L'Angelo di Verola L'Angelo di Verola Mensile di Vita Parrocchiale


Anno XXVIII   n° 3 - Marzo 2003

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Edizione a stampa a cura di Mons Luigi Corrini
Redazione: Rino Bonera - Don Giampaolo Goffi - Don Valentino Picozzi
Edizione on-line a cura di Tiziano Cervati

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SOMMARIO
In copertina - Murillo Bartolomeo Esteban:
Bambini che mangiano un dolce. (1670-1675)
tela cm 123 x 102 - Alte Pinakothek Monaco.

Oltre carnevale (Mons. Prevosto) 3

Calendario liturgico 5

Quaresima 2003 12

A tutti gli anziani 12

Via Crucis nei quartieri 13

Perché si chiama chiesa domestica 14

I Dieci Comandamenti 16

vita parrocchiale

Il Centro di Ascolto 19

Questo è l’anno del Rosario 23

Pellegrinaggio a Fatima 24

dagli oratori

Meno Messa e più Eucaristia (Don Valentino) 26

Verolanuova a San Giuliano (Chicco & C.) 27

Da San Giuliano (Don Ulisse) 28

Bacheca "Logos" (Anna B.) 29

Briciole Francescane 31

Sport in Oratorio e Carnevale 32

le nostre rubriche

Pastore di una Chiesa missionaria (P.L. Gaiga) 33

Verola sport (R. Bonera) 35

varie - cronaca

Sono con te (R. Mor) 37

Ricordi della mente e del cuore (L. D. B.) 38

Dal Comune 38

Turni delle farmacie 40
Numeri Utili
Per i collaboratori dell'Angelo

Relax... iamoci (errebi) 41

Per i più piccoli 42

Di tutto un po' 43

Dalle ACLI (G. Baronio) 44

Radio Basilica trasmette... 45

Abbonati (3° elenco) 46

In ricordo 49

Anagrafe parrocchiale 50

Offerte pro opere parrocchiali 50


La parola di Mons. Prevosto

Oltre Carnevale

Anche nella nostra comunità, come un po’ ovunque, non sono mancate iniziative che hanno animato il tempo di carnevale. Nelle varie manifestazioni sono state interessate le diverse età: dai bambini, ai giovani, agli adulti e anziani; spettacoli, sfilate di gruppi e il tutto coronato dal classico "falò della vecchia" con relativo processo al tempo... e agli uomini.

Pur senza gli eccessi dei grandi carnevali, un po’ di pazzia ha trovato ospitalità anche da noi, in coerenza con il proverbio che ricorda come "a Carnevale ogni scherzo vale".

E molto, di tutto questo, potrebbe stare anche bene. Sappiamo però che ogni stagione ha il suo tempo: se non fosse così sarebbero guai per tutti.

Cosa sarebbe infatti una primavera anche se colorata e profumata di fiori se non fosse seguita dall’estate che porta i frutti e dall’autunno che li matura per la raccolta e dallo stesso inverno che fa riposare la terra perché poi possa riprendere, con la stessa generosità, il ritorno della vita.

Non è sempre così per l’uomo. Per molti sembra che non esista altro tempo all’infuori del Carnevale che non si sa a quale stagione risponda: se alla primavera dove i fiori vengono raccolti anzitempo o all’estate dalla quale si pretendono frutti senza rispettare i fiori oppure all’autunno cui si chiede la maturazione dei frutti senza la pazienza dell’attesa procurando così inverno perenne.

Al di là di ogni metafora più o meno felice, al cristiano si impone una riflessione dopo Carnevale.

C’è un tempo che si chiama Quaresima

Molti usano questo termine per esorcizzare momenti difficili o per riferirsi a persone per nulla simpatiche.

Nella vita del credente non c’è stagione più decisiva. Nel processo della vita cristiana si pone come la primavera nel ritmo delle stagioni.

Ci sono delle operazioni che si impongono a primavera che se vengono tralasciate pregiudicano tutto.

Il cristiano è l’uomo che aspira alla vita. Ma come natura esige che per una giusta fioritura e abbondante fruttificazione ci sia diligente potatura, così per il cristiano che nella Pasqua di morte e risurrezione esperimenta e vive la pienezza della vita c’è il tempo della potatura spirituale. È questa un’operazione che investe non solo i singoli, o qualche gruppo, ma tutta la comunità cristiana. Ecco allora la Quaresima che è concepita come la stagione che richiama all’impegno collettivo tutto il popolo di Dio nel rinnovamento della vita.

L’obiettivo è prezioso e concreto: raggiungere Cristo nel suo mistero di morte e risurrezione mediante un’inversione di cammino che si chiama conversione.

Ci è chiesto di impegnarci concretamente giorno per giorno poiché "questo è il tempo favorevole, sono questi i giorni della salvezza".

Riceve una particolare sottolineatura la dimensione sociale di questo tempo. Lo ricorda il Concilio Vaticano II nella prima costituzione: "La penitenza della Quaresima non deve essere soltanto interna ed individuale, ma anche esterna e sociale".

Esperienze per tutti

Nel calendario liturgico parrocchiale sono presentate varie iniziative per vivere fruttuosamente la Quaresima.

Sono previste celebrazioni per singole categorie e liturgie per tutta la comunità.

Noi cristiani crediamo fermamente nella vita perché la nostra fede è Cristo risorto.

Sentiamo però come la vita è minacciata dal decadimento dei valori morali: minacciata dalla grave crisi in cui si dibatte la famiglia, minacciata dalla violenza consumata in misura sempre più massiccia contro la persona, minacciata dalla guerra e dal terrorismo.

La Quaresima ci è offerta come tempo salutare per uscire dal clima di morte nel quale ci sentiamo sommersi.

Come al Signore erano giunti i lamenti del suo popolo che viveva la schiavitù di Egitto, e aveva suscitato l’uomo - Mosè - che avrebbe liberato gli Ebrei attraverso la peregrinazione nel deserto per quarant’anni; così Dio stesso "ricco di misericordia" che conosce la nostra sofferenza, vuole usarci misericordia e ci parla e ci guida attraverso l’esodo dei quaranta giorni della Quaresima perché liberati dalla schiavitù del nostro peccato personale e sociale possiamo sperimentare la vita nuova che il Signore ci offre per mezzo del suo Figlio risorto, nostro fratello.

Don Luigi

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Calendario liturgico dal 2 marzo al 6 aprile 2003

Marzo

ORARIO SANTE MESSE

In Basilica:
Prefestiva: ore 18.30

Festive: ore 7.30 - 9.30 - 11.00 - 18.30

            ore 15.00 Celebrazione Liturgica

Feriali: ore 7.00 - 9.00 - 18.30

 

S. Rocco:
Festiva: ore 9.00

 

S. Anna - Breda Libera:

Festiva: ore 10.00

Feriale (solo giovedì): ore 20.00

 

Cappella Casa Albergo:

Feriale e prefestiva: ore 16.30

 

N.B.: In Basilica, ogni sabato dalle ore 15.30 alle 18.00, i sacerdoti sono a disposizione per le confessioni degli adulti.


2 Domenica VIII del tempo ordinario

Dal Vangelo - "Gesù disse: - Possono forse digiunare gli invitati a nozze quando lo sposo è con loro? Verranno giorni in cui lo sposo sarà loro tolto e allora digiuneranno". (Mc. 2, 19-20)

S.s. messe con orario festivo

ore 15.00 In Basilica celebrazione liturgica

ore 16.00 Presso l’Oratorio femminile - Rev. suore - incontro con i genitori, padrini e madrine dei bambini che saranno battezzati nel mese di marzo

ore 18.30 Apertura del Triduo di preghiera per i defunti - Vespro, santa messa in suffragio dei defunti della parrocchia

3 lunedì S.s. messe con orario feriale ore 18.30 Ufficio e santa messa in suffragio dei defunti della Parrocchia
ore 20.30 Presso le Suore preparazione per i Centri di Ascolto

4 martedì S.s. messe con orario feriale ore 18.30 Ufficio e santa messa in suffragio dei defunti della Parrocchia

5 Mercoledì delle CENERI. Inizio della Quaresima.

ore 7.00 - 9.00 Santa messa

ore 16 30 Santa messa per i ragazzi e gli anziani

ore 20.30 Apertura solenne della Quaresima

Santa messa con benedizione e imposizione delle Ceneri.

Con il mercoledì delle Ceneri si apre la S. Quaresima che è il tempo più importante dell’anno liturgico perché ci prepara alla celebrazione della Pasqua di morte e risurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo. È tempo caratterizzato:

1 - Da un impegno particolare nell’ascolto e nella riflessione della Parola di Dio, infatti l’uomo non vive di solo pane

2 - Da una preghiera più frequente e intensa

3 - Dal particolare impegno di mortificazione che matura nella carità fraterna.

Sono questi i momenti essenziali per la nostra conversione se vogliamo recuperare la nostra vita cristiana alla quale siamo nati con il Battesimo e della quale ci dimentichiamo con tanta facilità.

La nostra parrocchia offre alcune occasioni di appuntamento con il Signore che poniamo tante volte al margine della vita.

Sono momenti di grazia che devono stimolarci anche alla riconciliazione, alla carità e al perdono dei fratelli.

Impegni quaresimali:

a) Per tutti:

Ogni giorno, ore 9 00: s messa con breve riflessione

Ogni lunedì, martedì, giovedì e venerdì ore 18 30: s. messa con breve riflessione

Ogni mercoledì, ore 20.30: Celebrazione della Parola.

Ogni venerdì, ore 15 00: Via Crucis in Basilica.

Ogni venerdì, ore 20.30: Via Crucis nelle Diaconie. Il relativo calendario è pubblicato a pag. 13.

Ogni sabato dalle ore 15.30 alle 17.30 i sacerdoti sono a disposizione per le confessioni degli adulti.

 

b) Per le donne:

Ogni venerdì, in Basilica, ore 15 00: Via Crucis

c) Per i ragazzi delle elementari e delle medie:

Ogni venerdì in Basilica, ore 16.30: incontro quaresimale.

d) Per giovani e signorine:

Partecipazione alla Via Crucis nelle diaconie - ore 20.30

Attenzione! Tutti i venerdì di Quaresima sono di magro. Il mercoledì delle Ceneri e il Venerdì Santo sono giorni di magro e di digiuno

6 giovedì Primo del mese. Dopo la messa delle ore 9.00 adorazione comunitaria e privata fino alle ore 13.00

7 venerdì Primo del mese, dedicato alla devozione del S. Cuore  ore 15.00 In Basilica: Via Crucis. È giorno di magro

8 sabato ore 15.30: sante confessioni per i ragazzi delle elementari


9 Domenica I di Quaresima

Dal Vangelo - "In quel tempo, lo Spirito sospinse Gesù nel deserto ed egli vi rimase quaranta giorni, tentato da satana". (Mc. 1, 12)

S.s. messe con orario festivo

ore 11.50 Celebrazione comunitaria dei Battesimi

ore 15.00 Ritiro spirituale di Quaresima per tutti, presso le Rev.de Suore, guidato da Mons. Francesco Beschi

ore 15.00 Nel salone dell’Oratorio maschile incontro con i genitori dei ragazzi/e della 2a media in preparazione alla "Traditio Symboli" (Credo) che avrà luogo domenica prossima

10 lunedì ore 20.30: Centri di Ascolto

12 mercoledì S.s. messe con orario feriale
ore 20.30 In Basilica: la comunità cristiana convocata dalla Parola. Battesimo: vivere da figli di Dio

14 venerdì S.s. messe con orario feriale-ore 15.00 In Basilica: Via Crucis - È giorno di magro

15 sabato S.s. messe con orario feriale - ore 15.30 Sante confessioni per i ragazzi/e delle medie


16 Domenica II di Quaresima

Dal Vangelo - "In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li portò sopra un monte alto, in un luogo appartato, loro soli, si trasfigurò davanti a loro e le sue vesti divennero splendenti, bianchissime". (Mc. 9, 2-3)

S.s. messe con orario festivo

ore 9.30 Celebrazione della santa messa con la "Traditio Symboli". Consegna del Credo per i ragazzi/e della 2a media

ore 15.00 Celebrazione liturgica

19 mercoledì S. Giuseppe - sposo della Beata Vergine Maria. Solennità - S.s. messe con orario feriale
ore 20.30 In Basilica. Incontro con la Parola. L’Eucaristia. Parola e Pane alimentano la vita dei battezzati

21 venerdì S.s. messe con orario feriale - ore 15.00 In Basilica: Via Crucis - È giorno di magro

22 sabato S.s. messe con orario feriale - ore 15.30 Sante confessioni


23 Domenica III di Quaresima

Dal Vangelo - "Mentre Gesù era a Gerusalemme per la Pasqua, durante la festa molti, vedendo i segni che faceva, credettero nel suo nome (Gv. 2, 23)

S.s. messe con orario festivo

ore 15.00 Celebrazione liturgica

ore 15.00 Oratorio maschile: incontro con i genitori dei ragazzi/e di Ia media

ore 16.00 Nel salone dell’Oratorio femminile incontro con l’Azione Cattolica Adulti

25 martedì Annunciazione del Signore. Solennità - S.s. messe con orario feriale celebrate con liturgia solenne

26 mercoledì S.s. messe con orario feriale
ore 20.30 In Basilica incontro con la Parola. Matrimonio. Vivere la famiglia come luogo privilegiato della presenza del Signore

28 venerdì S.s. messe con orario feriale - ore 15.00 In Basilica: Via Crucis

29 sabato S.s. messe con orario feriale - ore 15.00 Sante confessioni


30 Domenica IV di Quaresima

Dal Vangelo - "In quel tempo Gesù disse a Nicodemo: - Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna -". (Gv. 3, 16)

S.s. messe con orario festivo

ore 15.00 La parrocchia si porta in visita comunitaria al cimitero dove sarà celebrata la s. messa e verrà impartita la benedizione alle tombe

31 lunedì Presso le Suore preparazione per i Centri di Ascolto


aprile

ORARIO SANTE MESSE

In Basilica:
Prefestiva: ore 18.30

Festive: ore 7.30 - 9.30 - 11.00 - 18.30

            ore 15.00 Celebrazione Liturgica

Feriali: ore 7.00 - 9.00 - 18.30

 

S. Rocco:
Festiva: ore 9.00

 

S. Anna - Breda Libera:

Festiva: ore 10.00

Feriale (solo giovedì): ore 20.00

 

Cappella Casa Albergo:

Feriale e prefestiva: ore 16.30

 

N.B.: In Basilica, ogni sabato dalle ore 15.30 alle 18.00, i sacerdoti sono a disposizione per le confessioni degli adulti.


1 martedì ore 20.30: Via Crucis - Diaconia Sacro Cuore

2 mercoledì S.s. messe con orario feriale
ore 20.30 In Basilica. Incontro con la Parola. La Riconciliazione. Ritorno alla libertà dei figli di Dio

3 giovedì S.s. messe con orario feriale - ore 20.30 Via Crucis - Diaconia S. Antonio

4 venerdì S.s. messe con orario feriale - ore 15.00 In Basilica: Via Crucis - ore 20.30 Via Crucis - Diaconia S. Anna - Breda Libera - È giorno di magro

5 sabato S.s. messe con orario feriale - ore 15.30 Sante confessioni


6 Domenica V di Quaresima

Dal Vangelo - "Gesù disse: - Se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto". (Gv. 12, 23)

S.s. messe con orario festivo

ore 15.00 Celebrazione liturgica

ore 15.00 Nel salone dell’Oratorio maschile incontro con i genitori dei ragazzi/e di 3a media

ore 16.00 Nel salone dell’Oratorio femminile incontro con i genitori, padrini e madrine dei bambini che saranno battezzati nel mese di aprile

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Quaresima 2003

Riviviamo lo spirito della Missione

Sull’onda dell’entusiasmo e delle emozioni vissute nella "Missione Parrocchiale", la "commissione liturgia" ha riproposto di sostituire le Stazioni Quaresimali (che da circa vent’anni erano state introdotte nell’esperienza della Quaresima e che denunciavano qualche stanchezza), con alcune celebrazioni da vivere sullo schema della proposta della Missione.

Vorranno rifarsi alla Parola e ai segni che abbiano la capacità di coinvolgere i fedeli nelle proposte che verranno offerte.

A tutti coloro che vorranno ascoltare la voce del Signore, la Chiesa, nella luce della "Notte Santa della Pasqua", promette che essi saranno colmati dalla grazia di Dio riservata ai suoi figli. Uno dei momenti forti della celebrazione consisterà nell’esprimere il frutto delle nostre penitenze con offerte che saranno inviate ai fratelli che soffrono e muoiono per la fame.

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A tutti gli anziani e pensionati di Verolanuova

Carissimi, è un invito personale che i sacerdoti, come ogni anno, anche a nome del Consiglio Pastorale Parrocchiale, vi indirizzano in occasione della Quaresima.

Sempre vi ricordiamo, ma in particolar modo in questo tempo di preparazione alla S. Pasqua.

Sappiamo che molti di voi continuano a lavorare; così ci sono presenti, ogni giorno, nelle preghiere, coloro che a causa della malattia sono costretti a rimanere a casa.

Vorremmo ricordare a voi tutti, cari fratelli, che il lavoro e la sofferenza vissuti in unione a Gesù lavoratore e sofferente, diventano una preghiera che contribuisce a farci più buoni e a rendere più abitabile questa terra.

Ci rivolgiamo a tutti i pensionati che hanno la possibilità e il desiderio di vivere la S. Quaresima e li invitiamo a partecipare alla S. Messa delle ore 9.00 che ogni giorno, in Basilica, verrà celebrata specialmente per loro.

Coloro che sono impossibilitati ad uscire di casa potranno unirsi a chi prega in Basilica per mezzo della Radio che trasmette ogni giorno alle ore 9.00 la S. Messa sulla lunghezza d’onda 91.2 Mhz.

A tutti auguriamo una Santa Quaresima perché il Signore, in questo tempo di conversione, vi guidi nel cammino indispensabile per un personale e comunitario incontro con Gesù Risorto nella S. Pasqua.

Vi salutiamo cordialmente e vi auguriamo ogni bene nel Signore.

(i vostri sacerdoti)

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"Via Crucis" nei quartieri

Alle proposte offerte ogni anno per vivere la quaresima si aggiunge per la dodicesima volta l’iniziativa della "Via Crucis" che si svolgerà nell’ultima settimana di quaresima nei diversi quartieri della Parrocchia - Diaconie.

La proposta della "Via Crucis", per le strade, non è una novità per la nostra comunità.

L’iniziativa ha però il pregio di offrire l’opportunità a coloro che risiedono nei vari quartieri di sentirsi coinvolti in una confessione pubblica di fede in Cristo morto e risorto che rivive il mistero della sua Pasqua nei battezzati chiamati a morire al peccato per risorgere a nuova vita.

È quindi un pio esercizio del tempo quaresimale con il quale il Signore vuol raggiungere un po’ tutti, anche i distratti, gli indifferenti e i renitenti.

Per tutti insomma risuona il richiamo di Gesù.

"Il tempo della salvezza è venuto: il regno di Dio è vicino, cambiate vita e credete al Vangelo" (Mc. 1, 15).

La Via Crucis si svolgerà alle ore 20.30 secondo il seguente calendario:

Aprile 1 martedì: Diaconia Sacro Cuore

3 giovedì: Diaconia S. Antonio

4 venerdì: Diaconia S. Anna - Breda Libera

8 martedì: Diaconia S. Rocco

9 mercoledì: Diaconia Crocifisso

10 giovedì: Diaconia Madonna di Caravaggio

11 venerdì: Diaconia S. Donnino

16 mercoledì: Diaconia S. Lorenzo


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Coraggio, famiglia!

Perché la famiglia si chiama "Chiesa domestica"?
(2)

Il Concilio Vaticano II ci ha abituati a questo linguaggio. Occorre però dare sostanza a queste attese: partire cioè dalla Chiesa-comunione per arrivare in modo imperfetto alla "Chiesa domestica": luogo in cui si cerca di amare Dio e amare i fratelli e le sorelle, membri della stessa famiglia.

Luigi e Marta stanno preparando un giovane papà ed una giovane mamma al rito del battesimo del loro primo figlioletto. Mentre stanno dialogando, la giovane mamma chiede: "Parlate spesso di famiglia Chiesa domestica, ma che cosa significa questa espressione?".

Luigi e Marta cercano di dare una risposta. La famiglia è una Chiesa perché in essa è presente il Signore. È presente nell’amore dei due sposi che sono uniti tra loro per sempre con il matrimonio sacramento.

È "Chiesa domestica" perché nasce tra le mura domestiche, è una realtà compiuta, che sta da sé, ma è parte di una famiglia più grande che è la Chiesa locale, a sua volta parte della Chiesa universale.

Perché esiste la Chiesa? Perché Gesù ha voluto che i cristiani fossero sempre uniti tra loro nell’unità con lui. Alla Chiesa, a tutti i cristiani assieme quindi, ha chiesto di annunciare il Vangelo ad ogni creatura, ha chiesto di pregare il Signore Dio e di mettersi al servizio del prossimo.

Anche ciascuna famiglia è chiamata da Gesù a fare questo. Ed è chiamata a farlo nella vita quotidiana, secondo i modi e i tempi che le sono propri.

La famiglia evangelizza

Chi ha ricevuto la buona notizia che Dio è il nostro Signore, che ha mandato suo Figlio Gesù in mezzo a noi e che ci ha salvati attraverso la sua morte e risurrezione non può fare altro che annunciarlo a tutti. Questa è davvero una buona notizia!

È un annuncio gioioso che libera dalla paura della morte e infonde la speranza.

La coppia evangelizza se stessa innanzitutto, perché la speranza non manchi mai. La famiglia legge e medita la parola di Dio trovando i momenti per prendere in mano la Bibbia, magari per leggere le letture della messa domenicale. I genitori hanno il compito bellissimo di educare i figli alla fede.

La famiglia annuncia il Vangelo quando chi le è vicino scopre che in essa vive l’amore di Gesù. Due sposi che si amano, si rispettano, sono fedeli l’uno all’altro sono già la prova che le parole del Vangelo sono vive.

La buona notizia dell’amore di Dio deve essere il motore quotidiano della famiglia. Compiere il proprio dovere in casa, con parenti ed amici, sul luogo di lavoro... vale più di mille parole perché è una testimonianza vera.

La famiglia prega

È noto che il comandamento biblico che riguarda i genitori, solitamente è ricordato con "Onora il padre e la madre", e non significa solo che bisogna rispettare il papà e la mamma. Il motivo dell’"onore" sta nel fatto che i genitori sono gli intermediari tra il bambino e Dio: i genitori esprimono l’alleanza, loro guidano le liturgie familiari, loro mediano la Legge. Guardando a loro il figlio vede - o dovrebbe vedere - la manifestazione della gloria misericordiosa di Dio.

Questo vale anche per le famiglie cristiane che hanno condotto alla porte della casa di Dio i loro figli perché fossero accolti dalla comunità, fossero battezzati e unti dello Spirito Santo (la Confermazione), prendessero parte alla cena eucaristica. E così diventassero famiglia di Dio, imparando a pregare in ogni occasione: ringraziando il Signore per i suoi doni, lodandolo nelle esperienze gioiose, chiedendogli perdono se si sono allontanati da lui, invocandone l’aiuto nel tempo della prova. La vita sacramentale di una comunità ecclesiale coinvolge sempre in prima persona i genitori, i quali ricordano e rafforzano il loro "sì" a Dio.

Nel sacramento della riconciliazione (o confessione), mentre aiutano i figli a formare la propria capacità di discernimento e a educare la coscienza, sono invitati ad esaminare se stessi, a correggere il loro comportamento di sposi cristiani, testimoni della loro fede nel loro rapporto sponsale. Certo, non sono soli, in tutto questo sono aiutati dai catechisti, ma la responsabilità primaria è la loro.

La famiglia a servizio

La famiglia cristiana è il primo luogo in cui l’annuncio del Vangelo della carità può essere da tutti vissuto e verificato in maniera semplice e spontanea (Cf. Evangelizzazione e testimonianza della carità, n. 390) nel rapporto tra marito e moglie, tra genitori e figli e tra le diverse generazioni.

È bellissimo l’amore tra due sposi, chi lo ha sperimentato lo sa bene, ma questo amore non può chiudersi in una sfera e fa traboccare l’amore al di fuori della coppia.

Ogni famiglia deve impegnarsi ogni giorno a vivere nell’amore, gareggiando nel servizio gli uni per gli altri. La famiglia non può essere il luogo dell’egoismo, del lasciarsi andare, la famiglia deve essere il primo luogo in cui ci si sente chiamati da Dio stesso a dare amore e poi ancor amore.

(continua)

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I Dieci Comandamenti

(2)

III - Ricordati di santificare le feste

"Il sabato è stato fatto per l’uomo e non l’uomo per il sabato! Perciò il Figlio dell’uomo è signore anche del sabato". (Mc 2, 27-28)

"Questo è il giorno fatto dal Signore: rallegriamoci ed esultiamo in esso". (Sal 118, 24)

"Ricordati!". È un’altra parola-chiave, unitamente ad "Ascolta!", per delineare il senso della fede. "Ricordati che sei stato schiavo nel paese d’Egitto e che il Signore tuo Dio ti ha fatto uscire" (Deuteronomio 5, 15). Ricordati del tuo Liberatore. Il peccato più grave è l’oblìo, il dimenticarsi di Dio. È la somma ingratitudine. Questo comandamento è dato perché l’uomo rimanga libero. L’ordine del riposo festivo è come un grido di protesta contro le forme schiavizzanti del lavoro e contro il culto del denaro.

Per noi cristiani il "giorno del Signore" è la domenica poiché "la domenica porta a compimento, nella Pasqua di Cristo, la verità spirituale del sabato ebraico" (CCC, 2175). La domenica, quindi, è il "primo giorno della settimana" (Matteo 28, 1). È anche il "settimo giorno": giorno riassuntivo di tutta la settimana che viene offerta al Signore. È, infine, l’"ottavo giorno": esso significa la nuova creazione e ci proietta alla mèta finale, oltre il tempo.

Santificare la domenica è un dovere, è un "comandamento", ma è soprattutto una grazia. Ed è un bisogno del cuore.

Purtroppo nell’attuale processo di scristianizzazione, con la manipolazione delle coscienze, si sta tentando di estirpare dall’animo umano il naturale bisogno di Dio. Rimane un vuoto interiore che si cerca di colmare con molte "cose", con nuove "liturgie" secolari come quella che si svolge nello stadio o davanti alla Tv e Internet, con molti diversivi di massa che alla fine si rivelano stressanti. Tutta la frenesìa di buttarsi all’esterno in mille divertimenti denuncia la paura di incontrare se stessi.

Nella domenica dovrà esserci spazio per il silenzio, per la meditazione, per l’ascolto più attento della parola di Dio, per la preghiera.

Il culmine della preghiera è la celebrazione eucaristica, cuore della vita della Chiesa, energia che ci consente di "far emergere la pace e la gioia del Risorto nel tessuto ordinario della vita" (Dies Domini, 52).

Il "riposo" domenicale serve anche per curare maggiormente i rapporti interpersonali, soprattutto all’interno della famiglia il dialogo fra coniugi e fra genitori e figli, dialogo che spesso nei giorni feriali, dominati dalla fretta, è molto lacunoso.

Si santifica la domenica con la nostra carità e il nostro servizio al prossimo, particolarmente alle persone più sole e più bisognose, alle persone anziane, ammalate, sofferenti, isolate, dimenticate.

La domenica dono del Signore

 

Ricordati del tuo Creatore,

del tuo Liberatore.

Ricordati del suo amore

e della sua misericordia.

 

Ricordati del Signore

particolarmente

nel "giorno del Signore".

Ricordati, che tutti i tuoi

giorni sono un suo dono.

 

Ricordati, nel "giorno

del Signore", Pasqua settimanale,

che nel mistero pasquale

sei stato salvato.

 

Ricordati dell’invito del Signore

a partecipare alla mensa

della parola e dell’Eucaristia.

 

Ricordati che Cristo ti attende

nelle persone che nessuno

attende: le persone dimenticate,

anziane, ammalate, sofferenti,

bisognose del tuo amore.

IV - Onora tuo padre e tua madre

Gesù stava loro sottomesso. (Lc 2,51)

"La famiglia cristiana offre una rivelazione e una realizzazione specifica della comunione ecclesiale; anche per questo motivo può e deve essere chiamata ‘chiesa domestica’". (Familiaris consortio, 21)

Nell’attuale contesto socio-culturale sorgono alcuni interrogativi inquietanti. È vero, come predicano certi profeti nichilisti, che siamo avviati verso una "società senza padri?".

Oppure: con l’introduzione e la diffusione del divorzio, ogni figlio quanti padri o quante madri si trova ad avere?

È vero che la culla e il terreno di coltura della violenza si trova proprio nella famiglia, che è un "groviglio di vipere?".

È vero che i genitori, entrambi impegnati nel lavoro, hanno sempre meno tempo da dedicare ai propri figli, soprattutto ai figli piccoli, i quali crescono come "figli della televisione" o dei "videogiochi?". O, al più, vengono affidati soprattutto alle cure dei nonni? È vero che la famiglia d’oggi espelle gli anziani, ritenuti un peso insostenibile?

Proprio l’uomo d’oggi ha estremo bisogno di riflettere su questo quarto comandamento, che apre la seconda tavola della Legge e segna il collegamento con la prima tavola in quanto la paternità divina è la sorgente della paternità umana.

Ne scaturisce una duplice responsabilità: da un lato i figli devono vedere nel padre l’immagine del Padre celeste; dall’altro lato il padre deve porsi, nei confronti dei figli, come immagine credibile del Padre celeste. Oltretutto, sotto il profilo psicologico, il figlio elabora interiormente l’immagine di Dio a partire dal rapporto con il padre terreno. Ma come potrà il fanciullo raggiungere la percezione di un Dio fedele per sempre al suo amore se nei genitori vede esempi di infedeltà e di sfascio del vincolo matrimoniale?

"Onorare" i genitori significa esprimere, verso di loro, affetto, riconoscenza, rispetto, "pietà filiale", docilità e obbedienza. Purtroppo, per una malintesa concezione di libertà, è avvenuto un grave attacco all’"autorità". Per converso, da parte dei genitori, che si trovano a svolgere il "mestiere" più difficile del mondo, spesso si soccombe alla tentazione di abdicare al proprio compito educativo. Ma il diritto e il dovere dell’educazione sono, per i genitori, primari e inalienabili.

Educare significa trasmettere valori autentici incarnati nella propria vita. Solo così i genitori possono essere autorevoli (non autoritari) e credibili.

La famiglia è la prima scuola di umanità e di fede, dove si apprendono e si vivono le virtù fondamentali: la tenerezza, il perdono, il rispetto reciproco, la fedeltà e il servizio disinteressato, l’abnegazione, la padronanza di sè.

(continua)

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Vita Parrocchiale

Centro di Ascolto: 10 febbraio

"Per aiutare a disegnare Dio Padre..."

Ho visitato una volta una esposizione di disegni di bambini. Il tema assegnato era molto difficile: "Disegna Dio".

Ma i bambini l’avevano svolto senza protestare: me li potevo immaginare con gli occhi al cielo, la matita in bocca a fantasticare, assediando di tanto in tanto la maestra: "Maestra, posso usare anche il nero? Maestra, posso fare anche i baffi? Maestra, posso...".

I bambini, dunque, non avevano protestato: forse non ritenevano il tema particolarmente difficile. Ma i disegni erano impressionanti. Ricorrevano infatti volti accigliati, severi, spaventevoli.

La guida spiegava che ciò era dovuto al fatto che questi bambini vivevano nelle borgate degradate della grande città, in ambienti sociali difficili e avevano spesso genitori violenti, con reazioni imprevedibili, capaci di rendersi insopportabili, spesso motivo di incubi notturni e di terrori diurni.

Tra i presenti qualcuno obiettò: "Sempre la colpa ai genitori! Si dovrebbe provare ad avere in casa bambini irrequieti, che non ti lasciano tranquillo né di giorno né di notte, capaci, loro sì, di rendersi insopportabili". Ma una signora replicò: "Si capisce; però i bambini vanno educati, i genitori invece devono esserlo già!’ I bambini non sono responsabili, i genitori sì!".

La discussione si prolungò, non senza toni aggressivi e persino offensivi: e chi del resto non avrebbe qualche cosa da dire sull’argomento?

Io però mi sono staccato dal gruppo e sono tornato a guardare quei disegni infantili con volti spaventevoli di Dio, che spegnevano il desiderio di preghiera e ogni speranza.

Ho cercato di pregare ugualmente lasciandomi ispirare dal Padre nostro: che tutti i bambini del mondo possano incontrare il vero volto di Dio, il Padre misericordioso rivelato da Gesù nel Vangelo: sia glorificato il tuo nome!; che tutti i genitori del mondo siano per i figli la certezza che saranno sempre amati: dacci oggi il nostro pane!; che tutti, genitori e figli, siano liberati dagli incubi notturni e dalla paura gli uni degli altri: liberaci dal maligno! L'amore dei genitori avrà sempre dei difetti, talora perfino può mancare del tutto: ma l’amore di Dio è infinito e perfetto.

È importante che noi Cristiani comunichiamo ad ogni persona l’immagine del nostro "Dio Padre buono". Come gli altri capiranno che Dio è loro Padre? Se io con la mia vita lo testimonierò, se ciascuno di noi lo testimonierà, gli altri capiranno che è pure loro: è necessario allora una testimonianza comunitaria .Una testimonianza che nasce dalla nostra "unità", dal nostro volerci bene gli uni gli altri: dalla Carità con cui cerchiamo di vivere, con l’aiuto del Signore, nelle nostre Comunità. Lasciamoci guidare dalla Parola di Dio, Colossesi 3, 12- 17:

Lettera ai Colossesi 3, 12-17

Rivestitevi, dunque, come eletti di Dio,

santi e amati, di viscere di misericordia,

bontà, umiltà, mitezza, magnanimità,

sopportandovi gli uni gli altri e perdonandovi,

se qualcuno abbia motivo-di-rimprovero verso un altro;

come anche il Signore ha perdonato a voi,

così anche voi.

 

Sopra tutte queste cose poi rivestitevi della carità,

che è vincolo della perfezione.

E la pace di Cristo, alla quale anche siete stati chiamati

in un solo corpo, regni nei vostri cuori:

e siate grati.

 

Parola di Dio

Al di sopra di tutti i problemi, delle diversità che possono nascere fra di noi, deve regnare la Carità: solamente vivendo la Carità supereremo tutte le difficoltà che ci possono separare. Solamente imparando da Gesù tutto sapremo scusare, di tutti avere fiducia, tutto sopportare, mai perdere la speranza... e con la nostra vita convinceremo che Dio è Padre di ogni uomo: il credere alla paternità di Dio significa infatti credere e generare la fraternità fra di noi. A questo proposito è molto chiaro il Catechismo della Chiesa cattolica

Rispondiamoci con il Catechismo

2790 Grammaticalmente, "nostro" qualifica una realtà comune a più persone. Non c’è che un solo Dio ed è riconosciuto Padre da coloro che, mediante la fede nel suo Figlio unigenito, da lui sono rinati mediante l’acqua e lo Spirito. La Chiesa è questa nuova comunione di Dio e degli uomini: unita al Figlio unico diventato "il primogenito di molti fratelli" (Rm 8, 29), essa è in comunione con un solo e medesimo Padre, in un solo e medesimo Spirito Santo. Pregando il "Padre nostro", ogni battezzato prega in questa comunione: "La moltitudine di coloro che erano venuti alla fede aveva un cuor solo e un’anima sola" (At 4, 32).

2791 Per questo, nonostante le divisioni dei cristiani, la preghiera al Padre "nostro" rimane il bene comune e un appello urgente per tutti i battezzati. In comunione con Cristo mediante la fede e il Battesimo, essi devono partecipare alla preghiera di Gesù per l’unità dei suoi discepoli.

2792 Infine, se preghiamo in verità il "Padre nostro", usciamo dall’individualismo, perché ne siamo liberati dall’Amore che accogliamo. Il "nostro" dell’inizio della Preghiera del Signore, come il "noi" delle ultime quattro domande, non esclude nessuno. Perché sia detto in verità, le nostre divisioni e i nostri antagonismi devono essere superati.

Disegnare il Padre Nostro non è questione solo estetica, ma è soprattutto un’arte che coinvolge tutta la nostra vita lasciandoci guidare nei nostri pensieri, parole, azioni, dall'Amore testimoniatoci da Gesù. Ascoltiamo alcune riflessioni pervenuteci dalla Diaconia del Crocifisso.

Proviamo a vivere il Vangelo

Lunedì 10 febbraio, i convenuti al nostro Centro di Ascolto, hanno vissuto una serata comunitaria veramente partecipata nel segno dell’unità fraterna. Non poteva essere altrimenti, visto l’argomento che coinvolgeva , sia i bambini, sia gli adulti nel rapporto con Dio Padre : "disegna Dio".

Una domanda intressante è stata: "Come si può disegnare Dio se nessuno l’ha mai visto?".

Alcune risposte ci sono sembrate molto significative e le vogliamo riportare. "Dio si è rivelato nell’uomo, e la bella notizia è di farne partecipi tutti". Altra risposta "Dio è amore che perdona e ci vuole talmente bene che vuol metterci in comunione con sè attraverso la comunione tra noi fratelli; il suo è un amore incondizionato". Un’altra risponde: "Per pensare a Dio penso a Gesù, alle Sue parole , parole che ti onorano. È accogliendo Gesù ,che porta in sè la vita di Dio che ci si può avvicinare a Lui’’.

Tutte riflessioni splendide che rivelano il vero volto e l’umanità di Dio e che tutti dovremmo farcele nostre.

Altra nota positiva; una signora prima di lasciare il Centro di Ascolto ha esclamato: "Che bella serata ho passato, come vado a casa contenta; mi sento più ricca".

Peccato per i ragazzi delle borgate degradate e per la loro esistenza di incubi e per i loro genitori che non sono riusciti a trasmettere e a far incontrare loro il vero volto di Dio; il volto del Padre buono, misericordioso rivelato da Gesù nel Vangelo.

Concludendo:

Dobbiamo accogliere Gesù in noi, per creare unità fra di noi. Lui ci insegna a vivere la Carità nei confronti anche dei "nemici", quando dall’alto della croce dice: "Padre perdona loro perché non sanno quello che fanno!"

Guardando a Gesù capiamo allora che vivere la Carità significa guardare con fiducia l’altro, rivolgersi al meglio dell’altro perché in ogni uomo c’è qualcosa di buono e di santo che noi vogliamo scoprire e valorizzare: solo così potremo creare unità intorno a noi, nonostante le difficoltà.

Sia questo il nostro impegno per testimoniare al mondo che Dio è Padre di tutti gli uomini: per questo anche di fronte a chi consideriamo "nostro nemico", invece di costruire barriere, preoccupiamoci di creare unità e come Gesù ci ha insegnato viviamo la Carità pensando che:

Anche il peggior degli altri

anche il "tuo nemico"

ha qualcosa

di importante

e positivo:

prova a scoprirlo e...

...solo allora

potrai amarlo!

Prossimo Centro di Ascolto Comunitario: Lunedì 10 marzo

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Questo è l’anno del Rosario

In tutti i nostri interventi in cui abbiamo dato dei sussidi per aiutaci a riscoprire la preghiera del Rosario, risulta molto chiaro che il pregare Maria ci mette in contatto con Gesù Suo Figlio.

Il Papa nella lettera apostolica "Rosarium Virginis Mariae", ci ricorda che con il Rosario impariamo Cristo da Maria. Leggiamo e poi... viviamo!

Imparare Cristo da Maria

Cristo è il Maestro per eccellenza, il rivelatore e la rivelazione. Non si tratta solo di imparare le cose che Egli ha insegnato, ma di... "imparare Lui". Ma quale maestra, in questo, più esperta di Maria? Se sul versante divino è lo Spirito il Maestro interiore che ci porta alla piena verità di Cristo (cfr. Gv 14, 26; 15, 26; 16, 13), tra gli esseri umani, nessuno meglio di Lei conosce Cristo, nessuno come la Madre può introdurci a una conoscenza profonda del suo mistero.

Il primo dei "segni" compiuto da Gesù - la trasformazione dell’acqua in vino alle nozze di Cana - ci mostra Maria appunto nella veste di maestra, mentre esorta i servi a eseguire le disposizioni di Cristo (cfr. Gv 2, 5). E possiamo immaginare che tale funzione Ella abbia svolto per i discepoli dopo l’Ascensione di Gesù, quando rimase con loro ad attendere lo Spirito Santo e li confortò nella prima missione. Il passare con Maria attraverso le scene del Rosario è come mettersi alla "scuola" di Maria per leggere Cristo, per penetrarne i segreti, per capirne il messaggio.

Una scuola, quella di Maria, tanto più efficace, se si pensa che Ella la svolge ottenendoci in abbondanza i doni dello Spirito Santo e insieme proponendoci l’esempio di quella "peregrinazione della fede", nella quale è maestra incomparabile. Di fronte a ogni mistero del Figlio, Ella ci invita, come nella sua Annunciazione, a porre con umiltà gli interrogativi che aprono alla luce, per concludere sempre con l’obbedienza della fede: "Sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto" (Lc 1, 38).

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La Parrocchia di Verolanuova
organizza un pellegrinaggio a

Santiago de Compostela e a Fatima (Spagna e Portogallo)

5 giorni: dal 2 al 6 maggio 2003

Venerdì 2 maggio 2003:

Verolanuova-Bergamo-Oporto-Santiago de Compostela

Ritrovo dei Signori Partecipanti in piazza della Chiesa alle ore 9.00. Sistemazione in pullman G.T. e trasferimento all’aeroporto di Bergamo/Orio al Serio: operazioni d’imbarco e partenza per Oporto alle ore 12.10. Pranzo a bordo. Arrivo a Oporto alle ore 14.00 e proseguimento per Santiago de Compostela. Sistemazione in hotel, cena e pemottamento.

Sabato 3 maggio 2003:

Santiago de Compostela

Pensione completa in hotel. Mattinata dedicata alla visita con guida della Cattedrale, dove si trova la tomba dell’apostolo Giacomo il Maggiore e al centro storico. Nel pomeriggio, visite libere nel centro storico della città.

Domenica 4 maggio 2003:

Santiago-Oporto-Coimbra-Fatima

Prima colazione in hotel, poi partenza per Oporto, con visita panoramica della città. Poi prosieguo per Vila Nova de Gaia: pranzo in ristorante. Continuazione per Coimbra: visita panoramica della città. Arrivo a Fatima, sistemazione in hotel, cena e pemottamento.

Lunedì 5 maggio 2003:

Fatima

Pensione completa in hotel. Giornata dedicata alla visita del Santuario, della Cappella delle Apparizioni, dei Luoghi dei tre Pastorelli e dove apparve l’Angelo. Partecipazione alle celebrazioni religiose.

Martedì 6 maggio 2003:

Fatima-Lisbona

Bergamo-Verolanuova

Prima colazione in hotel; trasferimento all’aeroporto e partenza da Lisbona alle ore 10.40; arrivo a Bergamo/Orio alle ore 14.30; poi, trasferimento in pullman a Verolanuova con arrivo nel pomeriggio.

La quota individuale di partecipazione è di e 811,00

(comprensiva della quota di iscrizione non rimborsabile di e 21,00)

Supplemento camera singola e 110,50

La quota comprende:

Passaggio aereo in classe turistica Bergamo/Oporto e Lisbona/Bergamo con voli noleggiati. Tasse d’imbarco - Trasferimenti in pullman da e per gli aeroporti in Italia e in Portogallo - Alloggio in hotels di 3 stelle con sistemazione in camere a due letti con bagno o doccia - Vitto dalla cena del 1° giorno alla colazione del 5° giorno, bevande incluse ai pasti - Pasti e rinfreschi a bordo dove previsti - Visite con guida parlante italiano ed escursioni per tutto il tour in pullman. Ingressi come da programma. Mance. Assistenza sanitaria, Assicurazione bagaglio e annullamento viaggio Europe Assistance.

Organizzazione tecnica della Brevivet.

La quota non comprende:

Extra personali - Tutto quanto non espressamente indicato alla voce "comprende".

N.B.: È necessaria la carta d’identità non scaduta o il passaporto

Le iscrizioni si ricevono presso "Calzature Geroldi" tel. 030931129 entro e non oltre il 25 febbraio 2003 data della scadenza dell’opzione, versando un acconto di e 20,00 e il saldo entro il 31 marzo 2003.

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Dagli Oratori

Meno Messa e più Eucaristia


Per aiutare ogni cristiano a scoprire che Dio ama gratis,
e che il senso vero dell’Eucaristia sta proprio qui

È stato un ritornello che ultimamente si sentiva spesso: "Meno messe, più messa...", ma credo ci debba essere qualcosa di più e qualcosa di più vero.

Una canzone dei Litfiba canta queste parole: "Festa, festa sino al mattino...". Giorni fa assistevo in TV ad un servizio Speciale di Studio Aperto, dal titolo Lucignolo; si parlava della Notte e di come i giovani la vivono. Ricordo di aver mandato diversi messaggi a un po’ dei miei giovani, perché potessero dare un’occhiata a tale programma. Sono state riprese le feste "rave" (ritrovi chissà dove e... chissà con chi), dove il pasticcere si sentirebbe a casa propria: scusate l’ironia, ma io mi sono spaventato dalla facilità con cui in queste feste circolano le "paste" o pastiglie di ecstasy.

Dalla festa rave si passava alla festa "lap-dance", in cui delle ragazzine ballavano spogliandosi davanti a giovani e anziani. Il servizio televisivo ha mostrato altre feste: festa della gara con le auto per le vie della città, festa dei graffittari... Mi fermo qui.

Sono tutti lì i giovani? Siamo solo lì? Dove siete ragazzi?

Anche la domenica è festa: è il punto di arrivo e di partenza di un cammino, del cammino con Dio e con gli amici: Dio è presente nella vita di ogni cristiano, anche se non se ne accorge. La domenica, o "giorno del Signore" è un invito che Dio stesso ci fa per farci riflettere, donarci una Parola diversa dalle chat, capace di farci sentire vivi, importanti, amati. Una Parola che viene rivolta non singolarmente (ecco perché non c’è una Messa per ogni persona, ma si è insieme).

Scrivevo all’inizio che... deve esserci qualcosa di più vero.

Il filo rosso che contraddistingue la messa è la gratuità. E la gratuità sta in quel corpo donato a tutti: allora si esce di Chiesa, sapendo che c’è una Parola che accompagna e un Pane che nutre la vita, la nostra.

La messa verrà chiamata sempre "messa", ma perché non cominciare a chiamarla "Eucaristia"?

Senza nascondersi nei termini, mi pare che eucaristia dica molto di più rispetto all’usuale messa: dice cioè che tutto quanto sto ascoltando e vivendo è vivo, nuovo, gratuito... che la mia presenza è importante (ricordate i tasselli delle missioni? Se ne manca anche solo uno te ne accorgi), che occorre coraggio per non avere vergogna di sentirsi dire "vai ancora in chiesa"...

Continuerò questo breve incontro con voi sull’Eucaristia. È troppo importante. Intanto concludo pensando alla verità nascosta nell’Eucaristia: la Sua gratuità è talmente grande che non obbliga nessuno ad accoglierla.

Come si può non accettare un dono? Cosa permette di rifiutare un regalo senza averlo aperto?

don Valentino

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Verolanuova a San Giuliano

A novembre dopo aver visto e vissuto momenti tragici e strazianti come l'estrazione dei piccoli alunni della scuola di San Giuliano di Puglia, un gruppo di amici ha pensato bene che anche l’Oratorio e la comunità di Verolanuova doveva fare qualcosa per aiutare quel piccolo paese di 1.200 abitanti, devastato dal terremoto.

L’Oratorio ha così organizzato la "Castagnata della Solidarietà". Il ricavato è stato di 561 E più 250 o raccolti dalle diaconie.

Sabato 25 gennaio io, Lorenzo e Domenico siamo partiti alla volta di San Giuliano e dopo cinque ore di viaggio abbiamo lasciato l’autostrada (Termoli) e qui la prima nota dolente: la zona terremotata era da 36 ore sotto la pioggia battente.

Il paesaggio era tutto allagato, il paese di San Giuliano difficilmente raggiungibile, un’intera provincia sommersa ed isolata dall’acqua.

Dopo aver rintracciato il parroco di San Giuliano, Don Ulisse, abbiamo raggiunto a fatica e tensione le prime case del paese, poi, visto che ci è stato vietato di entrare, ci siamo diretti a Larino, l’altra località segnata dal terremoto.

Qui l’incontro con Don Ulisse, la consegna della busta con il nostro piccolo aiuto.

Il paese secondo quanto detto dal parroco, sta tornando alla "normalità"; quello stesso giorno avrebbero dovuto essere consegnate 30 case prefabbricate, invece il maltempo ha rinviato tutto.

Dopo aver raccolto il consiglio di lasciare subito la zona, visto il peggiorare della situazione metereologica e ambientale (e non senza fatica) siamo riusciti a trovare un posto sicuro dove dormire.

Molti di voi avranno visto in quei giorni le immagini dei telegiornali riguardo l’alluvione in Molise, i nostri occhi hanno visto e si sono resi conto della situazione veramente drastica in cui vivono queste persone.

Ringraziamo tutte le persone che con la loro sensibilità hanno contribuito alla buona riuscita dell’iniziativa.

Chicco, Lorenzo e Domenico

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Da San Giuliano

S. Giuliano di Puglia, 03 febbraio 2003

Parrocchia di S. Lorenzo
25028 Verolanuova (BS)

Carissimi,

commosso dalla vostra solidarietà, vi saluto e vi ringrazio a nome dei ragazzi di San Giuliano di Puglia.

L’esperienza drammatica vissuta ci ha insegnato che la Provvidenza di Dio, anche se spesso in maniera incomprensibile, nasconde sempre un disegno buono che nel tempo si rivela.

Il vostro gesto di solidarietà servirà a far sì che coloro i quali risentono maggiormente della difficile situazione economica possano, attraverso il contributo di tanti come voi, riprendere la vita quotidiana.

Vi chiedo di continuare a pregare per noi la Santissima Trinità.

Don Ulisse Marinucci

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...Bacheca "Logos"

La vita intellettuale

Alcuni dicono: non vale la pena di studiare. La maggior parte di ciò che ci insegnano non ci servirà. Nel mondo si va avanti solo per raccomandazioni e fortuna.

Altri dicono: l’intelligenza solo in sè è un bene. La fatica intellettuale nella scuola è comunque un allenamento per il domani. Io voglio essere non apparire. Voglio prepararmi a rendere un servizio per gli altri. Debbo conoscere il più possibile ed imparare ad usare la mente.

La vita affettiva

Alcuni dicono: l’amicizia è una illusione. Nessuno fa nulla per nulla. Perciò non bisogna attaccarsi a nessuno. Si è intelligenti solo se si frequentano le persone solo finché ci si diverte e ci servono.

Altri dicono: l’amicizia significa crescere insieme ed avere comuni ideali. L’amicizia non è guardarsi l’un l’altro, ma guardare insieme nella stessa direzione.

La vita spirituale

Alcuni dicono: la religione? È un inganno dei preti. È un’illusione per farci vincere la paura della morte. È comunque qualcosa che non conta nella vita reale: se Dio c’è, non conta. Serve soltanto ad impedire la rivolta degli oppressi. È un limite alla gioia di vivere perché pone soltanto dei divieti.

Altri dicono: senza Dio non potrei vivere. Noi viviamo immersi nel mistero. L’universo è un mistero. Io stesso sono un mistero. Ed il mistero mostra una intelligenza infinita. Certamente vediamo anche il male, ma nella Rivelazione cristiana vi è un Amico, Gesù, uno come noi che ci dice la paternità di Dio e che quindi possiamo fidarci di lui. Altrimenti tutto è inspiegabilmente assurdo. La fede aggiunge luce alla ragione, forza e gioia alla mia giovinezza.

La vita familiare

Alcuni dicono: il matrimonio è la tomba dell’amore.

In ogni caso è soltanto una formalità inutile.

L’amore è sentimento spontaneo, non può essere eterno.

La famiglia è un ambiente di violenze e di litigi.

Il sesso non è che strumento di piacere e di evasione.

L’amore fedele è una illusione.

Tanto vale "stare insieme" finché se ne ha voglia.

Il sesso è una cosa, I’amore un’altra e la famiglia un’altra ancora.

 

Altri dicono: vi è uno stretto collegamento tra sessualità, amore e famiglia. Ogni realtà è finalizzata all’altra e dall’altra prende bellezza forza e gioia.

L’amore tra un uomo e una donna non impegna solo il corpo, ma anche la mente, il cuore, la volontà.

Amare vuol dire volere il bene dell’altro. Il sesso non deve essere banalizzato, la famiglia ha senso in quanto comunità di vita e di amore aperta alla vita nascente. Ci si sposa per assumere responsabilmente un impegno che riguarda anche il bene della società. Il matrimonio non è un affare privato.

È vero che ci sono tante famiglie in sofferenza, ma anche se un giovane ha avuto un’esperienza triste nella famiglia di origine deve cercare di costruire lui una famiglia bella e solida.

a cura di Anna B.

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Briciole francescane

a cura della fraternità francescana Santa Chiara

Il Signore vi dia pace! Da questo mese in questo spazio vogliamo condividere con voi delle brevi preghiere, riflessioni, storie e altre pillole francescane.

Ti penso amico San Francesco

nel sole a piedi scalzi

mentre sorridi sereno alla natura.

 

Hai aperto la tua anima alla vita

Hai aperto i tuoi occhi sul mondo.

 

Vorrei raccogliere briciole di umanità

preghiere profonde e sentite

far suonare tutte le campane

dirti che al mondo ora esiste la carità.

 

Vorrei dirti

che il tuo esilio

i tuoi lunghi silenzi

la tua carità

non sono stati vani

e che noi siamo tutti veri

fratelli!

Susanna Amadori, poetessa

"In ogni suo sermone, prima di comunicare la parola di Dio al popolo, augurava la pace, dicendo: ‘Il Signore vi dia pace!’. Questa pace egli la annunciava sempre con molta devozione a uomini e donne, e a tutti quanti incontrava o venivano a lui."

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Sport in Oratorio

Vi presentiamo la squadra di calcio a sei giocatori che partecipa al campionato categoria "open" dove sta lottando nelle prime posizioni della classifica del proprio girone: Allenatore: Nicoli Angelo - Vice Allenatore: Oliva Raimondo - Dirigenti: Bossoni Massimo, Cò Giampietro, Monteverdi Riccardo - Giocatori: Amighetti Francesco, Bartolini Michele, Filini Marco, Geroldi Luigi, Tosca Davide, Ferrari Diego, Stella Michele, Lupatini Fiorenzo, Grazioli Stefano, Moscarella Roberto, Stamera Michele, Barezzani Enrico, Dalai Simone, Rossini Sebastiano. Maggioni Matteo e Monteverdi Dario. Un ringraziamento particolare agli sponsor per l’aiuto economico messo a disposizione: Verplast, Officina Fuochi, Penocchio Angelo, Tappezzeria Rossetti Tommaso, Trattoria Fratelli Bonetti, Bar Giardino, Bragadina Mario e Figli, Forneria Massetti e Idraulica Rinaldi.


domenica 2 marzo - Oratorio G. Gaggia Verolanuova - ore 14.00 17.30

Partenza dal Castel Merlino

Carnevale medioevale:

Sfilata di maschere e carri allegorici con premiazioni.

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Le nostre rubriche

Verola Missionaria
A cura del Gruppo Volontari delle Missioni "Conoscerci"

Pastore di una Chiesa missionaria

Nell’ottobre scorso mons. Franco Masserdotti, bresciano e Vescovo di Balsas (nel nordest del Brasile), è tornato in Italia per incontrare il Papa. Ne abbiamo approfittato per rivolgergli qualche domanda.

"La Diocesi di Balsas - spiega il Vescovo comboniano - ha una popolazione di 30O.000 abitanti. La sua estensione è di 65.000 chilometri quadrati. È attraversata dalla Transamazzonica, l’unica strada asfaltata in questa regione, e conta 16 Parrocchie distanti tra loro centinaia di chilometri. È una delle regioni più povere del Brasile, ove il 65% della gente dispone di meno di 25 dollari al mese. Essa sopravvive grazie ad un’economia di sussistenza basata soprattutto sulla coltivazione del riso e di altri cereali. In questi ultimi tempi questa regione è teatro di conflitti a causa della persistenza del latifondo, della mancanza di un’adeguata riforma agraria e dell’arrivo di grosse imprese agricole provenienti dal Sud del Brasile che invadono le terre dei contadini. In questo contesto, è importante il nostro impegno per una evangelizzazione in profondità, ma è pure importante il lavoro a favore dei diritti dei poveri, soprattutto nel campo dell’educazione, della salute e della difesa dei contadini".

Quali sono le priorità della sua diocesi?

La formazione biblica, catechetica, liturgica, sociale della gente. Soprattutto è importante formare dei buoni sacerdoti e dei buoni catechisti.

Avete molte vocazioni?

Il Signore ci sta benedicendo. Quest’anno abbiamo avuto quattro nuovi sacerdoti. I sacerdoti locali sono ora 13. Abbiamo anche un numero crescente di vocazioni alla vita consacrata: circa 40 religiosi e religiose. Inoltre prepariamo i laici ad essere animatori comunitari. Dove non è possibile la messa per mancanza di preti, le comunità si riuniscono per la celebrazione della Parola.

Quali sono le opere principali esistenti in Diocesi?

Abbiamo scuole, ospedali, officine, chiese...

I fratelli comboniani sono stati grandi protagonisti di questa tappa missionaria.

Stiamo pensando seriamente ad una università cattolica che faciliterebbe l’accesso agli studi superiori di giovani poveri e volonterosi.

Tra le opere che si stanno sviluppando ci sono i centri di accoglienza per "meninos derua" e ragazzi a rischio. Ne seguiamo oltre mille.

La sua diocesi, pur essendo bisognosa di clero, ha mandato qualche suo prete in missione. Come spiega questo fatto?

Abbiamo inviato e sosteniamo due equipes missionarie in Mozambico, i cui membri si avvicendano ogni quattro anni. Qualcuno ci ha obiettato che non è logico aiutare altre Chiese mentre continuiamo a chiedere aiuti in Europa. Se fossimo un’impresa umana, I’obiezione sarebbe giusta. Ma, nella logica del Vangelo, è dando che si riceve. Questo gesto, è senz’altro fonte di arricchimento spirituale.

Pensa che il nuovo Presidente del Brasile, Lula, riuscirà ad eliminare il latifondo per distribuire le terre alle famiglie?

Il Brasile non è un paese povero, è un paese di poveri.

È un paese ingiusto, a causa dell’assurda concentrazione delle ricchezze in poche mani. La disuguaglianza sociale è la causa principale della situazione di fame che flagella oltre 50 milioni di brasiliani.

Il nuovo presidente, Lula, che è un ex-operaio che da ragazzo ha sofferto la miseria, ha dichiarato guerra alla fame, accogliendo un appello dei Vescovi.

Speriamo che qualcosa cambi, attraverso una più giusta distribuzione dei beni, una maggiore attenzione alle politiche sociali, ed una più efficace riforma agraria.

Il più grosso ostacolo è costituito dai grandi proprietari di terre che non hanno nessuno scrupolo ad eliminare chi può minacciare i loro interessi. Essi sono i colpevoli del'uccisione del nostro confratello padre Ezechiele Ramin e di decine di religiosi, avvocati, sindacalisti impegnati a favore della povera gente. L’ultimo martire è stato padre Alois, un sacerdote di Bolzano.

Se si trovasse a parlare di fronte ad un’assemblea di giovani italiani, cosa direbbe?

Direi che il Brasile è una lente di ingrandimento per capire meglio anche i problemi italiani. Molti mali che ci sono in Brasile hanno la loro causa nei cosiddetti paesi del primo mondo. Per questo è importante sentirci uniti per costruire un mondo nuovo che sostituisca la globalizzazione del mercato con la globalizzazione della solidarietà.

padre Lorenzo Gaiga

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Verola sport
(a cura di Rino Bonera)

CALCIO

Risultati delle partite giocate dal Cadignano, del Gruppo Sportivo Verolese, militante in Terza Categoria. Girone di ritorno:

3a gior. rit. (02.02): Bassano Br.no - Cadignano 2 - 1

4a gior. rit. (09.02): Cadignano - Offlaga 1 - 0

5a gior. rit. (16.02): Fiesse - Cadignano 3 - 0

6a gior. rit. (23.02): Cadignano - Bettinzoli 2 - 1

 

Posizione in Classifica Generale della squadra:

Terza Categoria: 11° posto con 24 punti.

BOCCE

Èora di bilanci. La Verolese chiude la sua attività ed è stato un anno positivo. Le principali gare disputate sono state:

- il 10° Trofeo Carrozzeria Lombarda di Loda e Azzini, gara Provinciale Individuale che ha visto la partecipazione di 450 giocatori divisi in categorie A/B/C/D e Individuale Femminile;

- il 3° Trofeo S. Michele Prefabbricati, gara Regionale Categoria Under 18/14/11 Individuale. I partecipanti divisi per categoria furono 135, provenienti da varie regioni;

- Il Trofeo dott. Giancarlo Spalenza (alla memoria).

Inoltre sono state organizzate attività promozionali, tre gare sociali, Trofeo dell’anziano.

In chiusura della attività boccistica del 2002 è stato disputato il "20° Trofeo Milan Club" di Verolanuova.

Colgo l’occasione per ringraziare tutti i nostri sponsor senza il contributo dei quali non sarebbe possibile organizzare la nostra attività. Sono certo che anche per l’anno 2003 non ci mancherà il loro sostegno.

Augurando buon anno avviso che a decorrere dai primi giorni del corrente mese verrà riaperto il bocciodromo.

Il presidente
Mario Tadini

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Varie - cronaca

Arte & cultura

Le poesie di Rosetta

Quando la carissima amica Franca Vergine seppe di avere un male incurabile, nella sua generosità senza limiti, non voleva turbare la serenità di coloro che l’amavano. Taceva. Ma io compresi dallo sguardo il suo bisogno di conforto e speranza. Per invitarla, dunque, ad aprire il suo cuore, le dedicai, con tutto l’affetto possibile, questa poesia. La pubblico volentieri, a ricordo di una figura dolcissima e in nome di un’amicizia che non finirà.

Sono con te

Bevo ciò che nascondi dietro spunti

consumati nel garbo e nel riserbo,

ciò che vorresti esprimere e trattieni.

 

Centellino il sorriso che s’attenua

e i timori che cerchi di fugare

col paravento della tua saggezza.

 

Gocce di quarzo, gli occhi

furtivamente chiedono rifugio,

come bifora aperta al firmamento

in attesa di luci.

 

Ma tu non osi rendere palese

il tuo affanno. Pur di non sciupare

l’altrui serenità, vuoi contenere

nel cuore ciò che esplode.

 

Non sai che tra le pieghe

del vento che ci unisce

colgo ogni soffio o battito,

ogni mutar di sentimenti, lieve.

 

E, se non parli, gli occhi

trasparenti s’oppongono al silenzio:

rendon giustizia a ciò che resta muto.

 

Sono con te, so entrare

in punta di pensiero nel tuo essere

senza scomporlo, solo a sussurrare

l’affetto che ti serbo e l’amicizia

che sa di lealtà e trasparenza.

 

Sono con te, desidero placare

l’anima tua e il respiro in sospensione,

condividere angosce ed esultanza,

finché alba e tramonto spazieranno.

 

Rosetta

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Ricordi della mente e del cuore

di L.D.B.

Ho percorso lunghi tratti di strada con te, ho salito e disceso tante scale, speditamente quasi baldanzosamente, un tempo...

Mi bastava averti accanto per sentirmi forte, sicura: tu che amavi il rischio rasentando, a volte, la temerarietà, mi persuadevi sempre ad accompagnarti in situazioni che, per me sola, sarebbero state impensabili. Quanti viaggi, quante avventure! ... ma eravamo insieme e tu, che in gioventù avevi affrontato disagi, sofferenze e tanti pericoli, eri forte e temprato e mi infondevi coraggio in ogni situazione. Così abbiamo continuato a camminare sempre insieme, fermandoci per tappe forzate dagli eventi della vita, ma poi riprendendo di nuovo il cammino sempre più uniti, consapevoli che da questa nostra salda unione ci veniva la forza per procedere, per superare ostacoli e momenti difficili.

Ed abbiamo continuato la nostra strada fino a quando il peso degli anni e la tua malattia ci hanno costretto a segnare il passo ed a soste sempre più frequenti e lunghe. Ma sempre più uniti perché l’Amore non è mai venuto meno, anzi la sofferenza ed il dolore l’hanno reso più forte e profondo ed abbiamo affrontato l’ultimo tratto di strada, giorno dopo giorno, fra speranze e delusioni, sprazzi di sereno e grigiore di nebbia... A volte venivo sopraffatta da una grande pena e da tanta stanchezza, ma mi bastava guardarti negli occhi nei quali leggevo il tuo Amore e la tua riconoscenza, mi bastava il tuo invito a riposare qualche istante accanto a te, alcune preghiere recitate assieme, per infondermi nuova energia, forza e coraggio per andare avanti... e siamo così arrivati all’ultima sosta quando tu, con tanta serenità, hai intrapreso l’ultimo tratto di strada e, giunto al traguardo io ho dovuto lasciare la tua mano, per sempre...

Ora guardando a ritroso, rivivo i tanti anni della nostra vita di coppia, la lunga strada percorsa assieme che noi avremmo desiderato non giungesse mai al termine...

Anche per noi non sono mancati momenti difficili, malattie, contrarietà, difficoltà, ma la certezza che nulla e nessuno avrebbero potuto intaccare la nostra unione e l’aiuto del Signore, al quale ci siamo sempre ancorati, ci hanno dato la giola di giungere al termine del nostro viaggio terreno, con ancora intatto lo spessore del nostro legame.

Ed è questo che a me, ora che sono rimasta desolatamente sola, dà la forza e la capacità di proseguire il cammino anche se con tanta fatica ed angoscia. Adesso che sono anziana con tutto quanto di negativo comporta questo periodo della vita, improvvisamente mi sono trovata privata di tutto: mi mancano il tuo affetto, la tua protezione, i tuoi consigli, la tua compagnia... in casa tutto parla di te, ma tu non ci sei più.

Ma ancora una volta mi viene in soccorso la Fede che mi assicura della tua costante presenza accanto a me per continuare ad aiutarmi da quella nuova dimensiond nella quale ora ti trovi.

Penso e spero che per la bontà e la misericordia del Signore tu sia già in Paradiso, assorbito nel suo incanto... Tanti anni fa, al termine di una lettera, mi scrivesti: "...idealmente ti mando un nuvola, entra... così, assieme, andremo ad esplorare il cielo..."

Ti prego, aspettami, così quando arriverò anch’io, riprenderemo uniti il nostro cammino...

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dal Comune di Verolanuova

Sabato 29 marzo 2003 alle ore 21.00

Compagnia Teatro Amatoriale
Chèi de 'El
di Vello presenta una commedia spiritosa, brillante e divertente:

"La verità le’ fiöla del tep"
ovvero Monolocale per due

Trasposizione in dialetto bresciano di un lavoro in tre atti di Roberto Zago.

L’ingresso alle rappresentazioni è libero.

L.B.

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Turni domenicali di guardia farmaceutica
dell’Azienda S.L. 19

MARZO

2

Bassano Br.no

Borgo S. G.

 

9

Alfianello

S. Paolo

 

16

Verolanuova (Comunale)

Bagnolo M. (dr. Ingardi)

 

23

Manerbio (dr. Bresadola)

Quinzano d’O.

 

30

Verolavecchia

Ghedi

 

 

APRILE

6

Verolanuova (dr. Colosini)

Dello

 

13

Manerbio (dr. Parati)

Bagnolo M. (dr. Donini)

 

N.B.: L’elenco è provvisorio.

 

N.B.: Il turno domenicale ha inizio dal pomeriggio del venerdì precedente e nell’elenco sono indicate soltanto le farmacie più vicine a Verolanuova. Qui, però, ogni sabato è aperta la farmacia comunale dalle ore 15.00 alle 19.00.

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NUMERI UTILI DI TELEFONO:

Servizio Sanitario

(soltanto nei casi di urgenza e di emergenza): 118

Gruppo Verolese Volontari del Soccorso:

030 936 1 662 (via Grimani)

Problemi con le droghe?: 030 993 7 210

Alcolisti in trattamento:

030 931019 oppure 030 93 22 45

Vigili del Fuoco: 030 93 10 27

Carabinieri - Pronto intervento: 112

 

N.B.: Il servizio sanitario prefestivo, festivo e notturno si svolge dal sabato mattina alle ore 10.00 fino al lunedì alle ore 8.00 e tutte le notti dalle ore 20.00 alle ore 8.00.

Per le prenotazioni di trasporto con autoambulanza del Gruppo Volontari del Soccorso telefonare: dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.00; inoltre dalle ore 8.00 del sabato alle 7.00 del lunedì.

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Per i collaboratori de "L’Angelo di Verola"

Invitiamo i collaboratori a far pervenire i loro articoli possibilmente dattiloscritti (se scritti a mano: in stampatello per ragioni tecniche) unicamente ai sacerdoti entro e non oltre le ore 12.00 di venerdì 21 marzo. Quelli pervenuti oltre tale data non saranno pubblicati.

La redazione non è tenuta a dare giustificazioni per la non avvenuta pubblicazione degli articoli pervenuti né risponde delle fotografie non ritirate dagli interessati entro quindici giorni dalla pubblicazione sul bollettino.

LA REDAZIONE

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Relax...iamoci un po’

(a cura di errebi)

Il pensiero...

"Intelligenza non è commettere errori,

ma scoprire subito il modo di trarne profitto".

(Brecht, La linea di condotta)

 

...e il proverbio del mese:

"El seré dè nòt el düra come ‘na écia al tròt"

(II sereno di notte dura quanto la corsa d’una vecchia)

 

La Santa del mese

S. Luisa di Marillac - sabato 15 marzo - Protettrice delle Assistenti Sociali

Fondò nel 1638 le Suore della Carità. Attuò un’idea veramente rivoluzionaria per quel tempo: indirizzò le suore a vivere, non solo in clausura, ma anche tra la gente.

 

La "Risposta"

Qual è l’origine del detto: "Castigat ridendo mores" e che significa?

Corregge i costumi ridendo. Questa frase venne coniata dal letterato francese Jean de Santeuil (1630-1697) per un attore italiano, Domenico Biancolelli, superbo interprete della maschera di Arlecchino. Il Biancolelli era stato chiamato in Francia, con tutta la sua compagnia di comici, dal cardinale Mazzarino, e in tale occasione desiderava che Santeuil inventasse per lui un motto da incidere sotto il suo busto. Ma il letterato non era tanto propenso. Allora Biancolelli andò a trovarlo a casa, vestito da Arlecchino, e interpretò per lui uno dei suoi pezzi più forti, una satira sui costumi dell’epoca, strappando al Santeuil alacri risate, e un breve commento a tanta bravura, che uscì spontaneamente dalla bocca del letterato: Castigat ridendo mores. La frase, che piacque tanto al Biancolelli, oltre ad essere incisa sotto il suo busto, divenne il motto dei due teatri parigini, la Comédie ltalienne e l’Opéra Comique, e in seguito venne scritta sulla volta del teatro napoletano San Carlino, fondato nel 1770.

 

Un minuto con don Primo

"In terra cristiana, quando i cristiani non hanno cuore, è molto difficile vedere Dio. La fede, nei poveri, viene meno non per ragionamento o per cultura, ma per un’insopportabile assenza di giustizia e di carità che compromette il nome di Cristo. L’uomo che manca all’uomo è ingiusto; il cristiano che manca al cristiano è... sacrilego". (Don Mazzolari)

 

Antico proverbio cinese

"Le candele servono a far luce nelle tenebre ... I’educazione a fare luce nello spirito".

 

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Per i più piccoli

 

COLMI

Qual è il colmo per un fornaio?

- Avere la lingua impastata!

 

Dieta

- Perché quando sei a dieta porti gli occhiali?

- Perché ho una fame che non ci vedo!

 

 

INDOVINA

- Come si fa a riconoscere un fantasma freddoloso?

- È quello che oltre al lenzuolo si porta dietro la coperta!

 

 

Vacanze

È inutile che sbuffi e soffi. Andremo al mare! - dice la mamma al papà che preferisce la montagna - e se proprio devi soffiare, gonfia il materassino!

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Di tutto... un po’

Dal 1861 i re d’Italia furono quattro: Vittorio Emanuele (1861-1878), Umberto I (1878-1900), Vittorio Emanuele III (1900-1946) e Umberto II (maggio-giugno 1946).

Dei nove presidenti della Repubblica Italiana, predecessori dell’attuale Carlo Azeglio Ciampi, soltanto due lo furono per un biennio: Enrico De Nicola (1946-1948) e Antonio Segni (1962-1964). Tutti gli altri rimasero in carica sette anni, All’attuale Presidente, che lo è dal 1999, auguriamo di esserlo per altrettanti.

Lucio Cornelio Silla è una delle figure preminenti nella storia dell’antica Roma. Abilissimo politico, fu anche un valente condottiero, uscendo indenne da innumerevoli battaglie. Per tale motivo risultano ancora più singolari le circostanze della sua morte: secondo molte testimonianze, nel 78 a.C., mentre si trovava in una sua tenuta a Pozzuoli, venne stroncato da un violento accesso d’ira.

Uno dei Paesi che hanno maggiormente risentito della caduta del comunismo nell’URSS è stato sicuramente Cuba, che dai Sovietici riceveva assidui contributi economici. I cittadini cubani mal sopportarono la crisi interna seguita all’interruzione di quel flusso di aiuti, al punto che nell’agosto 1994 venne indetta una grande manifestazione di massa contro il regime: era la prima da quando Fidel Castro aveva preso il potere 35 anni prima.

L’impiego di acqua in agricoltura e per l’allevamento del bestiame è, come in numerose altre attività umane, notevolmente ingente. Basti pensare che, per ottenere una tonnellata di cereali, vengono consumati mediamente 450.000 litri d’acqua, per ricavare invece un’uguale quantità di carne di manzo (tenendo conto anche del foraggio necessario all’allevamento degli animali stessi), se ne utilizzano addirittura più di 30 milioni di litri.

Nel novembre del 1988 vennero riportati alla luce in località Madonna di Loreto, vicino a Trinitapoli (Foggia), i resti di un centinaio di persone di epoca preistorica: erano uomini, donne e bimbi sepolti in una grande tomba comune, parte della quale era stata scoperta un anno prima. I corpi erano ornati di gioielli di bronzo di ottima fattura (in particolare anelli, orecchini, bracciali, collane con perle di vetro) che allora erano preziosi quanto l’oro al giorno d’oggi. Non è stato possibile individuare questa popolazione, costituita da individui molto alti per quei tempi nell’Italia meridionale: gli uomini misuravano in media 1,70 metri e le donne 10 centimetri in meno, per cui si presume che essi provenissero da altri lidi.

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Circolo ACLI

Proposte d’attività anno 2003

Venerdì 7 marzo: ore 21.00 presso il circolo, serata dibattito: "Solidarietà come bene comune, con particolare riguardo alla realtà femminile" Relatori: Maria Teresa Formanti, Membro Coordinamento Nazionale Donne Acliste.

Sabato 8 marzo: ore 21.00, serata dedicata alla donna con animazione a sorpresa, durante la festa rinfresco per tutti. Per motivi organizzativi è gradita la prenotazione entro domenica 2 marzo.

Domenica 13 aprile: dalle ore 9.00, "Mercato equo solidale" per i vostri acquisti di Pasqua.

Giovedì 24 aprile: ore 21.00: "Ruolo politico delle Acli nel campo del lavoro". Si chiede la necessità di creare un patto tra giovani e adulti per la costruzione del futuro in chiave di collaborazione e non conflittuale.

Lunedì 28 aprile: ore 21.00 a Verolavecchia, serata dibattito: "Le vie della pace". La pace nasce da un’esigenza interiore che si espande nei rapporti e nelle relazioni quotidiane, un benessere da utilizzare verso il superamento d’ogni conflitto e discriminazione tra comunità e popoli d’etnie diverse.

Giovedì 1 maggio: "Festa dei lavoratori". Ore 9.00 in Basilica con mons. Luigi Corrini e don Paolo Goffi, santa messa con la partecipazione del coro della Breda Libera. Durante la santa messa saranno benedette le tessere dei soci aclisti. Seguirà presso il Circolo la consegna di una targa di benemerenza ad alcuni soci aclisti, dopo la quale sarà inaugurato l’antico gioco del "48", famoso negli anni 60/70. Al termine si terrà un rinfresco per tutti i presenti con la possibilità di rinnovare la tessera per l’anno 2003. Tutti sono invitati.

Venerdì 2 maggio: ore 21.00 a Cadignano, dibattito: "La famiglia oggi, in cerca di futuro". In questo periodo la famiglia è sempre più fragile e minata da una vita frenetica e soprattutto da un calo demografico crescente. Quale il motivo?

Sabato 21 giugno: gita sociale a Faenza e Ravenna. Seguirà programma.

Domenica 20 luglio: ore 9.00 inaugurazione mostra fotografica: "Le Acli verolesi, dalla fondazione ad oggi".

Venerdì 25 luglio: ore 21.00 serata musicale all’aperto animata da un noto complesso.

Sabato 27 settembre: ore 20.00 cena sociale per tutti (spiedo e trippa).

Venerdì 10 ottobre: ore 21.00 serata dibattito: "Problemi dell’anziano". Cosa rappresenta per la società con il suo fardello d’esperienze? Oggi è ancora tenuto in considerazione?

Venerdì 5 dicembre: ore 21.00, serata dibattito: "Problematiche dei nostri giovani in cerca di lavoro, ma anche di un’identità nel futuro della propria vita".

Sabato 6 dicembre: ore 18.00, in Basilica, s. messa in ricordo dei nostri cari defunti aclisti.

Domenica 14 dicembre: dalle ore 9.00, "Mercato equo solidale" nei locali acli per acquisti natalizi.

Domenica 21 dicembre: ore 21.00 presso il Circolo, il direttivo è lieto di invitare tutti a gustare in allegria una fetta di panettone scambiandosi in sincera amicizia gli auguri di buone feste.

Domenica 28 dicembre: ore 15.00 presso il Circolo, al piano superiore, tombolata per tutti con Daria a seguire merenda con una buona fetta di torta casereccia offerta dalle partecipanti e per tutti pop corn e tanta allegria a volontà. S’informa che da settembre a maggio ogni ultima domenica del mese si gioca a tombola nel salone al piano superiore. Tutti possono partecipare.

N.B. I nomi dei relatori che interverranno ai dibattiti saranno comunicati in tempo opportuno.

• Nei mesi di febbraio e marzo, gara di briscola nei locali del bar del Circolo. Tutti possono partecipare. Per informazioni telefonare al gestore 030.932174 e chiedere di Pasquale.

• Il Circolo Acli in via Dante 13 è dotato di "Stream TV" per passare le serate sportive in allegria con la propria squadra del cuore (e no). Il servizio è gratuito.

• Il patronato Acli è sempre disponibile ogni giovedì mattina dalle 8.30 alle 12.30 per il disbrigo delle solite pratiche pensionistiche, per la denuncia dei redditi e altro, telefonare al n° 030932174. Il servizio informazioni è sempre attivo.

• Al piano superiore è sempre disponibile la sala (50 posti a sedere) per riunioni di qualsiasi genere. Se qualcuno è interessato all’utilizzo della sopraccitata, deve recarsi al bar del Circolo e compilare l’apposito documento di richiesta.

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Radio Basilica di Verolanuova

Marzo 2003

Radiobasilica trasmette tutte le celebrazioni liturgiche dalla Basilica di San Lorenzo in Verolanuova

Tra gli altri programmi vi ricordiamo:

Sante messe:

Feriali: 7.00 - 9.00 - 18.30

Festive: 7.30 - 9.30 - 11.00 - 18.30

 

Notiziari:

Gr 2000: 13.00 - 18.00

Gr Flash: 7.00 - 10.00 - 11.00 - 12.00 - 14.00 - 15.00 - 16.00 - 17.00 - 19.00 - 20.00

Locali: 7.30 - 8.30 - 9.30 - 10.30 - 12.30 - 15.30 - 18.30 - 20.30

Notiziari Radio Vaticana: 8 - 21

Ogni giorno

ore 7.30

Apro gli occhi... e ti penso

Tre salmi, una lettura, un canto e un pensiero per cominciare bene la giornata.

A cura di don Paolo Goffi

 

ore 9.30

Caleidoscopio

A cura di Mirella Raneri

 

ore 11.00

Ballo è bello

con Alessandro Benericetti

 

Ogni sabato

 

ore 9.30

E' molto difficile

con Daria Cremaschini

 

ore 13.30

Lupo solitario

con Roberto Bocchio

 

Ogni domenica

 

ore 10.20

Accorrete numerosi

a cura di Sergio Ferrari

 

ore 12.00

Radiogiornale verolese

a cura di Tiziano Cervati

 

ore 12.30

Sempre più difficile

con Daria Cremaschini

 

ore 13.30

Nostalgie

Un programma in Italiano, Francese e Woloff

a cura di Moustapha Dieng

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Abbonamenti a "L’Angelo di Verola" per l’anno 2003

(3° elenco)

ORDINARI:

Azzini Battista, Azzini Serafino, Galperti Mario, Laffranchi Emilio, Bellomi Angelo, Moia Silvano, Baronio Angelo, Co’ Cesare, Tomasoni Franco, Fesi-Anni, Quaranta Pietro, Quaranta Fausto, Bettini, Platto, Favalli Silvio-Carolina, Pietta Giuseppe, Zucchelli Ferdinando, Regorelli Bruno, Lodrini Attilio, Baronio Aldo, Venturini Roberto, Cervati Gottardino, Girelli Miriam, Pera Silvestro, Arcari Sergio, Udeschini-Anelli, Brognoli-Signorelli, Gritta Mario, Pagliardi Lucia, Manfredi Battista, Venturini Angela, Cervati Guido, Cervati Piera, Geroldi Teresa, Baiguera Francesco, Albini Lino, Trezza Giulia, Sala Santina, Pietta Giovanni, Tanfoglio Domenico, Trezza Albino, Cervati Angelo, Brunelli Alfredo, Brunelli Francesco, Fontana Emanuele, Staurenghi Carlo-Gatti, Torri Erminia, Moro Beatrice, Monteverdi Giacomo, Monteverdi Giuseppe, Ferrari Luigi, Gritta Lorenzo, Corradi Santa, Alessandrini Adele, Gritti Alessandro, Barbieri Andrea, Montani Luigi, Checchi Renato, Colla Ernesto, Caprini Carlo, Colla Francesco, Colla Luigi, Cervati Rosi, Cervati Giuseppe, Colla Giovanni, Colla Roberta, Labinelli Angela, Ricca Angelo, Fontana Battista, Favalli Francesco, Pea Battista, Geroldi Regina, Capra-Geroldi, Alghisi Giuseppe, Zanoli Giulio, Penocchio Giuseppe, Penocchio Giulio, Corradi Piero, Assali Emilio, Parmigiani G., Montani Angelo, Staurenghi Maria, Barbieri Mario, Staurenghi Rosi, Baronio Vito, Colla Maurizio, Cervati Fausto, Alloisio Luigi, Sala Angelo, Poli Delfino, Baronio Caterina Bellomi, Ghignatti Gina, Romano Angelo, Moro-Rossini, Dalé Pietro, Pinelli Luigi, Fontana Franco, Montani Angela Massetti, Azzini Francesco, Burlini Maria Corsini, Fam. Zorza-Gerevini, Zanolini Emilio, Brunelli Giovanni, Vigna Emanuela, Fam. Caraggi-Favalli, Camerini Rosa, Fogazzi Davide, Bertoni-Masotti, Gennari Antonio, Agnelli, Alghisi Mariateresa, Alghisi Lina, Facchetti Santina, Bertoldo-Pelucco, Bellomi Paola, Facchetti Armida, Zuccotti-Tosoni, Labinelli Mario, Calzavacca Luigi, Rossini Silvano, Calvi Francesco, Bocchio-Nervi, Dr. Dalé, Zani Luigi, Moioli Ferruccio, Sorelle Dagani, Nicoli Luigi, Staurenghi Fabio, Anelli Maria, Dorofatti Angelo, Dorofatti Emiliano, Pari Battista, Davide Carlo e Giuseppe, Laudati Antonio, Penocchio Bruno, Camisani Luigi, Amighetti Mino, Pari Giuseppe, Paracchini Luigi, Alessandrini Dalmazio, Stabilini Regina, Barezzani Giuseppina, Mondolo Angelo, Rubirini Angela, Fogazzi Giuseppe, Sala Angelo, Venturini Valter, Zambotti Jettani, Gobber Rita, Fontana Lina, Fontana Valeria, Guarisco Guido, Fam. Simoni-Bosio, Collo Piergiuseppe, Cavalli Ezio, Osio Andrea, Zani Lucia, Este Gottardo, Caprini Pietro, Gambassi Mirco, Venturini Angelo, Fam. Rambaldini, Briancesco Luciano, Gerevini Francesca, Canini Dionigi, Fogazzi Domenico, Azzini Mario, Pietta Maria, Maffi, Bonzio Maria, Barbieri Cremaschini, Stabilini Antonio, Fam. Colonna, Villa Bruno, Rossetti Serafino, Pinelli Primo, Rossini Mauro, Benini Carlo, Cervati Luigi, Mancini Elide, Cavalca Anna, Staurenghi Gianfranco, Fam. Bertani, Rossini Ermanno, Rossini Mario, Assini Graziella, Assini-Bianchi, Pezzoli Vincenzo, Pelosi Rosa, Bertoldo Mario, Gavazzoli Mario, Tomasoni Cesare, Pirani Rosa, Toninelli Mario, Venturini Ismaele, Raggi Carla, Fam. Zani, Farina Alessio, Ongari Renato, Scaratti Maria, Ferrari Cesare, Zanoni Angelo, Camisani-Favalli, Favalli-Meriti, Ferrabò Giacinto, Rossetti Roberto, Nervi Carlo, Zorza Franco, Zorza Carlo, Fruschera Francesco, Zacchi Clelia, Loda Angelo, Mazzolari Mario, Gritti Luigia, Gritti Angelo, Ferrari Roberto, Ferrari Giovanni, Rossetti Barbara, Zanoni Vincenzo, Zorza Ricca Maria, Fam. Ghirardi, Pagani-Capelli, Pari-Lama, Davide-Montani, Azzini Paola, Pietra Bernardo, Del Pietro-Pezzoli, Arrobio Lidia, Zini Michele e Romana, Nervi Mario, Pedroni N., Fam. Geroldi Carlo, Bar Bonetta, Quinzanini Fratelli, Quinzanini Angela, Quinzanini-Farina, Labiani Giuseppe, Staurenghi Francesco, Abrami Angelo, Dolfini-Stabilini, Tedoldi Angela, Mombelli Agnese, Venturini Luigina, Venturini Battista, Raggi Giuseppe, Ruffo Luigi, Zorza-Montani, Labinelli Giuseppe, Pizzamiglio Angelo, Battagliola Enrico, Baronio Nello, Andoni Giacomina, Rossini Pierino, Rossini Piero, Checchi-Pezzoli, Geroldi-Zani, Torri Giuseppe, Sorelle Sartorelli, Cantoni-Bresciani, Renzi Graziella, Labinelli, Sala Mino, Catani Ada, Pelosi Santa, Sabatti, Alloisio Teresa, Tadini Rosa, Renzi-Cattaneo, Barbieri Teresa, Girelli-Andoni, Brunelli Giuseppe, Penocchio Oliva, Caprini Paola, Pesce Giancarlo, Burlini Sergio, Burlini Domenica, Baronio Stefano, Boldoni Angela, Cremaschini, Penocchio-Soregaroli, Raggi Giuseppina, Geroldi Mario, Vacchelli, Abrami Gianbattista, Abrami Donato, Zanoli Giuseppe, Fam. Montani, Lampugnani Ugo, Bonzio Giorgio, Mombelli Enrico, Venturini Fiorenzo, Cervati Paolo, Merzoni Francesco, Bertoni Battista, Mirona Sebastiano, Girelli-Botta, Fam. Spadarotto, Aleazzi, Barbieri Luigi, Amighetti-Voltattorni, Pea Gian Battista, Baronio Andrea, Pini Giovanni, Azzini Emanuele, Bertoni, Vigna Angela, Martinelli Anna, Adami Giulio, Corradi-Nervi, Nervi Luigi, Mombelli Vincenzo, Rivetti Pasquale, Camisani Angelo, Baronio Bernardo, Pelucchi-Botturi, Zanoni Giacinto, Bordonali-Lama, Affatigato, Fruschera, Cremaschini-Lò, Manenti Renato, Meriti Mario, Cavalca Angela, Pelosi Angelo, Cerutti Giulia, Bonini Eugenio, Mombelli Camillo, Barili Maria, Lancini Daniela, Pezzoli Walter, Amighetti Giuseppina, Slanzi Ambrogio, Barbieri Mario, Spinoni Giuseppe.

SOSTENITORI:

Anni Francesco, Venturini Angelo, Nervi Bruno, Abrami Angela, Treccani Abrami, Cervati Francesco, Raggi-Cocchetti, Anelli-Ghidoni, Zani Andrea, Zappa Iole, Geroldi Luigi, Anelli Angelo, Venturini Giorgio, Girelli Paolo, Valota Bruna, Colla Pierino, Franchi-Cenacchi, Brunelli Santa, Roda-Togni, Zacchi Bernardo, Bertoni Giuseppina, Brunelli Angelo, Guerrini Dina Penocchio, Fam. Azzini-Pini, Migliorati Cesare, Migliorati G. Lorenzo, Alghisi Tedoldi Maddalena, Ferrari Giuseppe, Lorenzo Monteverdi, Sbarra Primo, Zacchi Piero, Checchi Laura, Franchi Mensi Lidia, Roda Aldo, Camisani Giacomo, Cerutti Maria, Baronio Rosolino, Amighetti Vincenzo, Savio Angela, Zorza Franco, Sarte Fratelli, Loda Giuseppe, Rossini Federico, Bellomi Mauro, Rossetti Tomaso, Andrini Lorenzo, Donini Maria, Burlini Valerio, Baronio Mario, Pezzoli Luigi, Gandelli Vittorio, Fogazzi Lucia, Magri Paola, Colla Giuseppe, Checchi Pietro, Pezzoli Franco, Rossini Giuseppe, Zani-Zorza, Cavalli Anna, Ferrari Mario, Amighetti Lino, Morandini Girolamo, Cò-Calzi, Calzi Francesca, Sala Franco, Rossini Achille, Rossini Francesca, Sala Giacomo, Cavagnini Giuseppe, De Angeli Ettore, Montani-Amighetti, Barbieri Armando, Seccardelli Lucio, Pelosi-Ferrari, Tedoldi Cattina, Girelli Valeria, Moioli-Rossetti, Conti Battista, Allieri Paolo, Zorza-Azzini, Andrini, Pedrinelli, Pizzamiglio Francesco, Labinelli Angelo, Quinzanini Lucia, Pezzoli Antonio, Trezza Luigi, Zanoni-Migliorati.

BENEMERITI:

Masserdotti Franco Celestino, Mollica Domenico, Sartorelli Pietro, Bartolini Ascanio, Ventura Eugenio, Rizzo Renzo, Anelli Jose, Brusinelli Carla, Pini Azzini, Canini Vittorio, Canini Martino, Rossini-Rivetta, Caprini Cecilia, Moro Angelo, Bonetta Giuseppe, Gritti-Pelosi, Geroldi Paolo, Baronio-Perego, Brognoli Anna, Andreoletti, Cervati Pietro, Pelosi Alessandro, Amighetti Pierangelo, Amighetti Luigi, Barbieri Silvestro, Dossena Walter, Cominelli Terzo, Sorelle Bonanomi, Lipomani Claudio, Lupatini Mario, Tiberio e Raggi, Scìo Enrico, Martinelli Gino, Penocchio Giorgio, Barezzani Fausto, Barezzani Paolo, Farina Sala, N. N. , Laini, Fam. Codignola Romolo, Fam. Codignola Antonio, Bonvicini Claudio, Pinelli Caterina, Cisternino Angelo, Nervi Pietro, De Angeli-Baronio, Amighetti Franco, Rossini Alfredo, Venturini Angelo, Bettoncelli Bruno, Lanzini Giuseppe, Alloisio Mario, Mosca Anelli, Anelli-Abrami, Fuochi Franco, Montani Mario, Bodini P. Luigi, Amighetti Marco, Venturini G. Battista, Checchi Angelo, Alessandrini Luigi, Seniga Pietro, Bonvicini Roberto, Rossini Fiore, Arrighetti, Ferrari-Bonvicini, Aresi Angelo, Cervati Primo Angelo, Savio Piero, Soregaroli Achille, Cervati Primo, Portesani Baronio, Valota Silvio, Bonetti Domenico, Bonetti Sergio, Cremaschini Agostina, Cervati Maddalena, Bassini Domenico, Cervati Carlo, Merzoni Luciano, Cavalca Rita, Lò Stefano, Baggio Antonio, Monfardini Baldassarre, Spinelli, Franchi Oreste Grazia, Fam. Maia.

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In ricordo

Il saluto che molti verolesi hanno dato a Franca Vergine in Alloisio nel giorno del suo funerale dopo una lunga sofferenza per un male imperdonabile, è stato sicuramente ed anzitutto l’espressione di una sentita ed affettuosa solidarietà nei confronti del marito, dei figli, di tutti i suoi familiari e, in particolare, della mamma ultranovantenne. Ma non soltanto solidarietà. Franca Vergine godeva di grande stima ancora da parte di tanti suoi ex studenti ma anche e soprattutto da coloro che con lei erano stati impegnati nel Consiglio Pastorale Parrocchiale, nel Gruppo Verolese dei Volontari del Soccorso, nella Scuola di Vita Familiare, nelle associazioni culturali "Terra e Civiltà" e nel Gruppo Dirigente dell’"Università Aperta Verolanuova". La sua vivace concreta disinteressata collaborazione data a questi gruppi sfociò nell’amicizia di quanti ebbero, in tal modo, l’opportunità di apprezzarne l’esemplare statura morale. Franca Vergine è passata tra noi ed è entrata, troppo presto purtroppo, nella casa di quel Padre nel quale ha sempre fermamente creduto. Ma il ricordo di lei non si affievolirà mai in chi, in particolare, ebbe modo di conoscerla nei suoi sentimenti più schietti e sempre affettuosi e di godere della sua preziosa amicizia. La redazione de "L’Angelo" rinnova al marito, ai figli, alla mamma ed a tutti i familiari le più sentite cristiane condoglianze.

* * *

Così Rosetta Mor Abbiati, sua grande amica da lunghissimi anni, esprime sentimenti ed emozioni provati in occasione della sepoltura avvenuta il 29 gennaio scorso.

Dolcezza e manto

Non era certo tocco di farina
versata lentamente in una ciotola
dalla delicatezza di chi impasta
focacce dolci per i propri figli;

non era la carezza della sabbia,
quando d’estate porgi il corpo al sole
ed essa ti è cuscino, calda impronta
di luce piena, nei meriggi accesi.

Era soltanto terra, nera terra
riversata con gesto cauto, lento,
dalla pietà di mani sulla bara
che racchiudeva a guscio il corpo tuo.

Un gesto mite, scrupoloso e forte
come di padre che rimbocca coltri
al suo piccino prima di dormire
o d’una madre che lo bacia in fronte.

E la sacralità di questa terra,
posata a sfarinare affetti e pianto,
mi rimarrà come dolcezza e manto
profumato dal vento di albe chiare,
rubate a primavere d’ogni tempo.

Rosetta

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L’Angelo di Verola l’8 marzo nel cuore di ogni donna canta l’inno alla vita il privilegio della maternità la fedeltà alla famiglia la speranza per una umanità nuova in un futuro di pace.

Auguri a tutte le donne in festa

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Anagrafe parrocchiale

Battesimi
3 Fini Michele di Adolfo e di Amighetti Ombretta

Matrimoni
1 Montani Giorgio con Manfredi Nicoletta

Defunti

12 Massadi Renata Montani di anni 68

13 Camisotti Giuseppe Mario di anni 79

14 Fanelli Aldo di anni 38

13 Mombelli Giuseppe di anni 80

12 Burlini Rosa di anni 92

13 Stanga Angese Cervati di anni 79

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Offerte pro restauri tele e affreschi della Basilica

Giornata celebrata nel mese di febbraio 1.436,00

In memoria dello sposo e papà Pietro 100,00

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P. e G. in memoria della def.ta Lucia 50,00

A. e G. in memoria dei defunti 50,00

Giorgio e Nicoletta 150,00

Per il battesimo di Michele 100,00

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Nell’anniversario della morte del marito Giuseppe 50,00

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In memoria dl caro Davide 100,00

Signorina Elena nel 90° compleanno 200,00

Dalla Cappella Casa Albergo 170,00

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"Amici della Basilica" adesioni alla "Confraternita del Restauro"

 

Fratelli Carlo e Andrea 250,00

Paola e Mario nel secondo anniversario della morte del fratello Pietro 250,00

T. e B. 250,00

In memoria del caro papà 250,00

TOTALE 1.000,00


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