Mensile di Vita Parrocchiale - Anno XXVI n°10 - Ottobre 2001
Edizione a stampa a cura di Mons Luigi Corrini
Redazione: Rino Bonera - Don Giampaolo Goffi - Don Giovanni Gritti
Edizione on-line a cura di Tiziano Cervati
3 Per non dimenticare (D. L. Corrini)
5 Ritorno di Missione
6 Calendario liturgico
11 Ottobre missionario
14 Eredità del Giubileo (D. Giovanni)
17 Il pellegrinaggio Interiore (D. F. Dorofatti)
20 Ogni mese ...una preghiera (D. Giovanni)
vita parrocchiale
21 I Centri di Ascolto
24 A. Tadini e la vocazione (D. M.
Trebeschi)
26 Ricerche - I Misteri del Rosario (E. Geroldi)
29 Riunito il C. P. P.
Noi della S. Vincenzo
30 Vicini a don Giuseppe Ottolini
dagli Oratori
32 Il Grest (D. Giovanni
39 La Festa dell'oratorio (D. Giovarmi)
42 Toronto 2002
43 Gruppo Sportivo Oratorio (G.
Tomasoni)
Pensieri Sparsi
45 Ottobre: mese missionario (Gr.
"Conoscerci")
47 Verolasport (R. Bonera)
varie - cronaca
49 "Madre di Pace" (R. Mor)
51 Università Aperta: un nuovo anno (F. V.)
52 Turni
delle farmacie
Numeri Utili
Per i collaboratori
dell'Angelo
53 Orario ferroviario invernale
54 Dal Comune
55 Relax... iamoci ... (errebi)
56 Per i più piccoli
57 Radio Basilica riprende le
trasmissioni (T. Cervati)
58 DallAvis (F. Bodini)
59 Dalla Comunità delle Suore (Sr. Emilia)
Auguri a ...
62 Anagrafe parrocchiale
Offerte
pro opere parrocchiali
Per non dimenticare
La nostra parrocchia dal 27 ottobre al 3 novembre vivrà il ritorno di Missione.
Moltissimi verolesi ricordano la splendida esperienza della Missione vissuta nella seconda metà di gennaio del Duemila.
Fu tempo speciale di grazia che portava con sé gioia, pace: doni del Risorto. Come dimenticare la presenza del Signore che nella visita alle famiglie ha bussato a tante porte? Come dimenticare la gioia di incontrarci nei centri di ascolto, attorno alla Parola di Dio nel tentativo di dialogare e di costruire nuovi rapporti? Per molti tornano alla mente e riscaldano il cuore le Assemblee parrocchiali così partecipate in un clima di grande fede e fraternità.
Nella nostra Basilica non cerano indifferenza, individualismo. Dalle splendide tele i santi sembravano guardare la folla che viveva momenti di intensa esperienza del suo essere famiglia di Dio. In quelle solenni assemblee la Parola illuminava il progetto di Dio sulluomo: fare di tutti un solo popolo in Cristo. Il freddo pungente di quei giorni di gennaio non aveva bloccato lentusiasmo. La Via Crucis allaperto, in Piazza della Libertà, con la pesante Croce, la missione interrogava tutta la popolazione. Infine lindimenticabile affidamento a Maria.
La Missione è riuscita a creare un grande movimento di adesione tra gli adulti e i giovani.
Come durante il tempo della semina cè tutto un processo di interventi sul terreno e dopo la seminagione il campo non va abbandonato, così è per la comunità cristiana a cui il Signore ha affidato la sua grazia. È necessario continuare il lavoro per promuovere tutte le potenzialità di bene consegnate con la Missione alla famiglia parrocchiale. Per questo il Signore ci offre ancora un appuntamento privilegiato.
Il ritorno di Missione
Già lo scorso anno abbiamo vissuto questesperienza alla fine di ottobre. Con i Padri Missionari si è ripreso lannuncio gioioso della Missione per farlo diventare vita in modo da far prendere coscienza alla comunità di essere Chiesa in mezzo alla gente. Il progetto prevedeva unulteriore verifica. È quella che vivremo questanno tra la fine di ottobre e i primi giorni di novembre. Così la Missione non rimarrà un episodio, ma diventerà un vero processo di evangelizzazione in cui la nostra parrocchia viene coinvolta.
La Missione, come affermava Padre Marcellino, simile ad una grande sinfonia con i suoi movimenti ed i tempi, si ripropone a tutto il territorio parrocchiale, sempre nuova, perché è la sinfonia dellamore di Dio; voluta dal Padre, realizzata per mezzo del Figlio e splendidamente eseguita dallo Spirito Santo.
Lesperienza, questanno, viene riproposta "per non dimenticare". Più che nuove proposte si vorrebbe consolidare e ravvivare tutto ciò che precedentemente è stato avviato.
Il modello sarà Maria, la Madre di Gesù: Colei, come ricorda il Vangelo di Luca, che "serbava, meditava, tutte queste cose nel suo cuore". Si propone quindi di rivisitare tutte le grandi consegne della Missione (la Parola, i Sacramenti, la Comunità) sullesempio e la guida di Maria, madre e maestra.
Viene riportato, di seguito, il programma del "ritorno di Missione". Sono giornate molto intense che ci offriranno lopportunità di pregare, di ascoltare la Parola, di vivere insieme - come famiglia del Signore.
I Centri di Ascolto, animati dai missionari, saranno momenti di verifica e di stimolo a partecipare alle Liturgie, allascolto della Parola, alle Assemblee Comunitarie.
Lappuntamento straordinario che offrirà il Signore alla nostra famiglia parrocchiale trovi generosa risposta in tutti.
Don Luigi
27 ottobre - 3 novembre
"Per non dimenticare"
Programma Generale
27 ottobre - sabato
ore 18.30: S. messa di apertura del richiamo di Missione.
Consegna della luce ai rappresentanti dei Centri di Ascolto.
28 ottobre - domenica
I Padri missionari tengono lomelia a tutte le S. messe.
Nel corso della settimana
lunedì 29 - martedì 30 - mercoledì 31
ore 8.30: Canto Lodi.
ore 9.30: Santa messa e meditazione.
ore 10.00: RadioBasilica: conversazione dei Padri.
ore 16.00-18.00: I Padri missionari sono presenti in Basilica per le Confessioni e
colloqui. Contemporaneamente altri Padri visitano gli anziani e gli ammalati.
ore 15.00: Rosario meditato in Basilica.
ore 16.30: Incontri con i ragazzi/e in Basilica.
ore 20.30: Centri di Ascolto secondo il calendario che verrà reso noto. Per coloro che
non sono invitati al Centro di Ascolto di turno, celebrazione liturgica in Basilica.
Novembre
1 novembre - Festa di tutti i Santi
Sante messe con orario festivo
I Padri missionari tengono lomelia a tutte le S. messe.
ore 15.00: Solenne Celebrazione al Cimitero.
S. messa - omelia - Benedizione alle tombe.
ore 18.00: S. messa in Basilica a suffragio dei defunti della Parrocchia.
2 novembre - Commemorazione dei fedeli defunti
Lorario delle Celebrazioni come Lunedì
ore 15.00: Al cimitero Celebrazione della S. messa per i defunti. È sospesa la S. messa
delle ore 18.00.
ore 20.30: S. messa, omelia, consegna dei segni.
3 novembre
Le celebrazioni seguono lorario di lunedì.
ore 18.00: S. messa e solenne chiusura del "Ritorno di Missione".
Calendario liturgico dal 7 ottobre al 4 novembre
OTTOBRE
ORARIO SANTE MESSE
In Basilica: Prefestiva : ore 18.30
Festive : ore 7.30 - 9.30 - 11.00 - 18.30
: ore 16.00 Celebrazione Liturgica
Feriali : ore 7.00 - 9.00 - 18.30
S. Rocco: Festiva : ore 9.00
S. Anna - Breda Libera: Festiva : ore 10.00
Cappella Casa Albergo: Feriale e prefestiva: ore 16.30
N.B.: In Basilica, ogni sabato dalle ore 15.30 alle 18.00, i sacerdoti sono a disposizione per le confessioni degli adulti.
N.B. Con la domenica 28 ottobre si ritornerà allorario solare. La santa messa dele ore 18.30 è anticipata alle ore 18.00 nei giorni festivi e feriali.
La celebrazione liturgica della domenica delle ore 16.00 è anticipata alle ore 15.00.
7 Domenica XXVII del tempo ordinario
Dal Vangelo - "In quel tempo gli apostoli dissero al Signore: "Aumenta la nostra fede!" Il Signore rispose: "Se avreste fede quanto un granellino di senapa, potreste dire a questo gelso: sii sradicato e trapiantato nel mare, ed esso vi ascolterebbe". (Lc. 17, 6)
Sante messe con orario festivo
Si apre la settimana Mariana
ore 15.00 In Basilica: celebrazione per gli anziani e gli ammalati
ore17. 00 Presso lOratorio femminile incontro con i genitori, padrini e madrine dei
bambini che saranno battezzati nel mese di ottobre
SETTIMANA PASTORALE MARIANA
"MARIA MAESTRA DELLA FEDE E REGINA DELLA PACE"
Venerdì 5 ottobre
Sala Biblioteca Comunale ore 20.30 "Beato don Arcangelo Tadini: tessitore di
Dio"
con lintervento di Domenico del Rio (scrittore e giornalista) e di don Mario
Trebeschi (storico).
Domenica 7 ottobre In Basilica ore 9.30
S. Messa in onore del Beato, animata dalle Suore Operaie. Seguirà linaugurazione
del monumento con il busto del Beato: in Piazza Beata Paola Gambara.
In Basilica ore 15.00 Celebrazione per anziani e malati.
Martedì 9 ottobre In Basilica ore 20.30
Celebrazione per fanciulli/e delle elementari e per i loro genitori.
Mercoledì 10 ottobre - In Basilica ore 20.30
Celebrazione per ragazzi/e delle medie e per i loro genitori.
Giovedì 11 ottobre In Basilica ore 20.30
Celebrazione per adolescenti e giovani.
Venerdì 12 ottobre In Basilica ore 20.30
Celebrazione per i Centri di Ascolto e le Diaconie: al termine seguiranno le Sante
Confessioni.
Sabato 13 ottobre In Basilica ore 15.00
Sante Confessioni: è presente il confessore forestiero.
Nel corso della settimana, ogni mattina alle ore 9.00: Celebrazione delle Lodi, S. Messa con breve riflessione.
14 Domenica XXVIII del tempo ordinario
Solennità della B.V. Maria del santo Rosario
Dal Vangelo - Gesù disse al lebbroso guarito: "Non sono stati guariti tutti e dieci? E gli altri nove dove sono? Non si è trovato chi tornasse a rendere gloria a Dio, allinfuori di questo straniero?" - Egli disse: "Alzati e va; la tua fede ti ha salvato!" (Lc, 17, 17-18)
ore 11.00 Santa messa solenne
ore 12.00 Celebrazione comunitaria dei battesimi
ore 16.00 Santa messa seguita dalla processione in onore della Madonna del Rosario.
È sospesa la messa vespertina delle ore 18.30
16 martedì Oggi ricorre il 23° anniversario dellelezione del Papa Giovanni Paolo II - Preghiamo per lui.
18 giovedì S. Luca Apostolo ed Evangelista. Festa
Sante messe con orario feriale
21 Domenica XXIX del tempo ordinario
Giornata Missionaria Mondiale
Dal Vangelo - "Il Signore disse: "Dio non farà giustizia ai suoi eletti se gridano a lui? Vi dico che farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio delluomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?" (Lc. )
Sante messe con orario festivo
ore 16.00 Celebrazione liturgica
25 giovedì S.s. Filastrio e Gaudenzio - Vescovi di Brescia - Festa
Sante messe con orario feriale
27 sabato Con la messa vespertina delle ore 18,30 si apre la "Settimana del
richiamo di Missione"
Viene pubblicato il calendario della settimana a pag. 5
28 Domenica XXX del tempo ordinario
Anniversario della Dedicazione della Basilica - Solennità
Dal Vangelo - "Gesù disse: "La mia casa è luogo di preghiera" (Gv. 2, 14)
Sante messe con orario festivo
*** Torna lora solare
*** A partire da oggi la messa dei giorni festivi e feriali è anticipata alle ore 18.00
ore 11.00 Santa messa in canto
ore 15.00 Celebrazione liturgica
ore 16.00 Oratorio maschile: incontro con i genitori dei fanciulli di 2a elementare e di
1a media
ore 16.00 Nel salone delle suore: incontro con lAzione Cattolica Adulti
NOVEMBRE
ORARIO SANTE MESSE
In Basilica :
Prefestiva : ore 18.00
Festive : ore 7.30 - 9.30 - 11.00 - 18.00
: ore 16.00 Celebrazione Liturgica
Feriali : ore 7.00 - 9.00 - 18.00
S. Rocco: Festiva : ore 9.00
S. Anna - Breda Libera: Festiva : ore 10.00
Cappella Casa Albergo: Feriale e prefestiva: ore 16.30
N.B.: In Basilica, ogni sabato dalle ore 15.30 alle 18.00, i sacerdoti sono a disposizione per le confessioni degli adulti.
1 Giovedì - Tutti i Santi - Solennità
Dal Vangelo - "Gesù disse: "Beati i poveri in spirito perché di essi è il regno dei cieli" (Mt. 5, 3)
Sante messe con orario festivo
ore 15.00 Santa messa al cimitero in suffragio di tutti i defunti
ore 18.00 In Basilica: Vespro e santa messa di tutti i Santi in suffragio di tutti i
defunti della parrocchia
2 venerdì Commemorazione di tutti i fedeli defunti. Sante messe con lorario della settimana di richiamo della Missione.
Nei giorni dall1 all8 novembre i fedeli che visitano il cimitero e pregano per i defunti alle solite condizioni (confessione e comunione) possono ottenere lindulgenza plenaria applicabile ai defunti. Dal mezzogiorno dell1 novembre alla sera del 2 si può ottenere lindulgenza plenaria applicabile ai defunti visitando la Basilica. Nella visita al cimitero e alla Basilica si recitino almeno un Pater, unAve e il Credo - seguiti da un Pater, Ave e Gloria secondo le intenzioni del Sommo Pontefice. Si richiedono, poi, le seguenti condizioni: Confessione e Comunione.
N. B. La dottrina dellindulgenza è esposta nel Bollettino di Giugno - rubrica: Calendario liturgico, festa del Perdon dAssisi (mese di agosto).
È opportuno seguire anche il calendario della settimana di richiamo di Missione a pag. 5
4 Domenica XXXI del tempo ordinario
Dal Vangelo - Parabola del fariseo e del pubblicano. "Gesù disse: "Due uomini salirono al tempio a pregare. Il pubblicano non osava alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: o Dio abbi pietà di me peccatore. Questi tornò a casa giustificato". (Lc. 18, 13-14)
Sante messe con orario festivo
ore 15.00 Celebrazione liturgica
ore 16.00 Nel salone delloratorio femminile - presso le suore - incontro con i
genitori, padrini e madrine dei bambini che saranno battezzati nel mese di novembre.
ore 16.00 Nel salone dellOratorio maschile, incontro con i genitori dei fanciulli di
3a elementare.
"Gesù speranza dei popoli"
Prima settimana
(30 settembre - 6 ottobre)
Preghiera e contemplazione
La vita diventi preghiera per essere voce e speranza di ogni popolo
Ascoltare per vivere: "Hanno Mosé e i Profeti, ascoltino loro"
Seconda settimana
(7 ottobre - 13 ottobre)
Sacrificio e impegno
La sofferenza donata è il segno di un amore più grande
Grandi perché umili: "Servi inutili, dopo aver fatto quanto dovevano"
Terza settimana
(14 ottobre - 20 ottobre)
Vocazione e responsabilità
"Andate..." Pronti a dare la vita per il Regno di Dio in tutta la terra
Sentieri di luce: "Si gettò ai piedi di Gesù per ringraziarlo"
Quarta settimana
(21 ottobre - 27 ottobre)
Carità e donazione
Rispondere alla sfida che Cristo ci lancia nellamore
Grandi perché umili: "Le farò giustizia perché non mi importuni più"
Quinta settimana
(28 ottobre - 3 novembre)
Ringraziamento e gioia
Dire grazie è riconoscere lamore di Dio che opera prodigi nella storia dellumanità
Su ali daquila: "Due uomini salirono al tempio per pregare"
Rimetti a noi i nostri debiti
(7)
a cura di don Giovanni
Una realtà tragica, su cui il Santo Padre ci ha invitato a porre lattenzione e che ci interpella, è la questione del debito estero.
Continuiamo a mediare, sintetizzandoli attraverso unopera di selezione (siamo prossimi alla conclusione), i concetti e le informazioni, gli stimoli e gli appelli alla nostra coscienza contenuti nel libro Un debito senza fine, curato in occasione del Giubileo dalla Commissione Diocesana per la riduzione del debito estero.
Abbiamo già detto, sull"Angelo" di settembre, come la Chiesa Italiana abbia scelto due Paesi africani, Zambia e Guinea Conakry, come destinatari di un suo impegno per la remissione del debito estero. Vale la pena ribadire che non si tratta di unelemosina, per quanto cospicua, che poco gioverebbe, se non adeguatamente sostenuta da garanzie di un impiego del denaro condonato che vada ad effettivo beneficio di quelle popolazioni; la carità, meglio: la restituzione, va fatta con il cuore ma anche con il cervello. I fondi raccolti andranno dunque investiti in progetti di sviluppo in quelle aree: occorre evitare che, azzerato il debito, quelle popolazioni siano costrette nuovamente ad indebitarsi.
Perché la Chiesa Italiana ha scelto proprio questi due Paesi? Vari i criteri: si tratta di paesi indebitati con lItalia; vi sono presenti missionari italiani, che garantiscono un tramite adeguato e legami di solidarietà già attivi sia nel campo dellevangelizzazione che in quello della promozione umana, entrambi caratteristici dellazione missionaria; i governi attualmente al potere risultano credibili, democratici ed umanitari; si tratta di Paesi notevolmente poveri: altri sono maggiormente indebitati, ma posseggono anche condizioni non diremo migliori, ma meno peggiori (usiamo questa espressione, anche se grammaticalmente forse non regge). Sono paesi piccoli: ciò permette di realizzare una riduzione reale ed efficace, usando i mezzi economici relativamente modesti a disposizione della Chiesa Italiana. Inoltre, lo Zambia è sempre stato uno dei Paesi più ligi a saldare le rate del debito estero, mentre la Guinea Conakry, confinante con tre Paesi in guerra, anziché chiudere le frontiere, le ha aperte, accogliendo 800.000 profughi da Sierra Leone, Liberia e Guinea Bissau. Questi profughi costituiscono ora il 10% della popolazione: dai poveri abbiamo sempre da imparare, in questo caso cosa significhi ospitalità anziché ostilità.
Altre Campagne contro il debito estero
- Jubilee 2000 coalition: nasce nel 96 in Gran Bretagna per iniziativa di singoli che ritengono urgente unazione radicale per affrontare il devastante problema del debito estero. Questa campagna si è poi allargata a vari organismi sia laici che religiosi, in ogni parte del mondo.
- Sdebitarsi: un millennio senza debiti: fa parte di questa campagna internazionale. Nasce in Italia nellautunno del 97, vi aderiscono oltre 60 movimenti e organizzazioni religiose e non, comprese le varie Chiese.
- Dire mai al MAI: chi vuol ridurre il debito, chi lo vuole aumentare: lOCSE, organizzazione dei Paesi più industrializzati, ha preparato il MAI, iniziali della dicitura inglese dellAccordo Multilaterale sugli Investimenti, che vorrebbe abolire ogni vincolo allazione delle multinazionali. Si è arrivati ad ipotizzare un tribunale ove le imprese possano citare gli Stati la cui legislazione sia giudicata troppo restrittiva nei confronti della libertà dimpresa e di profitto. Le trattative per questo accordo, non ancora sottoscritto, sono state condotte in gran segreto, senza informazione per lopinione pubblica e nemmeno per i parlamenti che in seguito avrebbero dovuto sottoscriverle. Una fuga di notizie ha però mobilitato lintervento di associazioni civili portando tutto allo scoperto. Questo accordo prevederebbe che ogni aspetto delle economie nazionale, a parte polizia e difesa, sia sottratto allautonomia decisionale dei singoli governi, aprendosi alla libera concorrenza di imprese private. Il parlamento europeo ha bocciato laccordo, sia per il contenuto che per il metodo, la segretezza, con cui è stato negoziato.
- Tobin Tax: una proposta che i mezzi di informazione, la cui proprietà è detenuta in buona parte dai beneficiari della globalizzazione, si sono guardati dal reclamizzare, viene dalleconomista americano James Tobin, premio Nobel per leconomia: tassare le speculazioni finanziarie tra Stato e Stato sul mercato delle valute. Tassare i movimenti di capitale è questione di giustizia anche se solo a livello minimo, soprattutto a fronte della ricerca dei cosiddetti "paradisi fiscali" (che consentono di evadere le tasse sui redditi) o dellapertura di imprese nei luoghi dove la mano dopera risulta convenientemente (per le multinazionali) a basso costo. Anche se applicata a bassissimo tasso, lo 0,005%, tale tassa permetterebbe di raccogliere 100 miliardi di dollari allanno che potrebbero essere versati alle Organizzazioni internazionali per la lotta contro la disuguaglianza, per lo sviluppo delleducazione e della salute pubblica, per la sicurezza in campo alimentare e lo sviluppo duraturo.
- Rete lillipuziana di solidarietà: i minuscoli abitanti di Lilliput riuscirono a legare il gigante Gulliver "tessendo" su di lui una rete di cordicelle, sottili in rapporto al "gigante" ma fitte a sufficienza per tenerlo immobile. Padre Alex Zanottelli suggerisce qualcosa di simile nellimpegno di solidarietà: chiunque si interessa e combatte a favore della giustizia è un lillipuziano nei confronti del gigante economico finanziario globalizzato. I gruppi e le organizzazioni cerchino di collegarsi e unire le loro forze, globalizzando la solidarietà: sognare da soli è illusione, farlo insieme porta il cambiamento.
- Altre realtà in movimento, per spiegare le quali non abbiamo, ora, lo spazio: le Botteghe dei popoli, il Risparmio Etico, il Commercio Equo e Solidale (già ne abbiamo accennato qualche mese fa), il Turismo responsabile, il Volontariato internazionale, la ricerca consapevole di stili di vite più sobri, ecc. Si sta facendo strada lidea che per vivere la solidarietà con i popoli poveri non basta dare di più, ma occorre anche prendere di meno, realizzando comportamenti determinati dalla sobrietà responsabile di cui si è appena detto, vissuta come vera e propria virtù sociale, quantomai imperiosa per un cristiano: vedere il Vangelo. Prendere di meno, perché i nostri standard di vita (consumi alimentari ed energetici) assorbono una quantità sempre crescente di risorse, di cui altri vengono spogliati. Con ciò stiamo già rispondendo alla consueta domanda conclusiva:
Cosa dobbiamo fare?
Sobrietà indica semplicità e senso della misura, vedere il mondo con gli occhi dei poveri e agire di conseuenza. Non capiti di essere credenti poco credibili e non succeda che non credenti o poco credenti siano più credibili di coloro che, perché credenti, dovrebbero esserlo in misura maggiore.
di don Franco Dorofatti (1)
Giovanni Paolo II nella Bolla di indizione del Grande Giubileo dellanno 2000 "Incarnationis Mysterium" afferma che listituto del Giubileo nella sua storia si è arricchito di segni di fede, che aiutano il popolo cristiano a vivere con maggiore intensità l'evento giubilare, come il pellegrinaggio, la porta santa, lindulgenza, la purificazione della memoria, la memoria dei martiri... Tra i vari segni occorre anzitutto mettere in evidenza il "pellegrinaggio", che riporta alla condizione delluomo che ama descrivere la sua esistenza come un cammino. Egli dalla nascita alla morte vive da "viator", da pellegrino: cammina tutta la vita e la vita è un cammino.
Lo "homo viator" dalla nascita avanza nel tempo, nella vita, cammina nello spazio verso una meta, mira a nuovi orizzonti, a un mondo migliore..., così che il pellegrinaggio diviene immagine, metafora della vita delluomo col suo andare nel tempo e nello spazio e si addice pure al pellegrinaggio interiore delluomo allincontro del proprio io e di Dio, come del resto si può parlare in senso allegorico anche di pellegrinaggio nel mondo della poesia, delle varie religioni... La categoria del pellegrinaggio può crescere nel suo spessore semantico, colorarsi di diversi significati: è in grado di indicare svariate esperienze dellesistenza.
Ora in questo intervento intendiamo, tenendo presente i vari documenti magisteriali che riguardano in qualche modo il pellegrinaggio giubilare, considerare lesperienza del pellegrinaggio delluomo e del credente, concentrando maggiormente lattenzione sul pellegrinaggio interiore allincontro di sé e dellio in Dio.
1) Il pellegrinaggio come metafora della vita umana nel pensiero filosofico, nella letteratura, nella cultura.
Nel mondo antico Parmenide nel suo poema "Sulla natura" descrive l'avventura umana alla ricerca della verità. Egli immagina di essere condotto al cospetto della dea su di un carro, trainato da veloci cavalli, alla ricerca del perché delle cose. La dea, che simboleggia la verità che si svela, indica la via della opinione fallace o plausibile (la doxa) e la via della assoluta verità, della rivelazione dellessere (la alétheia). Platone dà inizio alla tradizione secondo cui lanima, venuta nel mondo, compie il suo pellegrinaggio verso lEterno. Egli, nel "Fedro", ricorre al mito del "carro alato".
Lanima è come un carro alato tirato da due cavalli con lauriga. Questi simboleggia la ragione o anima intellettiva che guida i due cavalli, lanima concupiscibile e quella irascibile, verso il destino ultraterreno, verso il Bene-Bellezza. La vita è un viaggio dallEterno, dal mondo iperuranio da cui lanima proviene, allEterno. Tale tradizione platonica la ritroviamo nel neoplatonismo con il processo delle cose da Dio e con il ritorno delle medesime a Dio. Il molteplice procede dallUno-Dio e tutto ritorna allUno.
Questo ritorno si realizza particolarmente nelluomo, dotato di intelletto e volontà, attraverso un processo di ascesi o di liberazione dalla individualità mondana. Luomo, cioè, mediante lesercizio delle virtù etiche e la purificazione del sensibile attraverso lamore e larte (via purgativa) e mediante lesercizio delle virtù intellettuali (via illuminativa) giunge allestasi, allunione fra luomo e lUno, come inabissamento delluomo in Dio. In ambito cristiano vicino al pensiero neoplatonico si colloca Agostino con il suo peregrinare dalle varie posizioni filosofiche fino all'approdo in Dio.
Egli integra con la luce della Scrittura la concezione neoplatonica dellUno-Dio cui luomo giunge per il Verbo, Cristo, Via, Verità, Vita. Nellaffrontare la problematica esistenziale assume una prospettiva interioristica: dal mondo esteriore a quello interiore, dallanima di Dio, senso dellesistenza. Celebre è il monito che deve ispirare il pellegrinaggio alla scoperta della verità: "Noli foras ire, in te ipsum redi; in interiore homine habitat veritas; et si tuam naturam mutabilem inveneris, trascende et te ipsum". Luomo trascende il mondo e la propria umanità per salire verso Dio, fino a immergersi in Lui. Infine la commossa confessione: "Tardi ti amai, bellezza così antica e così nuova, tardi ti amai". Non va dimenticata neppure la affermazione epigrafica che dice che il naturale desiderio di felicità si appaga in Dio: "inquietum est cor nostrum donec requescat in Te".
Tracce della tradizione platonica e agostiniana, che concepisce la vita come un andare allEterno, si possono riscontrare nell"Itinerarium mentis in Deum" di San Bonaventura, che descrive litinerario-ascesa dellanima (come intelletto-volontà-grazia) a Dio. Bisogna passare dalle cose esterne, vestigia Dei, allanima delluomo, alla contemplazione di Dio, conosciuto e amato. In epoca moderna la logica del filosofo, del saggio-mistico che tutto riconduce a Dio, è presente in Spinoza. Questi descrive litinerario conoscitivo delluomo, il quale passa dalla conoscenza immaginativa del mondo sensibile contingente, alla conoscenza razionale che coglie la realtà oggettiva, vedendo le cose sub specie aeternitatis, alla conoscenza intuitiva, penetrativa della realtà nella sua unità in Dio, così che intelligenza e volontà culminano nell"amor Dei intellectualis".
Anche Pascal coglie, con l"esprit de finesse" che, luomo, col suo anelito di infinito, supera infinitamente luomo. La fede in Dio diviene luce al cammino delluomo per riscattarlo dalla sua povertà e miseria. In epoca contemporanea la concezione della vita come pellegrinaggio verso lAssoluto torna in Marcel. Nellopera "Homo viator" afferma che, riflettendo sul senso della vita, luomo, essere incarnato, si rivela essere itinerante: "homo viator", animato dalla speranza, in tensione verso il trascendente.
Pure nella letteratura è presente la concezione del pellegrinaggio come immagine della vita umana. Dante dà inizio a "La Divina Commedia" con la famosa terzina "Nel mezzo del cammin di nostra vita / mi ritrovai per una selva oscura / che la dritta via era smarrita". Si trova smarrito nella "selva selvaggia e aspra e forte" e inizia litinerario di rinnovamento spirituale. Assetato di conoscenza e di virtù egli si rispecchia nella figura di Ulisse che varca, seguito da pochi compagni nel temerario viaggio, le colonne dErcole nel tentativo di superare il limite della potenza umana. Con una appassionata perorazione incita i compagni alla folle impresa: "fatti non foste ad essere come bruti, ma per seguire virtute e conoscenza". Ulisse, desideroso di conoscenza totale e di salvezza, tenta invano la grandiosa impresa di risolvere il problema della vita con le sole forze naturali senza laiuto della grazia.
Anche Leopardi si scontra con il problema dellesistenza. Egli raffigura luomo come un pastore errante dellAsia che aspira a scoprire il significato dellesistenza. Si dice di questi pastori erranti dellAsia che, seduti su di un sasso, stanno a guardare la luna e improvvisano colloqui con essa e mandano ad essa interrogazioni e messaggi. Ebbene Leopardi immagina un pastore errante, simbolo delluomo pellegrino alla ricerca del senso del vivere, che ricorre ad interrogare la luna "solinga e peregrina" per avere lumi al riguardo. La domanda non trova risposta e per il pastore (e per luomo in generale, che egli simboleggia) resta lamara constatazione: "a me la vita è male".
Lasciando il mondo dei pensatori e poeti secondo i quali il pellegrinaggio simboleggia la vita delluomo, passiamo a considerare il pellegrinaggio nella vita del credente, che viene inteso come un andare simbolico, icone della vita credente.
(continua)
Volgiamo lo sguardo a Maria, in questo mese a lei dedicato, e rivolgiamole il nostro affettuoso saluto.
Ella lo ricambia di certo con la sua materna intercessione per lumanità tutta, per la Chiesa universale e per la nostra comunità parrocchiale, agli inizi del nuovo anno pastorale e prossima allappuntamento del ritorno di missione.
Saluto
Ti saluto, Maria, con il rispetto e lammirazione che Dio stesso
ti ha testimoniato un giorno per mezzo del suo messaggero a Nazareth.
Vorrei salutarti con tutta la freschezza di quel primo saluto,
con lentusiasmo raccolto dellangelo Gabriele.
Vorrei ripetere quel gesto con tutti quelli
che da allora ti hanno rivolto il loro saluto:
con Gesù, che ti ha salutata tante volte
fino a quando ti ha accolta in cielo al momento della tua Assunzione,
con Elisabetta, improvvisamente afferrata, nel vederti,
dallimpeto dello Spirito,
con gli angeli, che stanno dinanzi a te in atto di perenne saluto,
con i santi, beati di vederti in cielo
per dirti il loro trionfale e immutabile "Ave",
con la Chiesa intera, nella quale la recita del rosario
fa salire incessantemente verso di te le suppliche di innumerevoli fedeli,
con tutti quelli che, in questo momento,
godono nel salutare in te la loro amata Madre.
In questo immenso concerto di voci voglio inserire la mia,
tanto debole e piccola, ma che vorrebbe essere tanto ardente!
Ti saluto, o Maria, con il cielo e con la terra,
e per mezzo del mio saluto vorrei farti omaggio di tutto il mio essere!
(da Jean Galot, Preghiere alla Madonna, ed. Benedettine, Sorrento l972)
Centri di Ascolto di ottobre
si incontreranno tutti insieme nella Settimana Mariana Venerdì 12 ottobre in Basilica alle ore 20.30
In ottobre, durante il ritorno di missione, inizieranno gli incontri nelle famiglie ospitanti. (Spiegazioni più dettagliate saranno consegnate alle varie famiglie in tempo più opportuno).
...e mentre ci diamo da fare, soprattutto affidiamo i Centri di Ascolto al Signore perché con Lui fruttifichino sempre più, diventando un punto di riferimento per ogni persona adulta della nostra Comunità Parrocchiale. Aspettiamo nuove persone, soprattutto giovani, perché per tutti cè la necessità di trovare un momento per riflettere e sentirsi maggiormente in sintonia con Dio e i fratelli. Tutto questo lo si può trovare partecipando ai Centri di Ascolto, perché
I Centri di Ascolto non sono
una predica
un corso di Teologia
un momento di sola preghiera
un incontro in cui vince chi ha la voce più grossa
un gruppo chiuso ed esclusivo.
I Centri di Ascolto
sono degli amici che nel nome del Signore ti aspettano,
perché hanno bisogno di te.
Riportiamo le impressioni di un partecipante agli incontri di questanno: "Nel nostro Centro di Ascolto sono arrivati doni insperati da parte di persone con tanta saggezza: ho imparato limportanza di essere altruista. Nellultimo incontro mi ha colpito linvito ad avere le spalle più forti per portare meglio la croce che ognuno ha nella sua vita. Ho conosciuto con gioia lesperienza di persone che sembravano lontane dallamore per Dio, ed invece nel momento più difficile, con il Signore hanno saputo ritrovare forza e saggezza: il loro cuore non si era mai chiuso allamore di Gesù. Sono cose che fanno bene a tutti, ad animatori e partecipanti". (Massimo)
Questo è il Centro di Ascolto,
per questo cerca vicino a casa tua limmagine
Entra: ti stanno aspettando.
Saluto a Suor Emiliana,
Suor Valentina e Suor Elisabetta.
Durante la S. Messa delle ore 9,30 abbiamo ringraziato suor Emiliana per gli anni che ci ha donato rimanendo fra di noi.
Gratitudine e commozione perché ci mancherà, ma anche gioia perché cè pure la consapevolezza che nel nome del Signore continueremo ad essere uniti.
Lei a Ospitaletto, noi a Verolanuova, uniti per costruire il Regno di Dio fra gli uomini.
Alla fine il ringraziamento di una bambina: "Cara Sr. Emiliana, per la pazienza e lamore che ci hai dedicato in tutti questi anni, noi bambini della Scuola Materna ti ringraziamo di cuore... baci e abbracci... e poi: "Nel nome del Signore, auguri S. Emiliana".
Straverola 2001
A causa della pioggia non siamo passati per le vie di Verolanuova per annunciare che ci siamo, dentro e fuori Chiesa. Con la Straverola, bambini e adulti, nella gioia volevano dire "Camminiamo insieme perché... insieme è più meglio". Ci scusiamo per "lerrore consapevole di ortografia", ma in questo modo volevamo sottolineare che il camminare insieme non è solo bello, ma ci dà qualche cosa in più, una marcia in più necessaria, perché il camminare nella vita non è sempre facile. Un grazie di cuore a tutti gli organizzatori e agli aiutanti. Affidandoci al sole arrivederci alla Straverola 2002
Arcangelo Tadini e la vocazione
a cura di don Mario Trebeschi
(2)
Il secondo quadro è intitolato alla vocazione del Tadini.
Immagino il giovane Arcangelo sui banchi di scuola del collegio di Lovere, nel 1857, dove anche i fratelli erano passati, con nel cuore il desiderio di farsi sacerdote, imitando il fratello Giulio, avviato su questa strada.
Alle sue spalle, sta lepisodio che ha determinato il sorgere della sua vocazione di sacerdote: quello di un gruppo di persone che confabula per escogitare il mezzo per togliere la gente dattorno ai preti; una scena che aveva suscitato in lui, ragazzo, una fiera opposizione interiore, direttamente proporzionale alla cocente mortificazione provata per non essere stato in grado di rispondere a quella provocazione, perché poco più che fanciullo; fiera al punto di diventare la molla che fece scattare la decisione di farsi prete. È lui stesso che racconta:
"A me lo capitò, o miei cari, prima che vestissi queste gloriose insegne di sacerdote che, trovandomi in mezzo a persone che si lamentavano di non potere avere la gente pronta alle loro voglie, gridavano in coro: questo non lo otterremo mai, finché non li avremo noi distaccati dal confessionale, finché li lasceremo in mano ai preti, finché questi potranno sussurrare alle loro orecchie quelle parole, là non si sa quello che dicono. Fu allora che decisi di farmi prete...
Sì questa la è capitata a me. Io allora inesperto ero e non seppi rispondere, ma giusta ne tirai la conseguenza ed è questa: dunque anche costoro che sono cattivi, riconoscono che la confessione è fatta per ritirare dalle vie cattive, chi per disgrazia vi fosse messo. Fu allora che mi decisi di farmi chierico.
Essi andavano dicendo, mi ricordo: che cosa dicono poi là in questo confessionale, che cosa dicono poi questi preti... vel dirò adesso che allora mi mancarono le parole, insegnano a perdonar le offese, insegnano a sopportar le disgrazie con rassegnazione, insegnano anche a rispettare te, che pur sebben meglio vestito, meno degli altri meriteresti rispetto".
Anche gli esempi cattivi possono fungere da stimolo al bene, quando si imbattono in animi forti e determinati a far della propria vita qualcosa di grande, non supini a seguire i comportamenti di massa.
Metterei sullo sfondo del quadro anche lepisodio inquietante dellinaugurazione del monumento ad Arnaldo. E vero che è di qualche anno più tardi: il monumento fu, infatti, inaugurato il 14 agosto 1882, quando il Tadini era già sacerdote; ma linserimento di questo avvenimento nel quadro del nostro giovane studente a Lovere, con lideale del sacerdozio nella mente, ha valore simbolico: esprime, infatti, il clima di tensione in cui la Chiesa bresciana e il clero si muovevano in quegli anni.
Come è noto l'inaugurazione del monumento (fatti simili erano avvenuti anche in altre parti dItalia, in quegli anni) era stato volutamente un dispetto del mondo laico nostrano, espresso nella forma più solenne: erano presenti 4 ministri, 110 deputati, 40 logge massoniche, circoli anticlericali, sette protestanti, labari, uno dei quali portava leffigie di Satana.
Un fatto non certo invitante al dialogo.
(continua)
Larticolo che segue contiene una importante rivelazione sulla cappella del S. Rosario: i dipinti dei quindici misteri che circondano lqa pala centrale sono opera di Ottavio Amigoni e non del Malosso autore soltanto della tela di mezzo. Questa affermazione è supportata da inconfutabili precisazioni.
Siamo grati allautrice dellarticolo, nostra concittadina, le cui appassionate ricerche hanno portato alla scoperta di un tassello che colma una lacuna nellelenco degli autori delle tante opere di cui è ricca la nostra Basilica.
Ottavio Amigoni:
I Misteri del Rosario
di Elena Geroldi
Come avrete certamente notato, da qualche mese laltare del Santo Rosario, situato nel braccio destro del transetto della Basilica, è spoglio dei quindici dipinti che ornano la pala del Malosso per un restauro ancora in corso.
Sinora poco si conosceva di queste opere raffiguranti i Misteri del Rosario, in quanto nessuno degli studi svolti in passato aveva rivolto ad essi una particolare attenzione. Venivano perlopiù citati come eseguiti da un pittore ignoto oppure avvicinati alla scuola cremonese, senza dar loro grande importanza.
Grazie ad uno studio approfondito svolto sotto la guida del Professor M. Bona Castellotti, docente di Storia dellarte presso lUniversità Cattolica di Brescia e al decisivo contributo prestato da Don G. Fusari, si è potuto riconoscere in Ottavio Amigoni lautore di queste opere non firmate e non datate.
Allo stato attuale, lunica notizia archivistica a disposizione è una delibera dei reggenti della Confraternita del Santo Rosario, del 30 marzo 1652, quando venne ordinato di cercare un pittore eccellente per far li Misterij del Santissimo Rosario alla Pala. Leggendo, però, i resoconti delle successive assemblee è anche possibile ritenere le opere poste nella loro sede entro lagosto 1655, quando i confratelli ordinarono la sistemazione del ferro su cui si reggeva la tela che copriva laltare, ultima operazione al termine dei lavori per lerezione di un altare.
Di certo è in questo lasso di tempo che va collocata la realizzazione dei dipinti che risultano così essere il lavoro più tardo e di maggior pregio tra quelli fino ad ora conosciuti di questo pittore. In essi le conoscenze messe a punto nelle opere precedenti, solitamente di grandi dimensioni, convergono in uno spazio narrativo ridotto, dove ogni evento sacro raggiunge una resa di grande effetto e magniloquenza, che denota la grandezza di questo autore in ritardo rispetto alla sua generazione.
Lattribuzione ad Ottavio Amigoni (1606 - 1661), artista legato alla figura di Antonio Gandino e attento studioso della pittura di area veneta, in particolare del Veronese e di Palma il Giovane, si basa sul confronto analitico con alcune opere di questo pittore bresciano, autore prevalentemente di soggetti mariani. I dipinti presi in considerazione sono l'Annunciazione e la Vergine che appare a San Bernardo da Chiaravalle, conservate nella chiesa di SantAgata a Brescia, la Madonna col Bambino e i Santi Francesco ed Eufemia, di Vello di Marone, lUltima Cena, nelle due versioni di Quinzano e Siviano e SantAntonio da Padova della parrocchiale di Capriolo.
Dalla comparazione tra queste opere e i Misteri del Rosario di Verola, si è potuta riscontrare in essi la presenza di alcuni tratti inconfondibili del pittore: le fisionomie più volte riprese, i panneggi preziosi e fluenti che ricorrono identici e lasciano intravedere quella stessa attenzione ai tessuti preziosi prestata dal Moretto, gli incarnati e le torsioni sempre ricercate, che rimandano a Palma il Giovane. Sin dal primo dipinto, collocato a sinistra in basso, raffigurante lAnnunciazione, si possono osservare delle analogie con unaltra opera dal medesimo soggetto, collocata nella chiesa di SantAgata a Brescia: limpostazione della scena è uguale, con langelo sulla sinistra palesemente ripreso nello stesso modo e la Madonna in una torsione tipica dellAmigoni. Oltre a questi aspetti, il pittore cita la stessa tipologia per entrambe le figure e ripropone persino la medesima resa cromatica dei panneggi.
La rappresentazione della Vergine, inoltre, scioglie qualsiasi dubbio circa lattribuzione, in quanto viene sempre raffigurata con i medesimi tratti fisionomici, con la veste rossastra, sormontata da un manto verde, raccolto sul fianco sinistro e con il velo bianco calato attorno al collo, come, ad esempio, nella pala della Madonna col Bambino e i Santi Francesco ed Eufemia di Vello di Marone o nella suddetta Annunciazione. Un altro episodio sacro già precedentemente trattato è La presentazione al tempio di Chiari, dove oltre alla consueta immagine della Madonna, incontriamo un Gesù alquanto paffuto, tipologia spesso riproposta dal pittore. Pensiamo al SantAntonio da Padova di Capriolo o alla Vergine che appare a San Bernardo da Chiaravalle, conservata in SantAgata a Brescia, dove sono presenti figure infantili identiche a quelle dei Misteri.
NellAmigoni, la rappresentazione di Gesù Bambino e dei putti si distingue dal modo di raffigurare gli altri personaggi per la morbidezza della pennellata e per la dolcezza espressiva. DellAnnunciazione verolese è pregevole il colore, grazie al quale il pittore crea una continua alternanza di verdi intensi, rossi che sfumano verso il rosa e locra e che confluisce nelle vesti e nei panneggi, mettendone in risalto una preziosità ricercata, che rinvia allindagine naturalistica condotta sui tessuti dal Moretto. Qui, come in quasi tutti i Misteri, è presente la figura di un uomo, alle spalle del sacerdote, di matrice tipicamente gandiniana, citata, ad esempio, nelle due versioni dellUltima Cena. A dette componenti, va aggiunta la resa sulfurea degli incarnati, la finezza delle fisionomie, la gamma cromatica che rinvia allambiente veneto e la preziosità delle torsioni, che raggiungono un livello altissimo nei Misteri della Risurrezione e dellAscensione.
Riunito il Consiglio Pastorale Parrocchiale
Mercoledì 26 settembre, alle ore 20.30, nel salone dellOratorio femminile si è riunito il Consiglio Pastorale Parrocchiale.
Con lintervento del numero legale dei componenti è stato esaminato e discusso il seguente Ordine del Giorno:
1) Presentazione della Nota Pastorale del Vescovo
2) Celebrazione della Settimana Mariana
3) Ritorno di Missione.
La seduta ha avuto termine alle ore ventitrè circa.
Le persone che fanno parte della San Vincenzo desiderano realizzare un equilibrio tra la vita spirituale e limpegno al servizio dei poveri: riflettere sui problemi sociali e, soprattutto, risolverli nel modo migliore.
Cercano di meditare sullinsegnamento del Vangelo e della Chiesa impegnandosi a fondo nella vita di ogni giorno illuminati da questa luce.
Perché tutto questo si realizzi limpegno è quello di pregare ogni giorno prima di agire, riconducendo così lazione alla preghiera.
Ogni cristiano si deve fare contemplativo nellazione e apostolo nella preghiera: noi della San Vincenzo sullesempio di Gesù, nonostante i limiti legati alla nostra natura umana, desideriamo e cerchiamo di essere nel mondo, come Lui, servitori.
Questo limpegno affidatoci dal Beato Antonio Federico Ozanam,fondatore della Società di San Vincenzo: lavorare "per" e "con" gli esclusi, in relazione a quelle che sono le loro sofferenze, senza distinzione di razza, dopinione politica o religiosa, considerandoli come degli amici potenziali, dei fratelli che hanno lo stesso Padre.
Concretamente nella nostra Comunità Parrocchiale di Verolanuova presso la sede in Castel Merlino ci incontriamo:
- Ogni lunedì pomeriggio per "larmadio del povero": distribuzione del
vestiario e dei generi alimentari.
- Primo giovedì del mese: incontro per programmare il nostro lavoro mensile
- Terzo giovedì del mese: preghiamo insieme.
Vuoi far parte della San Vincenzo? Ti aspettiamo!
Arrivederci al prossimo appuntamento di novembre sul Bollettino: avremo modo di farci
conoscere meglio.
Vicini a don Giuseppe Ottolini
Don Giuseppe Ottolini, al centro, nella foto, parroco a Remedello e già vicario cooperatore a Verolanuova dal 1962 al 1969 ha ricordato, lo scorso 24 giugno, il 50° anniversario della consacrazione sacerdotale.
Come abbiamo già accennato a pag.77 de "LAngelo" di giugno, egli ha festeggiato la ricorrenza nella cappella della Domus Salutis, in Brescia, dove ancora è sofferente ospite.
Verola gli è stata vicino e, ai "sentimenti di gratitudine" già espressi dal nostro parroco in quel numero del Bollettino, vogliamo aggiungere, ora, i pensieri che seguono scritti da "una verolese" e che facciamo nostri perché bene interpretano nella eloquente, anche se breve, ma calorosa spontaneità, quelli di tutta la nostra comunità.
Eccoli:
24 giugno 2001
Reverendo Don Giuseppe,
con gioia ed emozione partecipo al suo cinquantesimo di ordinazione sacerdotale,
rievocando il suo operato svolto a favore della comunità verolese.
La ringrazio per il suo impegno, per i valori che mi ha trasmesso e per i buoni consigli
che mi ha dato.
Nella celebrazione della sua messa doro, ringrazio Lei e il Signore, vero
protagonista della vita di ogni persona.
Questo mio ricordo vuol essere un piccolo segno di riconoscenza, convinta che il dono più
grande lavrà da Dio.
Un caloroso augurio di bene e di pace unito alla certezza che Lei saprà donare un sorriso
e una parola buona a chi tanto soffre.
Una verolese
Oratorioestate 2001
3 - Il GREST
Nonostante i rilievi mossi dalle pagine de "LAngelo" al Grest dello scorso anno, fanciulli delle elementari e ragazzi delle medie questanno sono ulteriormente aumentati, dando vita ad unallegra compagnia di circa 190 iscritti: è evidente, ed è bello poterlo constatare, che la voglia di stare insieme è tanta; aggiungiamo una abbondante trentina di adolescenti, candidatisi o richiesti, con lincarico di viceanimatori: arriviamo a un numero di minori che va ben oltre il numero massimo consentito dallautorizzazione rilasciata dallufficio provinciale di competenza, che in base ai suoi standard ha fissato la ricettività massima in numero di 180: è uno dei casi - felici - in cui possiamo dire che il nostro Oratorio "scoppia".
Abbiamo attuato quanto ci eravamo proposti sempre lo scorso anno: allo scopo di evitare improvvisazione e pressapochismo, si è dato avvio con notevole anticipo alla programmazione e alla preparazione dei vari aspetti. In questo è stato determinante il contributo coordinatore e "impulsivo" del nostro seminarista, Ettore; vanno altresì rilevati - e lo faccio con molto piacere - la disponibilità e lentusiasmo di alcuni tra gli animatori e i veiceanimatori, grazie al cui impegno buona parte di ciò che occorreva era già pronta prima della fine di giugno.
Anziché giungere alla vigilia di una giornata di Grest senza ben sapere che giochi proporre il pomeriggio successivo, gli animatori, già a conoscenza di quali giornate avrebbero dovuto a turno coordinare, in molti casi, avevano pronta lidea, le modalità e il materiale con cui realizzarlo; invece di arrivare a pochi giorni dallinizio del Grest con lambiente (il salone) quasi nemmeno "imbastito", è stata predisposta per tempo una bella scenografia sul palco, con il salone che recava i simboli di ciascuna squadra collocati nellarea da essa occupata; al posto di una rappresentazione improvvisata, abbiamo avuto la sceneggiatura accurata e ben recitata della storia di Giada: davvero notevole il lavoro di chi ha mediato quanto il sussidio offriva, tramutandolo in rappresentazione teatrale, a puntate, senza contare la perizia nellarte del recitare e il non poco lavoro nellelaborare la colonna sonora.
Cerano persino gli "stacchetti" musicali per i vari momenti della giornata: larrivo dei ragazzi, la merenda, il gioco, larrivederci e quello ("A-A-A-Anima-zione"), rappresentato dal vivo, per introdurre il canto dellInno. Anche se non tutti, specie tra i viceanimatori, si sono impegnati allo stesso modo, lentusiasmo ha dato vita ad un Grest riuscito, privo di prolungati tempi morti e di giochi mal organizzati, di quelli, cioé, che mentre impegnavano pochi ragazzi per volta, ne lasciavano molti "disoccupati" in lunga attesa del loro turno.
Il tema di questanno: GiadAdesso - Dritti ai diritti: in occasione del decennale della proclamazione, da parte dell'Unicef, dei diritti del bambino (e del ragazzo), si è voluto, in armonia con quanto proposto dallUfficio Oratori, aiutare fanciulli e ragazzi a prendere coscienza di alcuni dei loro diritti fondamentali: in molti casi, qui da noi, essi sono rispettati; siamo però talmente abituati a vederceli riconosciuti, che nemmeno ce ne accorgiamo o, addirittura, ne proviamo fastidio - vedi il diritto allistruzione; in questo caso è giusto accorgersi che siamo fortunati e nutrire gratitudine verso chi ci rispetta e accudisce con amore. Ci sono molti fanciulli e ragazzi, nel mondo, che si vedono negati i diritti più elementari, a partire da quello a nascere, una volta che si è stati concepiti nel grembo materno (la triste realtà dellaborto, diffusa anche dalle nostre parti).
Tra i vari diritti, visto che non potevamo svilupparli tutti, ne abbiamo scelto sei: il già citato diritto a nascere, il diritto ad avere una famiglia, quello alla salute, al gioco, allistruzione e il diritto a vivere nella pace.
Li abbiamo scoperti insieme a Giada, la protagonista della nostra storia: "una bambina con un grosso paio di occhiali, una salopette e uno zaino pieno di piccoli oggetti, ma soprattutto viva voglia di sapere, da desiderio di avere risposte ai suoi numerosi perché. Appare come una bambina scaltra, ma sensibile, che si abbandona volentieri alla fantasia e alle avventure che questa suscita nel suo cuore" (dal sussidio del Grest). Nella mancanza di tempo o di capacità da parte dei suoi genitori a rispondere ai suoi perché viene adombrato uno dei diritti che non siamo riusciti a trattare: quello di essere ascoltati (altri diritti non toccati: diritto al nome, all'uguaglianza nella diversità, alla protezione da ogni violenza, inglobato in quello della pace).
Giada incontra luomo dallimpermeabile verde, lunico adulto che risponde alle sue domande, non tanto con le parole, ma conducendola a vivere diverse esperienze, riflettendo sulle quali Giada trova le risposte che cerca. Cè poi il giornale: non solo quello che il personaggio appena ricordato tiene costantemente in mano, ma anche quello, vero e proprio elemento scenografico, attraverso cui questi e Giada passano per entrare nel mondo dellavventura e delle esperienze nuove: emerge un aspetto non direttamente trattato di uno dei diritti che sono stati toccati (diritto allistruzione), quello di essere educati allinformazione; è sul giornale che il più delle volte, leggiamo i fatti che ci parlano dei diritti calpestati; capita così spesso, che ormai sembra trattarsi di cose normali. Nel giornale si deve "entrare", non ci si deve fermare alla superficie delle notizie, poiché "non deve diventare normale sentir parlare di bambini che muoiono di fame, di bimbi - soldato, di bimbi violentati, di bimbi uccisi prima di vedere la luce. Occorre come Giada cominciare col chiedersi "Perché?".
Altro "personaggio" fisso, il treno, completato di volta in volta dai vagoni di ciascun diritto, fino al vagone finale, riempito con i lavori di alcuni dei ragazzi. Con il treno, il capostazione, colui che dà lavvio alla vicenda e ne marca le tappe attraverso la narrazione.
Altri personaggi si avvicendavano di volta in volta.
Oltre alla rappresentazione appena ricordata, ai brevi momenti di preghiera, al canto, al gioco, alla merenda e alle gite fuori porta o più lontano, si sono svolte altre attività: una serata con i genitori (lultima esperienza di questo tipo risale a parecchi anni oro sono), celebrazione della Riconciliazione, piscina, ricerca, visita a persone anziane.
Lunica uscita in paese, salvo le cinque in piscina, è stata effettuata al campo sportivo: il maltempo ci ha bloccato altre uscite che erano programmate. Meta delle gite: Gardaland, il mare (e la granita siciliana) di Alassio, "La Cascina del Sole" a Carobbio degli Angeli, con la breve puntata allabbazia di S. Paolo dArgon (Bg). La giornata al mare non è stata bella come lo scorso anno: cera il sole, ma il forte vento e il conseguente mare agitato non ci hanno permesso di stare molto immersi dellacqua a "slapocciare"; interessante lesperienza di contatto con la natura e con il mondo contadino vissuto nellultima gita, quella alla cascina: ci siamo improvvisati cavallerizzi, panettieri, scultori, attori di cabaret.
Il Grest si è concluso con la festa finale, la sera di domenica 16 settembre. Anche a causa del ritardo con cui è iniziata, si è protratta più di quanto ci si aspettasse, con la riproposta integrale della rappresentazione su Giada, la presentazione delle squadre e di alcuni balletti offerti dalle ragazze. La pioggia, che per fortuna ci ha lasciato finire quanto cera da fare sul palco, ha creato un rapido fuggi - fuggi, a causa del quale solo pochi si sono fermati a degustare le torte e le bevande che alcune famiglie, che ringraziamo, avevano gentilmente offerto, ma che per tutti non sarebbero bastate. Da rilevare la prontezza con cui si è provveduto a smontare il tutto in poco tempo, grazie allimpegno di molti.
Ringraziamo tutti coloro che hanno lavorato per ideare, impostare e realizzare questo Grest. A maggior impegno, corrisponde maggior gratitudine: coloro che hanno lavorato per preparare i vari aspetti, con mesi di anticipo: il lavoro è stato davvero tanto, almeno da parte di alcuni. Un grazie agli animatori delle sei squadre: Ettore, Marta Brognoli, Ilenia Montani, Chiara Bosio, Damiano Micheli, Claudio Guerreschi, Carlo Abrami, Lorenzo Canini, G.Pietro Venturini, Stefano Barbieri, Antonio Ciatti, Mirko Ferrazzi, Pietro Carini, Stefano Simonini, Alberto Rossi, Domenico Baronio, Giovanni Geroldi, Désirée Pedrinelli.
Insieme a questi ringraziamo i viceanimatori, quelli che hanno svolto questo incarico con un minimo di impegno, mentre altri hanno costituito degli "utenti" in più a cui badare, quando non elemento di disturbo allo svolgimento educativo del Grest. Non sto ad elencarli, perché la lista sarebbe troppo lunga. Il nostro ringraziamento alle rev.de Suore che hanno provveduto a raccogliere le iscrizioni e a Iris e Aurora, che ci hanno preparato i panini per la merenda.
Ringraziamo lOcean che ha sponsorizzato le magliette, il cui disegno è riportato nel bel murale sul muro di cinta dellOratorio.
La Festa dellOratorio
7-16 settembre
di don Giovanni
Si è iniziato venerdì 7 settembre, si è finito domenica 16. Le manifestazioni si sono avviate con linteressante dimostrazione del nostro Gruppo Cinofilo; è seguita una serata allinsegna della buona cucina gestita dagli amici dellAvis e del varietà: musica rock dal vivo, offertaci con particolare perizia strumentale dai "Muta Perpetua", che debuttarono proprio in Oratorio qualche mese fa e scketchs spiritosi variamente conditi a cura dei "Desperados". Ancora cena e ancora musica la sera di domenica 9, con il gruppo "Chèi dèla Bandâ". Grazie alliniziativa brillante di alcune mamme, supportate da qualche giovane, il pomeriggio - gli altri anni alquanto spento - di questa domenica si è movimentato grazie ai giochi offerti ai bambini, ma fruiti anche da qualche ragazzo.
Ancora musica la sera di lunedì10: serata per fare quattro salti in allegria al ritmo di vari generi. È stata una bella serata, perché in tanti si sono lasciati coinvolgere, senza eccessive cernite tra i vari generi di musica; i "P.R." alternatisi alla consolle (mi si perdoni il gergo discotecaro) hanno offerto un equilibrato mix che ha reso contenti un po tutti; non si sono registrati comportamenti scorretti, come era successo in altre occasioni. Così è bello: nessuno si sente escluso, non si fa musica "monogusto" e a chi ne ha la capacità viene offerta la possibilità di esprimersi, se quanto viene proposto rientra tra le finalità dellOratorio o, almeno, non le contrasta.
La festa dellOratorio è per chi lo frequenta, ma anche per chi vi lavora: la serata di martedì 11 era dedicata alla Comunità Educativa dellOratorio (CEO): il momento di preghiera in Basilica: "Tra una GMG e laltra, tra Roma 2000 e Toronto 2002", la votazione per eleggere i rappresentanti della CEO nel Consiglio dellOratorio e la cena in fraternità: anche in questoccasione cè stato chi ha lavorato per gli altri, anziché sedere a tavola.
Davvero bella la rappresentazione teatrale "Non avere paura, io sono con te", offertaci dai giovani della comunità "Shalom" di Palazzolo sullOglio: ben impostato lo spettacolo, belle e ben eseguite le musiche, tutte di loro creazione. Mancavano "solo" gli spettatori: un peccato, perché la serata meritava, anche solo per la presenza di questi giovani, che ha indotto comunque qualcuno a pensare.
Vissuta con intensità, preparata da don Giampaolo e da alcuni tra gli animatori degli adolescenti, la serata penitenziale in S. Rocco, la sera di venerdì 14.
Di nuovo a tavola e poi in pista con il liscio proposto dai "Casi rari" (tra loro la nostra Daria Cremaschini) il sabato. Poi la domenica: Festa esterna di s. Luigi: si è iniziato con la bella celebrazione dellEucaristia in Oratorio, alle 9.30, si è continuato con i "Giochi di s. Luigi" nel pomeriggio e la serata: festa conclusiva del Grest e dellintera estate.
La festa dellOratorio, così collocata, svolge egregiamente la funzione di "cerniera" tra un anno pastorale che si chiude e quello che inizia.
Tutto sommato, anche questanno il tempo è stato dalla nostra parte, a parte un po di pioggia lultimo giorno, che ci ha consentito però di completare la serata, e un po di freschino fuori stagione.
Da rilevare anche liniziativa di un gruppo di adolescenti e giovani, che ha dato vita al simpatico stand dei giochi (tiro ai barattoli, ecc.), con annessa "lotteria", accanto a quello delle magliette.
Sta emergendo un gruppo di adolescenti e giovani volonterosi ed entusiasti, con una buona dose di grinta. Speriamo che continui e cresca, perché cè bisogno di un gruppo affiatato che si affianchi ai soliti pochi che si danno da fare.
Ringraziamo tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione delle varie iniziative attraverso cui si è snodata la festa di questanno:
- i gruppi, musicali e non, che sono intervenuti;
- i catechisti e animatori che hanno preparato ed animato la celebrazione della Riconciliazione per i giovani in s. Rocco e la Messa di domenica 16 alle 9.30;
- le mamme e gli animatori che hanno organizzato e seguito le due tornate di giochi per i ragazzi nei due pomeriggi domenicali;
- gli animatori e i ragazzi del Grest che hanno gestito la serata di domenica 16;
- quanti hanno lavorato alla preparazione e al servizio delle serate di cena: gli amici dellAvis e altri che si sono uniti a loro; quanti hanno tenuto in funzione lo stand gastronomico nelle altre giornate,
- le persone che hanno allestito e gestito la "pesca" delle piante e la sottoscrizione;
- le persone che hanno provveduto agli addobbi;
- quanti hanno lavorato a trasportare, montare e rimontare impianto luci e impianto voci, a sistemare sedie e tavoli e quantaltro;
- quanti hanno dato una mano al trasporto, alla collocazione e allasportazione delle sedie;
- la comunità "Shalom";
- coloro che non fossero stati espressamente ricordati e tutti quanti sono intervenuti a queste iniziative e, non ultimi, i pochi che si sono sobbarcati nei giorni successivi, lenorme lavoro di rimettere ordine e pulizia negli ambienti dellOratorio.
"Fin dora invito i giovani ad incamminarsi verso questa meta
..."
Papa Giovanni Paolo II (GMG Roma - 20 agosto 2000)
TORONTO 2002 - XVII Giornata Mondiale della Gioventù
dal 22 al 28 Luglio 2002......
..........COMINCIAMO A PENSARCI
"Voi siete il sale della terra, voi siete la luce del mondo" (Mt 5, 13-14)
"Grazie a Dio per il cammino delle Giornate Mondiali della Gioventù! Grazie a Dio per i tanti giovani che esse hanno coinvolto lungo questi sedici anni! Sono giovani che ora, diventati adulti, continuano a vivere nella fede là dove risiedono e lavorano. Sono certo che anche voi, cari amici, sarete allaltezza di quanti vi hanno preceduto. Voi porterete lannuncio di Cristo nel nuovo millennio."
DallOmelia di Papa Giovanni Paolo II nella messa conclusiva della XV Giornata Mondiale della Gioventù (Roma, 20 agosto 2000).
Gruppo Sport Oratorio "G. Gaggia"
Attività ricreative estive e progetti per il futuro
Per la prima volta, dopo 10 edizioni consecutive, il torneo notturno di calcio non si è potuto svolgere per mancanza di squadre (iscritte ve nerano solo 5). Limpegno per il prossimo anno sarà sicuramente quello di proporlo magari con formule diverse e pubblicizzandolo meglio. Si accettano fin dora consigli ed aiuti. Non siamo comunque stati a guardare: nei mesi di giugno e luglio si sono svolti i tornei di triangolino e basket a tre giocatori. Il primo ha visto 16 squadre partecipanti, il secondo 10, le partite sono state seguite da un numeroso pubblico. È bello rilevare lo spirito di partecipazione e la voglia di divertirsi presente in tutti dimostrando, senza rinunciare allagonismo, che ci si può divertire anche con poco e senza tante pretese.
Tutto ciò è stato possibile grazie alle molte persone che si sono impegnate a seguire ed arbitrare, gratuitamente e con professionalità, il corretto svolgimento delle gare.
Un grazie particolare a Giovanni Geroldi artefice e coordinatore dei due tornei, iniziative che saranno sicuramente ripetute anche il prossimo anno. In cantiere per settembre vi sono un torneo di pallavolo e uno di calcio misto.
Ad ottobre riprenderà pure il campionato CSI con una squadra parzialmente rinnovata. Anche noi ci siamo mossi sul mercato per la campagna acquisti, quindi se ci fosse qualche sponsor di buon cuore...
Lintenzione dellOratorio è di riproporre la scuola calcio, a tale proposito sono in atto colloqui con la dirigenza della Verolese Calcio per vedere di realizzarla in collaborazione in modo da non creare uninutile e assurda concorrenza e garantire al ragazzo una buona preparazione atletica e prima ancora una buona formazione educativa per quel che ci compete.
Gianmaria Tomasoni
"La miseria e la grandezza delluomo non furono mai così vicine e così
evidenti. Anche il cristiano è in continua tentazione di cedere davanti alle false
grandezze, specialmente se si illude di poter garantire lo spirituale col materiale".
(Don Mazzolari)
"Il povero è numero, il povero è sofferenza, il povero è protesta contro le
ingiustizie, il povero è quindi anche una polveriera. Se le dai fuoco, il mondo
salta".
(Don Mazzolari)
"Chi si rispetta si fa rispettare, chi stima se stesso sa come farsi
stimare".
(Antico proverbio cinese)
Verola missionaria
a cura del
Gruppo Volontari delle Missioni "Conoscerci"
Ottobre: mese missionario dellanno 2001
Il Papa nel suo messaggio per la 75a Giornata Missionaria Mondiale afferma che: "Questanno dovrà essere una propizia occasione per riflettere sulla necessità di un più grande sforzo come nel promuovere lo spirito missionario e nel procurare i necessari aiuti materiali di cui i missionari hanno bisogno".
La Missione, afferma sempre il Papa, "è un annuncio gioioso di un dono che è per tutti e che va a tutti proposto con il più grande rispetto della libertà di ciascuno: è il dono della rivelazione del Dio Amore che ha tanto amato il mondo da mandare Suo figlio Unigenito e la Chiesa pertanto, Missionaria per eccellenza, non si può sottrarre allattività missionaria verso i popoli".
Sono queste parole del Santo Padre "Non ci si può sottrarre" che infondono nuovamente fiducia, nella nostra opera, coraggio e speranza, ma con la consapevolezza che non si può più vivere in un mondo diviso in due dove uno cerca la pace fra i popoli, laltro che fomenta la guerra. È con grande serietà ed impegno che facciamo nostro lappello del Papa come facemmo ventiquattro anni fa, il 3 maggio 1978, quando costituemmo il nostro gruppo e decidemmo di metterci, con coraggio, al fianco dei missionari, primo fra tutti Padre Renato Modonesi da Corticelle. Lo stesso anno 16 ottobre 78 il Cardinale Karol Wojtyla veniva eletto Papa. La settimana dopo, 22 ottobre 78 si celebrava la 52a Giornata Missionaria Mondiale e subito il Papa propose un impegno missionario che era un vero programma da protrarre nel tempo: "Dio vi dà tutto con abbondanza perché siate generosi".
Siamo invecchiati di ventiquattro anni, ma questi anni anche a "dispetto" di quanti non hanno mai creduto nella nostra missione o di quanti hanno maturato solo delusioni, non sono stati buttati al vento, il nostro generoso impegno preso in quella occasione con la promessa di fare sul serio, non è mai stato disatteso, non ci siamo mai tirati indietro in nessuna occasione. Chi ha seguito il cammino del gruppo "Conoscerci" anche solo tramite il bollettino "LAngelo di Verola" può sicuramente dire di aver fatto con noi un cammino duro, mortificante, ma con una vocazione fondamentale: quella della cultura dellaccoglienza, dellamore e della carità e di una generosa condivisione che ha comportato di partecipare alle azioni dei missionari e dei volontari laici in terra di missione che non erano sempre a chiedere aiuti ma ci consigliavano e ci spronavano: "Siate Chiesa" per recare al mondo, con la vostra opera, lannuncio gioioso del Vangelo, perché è questo che cambia luomo, le famiglie e i singoli al loro interno e vi dispongono allaccoglienza. Laccoglienza dellaltro comporta creatività, capacità di tessere legami. Queste son le specificità che il gruppo ha saputo realizzare, perché anche queste sono generose e coraggiose testimonianze evangeliche se fatte con amore. Amore anzitutto per il prossimo, che diverrebbe impossibile a chi fosse incapace di amare, di voler bene, fare del bene e non limitarsi a fare piaceri al prossimo. Se non siamo capaci di capire come anche un pezzo di pane possa nutrire la vita del figlio di Dio che ci vive accanto, non siamo certamente capaci di voler bene al nostro fratello nero anche con i fatti. Saper accogliere dalla Misericordia di Dio con gratitudine tutti i beni che Lui ci ha "concessi con abbondanza" e al tempo stesso continuare a sperare in Lui anche quando questi beni ci sono tolti.
Lillusione, il conferire cioè valore assoluto a ciò che invece ha un valore limitato, è il primo passo verso quel perpetuo affanno che alla fine genera malcontento ed egoismo. La visione cristiana dei beni terreni consiste nel lasciare nelle mani di Dio la garanzia del nostro domani, senza avere un atteggiamento di disprezzo nel confronto del cibo, del vestire o della casa, al contrario, è un distacco che restituisce alluomo la libertà di cercare casa, cibo e vestito per ogni uomo come per se stesso. "Non affannatevi dunque per il domani. A ciascun giorno basta la sua pena" (Mt. 6, 25-34). Dunque se veramente crediamo che tutto ciò che abbiamo fatto è stato fatto con laiuto dello Spirito, non possiamo che sentirci in pace con Dio e con noi stessi e la nostra forza è stata anche quella di un gruppo che ha resistito fino a soffrire critiche, a superare disaccordi nel suo interno e a sganciarsi da unattività che non gli si confaceva, quale la raccolta di "rottami" per autofinanziarsi.
Per chi avesse dei dubbi però tutte queste componenti sono comunque meno appariscenti delle testimonianze contrarie più silenziose e che più piacciono a Dio.
(a cura di Rino Bonera)
CALCIO
La prima squadra di calcio del Gruppo Sportivo Verolese disputerà, questanno il campionato di Terza categoria nel Girone A. Ecco il calendario delle partite che ha visto il calcio dinizio lo scorso 16 settembre e che si concluderanno il 5 maggio del prossimo 2002:
1a giornata A. (16.09.01) - R. (20.01.02): Orat. Lograto - Verolese
2a giornata A. (23.09.01) - R. (27.01.02): Quinzano - Verolese
3a giornata A. (30.09.01) - R. (03.02.02): Verolese - Capriano Fenili
4a giornata A. (07.10.01) - R. (10.02.02): Verolese - B. B. A. Bassano
5a giornata A. (14.10.01) - R. (17.02.02): Riposo
6a giornata A. (21.10.01) - R. (24.02.02): Fiesse - Verolese
7a giornata A. (28.10.01) - R. (03.03.02): Verolese - Mairano Pievedizio
8a giornata A. (04.11.01) - R. (10.03.02): Cignano - Verolese
9a giornata A. (11.11.01) - R. (17.03.02): Verolese - Calcio Offlaga
10a giornata A. (18.11.01) - R. (24.03.02): Alfianello - Verolese
11a giornata A. (25.11.01) - R. (07.04.02): Verolese - Rudianese
12a giornata A. (02.12.01) - R. (14.04.02): Verolavecchia - Verolese
13a giornata A. (09.12.01) - R. (21.04.02): Verolese - Atletico Ghedi
14a giornata A. (16.12.01) - R. (28.04.02): Torbole - Verolese
15a giornata A. (23.12.01) - R. (05.05.02): Verolese - Olimpia
Come precisato allinizio il campionato è già iniziato e questi sono i risultati delle prime partite:
1a gior. (16.09): Orat. Lograto - Verolese 1 - 4
2a gior. (23.09): Quinzano - Verolese 1 - 4
3a gior. (30.09): Verolese - Capriano Fenili 0 - 2
Dopo la terza giornata la Verolese, in classifica generale, si trova al 4° posto con 6 punti.
CICLISMO
La scorsa domenica 16 settembre, nel pomeriggio, sono state disputate due gare ciclistiche per le categorie Esordienti 88 e 87. In palio, per i primi, il 5° Trofeo trattoria Bonetti disputato su un circuito cittadino di km. 43,400; per i secondi, in palio, il 5° Trofeo Avis Verolanuova sullo stesso circuito per km. 49,600. Questi gli ordini di arrivo (riportiamo soltanto i primi tre classificati):
Classe 87: 1° Davide Rigo (Azzanese Vr); 2° Cristian Zabbialini (Vallesabbia) a 5"; 3° Loris Piffer (Mezzocorona) a 15".
Classe 88: 1° Cristian Calì (Monteclarense); 2° Adriano Malori (Fidenza); 3° Alex Damiani (Ronco) a 3".
IPPICA
Presso il Centro Ippico "Scuderia Cascina S. Giorgio" sono continuati i Concorsi Ippici Nazionali Formula "C" di salto ad ostacoli. Dopo quelli dell8, del 22 luglio e del 2 settembre scorso, lultimo concorso in programma avrà luogo domenica 7 ottobre.
Abbiamo attinto al sito internet del nostro Comune e, anche noi pubblichiamo, il seguente elenco delle Sezioni che compongono il Gruppo Sportivo Verolese:
Calcio Verolese, Calcio Cadignano, Tennis, Atletica Leggera, Karatè, Pesca Sportiva, Pallacanestro, Pallavolo maschile, Pallavolo femminile, Bocce, Ginnastica artistica, Ciclismo, Motocross, Nuoto - Pallanuoto, Nuoto - Masters.
Arte & cultura
Le poesie di Rosetta
Quando scrissi questa poesia, non erano ancora avvenuti i gravissimi attentati terroristici in America e neppure si profilavano venti di guerra. Ma chiedevo a Maria la pace per gli anni 2000, la protezione e lassistenza fino al termine della nostra esistenza terrena e, insieme, esprimevo profonda ammirazione per limmenso valore del Suo consenso a Dio.
Oggi, alla luce dei fatti, riconfermo la mia preghiera alla Madre di tutti noi e la offro umilmente ai lettori, in questo mese a Lei dedicato, con auspici di pace universale.
Madre di pace
Fu dolce il Tuo consenso
e mite come brezza daprile,
chiaro come lampo
in una notte buia,
fresco come alba di mare.
Fu dolce il Tuo consenso,
Maria, Madre di pace,
tenerezza e vigore e luce
delluniverso intero.
Il Tuo capo chino
meritò in Te lEterno
e noi in Lui il perdono.
Quando la Tua umiltà si fece
Carne del Tuo Figlio
e la trepidazione Verbo,
nellombra e nel silenzio
Ti rifugiasti, sola,
perché la mediazione
Tua fosse completa
e la Sua gloria immensa.
Come fa ogni madre
che scompare, per lasciar spazio
al figlio e al suo affermarsi.
Ora, Maria, mi appari
con Gesù Cristo inerme
calato dalla Croce tra le braccia,
il viso smunto,
il cuore a pezzi, affranto.
Madre suprema, sei bersaglio
di afflizioni umane intense
che in Te cercano tregua,
sei sorriso del conforto estremo,
àncora del nostro trepidare,
mano sicura nellagonia dei tempi.
Accanto a Te la vita
sarà luce e lultimo respiro
avrà il colore bianco della quiete.
Un nuovo anno
LUniversità Aperta riaprirà i battenti martedì 9 ottobre 2001 alle ore 15.30. Dopo tanti anni, il prossimo sarà il tredicesimo, riprende l"avventura" che ogni martedì e venerdì ci vedrà riuniti nel salone della Biblioteca Comunale di Verolanuova.
Non a caso si può definire questa esperienza un "avventura"; infatti, guidati da esperti di alto livello culturale e di provata esperienza professionale, andremo alla scoperta di mondi sconosciuti, approfondiremo la conoscenza di personaggi importanti della letteratura e dellarte, di periodi storici significativi, affronteremo argomenti di grande attualità ma anche legati allesperienza quotidiana, penetreremo nei labirinti di alcune scienze, affineremo il nostro gusto musicale ascoltando le esecuzioni di esperti conosciuti nel mondo della musica.
A tutto questo si aggiunga il piacere di stare insieme, di fare nuove conoscenze, di scambiare esperienze; infatti, gli iscritti allU.A., aumentati continuamente fino a raggiungere il numero di centocinquanta nello scorso anno, provengono da diversi paesi della Bassa; questa è unulteriore conferma che l"avventura" è interessante, piace, gratifica ed arricchisce.
Un grazie particolare, quindi, a chi con impegno, perizia, sacrificio e capacità permette il realizzarsi di questa importante iniziativa, che dà lustro alla nostra Comunità.
Il Gruppo Dirigente invita tutti gli interessati ad iscriversi, auspica che i partecipanti siano sempre più numerosi ed augura a tutti Buon Anno Accademico e Buona Avventura.
p. il Gruppo Dirigente
F. Vergine
N.B:. Le iscrizioni si effettuano presso la Biblioteca Comunale nei giorni di apertura della stessa. In seguito si potranno fare direttamente anche nella sede degli incontri e rimarranno aperte fino a tutto dicembre.
Turni domenicali di guardia farmaceutica dellAzienda S.L. 19
Settembre
7
S. Gervasio
Leno (Castelletto)
14
Pontevico (dr. Pinzi)
Leno (dr. Bravi)
21
Pontevico (dr. Romano)
Offlaga
28
Bassano Brescianono
Borgo San Giacomo
ottobre
4
Alfianello
San Paolo
11
Verolanuova (Comunale)
Bagnolo M. (dr. Ingardi)
N.B.: Lelenco è provvisorio.
N.B.: Il turno domenicale ha inizio dal pomeriggio del venerdì precedente e nellelenco sono indicate soltanto le farmacie più vicine a Verolanuova. Qui, però, ogni sabato è aperta la farmacia comunale dalle ore 15.00 alle 19.00.
Servizio Sanitario (soltanto nei casi di urgenza e di emergenza): 118
Gruppo Verolese Volontari del Soccorso: 030 936 1 662 (via Grimani)
Problemi con le droghe?: 030 993 7 210
Alcolisti in trattamento: 030 931019 oppure 030 93 22 45
Vigili del Fuoco: 030 93 10 27
Carabinieri - Pronto intervento: 112
N.B.: Il servizio sanitario prefestivo, festivo e notturno si svolge dal sabato mattina alle ore 10.00 fino al lunedì alle ore 8.00 e tutte le notti dalle ore 20.00 alle ore 8.00.
Per le prenotazioni di trasporto con autoambulanza del Gruppo Volontari del Soccorso telefonare: dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.00; inoltre dalle ore 8.00 del sabato alle 7.00 del lunedì.
Per i collaboratori de "LAngelo di Verola"
Invitiamo i collaboratori a far pervenire i loro articoli possibilmente dattiloscritti (se scritti a mano: in stampatello per ragioni tecniche) unicamente ai sacerdoti entro e non oltre le ore 12 di venerdì 19 ottobre. Quelli pervenuti oltre tale data non saranno pubblicati.
La redazione non è tenuta a dare giustificazioni per la non avvenuta pubblicazione degli articoli pervenuti né risponde delle fotografie non ritirate dagli interessati entro quindici giorni dalla pubblicazione sul bollettino.
LA REDAZIONE
Orario ferroviario
valido fino al 26 gennaio 2002
Stazione di Verolanuova
Partenza da Arrivo a Partenza da Arrivo a:
Cremona | Verolanuova | Brescia | Brescia | Verolanuova | Cremona |
05.24 | 05.44 (1) | 06.10 | 06.23 | 06.50 (2) | 07.09 |
06.27 | 06.49 (2) | 07.22 | 06.48 | 07.16 (2) | 07.52 |
07.30 | 08.04 (3) | 08.28 | 07.44 | 08.03 (9) | 08.19 |
08.45 | 09.05 (2) | 09.33 | 08.42 | 09.05 (4) | 09.24 |
09.45 | 10.07 (4) | 10.34 | 09.18 | 09.45 (2) | 10.07 |
10.33 | 10.59 (5) | 11.25 | 10.32 | 10.58 (2) | 11.17 |
11.38 | 12.00 (3) | 12.26 | 10.50 | 11.16 (4) | 11.37 |
11.42 | 12.01 (4) | 12.25 | 12.10 | 12.40 (5) | 13.00 |
13.10 | 13.36 (2) | 14.01 | 12.51 | 13.14 (4) | 13.32 |
13.42 | 14.04 (4) | 14.30 | 13.10 | 13.35 (2) | 13.54 |
14.11 | 14.32 (2) | 15.01 | 14.32 | 14.59 (5) | 15.20 |
16.02 | 16.21 (4) | 16.45 | 14.50 | 15.13 (4) | 15.32 |
16.02 | 16.23 (5) | 16.55 | 16.28 | 16.53 (7) | 17.18 |
17.23 | 17.44 (2) | 18.13 | 17.25 | 17.48 (4) | 18.07 |
18.22 | 18.41 (4) | 19.05 | 17.28 | 17.58 (2) | 18.20 |
18.58 | 19.20 (6) | 19.45 | 18.28 | 18.53 (2) | 19.17 |
21.35 | 21.52 (8) | 22.13 | 20.06 | 20.31 (2) | 20.53 |
20.20 | 20.46 (4) | 21.13 | |||
21.32 | 22.04 (3) | 22.27 |
(1) dal lunedì al venerdì
(2) dal lunedì al sabato
(3) giornaliero
(4) festivo
(5) feriale fino al 22 dicembre e dal 7 gennaio
(6) feriale - da Fidenza
(7) feriale - prosegue per Fidenza
(8) Freccia della Versilia - giornaliero (da Pisa per Bergamo)
(9) Freccia della Versilia - giornaliero (da Bergamo per Pisa)
- Comunichiamo che la rappresentazione teatrale "La Cena, programma per sabato 6.10.2001 presso lAuditorium della Biblioteca Comunale, è stata rinviata ad altra data, per motivi indipendenti dalla volontà dellAssessorato alla Cultura del Comune di Verolanuova.
- Come ogni anno stiamo richiedendo i programmi per la prossima stagione al Teatro Grande ed al Sociale di Brescia, al Teatro Ponchielli di Cremona, al Sociale di Sorresina ed al Politeama di Manerbio.
Basta un clic...
Aggiornamenti in tempo reale su tutte le iniziative organizzate dal Comune di Verolanuova, basta un clic sul nostro bellissimo sito allindirizzo
Troverai notizie sulla storia di Verolanuova, informazioni sugli organi ed uffici comunali, Sport, Tempo e Cultura, lelenco delle Associazioni di Volontari presenti sul territorio Verolese, il Notiziario Comunale aggiornato settimanalmente, le novità di Biblioteca e la possibilità di collegarti al "Cercalibri" (il Catalogo Collettivo della Provincia di Brescia relativo al patrimonio librario delle Biblioteche Comunali aderenti al Progetto), notizie dallInformagiovani ed altri link utili.
Il sito internet comunale è a disposizione anche delle Associazioni di Volontariato. Se fai parti di una Associazione di cui non siamo a conoscenza fatti sentire e ti inserimento nel nostro elenco.
l.b.
Il pensiero...
"I problemi della vittoria sono pù gradevoli di quelli della sconfitta ma non meno
difficili da risolversi".
(Churchill, Discorso alla Casa dei Comuni, 11 novembre 1942)
...e il proverbio del mese:
"I cadenàs perché no i scaìne bösogna ontài".
(I catenacci perché non stridano bisogna ungerli - Riferito alle bustarelle)
Il Santo del mese
S. Francesco dAssisi - 4 ottobre - giovedì - Patrono dItalia
Il poverello è uno dei santi più conosciuti e venerati. Da giovane amava la vita
mondana. Un sogno rivelatore lo condusse a fondare lOrdine dei Frati Minori
caratterizzato dalla povertà. Morì nel 1226 e fu canonizzato due anni dopo.
Le "Risposte"
Qual è lorigine del detto: "È un busillis"?
Si dice: ecco il busillis, qui sta il busillis, questo è il busillis, per indicare il
nocciolo duna questione, la difficoltà, linciampo. Si racconta che uno
scolaro (o forse un chierico, o un prete) doveva tradurre il principio dun brano del
Vangelo, e arrivando alla fine del rigo, divise così le parole in diebus illis (in quei
giorni): in die-busillis. Quando poi tradusse, rese senza esitare: nel giorno del
busillis. Da allora il termine busillis restò a indicare un ostacolo non facilmente
superabile.
Colmo:
- Qual è il colmo di una gallina?
- Avere tante penne e non saper scrivere.
DAL MEDICO
Un giorno un tizio va dal dottore:
- Buon giorno dottore, sono venuto per mio fratello...
- Dica, dica...
- Beh... crede di essere un camion!
- Lo porti qui che così lo visito!
- Ma come, qui in centro? E dove lo parcheggio?
MILLEPIEDI
Un millepiedi dice a un altro:
- Hai visto che bella giornata? Andiamo a fare quattromila passi...
Pierino
Pierino sta facendo le parole crociate:
- Dodici orizzontale, due lettere: "Sei romano"...
Ci pensa un po e poi scrive:
- NO
Sposi
Perché due sposi, dopo il matrimonio diventano americani?
Perchè sono stati uniti.
IN CAMPAGNA
Un cittadino in vacanza in campagna chiede a un contadino:
- Cosa ne fate di tutto quel concime?
- Lo mettiamo sulle fragole.
- Che strano: noi sulle fragole ci mettiamo zucchero e panna!
Radio Basilica riprende le trasmissioni
Dalla metà di ottobre Radio Basilica riprenderà le sue trasmissioni in diretta. La ripresa sarà parziale e andrà a regime solo entro la metà di novembre.
Per ora riprenderanno tutte le trasmissioni domenicali: Accorrete Numerosi alle 10.30; il Radiogiornale alle ore 12.00; Tavola Grande alle 12.30. Tutti i giorni alle 9.30 riprende anche "Il Caleidoscopio" a cura di Mirella.
Continuano i lavori per lallestimento del nuovo studio in via Dante che speriamo di poter inaugurare entro il prossimo Natale. Con il trasferimento nel nuovo studio inizieranno anche molte altre nuove trasmissioni e avvieremo anche i festeggiamenti per il 20° anniversario di RadioBasilica, che iniziò le sue trasmissioni proprio a Natale del 1981.
Rinnoviamo linvito a collaborare con la nostra emittente. Per una radio che sia veramente al servizio della comunità cè bisogno dellaiuto di tutti.
Sito Internet: Tutti i Paesi che ci hanno visitato.
Molti cambiamenti sono in atto nel nostro sito Internet: Cè una nuova Home Page ed è in atto un progressivo cambiamento grafico di molte parti. Tutte le variazioni sono tempestivamente segnalate in "Cosa cè di nuovo - Last Updates", il collegamento che trovate nel menù di sinistra dellHome Page. Visitare per credere.
Come annunciato nel numero scorso pubblichiamo lelenco di tutti i Paesi che hanno visitato il sito internet della parrocchia dallAgosto 2000 al Settembre 2001:
Andorra - Arabia Saudita - Argentina - Australia - Austria - Belgio - Bielorussia - Bolivia - Bosnia Erzegovina - Brasile - Bulgaria- Camerun - Canada- Cile - Cina - Cipro - Città Stato del Vaticano - Colombia - Corea del Sud - Costa dAvorio - Costa Rica - Croazia - Danimarca - Ecuador - Emirati Arabi Uniti - Estonia - Federazione Russa - Filippine - Finlandia- Francia - Germania Giappone - Giordania - Grecia - Hong Kong - India - Indonesia - Irlanda- Islanda - Isola Christmas - Isole Cocos (Keeling) - Israele - Italia- Lettonia - Libano - Lituania - Lussemburgo - Malesia - Malta - Mauritius - Messico - Monaco - Niue - Norvegia - Nuova Zelanda (Aotearoa) - Olanda - Perù - Polonia - Portogallo - Principato di Monaco - Regno Unito - Repubblica Ceca - Repubblica Dominicana - Repubblica Slovacca- Romania - San Marino - Senegal - Singapore - Slovenia - Spagna - Stati Uniti dAmerica - Stati Uniti Enti Commerciali - Stati Uniti Enti Educativi - Stati Uniti Enti Governativi - Stati Uniti Enti Militari - Sud Africa - Svezia - Svizzera - Thailandia - Taiwan - Tonga - Trinidad e Tobago - Turchia - Ucraina - Ungheria - Uruguai - Venezuela - Yugoslavia.
Visitatori al 20 Settembre 2001: 151.075 - Pagine visitate: 436.010
Non dimenticate di votare il nostro sito nei "Top Ten" di Profeta utilizzando lapposito pulsante che si trova in fondo allHome Page.
È ormai da anni che lestate dei Verolesi è scandita da un appuntamento irrinunciabile: la "Festa della Solidarietà".
Perciò come ogni tradizione che si rispetti anche questanno durante le serate dal 30 giugno al 9 luglio, numerose persone si sono ritrovate presso il campo sportivo per trascorrere un po di tempo insieme mangiando "le specialità Avisine", ballando oppure giocando agli stands allestiti.
Anche il tempo per la maggior parte delle serate è stato dalla nostra parte ed ha contribuito alla buona riuscita della festa.
Inoltre, cosa più importante, siamo sicuri che lo scopo primario di questa iniziativa sia stato raggiunto: far conoscere la nostra Associazione che speriamo non mancherà di avere nuovi volontari disposti a donare un po del loro sangue a chi ne ha bisogno e perché no, un po del loro tempo magari per collaborare alla prossima festa del 2002!
Cogliamo loccasione per ringraziare chi a diverso titolo ha contribuito alla riuscita della festa.
Francesca Bodini
Abbiamo ricevuto allultimo momento e volentieri pubblichiamo.
Come in ogni ambito delle società ci sono gli avvicendamenti, anche nelle comunità religiose avvengono.
Al di là delle sofferenze che porta un cambio di persone, per i rapporti che si sono istaurati, dovrebbe comunque essere motivo di ricchezza, per la persona stessa e per la comunità tutta perché ci possono essere idee e freschezza nuove, pur nella continuità dellazione pastorale ed educativa.
Mi presento: sono sr. Emilia Marchesi, vengo dalla "bergamasca".
Arrivo da Romano Di Lombardia, dopo aver svolto per nove anni lo stesso ruolo di superiora della comunità e direttrice della scuola materna.
Ho trovato una ben organizzata scuola materna, con educatrici impegnate e coscienti del loro ruolo: persone cioé che aiutano il bambino a "farsi" uomo, cioè capace di scelte consapevoli, per entrare nella società con impegno nella coerenza e nella fedeltà alla vocazione umana; educatrici e personale ausiliario che collaborano fattivamente perché la scuola materna sia sempre più funzionale e coinvolga i genitori perché sia sempre più scuola della famiglia.
Ho trovato ancora sacerdoti fortemente impegnati nellazione, e sono certa che insieme cammineremo sulla strada della carità per il bene delle persone di Verolanuova. Mi sono incontrata con parecchie persone che mi hanno accolto con cordialità, visto che la casa delle suore è appoggio per i numerosi incontri pastorali.
E per tutto questo: ci auguriamo buon cammino.
Sr. Emilia
La nonna Pasqua Calissi ved. Valota lo scorso 13 aprile è arrivata al traguardo del suo 96° compleanno.
Alla festa erano presenti i figli, la nuora, il genero e i nipoti, tutti in allegria intorno alla festeggiata.
Auguri anche dalla famiglia de "LAngelo".
Battesimi
27 Oliveti Luca di Fabio e di Penocchio Rossana
28 Cominelli Marco di Amilcare e di Quaranta Angela
29 Salvati Simone di Massimo e di Testa Rosa
30 Bordonali Nicola di Pierangelo e di Rambaldini Valeria
31 Barbieri Federico di Amedeo e di Bertoni Anna M.
32 Azzini Anna di Emanuele e di Pinna Clizia
33 Alessandrini Beatrice di Federico e di Rogato Barbara
Matrimoni
21 Marchina Enrico con Sala Monica
22 Arcari Gabriele con Mondolo Marzia
23 Plodari Antonio con Mombelli Laura
24 Della Torre Stefano con Maia Margherita
25 Cosio Dario con Baggio Simona
26 Crotti Marco con Gavazzoli Lorena
27 Cattaneo Giuseppe con Massetti Daniela
28 Sandrini Ivan con Pari Erika
Defunti
40 Abrami Maria di anni 84
41 Cremaschini Angelo di anni 86
42 Rossi Elena di anni 72
Fogazzi Giulia Montani di anni 89
Offerte pro restauri tele e altari della Basilica
Giornata celebrata nel mese di settembre 2.240.000
N.N. 100.000
In memoria 200.000
Cervati 100.000
In memoria dei cari genitori 300.000
In memoria della mamma Agostina 200.000
Una coppia di fidanzati 200.000
In memoria del caro papà e sposo Agostino 1.000.000
In memoria dello sposo e papà Antonio 10.000.000
In memoria dei cari defunti 5.000.000
Classe 1926 200.000
In memoria del caro Gianfranco 200.000
Dalla Cappella Casa Albergo 285.000
N.N. 40.000
TOTALE 20.025.000
Offerte a Radiobasilica
N.N. 1.000.000