato.
Nella celebrazione della sua messa d’oro, ringrazio Lei e il Signore, vero protagonista della vita di ogni persona.
Questo mio ricordo vuol essere un piccolo segno di riconoscenza, convinta che il dono più grande l’avrà da Dio.
Un caloroso augurio di bene e di pace unito alla certezza che Lei saprà donare un sorriso e una parola buona a chi tanto soffre.

Una verolese

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dagli oratori

Oratorioestate 2001

3 - Il GREST

 

Nonostante i rilievi mossi dalle pagine de "L’Angelo" al Grest dello scorso anno, fanciulli delle elementari e ragazzi delle medie quest’anno sono ulteriormente aumentati, dando vita ad un’allegra compagnia di circa 190 iscritti: è evidente, ed è bello poterlo constatare, che la voglia di stare insieme è tanta; aggiungiamo una abbondante trentina di adolescenti, candidatisi o richiesti, con l’incarico di viceanimatori: arriviamo a un numero di minori che va ben oltre il numero massimo consentito dall’autorizzazione rilasciata dall’ufficio provinciale di competenza, che in base ai suoi standard ha fissato la ricettività massima in numero di 180: è uno dei casi - felici - in cui possiamo dire che il nostro Oratorio "scoppia".

Abbiamo attuato quanto ci eravamo proposti sempre lo scorso anno: allo scopo di evitare improvvisazione e pressapochismo, si è dato avvio con notevole anticipo alla programmazione e alla preparazione dei vari aspetti. In questo è stato determinante il contributo coordinatore e "impulsivo" del nostro seminarista, Ettore; vanno altresì rilevati - e lo faccio con molto piacere - la disponibilità e l’entusiasmo di alcuni tra gli animatori e i veiceanimatori, grazie al cui impegno buona parte di ciò che occorreva era già pronta prima della fine di giugno.

Anziché giungere alla vigilia di una giornata di Grest senza ben sapere che giochi proporre il pomeriggio successivo, gli animatori, già a conoscenza di quali giornate avrebbero dovuto a turno coordinare, in molti casi, avevano pronta l’idea, le modalità e il materiale con cui realizzarlo; invece di arrivare a pochi giorni dall’inizio del Grest con l’ambiente (il salone) quasi nemmeno "imbastito", è stata predisposta per tempo una bella scenografia sul palco, con il salone che recava i simboli di ciascuna squadra collocati nell’area da essa occupata; al posto di una rappresentazione improvvisata, abbiamo avuto la sceneggiatura accurata e ben recitata della storia di Giada: davvero notevole il lavoro di chi ha mediato quanto il sussidio offriva, tramutandolo in rappresentazione teatrale, a puntate, senza contare la perizia nell’arte del recitare e il non poco lavoro nell’elaborare la colonna sonora.

C’erano persino gli "stacchetti" musicali per i vari momenti della giornata: l’arrivo dei ragazzi, la merenda, il gioco, l’arrivederci e quello ("A-A-A-Anima-zione"), rappresentato dal vivo, per introdurre il canto dell’Inno. Anche se non tutti, specie tra i viceanimatori, si sono impegnati allo stesso modo, l’entusiasmo ha dato vita ad un Grest riuscito, privo di prolungati tempi morti e di giochi mal organizzati, di quelli, cioé, che mentre impegnavano pochi ragazzi per volta, ne lasciavano molti "disoccupati" in lunga attesa del loro turno.

Il tema di quest’anno: GiadAdesso - Dritti ai diritti: in occasione del decennale della proclamazione, da parte dell'Unicef, dei diritti del bambino (e del ragazzo), si è voluto, in armonia con quanto proposto dall’Ufficio Oratori, aiutare fanciulli e ragazzi a prendere coscienza di alcuni dei loro diritti fondamentali: in molti casi, qui da noi, essi sono rispettati; siamo però talmente abituati a vederceli riconosciuti, che nemmeno ce ne accorgiamo o, addirittura, ne proviamo fastidio - vedi il diritto all’istruzione; in questo caso è giusto accorgersi che siamo fortunati e nutrire gratitudine verso chi ci rispetta e accudisce con amore. Ci sono molti fanciulli e ragazzi, nel mondo, che si vedono negati i diritti più elementari, a partire da quello a nascere, una volta che si è stati concepiti nel grembo materno (la triste realtà dell’aborto, diffusa anche dalle nostre parti).

Tra i vari diritti, visto che non potevamo svilupparli tutti, ne abbiamo scelto sei: il già citato diritto a nascere, il diritto ad avere una famiglia, quello alla salute, al gioco, all’istruzione e il diritto a vivere nella pace.

Li abbiamo scoperti insieme a Giada, la protagonista della nostra storia: "una bambina con un grosso paio di occhiali, una salopette e uno zaino pieno di piccoli oggetti, ma soprattutto viva voglia di sapere, da desiderio di avere risposte ai suoi numerosi perché. Appare come una bambina scaltra, ma sensibile, che si abbandona volentieri alla fantasia e alle avventure che questa suscita nel suo cuore" (dal sussidio del Grest). Nella mancanza di tempo o di capacità da parte dei suoi genitori a rispondere ai suoi perché viene adombrato uno dei diritti che non siamo riusciti a trattare: quello di essere ascoltati (altri diritti non toccati: diritto al nome, all'uguaglianza nella diversità, alla protezione da ogni violenza, inglobato in quello della pace).

Giada incontra l’uomo dall’impermeabile verde, l’unico adulto che risponde alle sue domande, non tanto con le parole, ma conducendola a vivere diverse esperienze, riflettendo sulle quali Giada trova le risposte che cerca. C’è poi il giornale: non solo quello che il personaggio appena ricordato tiene costantemente in mano, ma anche quello, vero e proprio elemento scenografico, attraverso cui questi e Giada passano per entrare nel mondo dell’avventura e delle esperienze nuove: emerge un aspetto non direttamente trattato di uno dei diritti che sono stati toccati (diritto all’istruzione), quello di essere educati all’informazione; è sul giornale che il più delle volte, leggiamo i fatti che ci parlano dei diritti calpestati; capita così spesso, che ormai sembra trattarsi di cose normali. Nel giornale si deve "entrare", non ci si deve fermare alla superficie delle notizie, poiché "non deve diventare normale sentir parlare di bambini che muoiono di fame, di bimbi - soldato, di bimbi violentati, di bimbi uccisi prima di vedere la luce. Occorre come Giada cominciare col chiedersi "Perché?".

Altro "personaggio" fisso, il treno, completato di volta in volta dai vagoni di ciascun diritto, fino al vagone finale, riempito con i lavori di alcuni dei ragazzi. Con il treno, il capostazione, colui che dà l’avvio alla vicenda e ne marca le tappe attraverso la narrazione.

Altri personaggi si avvicendavano di volta in volta.

Oltre alla rappresentazione appena ricordata, ai brevi momenti di preghiera, al canto, al gioco, alla merenda e alle gite fuori porta o più lontano, si sono svolte altre attività: una serata con i genitori (l’ultima esperienza di questo tipo risale a parecchi anni oro sono), celebrazione della Riconciliazione, piscina, ricerca, visita a persone anziane.

L’unica uscita in paese, salvo le cinque in piscina, è stata effettuata al campo sportivo: il maltempo ci ha bloccato altre uscite che erano programmate. Meta delle gite: Gardaland, il mare (e la granita siciliana) di Alassio, "La Cascina del Sole" a Carobbio degli Angeli, con la breve puntata all’abbazia di S. Paolo d’Argon (Bg). La giornata al mare non è stata bella come lo scorso anno: c’era il sole, ma il forte vento e il conseguente mare agitato non ci hanno permesso di stare molto immersi dell’acqua a "slapocciare"; interessante l’esperienza di contatto con la natura e con il mondo contadino vissuto nell’ultima gita, quella alla cascina: ci siamo improvvisati cavallerizzi, panettieri, scultori, attori di cabaret.

Il Grest si è concluso con la festa finale, la sera di domenica 16 settembre. Anche a causa del ritardo con cui è iniziata, si è protratta più di quanto ci si aspettasse, con la riproposta integrale della rappresentazione su Giada, la presentazione delle squadre e di alcuni balletti offerti dalle ragazze. La pioggia, che per fortuna ci ha lasciato finire quanto c’era da fare sul palco, ha creato un rapido fuggi - fuggi, a causa del quale solo pochi si sono fermati a degustare le torte e le bevande che alcune famiglie, che ringraziamo, avevano gentilmente offerto, ma che per tutti non sarebbero bastate. Da rilevare la prontezza con cui si è provveduto a smontare il tutto in poco tempo, grazie all’impegno di molti.

Ringraziamo tutti coloro che hanno lavorato per ideare, impostare e realizzare questo Grest. A maggior impegno, corrisponde maggior gratitudine: coloro che hanno lavorato per preparare i vari aspetti, con mesi di anticipo: il lavoro è stato davvero tanto, almeno da parte di alcuni. Un grazie agli animatori delle sei squadre: Ettore, Marta Brognoli, Ilenia Montani, Chiara Bosio, Damiano Micheli, Claudio Guerreschi, Carlo Abrami, Lorenzo Canini, G.Pietro Venturini, Stefano Barbieri, Antonio Ciatti, Mirko Ferrazzi, Pietro Carini, Stefano Simonini, Alberto Rossi, Domenico Baronio, Giovanni Geroldi, Désirée Pedrinelli.

Insieme a questi ringraziamo i viceanimatori, quelli che hanno svolto questo incarico con un minimo di impegno, mentre altri hanno costituito degli "utenti" in più a cui badare, quando non elemento di disturbo allo svolgimento educativo del Grest. Non sto ad elencarli, perché la lista sarebbe troppo lunga. Il nostro ringraziamento alle rev.de Suore che hanno provveduto a raccogliere le iscrizioni e a Iris e Aurora, che ci hanno preparato i panini per la merenda.

Ringraziamo l’Ocean che ha sponsorizzato le magliette, il cui disegno è riportato nel bel murale sul muro di cinta dell’Oratorio.

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Vita di Oratorio

La Festa dell’Oratorio
7-16 settembre

di don Giovanni

 

Si è iniziato venerdì 7 settembre, si è finito domenica 16. Le manifestazioni si sono avviate con l’interessante dimostrazione del nostro Gruppo Cinofilo; è seguita una serata all’insegna della buona cucina gestita dagli amici dell’Avis e del varietà: musica rock dal vivo, offertaci con particolare perizia strumentale dai "Muta Perpetua", che debuttarono proprio in Oratorio qualche mese fa e scketchs spiritosi variamente conditi a cura dei "Desperados". Ancora cena e ancora musica la sera di domenica 9, con il gruppo "Chèi dèla Bandâ". Grazie all’iniziativa brillante di alcune mamme, supportate da qualche giovane, il pomeriggio - gli altri anni alquanto spento - di questa domenica si è movimentato grazie ai giochi offerti ai bambini, ma fruiti anche da qualche ragazzo.

Ancora musica la sera di lunedì10: serata per fare quattro salti in allegria al ritmo di vari generi. È stata una bella serata, perché in tanti si sono lasciati coinvolgere, senza eccessive cernite tra i vari generi di musica; i "P.R." alternatisi alla consolle (mi si perdoni il gergo discotecaro) hanno offerto un equilibrato mix che ha reso contenti un po’ tutti; non si sono registrati comportamenti scorretti, come era successo in altre occasioni. Così è bello: nessuno si sente escluso, non si fa musica "monogusto" e a chi ne ha la capacità viene offerta la possibilità di esprimersi, se quanto viene proposto rientra tra le finalità dell’Oratorio o, almeno, non le contrasta.

La festa dell’Oratorio è per chi lo frequenta, ma anche per chi vi lavora: la serata di martedì 11 era dedicata alla Comunità Educativa dell’Oratorio (CEO): il momento di preghiera in Basilica: "Tra una GMG e l’altra, tra Roma 2000 e Toronto 2002", la votazione per eleggere i rappresentanti della CEO nel Consiglio dell’Oratorio e la cena in fraternità: anche in quest’occasione c’è stato chi ha lavorato per gli altri, anziché sedere a tavola.

Davvero bella la rappresentazione teatrale "Non avere paura, io sono con te", offertaci dai giovani della comunità "Shalom" di Palazzolo sull’Oglio: ben impostato lo spettacolo, belle e ben eseguite le musiche, tutte di loro creazione. Mancavano "solo" gli spettatori: un peccato, perché la serata meritava, anche solo per la presenza di questi giovani, che ha indotto comunque qualcuno a pensare.

Vissuta con intensità, preparata da don Giampaolo e da alcuni tra gli animatori degli adolescenti, la serata penitenziale in S. Rocco, la sera di venerdì 14.

Di nuovo a tavola e poi in pista con il liscio proposto dai "Casi rari" (tra loro la nostra Daria Cremaschini) il sabato. Poi la domenica: Festa esterna di s. Luigi: si è iniziato con la bella celebrazione dell’Eucaristia in Oratorio, alle 9.30, si è continuato con i "Giochi di s. Luigi" nel pomeriggio e la serata: festa conclusiva del Grest e dell’intera estate.

La festa dell’Oratorio, così collocata, svolge egregiamente la funzione di "cerniera" tra un anno pastorale che si chiude e quello che inizia.

Tutto sommato, anche quest’anno il tempo è stato dalla nostra parte, a parte un po’ di pioggia l’ultimo giorno, che ci ha consentito però di completare la serata, e un po’ di freschino fuori stagione.

Da rilevare anche l’iniziativa di un gruppo di adolescenti e giovani, che ha dato vita al simpatico stand dei giochi (tiro ai barattoli, ecc.), con annessa "lotteria", accanto a quello delle magliette.

Sta emergendo un gruppo di adolescenti e giovani volonterosi ed entusiasti, con una buona dose di grinta. Speriamo che continui e cresca, perché c’è bisogno di un gruppo affiatato che si affianchi ai soliti pochi che si danno da fare.

Ringraziamo tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione delle varie iniziative attraverso cui si è snodata la festa di quest’anno:

- i gruppi, musicali e non, che sono intervenuti;

- i catechisti e animatori che hanno preparato ed animato la celebrazione della Riconciliazione per i giovani in s. Rocco e la Messa di domenica 16 alle 9.30;

- le mamme e gli animatori che hanno organizzato e seguito le due tornate di giochi per i ragazzi nei due pomeriggi domenicali;

- gli animatori e i ragazzi del Grest che hanno gestito la serata di domenica 16;

- quanti hanno lavorato alla preparazione e al servizio delle serate di cena: gli amici dell’Avis e altri che si sono uniti a loro; quanti hanno tenuto in funzione lo stand gastronomico nelle altre giornate,

- le persone che hanno allestito e gestito la "pesca" delle piante e la sottoscrizione;

- le persone che hanno provveduto agli addobbi;

- quanti hanno lavorato a trasportare, montare e rimontare impianto luci e impianto voci, a sistemare sedie e tavoli e quant’altro;

- quanti hanno dato una mano al trasporto, alla collocazione e all’asportazione delle sedie;

- la comunità "Shalom";

- coloro che non fossero stati espressamente ricordati e tutti quanti sono intervenuti a queste iniziative e, non ultimi, i pochi che si sono sobbarcati nei giorni successivi, l’enorme lavoro di rimettere ordine e pulizia negli ambienti dell’Oratorio.

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GMG 2002

"Fin d’ora invito i giovani ad incamminarsi verso questa meta ..."
Papa Giovanni Paolo II (GMG Roma - 20 agosto 2000)

TORONTO 2002 - XVII Giornata Mondiale della Gioventù
dal 22 al 28 Luglio 2002......
..........COMINCIAMO A PENSARCI

"Voi siete il sale della terra, voi siete la luce del mondo" (Mt 5, 13-14)

"Grazie a Dio per il cammino delle Giornate Mondiali della Gioventù! Grazie a Dio per i tanti giovani che esse hanno coinvolto lungo questi sedici anni! Sono giovani che ora, diventati adulti, continuano a vivere nella fede là dove risiedono e lavorano. Sono certo che anche voi, cari amici, sarete all’altezza di quanti vi hanno preceduto. Voi porterete l’annuncio di Cristo nel nuovo millennio."

Dall’Omelia di Papa Giovanni Paolo II nella messa conclusiva della XV Giornata Mondiale della Gioventù (Roma, 20 agosto 2000).

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Gruppo Sport Oratorio "G. Gaggia"

Attività ricreative estive e progetti per il futuro

 

Per la prima volta, dopo 10 edizioni consecutive, il torneo notturno di calcio non si è potuto svolgere per mancanza di squadre (iscritte ve n’erano solo 5). L’impegno per il prossimo anno sarà sicuramente quello di proporlo magari con formule diverse e pubblicizzandolo meglio. Si accettano fin d’ora consigli ed aiuti. Non siamo comunque stati a guardare: nei mesi di giugno e luglio si sono svolti i tornei di triangolino e basket a tre giocatori. Il primo ha visto 16 squadre partecipanti, il secondo 10, le partite sono state seguite da un numeroso pubblico. È bello rilevare lo spirito di partecipazione e la voglia di divertirsi presente in tutti dimostrando, senza rinunciare all’agonismo, che ci si può divertire anche con poco e senza tante pretese.

Tutto ciò è stato possibile grazie alle molte persone che si sono impegnate a seguire ed arbitrare, gratuitamente e con professionalità, il corretto svolgimento delle gare.

Un grazie particolare a Giovanni Geroldi artefice e coordinatore dei due tornei, iniziative che saranno sicuramente ripetute anche il prossimo anno. In cantiere per settembre vi sono un torneo di pallavolo e uno di calcio misto.

Ad ottobre riprenderà pure il campionato CSI con una squadra parzialmente rinnovata. Anche noi ci siamo mossi sul mercato per la campagna acquisti, quindi se ci fosse qualche sponsor di buon cuore...

L’intenzione dell’Oratorio è di riproporre la scuola calcio, a tale proposito sono in atto colloqui con la dirigenza della Verolese Calcio per vedere di realizzarla in collaborazione in modo da non creare un’inutile e assurda concorrenza e garantire al ragazzo una buona preparazione atletica e prima ancora una buona formazione educativa per quel che ci compete.

Gianmaria Tomasoni

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Pensieri Sparsi

"La miseria e la grandezza dell’uomo non furono mai così vicine e così evidenti. Anche il cristiano è in continua tentazione di cedere davanti alle false grandezze, specialmente se si illude di poter garantire lo spirituale col materiale".
(Don Mazzolari)

"Il povero è numero, il povero è sofferenza, il povero è protesta contro le ingiustizie, il povero è quindi anche una polveriera. Se le dai fuoco, il mondo salta".
(Don Mazzolari)

"Chi si rispetta si fa rispettare, chi stima se stesso sa come farsi stimare".
(Antico proverbio cinese)

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le nostre rubriche

Verola missionaria

a cura del

Gruppo Volontari delle Missioni "Conoscerci"

Ottobre: mese missionario dell’anno 2001

 

Il Papa nel suo messaggio per la 75a Giornata Missionaria Mondiale afferma che: "Quest’anno dovrà essere una propizia occasione per riflettere sulla necessità di un più grande sforzo come nel promuovere lo spirito missionario e nel procurare i necessari aiuti materiali di cui i missionari hanno bisogno".

La Missione, afferma sempre il Papa, "è un annuncio gioioso di un dono che è per tutti e che va a tutti proposto con il più grande rispetto della libertà di ciascuno: è il dono della rivelazione del Dio Amore che ha tanto amato il mondo da mandare Suo figlio Unigenito e la Chiesa pertanto, Missionaria per eccellenza, non si può sottrarre all’attività missionaria verso i popoli".

Sono queste parole del Santo Padre "Non ci si può sottrarre" che infondono nuovamente fiducia, nella nostra opera, coraggio e speranza, ma con la consapevolezza che non si può più vivere in un mondo diviso in due dove uno cerca la pace fra i popoli, l’altro che fomenta la guerra. È con grande serietà ed impegno che facciamo nostro l’appello del Papa come facemmo ventiquattro anni fa, il 3 maggio 1978, quando costituemmo il nostro gruppo e decidemmo di metterci, con coraggio, al fianco dei missionari, primo fra tutti Padre Renato Modonesi da Corticelle. Lo stesso anno 16 ottobre ‘78 il Cardinale Karol Wojtyla veniva eletto Papa. La settimana dopo, 22 ottobre ‘78 si celebrava la 52a Giornata Missionaria Mondiale e subito il Papa propose un impegno missionario che era un vero programma da protrarre nel tempo: "Dio vi dà tutto con abbondanza perché siate generosi".

Siamo invecchiati di ventiquattro anni, ma questi anni anche a "dispetto" di quanti non hanno mai creduto nella nostra missione o di quanti hanno maturato solo delusioni, non sono stati buttati al vento, il nostro generoso impegno preso in quella occasione con la promessa di fare sul serio, non è mai stato disatteso, non ci siamo mai tirati indietro in nessuna occasione. Chi ha seguito il cammino del gruppo "Conoscerci" anche solo tramite il bollettino "L’Angelo di Verola" può sicuramente dire di aver fatto con noi un cammino duro, mortificante, ma con una vocazione fondamentale: quella della cultura dell’accoglienza, dell’amore e della carità e di una generosa condivisione che ha comportato di partecipare alle azioni dei missionari e dei volontari laici in terra di missione che non erano sempre a chiedere aiuti ma ci consigliavano e ci spronavano: "Siate Chiesa" per recare al mondo, con la vostra opera, l’annuncio gioioso del Vangelo, perché è questo che cambia l’uomo, le famiglie e i singoli al loro interno e vi dispongono all’accoglienza. L’accoglienza dell’altro comporta creatività, capacità di tessere legami. Queste son le specificità che il gruppo ha saputo realizzare, perché anche queste sono generose e coraggiose testimonianze evangeliche se fatte con amore. Amore anzitutto per il prossimo, che diverrebbe impossibile a chi fosse incapace di amare, di voler bene, fare del bene e non limitarsi a fare piaceri al prossimo. Se non siamo capaci di capire come anche un pezzo di pane possa nutrire la vita del figlio di Dio che ci vive accanto, non siamo certamente capaci di voler bene al nostro fratello ‘nero’ anche con i fatti. Saper accogliere dalla Misericordia di Dio con gratitudine tutti i beni che Lui ci ha "concessi con abbondanza" e al tempo stesso continuare a sperare in Lui anche quando questi beni ci sono tolti.

L’illusione, il conferire cioè valore assoluto a ciò che invece ha un valore limitato, è il primo passo verso quel perpetuo affanno che alla fine genera malcontento ed egoismo. La visione cristiana dei beni terreni consiste nel lasciare nelle mani di Dio la garanzia del nostro domani, senza avere un atteggiamento di disprezzo nel confronto del cibo, del vestire o della casa, al contrario, è un distacco che restituisce all’uomo la libertà di cercare casa, cibo e vestito per ogni uomo come per se stesso. "Non affannatevi dunque per il domani. A ciascun giorno basta la sua pena" (Mt. 6, 25-34). Dunque se veramente crediamo che tutto ciò che abbiamo fatto è stato fatto con l’aiuto dello Spirito, non possiamo che sentirci in pace con Dio e con noi stessi e la nostra forza è stata anche quella di un gruppo che ha resistito fino a soffrire critiche, a superare disaccordi nel suo interno e a sganciarsi da un’attività che non gli si confaceva, quale la raccolta di "rottami" per autofinanziarsi.

Per chi avesse dei dubbi però tutte queste componenti sono comunque meno appariscenti delle testimonianze contrarie più silenziose e che più piacciono a Dio.

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VEROLA SPORT

(a cura di Rino Bonera)

CALCIO

La prima squadra di calcio del Gruppo Sportivo Verolese disputerà, quest’anno il campionato di Terza categoria nel Girone A. Ecco il calendario delle partite che ha visto il calcio d’inizio lo scorso 16 settembre e che si concluderanno il 5 maggio del prossimo 2002:

1a giornata A. (16.09.01) - R. (20.01.02): Orat. Lograto - Verolese

2a giornata A. (23.09.01) - R. (27.01.02): Quinzano - Verolese

3a giornata A. (30.09.01) - R. (03.02.02):  Verolese - Capriano Fenili

4a giornata A. (07.10.01) - R. (10.02.02): Verolese - B. B. A. Bassano

5a giornata A. (14.10.01) - R. (17.02.02): Riposo

6a giornata A. (21.10.01) - R. (24.02.02):  Fiesse - Verolese

7a giornata A. (28.10.01) - R. (03.03.02): Verolese - Mairano Pievedizio

8a giornata A. (04.11.01) - R. (10.03.02): Cignano - Verolese

9a giornata A. (11.11.01) - R. (17.03.02): Verolese - Calcio Offlaga

10a giornata A. (18.11.01) - R. (24.03.02): Alfianello - Verolese

11a giornata A. (25.11.01) - R. (07.04.02): Verolese - Rudianese

12a giornata A. (02.12.01) - R. (14.04.02): Verolavecchia - Verolese

13a giornata A. (09.12.01) - R. (21.04.02): Verolese - Atletico Ghedi

14a giornata A. (16.12.01) - R. (28.04.02): Torbole - Verolese

15a giornata A. (23.12.01) - R. (05.05.02): Verolese - Olimpia

Come precisato all’inizio il campionato è già iniziato e questi sono i risultati delle prime partite:

1a gior. (16.09): Orat. Lograto - Verolese 1 - 4

2a gior. (23.09): Quinzano - Verolese 1 - 4

3a gior. (30.09): Verolese - Capriano Fenili 0 - 2

Dopo la terza giornata la Verolese, in classifica generale, si trova al 4° posto con 6 punti.

 

CICLISMO

 

La scorsa domenica 16 settembre, nel pomeriggio, sono state disputate due gare ciclistiche per le categorie Esordienti ‘88 e ‘87. In palio, per i primi, il 5° Trofeo trattoria Bonetti disputato su un circuito cittadino di km. 43,400; per i secondi, in palio, il 5° Trofeo Avis Verolanuova sullo stesso circuito per km. 49,600. Questi gli ordini di arrivo (riportiamo soltanto i primi tre classificati):

Classe ‘87: 1° Davide Rigo (Azzanese Vr); 2° Cristian Zabbialini (Vallesabbia) a 5"; 3° Loris Piffer (Mezzocorona) a 15".

Classe ‘88: 1° Cristian Calì (Monteclarense); 2° Adriano Malori (Fidenza); 3° Alex Damiani (Ronco) a 3".

 

IPPICA

Presso il Centro Ippico "Scuderia Cascina S. Giorgio" sono continuati i Concorsi Ippici Nazionali Formula "C" di salto ad ostacoli. Dopo quelli dell’8, del 22 luglio e del 2 settembre scorso, l’ultimo concorso in programma avrà luogo domenica 7 ottobre.

Abbiamo attinto al sito internet del nostro Comune e, anche noi pubblichiamo, il seguente elenco delle Sezioni che compongono il Gruppo Sportivo Verolese:

Calcio Verolese, Calcio Cadignano, Tennis, Atletica Leggera, Karatè, Pesca Sportiva, Pallacanestro, Pallavolo maschile, Pallavolo femminile, Bocce, Ginnastica artistica, Ciclismo, Motocross, Nuoto - Pallanuoto, Nuoto - Masters.

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varie - cronaca

 

Arte & cultura

Le poesie di Rosetta

Quando scrissi questa poesia, non erano ancora avvenuti i gravissimi attentati terroristici in America e neppure si profilavano venti di guerra. Ma chiedevo a Maria la pace per gli anni 2000, la protezione e l’assistenza fino al termine della nostra esistenza terrena e, insieme, esprimevo profonda ammirazione per l’immenso valore del Suo consenso a Dio.

Oggi, alla luce dei fatti, riconfermo la mia preghiera alla Madre di tutti noi e la offro umilmente ai lettori, in questo mese a Lei dedicato, con auspici di pace universale.

Madre di pace

 

Fu dolce il Tuo consenso
e mite come brezza d’aprile,
chiaro come lampo
in una notte buia,
fresco come alba di mare.

Fu dolce il Tuo consenso,
Maria, Madre di pace,
tenerezza e vigore e luce
dell’universo intero.

Il Tuo capo chino
meritò in Te l’Eterno
e noi in Lui il perdono.

Quando la Tua umiltà si fece
Carne del Tuo Figlio
e la trepidazione Verbo,
nell’ombra e nel silenzio
Ti rifugiasti, sola,
perché la mediazione
Tua fosse completa
e la Sua gloria immensa.

Come fa ogni madre
che scompare, per lasciar spazio
al figlio e al suo affermarsi.

Ora, Maria, mi appari
con Gesù Cristo inerme
calato dalla Croce tra le braccia,
il viso smunto,
il cuore a pezzi, affranto.

Madre suprema, sei bersaglio
di afflizioni umane intense
che in Te cercano tregua,
sei sorriso del conforto estremo,
àncora del nostro trepidare,
mano sicura nell’agonia dei tempi.

Accanto a Te la vita
sarà luce e l’ultimo respiro
avrà il colore bianco della quiete.

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UNIVERSITÀ APERTA

Un nuovo anno

 

L’Università Aperta riaprirà i battenti martedì 9 ottobre 2001 alle ore 15.30. Dopo tanti anni, il prossimo sarà il tredicesimo, riprende l’"avventura" che ogni martedì e venerdì ci vedrà riuniti nel salone della Biblioteca Comunale di Verolanuova.

Non a caso si può definire questa esperienza un’ "avventura"; infatti, guidati da esperti di alto livello culturale e di provata esperienza professionale, andremo alla scoperta di mondi sconosciuti, approfondiremo la conoscenza di personaggi importanti della letteratura e dell’arte, di periodi storici significativi, affronteremo argomenti di grande attualità ma anche legati all’esperienza quotidiana, penetreremo nei labirinti di alcune scienze, affineremo il nostro gusto musicale ascoltando le esecuzioni di esperti conosciuti nel mondo della musica.

A tutto questo si aggiunga il piacere di stare insieme, di fare nuove conoscenze, di scambiare esperienze; infatti, gli iscritti all’U.A., aumentati continuamente fino a raggiungere il numero di centocinquanta nello scorso anno, provengono da diversi paesi della Bassa; questa è un’ulteriore conferma che l’"avventura" è interessante, piace, gratifica ed arricchisce.

Un grazie particolare, quindi, a chi con impegno, perizia, sacrificio e capacità permette il realizzarsi di questa importante iniziativa, che dà lustro alla nostra Comunità.

Il Gruppo Dirigente invita tutti gli interessati ad iscriversi, auspica che i partecipanti siano sempre più numerosi ed augura a tutti Buon Anno Accademico e Buona Avventura.

p. il Gruppo Dirigente

F. Vergine

N.B:. Le iscrizioni si effettuano presso la Biblioteca Comunale nei giorni di apertura della stessa. In seguito si potranno fare direttamente anche nella sede degli incontri e rimarranno aperte fino a tutto dicembre.

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Turni domenicali di guardia farmaceutica dell’Azienda S.L. 19

Settembre

7
S. Gervasio
Leno (Castelletto)

14
Pontevico (dr. Pinzi)
Leno (dr. Bravi)

21
Pontevico (dr. Romano)
Offlaga

28
Bassano Brescianono
Borgo San Giacomo

ottobre

4
Alfianello
San Paolo

11
Verolanuova (Comunale)
Bagnolo M. (dr. Ingardi)

N.B.: L’elenco è provvisorio.

N.B.: Il turno domenicale ha inizio dal pomeriggio del venerdì precedente e nell’elenco sono indicate soltanto le farmacie più vicine a Verolanuova. Qui, però, ogni sabato è aperta la farmacia comunale dalle ore 15.00 alle 19.00.

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NUMERI UTILI DI TELEFONO:

Servizio Sanitario (soltanto nei casi di urgenza e di emergenza): 118

Gruppo Verolese Volontari del Soccorso: 030 936 1 662 (via Grimani)

Problemi con le droghe?: 030 993 7 210

Alcolisti in trattamento: 030 931019 oppure 030 93 22 45

Vigili del Fuoco: 030 93 10 27

Carabinieri - Pronto intervento: 112

N.B.: Il servizio sanitario prefestivo, festivo e notturno si svolge dal sabato mattina alle ore 10.00 fino al lunedì alle ore 8.00 e tutte le notti dalle ore 20.00 alle ore 8.00.

Per le prenotazioni di trasporto con autoambulanza del Gruppo Volontari del Soccorso telefonare: dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.00; inoltre dalle ore 8.00 del sabato alle 7.00 del lunedì.

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Per i collaboratori de "L’Angelo di Verola"

Invitiamo i collaboratori a far pervenire i loro articoli possibilmente dattiloscritti (se scritti a mano: in stampatello per ragioni tecniche) unicamente ai sacerdoti entro e non oltre le ore 12 di venerdì 19 ottobre. Quelli pervenuti oltre tale data non saranno pubblicati.

La redazione non è tenuta a dare giustificazioni per la non avvenuta pubblicazione degli articoli pervenuti né risponde delle fotografie non ritirate dagli interessati entro quindici giorni dalla pubblicazione sul bollettino.

LA REDAZIONE

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Orario ferroviario
valido fino al 26 gennaio 2002

Stazione di Verolanuova

Partenza da Arrivo a Partenza da Arrivo a:    

Cremona Verolanuova Brescia Brescia Verolanuova Cremona
05.24 05.44 (1) 06.10 06.23 06.50 (2) 07.09
06.27 06.49 (2) 07.22 06.48 07.16 (2) 07.52
07.30 08.04 (3) 08.28 07.44 08.03 (9) 08.19
08.45 09.05 (2) 09.33 08.42 09.05 (4) 09.24
09.45 10.07 (4) 10.34 09.18 09.45 (2) 10.07
10.33 10.59 (5) 11.25 10.32 10.58 (2) 11.17
11.38 12.00 (3) 12.26 10.50 11.16 (4) 11.37
11.42 12.01 (4) 12.25 12.10 12.40 (5) 13.00
13.10 13.36 (2) 14.01 12.51 13.14 (4) 13.32
13.42 14.04 (4) 14.30 13.10 13.35 (2) 13.54
14.11 14.32 (2) 15.01 14.32 14.59 (5) 15.20
16.02 16.21 (4)  16.45 14.50 15.13 (4) 15.32
16.02 16.23 (5) 16.55 16.28 16.53 (7) 17.18
17.23 17.44 (2) 18.13 17.25 17.48 (4) 18.07
18.22 18.41 (4) 19.05 17.28 17.58 (2) 18.20
18.58 19.20 (6) 19.45 18.28 18.53 (2) 19.17
21.35 21.52 (8)  22.13 20.06 20.31 (2) 20.53
      20.20 20.46 (4) 21.13
      21.32 22.04 (3) 22.27

(1) dal lunedì al venerdì
(2) dal lunedì al sabato
(3) giornaliero
(4) festivo
(5) feriale fino al 22 dicembre e dal 7 gennaio
(6) feriale - da Fidenza
(7) feriale - prosegue per Fidenza
(8) Freccia della Versilia - giornaliero (da Pisa per Bergamo)

(9) Freccia della Versilia - giornaliero (da Bergamo per Pisa)

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Dal Comune di Verolanuova

 

- Comunichiamo che la rappresentazione teatrale "La Cena, programma per sabato 6.10.2001 presso l’Auditorium della Biblioteca Comunale, è stata rinviata ad altra data, per motivi indipendenti dalla volontà dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Verolanuova.

- Come ogni anno stiamo richiedendo i programmi per la prossima stagione al Teatro Grande ed al Sociale di Brescia, al Teatro Ponchielli di Cremona, al Sociale di Sorresina ed al Politeama di Manerbio.

Basta un clic...

Aggiornamenti in tempo reale su tutte le iniziative organizzate dal Comune di Verolanuova, basta un clic sul nostro bellissimo sito all’indirizzo

www.comune.verolanuova.bs.it

Troverai notizie sulla storia di Verolanuova, informazioni sugli organi ed uffici comunali, Sport, Tempo e Cultura, l’elenco delle Associazioni di Volontari presenti sul territorio Verolese, il Notiziario Comunale aggiornato settimanalmente, le novità di Biblioteca e la possibilità di collegarti al "Cercalibri" (il Catalogo Collettivo della Provincia di Brescia relativo al patrimonio librario delle Biblioteche Comunali aderenti al Progetto), notizie dall’Informagiovani ed altri link utili.

Il sito internet comunale è a disposizione anche delle Associazioni di Volontariato. Se fai parti di una Associazione di cui non siamo a conoscenza fatti sentire e ti inserimento nel nostro elenco.

l.b.

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Relax...iamoci un po’

 

Il pensiero...
"I problemi della vittoria sono pù gradevoli di quelli della sconfitta ma non meno difficili da risolversi".
(Churchill, Discorso alla Casa dei Comuni, 11 novembre 1942)

...e il proverbio del mese:
"I cadenàs perché no i scaìne bösogna ontài".
(I catenacci perché non stridano bisogna ungerli - Riferito alle bustarelle)

Il Santo del mese
S. Francesco d’Assisi - 4 ottobre - giovedì - Patrono d’Italia
Il poverello è uno dei santi più conosciuti e venerati. Da giovane amava la vita mondana. Un sogno rivelatore lo condusse a fondare l’Ordine dei Frati Minori caratterizzato dalla povertà. Morì nel 1226 e fu canonizzato due anni dopo.

Le "Risposte"
Qual è l’origine del detto: "È un busillis"?

Si dice: ecco il busillis, qui sta il busillis, questo è il busillis, per indicare il nocciolo d’una questione, la difficoltà, l’inciampo. Si racconta che uno scolaro (o forse un chierico, o un prete) doveva tradurre il principio d’un brano del Vangelo, e arrivando alla fine del rigo, divise così le parole in diebus illis (in quei giorni): in die-busillis. Quando poi tradusse, rese senza esitare: nel giorno del busillis. Da allora il termine busillis restò a indicare un ostacolo non facilmente superabile.

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Per i più piccoli

Colmo:
- Qual è il colmo di una gallina?
- Avere tante penne e non saper scrivere.

DAL MEDICO
Un giorno un tizio va dal dottore:
- Buon giorno dottore, sono venuto per mio fratello...
- Dica, dica...
- Beh... crede di essere un camion!
- Lo porti qui che così lo visito!
- Ma come, qui in centro? E dove lo parcheggio?

MILLEPIEDI
Un millepiedi dice a un altro:
- Hai visto che bella giornata? Andiamo a fare quattromila passi...

Pierino
Pierino sta facendo le parole crociate:
- Dodici orizzontale, due lettere: "Sei romano"...
Ci pensa un po’ e poi scrive:
- NO

Sposi
Perché due sposi, dopo il matrimonio diventano americani?
Perchè sono stati uniti.

IN CAMPAGNA
Un cittadino in vacanza in campagna chiede a un contadino:
- Cosa ne fate di tutto quel concime?
- Lo mettiamo sulle fragole.
- Che strano: noi sulle fragole ci mettiamo zucchero e panna!

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Radio Basilica riprende le trasmissioni

 

Dalla metà di ottobre Radio Basilica riprenderà le sue trasmissioni in diretta. La ripresa sarà parziale e andrà a regime solo entro la metà di novembre.

Per ora riprenderanno tutte le trasmissioni domenicali: Accorrete Numerosi alle 10.30; il Radiogiornale alle ore 12.00; Tavola Grande alle 12.30. Tutti i giorni alle 9.30 riprende anche "Il Caleidoscopio" a cura di Mirella.

Continuano i lavori per l’allestimento del nuovo studio in via Dante che speriamo di poter inaugurare entro il prossimo Natale. Con il trasferimento nel nuovo studio inizieranno anche molte altre nuove trasmissioni e avvieremo anche i festeggiamenti per il 20° anniversario di RadioBasilica, che iniziò le sue trasmissioni proprio a Natale del 1981.

Rinnoviamo l’invito a collaborare con la nostra emittente. Per una radio che sia veramente al servizio della comunità c’è bisogno dell’aiuto di tutti.

Sito Internet: Tutti i Paesi che ci hanno visitato.

Molti cambiamenti sono in atto nel nostro sito Internet: C’è una nuova Home Page ed è in atto un progressivo cambiamento grafico di molte parti. Tutte le variazioni sono tempestivamente segnalate in "Cosa c’è di nuovo - Last Updates", il collegamento che trovate nel menù di sinistra dell’Home Page. Visitare per credere.

Come annunciato nel numero scorso pubblichiamo l’elenco di tutti i Paesi che hanno visitato il sito internet della parrocchia dall’Agosto 2000 al Settembre 2001:

Andorra - Arabia Saudita - Argentina - Australia - Austria - Belgio - Bielorussia - Bolivia - Bosnia Erzegovina - Brasile - Bulgaria- Camerun - Canada- Cile - Cina - Cipro - Città Stato del Vaticano - Colombia - Corea del Sud - Costa d’Avorio - Costa Rica - Croazia - Danimarca - Ecuador - Emirati Arabi Uniti - Estonia - Federazione Russa - Filippine - Finlandia- Francia - Germania Giappone - Giordania - Grecia - Hong Kong - India - Indonesia - Irlanda- Islanda - Isola Christmas - Isole Cocos (Keeling) - Israele - Italia- Lettonia - Libano - Lituania - Lussemburgo - Malesia - Malta - Mauritius - Messico - Monaco - Niue - Norvegia - Nuova Zelanda (Aotearoa) - Olanda - Perù - Polonia - Portogallo - Principato di Monaco - Regno Unito - Repubblica Ceca - Repubblica Dominicana - Repubblica Slovacca- Romania - San Marino - Senegal - Singapore - Slovenia - Spagna - Stati Uniti d’America - Stati Uniti Enti Commerciali - Stati Uniti Enti Educativi - Stati Uniti Enti Governativi - Stati Uniti Enti Militari - Sud Africa - Svezia - Svizzera - Thailandia - Taiwan - Tonga - Trinidad e Tobago - Turchia - Ucraina - Ungheria - Uruguai - Venezuela - Yugoslavia.

Visitatori al 20 Settembre 2001: 151.075 - Pagine visitate: 436.010

Non dimenticate di votare il nostro sito nei "Top Ten" di Profeta utilizzando l’apposito pulsante che si trova in fondo all’Home Page.

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Dall’AVIS di Verolanuova

 

È ormai da anni che l’estate dei Verolesi è scandita da un appuntamento irrinunciabile: la "Festa della Solidarietà".

Perciò come ogni tradizione che si rispetti anche quest’anno durante le serate dal 30 giugno al 9 luglio, numerose persone si sono ritrovate presso il campo sportivo per trascorrere un po’ di tempo insieme mangiando "le specialità Avisine", ballando oppure giocando agli stands allestiti.

Anche il tempo per la maggior parte delle serate è stato dalla nostra parte ed ha contribuito alla buona riuscita della festa.

Inoltre, cosa più importante, siamo sicuri che lo scopo primario di questa iniziativa sia stato raggiunto: far conoscere la nostra Associazione che speriamo non mancherà di avere nuovi volontari disposti a donare un po’ del loro sangue a chi ne ha bisogno e perché no, un po’ del loro tempo magari per collaborare alla prossima festa del 2002!

Cogliamo l’occasione per ringraziare chi a diverso titolo ha contribuito alla riuscita della festa.

Francesca Bodini

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Dalla Comunità delle Suore

Abbiamo ricevuto all’ultimo momento e volentieri pubblichiamo.

 

Come in ogni ambito delle società ci sono gli avvicendamenti, anche nelle comunità religiose avvengono.

Al di là delle sofferenze che porta un cambio di persone, per i rapporti che si sono istaurati, dovrebbe comunque essere motivo di ricchezza, per la persona stessa e per la comunità tutta perché ci possono essere idee e freschezza nuove, pur nella continuità dell’azione pastorale ed educativa.

Mi presento: sono sr. Emilia Marchesi, vengo dalla "bergamasca".

Arrivo da Romano Di Lombardia, dopo aver svolto per nove anni lo stesso ruolo di superiora della comunità e direttrice della scuola materna.

Ho trovato una ben organizzata scuola materna, con educatrici impegnate e coscienti del loro ruolo: persone cioé che aiutano il bambino a "farsi" uomo, cioè capace di scelte consapevoli, per entrare nella società con impegno nella coerenza e nella fedeltà alla vocazione umana; educatrici e personale ausiliario che collaborano fattivamente perché la scuola materna sia sempre più funzionale e coinvolga i genitori perché sia sempre più scuola della famiglia.

Ho trovato ancora sacerdoti fortemente impegnati nell’azione, e sono certa che insieme cammineremo sulla strada della carità per il bene delle persone di Verolanuova. Mi sono incontrata con parecchie persone che mi hanno accolto con cordialità, visto che la casa delle suore è appoggio per i numerosi incontri pastorali.

E per tutto questo: ci auguriamo buon cammino.

Sr. Emilia

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Auguri a...

 

La nonna Pasqua Calissi ved. Valota lo scorso 13 aprile è arrivata al traguardo del suo 96° compleanno.

Alla festa erano presenti i figli, la nuora, il genero e i nipoti, tutti in allegria intorno alla festeggiata.

Auguri anche dalla famiglia de "L’Angelo".

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ANAGRAFE PARROCCHIALE

 

Battesimi

27 Oliveti Luca di Fabio e di Penocchio Rossana
28 Cominelli Marco di Amilcare e di Quaranta Angela
29 Salvati Simone di Massimo e di Testa Rosa
30 Bordonali Nicola di Pierangelo e di Rambaldini Valeria
31 Barbieri Federico di Amedeo e di Bertoni Anna M.
32 Azzini Anna di Emanuele e di Pinna Clizia
33 Alessandrini Beatrice di Federico e di Rogato Barbara

Matrimoni

21 Marchina Enrico con Sala Monica
22 Arcari Gabriele con Mondolo Marzia
23 Plodari Antonio con Mombelli Laura
24 Della Torre Stefano con Maia Margherita
25 Cosio Dario con Baggio Simona
26 Crotti Marco con Gavazzoli Lorena
27 Cattaneo Giuseppe con Massetti Daniela
28 Sandrini Ivan con Pari Erika

Defunti

40 Abrami Maria di anni 84
41 Cremaschini Angelo di anni 86
42 Rossi Elena di anni 72
Fogazzi Giulia Montani di anni 89

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Offerte pro restauri tele e altari della Basilica

Giornata celebrata nel mese di settembre 2.240.000
N.N. 100.000
In memoria 200.000
Cervati 100.000
In memoria dei cari genitori 300.000
In memoria della mamma Agostina 200.000
Una coppia di fidanzati 200.000
In memoria del caro papà e sposo Agostino 1.000.000
In memoria dello sposo e papà Antonio 10.000.000
In memoria dei cari defunti 5.000.000
Classe 1926 200.000
In memoria del caro Gianfranco 200.000
Dalla Cappella Casa Albergo 285.000
N.N. 40.000

TOTALE 20.025.000

Offerte a Radiobasilica

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