L'Angelo di Verola L'Angelo di Verola Mensile di Vita Parrocchiale


Anno XXVII   Estate 2002

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Edizione a stampa a cura di Mons Luigi Corrini
Redazione: Rino Bonera - Don Giampaolo Goffi - Don Giovanni Gritti
Edizione on-line a cura di Tiziano Cervati


SOMMARIO

  3 Verifiche e proposte (D.L. Corrini)

  6 Calendario liturgico

15 Eredità del Giubileo (D. Giovanni)

18 Ogni mese ... una preghiera (D. Giovanni)

vita parrocchiale

22 Aggiornamenti situazione finanziaria (A. Rossini)

23 Ai fidanzati (I sacerdoti)

24 I Centri di Ascolto (D. Giampaolo)

29 Festa delle Diaconie

30 Il primo passo (Don Giovanni)

32 Dalla Scuola di Vita Familiare

dagli Oratori

35 Il nostro fratello Joe ci scrive (D. Giovanni)

37 Scuola RUM
     Il Grest (D. Giovanni)

39 Estate 2002 - appuntamenti (Don Giovanni)

42 "Stasera debutto"
     La mia mamma

43 A male parole (N. Martinelli)

le nostre rubriche

46 Da Maria, donna dei nostri giorni (T. Bello)

48 I "Nobel" italiani (R. Bonera)

49 Verola sport (R. Bonera)

varie - cronaca

51 Orizzonti (R. Mor)

52 G.B. Trotti (R. Casarin)

55 Verso il XIV anno di Università Aperta (g.c.)

57 Dall’Informagiovani... (L.B.)

58 L’appuntamento dei Cori in Primavera (r.b.)

59 Turni farmacie

60 Numeri utili
     Per i collaboratori dell'Angelo

61 Relax ... iamoci un po' (errebi)

64 Per i più piccoli

65 Estate di lavoro per la radio (R.B.V.)

66 Anagrafe parrocchiale

     Offerte pro opere parrocchiali
     Buone vacanze


La parola di Mons. Prevosto

Verifiche e proposte

Siamo ormai in estate. Non è questione solo di calendario.

I nostri ragazzi sono in fase di smobilitazione: le cartelle cominciano ad essere riposte più o meno accuratamente.
Sono i giorni in cui si vive l’attesa della "sentenza" che gli insegnanti emetteranno.
Molti adulti hanno programmato le ferie e qualcuno le sta già vivendo.
Anche la parrocchia, che non va mai in vacanza, cambia ritmo di attività.

Dopo la catechesi sistematica, le solennità liturgiche nelle quali si è celebrata la fede, l’amministrazione dei sacramenti della Cresima e della Messa di Prima Comunione, si vive il clima estivo della vita parrocchiale. Mentre i ragazzi e i giovani si trasferiranno ai monti per l’esperienza sempre attesa dei campi scuola, questo è tempo che si presta per uno sguardo retrospettivo, anche se fugace, sull’impegno vissuto nei confronti della nota pastorale proposta dal vescovo: "I giovani, dono speciale dello Spirito di Dio per la Chiesa". E questo nell’ambito di un impegno pluriannuale per la nuova evangelizzazione. Dal Consiglio Pastorale al Consiglio dell’Oratorio è stata presa in esame "la nota pastorale".

Tutto questo ha offerto l’occasione per una verifica delle iniziative orientate alla crescita della fede e della vita cristiana all’interno della comunità parrocchiale.

Non abbiamo il termometro per misurare il grado di maturità raggiunto, ma sentiamo che le esperienze vissute nelle catechesi, nella celebrazione dei sacramenti e nell’animazione delle diaconie, attraverso i centri di ascolto, hanno contribuito ad una trasformazione in senso positivo.

Il crescente impegno nelle zone pastorali - diaconie - e la costante frequenza dei centri di ascolto possono essere letti come bisogno di comunicare all’interno di una comunità che si sente più unita per la fede e la vita anche nei quartieri decentrati.

 La parrocchia "luogo della carità"

Siamo chiamati a riscoprire la comunità parrocchiale, che è porzione della Chiesa, come luogo della carità.
La Chiesa infatti nasce dalla Carità che è Dio stesso. L’apostolo S. Giovanni parlando di Dio ci dice che è Carità - Amore.

Dio si è manifestato nel modo più completo nella vita di Cristo che ha avuto il suo culmine sulla croce: la rivelazione somma dell’amore di Dio per l’uomo.

Questa donazione di Dio "Carità" in Gesù Cristo continua nella Chiesa. In questa prospettiva la parabola del Buon Samaritano ci porta a scoprire che Gesù ha consegnato all’amore della Chiesa l’uomo, ferito, debole, bisognoso di assistenza.

La Chiesa e quindi la parrocchia che ne è parte sono l’espressione della carità di Cristo: carità spirituale che salva dal peccato e carità corporale come segno dell’amore per tutto l’uomo. Le motivazioni di fede della carità devono disporci al dono, al servizio attraverso i gesti e le opere.

Non partiamo dal nulla.

Nella comunità parrocchiale operano "alcune realtà" caritative.

Sarà buona cosa conoscerci di più per rendere più efficace l’opera della carità, frutto della comunione.

Chiamati ad agire per le necessità di sempre: handicap, minori, tossicodipendenti, persone in difficoltà; sarà necessaria l’attenzione ai bisogni che si presentano sotto nuove forme ed urgenze: i terzomondiali, anziani soli o non autosufficienti. Si dovrà essere attenti e sensibili non solo di fronte ai "casi particolari" o alle situazioni di grave emergenza ma anche ai bisogni del quotidiano che stimolano e creano "la virtù della carità".

Questa non può affermarsi dove non c’è amore alla vita: accoglienza della vita nascente e sostegno alla vita in difficoltà.

Si impone all’attenzione dei sacerdoti, del Consiglio Pastorale e dei responsabili delle diaconie, l’impegno di animare e fondare la carità su itinerari di catechesi per i sacramenti dell’iniziazione cristiana, della riconciliazione e del matrimonio.

Qualcuno potrà pensare che le riflessioni qui offerte non sono propriamente in sintonia con il tempo estivo.

Le vacanze offrono anche tempo favorevole alla meditazione. Qui si è voluto suggerire qualche spunto. Chi ha l’opportunità di leggere, e vuole pensare, sarà in grado, magari, di offrire qualche spunto utile per quando si andrà a riprendere l’attività pastorale, dopo le vacanze, che auguro serene e spiritualmente tonificanti per tutti.

Anche questo potrà contribuire per fare della parrocchia "il luogo della carità".

Don Luigi


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Calendario liturgico dal 2 Giugno all' 8 Settembre

 

GIUGNO

 

ORARIO SANTE MESSE GIUGNO

 

In Basilica:
Prefestiva : ore 18.30
Festive : ore 7.30 - 9.30 - 11.00 - 18.30
                : ore 16.00 Celebrazione Liturgica
Feriali : ore 7.00 - 9.00 - 18.30

S. Rocco:
Festiva : ore 9.00

S. Anna - Breda Libera:
Festiva : ore 10.00

Cappella Casa Albergo:
Feriale e prefestiva: ore 16.30

N.B.: In Basilica, ogni sabato dalle ore 15.30 alle 18.00, i sacerdoti sono a disposizione per le confessioni degli adulti. 


2 Domenica SS. CORPO E SANGUE DI CRISTO. Solennità

Dal Vangelo - "In quel tempo Gesù disse alle folle dei Giudei: - Io sono il pane vivo disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo". (Gv. 6, 51)

Sante messe con orario festivo

ore 11.00 S. messa solenne
ore 16.00 Esposizione del Santissimo, canto del Vespro.
Il Santissimo rimarrà esposto alla adorazione privata fino alle ore 18.30
ore 17.00 Nel salone dell’Oratorio femminile incontro con i genitori, padrini e madrine dei bambini che saranno battezzati nel mese di giugno
ore 18.30 S. messa seguita dalla processione del Corpus Domini che si concluderà nella piazza della Basilica dove sarà impartita la Benedizione Eucaristica.

6 giovedì Primo del mese. Dopo la s. messa delle ore 9.00 adorazione del Santissimo fino alle ore 12.00
ore 20.30 S. messa al cimitero

7 venerdì Sacratissimo Cuore di Gesù - Solennità
Sante messe con orario feriale
Alle ore 19.00: da piazza della Basilica parte il pellegrinaggio al santuario della Madonna di Caravaggio per la conclusione del mese di maggio.


9 Domenica X del tempo ordinario

Dal Vangelo - "In quel tempo, Gesù, passando vide un uomo, chiamato Matteo, seduto al banco delle imposte e gli disse: - Seguimi -. Ed egli si alzò e lo seguì". (Mt. 9, 9)

Sante messe con orario festivo

ore 11.50 Celebrazione dei Battesimi
ore 16.00 Celebrazione liturgica

13 giovedì S. Antonio di Padova Compatrono della nostra parrocchia
Le sante messe vengono celebrate secondo l’orario feriale con liturgia distinta
ore 20.30 S. messa al cimitero

 


16 Domenica XI del tempo ordinario

Dal Vangelo - "Gesù disse ai suoi discepoli: - La messe è molta, ma gli operai sono pochi! Pregate dunque il padrone della messe che mandi operai nella sua messe". (Mt. 9, 37-38)

Sante messe con orario festivo
ore 16.00 Celebrazione liturgica

20 giovedì Sante messe con orario feriale
ore 20.30 S. messa al cimitero

21 venerdì S. Luigi Gonzaga
Sante messe con orario feriale
È l’onomastico del nostro Prevosto - Preghiamo per lui

 


23 Domenica XII del tempo ordinario

Dal Vangelo - "Gesù disse: - Chi mi riconoscerà davanti agli uomini, anch’io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli... -" (Mt. 10, 32)

Sante messe con orario festivo
ore 16.00 Celebrazione liturgica

24 lunedì Natività di S. Giovanni Battista. Solennità
Sante messe con orario feriale

27 giovedì Sante messe con orario feriale
ore 20.30 Santa messa al cimitero

29 sabato SS. Pietro e Paolo, Apostoli. Solennità
Sante messe con orario feriale
Festa del Papa. Questa giornata deve essere l’espressione della devozione del popolo cristiano al vicario di Cristo.

 


30 Domenica XIII del tempo ordinario

Dal Vangelo - "Gesù disse: - Chi avrà dato anche solo un bicchier d’acqua fresca a uno di questi piccoli, perché è mio discepolo, in verità vi dico: non perderà la sua ricompensa". (Mt. 10, 42)

Sante messe con orario festivo

*** Oggi si celebra la giornata per la carità del Papa. Ogni parrocchia raccoglierà l’offerta per aiutare il Santo Padre nella carità verso i più poveri del mondo.
ore 16.00 Celebrazione liturgica
ore 17.00 Presso il salone dell’oratorio femminile - via Dante - incontro con l’Azione Cattolica Adulti

 


 LUGLIO

ATTENZIONE

1) Nei mesi di luglio e agosto è adottato un nuovo orario per le messe festive
2) Nei mesi di luglio e agosto, in Basilica è sospesa la messa vespertina dei giorni feriali.

ORARIO ESTIVO SANTE MESSE: LUGLIO-AGOSTO

In Basilica:
Prefestiva : ore 18.30
Festive : ore 7.30 - 10.30 - 18.30
                : ore 18.00 Celebrazione Liturgica
Feriali : ore 7.00 - 9.00

S. Rocco:
Festiva : ore 8.30

S. Anna - Breda Libera:
Festiva : ore 9.30

Cappella Casa Albergo:
Feriale e prefestiva: ore 16.30

San Giorgio (cimitero):
Tutti i giovedì: luglio ore 20.30

San Giorgio (cimitero):
Tutti i giovedì: agosto ore 19.30

3 mercoledì S. Tommaso - Apostolo. Festa
Sante messe con orario feriale

4 giovedì Anniversario della Dedicazione della Cattedrale - (in cattedrale solennità; in diocesi, festa)
Sante messe con orario feriale
Dopo la s. messa delle ore 9.00: adorazione del Santissimo fino alle ore 12.00
ore 20.30 S. messa al cimitero

5 venerdì Primo del mese Consacrato alla devozione del Sacro Cuore

 


7 Domenica XIV del tempo ordinario

Dal Vangelo -"In quel tempo Gesù disse: -Venite a me voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò-." (Mt. 11, 28)

Sante messe con orario festivo estivo

ore 17.00 Nel salone dell’Oratorio femminile - presso le rev.de suore - incontro con i genitori, padrini e madrine dei bambini che saranno battezzati nel mese di luglio.
ore 18.00 Celebrazione liturgica

11 giovedì S. Benedetto Abate - Patrono d’Europa. Festa
Sante messe con orario feriale
ore 20.30 S. messa al cimitero

 


14 Domenica XV del tempo ordinario

Dal Vangelo - "Gesù disse: -Ecco il seminatore uscì a seminare. E mentre seminava una parte del seme cadde sulla strada e vennero gli uccelli e la divorarono. Un’altra parte cadde in un luogo sassoso dove non c’era molta terra... e restò bruciata dal sole. Un’altra parte cadde sulle spine e la soffocarono. Un’altra parte cadde sulla terra buona e diede frutto". (Mt. 13, 3-8)

Sante messe con orario festivo estivo

ore 11.30 Celebrazione dei Battesimi
ore 18.00 Celebrazione liturgica

16 martedì Beata Vergine Maria del Monte Carmelo
Sante messe con orario feriale

18 giovedì Sante messe con orario feriale
ore 20.30 Santa messa al cimitero

 


21 Domenica XVI del tempo ordinario

Dal Vangelo - "Gesù espose alla folla una parabola: - Il Regno dei cieli si può paragonare a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo. Ma mentre tutti dormivano venne il suo nemico, seminò la zizzania in mezzo al grano e se ne andò-." (Mt. 13, 24-25)

Sante messe con orario festivo estivo
ore 18.00 Celebrazione liturgica

22 lunedì S. Maria Maddalena
Sante messe con orario feriale

23 martedì S. Brigida di Svezia, religiosa. Patrona d’Europa; Festa.
SS. messe con orario feriale

25 giovedì S. Giacomo Apostolo. Festa.
S.s. messe con orario feriale.
ore 20.30 S. messa al cimitero

26 venerdì S.s. Gioacchino e Anna, genitori della B.V. Maria
S.s. messe con orario feriale
ore 20.30 S. messa presso l’edicola sacra di via Ricurva dedicata a S. Anna
*** Ricordiamo oggi il compianto vescovo Mons. Luigi Morstabilini nell’anniversario della sua morte (1989)

 


28 Domenica XVII del tempo ordinario

Dal Vangelo - "In quel tempo Gesù disse alla folla: - Il regno dei cieli è simile ad un tesoro nascosto in un campo: un uomo lo trova e lo nasconde di nuovo, poi va, pieno di gioia, vende i suoi averi e compra quel campo". (Mt. 13, 44)

SS. messe con orario festivo estivo
ore 18.00 Celebrazione liturgica
N.B. Oggi si fa memoria di S. Anna presso la chiesa di Breda Libera dedicata alla madre della B.V. Maria

29 martedì S. Marta. S.s. messe con orario feriale

 


AGOSTO

1 giovedì Primo del mese. S. Alfonso
Sante messe con orario feriale
Dopo la s. messa delle ore 9.00: adorazione del Santissimo fino alle ore 12.00
N.B.: La s. messa al cimitero è anticipata di un’ora: 19.30

2 venerdì Primo del mese, dedicato alla devozione del Sacro Cuore
S.s. messe con orario feriale

3 sabato Sante messe con orario feriale
A mezzogiorno si apre il tempo per l’acquisto dell’indulgenza plenaria del
Perdon d’Assisi.

Condizioni richieste:

1) Confessione e comunione Eucaristica

2) Preghiera secondo l’intenzione del Sommo Pontefice (almeno un Pater e un’Ave). L’adempimento di queste due condizioni non è legato al giorno; si possono adempiere anche nei giorni precedenti o seguenti

3) Visita alla Basilica, la nostra parrocchiale. Tale visita deve essere compiuta nel tempo prescritto che inizia dal mezzogiorno di sabato 3 agosto e si estende a tutta la domenica seguente; nella visita si deve recitare almeno un Pater e il Credo,

4) Reale distacco dai peccati non solo mortali, ma anche veniali. L’indulgenza si può applicare anche ai defunti a mo’ di suffragio. Si può acquistare una volta sola.

"L’indulgenza che la Chiesa elargisce ai penitenti, è la manifestazione di quella meravigliosa Comunione dei Santi, che, nell’unico vincolo della carità di Cristo, misticamente congiunge la Beatissima Vergine Maria e la Comunità dei fedeli, o trionfante in cielo o vivente nel purgatorio o pellegrina in terra. Difatti l’indulgenza che viene concessa per mezzo della Chiesa, diminuisce o cancella del tutto la pena dalla quale l’uomo è in certo modo impedito di raggiungere una più stretta comunione con Dio. Perciò il fedele pentito trova un aiuto efficace in questa speciale forma di carità della Chiesa per poter deporre l’uomo vecchio e rivestire l’uomo nuovo "il quale si rinnova nella sapienza secondo l’immagine di Colui che lo creò" (Col. 3,10).

(Paolo VI epist. Sacrosantae Portiunculae 14 luglio 1976)

 


4 Domenica XVIII del tempo ordinario

Dal Vangelo - "Gesù dopo aver ordinato alla folla di sedersi sull’erba, prese i cinque pani e i due pesci e, alzati gli occhi al cielo, pronunciò la benedizione, spezzò i pani e li diede ai discepoli e i discepoli li distribuirono alla folla". (Mt. 14, 19)

Sante messe con orario festivo estivo
ore 17.00 Presso l’Oratorio femminile incontro con i genitori, padrini e madrine dei bambini che saranno battezzati nel mese di agosto.
ore 18.00 Celebrazione liturgica nel corso della quale si terranno le preghiere prescritte per ottenere l’indulgenza plenaria per sè oppure per i defunti a modo di suffragio

6 martedì Trasfigurazione del Signore. Festa
Sante messe con orario feriale
Anniversario della morte del Servo di Dio Paolo VI (1978). Lo ricordiamo nelle preghiere.

8 giovedì S. Domenico. Sante messe con orario feriale
ore 19.30 S. messa al cimitero

9 venerdì S. Teresa Benedetta della Croce (Edith Stein) vergine e martire. Patrona d’Europa.
Sante messe con orario feriale

10 Sabato S. LORENZO - MARTIRE - Festa Patronale.

Sante messe: ore 7.30 - 9.30
ore 18.30 Santa messe solenne


11 Domenica XIX del tempo ordinario

Dal Vangelo - "...Appena Gesù salì sulla barca, il vento cessò. Quelli che erano sulla barca gli si prostrarono davanti, esclamando: "Tu sei veramente il Figlio di Dio!-." (Mt. 14, 32-33)

Sante messe con orario festivo
ore 17.00 Celebrazione dei Battesimi
ore 18.00 Celebrazione liturgica

14 Mercoledì S. Massimiliano Maria Kolbe. Martire
Sante messe con orario feriale
ore 18.30 S. messa prefestiva

15 Giovedì ASSUNZIONE della Beata Vergine Maria - Solennità

Dal Vangelo - "Allora Maria disse: - L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio mio Salvatore-." (Lc. 1, 46-47)

Sante messe con orario festivo estivo
ore 10.30 Santa messa solenne
ore 18.00 Vespro - Benedizione eucaristica
ore 18.30 S. messa
ore 20.15 In S. Rocco si apre la festa in onore del Santo. S. Rosario e s. messa.

16 Venerdì S. Rocco. Festa
Le sante messe vengono celebrate in S. Rocco alle ore 7.30 e 9.30
ore 20.15 S. Rosario - S. messa seguita dalla processione. Al termine benedizione con la reliquia del Santo.
In piazza S. Rocco segue il concerto.

 


18 Domenica XX del tempo ordinario

Dal Vangelo - "... Allora Gesù replicò: - Donna davvero grande è la tua fede! Ti sia fatto come desideri - e da quell’istante sua figlia fu guarita". (Mt. 15, 28)

Sante messe con orario festivo estivo
ore 18.00 Celebrazione liturgica

22 giovedì Beata Vergine Maria Regina
Sante mese con orario feriale
ore 19.30 S. messa al cimitero


25 Domenica XXI del tempo ordinario

Dal Vangelo - "Gesù disse: -Voi chi dite che io sia? - Rispose Simon Pietro: - Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente-". (Mt. 16, 15-16)

Sante messe con orario festivo estivo
ore 18.00 Celebrazione liturgica

29 giovedì Martirio di S. Giovanni Battista
ore 19.30 S. messa al cimitero (si concludono le celebrazioni al cimitero nel tempo estivo)

 


 SETTEMBRE

 

ORARIO SANTE MESSE

 

In Basilica:
Prefestiva : ore 18.30
Festive : ore 7.30 - 9.30 - 11.00 - 18.30
                : ore 16.00 Celebrazione Liturgica
Feriali : ore 7.00 - 9.00 - 18.30

S. Rocco:
Festiva : ore 9.00

S. Anna - Breda Libera:
Festiva : ore 10.00

Cappella Casa Albergo:
Feriale e prefestiva: ore 16.30

N.B.: In Basilica , ogni sabato dalle ore 15.30 alle 18.00, i sacerdoti sono a disposizione per le confessioni degli adulti.

N.B. a) Lunedì 2 settembre riprende la celebrazione della s. messa vespertina, ogni sera alle ore 18.30;

b) In Basilica vengono riprese le celebrazioni delle sante messe festive delle ore 9.30 e 11.00;

c) In S. Rocco la s. messa festiva è posticipata alle ore 9.00;

d) Nella chiesa di S. Anna - Breda Libera - la s. messa festiva è posticipata alle ore 10.00;

e) La celebrazione liturgica della domenica viene anticipata alle ore 16.00. 


1 Domenica XXII del tempo ordinario

Dal Vangelo - "Allora Gesù disse ai suoi discepoli: -Se qualcuno vuol venire dietro a me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua-". (Mt. 16, 24)

Sante messe con orario festivo
ore 16.00 Celebrazione liturgica
ore 17.00 Presso l’Oratorio femminile incontro con i genitori, padrini e madrine dei bambini che saranno battezzati nel mese di settembre.

5 giovedì Primo del mese. Alle ore 9.00 s. messa seguita dall’adorazione del Santissimo fino alle ore 12.00

6 venerdì Primo del mese dedicato alla devozione del Sacro cuore

 


8 Domenica XXIII del tempo ordinario

Dal Vangelo -"In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: -... Dove sono due o tre riuniti nel mio nome io sono in mezzo a loro-". (Mt. 18, 28)

Sante messe con orario festivo
ore 11.50 Celebrazione dei Battesimi
ore 16.00 Celebrazione liturgica

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 Eredità del Giubileo

 

La sfida ecologica 

a cura di don Giovanni

 

Presto, in molti ci recheremo nei luoghi di vacanza. In diverse maniere e misure, ci troveremo di fronte al problema ambientale.

La sacra Scrittura ebraico - cristiana nutre un profondo senso ecologico, che va dalla contemplazione estatica della bontà e bellezza del creato attribuite a Dio stesso (Gen. 1), al gioioso canto di lode al Creatore per la sua creazione meravigliosa, nella quale l'uomo si inserisce come sua parte eccelsa, rispettandone l'armonia (Sal. 104 [103]).

Il cristianesimo è lontano da qualsiasi forma panteistica; ciononostante riconosce la presenza di Dio nel creato, che a Dio rimanda. Il "Cantico di Frate Sole" di S. Francesco d'Assisi è solo uno degli esempi più noti e poeticamente riusciti della sensibilità ecologica che anima l'animo cristiano.

È una falsificazione del messaggio biblico pretendere che l'uomo possa fare quello che vuole dell'ambiente, basandosi sul comando dato da Dio all'uomo di "dominare la terra" (Gen. 1, 26.28). L'uomo che è consapevole di essere tratto dalla terra (Gen, 2, 7), sa di vivere di essa e grazie ad essa; senza scadere nei culti propri del paganesimo - che comunque tale consapevolezza intendevano esprimere e alimentare - l'uomo biblico sente di essere in profonda sintonia con la terra dalla quale trae il proprio sostentamento e alla quale è debitore.

Le norme bibliche sul Giubileo contenute nel libro del Levitico prevedevano un anno giubilare anche per la terra; anch'essa doveva avere periodicamente dei tempi di riposo, di "affrancamento" dall'assoggettamento da parte dell'uomo.

Non a caso, perciò, nel documento (NMI) consegnato alla Chiesa alla fine del Giubileo, la mattina dell'Epifania 2001, il papa, tra le sfide da affrontare, annovera quella relativa al problema di quello che egli, senza mezzi termini, chiama il dissesto ecologico. (Novo millenio ineunte 51). È significativo che questa "sfida" sia la prima di una lista che comprende i problemi della pace e il vilipendio dei diritti umani fondamentali: realtà sulle quali, potendolo, dovremo riflettere prossimamente. Come dire: la mancanza di rispetto per l'ecologia dell'ambiente naturale porta al medesimo atteggiamento (e/o ha la stessa radice) verso l'ecologia dell'ambiente umano.

La nostra Diocesi ha attivato un progetto per la "Pastorale del creato", affidato a don Gabriele Scalmana, la cui attività è inserita nell'Ufficio della Pastorale Sociale. Riportiamo uno stralcio di alcune sue riflessioni.

Quanto qui proponiamo rappresenta solo un timido accenno: il problema richiederebbe varie puntate, come quello del debito estero. Almeno offriamo uno spunto a chi è disposto a lasciarsi interpellare dalla propria coscienza. Se non altro cercheremo di non lasciare sporcizia sui prati di montagna o sulle spiagge e ci daremo da fare per collaborare alla raccolta differenziata dei rifiuti, la cui utilità ecologica è stata bene illustrata da una recente ed intelligente, si spera anche efficace, pubblicità televisiva, che ci ricordava che i rifiuti "vanno a finire nel futuro di tuo figlio".

 Il problema ecologico e le sue radici culturali.

L'aumento delle conoscenze scientifiche e delle applicazioni tecnologiche nel secolo XX, ha prodotto conseguenze notevoli sul sistema-mondo:

- aumento della popolazione con notevoli pressioni sugli ambienti naturali (e, per altro verso, con una iniqua distribuzione delle risorse che genera fame e povertà nell'80% della popolazione mondiale);

- sfruttamento sconsiderato delle risorse naturali, siano esse di carattere biologico (pesca tecnologica, distruzione delle foreste, diffusione delle biotecnologie...), che di carattere energetico (petrolio anzitutto), che di carattere minerale (metalli anzitutto);

- estinzione di un numero imprecisato, ma comunque alto, di specie viventi, con un impoverimento globale dell'ecosfera e una diminuzione della sua capacità di adattamento ad eventuali mutamenti climatici;

- la diffusione nell'ambiente di sostanze in quantità esorbitanti o di sostanze nuove, sintetizzate artificialmente, che inducono modifiche permanenti e nocive al mantenimento della vita (inquinamento, effetto serra, buco d'ozono...).

È importante sottolineare tre note dell'attuale rivoluzione ecologica.

1. L'incidenza dei mutamenti è tale da coinvolgere la globalità dell'ecosfera (entro cui vive anche l'umanità!). In natura tutto è collegato da una rete fittissima di rapporti, per cui ciò che avviene in un punto del mondo, influisce necessariamente su tutto il resto del pianeta. L'inquinamento da metalli tossici, ad esempio, coinvolge anche i ghiacci polari e l'aumento di anidride carbonica nell'aria si rileva sia nelle città che nei deserti che sulle montagne.

2. I cambiamenti non sono stati indotti da complesse, e largamente a tutt'oggi sconosciute, cause naturali, come altre volte avvenne nella storia del mondo (pensiamo all'estinzione dei dinosauri 66 milioni di anni fa), ma dalle scelte consapevoli di un'unica specie vivente, quella umana, che esercita il suo potere dispotico anche sulle altre specie.

3. Globalità nello spazio, ma anche globalità nel tempo. Le scelte attuali influenzeranno per lungo tempo la storia naturale e antropica della terra. Mai, come oggi, l'umanità ha avuto la possibilità di condizionare in modo decisivo il futuro del pianeta. Il petrolio viene bruciato ad una velocità infinitamente maggiore della sua formazione e quindi non ne resterà più per i secoli a venire; certi inquinanti, dopo la loro messa al bando, hanno bisogno di secoli per essere smaltiti dall'ambiente.

Tutto ciò, sostanzialmente, significa evidenziare tre concetti che mettono in discussione i modelli culturali dominanti in Occidente fino ad oggi.

1. Complessità. La natura non è una realtà altra e separata dall'umanità [...].

2. Antroporelativismo. [...] L'umanità non è sopra, ma dentro la natura. La sua sopravvivenza è condizionata dalle relazioni che essa intrattiene col resto dell'ecosfera.

3. Responsabilità. L'umanità deve agire in modo tale da salvaguardare le risorse fondamentali del pianeta e gli equilibri naturali dell'ecosfera anche per le generazioni a venire [...].

Il problema ecologico interpella la Chiesa.

La molteplicità delle questioni, di grande rilevanza storica, coinvolte nel problema ecologico contemporaneo, non può lasciare indifferenti i credenti. Esse interpellano fortemente la fede e la morale cristiana.

Sia la vita spirituale di ogni singolo cristiano, che la vita liturgica delle comunità dovrebbero accogliere questa nuova prospettiva, in modo da "contemplare, cantare, ritrovare lo stupore [...] di fronte alla gloria della Trinità nella creazione" e da "riscoprire la nostra fraternità con la terra". [...]

www.diocesi.brescia.it/psl/index.htm

(continua)

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119

 

ogni mese ... una preghiera

 

Abbiamo davanti i tre mesi estivi coperti da questo numero de "L'Angelo"; di conseguenza, facendo onore al titolo di questa rubrica, offriamo qualche cosa per ognuno di questi mesi.

Giugno è il mese che la consuetudine dedica alla devozione al Sacro Cuore di Gesù: un simbolo nel quale adoriamo l'amore con il quale Egli ci ha amato, il cuore squarciato da cui è scaturito per noi il dono dello Spirito d'amore e santità. Parimenti, luglio è il mese del preziosissimo Sangue che il Signore Gesù ha sparso per noi. Si tratta di due aspetti della devozione cristiana che mettono in risalto il grande mistero della misericordia di Dio, grazie alla quale sappiamo di poter vivere con fiducia l'abbandono a Lui, anche nelle difficoltà.

Le due preghiere che presentiamo aiutano a esprimere questi due aspetti della vita e della santità cristiana.

Non possiamo, infine, dimenticare che nel cuore dell'estate ricorre la solennità dell'Assunzione di Maria. La bellissima preghiera di s. Francesco d'Assisi ci aiuta a trovare parole per cantare la sua lode ed esprimerle la nostra venerazione.

Misericordia

Padre, nella tua immensa bontà

tu estendi la tua protezione misericordiosa,

sui buoni e sui cattivi, su chi ti accoglie, ma anche su chi ti rifiuta.

 

Tu non fai pesare il tuo giudizio di condanna sul debole e fragile,

che dopo l'errore, con sofferto disagio, si rivolge a Te,

implorando il tuo misericordioso perdono.

 

Tu condanni l'arroganza e il sopruso,

perché violentano l'umanità dei tuoi figli,

per i quali è stato sparso il sangue di Tuo Figlio, Gesù,

al quale è stato squarciato il petto e trafitto il cuore.

 

Tu non chiudi gli occhi di fronte alle mancanze,

ma guardi con amorevole comprensione

il profondo del cuore di ciascuno dei tuoi figli,

e, con paterna bontà, li inviti sempre a fattiva conversione.

 

Per mezzo del tuo Figlio morto, risorto e asceso a te, ci doni lo Spirito:

muova il nostro cuore ad accogliere la tua misericordia.

 

Noi deponiamo, nel tuo cuore, ogni nostra preoccupazione

O Signore, nostro Dio, e Padre!

La tua bontà è così grande e imperscrutabile

che ci permette di rivolgerci a Te

come nostro Dio, nostro creatore,

nostro Padre e nostro Salvatore.

 

Tu ci conosci tutti, individualmente,

ci ami tutti, personalmente,

e vuoi essere conosciuto e amato da noi tutti, come figli devoti.

Tu vuoi che tutte le nostre vie siano davanti a te e dirette a te,

che noi veniamo da te e possiamo andare a te.

 

Noi deponiamo, nel tuo cuore benigno,

ogni nostra preoccupazione,

ogni nostra angoscia ed ogni nostro disagio,

affinché tu te ne prenda cura.

 

Deponiamo nel tuo cuore

la nostra inquietudine, affinché tu la plachi;

deponiamo le nostre speranze e i nostri voti,

affinché sia fatta la tua volontà e non la nostra;

deponiamo i nostri peccati affinché tu li perdoni,

i nostri pensieri e i nostri desideri affinché tu li purifichi,

con la luce e la grazia del tuo santo Spirito.

 

Deponiamo nel tuo cuore, immenso e clemente,

tutta la nostra vita terrestre

affinché tu la conduca alla risurrezione di ogni carne e alla vita eterna.

 

( Cfr. Don Gian Franco Poli, da www.lalode.com )

 

Saluto alla Beata Vergine Maria

Ave, Signora, santa regina,

santa Madre di Dio, Maria,

che sei vergine fatta Chiesa

ed eletta dal santissimo Padre celeste,

che ti ha consacrata

insieme col santissimo suo Figlio diletto

e con lo Spirito Santo Paraclito;

tu in cui fu ed è ogni pienezza di grazia

e ogni bene.

 

Ave, suo palazzo,

ave, suo tabernacolo,

ave, sua casa.

Ave, suo vestimento.

ave, sua ancella,

ave, sua Madre.

 

E saluto voi tutte, sante virtù,

che per grazia e illuminazione dello Spirito Santo

venite infuse nei cuori dei fedeli,

perché da infedeli

fedeli a Dio li rendiate.

S. Francesco (FF 259-260)

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 Vita Parrocchiale

 

Gli aggiornamenti sulla situazione finanziaria della parrocchia

 

Con riferimento all’impegno assunto informiamo i gentili lettori che la situazione finanziaria è la seguente:

Entrate
I° trimestre 2002 (gennaio, febbraio, marzo) E 54.480,42

Uscite
I° trimestre 2002 (gennaio, febbraio, marzo) E 52.311,50

Avanzo
I° trimestre 2002 (gennaio, febbraio, marzo) E 2.168,92

Disavanzo
al 31 dicembre 2001 L 655.307.616 = E 338.438,14

Disavanzo
al 31 marzo 2002 (debito) L 651.108.003 = E 336.269,22

Fondo per restauri da eseguire in Basilica

Al 30 settembre 2001 L. 847.875.975
(v. "L’Angelo di Verola" n° 11 - novembre 2001 - pag. 55)

4° trimestre 2001 - prelievi per pagamenti L. 228.863.900

Saldo al 31 dicembre 2001 L. 619.012.075 E 319.693,06

I° trimestre 2002 - prelievi per pagamenti E 69.646,40

Saldo al 31 marzo 2002 L. 484.157.846 = E 250.046,66

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Ai fidanzati che si preparano
a celebrare il Sacramento del Matrimonio

 

Carissimi, vi presentiamo il calendario del corso di preparazione al Matrimonio che si svolgerà in autunno nella nostra parrocchia.

Lo facciamo con le parole del "Direttorio di pastorale familiare" per la Chiesa in Italia.

La finalità di questa preparazione consiste nell’aiutare i fidanzati a vivere il fidanzamento e la prossima celebrazione del matrimonio come momento di crescita umana e cristiana nella Chiesa; nell’aiutarli a conoscere e a vivere la realtà del matrimonio che intendono celebrare, perché lo possano celebrare non solo validamente e lecitamente, ma anche fruttuosamente e perché siano disponibili a fare di questa celebrazione una tappa del loro cammino di fede; nel portarli a percepire il desiderio e insieme la necessità di continuare a vivere nella fede e nella Chiesa anche dopo la celebrazione del matrimonio".

Ci auguriamo di potervi aiutare nel realizzare queste finalità.

Gli incontri si svolgeranno con il seguente calendario:

tutte le sere alle ore 20.30 da lunedì 9 a sabato 14 settembre

Quindi il corso si chiuderà domenica 15 settembre con il seguente orario:

ore 17.00 - relazione

ore 18.30 - S. messa e consegna del-l’attestato del corso.

I sacerdoti

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 Centro di Ascolto vissuto lunedì 13 maggio

 

Sentiamoci in comunione con tutti i 22 Centri di Ascolto attraverso la sintesi inviataci da un Centro nella Diaconia San Rocco

L’ascolto della Parola è facile, difficile è fare propria la Parola, trasformarla in azioni e comportamenti concreti.

Ecco allora che alla parola santità pensiamo al Papa, ai proclamati santi, a coloro che dedicano la loro vita alla cura e alla crescita della spiritualità.

La Santa Maria ha ascoltato l’Annunciazione e ha risposto "Eccomi", "si è messa in viaggio", noi facciamo molta fatica a rispondere "eccomi", abbiamo troppe cose da fare per avere il tempo di servire, di visitare, di condividere ed annunciare la Parola nella nostra vita.

Spesso non vediamo i capolavori dello Spirito Santo su di noi, siamo ciechi.

Ci accontentiamo del qui ed ora senza chiederci quale progetto ha Dio per noi, vogliamo avere non dare, preferiamo farci vedere con chi ha potere e prestigio anziché con chi è malato nel corpo e nello spirito, povero, emarginato.

Ringraziamo Dio per la nostra salute e ci è difficile amare chi non ce l’ha, condividere il dolore e le sofferenze. La salute è un dono, ma è nostro.

Abbiamo però detto "eccomi" per una piccola cosa: il "Centro di Ascolto".

Per qualcuno è faticoso uscire di sera, dopo una giornata di lavoro, uscire d’inverno con la nebbia e il freddo, abbiamo lottato contro le nostre comodità e abbiamo condiviso questa fatica che si è trasformata con il tempo in gioia per l’incontro.

Abbiamo condiviso anche la fatica del pensare alla pratica della Parola, al significato di Missione nella nostra vita.

Abbiamo imparato a confrontarci e a riflettere insieme, ma abbiamo soprattutto pregato insieme.

Lunedì abbiamo pregato anche così:

"Santa Maria, come siamo distanti dalla tua logica! Tu ti sei fidata di Dio e, come Lui, hai scommesso tutto sui poveri, affiancandoti a loro e facendo della povertà l’indicatore più chiaro del tuo abbandono totale a Lui, il quale ha scelto ciò che nel mondo è stolto per confondere i sapienti; ha scelto ciò che nel mondo è debole per confondere i forti, ha scelto ciò che nel mondo è ignobile e disprezzato e ciò che è nulla per ridurre a nulla le cose che sono.

Noi, invece, andiamo sul sicuro. Non ce la sentiamo di rischiare. Ci vogliamo garantire dagli imprevisti. Sarà pure giusto lo stile aleatorio del Signore, ma intanto preferiamo la praticità terra terra dei nostri programmi.

Sicché, pur declamando con la bocca i paradossi di Dio, continuiamo a fare assegnamento sulla forza e sul prestigio, sul denaro e sulla furbizia, sul successo e sul potere.

Quando ci decideremo, sul tuo esempio, a fare scelte umanamente perdenti, nella convinzione che, solo passando dalla tua sponda potremo redimerci e redimere?"

 

 Rispondiamoci con il Catechismo

 Come Maria, la madre di Gesù, pure noi dobbiamo dire il nostro sì al Signore. Lo Spirito Santo aiuti pure noi a dire con la vita: "Avvenga di me quello che hai detto...;", perché il mondo si aspetta da noi che rendiamo presente il Signore con le nostre parole e azioni.

 494 All’annunzio che avrebbe dato alla luce "il figlio dell’Altissimo" senza conoscere uomo, per la potenza dello Spirito Santo, Maria ha risposto con "l’obbedienza della fede" (Rm 1, 5), certa che "nulla è impossibile a Dio": "Io sono la serva del Signore; avvenga di me quello che hai detto" (Lc. 1, 37-38). Così, dando il proprio assenso alla Parola di Dio, "Maria è diventata Madre di Gesù e, abbracciando con tutto l’animo e senza essere ritardata da nessun peccato la volontà divina di salvezza, si è offerta totalmente... alla persona e all’opera del figlio suo, mettendosi al servizio del Mistero della Redenzione, sotto di lui e con lui, con la grazia di Dio onnipotente":

Come dice sant’Ireneo, "obbedendo divenne causa della salvezza per sè e per tutto il genere umano". Con lui, non pochi antichi padri affermano: "nodo della disubbidienza di Eva ha avuto la sua soluzione con l’obbedienza di Maria: ciò che la vergine Eva aveva legato con la sua incredulità, la Vergine Maria l’ha sciolto con la sua fede", e, fatto il paragone con Eva, chiamano Maria "la Madre dei viventi" e affermano spesso: "la morte per mezzo di Eva, la vita per mezzo di Maria".

 Lo Spirito Santo ci aiuti ad obbedire al Signore come ha fatto la Vergine Maria.

 144 Obbedire (ob-audire) nella fede è sottomettersi liberamente alla Parola ascoltata, perché la sua verità è garantita da Dio, il quale è la Verità stessa. Il modello di questa obbedienza propostoci dalla Sacra Scrittura è Abramo. La Vergine Maria ne è la realizzazione più perfetta.

145 La lettera agli Ebrei, nel solenne elogio della fede degli antenati, insiste particolarmente sulla fede di Abramo: "Per fede Abramo, chiamato da Dio, obbedì partendo per un luogo che doveva ricevere in eredità, e partì senza sapere dove andava" (Eb 11, 8). Per fede soggiornò come straniero e pellegrino nella Terra promessa. Per fede Sara ricevette la possibilità di concepire il figlio della promessa. Per fede, infine, Abramo offrì in sacrificio il suo unico figlio.

146 Abramo realizza così la definizione della fede data dalla Lettera agli Ebrei: "La fede è fondamento delle cose che si sperano e prova di quelle che non si vedono" (Eb 11, 1) "Abramo ebbe fede in Dio e ciò gli fu accreditato come giustizia" (Rm 4, 3). Grazie a questa forte fede, Abramo è diventato "padre" di tutti coloro che credono (Rm 4, 11.18).

148 La Vergine Maria realizza nel modo più perfetto l’obbedienza della fede. Nella fede. Maria accolse l’annunzio e la promessa a Lei portati dall’angelo Gabriele, credendo che "nulla è impossibile a Dio" (Lc 1, 37), e dando il proprio consenso: "Sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto" (Lc 1, 38), Elisabetta la salutò così: "Beata colei che ha creduto nell’adempimento delle parole del Signore" (Lc 1, 45). Per questa fede tutte le generazioni la chiameranno beata.

Durante tutta la sua vita, e fino all’ultima prova, quando Gesù suo figlio, morì sulla croce, la sua fede non ha mai vacillato. Maria non ha cessato di credere "nell’adempimento" della Parola di Dio. Ecco perché la Chiesa venera in Maria la più pura realizzazione della fede.

 

Fatti di Vangelo qualcuno deve iniziare

 Una fede dimostrata dalla Madre di Gesù che l’ha portata a vivere per Dio e i fratelli: la visita di Maria ad Elisabetta ne è una bellissima testimonianza, perché il sì detto a Dio diventa velocemente un sì offerto alla cugina. Vivere per Dio significa vivere per i fratelli, amare le persone in modo concreto, condividendo le gioie e le preoccupazioni. Ascoltiamo questa testimonianza:

Essere vigilanti

Vicino a casa mia, a Douala, abita una ragazza di circa trent’anni che è mamma di diversi figli, pur non essendo sposata. Soffre da anni di epilessia e vive con sua madre. È una famiglia molto povera.

Da qualche tempo notavo che la ragazza dimagriva per scarsità di cibo. Mi sono detta: "Ecco il momento di essere vigilante: questo Gesù che sta morendo di fame, qui vicino a me, forse potrò dire che non l’ho visto? Quando l’ultimo giorno mi dirà: "Avevo fame e tu non mi hai dato da mangiare", potrò ignorarlo?.

Ho iniziato a mandarle con molta discrezione dei viveri. Mi premeva soprattutto che la sua famiglia non si facesse troppe domande e non si sentisse umiliata. Per questo ho agito con cautela. In breve tempo ho constatato che la ragazza stava meglio e che ricominciava a sorridere.

Mi sono accorta, però che solo uno dei figli frequentava la scuola. Gli altri restavano a casa e, tra questi, una bambina di undici anni che stava crescendo abbandonata a se stessa. Un’altra frase di Gesù mi martellava in testa: "Tutto quello che avrete fatto a uno di questi piccoli, l’avrete fatto a me".

Un insegnante di una scuola privata del nostro quartiere ha accettato, in cambio di una modesta cifra, di occuparsi dell’istruzione della bambina.

Da parte nostra, mettiamo a disposizione i libri di scuola già usati dai nostri figli, che si sono perciò trovati coinvolti e hanno fatto amicizia con la bambina, dandole così occasione di impratichirsi nella lingua francese.

Siamo molto felici di vedere Gesù, presente in quella famiglia, che ora sta mangiando e sperimentando un po’ di gioia.

Alex (Camerun)

 

Una fede vissuta

È in grado di esprimere la sua fede vissuta, non tanto a parole, ma in ogni avvenimento della sua vita. Non è facile incontrare persone come lei, con lo sguardo sempre proiettato verso Dio, principio della vita e di ogni avvenimento.

Spesso la si vede percorrere con fatica la strada in salita che porta alla chiesa, e dice: "Soffro, ma sono contenta, perché so che dopo ho la ricompensa e la gioia dell'incontro col Signore, nell'Eucaristia".

Quando viene travolta da un'auto, anziché lamentarsi del male, distesa sull'asfalto, dice: "Mi dispiace perché non posso andare a Messa".

È un esempio vissuto, da ricordare nei momenti di prova, nelle difficoltà, nei problemi personali o familiari, da cui nessuno è esente.

Non è una persona di grande cultura, ma ha la saggezza evangelica, perché vede il Signore in ogni avvenimento.

Ho avuto l'occasione di conoscerla nell'infermeria della nostra casa di riposo, quando ormai era già in fase terminale. Non è fantasia, ma è una persona della nostra comunità. Non faccio nomi, perché non si pensi ad un elogio funebre. Desidero solo fare in modo che una preziosa testimonianza di vita cristiana non venga ignorata.

Pensando a questa testimonianza, mi vengono in mente le spose giovani, con le loro preoccupazioni, le difficoltà, la stanchezza e i problemi quotidiani che le assillano e non le lasciano respirare; se riuscissero a guardare ogni cosa da questa angolatura, come fa questa nostra sorella, certamente la vita diventerebbe più facile, meno stressante e più gioiosa.

Lo Spirito del Signore ci renda capaci di saper cogliere con saggezza gli inevitabili momenti di difficoltà nel nostro cammino, per arrivare ad incontrare il Cristo risorto ed essere capaci di annunciarlo agli altri.

Sr. Stefania Vassallo

 

Prossimo Centro di Ascolto comunitario per tutti i centri
Lunedì 10 giugno in Basilica ore 20.30

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Festa delle Diaconie
presso lo stadio comunale

 

Sabato 29 giugno
ore 16.00 dalla Piazza della Basilica partenza Straverola 2002
ore 20.00 Serata musicale

Domenica 30 giugno
ore 11.00 S. Messa allo Stadio, animata dalle Diaconie
ore 12.00 Pranzo allo stadio
ore 15.00 Giochi per bambini e adulti
ore 20.00 Serata musicale con premiazione Straverola 2002

Durante la festa funzionerà uno stand gastronomico
vi aspettiamo: la festa sarà con noi!

 

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Il primo passo

 

...Quello "ufficiale", s'intende, perché di passi ne ha già compiuti molti, il nostro Ettore. L'Ammissione tra i candidati al diaconato e al presbiterato una volta consisteva nella prima tonsura (la cosiddetta "chierica"). Oggi, ha assunto la forma più adatta e meno clericale vissuta il 21 aprile u.s. da Ettore e dai suoi compagni nella nostra chiesa cattedrale. Presiedeva il vescovo ausiliare, mons. Olmi, che sostituiva e rappresentava il vescovo diocesano, impegnato nella visita pastorale.

Si tratta di un rito scarno - nel più perfetto stile latino (romana sobrìetas) - ancor più essenziale del già fin troppo asciutto rito del matrimonio; consiste in una serie di domande con le quali, in sintesi, il vescovo chiede agli interessati se intendono proseguire il cammino verso il diaconato e il sacerdozio con impegno e slancio generoso, fruendo dei vari mezzi formativi messi a loro disposizione (in primis, la preghiera, poi lo studio, la vita comunitaria in seminario, il dialogo educativo con i superiori, ecc.); essi rispondono con la formula che li invita ad esprimere una decisione convinta, lontana dalla tiepidezza: "Sì, lo voglio!".

Va notato che, benché il rito sia estremamente semplice, è il vescovo a presiederlo: egli rappresenta la Chiesa, la comunità dei credenti. Reso certo dal parere espresso da coloro che stanno seguendo la formazione di Ettore, il vescovo gli ha detto che, dal cammino da lui compiuto fino ad ora, emerge con chiarezza che c'è davvero la concreta possibilità che il Signore lo stia chiamando, che egli ha le "carte in regola" per rispondere a questa chiamata e che ad essa sta aderendo con una già notevole disponibilità.

Ciò che Ettore ha percepito ascoltando il suo cuore e leggendo i "segni" sparsi da Dio nella sua vita, viene riconosciuto come segno di vocazione; nelle sua parole, nei suoi atteggiamenti, nei suoi progetti e desideri i superiori stanno ravvisando l'azione e la voce dello Spirito santo: è la conferma e, al tempo stesso, l’incoraggiamento a proseguire con fiducia su questa strada. Ora Ettore sa che non solo lui ritiene di essere chiamato dal Signore a seguirlo come suo discepolo per questa specifica via, ma lo ritiene anche la Chiesa, a cui spetta il compito di "discernere i carismi" (= riconoscere i doni di Dio) e dare la sua conferma.

Ettore ha compiuto il primo passo - pubblico - una specie di "fidanzamento" con quel Signore che egli desidera amare. Altre tappe seguiranno nei prossimi anni: i ministeri del lettorato e dell'accolitato fino alla prima meta: l’ordine del diaconato, nel quale egli consacrerà il suo celibato: sarà quello il passaggio definitivo, il "matrimonio", se vogliamo tenere il paragone già poc'anzi avviato.

Per il momento Ettore rimane laico: non ha ricevuto il sacramento dell'Ordine, ma è stato semplicemente (si fa per dire) ammesso tra i candidati a riceverlo. Il fatto che il rito sia stato vissuto in abito secolare esprime bene questo. Non vediamo perciò in lui un mezzo pretino, ma lasciamo che sia quello che è: un giovane come tutti i nostri giovani, uno come tanti di loro sono o potrebbero essere: tesi a interrogarsi seriamente sul proprio futuro, sul progetto di vita pensato per loro dal Signore, fortemente impegnati nella ricerca di Lui e nel servizio agli altri, ma, proprio per questo, pieni di vita e allegria.

Auguri, Ettore: siamo contenti per te e con te. Ti accompagniamo con la nostra preghiera.

don Giovanni

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Dalla Scuola Familiare di Verolanuova

 

Lunedì 29.4.2002 la Scuola di Vita Familiare di Verolanuova ha concluso la sua attività dell’anno 2001/2002 a Manerbio con la S.V.F. locale presso le Suore Orsoline.

Hanno partecipato a tale incontro, oltre ai nostri iscritti alla Scuola, numerosi genitori, il nostro prevosto Mons. Luigi Corrini, don Giampaolo e diversi sacerdoti manerbiesi.

Il tema trattato da un esperto riguardava l’adolescenza ed i suoi problemi. Alla relazione è seguito un interessante e partecipato dibattito da parte degli adulti. I giovani, tramite numerosi cartelloni hanno voluto esprimere l’entusiasmo, la gioia, la tristezza, la paura, la fuga (qualche volta pretesto per non affrontare la crescita) anche in paradisi artificiali e non. Si è cercato di favorire il dialogo fra genitori e figli in un’età tanto difficile.

La serata di Manerbio, con un rinfresco finale, ha fatto seguito al Convegno Diocesano della S.V.F. di Brescia del 28 aprile il cui tema era: "Meravigliosamore" svoltosi presso l’Istituto S. Maria di Nazareth.

Il prof. Avanti, dotto relatore, ha conquistato tutti i presenti trattando il tema dell’amore di coppia partendo dalla Bibbia ed illustrandolo tramite numerose fiabe. Ha parlato dell’importanza del dialogo nella coppia, della tenerezza, della pazienza e della calma. "L’amore è un frutto che non si deve aver fretta di cogliere".

L’importante, nella coppia, non è voler rendere felice l’altro ma rendere felice se stesso ed offrire felicità all’altro.

La celebrazione Eucaristica, presieduta da don Carlo Bresciani, ha concluso i lavori nella gioia e nel raccoglimento.

Ringraziamo tutti gli organizzatori della S.V.F. di Brescia che ci hanno offerto una interessante occasione di crescita.

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 dagli Oratori

 

Il nostro fratello Joe ci scrive dal Libano

a cura di don Giovanni

 

Su "L'Angelo" dell'aprile 2001 annunciavamo di essere cresciuti in famiglia: attraverso la Caritas bresciana, il nostro Oratorio aveva adottato a distanza un bambino del Libano. Abbiamo rinnovato anche per quest'anno l'adozione. Egli ci aveva subito inviato gli auguri pasquali, chiedendo nostre foto; con un po' di ritardo, qualche mese fa, giusto in occasione del rinnovo dell'adozione, gli abbiamo inviato alcune immagini di gruppo del nostro Grest.

Da poco ci è giunta, sempre tramite la nostra Caritas diocesana, una sua lettera con alcune foto. Riportiamo quella. per intero, compresa la traduzione dall'inglese e, in parte, queste.

Ricordiamo che questo nostro amico si chiama Joe Antoine Elias, ed è nato ad Autélias il 16 gennaio 1992 e risiede a Dbayeh - Haret - el Belhaneh (Libano), frequenta il "Collège Santa Rita" gestito da religiosi della Chiesa Maronita libanese. Se confrontiamo la foto dello scorso anno con queste, possiamo vedere come Joe si stia facendo grande. Gli auguriamo - e per questo preghiamo - di crescere sano nel corpo, forte nello spirito, pieno di gioia nella fede in quel Gesù nel quale sia lui che noi crediamo. Per lui e per tutta la Chiesa, Maronita e non, Cattolica o Ortodossa, del Libano, invochiamo dal Padre la grazia dello Spirito Santo.

Lo ringraziamo della sua preghiera per noi e gli garantiamo la nostra.

Quanto alla sua richiesta di andare in Libano quest'estate, be' è un po' difficile, anche se ci piacerebbe tanto.

Però sarebbe bello se lui potesse venire da noi, magari quando andiamo a Paspardo, in montagna.

Così ci scrive:

Lebanon, 23d april 002

Dear brothers and sisters

I don't know how to start, cause I'm so glad to see you in these photos. I'll pray for you to the end, and I hope to see you here in Lebanon, cause I like to have brothers and sisters to stay with me in the summer. My mom and I thank you, and we'll pray for you to stay helping people, and to be glad all the time. Look at these photos and you'll see my mother, me and my uncle.

Your lovely brother

Joe Elias

Traduzione:

Lebanon, 23 aprile 2002

Cari fratelli e sorelle,

non so come iniziare perché sono contentissimo di vedervi in queste foto. Pregherò per voi fino alla fine e spero di vedervi qui in Libano perchè mi piace avere fratelli e sorelle con cui stare durante l’estate. Mia mamma ed io vi ringraziamo e pregheremo perchè voi continuiate ad aiutare le persone e perchè voi siate sempre felici. Guardate queste foto e vedrete me, mia mamma e mio zio.

Il vostro affezionato fratello

Joe Elias

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Pensando all’estate (2)

 

La Scuola di Lavoro

(RUM: Ricamo, Uncinetto, Maglia)

 

L’estate è vicina... L’estate non è sinonimo di stanchezza, di "dolce far niente", ecc.

Ci sono delle attività diverse: Campi-scuola, Grest, e Scuola di lavoro o Scuola rum (ricamo, uncinetto, maglia)

Inizia, all’Oratorio Femminile, la scuola di lavoro dal lunedì 1 luglio al venerdì 19 luglio. Saranno tre settimane d’impegno, (relativo) di amicizia, di gioco e di divertimento assicurato per fanciulle e ragazze.

Vi aspettiamo numerose

Le Suore

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Pensando all’estate (3)

Il Grest 2002

 

Avremo modo di presentare il tema quando faremo il rendiconto, a Grest ormai concluso, su "L'Angelo" di ottobre.

L'ultima delle attività estive del nostro Oratorio è proposta a fanciulli e ragazzi a partire dalla 1a elementare (già frequentata) alla 3a media; durerà tre settimane e occuperà tutti i pomeriggi da lunedì a venerdì e le mattine del sabato.

Come da sempre, occuperà l'ultimo periodo delle vacanze estive: inizierà venerdì 23 agosto e terminerà giovedì 12 settembre.

Le iscrizioni si aprono a partire da lunedì 1 luglio e si chiuderanno domenica 18 agosto.

L'arrivo di nuovi iscritti a Grest già avviato è sempre fonte di disagi di vario tipo: li ho già spiegati lo scorso anno, ma vale forse la pena ripresentarli.

Quando, appena prima di cominciare il Grest, si dividono i fanciulli e i ragazzi in squadre, si cerca di fare in modo di distribuirli in maniera equilibrata.

Iscriversi dopo che le squadre sono state formate comporta spesso la rottura di questo equilibrio, oltre che una noiosa perdita di tempo per i ragazzi che attendono di poter iniziare le attività di quel pomeriggio e devono invece aspettare che altri vengano iscritti e poi inseriti nelle squadre, previa inchiesta sui numeri di ognuna, per vedere dove sia possibile aggiungere nuovi membri e dove no: è una fiera a cui si sta cercando di porre fine.

Già negli ultimi due anni è andata meglio.

Perciò, visto anche il fatto che abbiamo davanti due mesi e mezzo per pensarci e deciderci, non si accettano iscrizioni a Grest già iniziato.

Verrà predisposto quanto prima l'apposito pieghevole con il tagliando.

Buona estate a tutti.

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Pensando all’estate (4)

Estate 2002: Gli appuntamenti

 

Per l'utilità di coloro che sono impegnati in qualcuna delle attività estive dell'Oratorio, o vi sono interessati in quanto fruitori, pubblichiamo le date dei vari appuntamenti.

Gli incontri, salvo indicazione contraria hanno luogo all'Oratorio maschile.

 

CAMPOSCUOLA

Lunedì 10 giugno: alle 20.45, riunione per le cuoche e i cuochi dei tre turni.

Mercoledì 12 giugno: alle 20.45, 1° incontro per gli animatori del Camposcuola Ragazzi (1° e 2° turno)

Venerdì 14 giugno: alle 17.00, incontro per gli aiutanti di cucina - apprendisti animatori del Camposcuola Ragazzi (1° e 2° turno)

alle 20.45, 2° incontro per gli animatori del Camposcuola Ragazzi

Lunedì 17 giugno: alle 20.45, incontro per gli animatori del 1° turno

Mercoledì 19 giugno: alle 20.45, incontro per ragazzi e genitori del 1° turno

Venerdì 21 giugno: alle 20.45, incontro per gli animatori del 2° turno

Venerdì 28 giugno: alle 20.45, incontro per ragazzi e genitori del 2° turno

Lunedì 1 luglio: alle ore 9.00 parte il 1° turno. Inizia il Camposcuola Ragazzi e si apre l'intera esperienza di "Paspardo 2002"

Giovedì 3 luglio: alle 20.30, Radiobasilicafilodirettopaspardo

Domenica 7 luglio: giornata dei Genitori, a Paspardo, per il 1° turno

Giovedì 11 luglio: alle 20.30, Radiobasilicafilodirettopaspardo

Domenica 14 luglio: al mattino, termina il 1° turno

alle ore 15.00, parte il 2° turno

Giovedì 18 luglio: alle 20.30, Radiobasilicafilodirettopaspardo

Domenica 21 luglio: giornata dei Genitori, a Paspardo, per il 2° turno

Giovedì 25 luglio: alle 20.30, Radiobasilicafilodirettopaspardo

Sabato 27 luglio: con il rientro, a sera, del 2° turno, si conclude il Camposcuola Ragazzi

Domenica 28 luglio: alle 19.30, ritrovo davanti all'Oratorio maschile degli animatori del Camposcuola Ragazzi, per la riunione di verifica

Lunedì 29 luglio alle 20.00, incontro per gli animatori del Terzo Turno - (alle 21.15, Consiglio dell'Oratorio)

Mercoledì 31 luglio: alle 21.00, incontro per gli iscritti al 3° turno e i loro genitori

Venerdì 2 agosto: inizia il Camposcuola Adolescenti - Giovani (3° turno)

Mercoledì 14 agosto sera: termina il Camposcuola Adolescenti - Giovani.

(o Giovedì 15 mattino) Si conclude l'intera esperienza di Paspardo 2002.

NB: non rispondiamo in nessun modo, in qualunque circostanza, compresa la Festa dei Genitori del 1° e 2° turno, dei minorenni non iscritti occasionalmente presenti nella sede del Camposcuola.

SCUOLA R.U.M. (Scuola di Lavoro)

Lunedì 3 giugno: presso l'Oratorio femminile, si aprono le iscrizioni

Sabato 29 giugno: si chiudono le iscrizioni

Data da definire riunione per le animatrici, all'Oratorio femm.

Lunedì 1 luglio: inizia la Scuola di Lavoro, all'Oratorio maschile

Venerdì 19 luglio: termina la Scuola di Lavoro

 

GREST

Domenica 2 giugno: alle 16.00, 1° incontro per animatori e viceanimatori del Grest, nel salone

Mercoledì 5 giugno: alle 20.45, 2° incontro per animatori e viceanimatori del Grest

Lunedì 1 luglio: all'Oratorio femminile, si aprono le iscrizioni

Venerdì 12 luglio: alle 20.45, 3° incontro per animatori e viceanimatori del Grest

Giovedì 1 agosto: alle 20.45: 4° incontro per animatori e viceanimatori del Grest

Domenica 19 agosto: si chiudono le iscrizioni

Venerdì 23 agosto: alle ore 10.30, incontro per i soli animatori

nel pomeriggio, inizia il Grest.

Giovedì 12 settembre: termina il Grest e, con esso,

si concludono le Attività Estive 2002 dell'Oratorio

Domenica 15 settembre: festa del Grest

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 StasSera Debutto

"en Turen"

 

Oratorio di Verolanuova 1 giugno ore 21.00

Padernello 9 giugno ore 16.30

Cadignano 15 giugno ore 21.00

Avis di Verolanuova 12 luglio ore 21.00

Quest’anno i bambini di "StasSera Debutto" si esibiranno, con delle fantastiche canzoni popolari, in un tour che toccherà oltre all’immancabile Oratorio di Verolanuova anche altre località come il piccolo borgo di Padernello, l’Asilo di Cadignano. Saremo ospiti pure dell’annuale festa dell’Avis di Verolanuova.

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La mia Mamma

 

La mamma è come un fiore

che mette al mondo il suo seme,

lo cura e lo ama fino a quando sboccerà.

Si rispecchiano nei tuoi occhi l’amore e l’affetto

che mi doni ogni giorno perché tu sei la mia mamma

e io ti sarò grato per sempre fino a quando i miei occhi

si chiuderanno.

Edoardo Schilirò

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L’Oratorio porge vive felicitazioni, accompagnate dalla preghiera, alle coppie recentemente unite in matrimonio: Gian Maria Tomasoni ed Elena Quaranta, collaboratori dell’Oratorio a vari titoli; a Luisa Cervati e Clementina Cremaschini, già collaboratrici, ed ai rispettivi consorti.


L’angolo dell’educatore

 

A male parole

Da: "Noi genitori e figli" (Avvenire - n. 52 - del 28 aprile 2002)

 

Imprecazioni, linguaggio scurrile: perché persino i bambini delle materne provocano i "grandi" con le parolacce? Inutile illudersi: anche se in famiglia si è "castigati", le fonti di ispirazione sono mille, dai compagni di scuola alla pubblicità in tivù.

di Nicoletta Martinelli

 

Casca proprio a fagiolo, con tempismo perfetto e tono appropriato. Come uno scherzo ben riuscito che ti lascia interdetto ma per nulla divertito: quando un bambino pronuncia la sua prima parolaccia è una sorpresa per tutti. Anche per lui che di quel termine non conosce il significato ma ne intuisce la potenza: più che una parolaccia una parolona. Diversa dalle altre: per un bambino che comincia ad avventurarsi nel mondo del linguaggio tutti i vocaboli sono importanti e non ne esistono di buoni e di cattivi, solo di neutri. Li pronunciano, li ripetono, spesso ne inventano di nuovi a proprio uso e consumo.

"Un fatto è certo: i nostri figli, più che creatori di un linguaggio scurrile, ne sono inerti ripetitori. Spesso senza comprenderne il significato o addirittura pensando di riprodurre il legittimo linguaggio degli adulti". Nessia Laniado è giornalista e con le parole ci lavora. Anche con le parolacce: il suo ultimo libro è un vademecum semplice ma di grande buon senso, dedicato, appunto, a "Parolacce e rispostacce" e - recita il sottotitolo - a "Come fronteggiare e correggere il linguaggio sboccato dei bambini". "Nonostante i piccoli non riescano a definire il significato di un termine, possiedono però la capacità di captare lo stato d’animo con cui è pronunciato. Non capiscono il contenuto trasgressivo della parola, però la percepiscono come forte, da tirare fuori nei momenti speciali".

Perché tu lo puoi dire e io no?

Anche se in casa il linguaggio è tra i più castigati è inutile illudersi: per i bambini, le fonti da cui trarre ispirazione per colorire la propria terminologia sono le più varie, a cominciare dalla televisione passando per i compagni di scuola, dalla materna in avanti. In effetti, un’altra illusione a cui bisognerebbe rinunciare è che in ogni famiglia, di fronte ai figli piccoli, ci si faccia lo scrupolo di parlare come un libro stampato. Comunque, capita a tutti di uscirsene con un’imprecazione, magari nel traffico contro un automobilista furbetto, in un momento di rabbia o di semplice distrazione. "E allora, perché tu le puoi dire e io no?": è sicuro che la domanda arriva. "I bambini sono moralisti - scrive Laniado - hanno bisogno di certezze e limiti ben precisi. Se vedono che qualcuno li oltrepassa, si affrettano a farlo notare, soprattutto per rassicurare se stessi: vogliono la conferma che, nonostante la trasgressione, le vecchie regole restano immutate".

"I giovani sono circondati dalla volgarità"

E se invece di bambini si tratta di adolescenti? "La questione è molto diversa. In questa fase la parolaccia è un esercizio ragionato di malizia e di pettegolezzo": Roberto Pittarello è scrittore e professore di italiano in una scuola media del Padovano e in classe - nella sua come in tutte le altre - le parolacce sono all’ordine del giorno. "Del resto perché stupirsi se i ragazzi sono volgari? Questa generazione è malmenata socialmente, non viene aiutata a crescere e, anzi, è circondata dalla volgarità. Vogliamo aprire una parentesi sulla pubblicità che circola in questo periodo? Quelle sì che sono parolacce che ti vengono buttate in faccia, altro che nuove frontiere della fotografia: è pornografia vera. A quale tipo di invalidità porta questo sistema che non può più parlare del prodotto, ormai risibile, e che usa per imprimertelo nella mente ogni scorrettezza possibile?". L’interesse per il corpo - alzi la mano chi ha vissuto una pubertà senza problemi - diventa pressante. E malizioso: "Mentre crescono, i ragazzi si accorgono di non essere come vorrebbero - continua Pittarello - e soprattutto di non assomigliare per nulla ai modelli che vengono loro proposti. Molti sanno fin da subito di non potercela fare, di uscire perdenti dal confronto. E sono quelli che soffrono di più di fronte alle parole maliziose. A questa età, le parolacce che volano più spesso in classe e che fanno più male sono quelle che puntano sui difetti fisici e sulla diversità sessuale. Come comportarsi? Bisogna parlare con i ragazzi, parlare e parlare ancora. Una volta finito, ricominciare a parlare". Difficile far fronte a una crisi dei valori: "I valori non sono mai in crisi - conclude il prof. - siamo noi, spesso, in crisi rispetto ai valori".

Genitori alla prova

Sarcasmo o rassegnazione: voi come reagite?

Il libro di Nessia Laniado è fitto di suggerimenti pratici su come affrontare il linguaggio sboccato dei bambini, le risposte brusche e le prese di posizione maleducate. Qui di seguito trovate un elenco delle reazioni più frequenti dei genitori presi a male parole. "Parolacce e rispostacce" è pubblicato da Red Edizioni, le pagine sono 108, il prezzo di copertina 8,26 euro.

Sarcasmo

"Ma bravo, belle cose hai imparato!".

Il bambino non capirà se prima gli dite "bravo" e poi lo guardate male: a tre-quattro anni non è in grado di capire i doppi sensi né di apprezzare l’ironia. Non sa più a cosa prestare ascolto: alle parole o allo sguardo?

Sorriso divertito

"Hai sentito come si esprime!".

Se ridiamo, il parolone ha funzionato e alla prima occasione il bambino lo ripeterà.

Orgoglio

"Che bel caratterino!".

Il bambino penserà che il parolone vi sia piaciuto. Se vi mostrate orgogliosi pensando che l’uso della parolaccia sia segno di forza di carattere trascurate due fattori: primo che lui non conosce il significato della parola usata, secondo che il ricorso all’insulto è un segno di mancanza di autocontrollo.

Sdegno

"Ma che cosa dici? Ti rendi conto delle parole che hai usato?".

È una domanda retorica e il bambino non la capisce: meglio approfittare dell’occasione per spiegare il significato della parola.

Insulto

"Sei un maleducato!".

Vi siete messi sul suo stesso piano raccogliendo la provocazione e offendendo vostro figlio pur con parole formalmente corrette. La sua reazione sarà di rivalsa.

Recriminazioni e accuse

"Stai tutto il giorno davanti alla tv: ecco dove impari queste parolacce!".

State recriminando: il colpevole addossa la colpa alla vittima. Infatti: chi permette al piccolo di passare tanto tempo davanti al televisore?

Punizioni e minacce

"Se ti sento ancora dire una parolaccia niente tv per tre giorni!"

Più il castigo è grande più la parolaccia acquista potere agli occhi di vostro figlio. Diventa efficace, un ottimo strumento per provocare, esasperare, mettervi alla prova.

Promessa di premi e ricompense

"Se non dici parolacce per una settimana ti compro un bel regalo".

Non è una strategia vincente visto che non stimola nel bambino alcun valore: al contrario imposta il rapporto sullo scambio e non sul rispetto reciproco. Il prezzo da pagare diventerà sempre più alto.

Sincera preoccupazione

"Perché mi chiami a quel modo?".

Fino a dieci anni i bambini non sono in grado di dare una risposta a chi chiede loro "perché?".

Rassegnazione

"Non è colpa sua: con quello che si sente in giro".

Non raccogliete la provocazione neutralizzando l’attacco. Non avete però spiegato al bambino che le sue parole possono offendere anche se non ne conosce il significato.

N.M.

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Le nostre rubriche

Verola missionaria

a cura del Gruppo Volontari delle Missioni "Conoscerci"

 

Da: "Maria, donna dei nostri giorni"

di Tonino Bello

 

Di Maria... non basterà mai. I nostri cuori mariani e missionari danno il benvenuto a "Maria donna dei nostri giorni". Nel parlare di Maria (anzi a Maria) l’autore ha fatto uno dei due attributi di cui lo conosciamo dotato; soavità, tenerezza, stupori di vibrante poeta; ma poi la forza, passione, coraggio anticonformista. Venire a sapere che Maria fu piena di sollecitudini familiari e di lavoro come la nostra vita, ci rende questa grande creatura così inquilina con le fatiche umane, da farci sospettare che la nostra quotidianità non debba poi essere così banale come pensiamo.

Santa Maria, donna di tutti i giorni, insegnaci a considerare la vita quotidiana come il cantiere dove si costruisce la storia della salvezza. Allenta le corde delle nostre paure, perché possiamo sperimentare come te, l’abbandono alla volontà di Dio, nelle pieghe prosaiche del tempo e nelle lente agonie delle ore. Torna a camminare discretamente con noi, Creatura straordinaria, innamorata di normalità, che prima di essere incoronata regina del cielo, hai ingoiato la polvere della nostra povera terra.

Santa Maria, donna senza retorica la cui sovrumana grandezza è sospesa al rapidissimo fremito di un "fiat" prega per noi peccatori perennemente esposti tra convalescenze e ricadute, all’intossicazione di parole.

Santa Maria, donna innamorata, roveto inestinguibile d’amore, noi dobbiamo chiederti perdono per aver fatto un torto alla tua umanità.

Ti abbiamo ritenuta capace solo di fiamme che si alzano verso il cielo, ma poi, forse per paura di contaminarti con le cose della terra, ti abbiamo esclusa dalle piccole scintille di quaggiù. Tu, rogo di carità per il Creatore, ci sei maestra anche di come si amano le creature. Facci capire che l’amore è sempre santo, perché parte dall’unico incendio di Dio. Madre dell’amore insegnaci ad amare.

È un’arte difficile che si impara lentamente.

Santa Maria, donna dell’accoglienza, disperdi, ti preghiamo le nostre diffidenze. Facci uscire da tutti gli egoismi, allenta le nostre chiusure nei confronti di chi è diverso da noi: abbatti le nostre barriere; le frontiere culturali, prima di quelle geografiche. Queste ultime ormai, cadono sotto l’urto dei popoli "altri", ma le prime restano tenacemente impermeabili. Visto che siamo costretti ad accogliere gli stranieri nel corpo della nostra terra, aiutaci perché possiamo accoglierli, anche nel cuore della nostra civiltà.

Santa Maria, donna accogliente, ostensorio del corpo di Cristo deposto dalla croce, accoglici sulle tue ginocchia quando avremo reso lo spirito anche noi, portaci finalmente sulle tue braccia davanti all’Eterno, perché solo se saremo presentati da te, sacramento della tenerezza, potremo trovare pietà.

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"nobel" italiani

 

(6)

 

a cura di Rino Bonera

 

Dal 1938, anno di assegnazione del premio Nobel ad Enrico Fermi per la fisica, trascorrono diciannove anni prima che ad un altro italiano sia concesso così alto riconoscimento. Sarà, quindi, soltanto nel 1957 che l’onoreficienza verrà conferita a Daniel Bovet. È, però, da ricordare che il "Nobel" non venne assegnato negli anni 1940, 1941, 1942.

Bovet Daniel - Chimico, nato a Neuchatel nel 1907 (quindi di origine svizzera) fu capo di laboratorio all’Istituto Pasteur di Parigi e all’Istituto superiore di sanità di Roma. Accademico dei XL è noto per importanti ricerche nel campo della farmacologia e della chimica terapeutica, specie delle relazioni tra attività biologica e struttura chimica. Svolse importanti studi, infatti, sull’azione dei sulfamidici e gli antistaminici e sui curari sintetici. Per questi ebbe il Nobel per la medicina nel 1957.

Morì a Roma nel 1992.

A distanza di soli due anni toccherà ad un altro italiano l’assegnazione del Nobel; si tratta di

Segrè Emilio - Fisico, nacque a Tivoli nel 1905. Fratello di Angelo, noto papirologo e storico dell’economia, fu discepolo e collaboratore di Enrico Fermi (v. Angelo di maggio), direttore dell’Istituto di fisica dell’Università di Palermo (1936-1938) poi emigrato negli Stati Uniti d’America a causa delle persecuzioni antiebraiche, ha lavorato a Los Alamos e Berkeley. Dopo alcuni iniziali lavori relativi alla spettroscopia delle radiazioni emesse dagli atomi in particolari stati si è occupato prevalentemente di fisica nucleare. Si deve a lui, nel 1937, la produzione del primo elemento artificiale (tecneto) e, in collaborazione con altri, dell’astato (1940) e del plutonio 239 (1941). Nel 1955 scoprì l’antiprotone e per questo gli venne assegnato nel 1959 il Nobel per la fisica.

Morì a Lafayette nel 1989.

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Verola sport
(a cura di Rino Bonera)

 

CALCIO

 

Ecco i risultati delle ultime partite giocate dalle squadre del Gruppo Sportivo Verolese:

Terza Categoria - Girone A

15a gior. (05.05): Olimpia - Verolese 1 - 4

16a gior. (rec.ro): Verolese - Lograto 2 - 3

Juniores - Girone D

13a gior. (05.05): Rudianese - Verolese n.d.

Allievi - Girone B

13a gior. (05.05): Verolese - Rudianese 2 - 4

I campionati di calcio sono conclusi e, pertanto, queste sono le posizioni definitive nelle rispettive Classifiche Generali di tutte le squadre che vi hanno partecipato:

Terza Categoria: 3° posto con 56 punti

Juniores: 11° posto con 28 punti

Allievi: 11° posto con 25 punti

Giovanissimi: 6° posto con 35 punti

Lo scorso 5 maggio il G.S.V. ha partecipato al torneo "Memorial A. Nava" organizzato a Borgo S. Giacomo per la Categoria Scuole Calcio classi 1993 - 1994 - 1995. La nostra squadra, ben preparata e determinata, ha vinto meritatamente questa competizione battendo le squadre: Gabiano (2a class.), Pralboino (3a) e Jolli Orzinuovi (4a).

Orgogliosi di questa vittoria conseguita in un impianto super organizzato e contro squadre altrettanto agguerrite, dedichiamo questo brillante successo ai genitori ed ai nonni (che li hanno seguiti ed assistiti) dei bambini che hanno giocato cogliendo i risultati dei sacrifici compiuti per allenarsi.

Cogliamo l’occasione per ringraziare il presidente della Sez. Calcio sig. Giovanni Zappa e il responsabile della Scuola Sig. Giacomo Camisani per il loro sostegno morale e l’interessamento per l’attività di questa Scuola che, chiusa da maggio, riprenderà il prossimo settembre. Un grazie anche al dr. Gian Battista Sala per la premurosa e disinteressata assistenza.

N.B. È in corso dal 14 maggio il Torneo Giovanile "Football CUP" Verolese. Si concluderà il prossimo 15 giugno.

NUOTO

Si è svolto con grande partecipazione di pubblico il XVIII Trofeo "Città di Verolanuova", organizzato dalla società sportiva Verolanuoto nella piscina comunale: per due giorni, sotto gli occhi dei giudici della Federazione italiana cronometristi, si sono dati battaglia circa 800 atleti appartenenti ad importanti gruppi sportivi provenienti da tutta la Lombardia. Le gare hanno visto il predominio della Canottieri Garda Salò, che si è aggiudicata l’ambito trofeo, seguita dalla Verolanuoto e dalla Canottieri Milano. Per gli atleti locali significativi i risultati di Michela Feroldi, Silvia Marinoni e Luca Pirani negli esordienti, Laura Bulla, Jasmine Baronio, Matteo Capuzzi ed Emanuele Botteri negli Junior; ottime anche le prestazioni dei più esperti Giorgio Malvicini e Laura Tessaroli.

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Varie - cronaca

Arte & cultura

 

Le poesie di Rosetta

Chi di noi non ha provato, almeno una volta, senso di stupore di fronte a spazi aperti, a tramonti di fuoco sopra orizzonti sospesi? E chi non ha provato nel contempo senso di smarrimento e di speranza nei confronti degli orizzonti della vita e del pensiero?

Questa piccola lirica vuol essere per tutti l’augurio di guardare sempre oltre ogni apparente limite, per lasciare spazio ai sogni e agli ideali.

Buone vacanze!

Orizzonti

 

Mi piace l’orizzonte

che lancia gli spazi

oltre il pensiero

e lascia aperti sguardi

a chiare speranze.

 

Mi piace l’orizzonte

del mare, filo

di quiete, trampolino

di sogni indolenti

nello sciabordare

delle maree.

Dopo "Le ore del silenzio" (nell’anno 1999) e "Sponda dell’universo" (nel 2000) la poetessa verolese, nostra stimatissima collaboratrice Rosetta Mor Abbiati, ha pubblicato un nuovo libro di poesie: "Inno d’Amore e di Speranza". (Ed. La Compagnia della Stampa - Roccafranca - maggio 2002 - pagg. 80 - s.p.). Da quest’ultimo (ne parleremo nel prossimo numero perché la pubblicazione ci è pervenuta al momento della consegna del materiale del presente bollettino) è tratta la "piccola lirica" di questa pagina. Intanto a Rosetta le nostre felicitazioni per questo suo nuovo dono che è parte della ricchezza del suo nobile animo.

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A proposito di restauri

 

Nella nostra Basilica i fedeli verolesi hanno già avuto l’opportunità di vedere restaurata la tela "Madonna col Bambino in gloria tra i S.S. Domenico, Lorenzo e Caterina d’Alessandria", opera di Gian Battista Trotti detto il Malosso collocata nell’altare della Madonna del Rosario. L’opera, attualmente, non è visibile perché è stata rimossa per salvaguardarla da eventuali danni nei quali potrebbe incorrere durante i lavori di restauro in corso riguardanti la cupola e i due transetti.

Già restaurati, e messi al sicuro, anche "I 15 Misteri del Rosario", di Ottavio Amigoni (Brescia 1605 - 1661) che fan da corona all’opera del Malosso. Anch’essi torneranno nella loro sede, a restauri ultimati, ed i verolesi avranno modo di vederli come nuovi, di goderne gli splendidi colori ma, soprattutto, di ammirare l’insieme della soasa arricchita dalla pala cinquecentesca e dai "Misteri" del cinquecento.

Pubblichiamo, ora, la sintesi di un interessante articolo scritto da Renata Casarin, ispettrice della Soprintendenza di Mantova, competente su Verola per territorio, relativo al restauro della pala del Malosso.

Giovanni Battista Trotti, detto il Malosso

(Cremona, 1556 - Parma, 1619)

La formazione dell’artista avviene presso il cremonese Bernardino Campi, di cui sposa la nipote Laura Locatelli, ereditando poco prima dal maestro lo studio e il materiale ivi contenuto. La febbrile attività del Trotti si svolge tra Cremona, dove nel 1578 è attivo nel Duomo, Brescia e i territori delle due province ma anche tra Milano, Lodi, Pavia, fino al trasferimento definitivo a Parma nel 1604 al servizio di Ranuccio I Farnese. Lavora a imprese architettoniche e decorative per i conti Gambara, collabora al progetto del Duomo nuovo di Brescia ed esegue affreschi nella volta del Duomo di Salò, dando tra l’altro vita ad un’organizzata bottega nella quale si formano giovani artisti, destinati a diffondere in terra lombarda il linguaggio tardo manierista del maestro.

Madonna col Bambino in gloria

tra i S.s. Domenico, Lorenzo

e Caterina d’Alessandria

Verolanuova, parrocchiale di S. Lorenzo martire,

olio su tela, cm 288x194

...Il dipinto pare provenire dalla chiesa della Disciplina (A. Bonaglia, 1972, p. 152) che nel secolo XV per esigenze di culto è adibita a parrocchiale...

Venne probabilmente commissionato a Giovan Battista Trotti dalla scuola del Rosario, istituita nel 1577, anche grazie alla mediazione del valoroso uomo d’arme Nicolò Gambara, come si ricava dalla lettera che gli invia il vescovo di Tortona Cesare Gambara il 25 maggio 1588 (Passamani, 1987).

Nello stesso anno il pittore cremonese firma e data sul frammento di ruota spezzata uncinata, ai piedi dei santi: IO BAPTISTA TROTTVS DICTVS / MALOSSVS CREMON.S / FACIEBAT ANNO A PARTV VIRGINIS / I(M)DLXXXVIII la splendida tela, alla quale il recente restauro ha saputo restituire lo smalto i vividi colori, dando piena leggibilità all’esuberante dettato pittorico malossiano.

Il dipinto è infatti tutto giocato sulle tonalità calde della varietà dei rossi e degli ori, esaltati dal contrappunto delle gamme fredde degli azzurri e dei grigi che tingono il paesaggio incuneato fra le monumentali figure dei santi. In alto, ruote luminose celesti e raggi infuocati paiono vorticare attorno l’ovale e il collo eburneo della Madonna, circondata da ridenti cherubini e angeli che le recano ghirlande e tralci di rose. La vergine madre, seduta su una spumosa nube bianca, stringe dolcemente a sè il bambino Gesù che ritto porge amabilmente la corona con i quindici grani dei misteri del rosario a s. Domenico. Il santo è inginocchiato sulla nuda terra, il profilo del viso coglie lo sguardo estatico e consapevole del monaco, la cui mano protesa a ricevere il dono divino fa da ponte fra il registro inferiore e superiore del dipinto. Proprio al centro della composizione è il titolare della collegiata di Verolanuova, s. Lorenzo: dalla ricca dalmatica damascata, il volto scorciato mette in evidenza il muto ma eloquente colloquio degli occhi che incontrano lo sguardo abbassato di Maria, anche l’indice alzato della mano sinistra aperta dichiara la solennità del momento, mentre l’altra regge la graticola del martirio. All’estremo lembo destro del dipinto, solo in apparenza isolata, è a grandezza naturale la potente figura regale di Caterina d’Alessandria: indossa una veste d’un intenso rosa esaltato dal verde acido del mantello; ha una gamba flessa e il piede appoggia sulla ruota uncinata, la mano al seno porta indifferente la palma del martirio, l’altra trattiene un lembo del ricco lampasso avorio damascato...

Nella pala di Verolanuova la fulgida apparizione mariana sembra quasi compenetrarsi con la dimensione del naturale, dove la statura morale dei santi è amplificata dallo sfarzo delle vesti o dalla intensità della fede espressa dal viso di s. Domenico, qui investito del ruolo di diffusore del culto del rosario. Questa vicinanza e comunanza dei piani divini e terreni sono da Malosso ottenuti con il ricorso a due fonti di luce, una artificiale che spiove dall’alto, una frontale che cristallizza le posture dei santi...

Il restauro della pala di Verolanuova ha consentito di approfondire la storia del dipinto, cui solo dopo il 1652 verranno, nella ormai nuova parrocchiale, affiancati i Misteri del Rosario eseguiti in soluzione di continuità su tre strisce di tela. Le operazioni di pulitura hanno messo in evidenza una zona sofferente della tela, compromessa da crateri causati dallo scoppio del colore.

È stato supposto che la fascia sinistra del dipinto avesse subito sin dall’antico l’azione del fuoco, che pur non intaccando il supporto ne aveva provocato l’alterazione del pigmento. Si deve alla studentessa Elena Geroldi (che si ringrazia per la gentile comunicazione) aver trovato notizia, nel corso delle sue ricerche per la tesi di laurea sulle confraternite del Rosario e del Santissimo Sacramento a Verolanuova, di come nel 1663 si fosse sviluppato un incendio nella nuova Basilica, che aveva interessato la cortina del dipinto all’altare della Madonna del rosario.

Questo, oltre a spiegare la ragione dei guasti della pala, ha chiarito le motivazioni degli estesi ritocchi ad olio e delle lacune ora giustamente integrate e riequilibrate in funzione della percezione estetica del dipinto.

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Università Aperta

 

Verso il XIV anno

 

In un’atmosfera di spontanea genuina generale soddisfazione, nel pomeriggio dello scorso 22 marzo, si è conclusa l’attività dell’Università Aperta. Dopo il saluto del Presidente, il segretario ha sottolineato che:

- sono stati quaranta i pomeriggi durante i quali i soci sono stati impegnati sia nell’ascolto delle lezioni (33), sia nelle uscite per visite di interesse culturale-turistico (5); due, infine, i pomeriggi dedicati alle cerimonie di apertura e chiusura dell’anno accademico;

- le iscrizioni sono state 144 di cui 124 donne e 20 uomini; i soci provenivano da: Verolanuova (97), Pontevico (18), Manerbio (10), Quinzano d’Oglio (6), Verolavecchia (5), Pralboino (2) e gli altri provenienti da: Borgo S. Giacomo, Corzano, S. Paolo, Barbariga, S. Gervasio e Corte de’ Cortesi;

- l’anno accademico ha preso il via il 9 ottobre 2001 per chiudere il primo periodo il 14 dicembre. Ripresa l’attività l’8 gennaio 2002 e il termine, come s’è detto, il 22 marzo;

- sono stati ventitre i relatori intervenuti di cui sei nuovi; tra loro anche tre docenti delle università: Bocconi di Milano e dell’Università Cattolica.

Nel corso della cerimonia di chiusura, poi, sono state consegnate: cinque medaglie d’oro ad altrettanti soci che hanno frequentato l’Università Aperta per dieci anni; sei, invece, le medaglie d’argento a quei soci la cui frequenza dell’Università è risultata essere consecutiva da cinque anni. I soci intervenuti l’ultimo giorno, poi, hanno avuto modo di esprimere valutazioni su quanto fatto e di suggerire proposte di nuove iniziative per il prossimo anno. Il Presidente ha assicurato che tutto sarà tenuto nel debito conto e che quanto realizzabile troverà concreta attuazione se di interesse generale.

Un rinfresco, offerto dagli stessi soci, ha chiuso il pomeriggio e segnato la fine del XIII anno Accademico ma è stato, in realtà, anche un festoso arrivederci al prossimo anno: il XIV che, come è già stato annunciato, prenderà il via nel prossimo ottobre.

Sempre per dovere di cronaca, chi scrive, infine, non può tralasciare di sottolineare l'interesse ed il successo sempre crescenti, di anno in anno, di questa iniziativa che trova ampi consensi, come è già sopra evidenziato, anche nei paesi vicini.

g.c.

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dal Comune di Verolanuova

 

Dopo tanto freddo e tanta pioggia... finalmente l’estate! Speriamo che il bel tempo ci sorrida e permetta di realizzare le iniziative in calendario:

Sabato 29 e domenica 30 giugno

FESTA DELLE DIACONIE "8 x 1= 1"

presso lo Stadio Comunale

Musica, danze e giochi per stare insieme!!!

Venerdì 5, sabato 6, domenica 7 luglio

Assessorato alla Cultura e Avis Verolese vi invitano al

Concorso Canoro "CANZONI SOTTO L’ANGELO"

Presso lo Stadio Comunale

Concorso Canoro e tanta musica!!!

La festa prosegue il

venerdì 12, sabato 13, domenica 14 luglio

con l’ormai consueta FESTA DELLA SOLIDARIETA’

dell’AVIS VEROLESE

e poi... IL CINEMA ALL’APERTO:

per tutto il mese di luglio, il lunedì e giovedì, nei giardini del Palazzo Comunale film per adulti e bambini

per concludere in bellezza l’estate l’Assessorato al Tempo Libero ripropone anche quest’anno "una festa danzante di fine estate" in Piazza Libertà

31 agosto e 1 settembre

L.B.

 

Il 18 maggio 2002 alle ore 15.00 è stata indetta un’adunanza ordinaria del Consiglio Comunale, presso la Sede Municipale, per la trattazione dei seguenti principali argomenti:

• Esame ed approvazione del rendiconto dell’esercizio finanziario 2001 e relativi allegati

• Variazione al Bilancio di previsione 2002, al Bilancio pluriennale 2002/2004 e modifica al programma delle OO.PP. 2002/2004 (secondo provvedimento).

• Modifica Regolamento Comunale di Polizia Mortuaria e Cimiteriale.

• Approvazione Piano di Recupero "Prodomo s.r.l." area ex Conceria in via Rovetta.

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L’appuntamento dei "Cori in primavera"

 

In una cornice insolita quanto stupenda del giardino antistante il Palazzo Comunale si sarebbe dovuta svolgere, alle ore 21 - di sabato 25 maggio u.s., la XIV Edizione della Rassegna "Cori in Primavera".

All’ultimo momento, invece, l’inclemenza del tempo ha costretto tutti a trasferirsi nell’auditorium della biblioteca dove tutto si è svolto come da programma.

Organizzata, come sempre, dal coro locale "Virola Alghise", essa ha visto quest’anno la partecipazione dei: Coro della montagna "Inzino" di Gardone Val Trompia (BS) e del Coro polifonico "Sacro Cuore" di Badesi (SS).

Ad essi ha dato un caloroso canoro benvenuto il coro organizzatore che ha, in tal modo, aperto la Rassegna eseguendo, diretto dalla Ma. Elena Allegretti Camerini, i seguenti brani:

"Blue Moon" adat. Malatesta; "Gerusalemme" B. de Marzi; "Hava Nagila" Coro Mongioje; "California Dreamin" John Phillips; "San Matio" B. de Marzi.

È seguito il Coro della Montagna "Inzino" che, diretto dal Mo. Narciso Lancelotti, ha interpretato le seguenti canzoni:

"Rifugio Bianco" parole e musica di Bepi de Marzi; "Benia Calastoria" parole e musica di Bepi de Marzi; "Piccola Suite Infantile" elaborazione di Paolo Bon; "Echi a Sera" arm. Ennio Gerelli; "Improvviso" parole e musica di Bepi de Marzi; "El Relicario" aut. J. Padilla Oliveros - elab. Coro Mongioje; "La Danza" musica G. Rossini - elab. Elio Guglieri; "Alma Llanera" arm. Coro Mongioje.

La Rassegna si è chiusa con l’intervento del Coro polifonico "Sacro Cuore" che, con la direzione del Mo. Angelo Nappi ha eseguito:

"Ave Vera Virginitas" De Prez; "I Cieli Immensi (Salmo XVIII)" B. Marcello (coro e archi); "Wenn Ich Ein Mal Soll Scheiden" Bach (coro e archi); "Pesci Angionedda" G. Fiori (coro); "Canzoni" R. Bossi (coro); "Funtana Cristallina" elab. Crestati, rev. Orch. A. Marongiu (coro e archi); "Non Potho Reposare" elab. Crestati, rev. Orch. A. Marongiu (coro e archi); "Nanneddu" Meu" tradizionale elab. Marras S. (coro e archi).

La serata ha visto la partecipazione di un folto pubblico che non ha lesinato i suoi più calorosi meritati applausi ad ogni interpretazione, e si è chiusa nella simpatica atmosfera dello scambio, tra i dirigenti dei Cori, degli omaggi-ricordo della Rassegna e con un altrettanto caloroso "Arrivederci".

Rino Bonera ha presentato e condotto la serata.

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Turni domenicali di guardia farmaceutica
dell’Azienda S.L. 19

GIUGNO

2
Alfianello
S. Paolo

 

9

Verolanuova (Comunale)

Bagnolo Mella (dr. Ingardi)

 

16

Manerbio (dr. Bresadola)

Quinzano d’O.

 

23

Verolavecchia

Ghedi

 

30

Verolanuova (dr. Colosini)

Dello

 

LUGLIO

 

7

Manerbio (dr. Parati)

Bagnolo Mella (dr. Donini)

 

14

S. Gervasio Br.no

Leno (Castelletto)

 

21

Pontevico (dr. Pinzi)

Leno (dr. Bravi)

 

28

Pontevico (dr. Romano)

Offlaga

 

AGOSTO

 

4

Bassano Br.no

Borgo S. Giacomo

 

11

Alfianello

S. Paolo

 

18

Verolanuova (Comunale)

Bagnolo Mella (dr. Ingardi)

 

25

Manerbio (dr. Bresadola)

Quinzano d’O.

 

SETTEMBRE

 

1

Verolavecchia

Ghedi

 

8

Verolanuova (dr. Colosini)

Dello

 

15

Manerbio (dr. Parati)

Bagnolo Mella (dr. Donini)

 

N.B.: L’elenco è provvisorio.

N.B.: Il turno domenicale ha inizio dal pomeriggio del venerdì precedente e nell’elenco sono indicate soltanto le farmacie più vicine a Verolanuova. Qui, però, ogni sabato è aperta la farmacia comunale dalle ore 15.00 alle 19.00.

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NUMERI UTILI DI TELEFONO:

Servizio Sanitario (soltanto nei casi di urgenza e di emergenza): 118

Gruppo Verolese Volontari del Soccorso: 030 936 1 662 (via Grimani)

Problemi con le droghe?: 030 993 7 210

Alcolisti in trattamento: 030 931019 oppure 030 93 22 45

Vigili del Fuoco: 030 93 10 27

Carabinieri - Pronto intervento: 112

N.B.: Il servizio sanitario prefestivo, festivo e notturno si svolge dal sabato mattina alle ore 10.00 fino al lunedì alle ore 8.00 e tutte le notti dalle ore 20.00 alle ore 8.00.

Per le prenotazioni di trasporto con autoambulanza del Gruppo Volontari del Soccorso telefonare: dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.00; inoltre dalle ore 8.00 del sabato alle 7.00 del lunedì.

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Per i collaboratori de "L’Angelo di Verola"

Invitiamo i collaboratori a far pervenire i loro articoli possibilmente dattiloscritti (se scritti a mano: in stampatello per ragioni tecniche) unicamente ai sacerdoti entro e non oltre le ore 12.00 di venerdì 23 agosto. Quelli pervenuti oltre tale data non saranno pubblicati.

La redazione non è tenuta a dare giustificazioni per la non avvenuta pubblicazione degli articoli pervenuti né risponde delle fotografie non ritirate dagli interessati entro quindici giorni dalla pubblicazione sul bollettino.

LA REDAZIONE

Al momento di andare in stampa non è ancora disponibile, nelle edicole, il nuovo orario ferroviario estivo.

Ci dispiace, pertanto, di non poter offrire ai nostri lettori questo utile servizio che, in passato, abbiamo sempre messo a loro disposizione tenendo conto, sopratutto, che, in tal periodo, le variazioni non sono poche specialmente nel mese di agosto e nei giorni festivi.

Pertanto, chi viaggia, sarà bene consulti con attenzione e con un certo anticipo gli orari che saranno esposti nella locale stazione ferroviaria.

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Relax...iamoci un po’

I pensieri...
"Non so chi ha detto che bisogna andar cauti, quando si è ragazzi, nel far progetti,
poichè questi si avverano sempre nella maturità".
(Cesare Pavese, La langa)

"Gli specchi dovrebbero riflettere un momentino, prima di riflettere le immagini".
(Jean Cocteau, Des beaux-arts)

"...le cattive intenzioni degli uomini vivono nel bronzo, mentre quelle virtuose le scriviamo nell’acqua".
(Shakespeare, Enrico IV, Atto IV, Scena II)

...e i proverbi dei mesi:
"Aqua tröbia nó fa spècc".
(Acqua torbida non fa specchio)

"Nó ghè midisina pèr i stüpicc".
(Non c’è medicina per guarire gli stupidi)

"Consèi dè ècc e bras dè zuegn
(Consigli dai vecchi e braccia dai giovani)

Antico proverbio cinese
"Per quanto un affare sia di facile soluzione, è necessario occuparsene, altrimenti non verrà mai concluso; per quanto un figlio sia pieno di virtù è necessario insegnargli le buone maniere, altrimenti crescerà rozzo e ignorante". )

 

Due minuti con don Primo Mazzolari
Lavora con cautela, con gioia, e senza risparmio. E tieni duro... E lasciati derubare da tutti. Facciamo il bene. Non pretendiamo nulla da nessuno. Se qualcuno avrà il primo posto, lasciamoglielo. Impariamo a leggere bene le parabole del Signore. Siamo contenti dell’ultimo posto". (Don Mazzolari)

"Le anime migliori devono essere straziate!

"Il lavoro è il sale della nostra giornata. L’unica medicina, dopo la pietà, che guarisce la solitudine della giornata e della vita. Guai a noi se dovessimo sentirci "a posto". Il fariseismo è la più tremenda malattia dello spirito..." (Don Mazzolari)

 

Antico proverbio cinese
"Se sei in viaggio, non preoccuparti della distanza, ma della meta... se ti siedi a un banchetto, non guardare alla quantità, ma alla qualità dei piatti che ti vengono serviti". ()

I Santi dei mesi

S. Medardo - sabato 8 giugno - Protettore del mal di testa
Vissuto tra il 470 e il 558. Nato in Piccardia, fu ordinato sacerdote a trentatre anni e nel 530 fu eletto vescovo di Vermand. Concluse la sua vita alla guida della diocesi di Tornai.

S. Camillo di Lellis - Domenica 14 luglio - Protettore degli infermieri
È il fondatore dei Camilliani. Il suo compito era di votarsi alla cura spirituale e all’assistenza corporale degli ammalati. Morì a Roma il 14 luglio 1614.

S. Chiara - Domenica 11 agosto - Protettrice degli operatori radiotelevisivi
All’età di diciotto anni fu irresistibilmente attratta dall’ideale di povertà cristiana predicato da S. Francesco. Fondatrice delle Clarisse contribuì alla rapida diffusione del movimento francescano.

Le "Risposte"
Che significa dire: "Sapere dove il diavolo tiene le corna"?

Essere molto furbi, capire immediatamente dove sta l’inganno. L’origine di questa locuzione è di estrazione popolare e fa parte del bagaglio di miti e leggende che segue da tempo l’umanità. Una volta si credeva che il diavolo venisse tra i mortali, per indurli in tentazione, o per acquistarne l’anima, e per passare inosservato si travestiva nei modi più disparati. Ora, mentre le corna si potevano facilmente mascherare sotto un grosso cappello, e le zampe caprine erano occultate da una lunga veste, la coda rappresentava un problema anche per quell’astutissimo essere. Però, qualcuno ancora più astuto del diavolo riusciva ugualmente a vedere o, meglio, a intuire, che sotto la veste c’era una coda, e quindi capiva chi aveva di fronte e non si lasciava ingannare. Lo stesso dicasi per l’espressione: Saperne una più del diavolo.

Qual è l’origine del detto: "Sciogliere un nodo gordiano"?

Risolvere a proprio vantaggio una situazione difficile, ricorrendo a metodi decisi. Plutarco, nella Vita di Alessandro Magno, riferisce un episodio occorso al grande conquistatore macedone all’epoca in cui Alessandro aveva intrapreso la conquista dell’Asia. Alessandro era arrivato, con il suo esercito, nei pressi della città di Gordio, situata nei pressi dell’attuale città di Pebi, considerata un po’ come la porta dell’Asia. In un tempio dedicato a Zeus, c’era un carro cui era assicurato un aratro mediante un nodo solidissimo, impossibile da sciogliere. L’oracolo prometteva il dominio dell’Asia a chi fosse riuscito a scioglierlo. Alessandro non perse tempo e con poderoso colpo di spada tagliò in due il nodo, significando così che l’Asia lui poteva conquistarla con il ferro e non con l’intervento degli dei. E avrebbe portato a termine l’impresa se non fosse morto alla giovane età di trentatre anni. Analogamente si dice anche: Tagliare la testa al toro.

"Tenere uno sulla corda". Che s’intende dire?

Non dare una risposta definitiva, tenere qualcuno in ansia. Quando i processi si svolgevano con sistemi ben diversi da quelli attuali, per estorcere una confessione si ricorreva a crudeli sistemi di tortura, tra cui quello della corda. All’imputato venivano imprigionati i polsi dietro la schiena con una corda. L’imputato veniva poi sollevato verso il soffitto mediante una carrucola, in una posizione dolorosissima, fino a quando non ammetteva di aver commesso il reato per il quale era stato incriminato. Il più delle volte, l’intenso dolore induceva il malcapitato a confessare colpe non commesse, e le sue ammissioni lo portavano direttamente al patibolo. Per indicare situazioni del genere, si dice anche: Stare sulle spine, Stare sui carboni ardenti.

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Per i più piccoli

 

MORALE

Una gatta, al mare, entra in acqua e va al largo. Lo zio Pino cerca di recuperarla. Prende la barca e si allontana anche lui. A un certo punto finisce la benzina, il motore si spegno e lo zio Pino resta in mezzo al mare.
Morale: tanto va la gatta al largo che ci lascia lo zio Pino!

 

Tra amici
- Non fai niente per il tuo raffreddore?
- Come no? Starnutisco ogni due o tre minuti!

Fotografi
La cosa più singolare per un fotografo: correre sul luogo del disastro per fotografare la scena
e dinanzi a questa restare...impressionato.

 

CENTRO!
Un automobilista finisce diritto contro un semaforo.
Il vigile gli domanda:
- scusi, ma lei ci vede?
- Come no! L’ho preso in pieno...

Poesia e prosa
Lui: - Guarda, cara, che bel quarto di luna!
Lei: - Già, sembra una fetta di melone!

 

Consigli d’amico
- Soffro d’insonnia e non so perché. Che cosa mi consigli?
- Prendi qualche tazza di caffè in più.
- Ma se dicono che il caffè non fa dormire...
- Appunto. Così potrai dare la colpa al caffè!

 

COLMI
Qual è il colmo per un tipografo?
- Essere un uomo di vecchio stampo!

...E per un sommozzatore?
- Essere un tipo superficiale!

...E per un marziano?
- Avere la luna per traverso!

Cosa dice un muro a un altro muro?
- Ci vediamo all’angolo!

Qual è il colmo per un prosciutto?
- Vincere la coppa!

Qual è il colmo per un sarto analfabeta?
- Creare capi firmati!

I giochi con la palla erano tanto diffusi nella Grecia antica che molti importanti personaggi avevano addirittura un maestro della specialità: Alessandro Magno, ad esempio, assunse il maggior esperto del suo tempo, Aristonico Caristio, per farsi insegnare i vari giochi e per tenersi in allenamento.

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Estate di lavoro per Radiobasilica

 

Dal 12 Maggio sono riprese, anche se non a pieno ritmo, le trasmissioni dallo studio di Radio Basilica dopo il fermo forzato che durava dal 15 gennaio. Ci tenevamo a ricominciare da quella data poiché si celebrava la giornata mondiale delle Comunicazioni Sociali il cui tema, voluto dal Santo Padre, era "Internet: un nuovo forum per proclamare il Vangelo".

La nostra parrocchia è stata tra le primissime a capire l’importanza di questo nuovo strumento di comunicazione e fin dal 1997 ha dato vita ad un sito (a più siti) la cui importanza ed utilità è in continuo crescendo ed i riconoscimenti e le collaborazioni, anche internazionali, si stanno moltiplicando.

Alla fine di maggio sono state superate le 191.000 visite con oltre 570.000 pagine viste. Gli aggiornamenti sono quasi quotidiani ma nel corso dell’estate sono previste alcune grosse novità tra le quali le nuove pagine dell’Ordine Francescano Secolare e, speriamo di farcela, un grosso capitolo dedicato a don primo Mazzolari. Nei mesi scorsi sono profondamente cambiate le pagine dell’oratorio nelle quali è ora possibile ascoltare o scaricare un bel numero di basi musicali. Molta carne al fuoco e quindi molto lavoro.

Ma l’impegno più grosso che attende gli operatori della radio sarà il trasloco nella nuova sede previsto per la fine di Giugno. Lo spostamento vedrà l’entrata in funzione graduale delle nuove apparecchiature e della regia automatica. Sarà necessario un tempo piuttosto lungo per imparare ad utilizzare adeguatamente i nuovi strumenti, notevolmente complessi. L’estate servirà anche a questo.

Realisticamente ipotizziamo di poter dare inizio alle nuove trasmissioni ai primi di ottobre. Nel frattempo cosa succederà? Continueranno le vecchie trasmissioni in diretta (Radiogiornale ecc.) fino alla fine di Giugno e saranno assicurati tutti i collegamenti per le celebrazioni della Basilica per tutta l’estate. Non mancherà il tradizionale appuntamento con Radiobasilicafilodirettopaspardo in diretta con i nostri ragazzi al camposcuola.

Ed ora la consueta domanda: "Dove abbiamo trovato i soldi?" Risposta: non li abbiamo ancora trovati, ma poiché abbiamo fiducia nei verolesi, la parrocchia ha deciso di imbarcarsi in questo ulteriore e corposo investimento. Qualche contributo è già arrivato ma siamo ancora mooolto distanti da quelle che sono le necessità.

Rinnoviamo ancora un altro appello: se vogliamo fare una nuova Radio Basilica più efficace e vicina alla gente servono anche persone nuove con idee nuove e con un po’ di disponibilità. Le nuove apparecchiature saranno bellissime ma senza "cervelli" che le utilizzino adeguatamente non serviranno a granché di diverso dalle vecchie. Per cui fatevi coraggio.

La redazione di Rbv vi augura una serena estate.

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Risultato della campagna abbonamenti a "L’Angelo di Verola" per l’anno 2002:

Ordinari n° 765; Sostenitori n° 122;
Benemeriti n° 438

per un totale di 1325 abbonati.

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Anagrafe parrocchiale

 

Battesimi

18 Abrami Linda di Manfredo e di Alghisi Simona

 

Matrimoni

  9 Tiberio Roberto con Cervati Roberta

10 Brocchi Mario con Minini Elena

11 Brognoli Giovanni con Cervati Luisa

12 Barbieri Pierangelo con Ferrari Silvia

13 Pedrali Simone con Cremaschini Clementina

14 Ferla Michelangelo con Anni Giulia Maria

15 Toresani Giuseppe con Penocchio Ombretta

 

Defunti

17 Adami Sergio di anni 71

18 Rossi Primo di anni 80

19 Andreoletti Paolo di anni 80

20 Fontana Margherita di anni 93

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Offerte pro restauri tele e affreschi della Basilica

 

Giornata celebrata nel mese di maggio 2.427,00

In memoria del caro sposo e papà Giuseppe 500,00

N.N. 55,00

La sorella in memoria del dott. Giancarlo Spalenza 500,00

N.N. adesione alla Confraternita del restauro 250,00

Gianmaria ed Elena in occasione delle loro nozze 500,00

B.C. adesione alla confraternita del restauro 250,00

G. e R. adesione alla confraternita del restauro 250,00

Coniugi Girelli Battista-Savio Lucia nel 60° di matrimonio 150,00

Tiziano Cervati adesione alla confraternita del restauro 250,00

F.C. adesione alla confraternita del restauro 250,00

In memoria di Anelli Lorenzo e Abrami Maddalena

adesione alla Confraternita del restauro 250,00

N.N. 50,00

In Sollievo Onlus - adesione Confraternita restauro 500,00

I ragazzi in occasione della S. Cresima 945,00

Coniugi Laura e Massimiliano

adesione alla Confraternita del restauro 260,00

Scuola Materna Boschetti 100,00

La moglie Maria Davide in memoria dello sposo Rossini Angelo

adesione Confraternita del restauro 774,69

Dalla Cappella Casa Albergo 170,00

I fanciulli/e della Prima Camunione 865,00

N.N. 25,00

Totale 9.321,69

 

 

Offerte Chiesa S. Donino

 

Per illuminazione 723,00

Si sono aperte le adesioni alla "Confraternita del Restauro" e (come da elenco delle offerte) i tasselli scoperti fino al momento di andare in stampa sono quattordici. Mentre ringraziamo gli offerenti ci conforta il buon avvio dell’iniziativa.

 


 

Buone Vacanze

 

Ai nostri abbonati e lettori, a tutti i Verolesi

L’ANGELO augura per la prossima estate una vacanza serena gioiosa ristoratrice per una ripresa pronta, dinamica e costruttiva

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