L'Angelo di Verola L'Angelo di Verola Mensile di Vita Parrocchiale Verolese


Anno XXIX   n° 4 - Aprile 2004

cop

Edizione a stampa a cura di Don Luigi Bracchi
Redazione: Don Giampaolo Goffi - Don Valentino Picozzi - Tiziano Cervati
Edizione on-line a cura di Tiziano Cervati

logo


SOMMARIO

In copertina: Basilica di san Lorenzo in Verolanuova: La macchina delle Sante Quarantore (Foto studio Gilberti - Verolanuova)

La parola del prevosto (don Luigi)

Calendario liturgico

La Settimana Santa

Madrid, un orrendo crimine (G.P.II)

Insieme per l’Europa

Don Primo sempre più vivo (R. Bonera)

Il ministero di don Primo (d. F. Dorofatti)

L’Iniziazione Cristiana

vita parrocchiale

Centro di ascolto

È morto Don Ottolini

gruppi ed associazioni

La Conferenza di San Vincenzo

Le A.C.L.I.

dagli oratori

L’altro malfattore

Il rogo della vecchia

Gita ad Aquileja

Un'e-mail per la vita

Film quaresimali

La cena del povero

Oratorio sport (R. Moscarella)

CSI

le nostre rubriche

Verola sport (R. Moscarella)

Sport verolese... nella rete

Per te casalinga (LDB)

arte & cultura

Le Poesie di Rosetta (R. Mor)

La Giustizia (V. Branca )

varie - cronaca

Università Aperta

I Vigili del Fuoco

La galleria dei ricordi

Auguri a nonna Felicita

CFP: Work in progress

Informagiovani

Associazione Alpini

Avis verolese 

Biciclettata ecologica

Viaggio in Belgio e...

Dagli Alcolisti in trattamento

Orario delle farmacie 

Numeri Utili

Per i collaboratori dell'Angelo

Relax...iamoci un po’ 

Per i più piccoli

Cielo a Pecorelle

Abbonamenti a “L’Angelo”

Anagrafe Parrocchiale

Offerte mese di gennaio

Riepilogo Appuntamenti

Servizio Informatico Parrocchiale

Auguri  dall'Angelo


La parola del Prevosto

Pasqua 2004: una storia d’amore

In questi giorni scoppia la primavera: la natura si manifesta in tanti colori, nel sole, in quell’aria caratteristica; ci sentiamo tutti meglio!

La Pasqua, nella vita spirituale, deve diventare un po’ tutto questo per noi, per tutti!

Il sole, che è Cristo, brilla ancor più chiaramente e illumina dando calore e vita a tutto. Cristo riscaldi il nostro cuore, illumini ogni angolo oscuro della nostra esistenza, sia guida sicura nei sentieri che percorriamo. Occorre però spalancare le porte della nostra casa, del cuore, perché tutto si rinnovi anche dentro.

La Pasqua è la primavera dello spirito: perché ognuno di noi porti molti frutti, abbondanti, frutti diversi ma, appunto per questo, più piacevoli e secondo i gusti di tutti.

Mi piace pensare alla nostra comunità in fiore, come garanzia di tanti e copiosi frutti domani.

Tutto dipende dallo stile della Quaresima: se avremo fatto i tagli necessari, se avremo coltivato, soprattutto dentro, tutte quelle potenzialità seminate in noi.

L’esperienza più qualificante e più significativa sarà l’Eucaristia. Le Quarantore apriranno le porte alla Settimana Santa. Un’esperienza, quella dell’incontro con Gesù, che può e deve raggiungere tre traguardi:

- Una comunione più vera e più profonda con il Signore, con il Cristo. Che cos’è la fede? È la scoperta sempre più profonda e personale che il Cristo conta per me e che nei vari momenti della vita Lui è la chiave di volta di tutto, delle mie scelte, dei miei atteggiamenti, dei miei affetti.

- Una comunione più concreta e più reale con tutti i fratelli, nessuno escluso. Non accontentiamoci di quello che siamo: facciamo un passo avanti nei rapporti tra di noi; che siano rapporti non formali, ma sentiti e convinti.

- L’Eucaristia ci faccia diventare tutti missionari, cioè portatori dell’amore di Gesù a tutti e sempre, con lo stile di chi ogni giorno si dona nelle piccole scelte e nelle varie esperienze che faremo.

Con queste convinzioni e con questi atteggiamenti, Buona Pasqua a tutti!

Don Luigi

Torna al Sommario


Calendario liturgico dal 4 aprile all’8 maggio

 

Aprile

ORARIO SANTE MESSE

In Basilica:
Prefestiva: ore 18.00

Festive:   ore 7.30 - 9.30 - 11.00 - 18.30

         ore 18.15 Celebrazione Liturgica

Feriali:    ore 7.00 - 9.00 - 18.30

 

S. Rocco:
Festiva: ore 9.00

 

S. Anna - Breda Libera:

Festiva: ore 10.00

Feriale: (solo giovedì): ore 20.00

 

Cappella Casa Albergo:

Feriale e prefestiva: ore 16.30

 

N.B.: In Basilica, ogni sabato dalle ore 15.30 alle 17.30, i sacerdoti sono a disposizione per le confessioni degli adulti.

 

Inizio della Settimana Santa

È la settimana più significativa dell’anno. quella che la tradizione liturgica e popolare chiama “Santa”. Su questa settimana deve puntare l’impegno spirituale dei credenti. Sempre la liturgia, ma specialmente in questa settimana, ci fa rivivere il mistero pasquale nel quale Gesù, Figlio di Dio, incarnatosi e fatto obbediente fino alla morte di croce, è talmente esaltato nella Risurrezione e Ascensione da essere costituito Signore e poter così comunicare la sua vita divina affinché gli uomini, morti al peccato e configurati a Cristo, non vivano più per se stessi, ma per Gesù che morì e risuscitò per noi.

I primi giorni della Settimana Santa, nella nostra parrocchia, sono caratterizzati dalla celebrazione delle Sante Quarantore. Sono giorni di preghiera, di adorazione, di ascolto della Parola di Dio, di conversione che devono servirci da introduzione al triduo pasquale in cui si celebra il mistero di Cristo che per noi muore e risorge.


 

 4 DOMENICA DELLE PALME      (II settimana del salterio)

 

Dal Vangelo -  “…ho desiderato ardentemente mangiare questa Pasqua con voi…” (Lc 22, 14.)

 

Sante Messe con orario festivo

ore   9.15   All’Oratorio maschile: benedizione degli ulivi. Processione verso la Basilica, seguita dalla S. Messa

ore 11.00    Santa Messa

ore 12.00    Partenza dei Catechisti per il loro ritiro. Rientro in serata

ore 15.00    Apertura delle Ss. Quarantore. S. Messa. Esposizione del Santissimo Sacramento. Breve riflessione

ore 17.00    Presso le suore, incontro con i genitori, padrini e madrine dei bimbi che saranno battezzati nel corso del          mese di aprile

NB:    Il Santissimo rimane esposto all’adorazione dei gruppi e dei singoli.

ore 20.30    S. Messa Solenne. Meditazione. Reposizione. (Partecipa il Coro parrocchiale)

 

5 lunedì della Settimana santa

ore   7.00   S. Messa. Esposizione del SS. Sacramento

ore   9.00   S. Messa per gli alunni delle elementari

ore 10.30    Adorazione degli alunni delle medie

ore 12.00    Dalle ore 12.00 alle ore 15.00, adorazione guidata dalle Diaconie

ore 15.00    Celebrazione per tutte le donne della parrocchia

ore 20.30    S. Messa. Meditazione. Reposizione. (Partecipa il Coro parrocchiale)

 

6 martedì della Settimana santa

ore   7.00   S. Messa. Esposizione del SS. Sacramento

ore   9.00   S. Messa per gli alunni delle elementari

ore 10.30    Adorazione degli alunni delle medie

ore 12.00    Dalle ore 12.00 alle ore 15.00, adorazione guidata dalle Diaconie

ore 15.00    Celebrazione per tutte le donne della parrocchia

ore 20.30    S. Messa. Meditazione. Benedizione Eucaristica solenne. Chiusura delle Quarantore (Partecipa il Coro parrocchiale)

 

7 mercoledì della Settimana santa

Sante Messe con orario feriale (solo la mattina vengono celebrate nella Cappella delle Rev.de Suore)

ore 15.00    Presso l’Oratorio femminile sante Confessioni per i ragazzi e ragazze delle medie

ore 20.30    Solenne Via Crucis cittadina in Basilica e piazza Libertà

 

8 GIOVEDÌ SANTO

ore   9.00   Celebrazione delle Lodi e ufficio delle letture

ore   9.30   Nel Duomo di Brescia S. Messa Crismale celebrata dal Vescovo con i sacerdoti della diocesi (viene trasmessa da Radiobasilica)

ore 16.30    S. Messa per i ragazzi, gli anziani e gli ammalati

ore 20.30    S. Messa nella “Cena del Signore”. (Partecipa il Coro parrocchiale)

 

9 VENERDÌ SANTO

In mattinata     Sarà portata la comunione agli ammalati

Per tutta la giornata i sacerdoti saranno disponibili per le confessioni

ore   9.00   Celebrazione delle Lodi e ufficio delle letture

ore 15.00    In Basilica solenne Via Crucis per tutti

ore 15.00    Fino alle 19.00, Confessioni

ore 20.30    Liturgia della Passione e bacio del Crocifisso (Partecipa il Coro parrocchiale)

 

10 SABATO SANTO

ore   7.00   I sacerdoti sono a disposizione per le Sante Confessioni

ore   9.00   Celebrazione delle Lodi

ore 15.00    Fino alle 19.00, Confessioni

ore 21.00    Solenne Veglia Pasquale (Partecipa il Coro parrocchiale)

È l’ora più solenne di tutto l’anno liturgico. S. Agostino la chiama “Madre di tutte le veglie”; si veglia nell’attesa della Risurrezione: mistero centrale della nostra fede.


11 DOMENICA DI PASQUA NELLA RISURREZIONE DEL SIGNORE      (proprio del salterio)

 

Dal Vangelo -  “Nel giorno dopo il sabato. Maria di Magdala si recò al sepolcro di buon mattino, quand’era ancora buio, e vide che la pietra era stata ribaltata dal sepolcro...” (Gv. 20, 1)

 

      Solennità con ottava

      Sante Messe con orario festivo

ore 11.00    S. Messa Solenne (con la partecipazione del Coro parrocchiale)

ore 18.00    Vespri solenni e S. Messa

 

12 LUNEDÌ DELL’ANGELO      (proprio del salterio)

 

Dal Vangelo -  “...Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo”. (Mt 28, 15)

 

      Sante Messe con orario festivo

La Santa Messa delle ore 11.00 è celebrata in S. Rocco

ore 12.00    In Basilica, Celebrazione Comunitaria dei Battesimi

Nel pomeriggio è sospesa la celebrazione liturgica delle 18.15

ore 18.30    S. Messa

 

17 Sabato     Dalle 15.00 alle 18.00, presso le reverende Suore, ritiro per i bambini/e di 2a elementare in vista della Prima Confessione.


18 DOMENICA II DI PASQUA. In Albis Depositis. Ottava di Pasqua   (proprio del salterio)

Festa della Divina Misericordia

Si ricorda il giorno in cui coloro che venivano battezzati nella Veglia Pasquale deponevano la veste bianca ricevuta nel rito battesimale.

     

Dal Vangelo -  “Otto giorni dopo... venne Gesù a porte chiuse... e disse a Tommaso: “Metti qua il tuo dito e guarda bene le mie mani...” Rispose Tommaso: “Mio Signore e mio Dio”. (Gv. 20, 26-28)

 

      Solennità

      Sante Messe con orario festivo

ore 11.00    S. Messa. Redditio del Padre nostro per i bambini/e della 5a elementare

ore 15.00    Nel salone dell’Oratorio maschile incontro per i genitori dei bambini/e della 2a elementare in vista della Prima Confessione

ore 18.15    Celebrazione liturgica

 

24 Sabato     Dalle 15,00 alle 18,00, presso le reverende suore, ritiro per i bambini/e di 3a elementare in vista della Prima Comunione.


 

 25 DOMENICA III DI PASQUA      (III settimana del salterio)

 

Dal Vangelo -  “Simone di Giovanni, mi vuoi bene tu più di costoro?” (Gv. 21, 15)

 

      Sante Messe con orario festivo

ore 15.00    Celebrazione della Prima Riconciliazione per i bambini/e della 2a elementare

ore 17.00    Nel salone dell’Oratorio maschile incontro per i genitori dei bambini di 3a elementare in vista della Prima Comunione

ore 16.00    Presso le Rev. Suore: incontro con l’Azione Cattolica Adulti

 

 


 

maggio

 

ORARIO SANTE MESSE

In Basilica:
Prefestiva: ore 18.00

Festive:   ore 7.30 - 9.30 - 11.00 - 18.30

         ore 18.15 Celebrazione Liturgica

Feriali:    ore 7.00 - 9.00 - 18.30

 

S. Rocco:
Festiva: ore 9.00

 

S. Anna - Breda Libera:

Festiva: ore 10.00

Feriale: (solo giovedì): ore 20.00

 

Cappella Casa Albergo:

Feriale e prefestiva: ore 16.30

 

N.B.: In Basilica, ogni sabato dalle ore 15.30 alle 17.30, i sacerdoti sono a disposizione per le confessioni degli adulti.

 

1 sabato      S. Giuseppe lavoratore

ore   9.00   S. Messa per il mondo del lavoro e festa del tesseramento ACLI

ore 11.00    S. Messa presso la nuova sede dei Vigili del Fuoco in occasione dell’inaugurazione.

      

***    Si apre oggi il mese dedicato alla devozione verso la Vergine Maria. Ogni giorno le Messe delle 9.00 e delle 18.30 saranno precedute dalla recita del S. Rosario. Sono in programma sere di preghiera nelle varie Diaconie

Il calendario sarà pubblicato nel prossimo numero

 

Ogni sera alle ore 20.30 il S. Rosario è recitato nelle chiese sussidiarie di S. Rocco, Cappella Casa Albergo, Madonna di Caravaggio (Stadio) e chiesa di S. Donnino


 

 2 DOMENICA  IV DI PASQUA      (IV settimana del salterio)

 

Dal Vangelo -  “Le mie pecore ascoltano la via Voce ed io le conosco ed esse mi seguono” (Gv. 10, 27)

 

      Sante Messe con orario festivo

ore 11.00    In Basilica: Santa Messa di Prima Comunione ai bambini/e di 3a elementare

ore 17.00    Nel salone delle Rev.de Suore incontro con i genitori, padrini e madrine dei bambini che saranno battezzati nel mese di maggio

 

8 sabato      Festa di S. Gottardo in S. Donnino

ore 9.00 e 11.00     Le Sante Messe del mattino sono celebrate in S. Donnino

ore 17.00    S. Rosario e benedizione con la reliquia del Santo


 

Riepilogo degli appuntamenti vari

 

 

 

Domenica 4 aprile: Benedizione degli ulivi - 9.15 - Oratorio maschile 

 

Domenica 4 aprile - Ritiro dei Catechisti - 12.00 - Basilica 

 

Domenica 4 aprile - Genitori, padrini e madrine dei battezzandi di aprile - 17.00 - Oratorio femminile

 

Sabato 17 aprile - Bambini/e di 2a elementare ritiro per la 1a Confessione - 15.00 - Oratorio femminile

 

Domenica 18 aprile - Incontro con i genitori dei bambini/e della 2a elementare - 15.00 - Oratorio maschile 

 

Sabato 24 aprile - Bambini/e di 3a elementare ritiro per la 1a Comunione - 15.00 - Oratorio femminile 

 

Domenica 25 aprile - Celebrazione della Prima Riconciliazione per i bambini/ della 2a elementare - 15.00 - Basilica 

 

Domenica 25 aprile - Azione Cattolica Adulti - 16.00 - Oratorio femminile

 

Domenica 25 aprile - Incontro con i genitori dei bambini/e della 3a elementare - 17.00 - Oratorio maschile

 

Domenica 2 maggio - Santa Messa di Prima Comunione dei bambini/e di 3a elementare -   11.00 - Basilica 

 

Domenica 2 maggio - Genitori, padrini e madrine dei battezzandi di maggio - 17.00 - Oratorio femminile

 

 

Torna al Sommario



 

 

La Settimana Santa

 

Riteniamo utile riproporre alla riflessione dei lettori questo servizio, già pubblicato lo scorso anno, sulla “Settimana Santa”. In essa si celebra il centro della fede cristiana... Dedichiamo qualche momento, possibilmente ogni giorno, alla lettura meditata di questo servizio. Sarà un tempo prezioso per riflettere su quanto qui ci viene proposto. Scopriremo la gioia di essere cristiani e la bellezza della “Settimana” che introduce a gustare la Pasqua per annunciarla agli altri come il vero senso della vita.

 

 

La vita dei credenti

esprima il mistero pasquale

 

Con la Domenica di Passione o delle Palme si inaugura la “Settimana santa"”. È la settimana dedicata alla celebrazione delle fasi conclusive e supreme del mistero della salvezza operata da Gesù Cristo.

 

Questa settimana fondamentale, che nella nostra comunità si apre con le Sante Quarantore e prosegue con la Grande Via Crucis cittadina, culmina nel “Triduo Sacro” che la caratterizza propriamente come “settimana pasquale”.

 

La Chiesa così descrive il Triduo sacro: “Il Triduo pasquale della Passione e della Risurrezione del Signore ha inizio con la Messa vespertina “In Coena Domini”, ha il suo centro nella Veglia pasquale e termina con i Vespri della Domenica di Risurrezione”.

 

 

1. Domenica delle Palme

 

“Cristo umiliò se stesso...: per questo Dio l’ha esaltato!”

 

La “regalità” di Cristo sconvolge i nostri schemi di interpretazione e di esercizio del potere. Gesù Cristo è “Re-crocifisso!”.

 

Il suo potere Egli non lo esprime con il prestigio, il successo e l’imposizione ma lo vive dolorosamente annullandosi nella umiliazione della croce, sulla quale redime tutto il peccato dell’uomo. Questo cambiamento di significato del potere e questo nuovo stile nell’esercitarlo si spiegano nel fatto che Gesù Cristo ha inteso essere il “Signore degli uomini” con l’amore verso tutti indistintamente. La sua “regalità” infatti è “servizio”: per questo Egli merita ascolto ed imitazione da parte nostra, da parte di ogni uomo.

 

La nostra partecipazione quindi alla processione ed alla Eucaristia della Domenica delle Palme deve esprimere pubblicamente che noi intendiamo accettare l’atteggiamento e lo stile di carità. “Il maggiore fra voi, colui che governa”, (Egli ci raccomanda), “si comporti come colui che serve” (Lc. 22, 26). E subito ci conforta con la sua promessa precisa e sicura: "Se uno mi serve, il Padre lo onorerà" (Gv. 12-26).

 

Come Cristo, il Figlio diletto, anche noi in ogni evenienza dobbiamo pregare con animo filiale obbediente: “Padre... sia fatta la tua volontà” (Mt. 26, 42).

 

 

2. Giovedì Santo

(mattino) In cattedrale a Brescia.

 

“Cristo ha fatto di noi... dei sacerdoti per il Padre”.

 

Il Giovedì santo comporta in mattinata una celebrazione solenne assai significativa, la “Messa crismale”.

Tale celebrazione si svolge soltanto nella chiesa Cattedrale.

 

Ormai da qualche anno, con la riforma liturgica del Concilio Vaticano II, il rito della consacrazione degli Olii santi si svolge più snello e semplice, e la celebrazione poi nel suo insieme s’è fatta più breve e comprensibile a tutti.

 

La celebrazione della Messa crismale è presieduta dal Vescovo, circondato dal suo Presbiterio e dai suoi ministri (diaconi, ecc.) e domanda la partecipazione attiva dei fedeli. Si tratta della celebrazione che più di ogni altra manifesta come la Chiesa - popolo santo di Dio - sia costituita “gerarchicamente”; è la celebrazione che concretizza ed esprime al massimo l’unità del “sacerdozio comune” e del “sacerdozio ministeriale”. Il ministero del prete, infatti, è al servizio della fede e del senso battesimale-eucaristico (= sacerdozio comune) della vita dei fedeli. D’altra parte i fedeli vivono il loro servizio a Dio ed ai fratelli mediante l’azione pastorale propria del prete. Sacerdozio e ministero, fedeli e preti non si distinguono per contrapporsi, ma si richiamano necessariamente..., per la gloria di Dio con la vita santa di tutti!

 

 

 

3. Triduo Sacro

 

a) Giovedì Santo - ore 20.30: in Basilica

 

“Li amò sino alla fine”.

 

Il Giovedì comporta anche, in tutte le comunità parrocchiali, la Messa vespertina “In Coena Domini”. È l’anniversario della cena pasquale ultima di Gesù Cristo, il Signore, è il ricordo della “prima cena eucaristica” del Signore con i suoi.

 

Questa sera con noi, come già allora con gli Apostoli, Cristo compie l’offerta di sè al Padre nel “segno sacro” del pane e del calice. L’Eucaristia è infatti il sacramento dell’amore del Figlio di Dio per gli uomini fino al gesto supremo, cioè la lavanda dei piedi e la morte in croce!

 

In questo modo la nostra carità, anzi ogni gesto ed ogni espressione dell’amore umano resta per sempre giudicato: “Vi ho dato infatti l’esempio”, dice il Signore “perché come ho fatto io, facciate anche voi” (Gv. 13, 15).

 

Ma occorre notare bene che Cristo, della sua morte obbediente, non ce ne ha lasciato soltanto l’esempio da imitare, ma pure ci ha comandato di perpetuarne l’offerta “in sua memoria”. Ne consegue allora che la Messa “In Coena Domini” non significa semplicemente fare un sincero ricordo di Lui, ormai passato...; ma esige invece che nella celebrazione della Eucaristia - di ogni Eucaristia! - noi ci doniamo a quel movimento di carità da cui essa proviene.

 

E cioè: nutrendoci del pane che è “corpo offerto in sacrificio per noi” e del vino che è “sangue versato per la nostra comunione con Dio e tra di noi”, dobbiamo anche noi progressivamente diventare “offerta viva” fino al sacrificio del servizio dei fratelli, specie più bisognosi, iniziando da casa nostra, dal nostro ambiente di lavoro o professionale.

b) Venerdì e Sabato Santo - ore 20.30: in Basilica

 

“Egli è stato trafitto per i nostri delitti”.

 

Ogni espressione umana viene meno davanti alla tragedia del Calvario, sul quale si consuma il sacrificio di Gesù Cristo, Figlio di Dio! Nella azione liturgica di questo giorno la Chiesa, commemorando la morte del Signore, ci guida alla intelligenza del mistero suscitando in noi i sentimenti ed indicandoci gli atteggiamenti della vera devozione.

 

Il silenzio innanzitutto: solo il desiderio ripieno di fede e di carità, permette di raccogliere il senso profondo e salvifico della parola di Dio che ci svela come il sacrificio di Cristo sia stato offerto “per noi”: “Trafitto per i nostri delitti, schiacciato per le nostre iniquità” (Is, 53, 5).

 

E poi la preghiera. Solo la preghiera umile e fiduciosa ci conduce prima ad adorare nell’immagine del Crocifisso e poi ad accogliere nella comunione della Eucaristia la realtà viva e personale di Colui che, sospeso al legno della croce, “è la salvezza del mondo!”.

 

Ma intanto, lo sappiamo bene, la Passione di Cristo e la sua Morte continuano nelle sue membra sofferenti, perseguitate ed uccise... La vera devozione alla croce, allora, domanda attenzione quotidiana al dolore umano di quanti ci stanno accanto o che veniamo a conoscere.

 

Il sabato la Chiesa veglia nel silenzio accanto alla tomba del suo Signore. È giornata aliturgica (non prevede celebrazione dell’Eucaristia).

 

 

c) Sabato ore 21 e domenica di Pasqua - in Basilica

 

“Gesù Nazareno, il crocifisso, è risorto!”.

 

La solenne “Veglia pasquale” costituisce il vertice del “Triduo sacro”. In essa si delinea, in quattro momenti, tutto l’itinerario della vita cristiana: Liturgia della Luce, Liturgia della Parola, Liturgia del Battesimo, Liturgia dell’Eucaristia. La Messa della notte pasquale è la Messa della Risurrezione di Cristo innanzitutto e risurrezione nostra in Cristo!

 

La fede cristiana infatti è essenzialmente “fede pasquale”. È la fede cioè in Cristo risorto, vivo e contemporaneo agli uomini di ogni tempo, quindi anche a noi; è la fede in Cristo! Signore, fonte di vita e di salvezza per tutti coloro che credono in Lui: “In nessun altro si trova la salvezza!” (Atti 4, 12); è la fede che in Cristo già è incominciata la risurrezione dei morti e quindi, di conseguenza, a tutti è offerta la speranza infallibile della vittoria sulla sua morte, perché con la croce è perdonato il peccato ad ogni uomo che si pente e si confessa; e la fede che con Cristo, morto e risorto per noi, è incominciato ormai il tempo ultimo definitivo: la storia è di Cristo, costituito da Dio giudice e Signore dell’umanità.

 

Dalle nostre chiese, dove celebriamo la Pasqua del Signore, questo annuncio deve essere portato nel mondo agli uomini. La nostra vita “salvata” da Cristo nella fede e nei sacramenti, deve testimoniare che la redenzione non è un pio desiderio, ma già s’è iniziata in noi con un “nuovo” stile di rapporto umano, improntato appunto sulla carità del Signore.

 

Il mondo soffre già troppe e gravi delusioni... Guai a noi, se gli mancasse anche la speranza cristiana che Dio appunto ci ha donato per parteciparla ai fratelli: “Cristo è veramente risorto per noi!”.

 

 

4. Conclusione

 

“Compiere nelle opere ciò che abbiamo celebrato nel sacramento”.

 

“La vita dei credenti porti in sè il mistero pasquale, e ciò che onoriamo con la festa liturgica venga pure celebrato con i costumi cristiani della vita!” Così S. Leone I, papa, raccomanda ai fedeli nella notte pasquale dell’anno 443 (cf. Serm. LXXXI, I). Poco prima il Venerdì santo dello stesso anno, nella solenne commemorazione della Passione del Signore, Leone aveva ricordato ai fedeli gli “impegni battesimali” della lotta contro satana, dello spirito di sacrificio per le virtù evangeliche, della testimonianza cristiana dinanzi al mondo, ecc., affermando nella conclusione: “Onora veramente Cristo sofferente, morto e risorto per noi soltanto, colui che in Cristo sa soffrire, morire e risorgere” appunto in questa fedeltà morale cristiana al Vangelo (cf. Serm. LXX 4).

 

Si tratta cioè, come dice anche la preghiera del Messale Romano, di “testimoniare nelle opere il memoriale della Pasqua che celebriamo nella fede” (cf. Coll. Domen. VI di Pasqua).

 

Occorre - in breve - che questa Pasqua, segni in noi comunitariamente e personalmente un passo avanti nella vita cristiana, secondo i frutti dello Spirito che la devono caratterizzare (cf. Gal. 5, 22). Allora il “discorso di vita” che siamo chiamati a fare nella nostra società, nella quale si diffonde una “cultura di morte” troverà credibilità e forza nelle nostre comunità e nelle nostre persone “rinnovate” dalla grazia pasquale.

 

 

 Torna al Sommario

 


 

 

Madrid, un orrendo crimine

 

La parola del Papa

 

Il terribile attentato che ha sconvolto la Spagna nello scorso mese di marzo ha toccato le coscienze di tutti, credenti e non credenti. Vorremmo dire tante cose ma preferiamo intervenire sull’argomento riproponendo la versione integrale delle parole pronunciate dal Santo Padre nel corso dell’Angelus del 14 marzo 2004, III Domenica di Quaresima. Crediamo riassumano tutto quello che abbiamo nel cuore.

 

 

1. La pagina evangelica, che la Liturgia ci propone in questa Domenica, fa riferimento a due tragici fatti di cronaca del tempo di Gesù: la cruenta repressione di una rivolta e il crollo della torre di Siloe sulla folla circostante (cfr Lc 13, 1-9). Questo ci riporta all’attualità dei nostri giorni, segnati purtroppo da ripetute notizie di violenza e di morte.

 

Già domenica scorsa accennavo ai focolai di guerra e agli attacchi terroristici che insanguinano varie parti del mondo. Giovedì scorso si è avuto, poi, il drammatico attentato a Madrid, che ha mietuto duecento vittime e ha provocato oltre mille feriti. L’orrendo crimine ha scosso l’opinione pubblica mondiale. Dinanzi a tanta barbarie si resta profondamente sconvolti, e ci si chiede come l’animo umano possa giungere a concepire misfatti così esecrandi.

 

2. Nel ribadire l’assoluta condanna di simili atti ingiustificabili, esprimo ancora una volta la mia partecipazione al dolore dei familiari delle vittime e la mia vicinanza nella preghiera ai feriti ed ai loro congiunti.

 

Ha avuto una commossa eco in tutto il mondo la corale testimonianza di solidarietà che si è levata da ogni parte della Spagna venerdì scorso, con la partecipazione delle autorità politiche di tutta l’Europa.

 

È proprio poggiando sul concorde contributo di tutte le forze sane del Continente che si può guardare avanti con fiducia e sperare in un futuro migliore. Soprattutto coloro che credono in Dio, Creatore e Padre di tutti gli uomini, devono sentirsi impegnati ad operare per l’edificazione di un mondo più fraterno e solidale, nonostante le difficoltà e gli ostacoli che possono incontrarsi in questo doveroso e indilazionabile cammino.

 

3. Alle mani materne di Maria, Vergine della misericordia, affidiamo, in modo particolare, le vittime del terribile attentato terroristico di Madrid. A Lei domandiamo di proteggere e vegliare sulla cara Nazione spagnola, sull’Europa e sul mondo intero.

 

Giovanni Paolo II

Angelus della III domenica di Quaresima, 14 marzo 2004

 

 

 Torna al Sommario

 


  

 

Verso Stoccarda 2004

 

 

 

Insieme per l’Europa

per concorrere a dare un’anima al Continente

 

8 maggio 2004: cristiani di oltre 150 Movimenti, Comunità e gruppi dì varie Chiese e Comunità ecclesiali europee, si incontrano in una grande manifestazione a Stoccarda (Germania), al Palasport Hanns Martin Schleyer, in oltre 10.000, in collegamento satellitare con incontri contemporanei in oltre 100 città europee

 

In occasione di un incontro a Roma nel maggio 2002, tra fondatori e responsabili di alcuni Movimenti e Comunità cattolici ed evangelici è nata l’idea di promuovere una grande manifestazione in Germania, per contribuire a dare un’anima all’Europa. Erano presenti:

Comunità di Sant’Egidio, Convegno di responsabili evangelici, Cursillos de Cristiandad, Movimento dei Focolari, Movimento di Schoenstatt, Rinnovamento nello Spirito nella Chiesa cattolica (Italia), Rinnovamento carismatico nella Chiesa evangelica (0013), YMCA.

La manifestazione “Insieme per l’Europa” è il frutto dell’intrecciarsi di un cammino iniziato, in ambito evangelico nel 1969, tra oltre 120 Movimenti, Comunità e gruppi in Germania e, in ambito cattolico, a partire dal grande incontro con Giovanni Paolo II alla vigilia di Pentecoste ‘98, che attualmente coinvolge più di 240 Movimenti e Comunità nel mondo.

Dal 31 ottobre 1999 - storica data della firma della Dichiarazione congiunta tra la Chiesa cattolica e la Federazione luterana mondiale sulla Dottrina della Giustificazione - in un incontro al Centro Ecumenico di Ottmaring, nei pressi di Augsburg tra alcuni responsabili di Movimenti, Comunità e gruppi cattolici ed evangelici, è sbocciata una nuova esperienza di comunione e collaborazione che si sta allargando anche ad ortodossi, anglicani e ad altri cristiani.

 

Chi sono i Movimenti, Comunità e gruppi cristiani d’Europa presenti a Stoccarda:

-     Sono sorti in diversi Paesi europei prima e dopo la seconda guerra mondiale, molti di essi si sono diffusi in tutta Europa e nel mondo;

-     sono diversi per entità, diffusione, ambiti di impegno, in prevalenza laici, coinvolgono persone di ogni età e categoria;

-     aprono ampi spazi di dialogo a vari livelli;

-     sono accomunati dal ritorno alla autenticità evangelica e dalla consapevolezza di non essere frutto di progettualità umana, ma di un dono dello Spirito, in risposta alle sfide dell’oggi.

 

Nel momento in cui si delinea l’unità dell’Europa, anche con l’ingresso di popoli dell’Est e del Sud del continente, Movimenti, Comunità e gruppi di varie Chiese e Comunità ecclesiali, per la prima volta nella storia, intessono un cammino di comunione e di collaborazione: insieme vogliono contribuire all’unità spirituale del continente, per un’Europa che attui la sua vocazione universale di pace e unità tra i popoli

Movimenti, Comunità e gruppi vogliono rendere visibile una rete di fraternità che già si estende a tutto il continente e spezza nazionalismi e barriere storiche; il rinnovamento a livello spirituale che si sta sviluppando dal Vangelo vissuto o che si manifesta in tanti settori della vita civile, “apporto dei popoli per un’Europa dei cittadini.

 

A Stoccarda sono in programma interventi di fondatori e responsabili di Movimenti, Comunità e gruppi, tra cui: Chiara Lubich, Andrea Riccardi; i pastori evangelici Friedrich Aschoff,  Ulrich Parzany, padre Heikki Huttunen, greco-ortodosso. Attesi i contributi del Presidente della Commissione Europea. Romano Prodi, del Card. Walter Kasper, Presidente del Pontificio Consiglio per l’unità dei cristiani e del Vescovo, della Chiesa evangelico - luterana della Baviera, Johannes Friedrich.

Numerose saranno le testimonianze di Movimenti, Comunità e gruppi in risposta alle domande fondamentali dell’oggi: la pace, un nuovo stile di vita che ponga gli europei in dialogo; l’interazione di popoli e culture diverse; i valori della famiglia, la solidarietà con i più poveri in Europa e nel mondo. Prenderanno la parola anche i giovani; diranno il loro impegno e la loro visione dell’Europa.

Durante la manifestazione si alterneranno significativi momenti artistici che esprimeranno anche la ricchezza dei vari popoli. Parteciperanno tra gli altri: Judy Bailey, Albert Frey, Beatbetrieb, Gen Rosso, Gen Verde, Compagnia di balletto di Liliana Cosi e Marinel Stefanescu.

 

L’8 maggio 2004 si svolgerà anche a Brescia, presso il Palatenda, un incontro in contemporanea con quello di Stoccarda. Sarà frutto anche questo della comunione tra i gruppi, movimenti e associazioni cattolici presenti nella nostra Diocesi ed un momento ecumenico, grazie alla partecipazione di altre chiese cristiane.

 

 

 Torna al Sommario

 


 

 

1959- 2004 in memoria di Don Primo Mazzolari

A quarantacinque anni dalla morte sempre più vivo

 

 

Il 12 aprile 1959 moriva a Cremona don Primo Mazzolari. Era nato a Boschetto (Cr) il 13 gennaio 1890. La sua famiglia si era trasferita, intorno al 1899-1900, a Verolanuova ed egli vi frequentò le classi quarta e quinta elementare. Vi rimase fino a quando divenne sacerdote dopo aver frequentato il seminario di Cremona. Ricevette l’ordine sacerdotale nella nostra Basilica dal vescovo verolese Mons. Giacinto Gaggia nel 1912. Fu prima curato, poi insegnante in seminario a Cremona, cappellano militare durante la prima Guerra Mondiale, parroco a Cicognara (dal 1921) e a Bozzolo (dal 1932).

 

Fu scrittore: i suoi scritti provocarono gli interventi censori sia del fascismo che del S. Uffizio. Fondatore, nel 1949, di “Adesso”, quindicinale d’impegno cristiano, dovette cessare le pubblicazioni nel 1951 e, ingiustamente accusato di filocomunismo, gli venne proibita anche la predicazione fuori della propria parrocchia. Tale divieto gli fu tolto soltanto nel 1955. Nel 1957, invitato dall’arcivescovo Mons. G. Battista Montini, fu tra i predicatori della “Missione di Milano” e il 5 febbraio 1959  Papa Giovanni XXIII volle riceverlo in speciale udienza e lo definì “tromba dello Spirito Santo in terra mantovana”. Così riabilitato venne, poi, considerato e definito un “profeta”. Ora è sepolto nella chiesa parrocchiale di Bozzolo.

 

Ricercato dai fascisti e dai tedeschi nel corso della II Guerra Mondiale riuscì ad evitare la cattura rifugiandosi un po’ ovunque. Nell’immediato dopoguerra fu l’amico consultato da taluni degli uomini politici più in vista e da famosi letterati. Partecipò vivacemente ed in modo particolare, alla vigilia delle prime elezioni amministrative, alla campagna elettorale. Anche a Verolanuova, nel maggio del 1946, tenne un applauditissimo comizio in piazza della Libertà dal balcone del palazzo ora sede dell’Ufficio delle Entrate. La piazza era gremita e con lui intervennero il primo Prefetto di Brescia (dopo la Liberazione) avv. Pietro Bulloni e l’avv. Libero Dordoni; tutti vennero presentati da chi stende queste note.

 

Si sentì verolese, orgoglioso di esserlo. Qui aveva la sorella Pierina sposata Bragadina ed i nipoti: Enrico (per qualche tempo sindaco di Verolanuova) e Gino, deceduti in giovane età e l’ancora vivente Giuseppina coniugata Passi. Un’altra sorella, invece, di nome pure Giuseppina, visse sempre con lui e, morto il fratello, si trasferì a Verolanuova dove morì l’11 dicembre 1985.

Verolanuova ha intitolato al nome di don Primo l’I.T.C. e gli ha dedicato una via.

 

Chi ha conosciuto don Primo ed ha presenti le numerose manifestazioni organizzate a Verolanuova per ricordare i diversi anniversari riconoscerà che quanto assai succintamente sopra ricordato è lacunoso. Qui, soltanto, si è voluto non lasciar passare sotto silenzio questo 45° anniversario della morte e soprattutto sottolineare quanto ancora siano oggetto di approfonditi studi i suoi numerosissimi scritti nei quali egli proclamò la necessità di riforme  e di cambiamenti di mentalità nella stessa Chiesa; soltanto nel Concilio Vaticano II molte delle sue proposte saranno considerate nella loro piena validità e verranno accettate.

 

Un prete, un uomo che ancora oggi fa discutere ed al quale vengono dedicati convegni a non finire in tutta Italia – l’ultimo programmato a Milano il 17 c.m. sul tema: “Don Primo Mazzolari, la Chiesa del Novecento e l’universo femminile” - con interventi di professori delle università di Trieste, Roma, Firenze, Torino e Parma; sono decine gli studenti universitari che si sono laureati discutendo tesi su don Mazzolari. Nei mesi scorsi una troupe televisiva di RAITre ha girato una fiction dal titolo “L’uomo dell’argine” che ripercorre la vita di don Primo e che dovrebbe andare in onda questo mese. Ci basti, infine, segnalare gli innumerevoli visitatori provenienti da ogni regione d’Italia e che si susseguono in Bozzolo per la visita alla Fondazione (1) a lui intestata.

 

In una lettera scritta al nostro concittadino don Angelo Quaranta, di v.m., don Primo così scriveva tra l’altro: “...ti ringrazio d’avermi considerato verolese, una delle poche qualifiche cui  tengo...”.

 

Chiediamoci: in quale misura noi, oggi, ricambiamo questo affettuoso legame e ci sentiamo orgogliosi di avere lui, don Primo, sempre vivo, come verolese, nel nostro ricordo riconoscente, annoverandolo tra i più illustri concittadini che hanno scritto le più belle pagine della storia della nostra comunità?

 

Rino Bonera

 

(1)    – v. sito internet: www.fondazionemazzolari.it

 

 

La nostra Parrocchia, con l’inizio del prossimo anno pastorale, programmerà alcune iniziative per ricordare don Primo Mazzolari, una di queste sarà un pellegrinaggio a Bozzolo e nei luoghi mazzolariani. Ne daremo comunicazione nei prossimi numeri dell’Angelo.

 

 

 

 Torna al Sommario

 


 

 

Don Primo Mazzolari

Uno sguardo al suo ministero

 

Risulta difficile l’accostamento a una personalità ricca e complessa come è quella di Don Mazzolari, per cogliere   la portata del suo ministero. Non mi addentrerò a considerare il suo impegno civile, politico, legato particolarmente alla vicenda del periodico “Adesso”, che altri con più competenza potrà fare. Mi limiterò a fissare qualche nota del suo ministero sacerdotale che possa introdurci nella memoria del 45° anniversario della morte.

 

La vita di don Primo è facilmente descrivibile nelle sue tappe ufficiali: nasce il 13 gennaio 1890, entra nel Seminario di Cremona nel 1901, venne ordinato sacerdote nel 1912. Per breve tempo fa il vicario parrocchiale, l’insegnante in Seminario, poi partecipa alla prima guerra mondiale. Al suo ritorno, viene mandato parroco a Cicognara fino al 1932 e poi a Bozzolo, dove morirà il 12 aprile 1959. Lui stesso, in “Obbedientissimo in Cristo” (p. 256), poco prima di morire, così riassume la sua vita: “Quarantasette anni di Messa, quaranta di parrocchia rurale in territorio mantovano, cinque di guerra come cappellano militare, venti di resistenza al fascismo con rischi e prove di ogni genere, una decina di volumi e molti articoli su riviste e giornali, predicazioni, conferenze e comizi, ecc., in ogni parte d’Italia: questo il mio curriculum che mi ha fruttato anche grossi malintesi con le autorità ecclesiastiche”. E nel testamento spirituale troviamo la testimonianza del suo congedo: “Chiudo la mia giornata come credo di averla vissuta in piena comunione di fede e di obbedienza alla Chiesa e in sincera ed affettuosa devozione verso il Papa e il Vescovo. So di averla amata e servita con fedeltà e disinteresse completo. Richiamato o ammonito per atteggiamenti o opinioni non concernenti la dottrina, ottemperati con pronto ossequio...” Dalle pur brevi citazioni fuoriesce la figura di un sacerdote zelante, animato da fede in Dio e preso dalla dedizione ai fratelli.

 

Fu un appassionato lettore della letteratura italiana e francese contemporanea, attento alla vita politica e culturale del suo tempo, ma soprattutto fu un cultore della Parola della Bibbia, da cui traeva luce per illuminare l’esistenza di quanti accostava nel suo ministero. Si può dire che preparava le prediche con in mano il giornale e la Parola di Dio e con davanti a sé la concreta esistenza dei destinatari dei suoi messaggi.

La riflessione personale di Mazzolari veniva a incrociarsi con il crescente disagio di una Chiesa che cominciava a rendersi conto del distacco tra l’uomo contemporaneo e la fede cristiana, troppo a lungo considerata indiscusso patrimonio della società occidentale. Egli di fronte alla tiepidezza, alla indifferenza religiosa, all’ateismo teorico e pratico che avanzavano, proponeva con coraggio un cristianesimo convinto e maturo, capace di superare i formalismi e tradizionalismi, e di portare all’incontro e all’impegno con Cristo; e sapeva prospettare la visione di una parrocchia non come gregge cintato o cittadella arroccata, ma casa del Padre, aperta ed accogliente per i vicini e i lontani. Era un cercatore di Dio dentro la problematica esistenziale dell’uomo contemporaneo. Si lasciava interpellare, trasformare, convertire dalla Parola di Dio e predicava la Parola assimilata, invitando ad aprire il cuore a Cristo.

 

Venendo nel Seminario di Brescia per parlare ai chierici, saliva sul pulpito, apriva a caso il Vangelo e leggeva una pagina, proseguendo la meditazione su quanto Gesù gli suggeriva, cavando una meditazione attraente ed incisiva. E lui stesso in “Preti così” (p. 82) spiega il suo modo di agire: “Aprite il Vangelo a qualunque pagina: ogni parola vi presenterà lo spunto per una predica, se saprete parlare con la vostra anima. Spiegate voi il Vangelo, non con i ‘predicabili’ che si scrivono con troppa abbondanza”. Certo Don Primo poteva fare ciò, grazie alla sua cultura e alla frequentazione assidua della Bibbia, particolarmente del Vangelo. Difatti le principali opere mazzolariane si incentrano su pagine evangeliche. Ricordiamo la Parabola del Prodigo, commentata ne “La più bella avventura”. “Il Samaritano” riprende la parabola del buon samaritano, notando che il prete deve essere non come il sacerdote che compare nella parabola, ma come Colui che si china sull’uomo smarrito e piagato. Una terza pagina evangelica riguarda la scena di Emmaus. L’episodio viene commentato ne “ La Via Crucis del povero” e ne “Il compagno Cristo”. Potremmo proseguire con le altre numerose opere, ma ci preme sottolineare che le riflessioni di don Primo si sviluppano non all’interno di uno studio di teologo o di ufficio di curia, bensì in una canonica di campagna, intrecciate con le attività quotidiane di un parroco che condivide la vita con la sua gente, cui dona il Vangelo.

 

Si considera il povero prete della parrocchia, non quello di parata, ma quello di sentinella ai piccoli posti, la santa fanteria della Chiesa, che ha spesso l’impressione che la sua fatica non prenda. Le ore della sua giornata sono zeppe, oltre che di preghiera e studio, di incontri, in casa e fuori, con ogni categoria di persone, per un aiuto, una parola, una mano data a trovare il posto di lavoro o il letto in ospedale... Si sente compagno di viaggio della sua gente e fa la parte di Giovanni Battista che indica Gesù salvatore, che predica il Suo Vangelo, non il Vangelo “secondo il parroco”. Don Primo dimostra forza e passione nel suo apostolato, ma anche profondo e paziente rispetto delle coscienze. E alla fine della vita, dopo aver predicato a tutti con larghezza la bontà e la misericordia divina, si affida lui pure al Signore: “Il pensiero d’andare a riposare nella misericordia di Dio, mi fa quasi dimentico della sua giustizia”. A conclusione riportiamo una citazione, che rivela lo spirito del servizio sacerdotale di Don Primo: “L’uomo non può dare la fede: può prenderci per mano e portarci da Colui che solo ce la può dare e avviare il colloquio. Non bisogna mai camminare davanti a Dio, né dimenticare che la maturità dei cuori e delle intelligenze all’assenso della verità di fede è un mistero che va rispettato, come vanno rispettati tutti i misteri di Dio” ( La Samaritana, EDB, 1981, p. 116).

 

Don Franco Dorofatti

 

 

 Torna al Sommario

 


 

Documenti

 

 

L’iniziazione cristiana dei fanciulli e dei ragazzi (ICFR)

Il progetto della Diocesi di Brescia

(4)

 

 

Continua la pubblicazione a puntate sull’Angelo del documento preparato dalla Diocesi di Brescia sul rinnovamento della catechesi ai bambini e ai ragazzi. Invitiamo a leggerlo, approfondirlo, discuterne nei vari gruppi e far pervenire riflessioni, spunti e proposte ai sacerdoti o alle suore.

 

PARTE II

(Continuazione)

 

ORIENTAMENTI FONDAMENTALI PER UNA NUOVA PRASSI DELL’ICFR

 

Il senso teologico della IC

 

21.    “Diventare cristiano richiede, fin dal tempo degli apostoli, una iniziazione, cioè una introduzione con diverse tappe”1.

      La necessità di un cammino di IC è collegata innanzi tutto al fatto che non si diventa cristiani da sé o da soli: la fede la riceviamo tutti “da Dio mediante la Chiesa”2. La traditio fidei (cioè la trasmissione della fede) rende possibile la redditio (cioè la risposta personale). Ognuno ha bisogno di essere iniziato, introdotto da altri credenti nel mistero di Cristo e della Chiesa, “a cui è assicurata la presenza del Signore e la permanenza della sua azione salvifica”3.

      D’altra parte, il fatto che l’IC abbia il suo momento culminante nella ricezione dei tre Sacramenti dell’iniziazione, che rendono presente e attuale l’evento di salvezza della Pasqua di Cristo, testimonia che non si tratta solo di un cammino dell’uomo e della Chiesa, ma che, attraverso i Sacramenti, è Dio stesso a introdurci nel mistero di Cristo e della Chiesa. Grazie al Battesimo, alla Cresima e all’Eucaristia non soltanto siamo accolti dalla Chiesa nella comunità visibile, ma, attraverso di essa, siamo introdotti, unitariamente e gradualmente, nella comunione con Cristo. Ne consegue l’auspicio del ricupero non solo della organica connessione dei tre Sacramenti dell’iniziazione cristiana, ma anche di quella successione teologicamente più coerente che vede il Battesimo come porta d’ingresso nel mistero di Cristo e della Chiesa e la celebrazione eucaristica come il momento culminante che ne realizza il pieno compimento4.

 

      Da ultimo, se diventare cristiani significa raggiungere quella maturità, che consiste nel far propria la “mentalità” di Cristo, questo non può accadere improvvisamente. Come insegna la “pedagogia divina”5, la maturità cristiana di una persona necessita di gradualità, poiché, toccando l’intelligenza, la libertà e la volontà, esige la progressiva trasformazione di tutta la persona, partendo dal “bere latte” per giungere un po’ alla volta al “nutrimento solido”6. Così si esprimeva S. Efrem sul progressivo apprendimento della Parola di Dio: “Non avere l’impudenza di voler prendere in un sol colpo ciò che non può essere prelevato se non a più riprese, e non allontanarti da ciò che potresti ricevere solo un po’ alla volta […]. Ciò che non hai potuto ricevere subito a causa della tua debolezza, ricevilo in altri momenti con la tua perseveranza”7.

      Se questo vale per le persone adulte, a maggior ragione vale per i fanciulli e i ragazzi che per la loro stessa età si trovano a vivere la maturazione della mente, del cuore e delle scelte fondamentali della vita.

 

Rapporto fede Sacramenti nel cammino di IC

 

25.    Il Sacramento al di fuori di un contesto di fede non ha alcun senso. La dissociazione tra fede e Sacramenti, avvenuta nella storia per molteplici cause, ha oscurato il rapporto tra il dono gratuito di Dio e l’adesione del credente. Così che oggi, mentre alcuni cristiani rifiutano i Sacramenti dichiarando che ciò che conta è vivere di fede, altri chiedono i Sacramenti senza motivazioni di fede autentica. Così si legge nel CdA: “Nel nostro paese quasi tutte le famiglie chiedono i Sacramenti dell’IC per i loro figli; ma molte volte li vivono come riti di passaggio, in cui prende corpo un vago senso del sacro, e non come riti specificamente cristiani. La grandezza di queste celebrazioni sta invece nel fatto che uniscono vitalmente gli uomini a Cristo e li assimilano a Lui nell’essere  e nell’agire, introducendoli nella comunione trinitaria e in quella ecclesiale. Particolarmente necessario si rivela dunque un itinerario di fede, che preceda, accompagni e segua la celebrazione dei tre Sacramenti”8. “Il Sacramento - scrive R. Falsini - o è un segno di fede, cioè la sua proclamazione pubblica, o non esiste”9.

 

26.    Ogni Sacramento è celebrato in nome della Chiesa e ne esprime la fede. Nel Battesimo degli adulti questi la accolgono personalmente e la esprimono in forma esplicita. Nel caso del Battesimo dei bambini la Chiesa, nella persona dei genitori e dei padrini, svolge un ruolo di supplenza: il bambino è inserito in Cristo e nella sua azione salvifica tramite la fede della Chiesa, in attesa che possa egli stesso farla propria, anche grazie ad una effettiva educazione cristiana.

 

27.    Sotto un profilo teologico, i Sacramenti dell’IC non sono la mèta ultima del cammino d’iniziazione. Più precisamente, infatti, l’IC non è iniziazione o introduzione ai Sacramenti, ma piuttosto iniziazione dei Sacramenti, nel senso che sono proprio i Sacramenti che ci introducono nel mistero di Cristo. E poiché non si può essere inseriti nel mistero di Cristo e della Chiesa senza le virtù teologali della fede, speranza e carità, bisogna ritenere che, se per un verso i Sacramenti dell’IC presuppongono già un contesto di fede, per un altro sono essi stessi che la generano e la alimentano.

      Dai Sacramenti d’IC nasce perciò anche l’esigenza di testimoniare in forma sempre più matura la fede che si è ricevuta. Così si esprime la Lumen gentium: “I fedeli, infatti, incorporati nella Chiesa col Battesimo […] ed essendo rigenerati quali figli di Dio, sono tenuti a professare davanti agli uomini la fede ricevuta da Dio mediante la Chiesa. Col Sacramento della Confermazione vengono vincolati più perfettamente alla Chiesa, sono arricchiti da una speciale forza dello Spirito Santo e in questo modo sono più strettamente obbligati a diffondere e a difendere, con la parola e le opere, la fede come veri testimoni di Cristo. Partecipando al sacrificio eucaristico, fonte e culmine di tutta la vita cristiana, offrono a Dio la vittima divina e se stessi con essa […] e mostrano concretamente l’unità del popolo di Dio, che da questo augustissimo Sacramento è adeguatamente espressa e mirabilmente effettuata”10.

 

(Continua) 

 

1 - CCC, n. 1229; cfr. ICO1, n. 25.

2 - LG 11.

3 - ICO1 n. 9.

4 - Cfr. RICA, Premesse, n. 3: “L’Ordo sottolinea il particolare significato che ha la stretta e organica connessione dei tre sacramenti di iniziazione: il Battesimo, la Confermazione e l’Eucaristia, che ne costituisce il culmine”.

5 - Cfr. DV 15. Cfr. anche il Direttorio Generale per la Catechesi, Ed. Vaticana, Città del Vaticano 1997, pp. 155-161.

6 - Cfr. 1 Cor. 3,2; Eb 6,1.

7 - Commenti sul Diatessaron 1, 18-19; SC 121, 52-53.

8 - CdA, n. 666.

9 - R. Falsini, L’iniziazione cristiana e i suoi sacramenti, ed. OR, Milano 1986, pag. 55.

10 - LG 11.

 

 

 Torna al Sommario

 


 

 

Vita Parrocchiale

 

 

 

 

Centro di Ascolto di marzo

 

 

“Gesù incontra la peccatrice”

(La fede che si lascia raggiungere dall’amore perdonante di Dio)

 

Proviamo a vivere il Vangelo

 

Dalla Parola di Dio, quindi da Dio stesso, impariamo a vivere il perdono e a non giudicare.

 

Un fariseo invita Gesù nella sua casa e offre un banchetto. Nel bel mezzo della situazione una persona scomoda viene a turbare la serenità del momento: è una peccatrice che con un vasetto di profumo odora tutta la casa. Lei è venuta colma di pentimento dal Signore a piangere i suoi peccati, e chiedere perdono, tanto che piange ai piedi di Gesù.

 

Il Signore che conosce il segreto dei cuori gioisce per questo ritorno. Qualcuno invece ne resta scandalizzato: è il padrone di casa che non vede bene questa intrusione. Gesù allora prende l’occasione per parlare di perdono e per svelare ancora una volta la misericordia di Dio Padre.

 

Il discorso sulla fede è il filo conduttore di quest’incontro: affidarsi a Dio è conoscere la sua bontà e la sua misericordia. Da Lui ci viene la nostra capacità di perdono e di accoglienza del diverso. Da Gesù impariamo a non giudicare perché è solo Dio che può conoscere il cuore dell’uomo. Noi vediamo solo l’esterno e non ci è dato di giudicare, ma accogliere e aiutare a camminare sulla via del Signore.

 

Il nostro paese, la nostra comunità, la nostra famiglia diventerà migliore nella misura in cui noi ci affideremo a Dio e da Lui impareremo i suoi atteggiamenti di bontà, di misericordia, di accoglienza e di perdono.

 

Rispondiamoci con il Catechismo

 

La donna peccatrice si converte e dimostra questo atteggiamento concreto di amore e di fede nei confronti di Gesù baciando i piedi (gesto che si faceva verso chi salvava la vita) e asciugandoli con i capelli (per una donna sposata era un segno di umiliazione sciogliersi i capelli). Gesù accoglie tutte queste attenzioni nel silenzio, riconoscendone il valore e donando così una vita nuova alla donna.

Dovremmo imparare dalla donna peccatrice, e non dal fariseo che con i suoi pregiudizi la giudica. Dobbiamo valorizzare questo tempo di Quaresima per accelerare la nostra conversione, sostenuti dallo Spirito Santo e illuminati da quanto ci dice il Catechismo della Chiesa Cattolica a proposito della conversione:

 

160    Per essere umana, la risposta della fede data dall’uomo a Dio deve essere volontaria; “nessuno quindi può essere costretto ad abbracciare la fede contro la sua volontà. Infatti l’atto di fede è volontario per sua stessa natura”. “Dio chiama certo gli uomini a servire lui in spirito e verità, per cui essi sono vincolati in coscienza ma non coartati... Ciò è apparso in sommo grado in Cristo Gesù”. Infatti, Cristo ha invitato alla fede e alla conversione, ma a ciò non ha affatto costretto. Ha reso testimonianza alla Verità, ma non ha voluto “imporla con la forza a coloro che la respingevano. Il suo regno... cresce in virtù dell’amore; con il quale Cristo, esaltato in croce, trae a sé gli uomini”.

 

545    Gesù invita i peccatori alla mensa del Regno: “Non sono venuto per chiamare i giusti, ma i peccatori” (Mc 2, 17). Li invita alla conversione, senza la quale non si può entrare nel Regno, ma nelle parole e nelle azioni mostra loro l’infinita misericordia del Padre suo per loro e l’immensa “gioia” che si fa “in cielo per un peccatore convertito” (Lc 15, 7). La prova suprema di tale amore sarà il sacrificio della propria vita “in remissione dei peccati” (Mt 26, 28).

 

982       Non c’è nessuna colpa, per grave che sia, che non possa essere perdonata dalla Santa Chiesa. “Non si può ammettere che ci sia un uomo, per quanto infame e scellerato, che non possa avere con il pentimento la certezza del perdono”. Cristo, che è morto per tutti gli uomini, vuole che, nella sua Chiesa, le porte del perdono siano sempre aperte a chiunque si allontana dal peccato.

 

Torna al Sommario


 

 

Don Giuseppe Ottolini è tornato alla casa del Padre

 

Al momento di andare in stampa apprendiamo la triste notizia della scomparsa di don Giuseppe Ottolini, già Vicario Cooperatore a Verolanuova dal 1962 al 1969 e successivamente parroco a Remedello Sopra.

Verola lo ricorda con profondi sentimenti di gratitudine per il notevole lavoro svolto nei sette anni di presenza nella nostra comunità nel corso dei quali aveva molto curato l’Oratorio femminile, l’Azione Cattolica e, soprattuto, le ACLI dando vita, tra l’altro, alla mensa per gli operai e favorendo la crescita spirituale e sociale di un bel gruppo di giovani molti dei quali, divenuti adulti, sono tuttora impegnati, a vario titolo, in attività di servizio religioso, sociale e politico, nella nostra comunità.

Già da alcuni anni don Giuseppe, gravemente ammalato, si trovava ricoverato alla Domus Salutis di Brescia e, proprio nella cappella di quella casa di cura, il 24 giugno 2001, aveva ricordato il 50° Anniversario della Consacrazione Sacerdotale.

La nostra comunità parrocchiale, esprimendo il proprio cordoglio ai familiari, lo ricorda e lo affida al Signore con la preghiera.

L’Angelo di Verola ricorderà la figura di don Giuseppe sul prossimo numero ma, nel frattempo, pubblichiamo un breve intervento che ci sembra molto significativo.

 

Caro don Giuseppe...

 

“Ricordatevi che per essere veri cristiani occorre testimoniare con i fatti e con l’impegno; voi giovani dovete essere protagonisti del mondo del lavoro, ed essere giovani aclisti vi deve impegnare ancora di più”.

 

Questo ci diceva.

 

Con la sua voce ferma, con il suo fare deciso che incuteva tanto rispetto, Lei, don Giuseppe è stato il riferimento, un consigliere, un amico per me come per tanti altri giovani che negli anni ’60 si impegnavano in una Verolanuova che si trasformava da paese prevalentemente rurale in un centro di fervore artigianale ed industriale.

 

Quante cose con Lei si sono progettate e realizzate, quanti errori ci ha corretto e quanta sofferta esperienza con Lei ci siamo fatti.

 

Il mondo in quegli anni era in fermento; quanto sono stati utili i Suoi consigli ed i Suoi incitamenti ad essere sempre presenti.

 

Caro don Giuseppe, negli anni, quando la incontravo, il nostro colloquio era sempre attuale e sembrava non fossero passati mesi o anni dal nostro ultimo incontro, ma solo pochi giorni.

 

La ringrazio, di tutto; so che, come sempre, la sua preghiera, così profonda e fortemente sentita, mi accompagnerà ancora. Ed ora, per la prima volta dopo tanti anni mi permetta di darle del tu e di dirle: ciao don Giuseppe; ciao, caro amico.

 

Angelo Primo Cervati

 

 

 Torna al Sommario

 

 


 

gruppi ed associazioni

 

Società San Vincenzo De’ Paoli

 

La società San Vincenzo De’ Paoli è stata fondata nel 1833 dal beato Federico Ozanam e da aItri studenti dell’Università della Sorbona a Parigi e messa sotto il patrocinio di San Vincenzo De’ Paoli, il grande Santo dei poveri vissuto nel 160O. Federico Ozanam, in risposta ad un rimprovero che veniva comunemente mosso ai cristiani: “mettete in pratica ciò che predicate” con un gruppo di suoi compagni, andarono a visitare i poveri nelle loro soffitte e portarono loro, pane, abiti, amicizia e interessamento. In Italia la San Vincenzo è rappresentata dal Consiglio Nazionale con sede in Roma, opera attraverso 17 Consigli Regionali e 1900 Conferenze con 19.000 membri.

 

Nella diocesi di Brescia abbiamo un Consiglio Centrale e 4 Conferenze locali. Nella Parrocchia di Verolanuova esiste attualmente una Conferenza mista ed è stata costituita nel 1944, dalla signorina Rina Morelli. La sede è presso il Castel Merlino in via Castello n. 61. I soci che ne fanno parte sono 29. L’obiettivo e lo scopo della San Vincenzo è quello di aiutare le persone che soffrono, condividendo le loro preoccupazioni in amicizia e rispetto, attraverso un dialogo personale e, se necessario, con aiuti materiali. Le situazioni vengono affrontate nel loro insieme, attivando anche gli aiuti sociali che spesso esistono ma non vengono utilizzati per ignoranza, incostanza, sottosviluppo.

 

Presso il Consiglio Centrale di Brescia, operano attività speciali che hanno lo scopo di fronteggiare necessità particolari sostenute dalla beneficenza e gestite dal solo operato di volontari. Il dormitorio maschile, in Contrada San Urbano, 10 con 44 posti letto in camere con bagno, è in attività da un secolo, in un suggestivo edificio del centro storico, reso funzionale da una recente ristrutturazione. Si contano circa 15.000 presenze ogni anno. Ciascuno usufruisce dell'accoglienza, del pasto serale e della prima colazione. La Casa di Accoglienza Femminile “Federico Ozanam”, in via Gabriele Rosa, 1 inaugurata nell’aprile 1995, ospita nei mini alloggi, con servizi autonomi, donne italiane e straniere, bisognose di aiuto, con i loro bambini è anche il dormitorio femminile, costituito da camere con bagno, una spaziosa cucina-soggiorno in comune. Nei due settori si contano circa 7.200 presenze in un anno. Sono stati acquisiti, alcuni appartamenti in parte destinati ad ammalati ricoverati presso l’Ospedale Civile in day-hospital e ai famigliari degli stessi, in parte messi a disposizione temporanea di persone già ospiti dei dormitori. I mezzi della San Vincenzo, sono raccolti tra i confratelli e consorelle e fra persone generose sensibili all’Opera Vincenziana. Quanto è raccolto è totalmente usato per i poveri.

 

Entrare a far parte della San Vincenzo è facile. È sufficiente il desiderio di aiutare concretamente chi è in difficoltà e avere nel cuore la persona nel rispetto della sua dignità. Ci si può rivolgere poi alla Conferenza della Parrocchia e chiedere di partecipare agli incontri di Conferenza che si tengono il primo e terzo giovedì del mese. È così possibile conoscere i membri del gruppo e le attività.

 

I vincenziani agiscono in un comune cammino di fede, sotto la guida del loro Consigliere spirituale, nel nostro caso il Parroco.

 

Operano a titolo gratuito senza nessun fine di lucro. Nella nostra sede funziona l’Armadio del Povero, con distribuzione di ogni tipo di indumento (scarpe, biancheria per la casa, tende ecc) beni che ci vengono forniti dagli abitanti di Verolanuova, che in tutti i settori non si lasciano vincere in generosità. Il nostro Banco Alimentare, sostenuto dall’Associazione del Banco Alimentare, distribuisce ai poveri riso, pasta, alimenti per l’infanzia, olio, burro ecc.

Nessuna povertà è estranea alla San Vincenzo e l’operare uniti nella carità, stimola a curare i mali e rende migliore chi dona.

 

Il nostro calendario delle attività organizza nel mese di settembre la “Quarta Giornata Nazionale della San Vincenzo”. La nostra tradizione è sempre stata quella di agire silenziosamente, ma ora abbiamo deciso di uscire allo scoperto, allo scopo di richiamare l’attenzione pubblica su una particolare situazione di povertà umana e sociale “La povertà del carcere”, il cui progetto “Ero carcerato...” ha come scopo principale quello di “Dare un lavoro ai carcerati”.

Scriveva il Beato Federico Ozanam in un passo delle sue numerosissime lettere “sembra che sia necessario vedere per amare Dio e noi vediamo con gli occhi della fede e la nostra fede è così debole!..

Ma gli uomini, i poveri, noi li vediamo con gli occhi della carne; essi sono là e noi possiamo mettere il dito e la mano sulle loro piaghe i segni della corona di spine sono visibili sulla loro fronte”.

 

Rita Fontana

 

Presidente della Conferenza

San Vincenzo De’ Paoli di Verolanuova 

 

 

Federico Ozanam, nacque a Milano nel 1813 a morì a Marsiglia nel 1853. È stato proclamato beato da Papa Giovanni Paolo II nella Basilica di Notre Dame a Parigi il 22-8-1997. La sua vita e le sue opere sono state portate dal Santo Padre come esempio ai giovani di tutto il mondo riuniti a Parigi per la “12a Giornata Mondiale della Gioventù”.

 

Ai tempi di Federico Ozanam, l’ordinamento sociale non prevedeva quasi nessuna forma di assistenza ed un gran numero di adulti e di bambini vivevano lavorando in condizioni disumane. Da allora le condizioni sono mutate ma c’è sempre chi non ce la fa, perché non ha la testa, non ha salute, non ha fortuna. Ora nuove ondate di miseria “dura” si abbattono su di noi anche da altri Paesi.

 

 

 Torna al Sommario

 

 


Le Acli

 

Nel 1946 nascevano a Verolanuova le ACLI e la loro organizzazione

 

Le ACLI, sull’insegnamento della Chiesa, operano per la promozione dei lavoratori, nel rispetto della democrazia e dello sviluppo integrale della persona.

Il socio Acli è una persona che vive l’esperienza di appartenenza al movimento.

Appartenere al movimento significa che la missione delle Acli diventa l’oggetto della propria intelligenza e affezione, l’orizzonte entro il quale vedere, giudicare e agire nel mondo che cambia.

L’appartenenza genera l’identità, cioè sapere amare chi siamo e perché esistiamo, con una consapevolezza tale che ci dà il diritto di sperare e agire per un futuro buono e sensato per noi e per il mondo.

Espressione dell’appartenenza all’associazione è la Tessera.

Essa è lo strumento che esprime una relazione, un rapporto, un valore, un contatto una condivisione.

Il Tesseramento, quindi, anche nella sua forma, necessita di essere maggiormente motivato, caratterizzato, in modo che sia evidente il significato relazionale che esprime i contenuti valoriali fondamentali che rappresenta.

Il Circolo, quindi è principalmente il luogo dell’incontro tra soci che sviluppano le relazioni umane e quindi il movimento stesso.

Le Acli sono anche servizi sociali a disposizione del cittadino, non hanno confini, sono sempre disponibili.

 

Programma per l’anno 2004

 

a)    Domenica 4 aprile 2004: Davanti alla Basilica, mercato Equo e solidale.

 

b)    Giovedì 29 aprile 2004: Assemblea dei soci, ore 21.00 presso la sede del circolo.

c)    Festa del 1° maggio: ore 9.00 S. Messa in Basilica, a seguire, presso il circolo rinnovo tesseramento e votazione per l’elezione del nuovo consiglio. Rinfresco per tutti.

 

d)    Giovedì 6 maggio 2004: ore 21.00 presso il salone dell’Oratorio serata dibattito sul tema: “Cambiamento in atto nel mondo del lavoro”.

      •    Cambiamento in atto nel mondo del lavoro.

      •    Conseguenze per i lavoratori.

      •    Globalizzazione e flessibilità.

      •    Sfruttamento e integrazione.

 

e)    Giovedì 12 maggio 2004: ore 21.00 presso il salone dell’Oratorio, serata dibattito sul tema: “Diritti e rispetto dei diritti”.

      •    Contro il primato della forza.

      •    Concetto di persona e personalismo comunitario.

      •    Diritti civili, politici e sociali dell’uomo.

 

f)     Giovedì 20 maggio 2004: ore 21.00 presso il salone dell’Oratorio, serata dibattito sul tema: “Etica e formazione dei giovani nello sport”.

 

g)    Sabato 22 maggio 2004: Gita per tutti.

 

h)    Domenica 12 dicembre 2004: davanti alla Chiesa, Mercato Equo e Solidale.

 

 

Il circolo ACLI inoltre vi ricorda che:

 

•     Ogni Domenica di fine mese, Daria organizza al piano superiore una tombolata per tutti, la partecipazione è sempre numerosa e si svolge con tanta allegria dei partecipanti.

•     Il circolo ACLI è dotato di “SKY” per passare le serate sportive in allegria con la propria squadra del cuore. Il servizio è gratuito.

•     Il patronato ACLI è sempre disponibile ogni giovedì mattina dalle ore 8.30 alle 12.30 per il disbrigo delle pratiche pensionistiche, per la denuncia dei redditi e altro. Il servizio informazioni è sempre attivo al 030932174.

•     Al piano superiore è sempre disponibile una sala (50 posti a sedere) per riunioni di qualsiasi genere. Se qualcuno è interessato all’utilizzo della sopra citata, deve recarsi al bar del circolo e compilare l’apposito documento di richiesta, il servizio è gratuito.

Il circolo, nell’occasione del periodo Pasquale porge a tutti i suoi iscritti e familiari i migliori 

Auguri di buona Pasqua

 

 Torna al Sommario

 


dagli  oratori

Alla Breda incontro di spiritualità per giovani

L’altro malfattore: insieme nella Vita

Padre Gino parla ai giovani della nostra zona pastorale

 

Mercoledì 10 marzo 2004 un altro incontro di spiritualità ha richiamato diversi giovani verolesi e di altri paesi vicini alla Chiesa di Breda Libera, per la preghiera e la riflessione, certi che insieme al predicatore (padre Gino) avrebbero trovato motivi per ringraziare Dio della scelta che ha fatto...

 

Dopo il canto d’inizio, che fa da inno ai nostri incontri (Cerco la tua voce, del Gen Rosso), alcune invocazioni di perdono e la lettura del brano evangelico che ripercorreva gli ultimi istanti della vita di Cristo, imprimevano nel nostro cuore il desiderio di stare più vicini al Signore della vita e, quasi come i due malfattori, ci siamo sentiti partecipi di quell’evento di Grazia e di libertà. Gesù è crocifisso con due ladroni, che giustamente venivano condannati. Lui no. Eppure Lui, Dio, non ha compiuto gesti eclatanti per dimostrare di esserLo. Non è sceso dalla croce. È rimasto ed ha provato cosa significhi essere tradito, umiliato, preso in giro, abbandonato...

Se fosse sceso dalla croce? Se non fosse rimasto a tu per tu col dolore umano? Come potremmo sentirci salvati? Come potrebbe dire a noi “malfattori” buoni e meno buoni: “Oggi sarai con Me in Paradiso”?

Ci fa capire tanto questo Signore che, morendo, dà la vita; perdendo, vince.

 

L’incontro è stato strutturato anche attorno alla proiezione di alcune immagini in diapositive che commentavano le letture e aiutavano l’adorazione eucaristica che seguiva alla meditazione di P. Gino. Anche questa volta c’è stata l’opportunità della condivisione in un gruppo e la confessione individuale.

 

Al termine dell’incontro i giovani di Verolanuova hanno consegnato il segno - simbolo dell’incontro: il dado della carità, così da continuare nel nostro quotidiano quella carità incontrata sulla croce con Gesù. Su ogni “faccia” del dado, infatti, compare l’invito di Cristo: Ci amiamo a vicenda; amo il nemico; amo per primo; amo Gesù nell’altro, etc.

Nel salone a fianco della Chiesa ci siamo salutati e riscaldati con un piccolo rinfresco, dandoci l’appuntamento a sabato 3 aprile, per la Processione delle Palme col Vescovo.

 

don Valentino

e i giovani di Verola

 

 

Torna al Sommario



Rogo della Vecchia

Al banco degli imputati tre temibili vecchine

A metà Quaresima l’Oratorio ha raccolto grandi e piccini per la bella e simpatica tradizione della “Vecchia”. Con musiche medioevali e la nostra magnifica banda la serata è riuscita benissimo, addolcita, oltre che dalla simpatia, anche dalle numerose frittelle e torte che i verolesi non hanno mancato di offrire: grazie a tutti! Un grazie speciale ad alcuni pensionati che hanno costruito il “fantoccio della vecchia”, ad alcuni ragazzi del gruppo animazione che si sono preparati per il processo e a tutti

Alla fine la “vera vecchia” è stata condannata al rogo, con diversi capi d’accusa... Lei però non ha mancato di “fare testamento” con ben 13 lasciti (!!!) Ce n’era proprio per tutti.

Quest’anno abbiamo processato 3 vecchie... Come andrà a finire?

 don Valentino e don Paolo

 

 

 Torna al Sommario



L’Oratorio Maschile di Verolanuova organizza una gita a

 

Aquileja - Grado

1° maggio 2004

 

Programma

 

Ritrovo: alle ore 6.00 in piazza della Chiesa, sistemazione sul pullman GT e partenza in direzione Aquileja - Grado. All’arrivo, incontro con la guida e visita della città.

 

Mattinata: visita alla Basilica di Aquileia e al Battistero. Visita alla Basilica di Grado.

 

Pomeriggio: giochi sulla spiaggia. Alternative: Passeggiata alla scoperta della Cittadina, visita all’isola di Barbana con il vaporetto.

 

Pranzo al sacco, con possibilità di pranzare al ristorante.

In caso di pioggia pranzo al sacco presso l’Oratorio parrocchiale di Grado.

 

Rientro in serata.

 

Quota di partecipazione e 20,00

Quota di iscrizione e 10,00

 

La quota comprende:

-     Viaggio A/R in pullman GT

-     Guida come da programma

 

Le iscrizioni si ricevono presso le Rev.de Suore entro il 28 aprile 2004

Il branco

 

 Torna al Sommario


  

 

Un’E-mail per la vita

 

Fabianaevangelista@virgilio.it

Venerdì 13 febbraio 2004 ore 13.07

Oggetto: Comunicazione per Maddalena

 

Cara Maddalena,

volevo comunicarti che il tuo palloncino è arrivato domenica alle ore 16 in una casa a Piangipane, un paese vicino a Ravenna.

 

Ciao.

 

Torna al Sommario

 


 

La domenica sera preghiera e cineforum con il gruppo OFS

 

Quaresimali 2004

In quaresima la proposta dei quaresimali ha trovato buona accoglienza

di don Valentino

Si sono da poco conclusi gli incontri quaresimali che avevano l’intento di un cammino spirituale verso la santità, grazie all’esempio dei Santi stessi.

Abbiamo cominciato con Ester, la donna biblica che, divenuta moglie del re Assuero, è l’esempio di donna di fede, buona, giusta, coraggiosa, che sa usare come arma a servizio del bene queste sue qualità. Ella è lo strumento nella mani di Dio per la salvezza del popolo giudeo, votato allo sterminio, a causa della gelosia e sete di potere di Aman, il consigliere del re.

Con il film “State buoni se potete” abbiamo conosciuto più da vicino il Santo della gioia e della gioventù: S. Filippo Neri. In una Roma cinquecentesca in cui convivono santi e peccatori, “Pippo buono” (così chiamato dai suoi ragazzi) riesce a mantenere una chiara lucidità nel vedere il diavolo tentatore nelle varie vicende della vita, anche nel momento in cui il Papa vorrebbe farlo Cardinale, principe della Chiesa.

S. Caterina da Siena, patrona d’Italia insieme a S. Francesco, ci ha parlato dell’impegno cristiano e dell’amore per il prossimo, vissuto anche a livello politico e... cristianamente politico. La sua radicalità evangelica, iniziata con la visione di Gesù fin da piccola (pur avendo sua madre che le impediva di entrare in monastero) e la sua fama di “Santa senese” riescono a trasformare la vita delle persone e a contribuire alla pace in Italia.

Francesco è il difensore della giustizia ma anche l’uomo di Dio, è l’uomo peccatore che si lascia convertire da Dio ed arriva a essere il poeta della creazione e della bellezza del Vangelo “senza sconti”: ecco le promesse di povertà, obbedienza e castità.

Ogni nostro incontro è iniziato con la preghiera della Compieta nella Chiesa delle Suore; la presentazione e la condivisione, subito dopo il film.

Davvero sempre numerosa la partecipazione e vivaci le condivisioni. Ringrazio il gruppo francescano per aver contribuito all’iniziativa che, gettando luce sulla vocazione di tutti alla santità, ha anche permesso di camminare come comunità, di domenica in domenica, verso la Domenica senza fine, la Pasqua di Gesù.

 Torna al Sommario

 


La cena del povero

Martedì 9 marzo, in una bella e mite serata primaverile, nel salone dell’Oratorio, “Cena del Povero”.

All’arrivo di frate Massimo, frate Pietro, frate Gigi e frate Arturo, le porte del salone sono state aperte alla sessantina di persone intervenute ad incentivare questo momento di fede.

L’effetto scenico offerto dalla preparazione della fraternità verolese, coadiuvata da don Valentino, è stato all’altezza della spiritualità del momento.

Tre lunghissimi tavoli nella suggestiva penombra di un centinaio di fiammelle accese, una splendida immagine di nostro Signore, al centro, su drappi rossi, il crocifisso francescano ed in sottofondo le note di “Fratello sole, sorella luna”... L’emozione si poteva toccare!

La recita dei vespri è stato il momento più intenso: Salmi, inni e cantici vissuti con manifesta partecipazione di tutta l’assemblea.

A rispetto del digiuno corporale delle “...esortazioni ai fratelli e sorelle della penitenza” (dalle lettere di San Francesco), per cena c’era una semplice, ma ottima, minestra cucinata con tanta dedizione dalle sorelle della fraternità.

Frate Pietro ha sottolineato che anche un semplice ma nutriente pasto come questo, tanti nostri fratelli meno fortunati, siano essi africani, indiani e di qualunque altra etnia, non l’hanno e, forse, non l’avranno mai.

La rinuncia per una sera ad una cena più ricca ed il “devolvere” l’equivalente ad una causa come quella della costruzione di scuole nel Gibuti, ci ha fatto sentire più consci della nostra missione nel nome del Signore e con l’aiuto di san Francesco: Amare il prossimo.

Insieme abbiamo cantato, con umiltà pregato e con entusiasmo partecipato all’impegno verso i nostri fratelli del Gibuti. Per tutta la serata la grazia del “Santo” ha permeato l’aria ed ha portato il suo frutto: abbandonare il peso della divisione favorendo la comunione col nostro prossimo, chiunque esso sia.

La preghiera della pace recita: “...Signore, fa di me uno strumento della tua pace  ...poiché è dando che si riceve...”; con questo spirito la fraternità di Verolanuova continua nel cammino dell’approfondimento del Vangelo come ci ha insegnato San Francesco.

Comunità Francescana “Santa Chiara” Verolanuova

 

Torna al Sommario


Oratorio Sport

calcio

Con l’arrivo della primavera torna a sbocciare la squadra di calcio del nostro Oratorio, che nelle ultime partite ha mostrato evidenti segnali di ripresa, mettendo in luce tutte le sue qualità, ed alimentando il rammarico per ciò che avrebbe potuto essere se solo la squadra fosse riuscita a giocare come sa anche nei mesi precedenti. Ma è inutile piangere sul latte versato e con la giusta mentalità i ragazzi hanno ripreso a correre in campionato e anche se la vetta è ormai lontana, mirano ad ottenere un piazzamento quanto più prestigioso possibile nella classifica del torneo. Analizzati rammarichi per il passato e speranze per il futuro, passiamo ora ad osservare nel dettaglio le partite di questo ultimo periodo. Nell’ultimo articolo vi avevamo raccontato di un Grazioli-super nella partita contro il S. Polo, ebbene la musica non è cambiata... infatti il giovane centrocampista ha dimostrato di essere in gran forma anche nelle successive uscite contro Calvisano e Isorella (addirittura 4 reti, tutte di pregevole fattura, per lui in quest’ultima sfida), nelle quali i ragazzi di mister Oliva hanno ottenuto rispettivamente un buon pareggio in trasferta (3-3 il risultato finale) e una straordinaria vittoria (6-5), al termine di una sfida molto tesa con ben tre espulsi, contro una delle squadre più forti del campionato, che prima di scendere in quel di Verola non aveva ancora assaporato il gusto amaro della sconfitta. La settimana successiva, pur priva dell’attaccante Amighetti e dello stesso Grazioli, squalificati, il “Gaggia” è andato a vincere corsaro in trasferta a Leno, chiudendo il discorso già nella prima frazione con la doppietta di Bartolini e le reti di Stamera e Tomasoni, che rendevano inutile la rete dei lenesi. Ora i ragazzi possono certamente guardare più tranquilli e sereni al futuro, e giocarsi al meglio le ultime due partite in campionato, ricaricando le batterie in vista della probabile partecipazione alla coppa primavera, manifestazione nella quale la nostra squadra aveva ben figurato nella scorsa stagione, uscendo solo ai quarti di finale.

Roberto Moscarella

 

Torna al Sommario


 

Csi - Acli Verolanuova

Come ogni attività che volge al termine anche il campionato dell’Acli Verolanuova è giunto al rush finale e noi ci apprestiamo per dovere di cronaca a trarre le nostre conclusioni e dare i nostri giudizi. Iniziamo col dare un “ 8” alla squadra per l’impegno generale che ha dimostrato, sia per i risultati sia per la continuità che i ragazzi hanno dimostrato durante tutto l’anno, nelle partite come negli allenamenti. Tutti hanno dimostrato un forte attaccamento alla maglia. Un “6+” al pubblico che è sempre accorso più o meno numeroso alle partite casalinghe, mentre un “ 7” agli ultras che ci seguivano e sostenevano anche in trasferta. Un “5-“ ai palloni in dotazione per gli allenamenti sperando in una loro futura sostituzione e facendo appello quindi a qualche futuro sponsor disposto a farci un gradito regalo, non solo a noi ma a tutto il gruppo sportivo dell’Oratorio. Un “ 7” all’allenatore per aver guidato una squadra, gia forte in partenza, (un “ 8” per il tasso tecnico del gruppo) ad alti livelli, raggiungendo le prime posizioni fin da subito e sperando ancora nel raggiungimento della vetta in queste ultime gare. Passando infine alle valutazioni tecniche, un “ 9” alla difesa che si è sempre dimostrata all’altezza di ogni situazione rivelandosi una delle migliori del campionato. All’attacco invece un “9-“. Un voto ottimo, come le prestazioni, ma intaccato solo da quel “meno” che è dovuto ai cartellini arrivati ultimamente. Dopo tutti questi voti vorremmo concludere questo articolo con l’augurio e la speranza di rivedere anche il prossimo anno questa squadra che ha tenuto alto il nome del nostro Oratorio sul campo e ha ben impressionato nelle prestazioni come nel comportamento, incrementando la presenza di giovani in Oratorio... Un saluto e un grazie a tutti!

 

Torna al Sommario


 

le nostre rubriche

verola sport

a cura di Roberto Moscarella

CALCIO

Pubblichiamo anche questo mese risultati e classifiche delle squadre di calcio del Gruppo Sportivo Verolese:

 

Eccellenza- girone C

24a gior. (22.02.04) Verolese - Boca Junior    n.d

25a gior. (29.02.04) Darfo Boario - Verolese  1 - 1

26a gior. (07.03.04) Verolese - Calcio Spino  1 - 1

27a gior. (14.03.04) Codogno - Verolese    3 - 2

28a gior. (21.03.04) Verolese - Castellana    n.p.

29a gior. (28.03.04) Salò - Verolese    n.p.

Non sarà certo un Marzo da ricordare quello di quest’anno per la Nuova Verolese, che infatti non è riuscita ad invertire la tendenza negativa iniziata già a Febbraio con le sconfitte patite con Caravaggio e Bedizzolese e coi deludenti pareggi di Bagnolo e Suzzara; anzi, al contrario, nell’ultimissimo periodo i bianco-blù hanno ulteriormente peggiorato il trend negativo, non riuscendo (come speravano i tifosi) a dar seguito al buon risultato ottenuto a Darfo contro una squadra molto quotata, ma pareggiando in casa col modesto Calcio Spino e perdendo in quel di Codogno, contro un avversario parso ai più non trascendentale. Proprio quest’ultimo risultato è costato la panchina a mister Pasquetti, che la società ha deciso di sollevare dall’incarico di allenatore, visto che la squadra, oltre ai risultati, sembrava aver ormai perso anche quel gioco organizzato e a tratti spettacolare, mostrato nei mesi passati. La squadra è stata ora affidata a Franco Pancheri, nella speranza che un nuovo mister possa ridare entusiasmo a tutto l’ambiente, ma soprattutto riportare il sereno ad una classifica che si sta facendo sempre più cupa e minacciosa. Il 21 di questo mese si è disputata la partita tra la “nostra” Verolese e la Castellana dei “nostri” Dario Bettoncelli e Morris Geroldi. Prima di questa gara Panina e compagni occupavano l’11a posizione in classifica con 28 punti.

 

Juniores regionale - girone M

21a gior. (06.03.04) Codogno - Verolese    1 - 1

22a gior. (13.03.04) Verolese - Castelpusterlengo   0 - 3

23a gior. (20.03.04) Cicopieve - Verolese    n.p.

Posizione della squadra in classifica generale dopo 22 giornate (ma la gara del 28.02.04, rinviata causa maltempo dovrà esser recuperata): 6° posto con 36 punti.

 

Allievi - girone A

18a gior. (07.03.04) Pralboino - Verolese   n.d

19a gior. (14.03.04) Verolese - Calvina     4 - 4

Posizione della squadra in classifica generale: 8° posto con 18 punti.

 

Giovanissimi - girone B

17a gior. (06.03.04) Nuova S.Paolo-Verolese       2 - 0

18a gior. (13.03.04) Verolese-Pompiano     0 - 1

Posizione della squadra in classifica generale: 7° posto con 23 punti.

 

basket

Ed ora ci occupiamo nuovamente delle nostre due squadre di basket, che tante soddisfazioni ci stanno regalando nei campionati di Promozione e Prima Divisione. In particolare nell’ultimo periodo ha brillato la squadra di mister Marco Califano che ha ottenuto 3 vittorie nelle ultime 4 gare disputate, confermandosi una delle maggior indiziate a vincere il campionato o quantomeno ad ottenere un buon piazzamento ai play-off, in modo da aver poi il vantaggio del “fattore-campo” nelle gare-spareggio. Artefici principali dei successi della squadra senza dubbio sono Fabio Bellomi e Roberto Tomasini, due giocatori degni di particolare menzione, in un gruppo di ragazzi tutti comunque bravi e disponibili. Ecco il quadro completo dei risultati delle nostre due squadre, relativo alla seconda parte del mese di Febbraio e alla prima parte di quello di Marzo:

 

Cat. Promozione:

20.02.04: Cavasport - Verolese     65 - 67

27.02.04: Verolese - Sansebasket    71 - 77

06.03.04: Riposo

13.03.04: Verolese - Basket Amatori   70 - 64

 

Cat. Prima Divisione:

25.02.04: Verolese - Bozzuffi  87 - 60

04.03.04: Gilbertina - Verolese      74 - 60

11.03.04: Sansebasket - Verolese     54 – 58

 

Torna al Sommario


Lo sport verolese... nella rete

Gruppo Sportivo Verolese:
è stato attivato il nuovo Sito Internet che presenta le squadre delle varie discipline e le strutture sportive della nostra comunità. Il sito è ricco di informazioni per tutti gli appassionati di Atletica leggera - Bocce - Calcio - Ciclismo - Ginnastica artistica - Motociclismo - Nuoto - Pallacanestro - Pallavolo - Pesca - Tennis. Una sezione è dedicata anche al  Cadignano Calcio. Alcune parti sono ancora in costruzione ma il sito è ben fatto e sicuramente molto promettente.
L’indirizzo è: www.gsverolese.it

Nuova Verolese Calcio:
per i tifosi e per i curiosi del calcio di casa nostra, suggeriamo una visita al sito:
www.nuovaverolesecalcio.it

GS Verolese Basket:
e per finire, merita una visita il sito realizzato da alcuni giovanissimi giocatori della pallacanestro locale. Questo è l’indirizzo:

http://digilander.libero.it/gsverolese/index

 

Torna al Sommario


Per te casalinga...

a cura di L.D.B.

Siamo nella stagione che porta, in abbondanza, verde e fiori. Per questo desidero soffermarmi su un fiore che conosciamo tutti, che ci sembra di conoscere da sempre, di averlo visto ovunque, di sapere tutto sul modo di coltivarlo e curarlo... un fiore molto comune ma anche molto bello: il geranio.

Ricordo quante volte, durante i miei soggiorni estivi in montagna, rimanevo estasiata davanti a splendide cascate di variopinti gerani che ornavano finestre e balconi.

I gerani sono molto robusti, resistenti alla siccità, facilmente adattabili ma, per questo, non bisogna abbandonarli totalmente a se stessi, altrimenti avremo solo pianticelle spelacchiate e brutte. Quando, dopo l’inverno, questo fiore viene riportato all’aperto, abbisogna di una buona potatura per eliminare tutta la parte che appare secca e raggrinzita, necessita di fertilizzante e di una buona annaffiatura.

Se si desiderano nuove piantine, bisogna interrarle in vasi di terracotta, assicurandosi che il vaso non abbia il foro ostruito per permettere alla pianta un buon drenaggio.

Se le piante sono negli stessi vasi già da qualche anno, è necessario provvedere al nutrimento della terra con appositi fertilizzanti, all’inizio della primavera ed almeno un paio di volte in estate.

Il geranio ha scarsa esigenza d’acqua ma, se si trova in pieno sole, la necessità diventa più sentita fino ad arrivare ad annaffiature anche giornaliere. È bene evitare di bagnare le foglie perché non sopportano l’umidità.

Le malattie: non sono frequenti quelle da afidi, pidocchi e ragnetto rosso, mentre può verificarsi, abbastanza spesso, quella da muffa che attacca la parte inferiore delle foglie se vengono bagnate; si può combattere soffiando dello zolfo su tutta la pianta. Se le foglie ingialliscono denunciano una malattia delle radici, perciò si deve togliere la pianta dal vaso, curare le radici immergendole in una apposita poltiglia e cambiare totalmente il terriccio.

Se i vasi saranno tenuti all’ombra, si avranno più foglie che fiori, se a troppo sole si rischia di avere delle piante con poca vegetazione; l’ideale, soprattutto nei mesi di luglio e agosto, sarebbe un posto luminoso ma a mezz’ombra.

Le varietà dei gerani, da noi più conosciute, sono: il geranio zonale, il geranio edera ed il geranio Leopoldo.

Porto a termine l’argomento “mela” del mese precedente, con alcuni consigli della nonna:

-     Una tisana preparata con tre mele finemente affettate e lasciate in infusione in un litro d’acqua bollente, bevuta durante la giornata, ha effetto diuretico, antireumatico e antiartritico.

-     Se hai bruciori di stomaco, mangia una mela grattugiata o frullata.

-     Per evitare la carie dentale, lascia che i bambini, anche piccoli, mordano una mela, magari a spicchi, sin dalla crescita dei primi dentini.

-     Se hai la diarrea, grattugia una mela, lasciala annerire perché ossidata ha più efficacia e mangiala a stomaco vuoto, mentre, se sei afflitto da stitichezza, cuoci alcune mele nel vino, aggiungi due cucchiaini di miele e mangiale la sera prima di coricarti.

-     Se i tuoi occhi sono irritati coprili con due sottili fette di mela per un quarto d’ora; sciacqua con acqua di rose.

-     Sulla pelle ben detersa del viso, applica alcune fette di mela strofinando leggermente per un quarto d’ora; sciacquati con acqua tiepida.

 

 

Il mondo è più affamato di bontà che di pane.

 

 

 Torna al Sommario



Arte & cultura

Le poesie di Rosetta

Solo Cristo è riuscito a vincere la morte e a farci gustare la gioia della Resurrezione. Ma anche noi, in nome suo, possiamo risorgere da qualsiasi affanno terreno o

Basta volerlo fino in fondo. Basta guardare in alto.

Buona Pasqua a tutti!

 

Risorgere

 

In gesto antico hai ripiegato

nel sepolcro il sudario

- timbro d’un volto affranto dal dolore -

e con tocco leggero,

rotolata la pietra dalla tomba,

sei tornato alla vita.

 

Se non avessi

rivelato a Maria

quel mistero di gloria,

spezzato il pane a Emmaus

o invitato Tommaso

a stendere la mano sulle piaghe,

non avremmo creduto

al Tuo essere Dio

sopra ogni tocco di fragilità,

sopra ogni umana considerazione.

Non avremmo creduto

al miracolo vivo

della Resurrezione,

non avremmo gioito nel saperti

rubato al buio

d’ogni morte terrena.

 

Perdona, o Cristo,

questa Fede imperfetta

e donaci l’ardire di risorgere,

oltre ogni dubbio occulto,

oltre ogni Croce.

 

Torna al Sommario


Storie Verolesi

“La giustizia”

Quando Verolanuova era un centro amministrativo di maggiore rilievo, disponeva anche di una Pretura, verso la quale confluivano gli abitanti di ventun comuni, con la speranza di ottenere una sollecita ed efficace giustizia. Erano quelli altri tempi e tali speranze, negli anni della ricostruzione seguiti al termine della guerra, venivano talvolta esaudite, il ché oggi purtroppo non si verifica più. Prima del 1960 la Pretura aveva sede dove, attualmente, si trova l’agenzia della Banca Intesa, già Cariplo, all’angolo tra via Zanardelli e via Garibaldi. Il palazzetto, non del tutto in buone condizioni a causa dell’usura del tempo, si protendeva verso la strada, retto da un portico a due pilastri, e faceva da contrappunto a quell’altro portico situato sulla stessa via verso piazza Malvestiti, per intenderci, verso la piazzetta della Chiesa. Vi si accedeva attraverso un vasto atrio e si saliva poi per due rampe, l’una a destra e l’altra a sinistra. Al di sopra del portico vi era la sala delle udienze, con la sua brava cattedra eretta su di una pedana, il posto a destra per il Cancelliere ed a sinistra per il Pubblico Ministero, mentre un basso steccato in legno delimitava la zona riservata al pubblico.

In quel tempo, i giudici, all’inizio della loro carriera, dovevano necessariamente compiere un tirocinio di almeno due anni in Pretura, per poter poi accedere al Tribunale. Avveniva così che si succedevano, assai rapidamente, giovani magistrati di diversa provenienza regionale, fra i quali spiccava, per la sua simpatia, uno di loro proveniente dall’Irpinia, per sua natura radicalmente incapace di intendere le dissonanze del dialetto bresciano, tanto che, il Pubblico Ministero di turno, doveva fargli da interprete. Frequentatori abituali della Pretura, specialmente d’inverno per rimanere al caldo, erano due personaggi molto noti, che avevano, nella loro vita, abusato un tantino del succo dell’uva. Costoro vivevano permanentemente in uno stato di splendida esaltazione euforica e così, quando il Pretore entrava in aula, paludato nella sua toga, tutta nera e ricca di pendagli dorati, credevano di essere in Chiesa e si inginocchiavano sul pavimento, facendosi ampi segni di croce. Ed invece, quando un giovane avvocato, assai eloquente e fervoroso, dava corso alla sua colorita arringa, i due dapprima si commuovevano, poi singhiozzavano ed infine, piangendo a larghe lacrime, si abbracciavano appassionatamente.

A piano terra del palazzetto vi era uno stretto corridoio che portava in un cortiletto, attraverso il quale venivano condotti in manette i condannati, in modo da raggiungere la prigione mandamentale senza essere visti. Attraversato il cortiletto e, superata una porta fermamente sprangata, si perveniva al luogo di detenzione, costituito da due stanze dalle finestre sbarrate, site a confine con l’asilo delle suore di via Zanardelli. Accanto alle due stanze vi era l’alloggio del custode, il quale, non solo aveva l’incarico istituzionale di sorvegliare i detenuti, ma doveva anche somministrare loro i pasti che, per comodità di tutti, venivano solitamente consumati alla sua stessa tavola. Specialmente negli ultimi anni, quando il custode, avanti nell’età e malfermo sulle gambe, si reggeva a fatica, ogni tanto un prigioniero tagliava la corda, saltando il muro che lo divideva dal cortile, ma veniva presto riacciuffato dai Carabinieri e tradotto nuovamente in carcere, con l’aggravante di una nuova condanna per il fallito tentativo di raggiungere la libertà, ma con grande sollievo del custode e dell’intera popolazione. Si giunse in tal modo al 1960, allorquando l’Amministrazione Comunale decise di demolire la vecchia Pretura ed il portico antistante, per costruirne una nuova nel palazzo Comunale, fra le più aspre contese mosse da coloro che, forse anche a ragione, ritenevano che così si sarebbe deturpato l’intero complesso medioevale.

Il nuovo edificio, tuttora esistente e destinato oggi a sede del Giudice di Pace, venne inaugurato, nientemeno, che dal Cardinale Montini, il futuro Papa Paolo VI, il quale, giunto a Verolanuova per un congresso Eucaristico, dopo le funzioni religiose, aveva tenuto una apprezzata omelia nella piazza grande, preceduto da un fervido saluto del sindaco del tempo, il Dott. Enrico Bragadina, il quale gli aveva porto il reverente omaggio della popolazione. Tutti si erano poi recati alla nuova Pretura, seguiti da un codazzo di magistrati venuti da Brescia e lì, il futuro Papa ed il Sindaco, scambiandosi una forbice, avevano tagliato il nastro tricolore che ne impediva l’ingresso, dando, in tal modo, senso concreto all’operazione di apertura. Il Cardinale aveva, subito dopo, donato un crocefisso d’argento, da appendere al di sopra della cattedra, là, nella sala d’udienza, dove si leggeva “La legge è uguale per tutti”.

La Pretura cessò di funzionare fra il 1990 ed il 1995, a seguito di un provvedimento ministeriale che, in dispregio del principio che la giustizia doveva mantenersi a stretto contatto con il popolo, aveva abolito tutte le sedi suburbane per concentrare il tutto in città.

Non si sa che fine abbia fatto il crocefisso papale, ma certo la sua scomparsa non ha provocato quelle reazioni che attorno al sacro simbolo si sono verificate un poco in tutta l’Italia, fra i contendenti delle due opposte fazioni, fortunatamente con la prevalenza di coloro che insistevano perché rimanesse, ben in vista, a sorreggere la fede comune.

V.B.

 

Torna al Sommario



varie - cronaca

Università Aperta

Il 30 marzo scorso chiuso il XV anno

Là dove varie iniziative sono nate e morte nello spazio di un mattino, l’Università Aperta ha, invece, consolidato la sua posizione di eccellenza. Relatori prestigiosi e una crescita qualitativa di contenuti, attinenti anche alle nuove realtà sociali, hanno contrassegnato quindici anni di un’attività che si è fatta via via  sempre più intensa e ricca di suggestioni culturali.

Per festeggiare degnamente questo invidiabile traguardo, ma soprattutto colui che tanto si è impegnato per raggiungerlo, ci sembra opportuno ricordare parte dell’articolo apparso sul “Giornale di Brescia” il 29 febbraio 2004.

 

“Università Aperta di Verolanuova, ovvero l’università del maestro Rino Bonera, senza che questa sia una semplificazione. Non si fatica infatti a riconoscere nel maestro Bonera l’anima di questa università che, per non pochi motivi, merita attenzione nel variegato quadro delle iniziative culturali, con sfondo sociale, promosse da più amministrazioni negli ultimi anni.

 

Uno dei motivi per i quali l’Università Aperta di Verolanuova spicca tra le altre “università” è la sua longevità, considerato che Rino Bonera la fondò, con amici e appassionati, ben quindici anni fa, risultando un unicum nella Bassa e oltre.

Da allora investì energie ed entusiasmi per promuovere informazione e cultura, impegnata a non mancare agli appuntamenti che da subito suscitarono interesse in paese e non solo.

 

Non per nulla - e anche questo è motivo di attenzione - da quindici anni la frequenza agli incontri, da metà ottobre a marzo, va al di là delle più comuni aspettative, contando oltre cento persone ogni volta, tenendo presente che gli appuntamenti sono due la settimana. Insomma, un’Università Aperta vitale, che ha raccolto consensi difficilmente immaginabili altrove.

Infine, importante nell’analisi del “fenomeno” Università Aperta di Verolanuova, che si avvale del fattivo sostegno dell’Amministrazione Comunale, è la formula riferita al modo di proporre gli argomenti di approfondimento.

 

Il maestro Rino Bonera e il Gruppo Dirigente programmatore hanno scelto di piluccare ovunque, nel campo dello scibile, dalla storia all’arte, dalla letteratura alla musica e alla cultura dialettale e locale, offrendo anche  interessanti pubblicazioni. L’ultima, in ordine di tempo, è “Cecilia Tibaldini Lenzi: poetessa verolese 1872-1921, di Enrica De Angeli e Franca Vergine, presentata lo scorso mese. Un atto dovuto, quasi, nei confronti di un personaggio non minore della comunità”. (l. a.)

 

Dal 1989 ad oggi sono stati pubblicati sui quotidiani provinciali (“Giornale di Brescia” e “Brescia Oggi”) altri articoli che hanno ripercorso la storia dell’U.A.V. e sottolineato la rilevanza di questa esperienza culturale, rimasta unica nella Bassa per molto tempo.

Quest’ultimo testo, tuttavia, è stato scelto sia per motivi cronologici, sia per l’ampiezza dell’analisi, sia perché più di ogni altro stigmatizza il ruolo del maestro Bonera verso il quale tutti noi siamo debitori per averci offerto numerose occasioni di crescita anche umana. Grazie, Maestro!

Grazie, cari soci: la vostra assiduità e la vostra affettuosa partecipazione sono state, per così dire, il carburante che ha alimentato la fiducia nella validità di questo progetto.

 

Enrica De Angeli

 

Torna al Sommario


Vigili del Fuoco Volontari

Inaugurazione del nuovo distaccamento

Per conoscerci meglio...

Per i cittadini verolesi la presenza dei “pompieri” è ormai una realtà scontata che fa parte della nostra storia. Infatti, i primi documenti ufficiali risalgono al 1936. Pochi comuni possono vantare di avere nel proprio territorio un distaccamento di Vigili del Fuoco da così tanto tempo. Da allora un gruppo più o meno numeroso di volontari ha sempre prestato il proprio servizio con passione e professionalità, non solo a Verolanuova ma anche in molti comuni della bassa bresciana (Manerbio - Offlaga - Quinzano - Pontevico - S. Gervasio - Alfianello) e in caso di necessità come supporto al Comando di Brescia.

Se ci fosse bisogno di noi è sufficiente chiamare il 115 che provvederà immediatamente ad allertare il nostro distaccamento.

 

Tramite un cercapersone, che da anni ha sostituito la vecchia sirena, il centralinista contatta la squadra di turno che è in grado di garantire la partenza entro 3 - 4 minuti, 24 ore su 24 e 365 giorni l’anno.

Attualmente siamo in 24; 5 nuove leve sono in attesa di iniziare il corso di addestramento che si tiene periodicamente presso il Comando di Brescia per diventare Vigili del Fuoco operativi a tutti gli effetti.

Disponiamo di particolari automezzi: il camion APS 160 accessoriato con autobotte, divaricatore, gruppo fari, pompe, scale, autoprotettori e la campagnola con motopompa carrellata. In questo modo siamo in grado di intervenire in caso di incidenti stradali, infortuni sul lavoro, incendi, allagamenti, cattura rettili, ricerca e soccorso a persone, bonifica calabroni e api. Nel 2003 siamo intervenuti per ben 315 volte di cui 172 incendi, 73 incidenti, 6 allagamenti e 64 interventi di varia natura.

 

Una volta al mese, la domenica pomeriggio, ci ritroviamo per l’addestramento pratico e teorico necessario per tenerci aggiornati sulle tecniche di soccorso.

Ora dopo molti anni di sistemazione precaria, grazie all’Amministrazione Comunale, disponiamo di una nuova sede situata in Via Lenzi, 65 dove è stata ristrutturata la vecchia cascina Fornaci.

Rispetto al precedente distaccamento di Via Grimani, l’attuale sede è molto più funzionale in quanto dispone di un ampio piazzale di manovra, tre autorimesse, spogliatoi maschili e femminili, una sala operativa, una sala riunioni e una cucina d’emergenza per le squadre che si alternano in caso di interventi prolungati come gli incendi nei cascinali o gravi calamità.

Questo rappresenta un atteso e importante miglioramento della nostra attività, pertanto ci sembra doveroso rendere partecipe del nostro entusiasmo tutta la cittadinanza di Verolanuova e non solo, quindi siete tutti invitati all’inaugurazione della nuova sede dei Vigili del Fuoco Volontari di Verolanuova.

 

Vi aspettiamo numerosi al nuovo distaccamento in Via Lenzi, 65 il prossimo 1° maggio 2004.

 

Programma della manifestazione

ore   9.15:    Partenza del corteo dal Palazzo Comunale attraverso Piazza Libertà, Piazza Malvestiti, Via Garibaldi, Via Sandri, Via Verdi e Via Lenzi. Accompagnati dalle autorità, dai rappresentanti di varie associazioni di volontariato verolesi, dalla Fanfara di Brescia e dal complesso bandistico Stella Polare di Verolanuova

ore 10.15:     Taglio del nastro al suono della vecchia sirena. Benedizione del distaccamento. Alzabandiera. Ringraziamenti. Celebrazione della Santa Messa

ore 12.30:     Aperitivo per tutti. Pranzo per i volontari e le autorità

ore 14.15:     Varie manifestazioni: Scale italiane a ventaglio e controventate. Simulazione incidenti con intervento dell’eliambulanza (salvo motivi di emergenza). Salto nel telo. Rinfresco per tutti. Possibilità per i bambini di provare gli automezzi e le attrezzature dei pompieri con foto ricordo

ore 21.00:     Serata danzante con orchestra

Per questa occasione è nata l’associazione Amici dei Vigili del Fuoco Volontari di Verolanuova il cui scopo è quello di sostenere i nostri pompieri e, come sapete, gli amici e le amiche non sono mai abbastanza!

Per saperne di più rivolgetevi allo stand il giorno dell’inaugurazione.

 

Torna al Sommario


La Galleria dei ricordi...

Porte aperte alla Casa di Riposo

Buongiorno a tutti, siamo ancora noi, le animatrici della casa di riposo. Vi ricordate? La volta scorsa vi abbiamo lanciato in un viaggio virtuale che continueremo, per suscitare in voi la voglia di curiosare all’interno delle nostre mura.

Il nostro messaggio vorremmo tanto che non rimanesse solo ed esclusivamente nella vostra mente durante la lettura, ma ci auguriamo che anche i vostri occhi possano vedere la nostra realtà e, perché no?, le vostre parole possano dare conforto e sorrisi ai nostri ospiti.

La seconda tappa del viaggio prevede che nella valigia vi sia un abbigliamento sportivo ed inoltre la forza di muovervi, perché vi vogliamo mostrare la nostra fisioterapia.

Buon viaggio!!!

 

All’interno della nostra struttura opera un buon team di fisioterapisti e massoterapisti in continuo aggiornamento, che ha partecipato e partecipa tutt’ora a corsi di diverso tipo: chi per dolori cervicali e lombari, correzioni posturali (miglioramento delle posizioni scorrette), riabilitazione in traumi sportivi, rieducazione della spalla, bendaggio funzionale, linfodrenaggio e corsi riguardo al trattamento dell’anziano istituzionalizzato e non. L’attività svolta nelle nostre due palestre (casa albergo ed infermeria) ha inizio per gli ospiti interni alle ore 7.45 sino alle ore 17.00 del pomeriggio, per dare a tutti la possibilità di potenziare le proprie capacità residue, infatti vi sono momenti per la deambulazione, per la ginnastica al letto ed una vera e propria riabilitazione in palestra attraverso l’utilizzo di vari strumenti (ciclette, parallele, spalliere...) e non mancano macchinari per terapie fisiche: elettroterapia (tens, ionoforesi, diadinamiche...), radarterapia, laserterapia, magneto ed elettromagnetoterapia, ultrasuonoterapia, massoterapia, bioptron.

Oltre all’aspetto tecnico l’attenzione e il lavoro dei fisioterapisti si concentra alle relazioni che si instaurano con gli ospiti, favorendo un clima sereno e di collaborazione e partecipazione con essi e con i propri parenti. È ritenuto fondamentale il grosso apporto dato dal parente, il quale mantiene contatti frequenti con gli operatori, per conoscere ed essere partecipe dell’evoluzione del proprio congiunto per un completo benessere.

È per questo motivo che al momento dell’ingresso di un ospite si procede attraverso un anamnesi accurata della sua situazione fisica per poi procedere al percorso riabilitativo.

Siamo tutti consapevoli che il nostro operato di professionisti si arricchisce dell’esperienza del parente che è insostituibile.

Capita spesso che i parenti si stupiscano piacevolmente dei progressi ottenuti o ottenibili grazie al lavoro dei fisioterapisti.

Ogni giorno si svolgono attività di gruppo e individuali grazie alla valutazione da parte di due consulenti fisiatri, ma non solo, dato che, per ogni ospite viene steso, attraverso un lavoro multidisciplinare, un piano di assistenza individuale in cui partecipano: fisioterapisti, medici, animatrici, infermieri, ausiliari, capo sala. (p.a.i)

Questo risulta uno strumento valido per finalizzare l’assistenza ad personam ed inoltre da questa analisi approfondita emergono anche le indicazioni riabilitative.

 

Trattamenti per gli esterni: dalle 8.30 alle 9.30, dalle 11 alle 12, dalle 12 alle 16.30.

Questo servizio può essere usufruito da qualsiasi persona e si fa in modo che la risposta sia immediata rispetto alla domanda (non vi è lista d’attesa).

Per accedere serve la ricetta da parte del medico curante, ed i prezzi esposti sono agevolati.

Riteniamo da non sottovalutare questa possibilità, in quanto anche gli ospiti ne beneficiano perché permette loro di reincontrare vecchie amicizie. Nella struttura inoltre entrano ospiti prettamente per una riabilitazione (periodo temporaneo) sia di tipo neurologico (ictus recenti) che di tipo ortopedico (riabilitazione di fratture, protesi d’anca e di ginocchio), oppure si può trascorrere un periodo di degenza post-ospedaliera per una riattivazione globale della persona per far si che possa gestirsi nel miglior modo possibile a casa.

Fase sperimentale a.d.i. (servizio di un fisioterapista a domicilio).

La richiesta viene fatta dal medico curante; quando arriva a noi ci rechiamo tempestivamente da coloro che, impossibilitati ad una mobilitazione, necessitano di un trattamento qualificato a casa propria.

Come potete notare il servizio della fisioterapia è molto articolato e verte ad offrire trattamenti a tutti coloro che ne avessero bisogno.

Speriamo di non avervi annoiato, ma riteniamo importante che voi conosciate i nostri servizi e ciò che facciamo: Vi aspettiamo a braccia aperte e apprezziamo che alcuni di voi si siano già attivati e abbiano iniziato un’attività di volontariato

Grazie di cuore.

Arrivederci da
Caterina ed Elisabetta

 

 Torna al Sommario



Auguri 100 anni!

Alla nostra cara mamma e nonna Felicita Ruggeri ved. Migliorati, che il 24 marzo ha raggiunto il traguardo delle 100 primavere. Le auguriamo tanta serenità e salute, e che a Dio piacendo rimanga ancora tra noi per donarci tutto il suo amore. Ti ringraziamo per quello che hai sempre fatto per noi, nelle tribolazioni della tua lunga vita. Un grosso bacio ed un abbraccio da tutti i tuoi figli, nuore, nipoti e pronipoti. Auguroni nonna Felicita da tutti noi.

 

Torna al Sommario


Dal CFP

Work in Progress

Progetto finanziato dal Fondo Sociale Europeo anno 2003/2004 per l’Orientamento

 

Il C.F.P. di Verolanuova, che da diversi anni fa parte del Sistema di Formazione Professionale della Provincia di Brescia, nell’anno scolastico 2003/2004 ha voluto cimentarsi anche nell’Area dell’Orientamento. Infatti nella primavera-estate del 2003 è entrato a far parte di due distinte ATS (Associazione Temporanea di Scopo) ed ha fatto domanda di finanziamento per l’attività di orientamento.

L’ATS di cui è Capofila ha ottenuto il finanziamento per realizzare il Progetto “Work in progress” .

 

Si tratta di un progetto che può considerarsi come la naturale prosecuzione di tre progetti effettuati lo scorso anno da parte degli altri partners dell’ATS che si sono occupati di attività di orientamento rivolte, rispettivamente, a laureandi e laureati, a giovani e diplomati e a cittadini stranieri.

 

Sia dall’analisi territoriale che dall’esperienza diretta, accumulata nei passati progetti di formazione e orientamento dei diversi enti che costituiscono questa ATS, è emersa la necessità di dare continuità nel supporto informativo e soprattutto orientativo lungo tutto il percorso di inserimento e reinserimento lavorativo di giovani inoccupati e disoccupati, diplomati e laureati, stranieri della nostra Provincia.

 

Pertanto i destinatari di questo progetto sono:

gli adulti disoccupati, i giovani inoccupati e disoccupati, i laureati disoccupati e inoccupati e gli stranieri.

Quali sono gli obiettivi?

-     Fornire un supporto orientativo diversificato agli adulti, ai giovani, laureati e stranieri.

-     Ridurre i tempi di attesa dei destinatari nell’entrata e nel reinserimento nel mercato del lavoro.

-     Migliorare le potenzialità occupazionali dei giovani e dei laureati in relazione alle possibilità offerte dal mercato del lavoro e alle proprie competenze di base.

-     Sviluppare nei giovani diplomati e laureati una cultura d’impresa che è tipicamente presente nel nostro territorio al fine di sviluppare un’innovazione nell’imprenditorialità giovanile.

-     Favorire l’inserimento Sociale e lavorativo dei lavoratori stranieri.

-     Sostenere tutti coloro che si trovano in un momento di transizione tra mondo della formazione e mondo del lavoro o all’interno del percorso professionale.

-     Assicurare un supporto all’inserimento lavorativo finalizzato a contemperare le necessità dei giovani disoccupati e inoccupati, dei lavoratori stranieri con le aspettative delle aziende locali.

-     Qualificare, attraverso brevi percorsi formativi e azioni di accompagnamento, le capacità operative dei giovani, laureati e diplomati o lavoratori stranieri, concordando tali percorsi con le aziende stesse per migliorare la loro situazione socio-lavorativa.

Attraverso quali azioni si raggiungono i suddetti obiettivi?

-     Incontri di informazione orientativa per conoscere le possibilità che offre il progetto dalla parte degli Enti.

-     Colloqui di accoglienza per gli stranieri per capire quali sono i servizi utili per risolvere il problema lavorativo e scegliere il corso più adatto.

-     Colloqui di accoglienza per giovani e laureati per capire quali sono i servizi utili per inserirsi nel mondo del lavoro, per scegliere il corso migliore per integrare la propria formazione.

-     Percorsi di sviluppo di abilità sociali e orientamento alla formazione e al lavoro per gestire i momenti di transizione e sostenere la scelta di percorsi formativi e professionali più adatti.

-     Percorsi di integrazione sociale riservati agli stranieri per inserirsi nell’ambiente di lavoro e capire le tradizioni del lavoratore italiano.

-     Colloqui di orientamento per la creazione di un progetto formativo e professionale personalizzato.

-     Bilancio attitudinale e di esperienze per riflettere sui propri interessi, competenze, potenzialità.

-     Accompagnamento e supporto nella ricerca attiva del lavoro per presentarsi in azienda, per avere gli strumenti giusti: curriculum vitae, lettera di autocandidatura, colloquio di selezione.

-     Tutoraggio all’inserimento lavorativo... per presentarti e inserirti al meglio nell’ambiente lavorativo.

-     Tutoraggio alla creazione d’impresa per promuovere e potenziare le capacità imprenditoriali.

-     Stage... per effettuare un’esperienza in Azienda.

Membri ATS e loro sedi principali dove trovare i servizi qui sopra riportati:

 

Capofila:

CFP - Verolanuova - Via Giacomo Puccini, 12 - Verolanuova - Tel. 030931258

 

Altri patners:

Laser SCRL - Via Callegari, 11 - Brescia - Tel. 0302807576

Cast Alimenti - Via Serenissima, 5 - Brescia - Tel. 0302350076

Centro di Solidarietà della Compagnia delle Opere - Via Porta Pile, 5/B - Tel. 0303774742

Coop Tempo Libero - Via Spalto S. Marco, 37/bis – Tel. 0302808350

IAL Lombardia - Via Castellini, 7 - 25123 Brescia - Tel. 0302893813

 

Tempi di realizzazione del progetto: da ottobre 2003 a luglio 2004.

Torna al Sommario


 

Informagiovani aprile 2004

 

Aprile, un mese d’oro per riflettere e... darsi da fare!

La stagione estiva che sta per iniziare promette sicuramente tante occasioni di divertimento e di svago, ma... anche giornate molto lunghe e troppo noiose per chi è intraprendente e creativo.

Se appartieni a questa categoria, hai voglia di affrontare situazioni nuove, e vuoi provare l’emozione di uscire dal tuo guscio, ricordati che l’estate ti offre diverse possibilità, ma non devi aspettare giugno, attivati immediatamente:

•   Ti interessa un lavoro estivo? Se ti senti di allontanarti da casa per un breve periodo, pur rimanendo in Italia, ti ricordo che numerose agenzie di animazione turistica stanno cercando per l’estate ragazzi da impiegare in villaggi e centri di vacanza. Anche la Riviera Romagnola offre molte possibilità di lavoro. Quasi tutti gli operatori richiedono la maggiore età.

•   Lavoro all’estero? Ci sono possibilità anche per l’estero, ma è importante sapere che:

-    bisogna muoversi per tempo (almeno 3 o 4 mesi prima);

-    devi disporre di un budget sufficientemente consistente da permetterti il viaggio, la copertura assicurativa privata, l’alloggio e la ricerca del lavoro;

-    è richiesta una permanenza di almeno tre mesi.

      Naturalmente ci sono delle eccezioni, ma in linea di massima queste sono le condizioni minime per chi vuole lavorare all’estero, oltre ad una buona dose di spirito di adattamento e voglia di conoscere!

•   Vuoi provare un’esperienza di volontariato? Puoi prendere parte ad un campo di lavoro in Italia.

    Si tratta di una breve esperienza di volontariato, (anche solo 15 giorni), ed un’occasione di incontro con altri ragazzi: gli ambiti possono essere la tutela dell’ambiente, la manutenzione di beni architettonici e archeologici, insomma c’è n’è per tutti i gusti! Ci sono buone possibilità anche per chi ha meno di 18 anni!

Se vuoi informazioni su tutto ciò l’Informagiovani ti  aspetta!

L.B.

 

Attività culturali

L’Assessorato alla Cultura propone un incontro sul tema a carattere storico: “L’affare della Collana” e Maria Antonietta Regina di Francia.

•     Il celebre “affare della collana” da intendersi come crisi che ha influenzato lo scoppio della Rivoluzione francese.

•     Visione e commento del film “L’intrigo della collana” di Charles Shyer (2001)

Relatore: Dr. Erminio Morenghi germanista e critico letterario.

Sabato 17 aprile 2004 ore 21.00 presso l’Auditorium Biblioteca Civica del Palazzo Comunale, ingresso libero.

 

Torna al Sommario


Associazione Nazionale Alpini

Gruppo di Verolanuova

Organizza per il 20 giugno 2004

Gita sul Lago Maggiore

Programma:

•     Partenza in pullman G.T. (Viaggi Gavazzoli) alle ore 6.00 da Piazza Malvestiti in Verolanuova alla volta di Pallanza.

•     Visita a Villa Taranto

•     Imbarco per l’Isola Bella

•     Alle ore 12.00 circa pranzo in ristorante tipico.

•     Nel pomeriggio visita facoltativa a Palazzo Borromeo.

•     Imbarco per Stresa, passeggiata per la graziosa cittadina.

•     Rientro a Verolanuova previsto in serata.

 

Quota di partecipazione è di e 70,00

Per le iscrizioni rivolgersi al Bar ACLI di Verolanuova entro il 13 giugno 2004, versando un acconto di e 35,00.

N.B.: La quota di partecipazione non comprende l’ingresso a Villa Borromeo.

 

 Torna al Sommario



Dall’AVIS di Verolanuova

 

Senza dubbio, in questi ultimi vent’anni, molto cammino è stato fatto nel campo della donazione del sangue da parte della nostra sezione: l’incremento del numero dei donatori lo testimonia. Purtroppo però le richieste di sangue sono in aumento sia per l’incremento della vita media con sempre maggiori interventi anche in età avanzata, sia per le più sofisticate tecniche chirurgiche che permettono interventi un tempo impensati. Aggiungiamo poi il fatto che nei mesi estivi, durante le ferie, le donazioni diminuiscono e gli ospedali vanno in crisi...

 

Da queste brevi considerazioni si capisce come la nostra sezione AVIS sia sempre impegnata nella ricerca di nuovi donatori specialmente giovani che sappiano compiere un gesto di solidarietà insostituibile e preziosissimo per ridare salute e speranza di vita a chi è ammalato. Spesso non è facile convincere una persona a sottoporsi ad una donazione, ma il piccolo sforzo viene ricompensato dall’intima soddisfazione di aver aiutato qualcuno. Diventare donatore AVIS è facile: rivolgiti alla sede dell’AVIS in via Lenzi 65, il lunedì e il martedì dalle ore 18.15 alle ore 19.00 oppure il venerdì dalle 20.30 alle ore 22.00.

Il tuo aiuto è importante. Ti aspettiamo.

L’occasione ci è cara per porgere a tutta la popolazione gli auguri di Buona Pasqua!

F.B.

 

Torna al Sommario


Gruppo Ciclistico AVIS Verolanuova in collaborazione con l’Oratorio “Giacinto Gaggia”

Organizza per Lunedì 12 aprile 2004

“Pasquetta in Bici”

Pedalata ecologica aperta a tutti coloro che hanno una età compresa tra 0 e 99 anni, con tanta voglia sia di divertirsi nonché di trascorrere un pomeriggio immersi nella natura, lasciandosi alle spalle la routine di tutti i giorni.

 

Programma:

-    ritrovo ore 14.00 in piazza Libertà (vicino all’ufficio delle entrate).

-    partenza in gruppo alle ore 14.30.

-    percorso Verolanuova - Pontevico - Monticelli - Verolanuova (strade basse).

-    arrivo in Oratorio previsto per le ore 15.30.

-    merenda per tutti.

-    il servizio durante la pedalata sarà garantito dai componenti della squadra ciclistica organizzatrice.

-    l’intera pedalata è coperta da assicurazione in caso di incidenti.

 

Per informazioni rivolgersi a:

•     Don Valentino

•     Matteo Paolo Cervati (presidente GC Avis Verolanuova) 328-7438848

 

Per l’adesione rivolgersi al bar dell’Oratorio maschile

Vi aspettiamo, non mancate

 

 Torna al Sommario



Viaggi Gavazzoli

La Parrocchia di Verolanuova organizza un

Viaggio in Belgio, in Olanda e nella Valle del Reno

8 giorni dal 25 agosto al 1 settembre 2004

 

 

Mercoledì, 25 agosto 2004: Verolanuova - Nancy

Ritrovo dei Signori Partecipanti in Piazza della Chiesa di Verolanuova alle ore 5.00. Sistemazione in pullman G.T. e partenza alla volta di Colmar via Milano, Lugano, Lucerna, Basilea; soste lungo il percorso. Pranzo pic-nic. Arrivo a Colmar e visita con guida del centro storico della bella cittadina alsaziana. Nel pomeriggio, prosieguo del viaggio per Nancy, la città della Piazza Stanislas, una delle più belle del mondo. Arrivo, sistemazione in hotel, cena e pernottamento.

 

Giovedì, 26 agosto 2004: Nancy - Bruxelles

Prima colazione in hotel, poi partenza per Bruxelles via Lussemburgo; arrivo, giro panoramico della città e pranzo in ristorante. Nel pomeriggio, incontro con la guida e visita della città: la Grand’Place, la Cattedrale di San Michele, la Piazza Reale, l’Albertine, il palazzo del Centenario e l’Atomnium. In serata, sistemazione in hotel, cena e pernottamento.

 

Venerdi, 27 agosto 2004:

Bruxelles - Bruges - Gand - Amsterdam

Prima colazione in hotel, poi partenza per Bruges e con la guida, visita della magnifica città: la Cattedrale del Salvatore, la Piazza Grande e gli Antichi Mercati, il Burg col palazzo di Giustizia, il Municipio e la Basilica del S.S. Sangue, la Cattedrale Notre-Dame e il Beghinaggio. Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio, prosieguo per Gand e con la guida visita del centro storico della città: il Limburg, il Castello dei Conti di Fiandra, la Cattedrale di San Bavone e San Nicola, il Municipio e l’antico Mercato dei tessuti. Nel tardo pomeriggio, partenza per Amsterdam, arrivo, sistemazione in hotel, cena e pernottamento.

Sabato, 28 agosto 2004: Amsterdam

Prima colazione in hotel, poi con la guida partenza alla scoperta di Amsterdam: il porto, il Palazzo Reale, la Borsa, il Municipio, la Nuova e la Vecchia Cattedrale e il Beghinaggio. Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio, visita del Museo Van Gogh o del Rijksmuseum e tempo libero. Rientro in hotel, cena e pernottamento.

Domenica, 29 agosto 2004: Amsterdam - Zaanse Schans -

Grande Diga-Marken - Amsterdam

Prima colazione in hotel, poi escursione con guida nella zona dei mulini a vento e alla grande diga; pranzo in ristorante a Monikendam; nel pomeriggio visita di un tipico caseificio e di Marken, grazioso villaggio di pescatori. Rientro ad Amsterdam in serata, cena in hotel e pernottamento.

 

Lunedì, 30 agosto 2004: Amsterdam - Coblenza - Rudesheim

Prima colazione in hotel, poi, partenza per Coblenza, incantevole città alla confluenza della Mosella nel Reno; pranzo ristorante. Nel pomeriggio, crociera sul Reno: il tratto di fiume tra Coblenza e Magonza è il più bello perché si snoda tra castelli e colline coperte di vigneti. Arrivo a Rudesheim, sistemazione in hotel, cena e pernottamento.

 

Martedì, 31 agosto 2004: Rudesheim - Heidelberg - Friburgo

Prima colazione in hotel, poi, partenza per Heidelberg, bella città, ricca di monumenti e sede di un’antica e celebre Università. Arrivo, incontro con la guida e visita del centro storico e del castello. Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio, prosieguo per Friburgo, arrivo, sistemazione in hotel, cena e pernottamento.

 

Mercoledì, 1° settembre 2004: Friburgo - Verolanuova

Prima colazione in hotel, poi, incontro con la guida e visita della bella città della Brisgovia. Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio, partenza per l’Italia con arrivo a Verolanuova in tarda serata.

 

La quota individuale di partecipazione è di e 880,00

Supplemento camera singola è di e 230,00

 

La quota comprende:

•     Viaggio a/r in pullman G.T.;

•     Sistemazione in ottimi hotel;

•     Trattamento di pensione completa e pranzi in ristorante come da programma;

•     Crociera sul Reno da St. Goarshausen a Rudesheim;

•     Escursioni e guide come da programma;

•     Assicurazione Europe Assistance;

•     Assistenza tecnica dell’ALIANTOUR.

La quota non comprende:

•     Bevande, ingressi, mance ed extra personali

•     Tutto quanto non espressamente indicato alla voce “comprende”.

 

N.B. La carta d’identità deve essere valida per l’espatrio.

 

Le iscrizioni si ricevono presso Calzature Geroldi tel. 030.931129

versando un acconto di 280,00 entro il 30 aprile 2004 e il saldo entro il 31 luglio 2004.

 Torna al Sommario



I Club degli Alcolisti in trattamento

augurano Buona Pasqua 2004

“Senza Alcool è meglio”

 Torna al Sommario


 

Turni domenicali di guardia farmaceutica dell’Azienda S.L. 19

 

aprile

 

Leno (Castelletto) 

San Gervasio

 

11 

Pontevico (dr. Pinzi) 

Leno (dr. Bravi)

 

18 

Offlaga 

Pontevico (dr. Pinzi)

 

25 

Borgo S. Giacomo 

Bassano Bresciano 

 

maggio

San Paolo 

Alfianello 

 

N.B.: L’elenco è provvisorio.

N.B.: Il turno domenicale ha inizio dal pomeriggio del venerdì precedente e nell’elenco sono indicate soltanto le farmacie più vicine a Verolanuova. Qui, però, ogni sabato è aperta la farmacia comunale dalle ore 15.00 alle 19.00.

 

 Torna al Sommario


  

NUMERI UTILI DI TELEFONO:

 

Servizio Sanitario (soltanto nei casi di urgenza e di emergenza): 118

Gruppo Verolese Volontari del Soccorso: 030 936 1 662 (via Grimani)

Problemi con le droghe?: 030 993 7 210

Alcolisti in trattamento: 030 931019 oppure 030 93 22 45

Vigili del Fuoco: 030 93 10 27

Carabinieri - Pronto intervento: 112

 

N.B.: Il servizio sanitario prefestivo, festivo e notturno si svolge dal sabato mattina alle ore 10.00 fino al lunedì alle ore 8.00 e tutte le notti dalle ore 20.00 alle ore 8.00.

Per le prenotazioni di trasporto con autoambulanza del Gruppo Volontari del Soccorso telefonare: dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.00; inoltre dalle ore 8.00 del sabato alle 7.00 del lunedì.

 

 Torna al Sommario


Per i collaboratori de “L’Angelo di Verola”

 

Invitiamo i collaboratori a far pervenire i loro articoli entro e non oltre le ore 12.00 di venerdì 16 aprile. Quelli pervenuti oltre tale data non saranno pubblicati.

 

Importante:

Per facilitare la pubblicazione degli articoli:

gli scritti siano preferibilmente dattiloscritti, meglio se al computer, in carattere Times New Roman corpo 12. Se scritti a mano: in stampatello per ragioni tecniche

Chi usa il computer è buona cosa che faccia pervenire lo scritto anche salvato su un dischetto oppure via e-mail.

 

Gli articoli vanno fatti pervenire:

direttamente ai sacerdoti oppure via e-mail al seguente indirizzo: angelo@verolanuova.com

La redazione non è tenuta a dare giustificazioni per la non avvenuta pubblicazione degli articoli pervenuti né risponde delle fotografie non ritirate dagli interessati entro quindici giorni dalla pubblicazione sul bollettino.

 

La Redazione

 

Torna al Sommario


Relax...iamoci un po’

(a cura di errebi)

Il pensiero... 

"Imparare una poesia a memoria

significa sintonizzarla

con i battiti del proprio cuore”

(Vittorio Sermonti)

 

...e il proverbio del mese:

 "Val piö ‘n vècc ‘n dèl cantù

che sènt zùegn dedré a ‘n gonfalù".

(Vale di più un vecchio in un angolo

che cento giovani dietro a una bandiera).

 

Il Santo del mese ...

S. Maria di Cleofa - 9 aprile - venerdì

Moglie di Cleofa, detto Alfeo (Gv 19, 25) uno dei due discepoli ai quali Gesù apparve sulla strada di Emmaus. Maria di Cleofa è la madre dell’apostolo S. Giacomo il Minore. Fu una delle Tre Marie che seguirono Cristo in Galilea e assistettero alla sua morte sul Calvario.

 

La “Risposta”

È vero che ingrassano di più le donne che mangiano troppo formaggio e latticini rispetto agli uomini?

Il discorso vale, ovviamente, per chi consuma formaggio in eccesso. È stato provato, infatti, che cento grammi al giorno di formaggio o di latte sono la giusta dose benefica per l’organismo. Si ingrassa quando il consumo è sproporzionato al fabbisogno. I formaggi, infatti, stimolano la produzione di insulina che fa a sua volta produrre al corpo più grassi del necessario. Questi grassi superflui tendono nelle donne a sedimentarsi in quelle zone (cosce, fianchi, spalle, addome basso) dove ci sono più cellule adipose e a favorire inestetismi e cellulite. 

 

Antico proverbio cinese
“La pigrizia in gioventù porta dolore nella vecchiaia”.

 

Torna al Sommario


Per i più piccoli

Giostra

Un pesciolino rosso nella sua vaschetta osserva con attenzione la lavatrice che funziona poco distante. Poi, rapito, dice alla mamma:

“Mamma, prima o poi mi ci porti sulla giostra?”. 

Principianti

La torre di controllo chiede a un pilota alla sua prima lezione di volo:

“Ci comunichi la sua altezza e la sua posizione”.

E quello, deciso:

“Sono alto un metro e ottanta e sono seduto!”.  

Pierino

Pierino chiede al papà:

“Papà, è vero che un tempo per gli scambi commerciali si usavano anche gli animali?”.

“Certo, figlio mio”.

E Pierino:

“E come facevano a metterli nel portafogli?”. 

Indovina

Cosa ci fa una bussola in un pollaio?

Segna il pollo-nord e il pollo-sud! 

Colmi

Qual è il colmo per un serpente impaurito?

Scappare con la coda tra le gambe!

Torna al Sommario

 


 

Cielo a pecorelle:

i segni del tempo nella meteorologia popolare

 

*     Quando le galline si fanno il bagno nella polvere, nella terra, s’avvicina il temporale.

*     Quando le galline tardano a andare a pollaio l’acqua è vicina.

*     Quando i galli cantando si rispondono da un pollaio all’altro è segno che vuol piovere.

*     Quando il gallo canta fuor d’ora o vuol piovere o piove allora.

*     Quando il gallo canta a pollaio, aspetta l’acqua sotto il grondaio.

*     “Quannu lu gallu canda a patullu o pioe o non è satullu” (Marche)

      (Quando il gallo canta a lungo o pioverà o non è sazio)

 

Torna al Sommario

 


Abbonati a “L’Angelo di Verola” anno 2004

4° elenco

ORDINARI:

Lodrini Attilio, Piovani Carolina, Venturini Ismaele, Ruffo Luigi, Staurenghi Francesco, Baronio Nello, Pizzamiglio Giuseppe, Bar Bonetti, Battagliola Enrico, Staurenghi Angelo, Slanzi Ambrogio.

SOSTENITORI:

Labiani Giuseppe, Pelosi - Ferrari, Venturini Angiolino, Checchi Sergio, Ghalep Antonia.

BENEMERITI:

Burlini Angelo, Bodini Luigi, Grumelli, Girelli Valeria.  

 

Abbonati a “L’Angelo” nell’ultimo quinquennio

 

      2000    2001     2002    2003    2004

Totale  1.410   1.418    1.420   1.413   1.414

 

Torna al Sommario



 

 

Anagrafe parrocchiale

Battesimi

      4    Labiani Chiara di Angelo e Ferrari Marinella

      5    Montani Matteo di Alessandro e di Dooknah Marie Rose Natalie

Matrimoni

        Adami Giuseppe con Gogna Cristina

        (sposati in Barbariga il 13/03/04)

 

Defunti

      6    Pomogranata Jolanda ved. Santamaria di anni 76

      7    Este Teresa ved. Lorandi di anni 94

      8    Abrami Angelo di anni 54

      9    Ferrari Rosina ved. Zorza di anni 89

    10      Masucci Selene ved. Girelli di anni 96

    11      Alloisio Domenico di anni 80

    12         Staurenghi Emma di anni 96

 

 

 Torna al Sommario



  

 

Offerte pro restauri tele e affreschi della Basilica

 

Giornata celebrata nel mese di marzo    1.492,23

N.N.    100,00

N.N.    50,00

N.N.    20,00

N.N.    50,00

N.N.    30,00

N.N.    14,00

N.N.    20,00

N.N.    100,00

N.N.    30,00

N.N.    50,00

Per il 25° di matrimonio      75,00

In memoria di Ernesto e Carla  105,00

N.N.    50,00

In memoria del marito e del figlio     100,00

In memoria della mamma    150,00

Per i 100 anni di nonna Felicita 50,00

N.N.    60,00

N.N.    10,00

N.N.    40,00

In memoria della cara defunta Selene    100,00

N.N.    25,00

N.N.    30,00

N.N.    30,00

N.N.    30,00

N.N.    15,00

Dalla Casa Albergo     228,98

Da San Rocco 116,41

Guida Basilica  163,11

N.N.    16,91  

 

Totale  3.381,64

 

 

“Amici della Basilica” adesioni alla “Confraternita del Restauro”

In ricordo della mamma      250,00

R.M.M.      500,00

N.N.    350,00

N.N.    500,00

Totale  1.600,00   

 

per Radiobasilica

N.N.    550,00

Per i 100 anni di nonna Felicita 50,00

 

Totale  600,00

 Torna al Sommario



 

SERVIZIO INFORMATICO PARROCCHIALE

530 archivi; 5.900 documenti 2.100 immagini. In marzo  abbiamo superato 1.000.000 di pagine viste da 360.000 visitatori da 110 nazioni di tutto il mondo.

(fonte statistiche: Webalizer)

Questo è www.verolanuova.com il sito della Parrocchia di Verolanuova.

Grazie a tutti coloro che hanno contribuito a questo risultato.

 

Siti Internet:

Sito principale della Parrocchia   www.verolanuova.com

Oratorio www.verolanuova.com/parrocchia/oratorio

L’Angelo di Verola www.verolanuova.com/angelo

Archivio de “L’ Angelo di Verola” http://digilander.libero.it/angeloverola

Coro San Lorenzo http://digilander.libero.it/corosanlorenzo

Siti Ospiti www.verolanuova.com/ospiti

Indirizzi di Posta Elettronica:

Parrocchia di san Lorenzo parrocchia@verolanuova.com

Oratorio “Giacinto Gaggia” oratorio@verolanuova.com

Radio Basilica rbv@verolanuova.com

L’Angelo di Verola angelo@verolanuova.com

Calendario Manifestazioni eventi@verolanuova.com

Coro San Lorenzo corosanlorenzo@iol.it

Torna al Sommario


Riepilogo appuntamenti di aprile

(solo di quelli che ci sono stati ufficializzati)

a cura di Radio Basilica di Verolanuova  

Il calendario completo del 2004 è pubblicato nel sito internet della parrocchia alla pagina appuntamenti

Per comunicare iniziative: e-mail eventi@verolanuova.com

 

Date e Luoghi

Tema

Promotori

1 e 2 Aprile ore 20.30
Luoghi diversi

VIA CRUCIS
NELLE DIACONIE

Parrocchia di
Verolanuova

Sabato 3 Aprile
Intera Giornata
Palazzo Comunale

CONVEGNO NAZIONALE
Progetto Andrea
La scuola e i suoi dintorni

A.ge. Lombardia
sezione di
Verolanuova
Verolavecchia

Domenica 4 Aprile
Intera Giornata
Piazza Malvestiti (della Basilica)

MERCATO EQUO
E SOLIDALE

Circolo ACLI
Verolanuova

Domenica 4 Aprile
Intera Giornata
Cascina San Giorgio
via San Rocco

Concorso Ippico Nazionale
Salto ad Ostacoli Formula "C"

Centro Ippico
Scuderia
San Giorgio

4 - 5 - 6 Aprile  dalle 7 alle 22
Basilica di San Lorenzo

SANTE QUARANTORE

Parrocchia
di Verolanuova

Mercoledì 7 Aprile - ore 20.30
Piazza Libertà

SOLENNE VIA CRUCIS
Cittadina

Parrocchia
di Verolanuova

8 - 9 - 10 Aprile ore 20.30
Basilica di San Lorenzo

TRIDUO PASQUALE

Parrocchia
di Verolanuova

Sabato 10 Aprile
Presso l'Informagiovani

Oggi scadono
le prenotazioni per la
Serata all'Arena di Verona per l'opera
"LA TRAVIATA"
organizzata
per il 30 Luglio 2004

Assessorato
alla Cultura

Lunedì 12 Aprile ore 14,30
Partenza da Piazza Libertà

"PEDALATA DI PASQUETTA"
biciclettata ecologica
per tutta la popolazione

Gruppo Ciclistico
AVIS Verolese

Sabato 17 Aprile ore 17.00
Auditorium della Biblioteca Civica
La mostra rimarrà aperta
fino al 24 Aprile

Convegno e Mostra
IL PAESAGGIO BRESCIANO
Le immagini, la storia, le vie della tutela,
gli strumenti del governo

Provincia di Brescia e Comune di Verolanuova

Sabato 17 Aprile ore 21.00
Auditorium della Biblioteca Civica

Conferenza a carattere storico
L'INTRIGO DELLA COLLANA
DI MARIA ANTONIETTA
rel. prof. Erminio Morenghi

Assessorato
alla Cultura

Dal 22 al 24 Aprile

Pellegrinaggio in
UMBRIA
Informazioni e iscrizioni presso
Calzature Geroldi tel. 030 931129

Parrocchia
di Verolanuova

Domenica 25 Aprile
Intera Giornata
Pista MotoCross località Vallatelle

GARA MINICROSS REG. FMI

Sezione
Motocross
Verolese

Giovedì 29 Aprile
Auditorium Biblioteca Civica

TORNEO DI LETTURA
Finalissima
Campionato Intercomunale
per le scuole medie

Scuole Medie di:
Verolanuova
Pontevico
Isorella
Gambara
Gottolengo

 

Torna al Sommario


Buona Pasqua

A tutti i collaboratori, ai distributori e a tutti i suoi lettori “L’Angelo di Verola” augura una serena e Santa Pasqua

Torna al Sommario