L'Angelo di Verola L'Angelo di Verola Mensile di Vita Parrocchiale


Anno XXVI n° 11 - Novembre 2001

copertina

Edizione a stampa a cura di Mons Luigi Corrini
Redazione: Rino Bonera - Don Giampaolo Goffi - Don Giovanni Gritti
Edizione on-line a cura di Tiziano Cervati

SOMMARIO

La copertina è un omaggio al verolese Beato don Arcangelo Tadini nel secondo anniversario della sua beatificazione

3   Abbiamo bisogno di speranza (D. L. Corrini)
6   Calendario liturgico
11 Il pellegrinaggio interiore (2) (D. F. Dorofatti)
13 Rimetti a noi i nostri debiti (D. Giovanni)
15 Ogni mese ... una preghiera (D. Giovanni

vita parrocchiale

16 Solidarietà con gli operai della OCEAN (C.P.P.)
17 I Centri di Ascolto
18 A. Tadini e la preghiera (D. M. Trebeschi)
22 Il grazie del comitato (Com. B. Tadini)
23 La Basilica ritrova la sua arte (G. M. Andrico)
24 Per "Famiglia Cristiana"
25 Riprende la S. V. F.
26 Noi della S. Vincenzo

dagli Oratori

27 Il Cammino di iniziazione cristiana (D. Giovanni)
33 Per i Giovani, con i giovani (D. Giovanni)
36 Sichar
38 Mostra del libro
     Servizio civile
39 Impariamo il calcio... (G. S. O.)

le nostre rubriche

40 Quale missione oggi? (Gr. "Conoscerci")
42 Verola sport (R. Bonera)
     Pensieri sparsi

varie - cronaca

43 "Terra mia" (R. Mor)
45 Spettatori non passivi (S. Baiguera)
48 Turni delle farmacie
     Numeri Utili
     Per i collaboratori dell'Angelo
49 Relax... iamoci... (errebi)
50 Per i più piccoli
51 Il referendum del 7 ottobre
     Dall’Avis (F. Bodini)
52 Impariamo l’Euro
54 Anagrafe parrocchiale
     Offerte pro opere parrocchiali
55 Aggiornamenti


la parola del Prevosto

Abbiamo bisogno di speranza

La prima domenica di dicembre saluterà il nuovo anno liturgico.

Il tempo con cui si apre si chiama "Avvento" e il dono che offre è la speranza.
Il Signore che è venuto viene nuovamente.

C’è bisogno di educarci a saperlo cogliere ponendoci in ascolto dei suoi passi e leggendo i segni attraverso i quali segnala la sua presenza nel Natale che si rinnova.

Una pesante cappa pesa sull’uomo e minaccia di uccidere la fiducia.
La mancanza di gioia di vivere è il disagio più diffuso.
Il clima creato dal terrorismo e dalla guerra ci angoscia.

L’Avvento è il tempo nel quale dobbiamo rieducare la mente e il cuore per entrare in sintonia con la speranza attraverso la lunghezza d’onda della fiducia nel Signore.

La parrocchia offrirà occasioni di preghiera e di riflessione per vivere fruttuosamente questo "tempo forte".

Sfogliando "L’Angelo di Verola" di dieci anni fa ho riletto un articolo pubblicato in occasione dell’apertura dell’Avvento, il tempo dell’attesa del Natale di Cristo Signore, e l’ho trovato straordinariamente attuale.

Offre ancora l’opportunità di una riflessione non scontata, ma attenta a cogliere "nella stagione" che celebra l’evento dell’Incarnazione situazioni e fatti attraverso i quali il Signore ci parla con la sua presenza-assenza: della sua presenza anche quando è rifiutata.

Ritengo che sia una proposta capace di far pensare agli avvenimenti dei nostri giorni che ci angosciano per aprirci ancora alla speranza.

L’Avvento e il Natale

L’Avvento e il Natale non sono semplici fatti emotivi, non sono il risveglio ciclico di un umanitarismo di maniera, e neppure il recupero nostalgico di una semplicità infantile: nulla in sintesi di un processo che parta da noi e abbia noi come protagonisti principali.

Avvento e Natale sono preparazione e celebrazione di un fatto, il più inimmaginabile e sconvolgente della storia umana: il Figlio di Dio si è fatto uomo per salvarci.

Si tratta di un fatto assolutamente gratuito, operato da Dio, del quale gli uomini sono destinatari.

L’atteggiamento più naturale, di fronte al Natale, è lo stupore riconoscente: quello stupore tipico del bambino che Gesù ha stabilito come condizione per entrare nel Regno: "Se non diventerete come bambini non entrerete nel regno dei cieli" (Mt. 19, 14).

Lo stupore cresce man mano che la fede ci fa comprendere la portata dell’evento.

Cosa significa: Gesù nasce per noi? Significa la possibilità per tutti gli uomini di chiamare Dio, Padre, e di ricostituirsi come famiglia. Per tutti gli uomini, anche per quelli che appaiono e si sentono più lontani da questa prospettiva fraterna: Serbi e Croati, bianchi e neri del Sudafrica, arabi ricchi e integralisti e popoli neri diseredati del Sudan, nativi e immigrati di ogni paese, settentrionali e meridionali: per tutti è reale la possibilità di capirsi da fratelli, al di là di ideologie, religioni, culture, ceto sociale...

Significa la possibilità di costruire la pace, non con le armi e la violenza, ma con la giustizia, il dialogo, il rispetto delle persone, la nonviolenza, la conversione delle armi in strumenti di sviluppo e di solidarietà. "... Alla fine dei giorni... forgeranno le loro spade in vomeri, le loro lance in falci: un popolo non alzerà più la spada contro un altro popolo, non impareranno più l’arte della guerra" (Is. 2, 2-4).

Significa credere alla possibilità di realizzare nel mondo la giustizia, sia pure in termini sempre provvisori, possibili, perfettibili.

Significa credere che gli uomini, grazie alla presenza di Cristo, riscoprano il desiderio e l’impegno a vivere in lealtà i rapporti reciproci, giungano ad escludere dal loro orizzonte sopraffazioni, tangenti, corruzioni ed estorsioni di ogni tipo e a gustare il costume della legalità che è garanzia per tutti, ma specialmente per i poveri.

Isaia, parlando dell’era messianica, intravedeva il moltiplicarsi di chi "...cammina santamente e con giustizia respinge il guadagno avuto con la violenza, scuote la sua mano per non trattenere il dono di corruzione" (Is. 35, 15).

In ultima analisi la nascita di Cristo è il più formidabile contributo al recupero della fiducia e della speranza. E tutti sappiamo quale sia la domanda di fiducia che sale oggi dal nostro paese e da tutta l’umanità, di fronte al moltiplicarsi di fatti di sangue e di guerre, alla scoperta di corruzioni capillari e senza numero, alla ripetuta prevaricazione degli interessi di parte sul bene comune, alla paura della gente semplice, allo scoraggiamento degli uomini onesti.

Il Natale viene a dirci che ogni abbandono di speranza è peccato contro la fede; viene a dirci che la fiducia è fondata sulla oggettiva presenza di Dio. "Dove sono, ci sono". Dove sono persone sofferenti e imploranti, lì c’è Cristo. Dove sono uomini onesti, impegnati nel costruire la pace nella giustizia, lì c’è Cristo.

Dove operano credenti e uomini di buona volontà per bonificare e cambiare l’ambiente sociale, economico, politico, i quartieri, le istituzioni, le associazioni, lì c’è il Signore.

A tutti buon Avvento.

don Luigi

Torna al Sommario 


 Calendario liturgico dal 4 novembre al 2 dicembre

 
Novembre

ORARIO SANTE MESSE

In Basilica:
Prefestiva : ore 18.00
Festive : ore 7.30 - 9.30 - 11.00 - 18.00
                : ore 15.00 Celebrazione Liturgica

Feriali : ore 7.00 - 9.00 - 18.00

S. Rocco: Festiva : ore 9.00

S. Anna - Breda Libera: Festiva : ore 10.00

Cappella Casa Albergo: Feriale e prefestiva: ore 16.30

N.B.: In Basilica, ogni sabato dalle ore 15.30 alle 18.00, i sacerdoti sono a disposizione per le confessioni degli adulti. 


4 Domenica XXXI del tempo ordinario

Dal Vangelo - "Gesù disse: - ...due uomini salirono al tempio a pregare... Il pubblicano non osava alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: "O Dio, abbi pietà di me peccatore". Questi tornò a casa giustificato -. (Lc. 18, 13-14)

Sante messe con orario festivo
ore 15.00 Celebrazione liturgica
ore 16.00 Nel salone dell’oratorio femminile - presso le suore - incontro con i genitori, padrini e madrine dei bambini che
                saranno battezzati nei mese di novembre
ore 16.00 Nel salone dell’Oratorio maschile incontro con i genitori dei fanciulli/e della terza elementare

9 venerdì Dedicazione della Basilica lateranense. Festa. Sante messe con orario feriale


11 Domenica XXXII del tempo ordinario

Dal Vangelo - "Che poi i morti risorgono, lo ha indicato anche Mosè, a proposito del roveto, quando chiama il Signore: Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe. Dio non è Dio dei morti ma dei vivi; perché tutti vivono per lui, (Lc. 20, 37-38)

Sante messe con orario festivo

"Giornata Nazionale del Ringraziamento per i frutti della terra e del lavoro dell’uomo".

ore 15.00 Celebrazione liturgica
ore 16.00 Celebrazione comunitaria dei battesimi
ore 16.00 Nel salone dell’Oratorio maschile incontro con i genitori dei ragazzi/e di 2a e 3a media


18 Domenica XXXIII del tempo ordinario

Dal Vangelo - "Gesù disse: "Verranno giorni in cui, di tutto quello che ammirate (il tempio), non resterà pietra su pietra che non venga distrutta" (Lc. 21, 6)

Sante messe con orario festivo

Ottantasettesima giornata mondiale del migrante.

Specialmente per noi italiani il problema "migranti" è motivo di seria riflessione e stimolo alla preghiera e alla concreta solidarietà.

ore 11.00 S. messa solenne per tutti i lavoratori. Al termine, in piazza della Basilica, benedizione dei mezzi di lavoro
ore 15.00 Celebrazione liturgica
ore 16.00 All’Oratorio maschile incontro con i genitori dei fanciulli/e della 4a e 5a elementare

21 mercoledì Presentazione della B. V. Maria. Sante messe con orario feriale

22 giovedì S. Cecilia vergine e martire. Sante messe con orario feriale


25 Domenica XXXIV del tempo ordinario

NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO RE DELL’UNIVERSO - Solennità

Dal Vangelo - "In quel tempo, il popolo stava a vedere, i capi invece schernivano Gesù dicendo: "Ha salvato gli altri, salvi se stesso, se è il Cristo di Dio, il suo eletto"... C’era anche una scritta sopra il suo capo: Questi è il re dei Giudei". (Lc. 23, 35-38)

Sante messe con orario festivo

ore 11.00 Santa messa in canto
ore 15.00 Esposizione del Santissimo, canto del Vespro, adorazione comunitaria. Atto di consacrazione a Cristo Re.
                L’adorazione prosegue fino alle ore 18.00.
ore 16.00 Presso l’Oratorio femminile incontro con l’Azione Cattolica Adulti

30 venerdì S. Andrea Apostolo. Festa. Sante messe con orario feriale 


 DICEMBRE 

ORARIO SANTE MESSE

 

In Basilica:
Prefestiva : ore 18.00
Festive : ore 7.30 - 9.30 - 11.00 - 18.00
                : ore 15.00 Celebrazione Liturgica

Feriali : ore 7.00 - 9.00 - 18.00

S. Rocco: Festiva : ore 9.00

S. Anna - Breda Libera: Festiva : ore 10.00

Cappella Casa Albergo: Feriale e prefestiva: ore 16.30

N.B.: In Basilica, ogni sabato dalle ore 15.30 alle 18.00, i sacerdoti sono a disposizione per le confessioni degli adulti.

 1 sabato Alle ore 15.00 con il suono delle campane si annuncia l’apertura del tempo di Avvento

INIZIA IL NUOVO ANNO LITURGICO

ore 20.30 In Basilica: veglia di preghiera "Entriamo con cuore nuovo nel tempo dell’Avvento"

Con l’Avvento entriamo in un tempo sacro nel quale si celebra la venuta di Nostro Signore Gesù Cristo. Mentre nel tempo di Natale contempliamo il mistero di Dio fatto uomo e dell’Uomo Gesù che si manifesta come Dio, le quattro settimane di Avvento che quest’anno inizia con la domenica 2 dicembre, hanno lo scopo di farci guardare all’avvenire, nell’attesa del glorioso ritorno del Signore. La sintesi della liturgia dell’Avvento la troviamo nei due prefazi di questo tempo: il primo rende grazie al Signore che è già venuto "nell’umiltà della nostra natura umana", il secondo prefazio che si prega dal 17 al 24 dicembre evoca i profeti, S. Giovanni Battista, la Vergine Maria perché "ci prepariamo con gioia al mistero del Natale".


2 Domenica I di Avvento

Dal Vangelo - "Gesù disse ai suoi discepoli... "Vegliate dunque perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà...". (Mt. 24, 42)

Sante messe con orario festivo

ore 15.00 Celebrazione liturgica
ore 16.00 All’Oratorio femminile incontro con i genitori, padrini e madrine dei bambini che saranno battezzati nel mese di
                dicembre

N.B.: 1) Si apre oggi la settimana della stampa cattolica

2) Durante il tempo di Avvento, alle ore 9.00, sarà celebrata "l’Ora di Lodi" e verrà dettato un pensiero di riflessione dopo il Vangelo. Così alle ore 18.00 verrà cantato il Vespro e sarà offerta una riflessione.

AVVENTO INSIEME A MARIA

Domenica 2 dicembre si aprirà il nuovo anno liturgico. Entreremo nel tempo che celebra la triplice venuta del Signore: nel passato, nel presente, nel futuro. Vivremo questo tempo con i sentimenti e lo spirito della Vergine Maria: la figura insostituibile per ogni battezzato che vuole incontrare il Signore che viene. La Madre di Dio è stata creatura che si è posta continuamente in ascolto della Parola del Signore. La vita di Maria fu un costante fidarsi di Dio anche quando molte cose che le venivano chieste non le comprendeva. In questo Avvento guardiamo alla Madonna che ci viene proposta come pellegrina di fede, camminando anche noi incontro al Signore che ci parla e che ci invita a percorrere strade misteriose e talora umanamente assurde. Nella preghiera che, come il calendario liturgico parrocchiale richiama, sarà intensa durante la novena dell’Immacolata, chiederemo al Signore che ci faccia dono di essere sempre disponibili alla sua Parola, sull’esempio di Maria che accolse Gesù, prima nella mente, per fede, e poi lo concepì nel grembo, per amore.

Torna al Sommario 


Il pellegrinaggio interiore
all’incontro con se stessi
e con Dio

di don Franco Dorofatti

(2)

 

2) Il pellegrinaggio paradigma della vita del credente.

Il simbolo è una realtà che contiene due significati: indica una cosa sul piano reale e allude, rinvia a un’altra simboleggiata. Il pellegrinaggio di Abramo, che è il tipico pellegrinaggio del credente, è una realtà simbolica che si qualifica per un andare simbolico. Abramo viveva nella regione di Ur come tanti altri pastori, che andavano alla ricerca di pascoli sempre migliori. Esce dalla Caldea, scende nella regione di Canaan, va in Egitto, risale poi nel Negheb. Sul piano fattuale storico si tratta di nomadismo, di una specie di transumanza, ma sul piano fattuale simbolico la narrazione biblica presenta il pellegrinaggio di Abramo come paradigma della prima fase della storia della salvezza.

A tal proposito la Lettera agli Ebrei è molto chiara: "Per fede Abramo, chiamato da Dio, obbedì avviandosi per un luogo che doveva ricevere in eredità e partì senza sapere dove andasse. Per fede soggiornò nella terra promessa... come anche Isacco e Giacobbe coeredi della medesima promessa...". (Eb. 11, 8-9). Tutta la storia del popolo ebreo è stata un’epopea di pellegrinaggi: l’esodo dall’Egitto alla terra promessa attraverso il deserto, il pellegrinaggio-deportazione a Babilonia con successivo ritorno, i pellegrinaggi rituali di "ascensioni" annuali a Gerusalemme, infine il pellegrinaggio della grande diaspora. Il popolo ebreo è pellegrino, che è più che nomade. Il nomade si sposta alla ricerca di pascoli, meglio di fonti con pascoli e va alla fonte secondo il cammino insegnato dai padri, il pellegrino si sposta e va con un obiettivo, con una meta: "Va’ verso il paese che ti indicherò"

(Gn 12, 1). Abramo non sa dove arriverà, ma sa che Dio per strada gli rivelerà la meta del cammino. Egli, invitato a lasciare la propria terra, diventa nomade e pellegrino, lascia la patria, la casa di suo padre per diventare depositario della promessa.

Mosè sul monte Nebo vede la terra promessa: "Questo è il paese per il quale io ho giurato ad Abramo, a Isacco, a Giacobbe: Io lo darò alla tua discendenza. Te l’ho fatto vedere con i tuoi occhi, ma tu non vi entrerai!" (Dt 34, 4). Il popolo ebreo, dunque, nasce dalla condizione di nomade e si fa popolo pellegrino sorretto dalla speranza di una promessa. E il pio Israelita, facendo la professione di fede, dice la sua consapevolezza di appartenere a un popolo pellegrino che ha una chiamata: "Mio padre era un Arameo errante; scese in Egitto, vi stette come un forestiero con poca gente e vi diventò una nazione grande e numerosa... il Signore ci fece uscire dall’Egitto con una mano potente... ci condusse in questo luogo e ci diede questo paese, dove scorre latte e miele..." (Dt 26, 5-11).

Con Cristo l’epopea dell’ebreo pellegrino tocca l’apice. L’incarnazione è un evento che rientra nella categoria del pellegrinaggio. "Tutta la vita del Signore è un grande viaggio, un pellegrinaggio verso Gerusalemme... Ma la Gerusalemme verso cui Gesù tende non è tanto la città dell’antico tempio, quanto il luogo della nuova Pasqua, dove si attua il suo mistero di morte e risurrezione... L’Incarnazione si compie nella Pasqua. Il cammino del Verbo nel tempo non può dirsi compiuto fino quando, passando attraverso il mistero della morte e risurrezione, Egli non torna al Padre... Anche il destino del discepolo di Gesù è quello di partecipare al mistero della Pasqua e il pellegrinaggio cristiano assume un significato pasquale.

Camminare insieme verso un luogo santo diventa segno espressivo della partecipazione alla Pasqua del Signore, soprattutto quando culmina nella celebrazione dei sacramenti della Riconciliazione e dell’Eucaristia. Nei primi secoli del cristianesimo i cristiani pellegrinavano verso la Terra santa, dove Gesù era nato, vissuto e morto e risorto, nella quale è possibile sperimentare l’evento della salvezza in modo più intenso. Dopo l’arrivo dei Musulmani a Gerusalemme, i pellegrini dirottarono verso Roma, la nuova Gerusalemme; dov’era la tomba di Pietro e Paolo, e verso un’infinità di luoghi santi dov’era avvenuta una qualche manifestazione del divino.

Ancora oggi i "palmieri", i "romei", i "peregrini" ricordano al mondo la natura pellegrinante della comunità cristiana, popolo in cammino all’incontro con Dio. Il Concilio Vaticano II presenta nelle sue costituzioni la Chiesa pellegrina, presente nel mondo, che compie il "pellegrinaggio verso il Regno".

Ebbene al grande pellegrinaggio, compiuto da Cristo e dalla Chiesa nella storia, ogni cristiano è invitato a partecipare mediante il viaggio concreto verso i "luoghi santi", ma soprattutto attraverso il viaggio interiore dell’io che va a Dio.

(continua) 

Torna al Sommario 



Eredità del Giubileo

 

Rimetti a noi i nostri debiti

(8) 

a cura di don Giovanni

 

Una realtà tragica, su cui il Santo Padre ci ha invitato a porre l’attenzione e che ci interpella, è la questione del debito estero.

Continuiamo a mediare, sintetizzandoli attraverso un’opera di selezione (siamo prossimi alla conclusione), i concetti e le informazioni, gli stimoli e gli appelli alla nostra coscienza contenuti nel libro Un debito senza fine, curato in occasione del giubileo dalla Commissione Diocesana per la riduzione del debito estero.

Spero che quanto siamo andati scrivendo in questi mesi, abbia dato almeno un’idea di cosa significhi il problema del debito estero dei Paesi poveri del mondo. Chi ha buona volontà può approfondire attraverso la ricerca e la lettura personale: abbiamo già indicato qualche mese fa il titolo di alcune riviste missionarie a cui ci si può abbonare: cosa quanto mai opportuna: una finestra sul mondo non dovrebbe mancare in nessuna famiglia che, dicendosi cristiana, deve coltivare la solidarietà, espressione dell’amore cristiano. Inoltre, in fondo al libro che ha fatto da base a questi articoli è presentata una ricca bibliografia. Il primo libro da procurarsi dovrebbe essere appunto questo. Lo si trova presso l’Ufficio Missionario diocesano o nell’Ufficio Oratori, oppure si può chiedere al sottoscritto di procurarlo: non costa caro.

Ogni bambino che nasce in un paese del Terzo Mondo si trova sulle spalle un debito di 360 $, pari o superiore al valore del reddito medio annuo per abitante di quello stesso Paese. Il debito totale supera i 2000 miliardi di dollari: una cifra sbalorditiva, che fatichiamo persino a realizzare mentalmente. Creditori sono i Paesi ricchi e le loro istituzioni finanziarie: Banca Mondiale e Fondo Monetario Internazionale. Dovremmo avere capito che il condono di questo debito non è un atto di elemosina, ma la restituzione di quanto ingiustamente è stato preso: un atto di giustizia.

L’Unicef ha calcolato che sarebbero sufficienti 9 miliardi di dollari in più da investire nell’Africa sub sahariana per salvare la vita a 21 milioni di persone: i Paesi di quest’area versano ogni anno 13 miliardi di dollari al sistema bancario dei paesi del Nord del mondo. Per ogni dollaro che diamo in aiuto al Sud del mondo, tre ritornano al Nord come pagamento del debito.

Ce lo siamo chiesti ogni volta:

Cosa dobbiamo fare?

Abbiamo indicato varie possibilità. Abbiamo parlato della necessità di consumare meno, per lasciare qualcosa anche agli altri, e consumare meglio: consumo critico. Una forma di questo è il boicottaggio: non si acquistano prodotti di quelle imprese multinazionali che ledono i diritti umani dei lavoratori o si servono del lavoro minorile, quando non del lavoro schiavo e, in questa maniera, contribuiscono al dissanguamento delle economie dei Paesi poveri. È una maniera lecita di fare pressione e contestare comportamenti sbagliati e spingere al cambiamento.

Si capisce bene che il boicottaggio ha nulla a che vedere con il teppismo di chi si maschera da contestatore antiglobalizzazione per sfasciare vetrine, saccheggiare negozi, incendiare automobili.

Anche per questo è necessaria l’informazione, per sapere verso chi esercitare il boicottaggio. Nell’epoca della globalizzazione, infatti, la produzione è spezzettata in varie fasi e diffusa in diversi Paesi. Così, le ditte proprietarie dei marchi non si assumono più la responsabilità delle condizioni di lavoro, poiché i vari passaggi della produzione sono subappaltati. Il consumatore con molta difficoltà può sapere, se pure gli interessa saperlo, com’è stato prodotto l’oggetto di cui fa uso, se per esempio un pallone di cuoio o un tappeto orientale è stato prodotto da bambini schiavi centroasiatici (Pakistan, per es.). Chi naviga in internet può vedere www.manitese.it/manitese.htm . Si possono trovare schede informative interessanti, che accanto alle tradizionali "nemiche" come Nike e Nestlé, ne elenca altre che mano a mano vengono aggiunte alla "lista nera", e alcune che ne vengono tolte poiché mostrano di cambiare sistema: il boicottaggio serve.

Accanto alle due multinazionali appena citate, avevamo già fatto cenno alla Mc Donald’s. Parliamo, a modo d’esempio, di altre, di cui è bene non acquistare i prodotti:

Ananas Del Monte, multinazionale anglo-sudafricana: "l’uomo Del Monte ha detto sì", in realtà dice tanti no: alla giustizia e al rispetto dei diritti umani, compreso quello di proprietà. Buona parte di questi ananas proviene dalle Filippine, coltivate a questo scopo per 24.00 ettari e impiegando 11.000 lavoratori. Poiché una legge di quel Paese vieta alle compagnie straniere di possedere più di 1024 ettari di terra, la Del Monte li prende in affitto dai piccoli proprietari. Questi vengono "persuasi" ad affittare; se fanno i " bravi", tutto va bene. Se rifiutano si effettuano rappresaglie: uomini armati per intimorire e ruspe che demoliscono tutto ciò che incontrano. Alla fine il piccolo proprietario, in questo modo gentilmente convinto, firma il contratto. Non stiamo a descrivere le condizioni di lavoro nei campi e nelle fabbriche di inscatolamento.

Nike: multinazionale americana che produce in Indonesia. Quanti di noi si fregiano di questa "firma"! ebbene: salario medio giornaliero nel ‘99 di 24.000 lavoratori (Indonesia, Cina, Vietnam, Sud-Corea): £ 1.100. Leggi nazionali violate: quella sul salario minimo, sul lavoro minorile, gli straordinari, gli orari di lavoro, l'assicurazione, l’organizzazione sindacale e i licenziamenti. Problemi evidenziati: salute (le varie colle, i solventi, le vernici a cui si è esposti per 12 ore al giorno), ferie, congedi di maternità. La Nike spende 180 milioni di dollari ogni anno per la pubblicità. Basterebbe l’1% di questa cifra per migliorare le condizioni di lavoro di 15.000 lavoratori indonesiani. La scusa che non è la Nike a gestire direttamente le fabbriche, è comoda: consente la realizzazione di profitti maggiori; qualcosa potrebbe fare, dice chi ne sa qualcosa. Questo specchietto è quantomai interessante:

quanto costa una scarpa Nike:

voce                  importo in lire percentuale

materiale                     8.460 4%

manodopera            2.340 1%

profitti all’ingrosso 111.600 49%

prezzo al pubblico 225.000 100%

Abbiamo riportato solo alcuni esempi. Chi ha buona volontà ogni credente dovrebbe averla, se veramente è tale e, di conseguenza, cerca la giustizia, poiché il Regno di Dio è Regno di giustizia (v. prefazio della festa di Cristo Re), cercherà di informarsi su numerose altre multinazionali i cui prodotti vanno boicottati. Abbiamo indicato alcuni canali di informazione. Di certo non si possono reperire queste notizie su Grand Hotel o su Novella 2000...

Sul numero di dicembre concluderemo questo argomento con alcune considerazioni finali.

 Torna al Sommario 


 ogni mese ... una preghiera

 

"Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno": è la promessa del Signore Gesù. Fede nell’Eucaristia e intercessione per i defunti si saldano in questa preghiera che presentiamo alla pietà dei lettori de "L’Angelo" in questo mese segnato in modo particolare dal ricordo per loro presso il Signore. "Pane di vita eterna" e "farmaco di immortalità", l’Eucaristia ci unisce a coloro che, nella vita dei santi e dei beati, si nutrono della sua Presenza non più velata da un pezzo di pane, ma risplendente nella luce infinita della gioia di chi vede Lui, faccia a faccia. Di questo incontro gioioso l’Eucaristia che celebriamo e di cui ci nutriamo è per noi, che ancora viviamo in questo mondo, anticipazione festosa.

Coloro che hai nutrito

Coloro che hai nutrito della tua Eucaristia hanno la vita per sempre;
a chi mangia la tua carne hai promesso, Signore, questa vita eterna.

Quante volte i nostri defunti hanno preso parte
al banchetto che ci hai offerto;
quante volte alla messa hanno potuto comunicarsi e ricevere il tuo corpo!

Poiché ti sei donato loro in cibo, nutrili ora
donandoti ad essi affinché ti posseggano nella visione celeste.

Poiché ad ogni comunione avevi posto in essi l’eternità,
falla apparire ora in tutta la sua luce, nella sua gloria finale.

Poiché avevi fatto gustare loro l’umile gioia della tua presenza nascosta,
che possano assaporare la splendida felicità della tua intimità!

Lettura: Gv 6, 48-58

 da Jean Galot, Apri loro, ed. Benedettine, Sorrento

 Torna al Sommario 


 vita parrocchiale

Solidarietà con gli operai dell’Ocean

La comunità parrocchiale di Verolanuova, in comunione con le parrocchie di Verolavecchia e di Cadignano, in queste settimane di apprensione per gli operai dell’Ocean

si sente coinvolta

memore del richiamo di Giovanni Paolo II presente nell’Enciclica "Sollecitudo rei socialis": "tutti siamo responsabili di tutti".

Ricorda

l’indicazione del Concilio Vaticano II nella Costituzione sulla Chiesa e il mondo contemporaneo: "Dio ha destinato la terra e tutto quello che essa contiene, all’uso di tutti gli uomini, e pertanto i beni creati debbono secondo un equo criterio essere partecipati a tutti".

Auspica

che tutto venga tentato perché si trovi la possibilità di soluzioni che rispettino la dignità della persona, la destinazione universale dei beni, i diritti dei lavoratori, l’attenzione alle famiglie.

Esprime solidarietà

a quanti sono nella prova, a tutti i livelli, convinta dell’affermazione del citato documento del Concilio che "le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini di oggi, dei poveri e soprattutto di coloro che soffrono, sono pure le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce dei discepoli di Cristo, e nulla vi è di genuinamente umano che non trovi eco nel loro cuore".

Il Consiglio Pastorale Parrocchiale

 

Torna al Sommario


 Prossimo Centro di Ascolto Lunedì 12 novembre

Mentre ringraziamo il Signore per il dono del "Ritorno di Missione", ci prepariamo ad iniziare i nostri Centri di Ascolto: ricominciamo il nuovo anno prendendoci l’impegno di sostenerli con la nostra buona volontà, ma li affidiamo soprattutto al Signore. Mettiamoci davanti a Lui, a Lui che ce li ha donati e pensando all’esperienza degli anni trascorsi, lasciandoci guidare da queste riflessioni, sentiamoci uniti nella preghiera.

Ti ringraziamo Signore
per la disponibilità delle persone che animano i Centri di Ascolto, ma

Ti chiediamo la grazia
che la loro paura nell’affrontare questa responsabilità possano superarla nel momento in cui, aiutati dalla nostra Comunità, potranno approfondire la loro scelta Cristiana.

Ti ringraziamo Signore
per la risposta positiva avuta nella partecipazione ai Centri di ascolto da parte della fascia adulti-anziani (soprattutto donne), ma

Ti chiediamo la grazia
di assistere alla partecipazione pure degli uomini e dei giovani.

Ti ringraziamo Signore
per i doni ricevuti in questi anni dalle otto Diaconie e dai Centri di Ascolto,

Ma ti chiediamo la grazia
di aiutarci ad integrare, armonizzandole, la vita delle due esperienze. Infatti alla Diaconia e indispensabile la sapienza della Parola di Dio donata nei Centri di Ascolto, ma ai Centri di Ascolto è indispensabile la vita delle Diaconie perché la Sapienza che si cerca di cogliere non sia fuori dalla vita, ma aiuti a dare un senso alla vita.Tutti i doni ricevuti in questi anni, Signore, aiutaci a valorizzarli sempre più, a farli fruttificare. Aiutaci Signore a non accontentarci del cammino fatto, ma con Te approfondirlo, migliorarlo. Aiutaci ad aprirci sempre più, a non vivere queste esperienze solo per star bene noi, ma per cogliere doni da offrire agli altri, vicini e lontani. Il Tuo Santo Spirito ci doni la fantasia e la forza necessaria per trovare strade nuove per portare a tutti gli uomini, con la nostra vita, l’annuncio che "Dio li ama".

 Signore ascolta la nostra preghiera

Torna al Sommario


Arcangelo Tadini sacerdote di preghiera

D. M. Trebeschi (3)

Un altro quadro ci presenta il Tadini in preghiera. Egli frequentava quotidianamente la chiesa per la messa, ma anche per la visita al SS.mo Sacramento, per le confessioni e per altre devozioni, fermandosi a lungo. Da questo intrattenimento quotidiano con Dio, traeva le esortazioni ai suoi fedeli sulla necessità della preghiera. Lo faceva col suo modo comunicativo, rivolgendosi con reiterate domande all’ascoltatore.

"Che cosa vuol dire pregare? Creati che siamo da Dio, circondati da tutti i suoi benefici, assediati da tanti bisogni, pregare vuol dire gettarci in braccio al Padre di tutti i beni e gridargli: gran Padre della bontà, dateci tutto voi, che da voi solo possiamo aspettarci tutto il bene.

Che vuol dire pregare? Con tante colpe sull’anima, sopra l’abisso di una eternità spaventosa e lì già sull’ orlo dal quale stiamo precipitando, pregare vuol dire emettere un grido atterriti: gran Dio della misericordia, salvateci voi, altrimenti noi siamo dannati.

Che vuol dire pregare? Creati per il paradiso e caduti in queste miserie, pregare vuol dire guardare il cielo e dire sospirando col pianto: Signore, non ci possiamo arrivare.

Con tante piaghe che ci straziano il cuore, pregare vuol dire gettarci ai piedi del gran medico delle anime nostre e gemere: caro Gesù fateci piovere dalle vostre piaghe, sulle piaghe nostre, il balsamo del vostro sangue, per non lasciarci morire di mala morte.

E, non si vede da questo l’utilità della preghiera?

Non è forse l’orazione che a Dio ci avvicina e ci mette in una felice corrispondenza con lui?

Non è l’orazione che ci riconduce a quell’utilissimo sentimento della grandezza infinita e della dipendenza nostra, della bontà del nostro padre e della nostra miseria?

Non è l’orazione quel vincolo che ci tiene in comune rapporto? Che unisce la Chiesa della terra alla Chiesa del cielo e che nella Chiesa militante tutti raccoglie in una medesima speranza, i fedeli?

Non è per l’orazione che noi professiamo la fede, che ravviviamo la speranza, che accresciamo gli ardori della carità?

Non è la preghiera il sospiro delle anime innamorate dello sposo celeste?...".

La preghiera permea la giornata, le occupazioni consuete, stando presenti a Dio per consuetudine di amore, respirando in Dio.

"La preghiera. Ecco il mezzo ordinario per ottenere da Dio qualsiasi dono naturale, soprannaturale. Ecco il mezzo universale più breve, più facile di tutti. La preghiera è per l’uomo, assoluto bisogno, respiro dell’anima, l’atmosfera dell’anima in Dio vivissimo [...]

E Gesù apposta ci dice di pregare sempre. Non quella preghiera propriamente detta, perché tutti abbiamo impegni, ma quel respirare in Dio, cioè la nostra mente è elevata a Dio, indirizzare le nostre azioni, conformarci alla sua volontà, specialmente nelle tribolazioni. Necessaria e altrettanto potente. Ecco la forza del debole... La preghiera è la forza del debole, quanto più uno è debole, tanto più è possente la preghiera. La donna finché prega è regina".

Nel quadro del Tadini orante nella sua chiesa, emergono anche le famiglie, i genitori, i giovani, in preghiera, nelle loro case, invitati dalle parole del Beato.

"Avvertite, o padri, che voi con la vostra famiglia, siete in mezzo ai nemici peggiori di Mosé col suo popolo; se non terrete costantemente le mani giunte verso il cielo, sarete vinti. Giovani, ricordate che, a cagione della vostra età, voi siete in mezzo ad un fuoco più crudele di quello in mezzo al quale furono gettati i tre fanciulli di Babilonia; se non loderete e benedirete Dio di cuore, brucerete vivi.

Fanciulle, voi avete in capo una più bella corona che non avesse Ester; ma ricordatevi che un più perfido Amman vi insidia la vita; se non domanderete continuamente aiuto a Dio, da regine diventerete fantesche.

Uomini tutti di ogni condizione, avvertite, ricordatevi che voi vivete fra le licenze, fra i mali esempi, fra i consigli perniciosi d’un mondo infame e, per conseguenza vi trovate in una fossa di leoni famelici più di quelli in cui si trovava seppellito Daniele, se non pregherete sarete sbranati".

Solenni momenti di preghiera erano, a Botticino Sera, le Quarantore (dalla domenica delle Palme al martedì santo), per le quali il Tadini si faceva coadiuvare da predicatori sacerdoti forestieri e dai frati di Rezzato; il mese del S. Cuore (aveva acquistato una statua del S. Cuore esponendola alla venerazione dei fedeli, avviandoli alla celebrazione del mese a lui dedicato e del primo venerdì del mese); il mese Mariano (a novembre fino all'Immacolata, poiché i contadini erano meno impegnati nei lavori dei campi).

 

Torna al Sommario


 Ringraziamento del Comitato per Don Tadini 

Ci è pervenuto il seguente comunicato che pubblichiamo volentieri

Verolanuova, 17 ottobre 2001

Il Comitato del Beato don Arcangelo Tadini sente il dovere di ringraziare:

- La Parrocchia per la disponibilità dimostrata
- Le Suore operaie per aver accolto con entusiasmo l’iniziativa, per i preziosi suggerimenti e per aver procurato autorevoli relatori
- Lo scultore, prof. Luigi Bertoli di Nave, per l’impegno dimostrato nell’ottima realizzazione del busto, per la sua capacità di trasmettere attraverso la sua opera artistica il messaggio di amore e speranza che il Beato consegna alle future generazioni
- Il sig. Sindaco e l’Amministrazione Comunale per la collaborazione
- Tutti i Verolesi che hanno contribuito economicamente alla realizzazione delle celebrazioni in ricordo del Beato permettendo con la loro grande generosità di fare fronte agli impegni finanziari assunti
- Le Banche di Credito Cooperativo di Verolavecchia e l’IMI S. Paolo
- Il Corpo Bandistico locale "Stella Polare " per aver allietato con la musica la giornata di festa
- Tutti coloro che hanno partecipato all’inaugurazione del busto, rivivendo l’indimenticabile celebrazione della Beatificazione di don Arcangelo in Piazza S. Pietro, a Roma, il 3 ottobre 1999.

Grazie Don Tadini! Accompagna il cammino dei Verolesi e rendili più saldi nella fede perché

TU SEI UNO DI NOI!

 

Torna al Sommario


Dal "Giornale di Brescia" del 14 ottobre 2001

La Basilica di Verolanuova ritrova la sua arte

di Gian Mario Andrico

 

Salendo le scale delle impalcature scopri un mondo fantastico. Mano a mano che ti avvicini al catino absidale ecco una sequela di tinte, toni, scene, decorazioni a fresco e stucchi sfilarti innanzi. Rivelandosi, questo celato mondo della creatività, mostra antiche abilità oggi perdute. Scrigno di queste meraviglie d’arte e sopraffini lavori d’artigianato è la Basilica minore di Verolanuova, che in questi giorni vede recuperata all’antico splendore la zona presbiteriale, principiando dall’arco santo. Il lavoro da svolgere è grande, come gli spazi che ti si presentano davanti.

Alla base delle impalcature ti accoglie l’affabilità di Angelo Lorenzini, il restauratore incaricato che col figlio, l’architetto Giuseppe, hanno ricevuto il compito, gravoso quanto ambito di ristabilire là dove volano gli angeli, luci, colori e velature. "Vede - racconta Angelo Lorenzini - quando sono entrato in questo edificio chiesastico la prima volta ho avvertito palpabile la grandezza del luogo e degli uomini che qui hanno lavorato con abilità, sapienza e coraggio. Guardi la bellezza di quel medaglione a fresco, la sua plasticità, gli scorci anatomici e gli sguanci architettonici".

Dice l’architetto Giuseppe Lorenzini, figlio di Angelo, che coordina l’équipe che sta recuperando l’ornamentazione lignea, pittorica e degli stucchi della Basilica: "Abbiamo già tolto uno strato spesso di deposito carbonioso e di pulviscolo che ricoprivano le superfici. Ora si tratta di ritrovare le armonie e l’assetto originario di tutta la composizione".

A metà salita, che già eguaglia e supera l’altezza di quattro piani, incontriamo il prof. Alberto Rossini, componente del Consiglio affari economici della Parrocchia di Verolanuova. Con passione racconta dell’avvio dei lavori che risale ai giorni più caldi del lontano agosto, della committenza e della scelta delle maestranze; delle estreme nobili volontà dei fratelli Rina e Gino Farina che hanno voluto testimoniare l’amore per la loro chiesa e i capolavori in essa contenuti con un gesto di grande generosità. Il professore dice anche delle frequenti visite della Soprintendenza e di molti esperti che seguono da vicino i lavori in corso e afferma: "Ecco un’opera importante. Spero vivamente che tra un po’, quando a fine novembre smonteranno i ponteggi per lasciar vedere ai verolesi la bellezza recuperata di questa parte della Basilica, la gente di Verola comprenda e trovi il coraggio per continuare. C’è il transetto, c’è la cupola che aspettano cure e lavori che sono strettamente necessari...". Un’altra, ammirata occhiata alle pareti, alle vetrate del Trainini, alle decorazioni dei Cominelli, all’opera pittorica di Galperti, al lavoro egregio dei restauratori.

Alla fine della discesa incontriamo don Luigi Corrini, il parroco di Verolanuova: "Scriva, scriva tutto quello che ha visto e udito - suggerisce il reverendo - affinché la gente comprenda il grande dono della bellezza, sappia meravigliarsi ancora e riesca a godere dell’arte e delle sue manifestazioni".

 

Torna al Sommario


La parrocchia e Famiglia Cristiana 

Insieme per il 

Calendario della Solidarietà

 

 

Acquistalo nella tua Parrocchia Domenica 2 Dicembre 2001,
aiuterai chi è
meno fortunato di noi 

Parrocchia, Suore eFamiglia Cristiana 

Domenica 2 dicembre 2001, organizziamo una vendita speciale della rivista "Famiglia Cristiana" con allegato il Calendario della Solidarietà.

Nelle dodici pagine, altrettanti personaggi famosi (Fiorello, Cuccarini, ecc.) chiederanno di essere particolarmente vicino a chi è meno fortunato di noi.

Con 3.800 lire potrai partecipare a questa importante iniziativa; se vuoi essere sicuro di avere la tua "Famiglia Cristiana" prenotala presso le Suore o la Parrocchia.

Se il giornale ti piacerà lo potrai trovare tutte le settimane presso le Suore.

 

Torna al Sommario


 Scuola di Vita Familiare

 

Lunedì 5 novembre alle ore 20.00 presso l’Oratorio maschile inizia la "Scuola di Vita Familiare"

OBIETTIVO:

È rivolta ai giovani fin dalla preadolescenza per una formazione globale: in particolare per favorire la maturità affettiva che consente di capire il vero significato della vita e per acquisire pratiche per una capacità di dono nella famiglia e nella società.

DESTINATARI:

Ragazze e ragazzi dalla terza media in avanti.

LUOGO:

Presso le Rev. Suore di Maria Bambina e all'oratorio maschile.

TEMPO:

Si apre il 5 novembre e si svolge tutti i lunedì, dalle ore 20.00 alle ore 21.30.

N.B.: La scuola di vita familiare prevede momenti formativi di tipo teorico e attività pratiche (cucina, taglio, galateo…)

Vieni alla scuola di vita familiare, ti aspettano tanti amici per aiutarti a ritrovare il vero valore di te stesso e per cercare di
capire insieme:

• quale significato ha la vita, anche la tua;
• quanto è bello l’amore umano fra l’uomo e la donna;
• quanto è grande e buono Colui che ci ha creato per amare;
• quale progetto d’amore può illuminare l’esistenza, ogni esistenza, anche la tua.

 

Torna al Sommario


 Noi della San Vincenzo

 

La nostra attività di vincenziani si svolge seguendo l’esempio del Beato Federico Ozanam che nel 1833, all’età di vent’anni, fondò la Società di San Vincenzo De’ Paoli. Federico era un cristiano laico; studente prima, insegnante poi all’Università della Sorbona a Parigi.

In quegli anni si sentiva ancora forte l’influenza dell’Illuminismo che dava prevalenza alla Ragione sulla Fede e di conseguenza la religione cattolica, la Chiesa, il Papato venivano attaccati e disprezzati.

Federico sentì l’esigenza di difendere la fede cristiana e la Chiesa e lo fece con scritti e con conferenze, e sentì fortemente anche l’esigenza di vivere la carità al servizio dei poveri (scegliendo come esempio e protettore San Vincenzo De’ Paoli).

La vita dei Vincenziani si incardina su due momenti fondamentali: 1) la spiritualità, che vede nel Cristo il Modello e - 2) l’impegno concreto dove il Vincenziano si fa servitore del povero.

La formazione dei vincenziani non é ferma, mensilmente partecipiamo ad un incontro a Brescia presso la sede del Consiglio Centrale, dove il Presidente e il Sacerdote incaricato dal Vescovo ci aggiornano e provvedono alla nostra crescita spirituale.

Il nostro desiderio è quello di vivere pienamente il carisma vincenziano ed essere fedeli ai nostri ideali. Sappiamo che i nostri interventi sono una goccia nel mare dei bisogni, ma a volte abbiamo la gioia di aiutare un padre a trovare lavoro e perciò una famiglia esce dal bisogno e può vivere con serenità e dignità; oppure la gioia di trovare un tetto per chi non ce l’ha, o far passare alcuni momenti lieti agli anziani. Non sempre riusciamo nelle nostre responsabilità, alcuni casi sono di difficile soluzione, aggravati da abitudini diverse, da cultura diversa, a volte da ignoranza; ma la carità cristiana, che è amore al fratello, ci sprona ad andare avanti, confidando sempre nell’aiuto del Signore.

 

 Torna al Sommario


 Pensieri Sparsi

 

"Il dolore che, per fortuna, non risparmia nessuno, è più forte di ogni pregiudizio e congiunge gli uomini che un falso benessere e una falsa superiorità minacciano di separare".
(Don Mazzolari)

Chi non distingue le buone maniere dalle cattive non riesce nemmeno a capire la differenza tra ciò che è virtuoso e ciò che è malvagio.
(Antico proverbio cinese)

 

Torna al Sommario


 dagli oratori

 

Il Cammino di Iniziazione Cristiana 2001-2002 

1 - I gruppi catechistici 

Presentiamo alla conoscenza dei genitori e alla preghiera di tutti, i gruppi di formazione catechistica la cui responsabilità è competenza specifica dell’Oratorio: fanciulli, ragazzi, adolescenti e giovani.

Nel Progetto Educativo del nostro Oratorio (Parte I, cap. 1) è scritto che "l’Oratorio è "laboratorio di evangelizzazione", "cantiere" nel quale si testimonia, si annuncia, si celebra, si accoglie, si progettano e sperimentano iniziative, ponendo attenzione all’educazione globale della persona, chiamata ad accogliere il dono della vita e a viverla".

Proprio tale idea di "laboratorio" è stata usata dal papa nel suo memorabile discorso ai giovani nel corso della grande veglia di Tor Vergata, durante la GMG 2000. Proprio in riferimento ai giovani è scritta la Nota Pastorale di quest’anno del nostro vescovo. Anch’egli riprende tale espressione. Speriamo che saremo aiutati a verificare se e quanto il nostro Oratorio è quel "laboratorio" di cui si dice e a capire come renderlo tale.

Un aspetto del modo di procedere di questo "laboratorio" viene presentato dal PEO un poco più avanti (cap. 2): "L’Oratorio accoglie il ragazzo e il giovane senza pregiudizi o selezioni, promuovendo il rispetto, il dialogo, la tolleranza, la responsabilità, puntando, sempre nel rispetto delle libere scelte personali, all’educazione della capacità di integrare fede e vita". Integrare fede e vita, responsabilità: sono aspetti educativi importanti. Ma ci sono anche rispetto, dialogo, tolleranza: vale la pena richiamarlo, soprattutto in questo momento storico.

Veniamo ora ai gruppi:

ELEMENTARI

1a elementare:

gruppo unico: Suor Ester, con Chiara Zucchelli e Bruno Cocchetti la domenica mattina, alle 9.30, all’Oratorio femminile.

2a elementare:

1° gruppo: Maruska e Damiano Micheli con Graziano Rossini e Michele Amighetti

2° gruppo: Marta Brognoli e Pinelli Cristina con Daniela Rossini e Simone Pizzamiglio

3° gruppo: Stefano Simonini e Lorenzo Canini, con Simonini Alberto e Cristina Venturini

4° gruppo: Mirko Ferrazzi, con Vittoria Ricca, Marcello Venturini e Andrini Nicoletta

Tutti e quattro i gruppi si incontrano all’Oratorio maschile: i primi due alle 9.30 della domenica, gli altri alle 14.30 del sabato.

3a elementare:

1° gruppo: Raffella Tomasoni e Ilenia Montani con Bellomi Stefania e Serena Gozzoli

2° gruppo: Mariangela Cervati con Lorena Sala e Lorenzo Seniga

3° gruppo: Angela Sbaraini, con PierLuigi Amighetti e Cristina Rossetti

4° gruppo: Giusi Bossoni, con Diego Bariselli e Valentina Rossini

Il gruppo 1 si incontra il sabato pomeriggio alle 14.30, gli altri tre la domenica dopo la Messa delle 9.30, all’Oratorio maschile.

4a elementare:

1° gruppo: Elena Quaranta, con Martino Canini ed Elisa Guarneri

2° gruppo: Rosa Filippini, con Nicola Staurenghi e Monteverdi Laura

3° gruppo: Ippolita Burlini, con Chiara Mondini e Fabio Lodrini

4° gruppo: Ambra Migliorati, con Alessandro Gavazzoli e Fabio Mariotti

5° gruppo: Annamaria Minini, con Giovanni Pizzamiglio e Girelli Chiara

Tutti i gruppi si incontrano la domenica mattina, all’Oratorio maschile, dopo la Messa delle 9.30, all’Oratorio Femminile, eccettuato il 3°, che si trova il sabato alle 14.30, all’Oratorio maschile.

5a elementare:

1° gruppo: Claudio Stella, con Matteo Di Terlizzi e Fabrizio Bettinetti

2° gruppo: Roberta Sala e Elisa Rossi, con Daniele Lampugnani

3° gruppo: Cecilia Geroldi, con Chiara Anni e Elisa Ferrari

4° gruppo: Claudio Guerreschi e Giovanni Geroldi, con Giulia Platto e Stefano Baggio

I 4 gruppi si incontrano la domenica mattina, dopo la Messa delle 9.30, il 1° e il 4° all’Oratorio maschile, il 2° e il 3° all’Oratorio femminile.

MEDIE

L’incontro per tutti i gruppi delle medie ha luogo all’Oratorio maschile.

1a media:

1° gruppo: Giusy Rizzo e Donatella Pagliari, il venerdì alle 16.00

2° gruppo: Alberto Rossi con Botta Anna, la domenica dopo la messa delle 9.30

3° gruppo: Domenico Baronio e Chiara Bosio, il venerdì alle 16.00

4° gruppo: Anna Bodini e Simona Turetta, la domenica dopo la messa delle 9.30

5° gruppo: Vinieri Rosa e Pizzamiglio Luigi, con Federica Grassi, il sabato alle 14.30

2a media:

1° gruppo: Carini Pietro con Elisa Carini

2° gruppo: Laura Parenti con Ferrazzi Christian e Maggioni Antonio

3° gruppo: Matteo De Angeli con Annalisa Fogazzi

4° gruppo: Maria Stella Pezzoli, con Daniele Amighetti e Davide Checchi

5° gruppo: Cristina Amighetti, con Daria Dottorini e Laura Cremaschi

I primi 2 gruppi si incontrano la domenica mattina, dopo la Messa delle 9.30, il 4° il venerdì alle 14.30, il 3° e il 5° il sabato, alle 14.30.

3a media

1° gruppo: Carolina Tironi

2° gruppo: Giacomo Cervati

3° gruppo: Pezzoli Michela, con Laura Penocchio

4° gruppo: Ria van der Akker, con Giampietro Mollica

5° gruppo: Maria Barbieri, con Mattia Girelli

Il gruppo 1 si incontra la domenica alle 10.00; il gruppo 2 il sabato, alle 14.30; i gruppi 3 e 4 il venerdì, alle 16.00; il 5° il giovedì alle 14.30.

ADOLESCENTI E GIOVANI

L’incontro di questi gruppi ha luogo all’Oratorio femminile

1° gruppo: prima superiore: Lorenzo Colla e Sabrina Montani

2° gruppo: prima superiore: Luigi Pinelli e Elisabetta Abrami

3° gruppo: seconda superiore: Monica Fontana

4° gruppo: terza superiore 1: Daria Mazzoleni

5° gruppo: terza superiore 2: Giambattista Zani e Montani Lorenzo

6° gruppo: superiore mista: Alba Salini

7° gruppo: Giovani 1 - Don Giovanni

8° gruppo: Giovani 2 - Don Paolo e Cocchetti Francesco

Il gruppo 8 si incontra il giovedì alle 21.00, in casa di don Giampaolo, il gruppo 7 si incontra autonomamente il 1° giovedì del mese alle 20.30 in casa di don Giovanni e poi è inserito nel gruppo dei catechisti (magistero); il gruppo 6 si incontra il giovedì alle 20.30, all’Oratorio femminile, tutti gli altri si ritrovano il venerdì, alle 20.30, all’Oratorio femminile.

I gruppi dei giovani e alcuni di quelli degli adolescenti, la seconda settimana del mese sostituiscono l’incontro di catechesi con la partecipazione all’incontro giovanile di spiritualità a Pontevico, il 2° mercoledì del mese. Per questa e altre iniziative, specificamente proposte ai giovani e agli adolescenti, v. articolo a pag. xy.

Sono in tutto 40 gruppi, con 54 catechisti/e e 49 assistenti. Sono numerosi gli adolescenti che hanno offerto il loro servizio, (alcuni sono ancora con attesa di venire collocati) tra questi, molti sono nuovi; auguriamo loro di conservare l’entusiasmo di cui sono pieni. A loro un benvenuto pieno di simpatia, così come alle "nuove leve" tra i catechisti e le catechiste. A tutti il grazie sincero per la collaborazione che prestano nell’educazione alla fede di fanciulli, ragazzi, adolescenti e giovani; l’incoraggiamento ad affrontare la fatica, che non manca, e le difficoltà, acuite dalla mancanza di interessamento di buona parte dei genitori. Da segnalare che alcuni dei catechisti, insieme ad altre persone volonterose della Parrocchia, stanno frequentando il corso superiore di formazione dei catechisti.

Il cammino catechistico dei vari gruppi, oltre agli incontri e ai momenti celebrativi propri, vive tre ritiri annuali: in Avvento o in prossimità di esso, in Quaresima, in vista della Pentecoste. Per alcuni gruppi sono previsti incontri a livello zonale e/o diocesano e, per gli adolescenti e i giovani, gli esercizi spirituali durante le vacanze di Natale (v. pagg. 31-32).

Coordinamento dei catechisti, secondo le fasce d’età dei ragazzi.

I catechisti dei vari cicli sono seguiti, per quanto riguarda la strutturazione del cammino e la preparazione degli incontri e dei ritiri, da uno dei due direttori dell’Oratorio o da don Gianpaolo. Può essere utile avere anche questo punto di riferimento, per cui, di nuovo, pubblichiamo lo schema che segue:

- catechiste dei gruppi di 2a el.: don Giovanni;

- catechiste dei gruppi di 3a el.: don Giovanni;

- catechisti dei gruppi di 4a e 5a el.: Suor Emilia;

- catechisti dei gruppi di 1a media: don Giovanni;

- catechiste dei gruppi di 2a media: don Giovanni;

- catechisti dei gruppi di 3a media: don Giovanni;

- catechisti degli adolescenti e dei giovani: don Giampaolo;

- formazione del gruppo dei catechisti nel suo insieme (magistero): don Giovanni.

I cammini di 1a elementare e dei Gruppi Giovani sono autonomamente delineati dai rispettivi catechisti.

A tutti chiediamo di accompagnare con la loro preghiera l’azione catechistica dell’Oratorio e la sua opera educativa: l’annuncio della fede è compito di tutti; c’è chi lo realizza facendo il catechista e chi accompagnando con la preghiera l’opera educativa di famiglie e parrocchia. Domandiamo il dono della preghiera in primo luogo ai genitori.

 2 - TAPPE E APPUNTAMENTI

Calendario Parrocchiale delle celebrazioni del Cammino di Iniziazione Cristiana

1) Ammissione ufficiale al Cammino di iniziazione Cristiana - Memoria del Battesimo per i fanciulli di 2a elementare:
Domenica 2 dicembre 2001, ore 9.30

2) Celebrazione della Prima Riconciliazione per i fanciulli di 2a elementare
Domenica 5 maggio 2002, ore 15.00

3) Solenne "Traditio" (consegna) della Preghiera del Signore (Padre Nostro) ai fanciulli di 3a elementare:
Domenica 27 gennaio 2002, ore 11.00

4) Celebrazione della Messa di Prima Comunione per i fanciulli di 3a elementare
Domenica 26 maggio 2002, ore 11.00

5) Redditio del Padre Nostro, per i fanciulli di 5a elementare
Domenica 28 aprile 2002, ore 11.00

6) Ammissione tra i candidati alla Cresima e alla solenne Professione di Fede per i ragazzi di 1a media
Domenica 20 gennaio 2002, ore 9.30

7) Solenne "Traditio Symboli" (consegna della Professione di fede -"Credo"-) ai ragazzi di 2a media:
Domenica 17 marzo 2002, ore 11.00

8) Celebrazione della Cresima per i ragazzi di 3a media
Domenica 19 maggio 2002, ore 11.00, solennità di Pentecoste

9) Solenne Professione Pubblica di Fede dei giovani
v. "Angelo" del prossimo dicembre

 Ricordiamo che il cammino catechistico di Iniziazione Cristiana così impostata fu progettato in seguito alla Visita Pastorale di mons. Bruno Foresti. Si rimanda a quanto è stato scritto su "L’Angelo di Verola" del novembre ‘95, pagg. 21-28 e novembre 96, pagg. 22-24, queste ultime in buona parte riprese sul prossimo numero de "L’Angelo".


CALENDARIO DEGLI INCONTRI DEI GENITORI,
PER L’ACCOMPAGNAMENTO DEI FIGLI
NEL CAMMINO DI INIZIAZIONE CRISTIANA

Per tutti i genitori sono previsti quattro incontri all’anno. Sono il segno del loro impegno di accompagnarsi ai figli nel loro cammino. Più che una richiesta da parte della Parrocchia, sono una proposta, una offerta d’aiuto, un’occasione per dialogare insieme in vista dell’apporto che la Parrocchia può dare ai genitori nell’adempimento del loro grande compito di primi educatori dei figli.

Date e orari qui indicati possono subire variazioni per cause di forza maggiore.

Calendario degli incontri per i Genitori dei fanciulli di 2a elementare:

1 - Domenica 28 ottobre 2001, ore 16.00, salone dell’Oratorio maschile.

2 - Domenica 25 novembre 2001, ore 16.00, salone dell’Oratorio maschile, in preparazione all’Ammissione dei figli, la domenica successiva.

3 - Domenica 10 febbraio 2002, ore 16.00, salone dell’Oratorio maschile.

4 - Domenica 28 aprile 2002, ore 16.00, salone dell’Oratorio maschile, in vista della Prima Confessione, il 6-5.

Calendario degli incontri per i Genitori dei fanciulli di 3a elementare:

1 - Domenica 4 novembre 2001, ore 16.00, salone dell’Oratorio maschile.

2 - Domenica 20 gennaio 2002, ore 16.00, salone dell’Oratorio maschile, in preparazione alla "Traditio" del Padre Nostro ai figli, la domenica successiva.

3 - Domenica 24 febbraio 2002, ore 16.00, salone dell’Oratorio maschile.

4 - Domenica 19 maggio 2002 (Pentecoste), ore 16.00, salone dell’Oratorio maschile, in vista della Prima Comunione.

Calendario degli incontri per i Genitori dei fanciulli di 4a e 5a elementare, incamminati verso la Redditio del Padre nostro:

1 - Domenica 18 novembre 2001, ore 16.00, salone dell’Oratorio maschile.

2 - Domenica 3 febbraio 2002, ore 16.00, salone dell’Oratorio maschile.

3 - Domenica 3 marzo 2002, ore 16.00, salone dell’Oratorio maschile.

4 - Domenica 21 aprile 2002, ore 16.00, salone dell’Oratorio maschile, in vista della Redditio per 5a elementare, la domenica successiva.

Calendario degli incontri per i Genitori dei ragazzi di 1a media:

1 - Domenica 28 ottobre 2001, ore 16.00, salone dell’Oratorio maschile.

2 - Domenica 13 gennaio 2002, ore 16.00, salone dell’Oratorio maschile in vista dell’Ammissione dei figli, la domenica successiva..

3 - Domenica 17 marzo 2002, ore 16.00, salone dell’Oratorio maschile,

4 - Domenica 5 maggio 2002, ore 16.00, salone dell’Oratorio maschile.

Calendario degli incontri per i Genitori dei ragazzi di 2a media:

1 - Domenica 11 novembre 2001, ore 16.00, salone dell’Oratorio maschile.

2 - Domenica 27 gennaio 2002, ore 16.00, saloncino al piano superiore dell’Oratorio maschile.

3 - Domenica 3 marzo 2002, ore 17.00, salone dell’Oratorio maschile, in preparazione alla "Traditio Symboli" (Credo) ai figli, domenica 17.

4 - Domenica 5 maggio 2002, ore 16.00, salone dell’Oratorio maschile.

Calendario degli incontri per i Genitori dei ragazzi di 3a media:

1 - Domenica 11 novembre 2001, ore 16.00, salone dell’Oratorio maschile

2 - Domenica 3 febbraio 2002, ore 17.00, salone dell’Oratorio maschile

3 - Domenica 24 marzo 2002, ore 17.00, salone dell’Oratorio maschile

4- Domenica 12 maggio 2002 (Ascensione), ore 16.00, salone dell’Oratorio maschile in vista della Cresima dei figli, la domenica successiva.

Per i Genitori degli adolescenti di 1a, 2a, 3a e 4a superiore, incamminati verso la Professione Pubblica di Fede e la Grande Comunione Eucaristica (Redditio Symboli), gli incontri verranno, eventualmente, fissati più avanti, in accordo con gli animatori - catechisti dei loro gruppi.

CALENDARIO DEI RITIRI

I cammini di catechesi, oltre a momenti di celebrazione di vario tipo, prevedono, a partire da 4a elementare, 3 ritiri: in occasione dell’Avvento - Natale - Epifania il primo, della Quaresima - Pasqua il successivo, dell’Ascensione - Pentecoste l’ultimo (v. Progetto Ed. dell’Oratorio, parte III, sez. B, cap. 2, par. e, pag. XXXVII). Anche 2a e 3a elementare vivono alcune esperienze di questo tipo.

Le date che riportiamo sono indicative e perciò passibili di variazioni per cause di forza maggiore

Ritiro I: Avvento - Natale - Epifania

2a el.: dom. 25 novembre 2001, ore 9.00-11.00, Oratorio maschile, in vista dell’Ammissione.

3a el.: dom. 20 gennaio 2002, ore 9.00-12.00, Oratorio femminile, in vista della Traditio

4a e 5a el.: dom. 2 dicembre 2001, ore 9.00-12.00, Oratorio femminile

1a media: dom. 13 gennaio 2001, ore 9.00-12.00, Oratorio femminile, in vista dell’Ammissione

2a e 3a media: dom. 16 dicembre 2001, ore 9.00 -12.00, Oratorio femminile

adol. e giov.: sab. 8 dicembre 2001, ore 8.45 - 12.00, Oratorio femminile

Ritiro II: Quaresima - Pasqua

4a-5a el.: dom. 17 febbraio 2002, ore 9.00-12.00, Oratorio femminile

1a media: dom. 3 marzo 2002, ore 9.00-12.00, Oratorio femminile

2a media: dom. 10 marzo 2002, ore 9.00-12.00, Oratorio femminile, in vista della Traditio

3a media: dom. 24 febbraio 2002, ore 9.00-12.00, Oratorio femminile

adol. e giov.: dom. 17 marzo 2002, ore 9.00-12.00, Asilo Boschetti

Ritiro III: Ascensione - Pentecoste

2a el.: dom. 5 maggio, ore 9.00-11.00, Oratorio maschile, in vista della Prima Confessione

3a el.: sab. 25 maggio, ore 10.00-12.00 e pomeriggio, Oratorio femm./Basilica, per la Prima Com.

4a el.: dom. 5 maggio, ore 9.00-12.00, Oratorio femminile

5a el.: dom. 21 aprile, ore 9.00-12.00, Oratorio femminile, in vista della Redditio

1a media: ven. 17 maggio, ore 15. 00-18.00, Oratorio femminile

2a media: sab. 20 aprile, ore 15.00-17.00, Brescia e

ven. 24 maggio, ore 19.30 - 22.00, con i genitori: festa (Eucaristia e momenti insieme)

3a media: gio. 16 maggio, ore 15.00-18.00, Oratorio femminile o altra sede, e

sab. 18 maggio, ore 20.30 - 22.00, in Basilica, in vista della Cresima

adol. e giov.: gio. 17 maggio, ore 20.30, in Basilica e

dom. 2 giugno, ore 8, 45 - 12.00, cortile della casa di don Giampaolo o altra sede

18enni: qualora avesse luogo la Redditio Symboli, verrà fissato un apposito ritiro.

Altri incontri particolari saranno quelli destinati alle varie fasce d’età nell’ambito della Settimana Vocazionale - Settimana dell’Educazione, in occasione di S. Agnese e S. Giovanni Bosco (20-27 gennaio); vi saranno poi eventuali incontri per i ragazzi e le ragazze promossi durante l’anno dall’Équipe Vocazionale di Zona. Riporteremo sul prossimo mese il calendario degli incontri mensili di spiritualità per i giovani e gli esercizi spirituali: se ne parla a pag. 34.

Torna al Sommario


 

 

Per i Giovani, con i Giovani

di Don Giovanni

 

La Nota Pastorale del Vescovo per l’anno 2001-2002 punta decisamente la sua attenzione sui giovani. È compito dell’intera comunità interrogarsi e verificarsi riguardo al suo impegno, alla sua apertura e disponibilità nei confronti di questa sua parte tanto preziosa, che il papa definisce "Dono speciale dello Spirito di Dio per la Chiesa". Siamo in attesa degli opportuni sussidi.

Intanto parliamo di tre iniziative a loro destinate e tra loro collegate: il cammino verso il Convegno Giovanile Diocesano del 2003, il cammino verso Toronto - GMG 2002, gli incontri mensili zonali di spiritualità.

Verso  la GMG
Toronto 2002

Con il mese di ottobre ha preso avvio la preparazione spirituale all’incontro mondiale del santo Padre con i giovani da tutto il mondo. Nel nostro incontro di avvio del cammino di catechesi, celebrato durante la Settimana mariana vi abbiamo fatto esplicito riferimento, così come nel momento di preghiera durante la serata della Comunità Educativa dell’Oratorio, nel corso della festa di settembre. La previsione di presenze bresciane a Toronto è quantificata in 1300- 1500 giovani. Speriamo che qualcuno di questi sia verolese. A questa Giornata tutti i giovani sono invitati a prepararsi, anche quelli che non potranno andare in Canada. Quelli che ci andranno saranno rappresentanti dei loro amici che rimarranno qui e dovranno fare in modo che i benefici della loro esperienza ricadano anche sugli altri.

È necessario dare avvio fin d’ora alla pre - iscrizione. Il nostro Oratorio promuove la partecipazione alla GMG in collaborazione con gli altri Oratori della nostra Zona pastorale, secondo quanto si è concordato in sede di Consulta di Pastorale Giovanile. Siamo orientati a scegliere il "pacchetto" 1, meno impegnativo economicamente e perciò maggiormente "accessibile". Per forza di cose le indicazioni sono approssimative, comunque la cifra per il viaggio e la permanenza a Toronto dal 20 al 28 luglio è di £ 2.200.000. Chi avesse desiderio di approfittare dell’occasione per visitare anche la regione dei grandi Laghi ("pacchetto" 2, 20 luglio - 4 agosto), o New York ("pacchetto" 3, 20 luglio - 4 agosto) può aggregarsi ad altri gruppi, per i quali può trovare informazioni presso l’Ufficio Oratori (030/37221), direttamente o anche tramite il sottoscritto, sborsando £ 3.500.000. Si tratta di cifre indicative.

Possono parteciparvi i giovani dai 16 ai 30 anni. Invitiamo tutti a darci un pensiero, ricordando però che alla GMG si va con lo spirito del pellegrino, più che con quello del turista.

Auspico che, per una più rapida consultazione, si riesca a rendere disponibile su linea, nella sezione Oratorio del sito internet della Parrocchia, il messaggio del Papa per questa Giornata insieme agli splendidi discorsi della GMG 2000 di Roma. Sono comunque reperibili sul sito della santa Sede, a cui si può facilmente accedere da quello della Parrocchia.

In perenne rendimento di grazie: si tratta degli incontri di spiritualità giovanile che quest’anno avranno luogo il 2° mercoledì del mese, a Pontevico (l’anno scorso e due anni fa, il giovedì, a Verolavecchia). Si inizia in novembre, si conclude in maggio.

Il primo di tali incontri avrà luogo a livello diocesano il 20 novembre, in Cattedrale, con il Vescovo, che affiderà ai giovani il "mandato" per il cammino del nuovo anno. Non mancherà di certo un riferimento al Convegno Giovanile Diocesano del 2003, il cammino verso il quale sta già iniziando, e alla GMG 2002 - Toronto. Anche questi incontri mensili costituiranno occasioni preziose per il cammino verso le due tappe appena ricordate. Prossimamente pubblicheremo le date dei singoli appuntamenti mensili e con i rispettivi temi specifici, che sono tutti lo sviluppo del tema generale, che fa chiaro riferimento al grande tesoro dell’Eucaristia.

 Torna al Sommario


 "Chi cercate?" - Convegno ecclesiale (2003)

 

I convegni giovanili, con la loro cadenza di solito biennale, sono una realtà da tempo viva nella nostra Diocesi. Sono passati alcuni anni dall’ultimo, poi c’è stato il Giubileo, con la GMG 2000 che, svolgendosi da noi, per la facilità della partecipazione, ha costituito la migliore edizione possibile del Convegno. Ora si viaggia verso il Convegno 2003. Non si tratta però, questa volta, di un semplice convegno giovanile; si vorrebbe invece fare un’esperienza di Chiesa che, coinvolgendo tutta la comunità cristiana, non solo l’Oratorio (v. Nota pastorale al n. 18) si interroga sull’annuncio della fede ai giovani. La celebrazione del Convegno, nella primavera del 2003, non sarà altro che una tappa dentro a un lungo cammino.

Questo primo anno sarà dedicato all’"ascolto" della realtà, per capire con la comunità quali doni oggi i giovani portano a questa Chiesa. Si tratta di una fase che non farà molto notizia, in quanto non prevede movimenti di massa. Ciò non di meno sarà preziosa: per dirla un po’ alla grossa, la Diocesi si pone in ascolto delle varie realtà delle 6 Zone (o "macrozone" che, in questo caso, non coincidono con le nostre Zone pastorali): consigli pastorali parrocchiali, e zonali, sacerdoti, religiosi/e, movimenti, associazioni, gruppi ecclesiali.

La nostra parrocchia ha designato i suoi delegati che dovranno fare da tramite tra la Diocesi e la nostra realtà locale: Oratorio e Parrocchia, soprattutto Consiglio pastorale.

 Torna al Sommario


 Esercizi spirituali per adolescenti e giovani

Si tratta di un’iniziativa tutta "nostra", della Zona pastorale X, promossa dall’Équipe vocazionale - Consulta di pastorale giovanile. Saranno riproposti per la settima volta (la prima risale al 96, con l’antecedente, solo verolese, del 91), il 2,3 e 4 gennaio 2002, agli adolescenti e giovani dai 16 anni in su. Sede del ritiro e predicatore verranno determinati più avanti.

Torna al Sommario


 Itinerario Vocazionale per giovani,

  

Per tutti, ma soprattutto per te, giovane che non ho occasione di incontrare, che forse solo per caso sei capitato su questa pagina: prova a darle un’occhiata, forse la proposta ti può interessare. 

Con Gesù al Pozzo di Sichar.

Dai volto all’amore

2001-2002

 

Destinatari
Giovani dai 18 anni, desiderosi di  far chiarezza nella propria vita e aprirsi al futuro, alla luce della Parola di Dio, con l’aiuto di una guida spirituale.

Scopo dell’itinerario
Aiutare a scoprire la volontà di Dio sulla propria vita in un serio cammino di ricerca e discernimento vocazionale. È aperto ad ogni tipo di vocazione (matrimonio, vita consacrata, missionaria, diaconale, presbiteriale...).

Mezzi
Ascolto della Parola di Dio (Lectio divina)
Discernimento spirituale
Silenzio - Preghiera - Eucaristia
Piccolo gruppo
Equipe di animazione - Confronto
Condivisione - Testimonianze

Orario incontri
Domenica dalle ore 9.00 alle ore 17.00

Per informazioni
- Sacerdoti della propria parrocchia;
- Don Alessandro Tuccinardi
- Curia: tel. 030 3722229
- Don Francesco Baiguini
- Bienno - Eremo SS. Pietro e Paolo tel. 0364 40081

Torna al Sommario


 Anche quest’anno l’Oratorio organizza...

La mostra del libro

dal 16 novembre al 16 dicembre

 

Oltre a testi religiosi saranno presenti anche novità, libri di narrativa, libri per bambini, hobbistica e videocassette.
Troverete sicuramente il libro che fa per voi e potrete approfittarne per un regalo utile ed intelligente! 

Giorni di apertura della mostra:

Venerdì sera, sabato sera, domenica (tutto il giorno)

Torna al Sommario


 Novità 2001-2002

Il servizio civile per ragazzi e ragazze

 

1000 progetti in regione dove troverai spazio per operare a contatto con:

minori, giovani, anziani, handicappati, immigrati, emarginati, tossicodipendenti, senza fissa dimora...

Per saperne di più:

Caritas Diocesana di Brescia - tel. 030 3757746
caritas.brescia@caritas.it

coordinatrice del servizio tel. 030 3541733
comunitashalom@tiscalinet.it

 

 Torna al Sommario


 Impariamo il calcio

Gruppo Sportivo
Oratorio "G. Gaggia" Verolanuova

Inizio:

lunedì 22 ottobre 2001 ore 16,30

 Se non hai più di 10 anni e vuoi giocare a calcio divertendoti allora iscriviti a "primi calci 2001/2002" che si terrà presso l’Oratorio di Verolanuova. Le iscrizioni si ricevono presso il bar dell’Oratorio oppure il primo giorno di allenamento.

I responsabili saranno i signori Franco e Franca Pinelli. 

Periodo di svolgimento:

Tutti i lunedì e venerdì Dal 22 ottobre 2001 al 22 maggio 2002

L’iniziativa è rivolta a chi non svolge attività sportiva e abbia voglia di stare con gli amici divertendosi. Perciò se t’interessa iscriviti al bar.

 

 Torna al Sommario


 le nostre rubriche

 

Verola missionaria

 a cura del Gruppo Volontari delle Missioni "Conoscerci"

Terrorismo, guerra,
quale Missione oggi?
Quale il ruolo del cristiano?

 

L’angoscia universale non risparmia il cristiano, ma il cristiano trova in Dio i motivi veri per andare incontro agli avvenimenti anche più terrificanti con serena speranza. Ma c’è di più, la fede in Dio, l’amore al prossimo di fronte alla precarietà e transitorietà di questo mondo dissacrato dal peccato e destinato ad essere trasformato, strappa il credente da quella illusione o delusione terrestre e lo indirizza a cooperare con Dio per la felicità propria e quella di tutti i suoi compagni di viaggio in cammino costante verso il Regno.

Ma bisogna anche fare i conti con l’impero di Satana, il "principe" di questo mondo il quale cerca di ostacolare il progresso, che sopprime un numero considerevole di vite innocenti; ma l’influsso devastatore del maligno non prevarrà, noi cristiani ne siamo certi. Il cristiano ancorato a Dio e alla Chiesa può sottrarsi alla sorte del tempo presente perché è entrato a far parte di un mondo nuovo ha sempre la speranza di un futuro migliore, più buono e si incammina verso il trionfo del Regno di Dio.

La vocazione cristiana, la sua missione è un impegno serio e pieno di rischio e non viene esclusa la sofferenza, e nello stesso tempo una trasformazione radicale della propria vita nel quotidiano col percorrere la via sulle orme di Cristo che passa attraverso il Calvario, e questa è la vera sapienza anche se può sembrare semplice pazzia agli occhi del mondo.

Le potenze ostili di questo secolo si scatenano fino all’ultimo più furibondo e crudele attentato alle torri gemelle che ospitavano migliaia di persone nel pieno svolgimento delle loro mansioni quotidiane. Non esisteranno mai periodi di tregua nel mondo tra le popolazioni?

Pare proprio di no, e si intuisce che questo non sarà l’ultimo atto delittuoso, c’è da aspettarsi il contraccolpo di chi ha subito questi attentati, ed altri innocenti, in un’altra parte della terra saranno immolati per dare giustificazione al torto subito. Queste sono le manifestazioni dell’incompatibilità e dell’incomprensione, e questo stato di tensione durerà per tutto il tempo in cui l’uomo andrà in cerca non di pace ma di vittorie fino a che si costruirà la sua ultima sconfitta. Non si illuda il cristiano di poter tranquillamente, senza sudore e sangue corrispondere alla sua vocazione. Il suo cammino, oggi più che mai è segnato dalla violenza che lo circonda e assomiglia sempre più alla via già percorsa da Cristo. Perfino nel proprio intimo esperimenta motivi di contrasto e ci vuole molto amore di Dio per non abbattersi, è necessaria una fede salda, incrollabile di fronte ad un mondo che "martirizza’’ e chiede sempre più sangue, ma perfino in mezzo alle prove più dolorose, solo se sostenuto dall’azione dello Spirito non gli può venir meno la speranza.

Dopo Cristo i grandi della storia, eliminati dalle pallottole, i missionari che più di ogni altro sono destinati a vivere "nella battaglia", i martiri, quelli veri che hanno dato la vita per amore e in virtù della loro fede, ci stanno ad indicare che le pallottole possono uccidere gli uomini ma non l’amore. Anche se per un momento abbiamo creduto che con i fatti d’America venisse uccisa la speranza dell’umanità, ora crediamo fermamente che il sacrificio di quelle migliaia di persone consumato in brevi attimi, sia anche un "seme fecondo" per il futuro dell’umanità.

Ho ancora nella mente le parole di una anziana signora che alla notizia di questa grande catastrofe si è fatta forza sulle sue braccia, si è alzata dalla sua poltrona e quasi piangendo diceva: "pregate, pregate, pregate".

 Torna al Sommario


VEROLA SPORT

(a cura di Rino Bonera)

 

Risultati delle partite giocate dalle varie squadre del Gruppo Sportivo Verolese:

CALCIO

Terza Categoria - Girone A

4a gior. (07.10): Verolese - Bassano 1 - 2

5a gior. (14.10): Verolese riposa

6a gior. (21.10): Fiesse - Verolese 3 - 2

7a gior. (28.10): Verolese - Mairano 3 - 1

Juniores - Girone D

1a gior. (30.09): Pavonese - Verolese 4 - 1

2a gior. (07.10): Verolese - Borgosatollo 1 - 1

3a gior. (14.10): Pralboino - Verolese 2 - 0

4a gior. (21.10): Verolese - Isorella 0 - 2

5a gior. (28.10) : Castenedolo - Verolese 7 - 0

Allievi - Girone B

1a gior. (30.09): Verolese - Castelcovati 1 - 4

2a gior. (07.10): Gabiano - Verolese 9 - 2

3a gior. (14.10): Verolese - N. S. Paolo 1 - 4

4a gior. (21.10): Urago - Verolese 3 - 1

5a gior. (28.10): Verolese - Lograto 3 - 2

Giovanissimi - Girone G

1a gior. (06.10): Verolese - Pompiano 0 - 1

2a gior. (13.10): Verolese - Orceana 0 - 3

3a gior. (20.10): Quinzanese - Verolese 2 - 0

4a gior. (27.10): Verolese riposa

Posizioni in Classifica Generale delle varie squadre:

Terza Categoria: 4° posto con 10 punti

Juniores: 14° posto con 1 punto

Allievi: 10° posto con 3 punti

Giovanissimi: 9° posto con 0 punti

 

 Torna al Sommario


 varie - cronaca

 

Arte & cultura 

Le poesie di Rosetta

 

Alla mia terra, cui mi sento estremamente legata, e alla mia gente, che amo profondamente, dedico con tutto il cuore questa poesia, alla quale il 29 settembre scorso è stato assegnato il Premio Internazionale "Regione Lombardia", nel corso della manifestazione conclusiva del "Trofeo Gabriele D’Annunzio 2001", svoltasi a Gardone Riviera, presso l’auditorium del Vittoriale, alla presenza di numerose Autorità. 

Terra mia

 

Terra, terra brumosa, piana e aspra,
terra senza stranezze e senza incanti,
angolo di radure ancora verdi
e di nobili tocchi del passato,
sei per me nido, o terra. E non hai nulla
di cittadino, forse, di attraente;
ma quel sapore di paese calmo,
l’odore del granturco pei sentieri,
la gente che cammina piano piano
e ti saluta e parla a voce schietta,
anche se a motti brevi e contenuti,
portano incanto al cuore, terra mia.

E altrove non vorrei essere nata,
né vivere momenti più eccitanti.

Adoro il suono tondo dei rintocchi,
I’aria di casa umida ma viva,
il sole pazzo a luglio per le vie,
le primule che nascono nei campi
senza pretese, senza dimensione,
le foglie che si perdono d’autunno
su cumuli di terra e tra i sentieri
visitati da venti e da foschie.

Mi piaci, terra, e proprio qui mi sento
lembo estremo delle tue radici,
amaca stesa che oscilla tra i rami
di tigli, pruni, querce e pioppi ossuti,
carichi di calore dentro i nidi.

Mi sento goccia in un catino indenne,
colmo di quiete e specchio della luce;
mi sento mano tra protese mani,
gugliata tra matasse, voce e coro,
corda tra corde d’archi e di strumenti,
tralcio fra i tralci, zolla fra le zolle.

E vita tra le vite unite e forti.

 

 Torna al Sommario


 Dalla pagina culturale del "Giornale di Brescia" di domenica 7 ottobre 2001

 

Un seminario a Verolanuova 

Spettatori non passivi nel mondo dei media

 

Essere spettatori sì, ma non passivi. È l’invito venuto dal seminario "Cronaca: bambini, adolescenti e giovani. Ruolo della famiglia, della scuola e del territorio nella società mediatica", che si è tenuto ieri nel Palazzo Gambara di Verolanuova.

Giornalisti del piccolo schermo e della carta stampata, psicologi, amministratori pubblici, rappresentanti dei genitori e delle istituzioni scolastiche si sono dati appuntamento per riflettere e discutere insieme su argomenti di scottante attualità.

"Oggi, grazie ai media in tempo reale siamo informati di tutto ciò che accade nel mondo" ha affermato Angelo Cervati, presidente del Distretto scolastico n. 43. "Entrano così nelle nostre case azioni ed avvenimenti di eccezionale efferatezza o crudeltà. Oltre ai mezzi di informazione, come possono o devono atteggiarsi in merito la famiglia e la scuola?".

L’intervento di apertura di Cervati è stato lo spunto su cui poi si è sviluppato il convegno, che ha visto come coordinatrice la dott. Enza Corrente Sutera.

Luisa Santolini, presidente del Forum nazionale delle Associazioni familiari, citando una frase della "Familiaris consortio", ha posto l’attenzione sulla crisi del ruolo della famiglia, "vittima dei mali che si è limitata a guardare con indifferenza", crisi che è accompagnata nel nostro tempo da messaggi mediatici falsi dei quali spesso genitori e figli sono vittime più o meno inconsapevoli.

"Stiamo assistendo ad un’eclisse dell’educazione: c’è la paura, sia da parte dei genitori che della scuola, di porsi ai giovani con autorevolezza. I ragazzi richiedono adulti coerenti e significativi, come conferma una ricerca dei Salesiani. Adulti che li devono educare ad essere persone libere, non schiave degli stimoli televisivi o tecnologici".

È emerso poi il problema delle "carriere" dei genitori, dei ritmi frenetici che la società attuale impone, che, come hanno ribadito in interventi successivi Tonino Zana e lo psicoterapeuta Domenico Barrilà, portano ad abbandonare i figli davanti alla Tv o ad uno schermo collegato con Internet.

"La soluzione al problema - ha precisato Marina Corradi, giornalista di Avvenire - non può essere proibire la televisione o il computer, bensì sapere insegnare ai bambini a giudicare un messaggio in modo critico. Importante sarebbe anche stimolare in loro passioni ed interessi: questo li renderebbe certamente meno vulnerabili e più indipendenti dai media".

Piero Damasso, giornalista del Tg1, ha affrontato il problema dall’interno del mondo della televisione: che cosa possono fare i responsabili della comunicazione di massa perché la televisione diventi uno strumento utile nel percorso educativo condotto dalla famiglia e dalla scuola non foriero solo di messaggi oscillanti tra il superficiale ed il violento, negativi o fuorvianti?

A tale proposito ha proposto la valorizzazione di esempi positivi e al riguardo ha proiettato in sala una puntata inedita di "Tg1 Storie", con un’intervista a Gianni Morandi impegnato con la Nazionale cantanti a raccogliere fondi per l’Africa.

Anche Tonino Zana ha ribadito come gli esempi negativi che fanno notizia non siano lo specchio di tutta la società. "C’è un abuso di sociologia", ha sottolineato Barrilà; "spesso i giovani sono visti come gruppo, e non come individui unici e non confrontabili. Gli adulti incorrono spesso in indebite generalizzazioni, che diventano poi delle distorsioni culturali. Gli educatori devono imparare a cogliere il disagio degli adolescenti specializzandosi nel captare i loro sussurri, non le urla che arrivano facilmente ai mass media".

Sia il prof. Giuseppe Colosio che l’assessore provinciale Mauro Parolini hanno sottolineato la centralità della scuola nell’educazione, ruolo che deve essere condotto anche con l’ausilio degli strumenti multimediali, dei quali si deve promuovere il ruolo interattivo, che fa prevalere l’elemento logico della persona su quello puramente analogico; tipico invece di una ricezione passiva di messaggi.

Gli atti del Seminario di Verolanuova promosso da vari enti scolastici e associazioni di genitori, verranno pubblicati e messi in rete, per promuovere la collaborazione di famiglie, istituzioni, scuola e media nell’impegno comune di educare i ragazzi ad essere cittadini consapevoli, in grado di contribuire ad una crescita comune.

Stefania Baiguera

 

 Torna al Sommario


 Turni domenicali di guardia farmaceutica dell’Azienda S.L. 19

Novembre

  4 - Alfianello - S. Paolo

11 - Verolanuova (Comunale) - Bagnolo M. (dr. Ingardi)

18 - Manerbio (dr. Bresadola) - Quinzano d’O.

25 - Verolavecchia - Ghedi

Dicembre

2 - Verolanuova (dr. Colosini) - Dello

9 - Manerbio (dr. Parati) - Bagnolo M. (dr, Donini)

N.B.: L’elenco è provvisorio.
N.B.: Il turno domenicale ha inizio dal pomeriggio del venerdì precedente e nell’elenco sono indicate soltanto le farmacie più vicine a Verolanuova. Qui, però, ogni sabato è aperta la farmacia comunale dalle ore 15.00 alle 19.00.

 

 Torna al Sommario


 NUMERI UTILI DI TELEFONO:

Servizio Sanitario (soltanto nei casi di urgenza e di emergenza): 118

Gruppo Verolese Volontari del Soccorso: 030 936 1 662 (via Grimani)

Problemi con le droghe?: 030 993 7 210

Alcolisti in trattamento: 030 931019 oppure 030 93 22 45

Vigili del Fuoco: 030 93 10 27

Carabinieri - Pronto intervento: 112

 N.B.: Il servizio sanitario prefestivo, festivo e notturno si svolge dal sabato mattina alle ore 10.00 fino al lunedì alle ore 8.00 e tutte le notti dalle ore 20.00 alle ore 8.00.

Per le prenotazioni di trasporto con autoambulanza del Gruppo Volontari del Soccorso telefonare: dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.00; inoltre dalle ore 8.00 del sabato alle 7.00 del lunedì.

 

Torna al Sommario


 Per i collaboratori de "L’Angelo di Verola"

Invitiamo i collaboratori a far pervenire i loro articoli possibilmente dattiloscritti (se scritti a mano: in stampatello per ragioni tecniche) unicamente ai sacerdoti entro e non oltre le ore 12 di venerdì 16 novembre. Quelli pervenuti oltre tale data non saranno pubblicati.

La redazione non è tenuta a dare giustificazioni per la non avvenuta pubblicazione degli articoli pervenuti né risponde delle fotografie non ritirate dagli interessati entro quindici giorni dalla pubblicazione sul bollettino.

LA REDAZIONE

 

Torna al Sommario


 Relax...iamoci un po’

 

Il pensiero...
"I giornalisti dicono una cosa che sanno che non è vera, nella speranza che se continueranno a dirlaabbastanza a lungo sarà vera". (Arnold Bennett, Il titolo)

...e il proverbio del mese:
"Chi nas dè sòch sènt dè lègn". (Chi nasce dal ceppo sa di legno.La famiglia dà la sua impronta)

Il Santo del mese
S. Leonardo - Protettore dei fruttivendoli - martedì 6 novembre
Di quest’eremita francese, vissuto nel VI secolo, si racconta che per aver liberato la regina Clotilde gli venne accordato dal re Clodoveo il permesso di liberare tutti i prigionieri che avesse incontrato sul suo cammino.

La "Risposta"
Perché si dice: "Fare da capro espiatorio"?
Vedersi addossare le colpe di tutti, essere l’unico a pagare per tutti, magari senza aver commesso nessun reato.
La frase deriva da un’usanza in vigore nella religione ebraica, ma che si riscontra anche in altre religioni. Durante il giorno dell’espiazione (kippur) il gran sacerdote caricava simbolicamente tutti i peccati commessi dalla comunità addosso a un capro, che poi veniva liberato nel deserto (Lev. XVI, 8-10; 26). La simbologia della trasmissione del male era in voga anche presso gli Assiri e i Babilonesi, in cui il male stesso veniva trasferito dall’uomo all’acqua, o a un’immagine, o a un animale. In Beozia, nell’antica Grecia, per scongiurare il pericolo della fame, si sceglieva uno schiavo, che simboleggiava la fame stessa e lo si scacciava a vergate dalla città. In altri casi si arrivava al sacrificio umano, per scacciare gli spiriti maligni, a vantaggio della comunità.

 

 Torna al Sommario


 Per i più piccoli

 

Al concerto
Durante un concerto, una signora dà una gomitata al marito:
- Guarda come dorme la mia vicina...
E il marito:
- Ti sembra una buona ragione per svegliarmi?

Indovina
- Qual è la favola preferita dai piccoli insetti?
- Pidocchio!

In tribunale
Il giudice all’imputato:
- Più di venti persone l’hanno vista rubare quell’auto!
- E che significa! Più di duemila non mi hanno visto... 

Indovina
- Cosa fa un apprendista barbiere?
- Impara la lozione!

 

Torna al Sommario


 Al referendum del 7 ottobre scorso

indetto per l’inizio di una riforma federalista dello Stato,
i Verolesi votanti sono stati 2.667 pari al 43,1%.
I "SI" sono stati 1.334 pari al 51,3%.
I "NO" sono stati 1.265 pari al 48,6%.

Schede bianche: 36.

Schede nulle: 32.

 

Torna al Sommario


Dall’AVIS di Verolanuova...

...per saperne di più sulla donazione di sangue

 

Per quale motivo dovrei donare il mio sangue? Per poter salvare vite umane e mettere a disposizione della collettività uno strumento insostituibile di solidarietà umana.

Donare il sangue fa male?

Per un adulto sano non comporta alcun rischio. La quantità che viene sottratta è stabilita in 450 cm cubi più o meno il 10% del sangue presente nell’organismo. La frequenza annua non deve essere superiore a 4 nell’uomo e a 2 nelle donne. L’intervallo tra una donazione e l’altra non deve essere inferiore a 90 giorni.

I controlli e le visite periodiche tutelano lo stato di salute del donatore.

Non mi importa donare, tanto ci pensa l’ospedale!

Il sangue è un bene prodotto unicamente dal nostro organismo pertanto nessun ospedale è in grado di assicurare alcuna terapia trasfusionale senza la disponibilità dei donatori; il "bene sangue" non dipende dal mercato e non ha prezzo economico.

Qual è il rapporto tra donazione di sangue e malattie virali?

NON è rischio zero. Attraverso il sangue possono essere trasferiti dal donatore al ricevente agenti biologici come i virus delle epatiti virali e l’hiv. La qualità e la sicurezza dipendono dall’accurata selezione dei donatori, dal loro controllo e dagli standard di sicurezza di cui il servizio trasfusionale è dotato.

Se anche tu hai delle domande o dei dubbi che ti impediscono di diventare donatore di sangue rivolgiti alla nostra sede; troverai persone che sapranno darti dei chiarimenti. TI ASPETTIAMO!!!

F.B.

 

 Torna al Sommario


 Impariamo l’Euro

 

Valore delle monete:

1 cent = £ 19,36 - 2 cent = £ 39,73 - 5 cent = £ 96,81

10 cent = £ 193,63 - 20 cent = £ 387,25 - 50 cent = £ 968,14

1 euro = £ 1.936,27 - 2 euro = £ 3.872,54

Valore delle baconote:

5 euro = £ 9.681,35 - 10 euro = £ 19.362,70 - 20 euro = £ 38.725,40

50 euro = £ 96.813,50 - 100 euro = £ 193.627 - 200 euro = £ 387.254

500 euro = £ 968.135

10 regole da tenere presenti

1 - Il valore dell’Euro: 1936,27 lire
Un Euro vale 1936,27 lire italiane. Il valore dell’Euro rispetto alla lira è fisso e irrevocabile. Impariamolo a memoria.

2 - Quando arriva l’Euro
Le monete e le banconote in Euro entreranno in circolazione il 1° Gennaio 2002. Il 31 Dicembre 2001 sarà l’ultimo giorno della lira anche se avremo ancora due mesi di tempo per smaltire le nostre lire italiane.

3 - Due mesi per abituarci
Dal 1° Gennaio al 28 Febbraio 2002 potremo usare sia le lire che l’Euro.
Alla fine di questo periodo di "doppia circolazione", l’Euro diventerà l’unica nostra moneta. Le lire non potranno più essere usate perché perderanno il loro valore legale.

4 - Fino all’ultima lira.
Se al 1° Marzo avremo ancora delle lire nel portafoglio o in qualche cassetto, pur non potendole usare come valuta, le potremo cambiare (per dieci anni) presso qualsiasi Filiale della Banca d’Italia.

5 - Prezzi sempre sotto controllo
Le associazioni dei consumatori, gli enti e gli uffici pubblici daranno tutto il loro supporto in termini di informazione e controllo durante il periodo di doppia circolazione. Questo impegno ci garantirà la massima chiarezza durante i nostri acquisti.

6 - Il cambio è automatico
Con l’arrivo dell’Euro cambierà solo la moneta. Tutti i prodotti, i servizi, i contratti, le pensioni e la spesa di tutti i giorni non subiranno alcun aumento e nessun tipo di variazione. Anche il nostro conto corrente bancario in lire sarà ridenominato automaticamente in Euro, senza nessuna formalità, nessuna spesa, o perdite di valore.

7 - Con Eurologo i conti tornano
I doppi prezzi ci aiutano a capire il valore dei nostri acquisti in Euro ed Eurologo ci garantisce che siano espressi in modo corretto. Eurologo è un simbolo europeo a tutela del consumatore che garantisce l’applicazione del tasso di conversione ufficiale (1 Euro = 1936,27) e gli arrotondamenti secondo le norme comunitarie. Così potremo sapere quanto spenderemo senza dover fare i conti e affronteremo la spesa e le operazioni di ogni giorno in tutta tranquillità.

8 - Con l’Euro circoli in 12 Paesi
In Austria, Belgio, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Olanda, Portogallo e Spagna si potrà viaggiare, risiedere, fare acquisti con un’unica moneta: l’Euro. Marchi tedeschi e Finlandesi, franchi belgi e francesi, scellini, fiorini, dracme, pesetas, sterline irlandesi, escudos portoghesi usciranno di circolazione, come la lira. Confrontare i prezzi sarà molto più facile e ci sentiremo, tutti, più sicuri di comprare il meglio al miglior prezzo.

9 - Arrotondare è facile
L’Unione Europea ha stabilito semplici regole di arrotondamento comuni a tutti i 12 Paesi europei per semplificare le cifre in Euro: l’importo si arrotonda sempre alla seconda cifra decimale, tenendo conto del valore della terza cifra.
Se la terza cifra decimale è minore di 5, si arrotonda per difetto;
se la terza cifra decimale è uguale o maggiore di 5, si arrotonda per eccesso.
Ad esempio: 1 Euro = £ 1936,27
Lire 100.000 = 51,645 = 51,65 Euro (arrotondamento per eccesso)
Lire 50.000 = 25,822 = 25,82 Euro (arrotondamento per difetto)

10 - Come si compila un assegno in Euro
Importo in cifre
Si scrive in cifre indicando sempre, dopo la virgola, i centesimi, anche nel caso in cui l’importo non abbia decimali.
Es. 124 euro e 56 centesimi si scrive: 124,56
124 euro si scrive: 124,00

Importo in lettere
Nella parte da compilare in lettere i centesimi vanno comunque scritti in cifre, dopo la barra.
Es. 124 euro e 56 centesimi si scrive: Centoventiquattro/56
124 euro si scrive: Centoventiquattro/00

 

Torna al Sommario


ANAGRAFE PARROCCHIALE

 

Battesimi

34 Ballerio Gabriele di Luca e di Nocivelli Maddalena

35 Venturini Alessandro di Franco e di Faustini Rosalba

36 Colla Gabriele di Piergiuseppe e di Ruggeri Giovanna

37 Pari Cesare di Giovanni e di Slanzi Maria Alessandra

38 Masotti Daniele di Roberto e di Pizzamiglio Cinzia

39 Ferrari Federico di Giorgio e di Anzoni Lucia

40 Guarisco Luca di Giuseppe e di Monti Manuela

41 Stabilini Davide di Marco e di Pesce Carmela

 Matrimoni

29 Ferrari Fabio con Costantini Mariella

30 Rocca Alessandro con Bodini Maria Assunta

31 Pinelli Riccardo con Montani Laura

32 Geroldi Giovanni con Venturini Alessandra

33 Pelosi Pietro con Merzoni Daniela

Defunti

44 Geroldi Pierina Tadini di anni 88

45 Gambaretti Orsola Mombelli di anni 92

46    Togni Angese Bornati di anni 77

 

 Torna al Sommario


 Offerte pro restauri tele e altari della Basilica

 

Giornata celebrata nel mese di ottobre 2.676.000

N.N. 1.000.000

In memoria del caro Angelo 500.000

In memoria del papà Giuseppe 200.000

Gli amati nipoti per la loro cara zia 150.000

In memoria dei def.ti Giacomo e Giuditta 250.000

In memoria dei def.ti Domenico, Maria, Angelo e Giacomo B. 500.000

In memoria del caro Augusto 500.000

In memoria del caro Davide 200.000

N. N. 100.000

In memoria del mio caro marito Giuseppe 2.000.000

N. N. 100.000

N. N. 50.000

Mauro e Chiara - sposi 200.000

N. N. 100.000

Per la benedizione della casa 50.000

In memoria del papà Manfredo 600.000

In occasione del matrimonio del figlio Alfredo con Sabrina 500.000

In memoria dei cari defunti 100.000

In memoria dei genitori Luigi e Paola 200.000

N.N. 100.000

Dalla Cappella Casa Albergo 200.000

TOTALE 10.276.000

 Aggiornamenti

 

Con riferimento all’impegno assunto al momento della presentazione sull’Angelo del bilancio 2000 informiamo i gentili lettori che la situazione finanziaria è la seguente:

Entrate 3° trimestre 2001 (luglio, agosto, settembre) 134.367.606

Uscite 3° trimestre 2001 (luglio, agosto, settembre) 67.438.367

Avanzo 3° trimestre 2001 (luglio, agosto, settembre) 66.929.239

Disavanzo al 30 giugno 2001 678.902.115

Disavanzo al 30 settembre 2001 (debito) 611.972.876

Fondo per i restauri da eseguire in Basilica:

Al 31 dicembre 2000 731.713.211

Accantonamento lascito da parte della Signorina Rina Farina 220.032.764

Prelievi per pagamento restauratori 103.870.000

Saldo al 30 settembre 2001 847.875.975

  

Torna al Sommario