L'Angelo di Verola L'Angelo di Verola Mensile di Vita Parrocchiale Verolese


Anno XXIX   n° 9 - Settembre 2004

copertina

Edizione a stampa a cura di Don Luigi Bracchi
Redazione: Don Giampaolo Goffi - Don Valentino Picozzi - Tiziano Cervati
Edizione on-line a cura di Tiziano Cervati

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SOMMARIO

In copertina: Due momenti importanti del prossimo Anno Pastorale. 

La parola del prevosto (don Luigi)

Calendario liturgico

L’Anno dell’Eucaristia

La Visita Pastorale

Il dialogo con l’Islam (Lucio Cuneo) 

Cittadino del mondo

Lettera di un figlio ai genitori

vita parrocchiale

In memoria di p. Gianni Barbieri

Alcune note per un buon inizio (Don Luigi) 

Sui lavori in Canonica

Centro di Ascolto (Don Paolo)

Dalle parole... ai fatti (R. Fontana)

Alla sorellina...

dagli oratori

I Campiscuola (don Valentino)

Primo Turno 

Secondo Turno

Terzo Turno 

Quarto Turno 

Festa dell’Oratorio

Briciole Francescane 

Aiutiamoli a vivere

Dalla Scuola Materna Capitanio

le nostre rubriche

Verola sport - Rugby 

Per te casalinga (L.D.B) 

arte & cultura

Le Poesie di Rosetta (R. Mor)

Storie Verolesi (V. Branca)  

Voi che ne pensate? (L. A. Pinelli) 

varie - cronaca

Il nuovo Consiglio Comunale  

Le Beatitudini per i politici

Dalla casa di riposo

Orario delle farmacie

Numeri Utili

Per i collaboratori dell'Angelo

Per i più piccoli (F. Cocchetti)

Cielo a pecorelle (F. Cocchetti)

Anagrafe Parrocchiale

Offerte mesi di giugno-luglio-agosto

Appuntamenti di settembre  

Radio Basilica

Servizio Informatico Parrocchiale

 


La parola del Prevosto

Incomincia un nuovo anno pastorale anche nella nostra comunità. Le vacanze ci hanno ritemprato e allora eccoci pronti per tentare tutti insieme un passo in avanti.

Prima però di proporre alcune mete e traguardi, voglio ricordare da queste pagine alcune esperienze fatte in questi mesi e ringraziare tante persone che volontariamente hanno lavorato.

La festa di Sant’Anna alla Breda Libera, la solennità di san Lorenzo: come dimenticare, per chi era presente, la santa Messa serale presieduta da mons. Olmi, le sue parole così toccanti? E poi l’intrattenimento nei giardini del Palazzo Comunale con il gruppo ucraino che ci ha veramente fatto trascorrere una bellissima serata con le sue danze e i suoi canti: noi, talvolta, abbiamo paura degli “altri” e invece ..! E poi la festa di san Rocco con tutti i volontari che hanno preparato le strade, la Chiesa, il rinfresco e ogni momento della giornata! Grazie di cuore e sincero a tutti. È stato uno spaccato della vita della comunità; se ci sono tante persone disponibili e gioiose, ’è un futuro, un domani per la nostra chiesa verolese.

Non possiamo non ricordare anche l’esperienza meravigliosa delle sante Messe celebrate il martedì sera presso alcune delle tante cappelle presenti nella nostra parrocchia; un incontro settimanale che si aspettava e viveva con fede, con la gioia di trovarsi insieme. Parecchie persone si sono date da fare per pulire, imbiancare e rendere accoglienti le cappellette. Grazie di cuore a tutti, anche a chi ha preparato i rinfreschi che hanno reso ancora più gradito il nostro pellegrinare per le vie di Verolanuova. Abbiamo scoperto alcune realtà interessanti. (Il servizio fotografico è a pag. 3 e 4 dell’inserto).

A questo proposito: io vedo per le vie tante immagini sacre, tanti dipinti: per quanto ci è possibile teniamole belle e rinfrescate.

L’anno che si apre davanti a noi ci riserva, tra gli altri, due importantissimi avvenimenti di Chiesa, due realtà che metteranno a nudo la validità del nostro essere Chiesa, simboleggiati dalle immagini in copertina.

La Visita Pastorale

Alla fine del gennaio 2005 il nostro Vescovo, mons. Giulio Sanguineti, farà visita alle parrocchie della nostra zona pastorale e quindi anche alla nostra parrocchia. Certo verrà a parlarci, a confermarci, a stimolarci per un cammino più profondo, più serio, come singoli cristiani e come comunità. In altre parti di questo bollettino e sui prossimi troverete indicazioni su come prepararci.

Il Rinnovo del Consiglio Pastorale Parrocchiale

Alla fine di maggio rinnoveremo il Consiglio Pastorale Parrocchiale, una tappa importante che farà emergere il nostro senso di Chiesa. Non saranno elezioni politiche ma sarà uno sforzo per individuare all’interno della parrocchia cristiani di ogni età in grado di portare avanti la nostra parrocchia nel modo più autentico possibile.

Avremo modo di prepararci più avanti.

Auguro ad ogni cristiano e ad ogni persona di buona volontà un anno veramente fruttuoso.

Don Luigi


Calendario liturgico

dal 5 settembre al 3 ottobre

Settembre

ORARIO SANTE MESSE

In Basilica:
Prefestiva: ore 18.00

Festive:   ore 7.30 - 9.30 - 11.00 - 18.30

         ore 18.15 Celebrazione Liturgica

Feriali:    ore 7.00 - 9.00 - 18.30

 

S. Rocco:
Festiva: ore 9.00

 

S. Anna - Breda Libera:

Festiva: ore 10.00

Feriale: (solo giovedì): ore 20.00

 

Cappella Casa Albergo:

Feriale e prefestiva: ore 16.30

 

N.B.: In Basilica, ogni sabato dalle ore 15.30 alle 17.30, i sacerdoti sono a disposizione per le confessioni.

 

a)    Mercoledì 1 settembre riprende la celebrazione della S. Messa vespertina, ogni sera alle ore 18.30;

b)    In Basilica vengono riprese le celebrazioni delle sante Messe festive delle ore 9.30 e 11.00;

c)    In S. Rocco

d)        Nella chiesa di S. Anna - Breda Libera - la S. Messa festiva è

 

2 giovedì     Primo del mese. Dopo la s. Messa delle ore 9.00 esposizione del Santissimo e adorazione comunitaria e privata fino alle ore 12.00

 

3 venerdì     Primo del Mese, dedicato alla devozione del Sacro Cuore. Si porta la S. Comunione agli ammalati

 

5 Domenica    XXIII del tempo ordinario (III settimana del salterio)

 

Dal Vangelo -  “…Gesù disse: -...chi non porta la propria croce e non viene dietro di me, non può essere mio discepolo. - ...” (Lc 14, 27)

 

Sante Messe con orario festivo

ore 17.00    Presso l’Oratorio femminile, incontro con i genitori, padrini e madrine dei bambini che saranno battezzati nel mese di settembre

ore 18.15    Celebrazione liturgica

 

8 mercoledì     Natività della B. V. Maria. Festa di Maria Bambina.

ore   7.00   S. Messa celebrata nella Cappella delle Rev.de Suore


12 Domenica  XXIV del tempo ordinario (IV settimana del salterio)

 

Dal Vangelo -  “...Facciamo festa perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato...” (Lc 15, 23-24)

 

      Sante Messe con orario festivo

ore   9.30   La Santa Messa, tempo permettendo, viene celebrata all’Oratorio a conclusione del Grest e per l’apertura del nuovo Anno Oratoriano, in occasione della “Festa dell’Oratorio”

ore 16.00    Celebrazione comunitaria dei battesimi

ore 17.00    Presso il salone delle Rev.de Suore incontro con l’Azione Cattolica Adulti

ore 18.15    Celebrazione liturgica

 

14 martedì    Esaltazione della Santa Croce - festa (proprio del salterio)

ore 18.30    Santa Messa al Crocifisso di via Circonvallazione

 

15 mercoledì    Beata Vergine Maria Addolorata

      Sante Messe con orario feriale

 

16 giovedì     N.B.: presso il salone delle Rev.de Suore si apre il corso per i fidanzati in preparazione alla celebrazione del matrimonio cristiano


 

 19 Domenica  XXV del tempo ordinario (I settimana del salterio)

Dal Vangelo -  “...Gesù disse: “Nessuno può servire due padroni; o adorerà l’uno e amerà l’altro oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire a Dio e a Mammona” ...” (Lc 16, 13)

      Sante Messe con orario festivo

ore 18.15    Celebrazione liturgica

ore 18.30    S. messa in suffragio del prevosto Mons. Nicostrato Mazzardi nel 50° anno della morte

 

21 martedì    Ricorre oggi il 14° anno dell’inaugurazione del “Nuovo Oratorio” alla presenza del Vescovo di Brescia Mons. Bruno Foresti


 

26 Domenica  XXVI del tempo ordinario (II settimana del salterio)

 

Dal Vangelo -  “...Ma Abramo rispose: “Figlio, ricordati che hai ricevuto i tuoi beni durante la vita e Lazzaro parimenti i suoi mali; ora invece lui è consolato e tu sei in mezzo ai tormenti” ...” (Lc 16, 25-26) 

Sante Messe con orario festivo

ore 17.00    Incontro con l’Azione Cattolica Adulti

27 lunedì     S. Vincenzo de’ Paoli. Patrono delle omonime conferenze per i poveri. Sante Messe con orario feriale

 

29 mercoledì    S.s Arcangeli Michele, Gabriele, Raffaele. Festa. Sante Messe con orario feriale


ottobre

ORARIO SANTE MESSE

In Basilica:
Prefestiva: ore 18.00

Festive:   ore 7.30 - 9.30 - 11.00 - 18.30

         ore 18.15 Celebrazione Liturgica

Feriali:    ore 7.00 - 9.00 - 18.30

 

S. Rocco:
Festiva: ore 9.00

 

S. Anna - Breda Libera:

Festiva: ore 10.00

Feriale: (solo giovedì): ore 20.00

 

Cappella Casa Albergo:

Feriale e prefestiva: ore 16.30

 

N.B.: In Basilica, ogni sabato dalle ore 15.30 alle 17.30, i sacerdoti sono a disposizione per le confessioni.

1) Mese Missionario - La Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli propone di dedicare le domeniche di ottobre all’idea missionaria. La giornata missionaria in senso stretto è sempre la penultima domenica di ottobre. La prima domenica è la giornata di preghiera, la seconda del sacrificio, la terza della vocazione, la quarta dell’offerta e l’ultima del ringraziamento.

2) Mese del Rosario - Questo mese propone il pio esercizio del Santo Rosario del quale parlano ampiamente la terza parte della esortazione apostolica “Marialis Cultus” di Papa Paolo VI e il recente documento di Papa Giovanni Paolo II sul santo Rosario. Il Rosario sarà proposto ogni giorno prima delle sante Messe delle ore 9.00 e delle ore 18.30.

3) Inizia l’Anno dell’Eucaristia - Si apre l’anno dedicato all’Eucaristia, voluto da Giovanni Paolo II come guida per l’anno liturgico 2004-2005. (vedi art. a pag. 9)

È auspicabile che nelle nostre famiglie ritorni questa pia pratica che nel passato, anche recente, costituiva la preghiera per eccellenza.

1 venerdì     Primo del mese - Dedicato alla devozione del Sacro Cuore. Sante messe con orario feriale - S. Teresa di Gesù Bambino, vergine e dottore della Chiesa. Si porta la S. Comunione agli ammalati.

 

2 sabato      S.S. Angeli Custodi. Sante messe con orario feriale.


 

 3 Domenica    XXVII del tempo ordinario (III settimana del salterio)

 

Dal Vangelo -  “...Gli apostoli dissero al Signore: “Aumenta la nostra fede” ...” (Lc 17, 6)

 

      Sante Messe con orario festivo

ore   9.30   Inizia l’Anno Catechistico. Mandato ai catechisti

Inizia la settimana Mariana:

ore 15.00    In Basilica, celebrazione per gli anziani e gli ammalati. Amministrazione del Sacramento dell’Unzione degli Infermi

ore 17.00    Presso il salone dell’Oratorio femminile - Rev.de Suore - incontro con i genitori, padrini e madrine dei bambini che saranno battezzati nel mese di ottobre

ore 18.15    Celebrazione liturgica

4 lunedì       S. Francesco d’Assisi. Patrono d’Italia. Festa.

      Sante Messe con orario feriale

 

7 giovedì     B.V. Maria del Rosario. Primo giovedì del mese. Dopo la S. Messa delle ore 9.00 esposizione del Santissimo e

 

  


documenti

Nella Festa del Corpus Domini Il Papa ha annunciato

l’Anno dell’Eucaristia

Inizierà il prossimo mese di ottobre in concomitanza con il Congresso Eucaristico in Messico e si concluderà con il Sinodo dei Vescovi in Vaticano nell’ottobre del 2005

Nella domenica del 13 giugno, in cui la Chiesa italiana (e di altri Paesi) ha celebrato la solennità del Corpo e del Sangue di Cristo, Giovanni Paolo II è tornato a sottolineare l’importanza all’Eucaristia: “L’Eucaristia - ha detto il Pontefice all’Angelus - sta al centro della vita della Chiesa. In essa Cristo si offre al Padre per noi, rendendoci partecipi del suo stesso sacrificio, e a noi si dona come pane di vita per il nostro cammino sulle strade del mondo. “È bello che in questa ricorrenza i fedeli si stringano intorno al Santissimo Sacramento per adorarlo, lo accompagnino in processione per le strade, esprimano con tanti segni di devozione la fede in Cristo vivo e la gioia per la sua presenza”. Il Papa ha poi ricordato che “nel prossimo mese di ottobre, in coincidenza con il Congresso eucaristico internazionale di Guadalajara (Messico), avrà inizio uno speciale “Anno dell’Eucaristia”, che terminerà nell’ottobre 2005 con l’Assemblea ordinaria del Sinodo dei Vescovi, il cui tema sarà: “L’Eucaristia fonte e culmine della vita e della missione della Chiesa”’. L’Anno dell’Eucaristia, ha spiegato Giovanni Paolo II, “si pone nel quadro del progetto pastorale che ho additato nella Lettera apostolica Novo millennio ineunte, dove ho invitato i fedeli a ‘ripartire da Cristo’. Contemplando più assiduamente il volto del Verbo Incarnato, realmente presente nel Sacramento, essi potranno esercitarsi nell’arte della preghiera ed impegnarsi in quella misura alta della vita cristiana che è condizione indispensabile per sviluppare in modo efficace la nuova evangelizzazione”. Nella stessa domenica si è celebrata anche la Giornata Mondiale dei Donatori di Sangue ed il Papa ha ricordato che “donare il proprio sangue in modo ”.

(dal settimanale “ La Voce del Popolo”)


La Visita Pastorale di Mons. Giulio Sanguineti

Chi ben inizia è a metà dell’opera, e per noi in questo 2005 c’è un inizio eccezionale per il nuovo anno pastorale. Infatti il nostro Vescovo Mons. Giulio Sanguineti visiterà la nostra Vicaria e quindi la nostra Parrocchia dal 14 al 30 gennaio. Saranno giorni intensi a cui vogliamo prepararci già da ora con la nostra preghiera e proponendovi, a puntate, gli appunti per la preparazione inviati ad ogni Parrocchia.

Sfruttiamoli adeguatamente leggendoli, meditandoli e scopriremo che la Visita Pastorale non è un’iniziativa in più fra le tante dell’anno già esistenti, ma è un dono che il Signore ci offre: il Signore, attraverso Mons. Giulio, passerà in mezzo a noi.

Appunti in preparazione alla Visita Pastorale

1.    La parola Visita richiama l’usanza e il gesto di persone che lasciano il proprio ambiente e si recano, per un certo tempo, presso conoscenti con intenzioni di benevolenza e con l’attesa di diventare ospiti per una durata breve o anche più lunga.

      La Visita Pastorale utilizza questo vocabolo e inoltre si ispira alle visite di Dio, degli Apostoli inviati di Gesù Buon Pastore. Tante volte la Bibbia attribuisce a Dio il gesto della visita; possiamo ricordare il Benedictus di Zaccaria: “Benedetto il Signore, Dio d’Israele, perché ha Visitato e redento il suo popolo”. (Lc 1, 68).

2.    Dio abita i cieli; lo diciamo nel “Padre nostro”, quindi può realizzare un passaggio, un ingresso sulla terra, nelle nostre abitazioni. È chiaro che Dio indica i cieli come sua abitazione per adattarsi al nostro linguaggio e per dirci che abita ben lontano dal nostro pianeta. Dio è altro da noi e la sua “abitazione” è oltre il creato che è opera delle sue mani e della sua parola. E tuttavia la potenza del Creatore sostiene tutto l’universo e il suo sguardo si posa su ogni aspetto della creazione. Il Salmo 32, 14/15 ricorda che “Il Signore guarda dal cielo, Egli vede tutti gli uomini. Dal luogo della sua dimora scruta tutti gli abitanti della terra, Lui che, solo, ha plasmato il loro cuore e comprende tutte le loro opere.”

3.    Dio quindi è nei cieli, ma ha una sua presenza intima alla terra e alle persone. Usando la terminologia filosofica potremmo dire: Dio è trascendente, ma nello stesso tempo è immanente a tutto il creato. A noi è più intimo di noi stessi. Dio quindi quando visita la terra viene in casa sua e presso i suoi. Non c’è per Lui passaggio o visita in senso locale: Dio visita quando manifesta un tratto della sua premura; si tratta di una visita del suo amore che si fa storia; è un intervento nel disegno di salvezza.

4.    La sua visita più vistosa è descritta nell’Esodo; dal roveto che non si consuma pur bruciando Dio chiama Mosè: “Ho osservato la miseria del mio popolo in Egitto e ho udito il suo grido... Sono sceso per liberarlo dalla mano dell’Egitto e per farlo uscire da questo paese... Il grido degli Israeliti è arrivato fino a me... ora va! Io ti mando...” (3, 7 sg.) È Dio che interviene e scende dal suo cielo dopo aver osservato le sofferenze del suo popolo e udito il suo lamento. La iniziativa è di Dio; e per la liberazione del popolo che è suo, coinvolge e manda Mosè.

5.    Per gli uomini la salvezza autentica ha la sua unica sorgente in Dio; le salvezze di origine umana sono inefficaci; quelle poi che provengono da ideologie recano enormi danni; l’umanità li ha sperimentati nei due secoli ultimi. Il demonio Simia Dei non poteva trascurare di inserirsi nel nostro bisogno di salvezza, ma a modo suo, e si è servito di messianismi ideologici per la nostra rovina.

(continua)


Spunti di attualità per le regioni del nord

 

La Sicilia, apripista per il dialogo con l’Islam

Alcune riflessioni che scaturiscono dal documento della Conferenza Episcopale Siciliana intitolato “Per un discernimento cristiano sull’Islam”

di Lucio Cuneo

La Conferenza episcopale siciliana fa da apripista per il dialogo con l’Islam in

Perché si muove la Sicilia? Perché ha conosciuto la presenza araba e musulmana per secoli. “Dalla lingua al modo di gestire, dall’arte dei nostri monumenti religiosi e civili.., si potrebbe dire che tutta la cultura siciliana è permeata da antiche tradizioni non solo semitiche ma specificatamente anche arabe e mussulmane...”. (Per un discernimento cristiano sull’Islam, Conferenza

Inoltre la Sicilia è da tempo meta di immigrazione dalla Tunisia e da altre zone di

L’intervento della Chiesa siciliana offre a noi lo spunto per alcune riflessioni. Anzitutto la presenza musulmana va vista come un segno dei tempi, cioè come un evento che coinvolge il cristiano e lo costringe a ripensare se stesso nel disegno di salvezza. Previo al dialogo con l’Islam ci deve essere un discernimento che sviluppi una consapevolezza meglio radicata della nostra identità cristiana. Il confronto con l’Islam ha la possibilità di condurre a un approfondimento sapienziale del fatto cristiano. L’Islam quindi non è solo un disturbo al pacifico esercizio della pratica cristiana, ma si traduce in una nuova opportunità di fede: la sfida riesce fruttuosa. Un cenno anzitutto sul dialogo: questo richiede due interlocutori che accettano di cercare insieme qualcosa che illumini il mistero della nostra esistenza quaggiù sul pianeta terra e ancor più il mistero di Dio che supera le capacità si comprensione di ogni uomo e di tutti gli uomini riuniti insieme.

La trascendenza del Mistero Ultimo fonda la legittimità del dialogo: siamo tutti scolaretti di fronte a Dio. Viene in mente il rimprovero di Agostino al fanciullo che sembrava voler travasare il mare nella buca scavata nella sabbia e la risposta del fanciullo: “E tu pretendi di racchiudere il Mistero di Dio nella tua piccola testa?”

Distinguiamo un dialogo da parte della società civile con una meta che viene chiamata integrazione: cioè la diversità religiosa o altro è chiamata a rispettare le leggi e i costumi dell’ospitante e questi a sua volta deve permettere agli ospiti di contribuire col meglio della loro cultura al buon vivere comune. Integrazione significa  che viene dato e aggiunto all’ospite qualcosa che gli manca.. Questo sta bene in ambito civile, è un gran passo avanti.

Ma per la fede cristiana la integrazione non basta: il cristiano dovrebbe tendere a rapporti di fraternità e in prospettiva di comunione estesa anche agli aspetti religiosi quando fosse possibile senza confusioni. Dio è un cercatore instancabile dell’uomo per condurlo a comunione; questo è il significato della Incarnazione: ed il cristiano è chiamato sulla stessa strada.

Con fondamentalisti e integralisti il dialogo è praticamente impossibile. Riesce assai difficile dove l’Islam è maggioranza politica: in tal caso gli è facile la tentazione di costringere alla conversione anche con la violenza: ne abbiamo esempi in Sud Sudan, regioni dell’Indonesia, Guinea, Pakistan e altrove. Possibile e proficuo invece è il dialogo in regioni di antica convivenza tra Islam e Cristiani: così avviene con variazioni, nei paesi del medio oriente. In Italia l’Islam è costituito da immigrati.

Alcuni sono stati indottrinati a uno spirito di rivalsa per le umiliazioni patite dai loro paesi. Buona parte però è qui solo in cerca di miglioramenti economici ed è incline a una convivenza reciprocamente utile.

Nell’Islam fatica ad essere accolta la distinzione tra aspetti religiosi e civili e non esiste una autorità centrale di valore internazionale ascoltata da tutti: noi ci troviamo a contatto più che altro con varie forme di osservanza mussulmana. Sulla nostra stampa noi possiamo leggere fatti o riflessioni che denigrano superficialmente l’Islam o al contrario versioni dell’Islam addomesticate alla cultura occidentale.

Non possiamo estendere a ogni mussulmano l’orrore che suscitano in noi gli atti di barbarie commessi da fondamentalisti: questi danneggiano anche gli immigrati e il nostro sguardo verso di loro.

Neppure possiamo condannare quell’orgoglio proveniente dal Corano: “voi siete la migliore comunità che sia stata suscitata tra gli uomini” (Sura Terza, 110).

Questo può diventare un punto di appoggio per chiedere un comportamento virtuoso in mezzo a noi.

In conclusione: nel dialogo quotidiano sul lavoro e altrove, nell’ambito di strutture caritative, di accoglienza o di assistenza, manifestiamo rispetto e dignità. Le persone che hanno desiderio di intraprendere iniziative di dialogo o di preghiera esercitino la prudenza e la vigilanza; approfondiscano bene i loro temi; si informino e domandino se occorre. Viene ribadita poi la inopportunità di prestare ambienti e il divieto se gli ambienti sono già destinati alla nostra preghiera.

(dal settimanale “ La Voce del Popolo”)

 


 Cittadino del mondo

Il tuo Cristo è ebreo e la tua democrazia è greca.

La tua scrittura è latina e i tuoi numeri sono arabi.

La tua auto è giapponese e il tuo caffé è brasiliano.

Il tuo orologio è svizzero e il tuo walkman è coreano.

La tua pizza è italiana e la tua camicia è hawajana.

Le tue vacanze sono turche, tunisine o marocchine.

Cittadino del mondo, non rimproverare il tuo vicino di essere... straniero.


I giovani ci interrogano

Lettera di un figlio a tutti i genitori del mondo

 

Non darmi tutto quello che chiedo.
A volte chiedo solo per riscontrare quanto posso prendere.

 

Non sgridarmi.

Ti rispetto meno quando lo fai, e insegni a gridare anche a me,

e non desidererei farlo.

 

Mantieni le promesse belle o brutte.

Se prometti un premio, dammelo e comportati così anche con le punizioni.

 

Non mi paragonare a nessuno, specialmente con mio fratello o mia sorella:

se mi fai apparire migliore, qualcuno soffrirà;

se mi fai apparire peggiore di altri, sarò io a soffrire.

 

Non cambiare parere così spesso, su ciò che devo fare;

deciditi e mantieni la tua decisione.

 

Permettimi di crescere, fidandoti delle mie capacità.

Se tu fai tutto al mio posto, io non potrò imparare mai.

 

Non dire bugie in mia presenza, e non mi piace, nemmeno,

che tu mi chieda di dirle al tuo posto, neanche per darti una mano.

Questo mi fa sentir male e perder la fiducia in ciò che dici.

 

Quando sbaglio, non esigere che ti dica il perché.

A volte non lo so neanche io.

 

Quando sbagli ammettilo.

Questo aumenterà la mia stima di te,

mi insegnerai così ad ammettere i miei sbagli.

 

Trattami con la stessa affidabilità e spontaneità che hai verso i tuoi amici;

essere parenti non vuol dire non poter essere amici.

 

Non chiedere di fare una cosa, che invece tu non fai.

Io imparerò a fare sempre quello che tu fai, anche se non lo dici;

ma non farò mai ciò che tu dici e non fai.

 

Quando voglio condividere una mia preoccupazione con te. non dirmi

“non ho tempo per stupidaggini” o “non ha importanza, sono cose da ragazzi”.

Cerca di capirmi e di aiutarmi

Voglimi bene, dimmelo.

A me piace sentirmelo dire, anche se tu credi che non sia necessario dirmelo.

 


Vita Parrocchiale

In memoria di padre Gianni Barbieri

Il 29 giugno tutta Verolanuova - presenti i familiari, una cinquantina di confratelli, il rappresentante del Vescovo di Brescia, il Sindaco e vicesindaco - ha dato l’ultimo saluto a p. Gianni Barbieri, deceduto due giorni prima praticamente al suo posto di lavoro - il Segretariato Missioni dei padri dehoniani - nonostante la sua salute fosse già da tempo minata e ultimamente, con il repentino aggravarsi della malattia, sempre più incerta. Alla fine della Messa, presieduta dal superiore provinciale dei padri dehoniani per il nord Italia, p. Giampietro Brunet, il Sindaco ha espresso - a nome dell’amministrazione comunale - la decisione di dedicare alla memoria di p. Giovanni “un luogo pubblico del paese” (via, piazza o altro) e per ricordare l’azione spesso nascosta ma importantissima dei missionari. Già la folla enorme che riempiva la Basilica, ma anche questo inedito e gradito annuncio, stanno a dire quanto bene facciano i missionari; e poi il grazie convinto ripetuto con grande entusiasmo dal dott. Bosco, che di lì a pochi giorni sarebbe partito volontario per lavorare in alcuni ospedali del Mozambico: sono tutti elementi che indicano come una collaborazione sempre più stretta tra popolazione di qui e laici con i missionari che lavorano in contesti difficilissimi sia una pista da proseguire anche nel fare memoria di un missionario appassionato e instancabile come padre Giovanni Barbieri. Lui ha speso tutta la sua vita, in missione e a servizio delle missioni: ora tocca noi continuarne l’opera per tenerne viva la memoria.

 

Omelia per le esequie dettata da padre Giampietro Brunet Scj

(superiore provinciale IS)

 

Cari fedeli, confratelli e parenti,

oggi siamo qui riuniti nel nome del Risorto per affidare alla sua pace eterna il nostro confratello e stretto collaboratore padre Gianni Barbieri, deceduto improvvisamente praticamente al suo posto di lavoro - il Segretariato Missioni dei padri dehoniani - nonostante la sua salute fosse già da tempo minata e ultimamente, con il repentino aggravarsi della malattia, sempre più incerta. Siamo vicini alla sorella, al cognato e ai familiari, oltre che ai missionari e tantissimi volontari che hanno beneficiato da vicino della sua nascosta ma costante e premurosa opera. Ora padre Gianni è andato dal “padrone della messe” a raccogliere i frutti di tanto impegno, in missione e a servizio delle missioni.

Nelle letture che la liturgia della Parola ci ha presentato sentiamo proclamare la vittoria della vita sulla morte, della consolazione che ci viene dalla fede, dell’importanza di essere servi fedeli, disposti, come lo è sempre stato padre Gianni, a seguire il Signore nella via del discepolato e dell’annuncio evangelico, del servizio ai poveri e di una solidarietà che ha bisogno sempre di nuova inventiva per radicarsi e diffondersi ancor più decisamente nonostante tutte le possibili chiusure.

Quando padre Capitanio, rientrato da una visita in missione ha parlato con persone addette ai visti (una delle molte pratiche incombenze a servizio dei missionari e dei volontari) dicendo loro che padre Gianni ci aveva lasciati, ma che aveva portato con sé dalla missione un regalo per loro che padre Gianni stesso gli aveva commissionato, hanno ringraziato commosse e con le lacrime agli occhi.

Padre Gianni era uno che sapeva far trasparire ovunque con semplicità e decisione - in banca come negli aeroporti o nelle ambasciate dove si recava spesso per ottenere visti non sempre facili - la sua passione missionaria. Rientrato dalla missione ha continuato a spendersi - fino all’estremo - per le missioni. E di questa dedizione gli diciamo un grazie immenso, nel momento in cui ci congediamo da lui. Ma siamo certi che lui stesso continuerà a esserci vicino con la sua preghiera da presso Dio.

Molti hanno notato che in un tempo brevissimo già due segretari delle missioni se ne sono andati: padre Afro e ora padre Gianni e anche padre Pier Franco Festa missionario in Argentina; tre quasi coetanei, di quelle classi di ordinazione che partivano per le missioni poco dopo l’ordinazione. Non riusciamo a capire il disegno di Dio, ma ci fidiamo di lui, che dona vita e la riprende. Anche questo credo sia un invito a ravvivare la speranza e più ancora la passione missionaria che ha segnato, pur con grande sofferenza, i nostri ultimi lutti di provincia, a ricordarci che la missione è di tutti.

La vita di padre Gianni

Solo pochi rapidi cenni alla vita di padre Gianni, dehoniano tutto d’un pezzo, generoso e sempre disponibile, che ci ha lasciati nella mattinata di domenica 27 giugno 2004.

Padre Giovanni Barbieri nasce a Cadignano (Brescia) il 12 luglio 1937. Entra nel seminario minore dei Sacerdoti del Sacro Cuore (Dehoniani) alla “Scuola Apostolica” di Albino (Bergamo) nel 1951, dove frequenta la 3a media e il ginnasio. È ricevuto novizio il 28 settembre 1955 ed emette la sua prima professione religiosa il 29 settembre 1956. Poi ha frequentato il liceo all’Istituto Missionario di Monza e la Teologia allo Studentato delle Missioni di Bologna, dove è stato ordinato sacerdote il 25 giugno 1965. Il 22 settembre 1965 i superiori dell’Istituto, aderendo a una sua richiesta esplicita, lo inviavano in Argentina. Dopo aver frequentato l’anno di pastorale nel seminario di Buenos Aires, fu destinato alla parrocchia di Villa Celina

Gli incarichi in Argentina (dal 1965 al 1993):

•   Anno di pastorale e poi Parrocchia di Villa Celina;

•   Parrocchia del S. Cristo di Buenos Aires (1974-1978), parroco ed economo;

•   Missione alle colonie della Parrocchia di General S. Martin (Chaco) dal 1978 al 1980.

Ritorna dall’Argentina nel 1980, per un anno di aggiornamento, e viene assegnato alla parrocchia di S. Stefano (Alessandria), in aiuto a p. Giuseppe Pedrazzi, ammalato. Vi ricopre la carica di parroco nel 1981-1982. Nello stesso anno (1982) rientra in Argentina e viene nominato parroco di Barrio Sarmiento (Buenos Aires).

Gli altri incarichi nell’Istituto:

- Economo provinciale della provincia Argentina-Uruguay (1988-1992)

- Dopo un semestre di aggiornamento a Roma nel 1993 è nominato economo nella comunità di Palazzolo sull’Oglio /Bs (1993-1996) e poi rettore della comunità (1996-1999)

- Dal 1999 al 2002 è Segretario delle missioni a Milano.

- A causa della grave malattia che si viene manifestando, chiede di andare a Saviore (Bs) dove rimane un anno (dal 2002 al 2003).

- La richiesta di p. Vincenzo Rizzardi di andare in missione, lo riporta a Milano nell’incarico di Segretario delle Missioni (dal 16 ottobre 2003), incarico che egli svolge fino alla sua morte.

L’ultimo mese di vita è contrassegnato da grandi sofferenze che egli accetta con serenità, assistito amorevolmente dalla comunità di Milano, in modo particolare da p. Giuseppe Agostini, dai dott. Piantoni e Bosco, dalle consacrate della Compagnia Missionaria e dai suoi parenti, in modo particolare la sorella e il cognato. Chi gli sta vicino - particolarmente nelle ultime ore - vive il dialogo, il silenzio e l’ascolto per un goccio d’acqua prestato, un sudore terso, uno sguardo ricevuto e donato, una benedizione reciproca vivendo il tempo dello stare assieme in modo diverso.

 

Uno sguardo, una frase che rincuora, e soprattutto la convinzione serena di padre Gianni che ogni giorno è un grande e sempre nuovo dono di Dio.

 

Il padre Gianni è stato sempre animato da un grande entusiasmo apostolico e da una piena disponibilità in tutti gli incarichi che gli sono stati affidati nel corso della sua vita. Scriveva il superiore provinciale in una lettera del 23 luglio 1999, con la quale gli proponeva l’incarico di segretario delle missioni: “Mi ha colpito una tua frase che hai detto, mentre ti proponevo questo nuovo incarico: se mi viene proposto di venire a Milano, per il Segretariato Missioni, ci vengo non forzatamente, ma col cuore... Grazie per questa tua disponibilità”.

Padre Barbieri ha assunto l’incarico di segretario delle missioni dopo che p. Afro Ielli è partito per il Mozambico e gli è succeduto anche nella morte: p. Afro è deceduto in Mozambico il 1° giugno 2004, padre Gianni è deceduto il 27 giugno 2004 ormai al suo paese (Verolanuova/Bs). Ora lo consegniamo alla terra da cui è germogliato e da cui - seme che muore per portare frutto - nasceranno ancora germogli missionari. Una cosa li ha uniti: l’amore per le missioni e i missionari.

Lo ringraziamo e ringraziamo questo paese, a lui tanto caro, per la sua testimonianza di dedizione fino agli estremi confini (la testimonianza del missionario è espressa anche nella stola rosso-violacea che indossa sopra il camice del missionario e sacerdote) e gli diciamo grazie per la generosità nello spendersi fino all’ultimo, a servizio delle missioni e di quanti hanno a cuore la vita missionaria. Lo affidiamo alla pace eterna nel Regno di Dio e lo ringraziamo per il molto bene fatto e seminato. Preghiamo Dio, che ci sta mettendo a dura prova, perché non manchino mai alla sua chiesa e alla nostra famiglia religiosa testimoni convinti, generosi, entusiasti della missione come padre Gianni. E ora, caro padre Gianni, i familiari, i missionari e i confratelli ti dicono “Riposa in pace”, nella convinzione che - come ci ha scritto padre Rino dalle Filippine in una delle tantissime testimonianze e messaggi di condoglianze giunti da varie missioni - che “nella sua volontà è la nostra pace”. Amen,

 

p. Giampietro Brunet scj

(superiore provinciale IS)

 

 

 

Alcuni messaggi dalle Missioni:

 

Carissimo Padre Provinciale di IS, Condividiamo dalla distante terra filippina il dolore e la preghiera per il nostro amico P. Giovanni Barbieri. Vi prego di fare arrivare le nostre condoglianze alla famiglia e comunità di Verolanuova. Un grande saluto con affetto in Corde Jesu et Mariae,

P. Rino Venturin, scj - P. Delio Ruiz, scj

Philippines

 

dal superiore provinciale dell’Argentina-Uruguay

dove p. Gianni ha lavorato per moltissimi anni:

 

Carissima famiglia di P. G. Barbieri, confratelli della Provincia IS:

In questo momento  vogliamo lasciarci guidare e illuminare dalla Parola di Dio, perché il mistero della morte sia per noi, pur afflitti dal dolore per il distacco di un confratello da noi molto stimato per la sua generositá missionaria in Argentina (specialmente nel Chaco), per il suo servizio come economo e segretario delle missioni.

Padre Gianni aveva un grande entusiasmo, appassionato e acuto nelle sue scelte, sempre originale negli interventi, logico ed efficiente nel suo ministero. Parlava infatti con entusiasmo della vita, dell´impegno, sino alla fine provato dai grandi dolori.

Siamo riconoscenti a Dios per quanto ha voluto realizzare per mezzo del suo servo buono e fedele. Il ricordo della bontá e dell’entusiasmo ci accompagnerá nel nostro pellegrinaggio.

 

Tutti noi, confratelli della Provincia Argentina-Uruguay, ci uniamo nella preghiera e nella comunione. Anche i laici della comunitá di Villa Celina,  Barrio Sarmiento, di General San Martín, la Compagnia Missionaria, ed altri guardano la testimonianza di Fede e di caritá, palpitante e sincera, che ha lasciato tra noi. Un saluto speciale a Maria e tutti i parenti che accompagnamo nella preghiera e nella speranza cristiana. Lo affidiamo.al Cuore di Gesú e

 

P. Juan Carlos Cerin scj

Superiore Provinciale

 


Alcune note per un buon inizio del nuovo Anno Pastorale

Per la vita della Comunità

Dall’esperienza di questi mesi mi sembra di poter sottolineare due atteggiamenti che possono essere modificati:

• Nella nostra basilica si chiacchiera tanto, troppo, prima e dopo le funzioni religiose, disturbando chi vuole fermarsi a pregare; certo, a volte ci serve di dire qualcosa ma, credo che, tante sono parole che si possono dire anche fuori dalla chiesa. Facciamo il possibile per far diventare la basilica un luogo di preghiera.

• Ho l’impressione che si canti troppo poco nelle nostre celebrazioni. È stato preparato un libretto dei canti che, purtroppo si legge poco. Si sta provvedendo a modificarlo per renderlo più facile per tutti. Le nostre celebrazioni saranno più vive se ciascuno pregherà e canterà anche ad alta voce.

Ci sono sicuramente tantissime altre cose positive; queste confermiamole.

Con un piccolo sforzo da parte di tutti, mettendo da parte il rispetto umano, la nostra comunità diventerà più viva.

 

 

Per la pastorale dei malati

Come faceva Gesù così deve fare una comunità cristiana: seguire con amore e con cura i fratelli ammalati.

Per questo rinnovo l’invito a far sapere ai sacerdoti o alle suore se c’è qualche malato in casa o all’Ospedale che ha piacere di ricevere la visita di un prete.

Ricordo ancora che viene portata l’Eucaristia in casa, a chi lo desidera, ogni primo venerdì del mese, da un sacerdote o da una suora o da un laico col ruolo, affidato dal Vescovo, di Ministro straordinario dell’Eucarestia. La Santa Comunione potrà essere portata in casa anche in altre occasioni secondo il desiderio dell’ammalato e le nostre possibilità.

Così per chi si trova in Ospedale: se volete, fatelo sapere.

Per quanto riguarda l’unzione degli ammalati ci si accorda di volta in volta in base alle esigenze.

Sia compito di ciascuno l’essere attenti e pronti a svolgere la propria parte.

Riguardo alla Casa Albergo e all’infermeria, ci viene chiesto sempre di più di essere presenti come volontari in quella realtà per alleggerire e rasserenare le giornate dei nostri fratelli anziani. L’invito è per tutti.

Corsi per Adulti in preparazione ai Sacramenti dell’Iniziazione Cristiana

(Battesimo, Cresima ed Eucarestia)

Se qualche giovane o adulto non ha ancora fatto la Cresima oppure non ha ancora ricevuto nessun Sacramento e vuole diventare cristiano, è possibile prepararsi frequentando un

 

La comunità, oltre che accompagnare i piccoli e i ragazzi verso i Sacramenti, insieme ai loro genitori, è in grado di accompagnare anche giovani e adulti in questo cammino.

 

Chi è interessato ne parli ai sacerdoti o alle suore in modo che ci si possa organizzare, possibilmente entro la fine di settembre.

 

Ancora sulle intenzioni nella celebrazione della Santa Messa

 

All’inizio di un nuovo anno pastorale mi sembra utile ricordare alcune idee al riguardo:

•     Ogni Santa Messa ha un valore infinito e in essa si ricordano sempre tutti i defunti e tutte le intenzioni possibili.

•     È una tradizione lodevole quella di far celebrare una Santa Messa per i propri defunti; è un atto di fede e un gesto di grande carità e amore.

•     L’offerta che ciascuno si sente di fare in tale circostanza in parte va al sacerdote che celebra ed il rimanente va per i bisogni della Chiesa.

•     Tutte le offerte che si fanno in occasione di funerali, di matrimoni e di battesimi vanno per coprire le necessità della Chiesa.

•     Le intenzioni per le Sante Messe si accettano in canonica.

Benedizione

delle case

 

Da lunedì 6 settembre riprende la benedizione delle case. L’orario che abbiamo scelto è dalle 15 alle 17 ed è compatibile con gli altri nostri impegni.

Il giorno prima verrà portato un avviso nelle cassette della posta.

Partiremo dalle vie nuove verso il cimitero. Chi non potesse nel giorno e nell’orario stabilito può mettersi in contatto con i sacerdoti per un’altra data.

Per ripartire più ricaricati

 

In occasione della Settimana Mariana, dal 3 al 10 ottobre, verrà proposto un piccolo corso di esercizi spirituali con queste modalità:

 

Giovedì 7, venerdì 8, sabato 9 ottobre

-     il mattino dalle 9.00 alle 10.30

-     la sera: giovedì e venerdì dalle 20.30 alle 22.00

      la sera: sabato dalle 18.30 alle 20.00

 

È prevista una celebrazione, una meditazione e uno spazio di silenzio e riflessione.

Ne parliamo fin da adesso perché i singoli, i gruppi e le associazioni, se lo riterranno opportuno, si organizzino per partecipare.

La Madonna protegga e accompagni la nostra comunità.

Don Luigi

 


Sulla sistemazione della Casa Canonica

Con la Commissione Economica si sta pensando come muoversi per la sistemazione della Casa Canonica sita in via Cavour. L’intento è quello di non escludere nessuno dalla proposta. Pertanto si rende noto quanto segue ai tecnici che fossero interessati:

 

 

A tutti i tecnici, architetti e ingegneri di Verolanuova

La Parrocchia di San Lorenzo in Verolanuova è interessata a conferire l’incarico professionale per la progettazione, direzione lavori, sicurezza cantieri ecc., riguardante la trasformazione funzionale dell’edificio (manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo) sito in Verolanuova, via Cavour n°  21, 23, 25, 27.

Si confronteranno, a tale proposito, più proposte progettuali di massima gratuite, redatte dai professionisti invitati a partecipare alla gara. Elaborati minimi richiesti: progetto in scala 1:100, relazione, preventivo parametrico.

Il tema del progetto prevede, come richieste minime, la realizzazione di due appartamenti (parroco e curato), dell’ufficio e archivio parrocchiale. Il progetto dovrà considerare la particolare natura dell’edificio ed essere approvato dalla Sovrintendenza per i beni architettonici e paesaggistici.

Presso la Canonica è disponibile il rilievo dell’intero edificio e lei potrà effettuare gli accertamenti che riterrà necessari ed assumere più concreta visione dello stato, delle strutture e degli impianti. La Parrocchia è a disposizione per tutti i chiarimenti necessari per sviluppare il tema di progetto. Questo per permetterle, se pure in modo schematico, di presentare la soluzione che riterrà più adatta e di relazionare ’intervento.

Le proposte progettuali dovranno essere presentate entro il 30 novembre 2004.

L’incarico sarà assegnato esclusivamente sulla base del progetto che meglio risponde ai requisiti architettonico-funzionali richiesti. Successivamente si redigerà il disciplinare d’incarico, nel quale si definiranno gli elaborati di progetto necessari e il compenso professionale, calcolato sulla base del tariffario ingegneri e architetti, con sconto da concordare.

Il tecnico che intende aderire alla richiesta è pregato di confermare l’interesse dandone tempestiva comunicazione.

Per

Don Luigi Bracchi

 


Centro di Ascolto Estate

Durante il periodo estivo i 20 Centri di Ascolto della nostra Comunità Parrocchiale sono stati sospesi. Sospesi i Centri, ma l’esperienza di ritrovarsi intorno alla Parola di Dio per meditarla, per confrontarsi, per farla diventare vita nella nostra vita, no.

Infatti per tutta l’estate per chi desiderava accostarsi alla Parola di Dio della domenica successiva, ci siamo incontrati ogni giovedì sera dalle suore alle ore 21.00. Invece di un Centro di Ascolto mensile, ne abbiamo vissuto uno settimanale. Per continuare la bella abitudine di informarvi sul cammino fatto, vi doniamo l’esperienza di una persona che ha partecipato alla Lectio Divina. 

 

Proviamo a vivere il Vangelo

Vivere il Vangelo non è facile, non sempre poi i brani sono di facile comprensione, per questo per me è stato importante partecipare all’esperienza del giovedì sera. Tutti insieme, all’inizio ascoltiamo tutte le letture proposte dalla liturgia della domenica successiva, poi a turno i sacerdoti cercano di spiegare la Parola proposta, soprattutto il Vangelo, segue un momento di silenzio per interiorizzare la proposta fatta, e poi a turno, con tanta libertà, chi vuole esprime i sentimenti che sono nati dal cuore

Non è un momento facile, perché non sempre viene spontaneo aprirsi agli altri, ma è importante, perché i vari interventi differenti fra di loro, sono un arricchimento per tutti. Potrei benissimo, invece di uscire il giovedì sera starmene in casa e da solo cercare di capire cosa il Signore mi vuol dire con la Sua Parola, ma mi sono accorto che spesso e volentieri corro il rischio di far dire al Signore non quello che vuole Lui, ma

Per questo è importante il ritrovarsi insieme, l’ascoltare la spiegazione del sacerdote, il confrontarsi, il riuscire a capire insieme come la Parola donataci può essere tradotta in gesti concreti nella vita quotidiana. Un altro aspetto importante di questa esperienza è che ci si sente Comunità Parrocchiale, si approfondisce una spiritualità non individuale, ma comunitaria, e questo è molto importante perché Dio si rende presente dove due o tre si riuniscono nel Suo Nome. Non tutti i giovedì li ho vissuti con lo stesso entusiasmo perché non sempre la mia predisposizione a vivere l’esperienza è stata pronta, ma vi posso assicurare che in alcune occasioni entravo nella stanza preso dai miei problemi, ma alla fine ne uscivo liberato, felice perché quel Gesù che tanto cerco e non sempre trovo, si era fatto incontrare attraverso l’amore

Per questa esperienza della Lectio Divina non posso che essere felice perché grazie ad essa questa estate posso dire il Signore in me non è andato in vacanza.

 

Rispondiamoci con il Catechismo

Per un Cristiano è fondamentale avvicinarsi al Santo Vangelo nutrendosi di esso. Il Vangelo è troppo importante per la nostra vita e di fronte ad esso non possiamo rimanere indifferenti: vi lasciamo con una riflessione di Madeleine Delbrel, una donna francese che nella sua vita ha preso seriamente il Vangelo.

Il Vangelo è il libro della vita del Signore. È fatto per diventare il libro della nostra vita. Non è fatto per essere compreso, ma per accostarvisi come alla soglia del mistero. Non è fatto per essere letto, ma per essere accolto dentro di noi.

Ciascuna delle sue parole è spirito e vita. Agili e libere, esse non attendono altro che il desiderio profondo della nostra anima per fondersi con lei. Vive, sono come il lievito iniziale che attaccherà la nostra pasta e la farà fermentare in uno stile di vita nuovo.

Le parole dei libri umani noi le comprendiamo e valutiamo.

Le parole del Vangelo sono subite e sopportate.

Noi assimiliamo le parole dei libri. Le parole del Vangelo ci plasmano, ci trasformano, ci assimilano a sé.

Le parole del Vangelo sono miracolose. Se non ci trasformano, è perché noi non chiediamo loro di trasformarci. Ma in ogni frase di Gesù e in ciascuno dei suoi esempi permane la virtù folgorante che guariva, purificava, risuscitava. A condizione di stare di fronte a lui come il paralitico o il centurione: agire immediatamente con assoluta obbedienza.

Nel Vangelo di Gesù ci sono brani quasi totalmente misteriosi. Non sappiamo come tradurli nella nostra vita. Ma ce ne sono altri impietosamente limpidi.

Esiste una fedeltà candida a ciò che comprendiamo, che ci condurrà a comprendere quanto resta misterioso.

Se siamo chiamati a semplificare ciò che sembra complicato, non siamo in compenso mai chiamati a complicare ciò che è semplice.

Quando Gesù dice: “Non richiedere ciò che hai prestato”, oppure “Sì, sì; no, no: tutto il resto viene dal Maligno”, non ci è domandato che di obbedire... e non sono i ragionamenti che ci aiuteranno a farlo.

Ci aiuterà il portare, il “conservare” in noi, nel caldo della nostra fede e della nostra speranza, la parola cui vogliamo obbedire. Si stabilirà tra questa e la nostra volontà come un patto vitale.

Quando teniamo il Vangelo tra le mani, dovremmo pensare che li abita il Verbo che vuol farsi carne in noi, impadronirsi di noi, perché con il suo cuore innestato sul nostro, con il suo spirito comunicante col nostro spirito noi diamo un inizio nuovo alla sua vita in un altro luogo, in un altro tempo, in un’altra società umana.

Approfondire il Vangelo così, significa rinunciare alla nostra vita per ricevere un destino che ha per unica forma il Cristo.


Dalle parole ... ai fatti

 

Incontrare Dio Trinità per una spiritualità comunitaria

Riflessione

Dio è Trinità d’Amore. Ecco allora designata la nostra via di santità - vivere tra noi nell’Amore quello stesso Amore che esiste tra il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. È una santità comunitaria non solo individuale. Per comprendere “come essere Amore”, occorre guardare a Dio Trinità d’Amore. In Lui è il modello della nostra amicizia, della nostra spiritualità comunitaria... Della santità popolare.

 

Testimonianza

Ritorno Alla Vita

“Varcata la porta d’ingresso, un odore di sporco e di marcio ci ha investite” ...raccontano Sara, Maria e Carla la prima volta che fanno visita ad una anziana signora che da trent’anni vive da sola. “Siamo così entrate nella vita di Assunta”. Subito si rendono conto che le cose da fare sono molte, a cominciare dalle pareti ricoperte di grigie ragnatele e dalla dispensa piena di vermi e cavallette. Ma prima di tutto le tre ragazze sentono che la cosa più importante è ristabilire la presenza di Gesù tra loro, perché tutto sia espressione di un amore divino. Così... “Ci sediamo attorno al tavolo, prepariamo la merenda, c’interessiamo della sua salute, controlliamo i medicinali, diamo un’occhiata al frigo”. Assunta comincia a parlare di alcuni episodi della sua vita e così anche Sara, Maria e Carla raccontano qualcosa di loro. “Spesso ci canta vecchie canzoni o ne inventa di nuove per ringraziare”.

“Anche il suo armadio ha bisogno di essere ripulito; le tarme avevano avuto la meglio... Ritorniamo con l’antitarme profumato, la carta per rivestirne l’interno, e dei vestiti per lei. Sarebbe stato più svelto, ma non rispettoso, buttar via i vecchi vestiti e appendere i nuovi” ...ma l’amore reciproco, che hanno messo a base della loro vita, le illumina: “Sedute con Assunta davanti all’armadio, glieli mostriamo uno ad uno lasciando a lei decidere cosa farne”.

La solitudine aveva portato Assunta a trascurarsi in tutto.

Diverse volte si erano mostrate disponibili ad aiutarla a lavarsi i capelli, ma senza successo. Finché... ”Un giorno, per farla sentire a suo agio, ci siamo recate da lei soltanto in due, con creme e lozioni profumate. Quando le abbiamo chiesto di preparare l’acqua per rinfrescarla un po’, con nostra meraviglia, ha accettato... Abbiamo riso tanto e l’imbarazzo via via si è sciolto. Mentre lavavamo i suoi piedi, le parlavamo di Gesù che aveva lavato i piedi ai discepoli. Le abbiamo pettinato i capelli, massaggiato le gambe con la crema...”.

Facendo capolino in cucina, ecco una bellissima sorpresa...” si tagliava le unghie. L’impressione che avevamo era di una persona che riacquistasse la propria dignità di donna”.

Per Sara, Carla e Maria è stata la dimostrazione che solo la presenza di Gesù tra loro, che nasce dal darsi la vita concretamente l’un per l’altra, può riportare alla Vita chi ci é vicino.” Ora ci accoglie calorosamente, continua Sara, spesso ci invita a pranzo. Quando partiamo chiede ansiosa per la prossima volta e, dalla finestra, ci accompagna con lo sguardo, inviandoci baci con la mano”.

Impegno

Ripensiamo e riviviamo alcune preghiere trinitarie: il segno di croce; Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo.

Cerchiamo di appendere sulla porta di casa un’immagine raffigurante la Trinità. Leggi: Luca 22, 28, 30.

 


 

Alla sorellina che incontra per la prima volta Gesù Eucaristia

 

A maggio la nostra sorella disabile Federica Sala, con tanta gioia e in mezzo a una grande festa, ha fatto la sua Prima Comunione.

La sorella l’ha preparata e così ha potuto raggiungere questo traguardo.

È stata un’esperienza forte e molto sentita da tutti i parenti che hanno voluto essere presenti, alcuni anche da Milano.

Un grazie a tutti i familiari per l’amore grande che hanno dimostrato per Federica.

La fotografia e la lettera che pubblichiamo sono una piccola, bellissima testimonianza di quanto è avvenuto.

 

23 maggio 2004

 

Carissima Federica,

io sono sicura che qualcuno dei nostri cari, lassù in Paradiso, discorrendo con Gesù, Gli parlò anche di te, e ne parlò così tanto che Egli volle venire a conoscerti di Persona. E in questa splendida giornata di maggio ha incontrato te, così pura e semplice che trasmetti gioia e serenità a chi ti sta vicino; che con i tuoi sorrisi e sguardi intensi dai a noi la forza di affrontare qualsiasi difficoltà.

Questo giorno sia per te e per noi molto, molto speciale!!!

Clara

 


 

dagli oratori

L’esperienza estiva 2004 dei Campiscuola

 

“È compito di ogni uomo conoscere bene

verso quale cammino lo attrae il proprio cuore

e poi scegliere quello con tutte le forze”

(M. Buber)

 

Cammino in riva al mare, l’ultima mattina del 4° turno, passato in compagnia di alcuni giovani di Verola. Il mare di Cesenatico è di fronte a me con l’immensità di chi conosce le meraviglie della vita, le avversità, i desideri. Intorno pochissime persone... solo alcune alla ricerca di qualche conchiglia come ricordo.

Il mio sguardo, come il mio cuore, spazia lungo la linea d’orizzonte, nel tentativo di non dimenticare nulla dell’esperienza estiva trascorsa, insieme a tanti bambini, ragazzi e giovani dell’Oratorio... Le onde del mare unite al volo dei gabbiani fanno da concerto e danza: “Sembrano proprio il sorriso di Dio”, e mi ricordano le passeggiate, i giochi, le riflessioni e i canti fatti insieme... “tutto quanto cambia in meglio se io resto accanto a te”; “con un amico al tuo fianco anche quando sei stanco tu non smetti di andar”; “e per sempre tutti insieme saremo anche se lontano ognuno sarà”; “bianca luna”... Temù, Campolaro, S. Antimo... Davvero Signore tu doni il centuplo a chi risponde alla tua chiamata! Mi fermo perché non sono solo... accanto alle mie, tante altre orme accompagnano il cammino della vita: sono quelle degli amici animatori che hanno accettato ancora la scommessa della proposta di vivere l’uno o l’altro campo estivo. Con loro, insieme, abbiamo realizzato di volta in volta nuovi capitoli di fede e di umanità, conoscendo quei ragazzi a noi affidati nella loro serenità e nel loro desiderio di vita.

Ritorniamo alla vita di ogni giorno con tanti “bagagli” in più: sono i volti e le storie che Dio ci ha dato l’opportunità di condividere. A lui il mio primo e più grande grazie: ti devo tutto, Signore. Io sono tuo... Grazie a tutti voi ragazzi e giovani, animatori e genitori: insieme costruiamo

don Valentino

 


Primo turno - Temù

È ora di tornare indietro, a cavallo della “Nimbus 2000”, per riportare alla mente quei magici momenti vissuti e assaporati nell’intrigante casa di Temù.

Con questo articolo vogliamo rituffarci nelle braccia dei 54 bambini che hanno reso questa esperienza unica e indelebile nei nostri cuori e nelle nostre menti.

Il solo pensiero ci fa godere di quei momenti di gioia, allegria, affiatamento, n accompagnati, a volte, da istanti di nostalgia di casa e tristezza.

Come non citare l’ignota identità e residenza di “Topless”,. i loschi intrighi del giallo di Pablo e Bibì... la difficoltà nel rispettare le regole dell’Alce Rossa... i campi minati che fecero illustri vittime lungo il tragitto verso Ponte... il collaudato gioco di Dracula anche se non ha riscosso troppo successo... l’affiatamento e l’esaltazione dei bambini nella ricerca delle risposte dell’Ocona Vivente.., e lo sbellicarsi dalle risate degli animatori nel preparare le domande più disparate e bizzarre per i ragazzi... le originali e temute penitenze della Patata Bollente..., la perdita di un fedele compagno freddato a colpi di sassi in pineta... e non finisce qui...

In questo magico cammino ci hanno guidato due personaggi d’eccezione:

l’apprendista mago Harry Potter, che con trucchi e incantesimi ha reso più dolce e stimolante l’apprendimento degli insegnamenti dell’altra guida: Mosè. Entrambi ci hanno aiutati a riscoprire quanto è bella la vita nella sua semplicità, che tanto semplice in fondo non lo è, e a godere intensamente di ogni suo istante.

Il tempo, dopo una tiepida accoglienza, ci ha riservato a very good time (ga fat bèl fés)... abbiamo avuto così l’occasione di raggiungere luoghi come il mitico lago Valbione, la quieta pineta, il parco giochi e il centro sportivo di Temù e il più volte esplorato e circumnavigato Ponte di Legno. Durante il cammino il gruppo procedeva diligentemente, anche se i polentoni, tra i più gettonati le sorelle Materassi e altri che si davano il cambio tipo giro d’Italia, si facevano sentire provando a volte la pazienza di noi poveri animatori.

Quello di cui vi abbiamo parlato non è che un misero spicchio di quella fantastica e gustosissima torta che è il camposcuola.

Con affetto “I Gufi Bianchi”

Bruno, Camilla, Fabio, Giusy, Mattia, Mery, Pierluigi

 


Secondo turno - Temù

47 ragazzi, 6 animatori, una squadra di cuochi eccezionale, il tutto amalgamato con tanta allegria e voglia di stare insieme, infornare per 14 giorni e il gioco è fatto! È bastato poco per divertirsi quest’anno al secondo turno, nonostante le nuvole abbiano insistito per tenerci compagnia per l’intera durata del Camposcuola. Tuttavia siamo riusciti a sgranchirci le gambe almeno un paio di volte giusto per raggiungere un’incantevole pineta e il lago Valbione dove gran parte di noi si dilettava nella caccia alle palline da golf.

Durante le gite i ragazzi potevano divertirsi liberamente, mentre nei giorni trascorsi alla casa, le attività venivano organizzate dagli animatori. Eravamo suddivisi in quattro squadre corrispondenti alle case del celebre film “Harry Potter” al quale era ispirato il cammino di quest’anno. Abbiamo infatti collegato le avventure del famoso mago alle vicende bibliche di Mosè, scoprendo non poche e inaspettate analogie. Per quanto riguarda la convivenza dobbiamo sottolineare che il linguaggio è stato troppo colorito e, in più occasioni vi sono stati piccoli litigi e incomprensioni che hanno rafforzato il rapporto con gli animatori, con i quali i ragazzi si confidavano spesso.

Per quanto ci riguarda, possiamo dire che è stata un’esperienza molto positiva e divertente e speriamo di potervi ancora “spaventare” durante il gioco di Dracula, di farvi tornare piccoli detective nei nostri gialli, di sentire le vostre lamentele nelle camminate, di consolarvi nelle camerate per dei piccoli grandi problemi di cuore, di incitarvi come dei veri ultrà durante gli avvincenti tornei di calcio, di poter mangiare con voi un buon panino con formaggio e affettati vari...

Grazie di tutto!

A presto

 

I vostri animatori


Terzo turno - Campolaro

La vita vera è qua

“È una storia molto strana, non so cosa sta accadendo...”, noi animatori, partiti domenica 18 luglio, ci siamo trovati nel “silenzio assordante di Campolaro per preparare la casa aspettando voi, ragazzi del terzo turno”.

Il vostro arrivo ha portato allegria, gioia e voglia di vivere l’esperienza insieme a noi e alla figura di San Francesco “...Dai Francesco tu la guida sarai, fratello insieme a noi, povertà, amore, semplicità...”

“Campolaro è dietro la collina e c’è una curva irta ed assassina e in mezzo al prato c’è una casettina che per arrivarci rompi la gambina, ma non importa e sai perché tra tutto quello che serve a me io scelgo solo quello che conta, io scelgo te...”  (1)

Il luogo, offrendo solo l’essenziale, vi ha dato la possibilità di conoscervi, lasciarvi conoscere ed aggregarvi, pur appartenendo a tre annate differenti; ciò è stato favorito non solo dall’austerità della casa, ma anche da momenti di fraternità, di gioco, di scoperta quotidiana della Preghiera Semplice (ricordate le scenette?!), sulla quale si è basato il cammino del campo.

“...E poi quando ci incontriamo con Francesco esultiamo...”, l’allegria ci ha accompagnato durante le varie attività (tornei, giochi notturni, partite a scacchi, carte, gioco degli orsi, gite, incarichi, lavori di gruppo...) da voi affrontate sempre con grande entusiasmo.

Come San Francesco, anche noi abbiamo vissuto momenti di semplicità (ricordate il pranzo in silenzio?! Ed il momento di deserto durante una gita?! E la Messa a piedi nudi?!).

Tutto ciò che insieme abbiamo condiviso ha creato qualcosa di magico... un magico legame rappresentato dal filo d’oro che durante la Messa conclusiva ci ha legato l’un l’altro rendendo ancor più visibile la nostra commozione.

“Si, partire si, partire si, ma non così, domani tutto finirà... Qui, insieme noi, con gioia e fraternità, Francesco guida a noi sarà che tutti noi uguali fa... Se voi saprete tenere dentro questi giorni troverete i nostri volti ed accoglierete con letizia la vita che verrà. Voi, insieme dai, vivete con semplicità, Verola già vi aspetterà, da voi vorrà serenità.. . Per questi giorni, per tutto quello che c’è stato, camminate, balli e canti, strillate, abbracci e rimpinzate.. . di tutto vi diciam...” (2) “...e per sempre tutti insieme saremo anche se lontano ognuno sarà...

E come dice San Francesco: “Poiché è dando che si riceve...”, ragazzi ognuno di voi ci ha donato tanto, speriamo che anche da ciascuno di noi abbiate ricevuto qualcosa da tenere dentro.

Gli animatori

1 - Dalla canzone scritta dagli animatori per la serata finale

2 – Ibidem


Quarto turno

Raccolta di pensieri dal diario di bordo di S. Antimo

...Mi piace pensare che Qualcuno aveva già immaginato questa avventura... noi qui.. alla ricerca di qualcosa... qualcosa di diverso per ognuno di noi, ma di importante per tutti...

“Cosa ci fai qui” chiese il bambino alla donna.

Se qualcuno dovesse chiedermi cosa ci faccio qui... Sto cercando un po’ di serenità, vivendo in fraternità... sto cercando di donare un po’ di me... poiché è dando che si riceve.

Il ragazzo, confuso, si guarda attorno: un sorriso, due sorrisi, nove sorrisi ed ecco un coro di voci si innalzano a lodare il Signore... Un coro!!! Non una sola voce. Il segno è arrivato.

Sono ritornata a S. Antimo perché Dio mi apra gli occhi, mi faccia vedere ed apprezzare quello che ho dentro, senza buttare via nulla; perché Dio mi faccia vedere come mi vede Lui, per  vedere la mia vita così come Gesù me la regala, ogni giorno, ogni attimo, in cui nulla viene a caso... perché Dio da sempre mi ha pensato qui e in questo momento.

...Una volpe che ha tanto bisogno e tanta paura di essere addomesticata...

Ora la volpe cerca di lasciarsi guidare dalle parole e dalla musica che si respira a S. Antimo e in queste parole cerca di trovare

 

 


Festa dell’Oratorio

Verolanuova 3-4-5-8-9-10-11-12 settembre 2004

Venerdì 3

ore 20.45    Serata danzante per ragazzi, adolescenti e giovani

Sabato 4

ore 17.00    Gioco dell’Oca per ragazzi presso il giardino della Casa di Riposo (Iscrizioni ’Oratorio)

ore 19.00    Cena in Oratorio

ore 20.45    Musica col gruppo “I Rumori Molesti”

Domenica 5

Colorandia:     pomeriggio

ore 19.00    Cena in Oratorio

ore 20.45    Ballo liscio col gruppo “I Monelli del 2000”

Mercoledì 8

ore 20.00    Serata comunitaria di preghiera e Riconciliazione.
       Ritrovo in Oratorio, breve riflessione, confessioni e momento di fraternità

Giovedì 9

ore 20.30    Concerto presentato da un Corpo Bandistico Brasiliano

Venerdì 10

ore 20.30    “Un’estate senza fine” diapositive Campiscuola, Grest, Carnevale… intervallate dal canto degli Inni

Sabato 11

ore 19.00    Cena in Oratorio

ore 20.45    Ballo liscio

Domenica 12

ore   9.30   S. Messa in Oratorio

ore 10.15    Iscrizioni al Catechismo

ore 12.00    Pranzo in Oratorio

ore 14.00    Giochi di S. Luigi con i ragazzi del Grest

ore 19.00    Cena in Oratorio

ore 20.30    Festa conclusiva delle Attività estive

Si ringraziano gli amici dell’AVIS per il servizio Bar - Cucina e quanti hanno contribuito

alla realizzazione della festa.

Info: www.verolanuova.com


Briciole francescane

(a cura della fraternità francescana Santa Chiara)

Felice certamente chi può esser partecipe del sacro convito, in modo da aderire con tutti i sentimenti del cuore a Cristo, la cui bellezza ammirano senza soste le beate schiere dei cieli, la cui tenerezza commuove i cuori, la cui contemplazione reca conforto, la cui bontà sazia, la cui soavità ricrea, il cui ricordo illumina dolcemente, al cui profumo i morti riacquistano la vita e la cui beata visione renderà felici tutti i cittadini della celeste Gerusalemme, poiché questa visione è splendore di gloria eterna, riflesso della luce perenne uno specchio senza macchia, guarda ogni giorno in questo specchio, o regina sposa di Gesù Cristo.

Contempla continuamente in esso il tuo volto, per adornarti così tutta interiormente ed esternamente, rivestiti e circondati di abiti multicolori e ricamati, abbellisciti di fiori e delle vesti di tutte le virtù, come si addice alla figlia e sposa castissima del sommo Re.

In questo specchio rifulge la beata povertà, la santa umiltà e l’ineffabile carità.

 

Contempla lo specchio in ogni parte e vedrai tutto questo.

Osserva anzitutto l’inizio di questo specchio e vedrai la povertà di chi è posto in una mangiatoia ed avvolto in poveri panni.

O meravigliosa umiltà, o stupenda povertà!

Il Re degli angeli, il Signore del cielo e della terra è adagiato in un presepio!

Al centro dello specchio noterai l’umiltà, e la beata povertà e le innumerevoli fatiche e sofferenze che egli sostenne per la redenzione del genere umano.

Alla fine dello specchio potrai contemplare l’ineffabile carità per cui volle patire sull’albero della croce e in esso morire con un genere di morte di tutti il più umiliante.

Perciò lo stesso specchio posto sul legno della croce, ammoniva i passanti a considerare queste cose, dicendo: voi tutti che passate per la via, considerate e osservate se c’è un dolore simile al mio dolore: Rispondiamo dunque a lui, che grida e si lamenta con un’unica voce ed un solo animo: ben se ne ricorda e si accascia dentro di me la mia anima.

Cosi facendo ti accenderai di un amore sempre più forte, o regina del Re celeste.

Contempla inoltre le sue ineffabili delizie, le ricchezze e gli eterni onori, sospira con ardente desiderio ed amore del cuore, ed esclama: Attirami dietro a te, corriamo al profumo dei tuoi aromi: o Sposo celeste.

Correrò, né verrò meno fino a che non mi abbia introdotto nella tua dimora, fino a che la tua sinistra non stia sotto il mio capo e la tua destra mi cinga teneramente con amore.

Nella contemplazione di queste cose, ricordati di me, tu, madre, sapendo che io ho scritto in modo indelebile il tuo ricordo sulle tavolette del mio cuore, ritenendoti fra tutte le più care. 

Dalla lettera alla beata Agnese di Praga di Santa Chiara

 


Fondazione Aiutiamoli a Vivere

Grazie a...

Ti ringrazio perché al tuo arrivo, nonostante le tue paure e la tua timidezza, ti sei affidato a noi con una fiducia completa che mi ha fatto sentire importante.

Ti ringrazio perché mi hai fatto vedere quanto è accogliente la mia casa anche se non è lussuosa.

Ti ringrazio perché mi hai fatto riscoprire quanto può essere piacevole una doccia calda e un sapone profumato.

Ti ringrazio per la pace che ho provato quando ho visto che ti eri addormentato, nel letto preparato per te, ed ho sentito la mia voce dire: dorme...

Ti ringrazio per avermi dimostrato quanto è piacevole una colazione insieme a tutta la famiglia con la tavola apparecchiata e niente fretta.

Ti ringrazio perché ho rivisto, attraverso i tuoi sguardi, quanto mio marito fa per noi e con quanta pazienza coglie le occasioni per scherzare su quello che appariva un “problemone”.

Ti ringrazio perché con la tua presenza hai creato un ponte tra me e la tua mamy lontana e mi dai la sensazione di appartenere a un mondo più grande di questo paese, ma, in fondo piccolo, piccolo.

Ti ringrazio perché, con il tuo comportamento, mi hai fatto apprezzare ancora, quanto sia perseverante mia moglie nel ribadire con pazienza, ma con fermezza, le regole della nostra casa.

Ti ringrazio perché, con il tuo osservare i miei gesti, che a volte imitavi, mi hai fatto riscoprire l’importanza di dare l’esempio.

Ti ringrazio perché hai contribuito a migliorare il clima giocoso tra noi riportando i fatti alla loro giusta dimensione.

Ti ringrazio perché hai giocato con me e mi hai mostrato che non sono indispensabili giochi elettronici per divertirmi.

Ti ringrazio perché la sera, nella nostra cameretta, mi fai ridere con i tuoi buffi scherzi.

Ti ringrazio perché mi hai insegnato il nome in russo di tante cose ed hai imparato tante parole da me, che ti ho insegnato io.

Ti ringrazio per il disegno che mi hai regalato della tua casa in Bielorussia con il tuo gatto e tanti alberi.

Ti ringraziamo per averci dato la possibilità di capire quanto abbiamo e soprattutto quanto abbiamo da dare a un bambino come te.

Ti aspettiamo il prossimo anno, abbi cura di te.

18 anni fa avveniva il disastro nucleare di Chernobyl, le radiazioni raggiunsero e colpirono una vasta zona della Bielorussia, provocando morte, malattie congenite e contaminando permanentemente il suolo con conseguenze nefaste.

In Italia, negli ultimi 10 anni, sono stati ospitati in progetti di risanamento, 300.000 bambini provenienti dalle zone contaminate da Chernobyl.

Le famiglie di questo comitato quest’anno hanno accolto 31 bambini.

I bambini sono attesi per il prossimo mese di maggio 2005, quelli che risiederanno a Verolanuova frequenteranno la scuola elementare del paese e saranno seguiti da un interprete e da un’insegnante russa.

 

Se sei interessato all’esperienza di accoglienza per il prossimo anno, contatta, entro la fine di novembre 2004 i seguenti nominativi:

Beppe e Wally Zanoli - tel. 030931991

Francesca Pietrobelli - tel. 0309948204.

 


Dalla Scuola Materna S. Capitanio

Perché è importante la Scuola Materna?

L’avventura della socializzazione ha inizio, per il bambino, nei primi anni di vita; quando si deve adattare alla presenza e alle esigenze dei suoi simili.

Dalla nascita ai tre anni il bambino è fortemente egocentrico: i genitori, i fratelli, se ci sono, i nonni, tutti sono in funzione di lui.

Ma lui, in questo mondo di adulti si sente sempre più solo: gli spazi d’incontro: parchi gioco, piscina ecc. offrono occasioni troppo fugaci per instaurare e consolidare rapporti tra coetanei.

Le relazioni tra pari che si verificano per la prima volta alla scuola materna, costringono il bambino a ridimensionare il suo innato egocentrismo e a comunicare in modo costruttivo con i coetanei. Impara a vivere le regole della cooperazione, del­la condivisione, a misurarsi con l’arte difficile del saper aspettare, e il rispetto. Le relazioni tra bambini però non sono esenti da comportamenti aggressivi.

Le motivazioni sono diverse: l’accaparrarsi un giocattolo, il voler dominare la situazione; e all’inizio dell’anno scolastico c’è tutto il problema del distacco da persone che davano sicurezza e da ambienti conosciuti.

Le piccole frustrazioni generate dalla vita con i coetanei sono salutari in quanto costringono il bambino a misurarsi con la sua capacità di affermazione e di crescita. E’ proprio all’interno dell’ambiente socializzante come la scuola materna che si costruisce l’uomo di domani, capace di scegliere tra il bene e il male, motivato nel suo impegno per la vita.

Ora alcune notizie utili per le famiglie che hanno iscritto i loro figli alla scuola materna S. Capitanio.

L’inizio per il preasilo e i piccoli è Mercoledì 10 SETTEMBRE metà giornata; per tutti gli altri al 6 SETTEMBRE con orario completo.

Anche quest’anno si ripete l’esperienza della piscina per i mezzani e il corso di musica per i grandi.

Per la spiegazione della programmazione e delle uscite didattiche riferiremo al primo incontro di sezione.

A tutti Buona Ripresa anche a coloro che ci hanno lasciato e che per la prima volta varcheranno il cancello della SCUOLA ELEMENTARE.

Sr. Emilia e le educatrici

 

 


 

le nostre rubriche

verola sport

Rugby

Se state cercando uno sport “diverso” dagli altri, dove lotta e amicizia giocano insieme avete trovato quello che fa per voi! Noi siamo il gruppo di ragazzi di Verolanuova che già pratica questo sport ma come vedete siamo pochi... speriamo che questo gruppo diventi molto più numeroso! Molti non vogliono giocare perché hanno paura, credono che il rugby sia uno sport violento ma non è affatto così, basta provare solo una volta per capire che tutto questo non è vero.

È anche vero però, che per riuscire in questo sport non bisogna essere “pappemolli” perché lo scontro fisico c’è, eccome. Ma non abbiate paura, quando saprete giocare anche il più piccolo placcherà quello più grande, non esistono i superman nel rugby. Non dovrete neanche essere egoisti, perché è impossibile giocare in uno contro quindici, bisogna essere sempre pronti ad aiutare un compagno in difficoltà. Nella nostra società, l’A.S. Rugby Bassa Bresciana Leno, esistono categorie che partono dall’under 11 e arrivano fino all’under 19 (ma se si raggiunge il numero necessario viene creata anche l’under 9), che permettono a tutti di giocare. Anche se vi credete troppo “vecchi” per imparare non datevi subito per vinti.

Provateci, siamo sicuri che questo sport rapirà anche voi. Se ci state facendo un pensierino e vi è venuta voglia di provarci contattateci e saremo felici di rendere più numeroso il nostro gruppo.

Bonaldo Maurizio - cell.339-2236736

Gavazzoli Mattia - tel.030-9361027 - cell.338-9096342

Rossetti Roberto - tel.030-931885 - cell.333-6717820

 

 


  

 

Per te casalinga...

a cura di L.D.B.

 

Siamo di nuovo a settembre, mese nel quale riprendono tutte le attività; anche “L’Angelo” ritorna nelle nostre famiglie e sono certa che è un ritorno gradito, perché il bollettino è l’Amico che porta le notizie della nostra comunità e pagine ricche di contenuti da leggere e meditare. Riprendo la rubrica per le casalinghe augurandomi che susciti un po’ di interesse. 

 

Da un ricettario apprendo alcune nozioni sulla dieta mediterranea, che ritengo utile trasmettere anche a voi poiché questa dieta, oltre a rappresentare un modo gustoso e piacevole di mangiare, è molto importante per mantenersi in buona salute.

 

 Nel nostro Paese, come in altri che si affacciano sul Mediterraneo, esiste una tradizione alimentare basata su prodotti tipici di questi luoghi che, nel corso dei secoli, si è tramandata di generazione in generazione; parliamo dell’olio di oliva, del vino, del pane, della pasta, dei legumi, della frutta e degli ortaggi.

 

Questi prodotti, sapientemente combinati fra loro con un giusto quantitativo di carne, uova, latte, formaggi, pesce, assicurano una nutrizione sana, valida ed equilibrata, adatta a qualsiasi età, in grado di prevenire molte malattie, soprattutto quelle cardiovascolari. 

 

La validità di questa tradizione alimentare è emersa, soprattutto, negli anni settanta quando ci si è resi conto che molte malattie e disturbi che affliggono la società del benessere sono, in gran parte, legati all’alimentazione.

 

In Italia la riscoperta di questa dieta è stata fatta agli inizi degli anni ottanta soprattutto dall’Istituto Nazionale della Nutrizione sia sulla base di studi condotti in vari punti del mondo, che su quella di confronti che dimostrano come la dieta mediterranea sia oggi considerata la migliore per mantenersi in salute. Perciò riduciamo al minimo il consumo di grassi animali, arricchiamo la nostra dieta di fibre, usiamo pochi zuccheri e privilegiamo i carboidrati (l’amido della pasta e del pane). Abitualmente consumiamo giuste quantità di pane, pasta, pesce, prodotti vegetali ed olio di oliva.

 

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Al ritorno dalle ferie è importante riprendere la cura delle piante in vaso, facendole tornare belle.

Per prima cosa lavare le foglie onde eliminare la polvere, inumidire bene la terra senza inzupparla per evitare ristagni; nebulizzare la chioma con le apposite pompette, accorciare od eliminare i rami sofferenti. Se le piante sono colpite da qualche malattia o infestate da insetti, applicate gli appositi insetticidi.

 

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Perché la carne ai ferri resti morbida e saporita, bisogna salarla, durante la cottura, con sale grosso da cucina.

L’amore vero non è mai malato, mai vecchio, mai stanco, mai morto. (Romano Battaglia)

 

 

 

 


 

 

Arte & cultura

 

 

Le poesie di Rosetta

 

Le voci dei bambini sono ancora dentro me, come un coro ineguagliabile al mondo. Ai piccoli che si preparano, in questo mese, ad affrontare il Nido o la Scuola Materna, ai bimbi che iniziano o proseguono la Scuola Elementare e anche ai ragazzi che s’avviano all’esperienza della Scuola Media è dedicata questa poesia, con l’augurio

 

Le voci dei bambini

 

 

Per vincere la noia e i dissapori

che a volte affogano tra le fessure

di questo inquieto vivere,

mi bastano le voci dei bambini.

 

Ripuliscono l’aria, in cielo stendono

accordi sconfinati e infine siedono

nell’atrio d’ogni cuore, innamorato

di gocce pure di semplicità.

 

S’accompagnano ai voli, al vento, ai fiori

che si chiudono, a sera,

e trasparenti svelano, il mattino,

iridi di rugiada appese al collo.

 

Le voci dei bambini sono canti,

messaggi d’innocenza, e-mails d’amore:

nessuno può arrestarne la fragranza,

nessuno può concedersi l’ardire

 

di spegnerne il calore, d’affossare

la gioia che sprigiona, in assoluto,

dalla vita che germina nel sole

e, nell’età più verde, è un frullo d’ali.


 


 

 

Storie Verolesi

 

Spiccioli di vita paesana

 

Sino a quando, nel 1960, Verolanuova non venne inserita nelle aree depresse, suscitando l’afflusso dei primi industriali, attirati dalle esenzioni fiscali, la vita del paese ruotava attorno all’antica civiltà contadina.

Fra i numerosi cascinali, sparsi nel territorio del Comune, sorgevano piccole cappelle, a memoria della fede religiosa dei padri, fra le quali spiccava, per importanza,

Non ho mai saputo da dove traesse quel nome, dal momento che in essa veniva venerato San Gottardo, raffigurato in paramenti vescovili, con il pastorale in mano.

La sua festa cade anche oggi nei primi giorni di maggio e, nei tempi andati, era consuetudine che le cascine dei dintorni, dal Pero alle Vincellate, ospitassero, nel pomeriggio, chiunque vi si recasse, per mangiare, in lieta compagnia, salame ed asparagi, allietati da un buon bicchiere di clinto.

 

Vi furono, per un certo periodo, anche rustiche tavole, collocate nei pressi della Chiesetta, allestite sotto larghe tende per proteggersi dai primi soli, sulle quali, ma stavolta a pagamento, si potevano consumare, anche lì, salame ed asparagi.

La simpatica tradizione si è ormai perduta, da quando, attorno alla Chiesetta, sono cresciuti innumerevoli capannoni industriali ed il San Donino ha perduto il suo fascino.

Vi si celebra ancora la messa, almeno ogni tanto, ma i coltivatori dei dintorni hanno altri pensieri, occupati come sono ad allevare polli e maiali.

 

Sono aspetti della nostra vita che malinconicamente se ne sono andati, quando lo stare in compagnia e festeggiare con i prodotti dei campi, costituivano il piacere maggiore.

In quei tempi le cascine si trovavano anche, se non proprio al centro del paese, almeno nelle immediate vicinanze e da ciascuna di esse, nelle sere d’estate, si levavano i canti dei ragazzi e delle ragazze andati a scartocciare.

Al centro, sotto il portico, illuminato da una fioca e compiacente lampadina, vi era un bel mucchio di pannocchie di granoturco e tutt’intorno sedevano per terra i giovani, muniti di un ferro inanellato che veniva introdotto nella parte molle e serviva per rendere più facile la rimozione del cartoccio.

La sera trascorreva tra i canti di un tempo e le battute di spirito e talvolta, in quella atmosfera propizia, fiorivano anche dolci rapporti, carichi di promesse nuziali. 

 

Durante il giorno, per rinfrescare gli assetati, veniva installato, in un angolo della piazza, verso la discesa per Verolavecchia, il banchetto delle granite, mentre, per i più golosi, girava per le strade il carrettino dei gelati, tutto bianco, a forma di prua di nave, protetto in alto da una tendina e spinto sui pedali da un gelataio.

Passava anche, ogni tanto, il verticale del Carlino, una sorta di pianola trainata su due ruote da un smunto asinello e guidata da un omino, simpaticissimo e sempre sorridente, non più alto di un metro e dieci, che, tirando una cordicella, con pochi centesimi, faceva strimpellare dal suo organetto vecchie canzoni. 

 

Nelle sere di plenilunio, quando il paese era inondato di luce, compariva nella piazza il Leonida, con un cappellaccio da cow–boy in testa ed il violino sotto il braccio ed attaccava la czarda dei Monti ed altre musiche del suo repertorio.

Noi, seduti sulle spalliere del ponte, fra le quattro palle, ascoltavamo la musica ed a gran voce lo applaudivamo.

Poi, tutti in gruppo, andavamo in castello, a bere la fresca acqua che sgorgava, fra gli ippocastani, da una fontanella sempre in funzione.

 

Erano gli anni che precedevano la guerra e quelli immediatamente successivi.

Noi ci accontentavamo di poco e non vi era la televisione ad assorbire le giornate di vacanze estive. 

Voi direte che, come quello scrittore francese di alta fama, andiamo alla ricerca del tempo perduto, ma coloro che sono ormai avanti con gli anni ed hanno vissuto questi avvenimenti, ne risentiranno tutta la nostalgia ed i giovani si renderanno conto come si sia vissuto in un mondo dove alcuni valori, ormai passati di moda, costituivano radicali punti di riferimento nell’esistenza di coloro che li hanno preceduti. 

 

V.B.

 

 


 

 

Voi che ne pensate?

di Luigi Andrea Pinelli

 

Nella vita di tutti i giorni si sente sempre più parlare di Gesù, in vari ambienti e per motivi diversi, sia in ambito culturale, letterario o cinematografico, anche se non sempre è facile riconoscere e comprendere il fondamento delle immagini che emergono dalla confusione e dal disorientamento diffuso che spesso si nota, ma sul quale è difficile prendere posizione.

 

Fuori dal testo evangelico la figura di Gesù, è stata presentata in vari modi a volte anche con forte senso di provocazione. Comunque subito dopo la resurrezione di Gesù, la storia ha registrato versioni diverse della Sua vita terrena: i Vangeli apocrifi, la versione dei sacerdoti ebrei e dei Romani, che hanno attribuito, ad esempio, la scomparsa del corpo dal sepolcro ai Suoi seguaci che volevano creare i presupposti per sostenere la loro fede, gli scritti gnostici e i manoscritti del Mar Morto.

 

Nel corso dei secoli fino ai nostri giorni sono molte le opere letterarie e, più recentemente anche cinematografiche, che tentano di fornire una visione più umanizzata della vita di Gesù, tali opere risultano in netto contrasto con ciò che riporta il testo evangelico.

 

In mancanza di senso l’uomo tenta di dare spiegazioni attribuendo significati, ad esempio la mitologia greca e romana o altri poemi o opere letterarie a valore simbolico, come le Storie di Re Artù e del Santo Graal e le vicende legate ai Templari, ai Catari e al Priorato di Sion.

 

Negli anni ’70, l’opera rock Jesus Christ Superstar, pur rispettando le posizioni del testo evangelico, ricalca l’esperienza di Gesù soprattutto umana, sottolineando, in questo caso, il coinvogilmento sentimentale di Maria Maddalena per Gesù come uomo.

Un altro eclatante esempio di eccessiva umanizzazione della figura di Gesù è quello proposto nella pellicola di Martin Scorsese del 1988 “L’ultima Tentazione di Cristo”, nella quale si “narra” la fuga del Cristo dalla Croce per proseguire la vita terrena con la creazione di una famiglia (con prole) con la Maddalena, nel finale si recuperano in parte i valori cristiani della morte, della resurrezione, ma

 

Nella carrellata di casi che sto elencando, mi pare possa rientrare il tanto discusso the Passion (in latino e aramaico) recente film di Mel Gibson nel quale è stato dato molto risalto, con crudezza, alla sofferenza fisica di Gesù durante la sua Passione.

 

Il valore storico, politico ed essenzialmente umano della figura di Gesù è sostenuto anche nel romanzo thriller di Dan Brown, Il Codice da Vinci, del 1993, edito da Mondadori.

Senza entrare nei particolari che potrebbero rovinare la sorpresa a chi volesse leggere il romanzo si può dire che, nella storia, si sostiene l’esistenza di documenti che proverebbero il matrimonio di Gesù dal quale sarebbero nati figli i cui discendenti sarebbero oggi protetti in Francia dal Priorato di Sion. Inoltre si parla di una manovra segreta della Chiesa per tenere nascosta l’esistenza di tali documenti, al fine di mantenere il controllo sulle verità di fede che dal tempo di Gesù sarebbero state volutamente nascoste per manipolare le masse.

 

Senza voler dare giudizi critici, mi pare che non ci sia nulla da stupirsi, se in mezzo a tanto disorientamento, culturale, storico, letterario, religioso ed umano ci sia anche tra i cristiani praticanti, (anche nella nostra zona) chi vedendo un film o leggendo un libro si fa colpire dal dubbio che, quanto riportato nel film o nel libro, possa essere vero.

Forse una possibile strada da seguire potrebbe essere quella di trattare le opere letterarie e cinematografiche come tali, senza confonderle o confrontarle con superficialità alle fonti ufficiali della nostra fede, quali il Vangelo, il Magistero della Chiesa e l’esempio delle vite dei Santi.

 


Le Elezioni Comunali del 12 e 13 giugno 2004

I risultati

Lista Dotti per le Libertà     3.943   75,62%

Cittadini per Verola           299   5,73%

Vivere Verola           972   18,64%

 

Voti Validi 5.214

Schede Bianche 163

Schede Nulle 72

 

Votanti Maschi 2.691

Votanti Femmine 2.758

Totale Votanti 5.449 

 

Composizione del Consiglio Comunale del Comune di Verolanuova

Lista: Dotti per le Libertà

      1    Dotti Stefano - Sindaco

      2    Bragadina Maria Carlotta

      3    Tomasoni Gianmaria

      4    Bertolini Giglio

      5    Rossini Mauro

      6    Pagiaro Antonio

      7    Ventura Emanuele

      8    Gatti Dario Roberto

      9    Bertoli Giuseppe Ivo

      10    Fogazzi Fulvio

      11    Bossoni Giovanni

      12    Compiani Amedeo

 

Lista: Vivere Verola

      13    Preti Giandomenico

      14    Barbieri Virna

      15    Manfredini Libero

      16    Barbieri Romanino

 

Lista: Cittadini per Verola

      17    Bellomi Salvatore

 

Componenti della Giunta comunale del Comune di Verolanuova:

 

Bragadina Maria Carlotta, assessore con funzioni di Vicesindaco,

assessorato ai lavori pubblici e servizi sociali;

 

Rossini Mauro, assessore, con il seguente incarico:

assessorato alla pubblica istruzione e manutenzioni;

 

Pagiaro Antonio Mario Ernesto, assessore, con il seguente incarico:

assessorato all’edilizia privata ed urbanistica;

 

Colosini Paolo, assessore, con il seguente incarico: assessorato alla cultura, tempo libero, viabilità, industria, artigianato ed agricoltura.

 

Alla nuova Amministrazione Comunale vanno i nostri auguri per un proficuo lavoro al servizio di tutti Cittadini Verolesi.


Beatitudini per gli uomini politici

 

Beato l’uomo politico che comprende il suo ruolo nel mondo.

Beato l’uomo politico che è personalmente esempio di credibilità.

Beato l’uomo politico che opera per il bene comune e non per i suoi interessi personali.

Beato l’uomo politico che è coerente con se stesso, con la propria fede e che mantiene le promesse elettorali.

Beato l’uomo politico che opera per l’unità e fa di Gesù il fulcro della sua difesa.

Beato l’uomo politico che opera per cambiamenti radicali, che rifiuta di chiamare bene il male e che ha il vangelo come guida.

Beato il politico che ascolta il popolo prima, durante e dopo le elezioni

e che ascolta sempre Dio nella preghiera.

Beato l’uomo politico che non teme la verità o i mezzi di informazione,

poiché nell’ora del giudizio dovrà rispondere a Dio solo

e non alle folle o ai mezzi di informazione.


La Galleria dei ricordi...

Porte aperte alla Casa di Riposo

Buongiorno a tutti, siamo sempre noi Caterina ed Elisabetta le animatrici della casa di riposo.

Dopo la pausa estiva torniamo a raccontarvi di noi, speriamo che le vostre vacanze siano state ristoratrici e vi abbiano dato forza e coraggio di venirci a  trovare: noi siamo sempre qui anche a ferragosto.

Dall’anno scorso, tanti Verolesi, approfittano della nostra struttura per portare qui i propri congiunti durante le vacanze estive.

In tal modo anche i parenti possono godere le loro ferie con tranquillità e possono temporaneamente sollevarsi dall’assistenza continua al loro caro.

Questa possibilità è offerta sempre, durante tutto l’anno solare per rispondere alle esigenze che nascono naturalmente quando l’impegno si protrae nel tempo.

Ci ha ristorato dal caldo estivo (anche se non soffocante come l’anno scorso) il nostro bellissimo parco, dove abbiamo trascorso i pomeriggi all’aria aperta ombreggiati dai platani e dagli aceri verdeggianti di chiome.

Un’ora in più in giardino, una fetta d’anguria, un gelato artigianale, una gita, una festa all’aperto, uno spettacolo nel parco, un po’ di musica dal vivo...

Sono sfumature, dettagli che per chi se li può godere riescono a fare “estate”.

Estate... Tempo di riposo... Tempo di relax... Tempo di vacanze che noi abbiamo vissuto all’interno della nostra casa percorrendo con la memoria i tempi in cui anche i nonni si godevano le loro vacanze.

“E voi che cosa facevate durante l’estate?”

La signora Angela coglie la palla al balzo e incomincia a raccontarsi...

“Andavo con la mia Signora ad Alassio a “Villa Sorriso”, sull’entroterra ligure.

La villa era in collina, con le montagne alle spalle e il mare ai suoi piedi.

Solo a vederla ti portava pace e serenità nel cuore: era immersa in un bellissimo parco ricco di oleandri ed azalee in fiore.

Veniva aperta all’inizio dell’estate fino a metà settembre: si facevano lunghe passeggiate, si andava al mare e alla sera accoglieva amici e conoscenti che partecipavano a bellissime feste con musica e buffet in giardino.

Qui si veniva per curare la malinconia, ridare vita e colore al grigiore che si accumulava in città durante l’anno: era la boccata d’ossigeno che ti permetteva di respirare fino alla prossima estate.

Ho dei bellissimi ricordi di quel periodo che mi portano tutt’ora gioia ma non rimpianti o nostalgia: quello che è passato rimane sempre dentro di noi, lo custodiamo con cura e anche un pizzico di gelosia.

Certo che un desiderio ce l’avrei: ritornare in quei luoghi dove ho trascorso le più belle estati della mia vita”.

Caterina ed Elisabetta


Turni domenicali di guardia farmaceutica dell’Azienda S.L. 19

settembre

5

San Gervasio 

Leno (Castelletto) 

 

12 

Pontevico (dr. Pinzi) 

Leno (dr. Bravi) 

 

17 

Offlaga 

Pontevico (dr. Romano) 

 

26 

Manerbio (Comunale) 

Borgo S. G.

ottobre

Seniga 

Manerbio (dr. Parati)

10 

Bassano Br.no 

Pavone Mella

N.B.: L’elenco è provvisorio. 

N.B.: Il turno domenicale ha inizio dal pomeriggio del venerdì precedente e nell’elenco sono indicate soltanto le farmacie più vicine a Verolanuova. Qui, però, ogni sabato è aperta la farmacia comunale dalle ore 15.00 alle 19.00.


NUMERI UTILI DI TELEFONO:

Servizio Sanitario (soltanto nei casi di emergenza) 118
Gruppo Verolese Volontari Soccorso - via Grimani 0309361662
Problemi con le droghe? 0309937210
Alcolisti in trattamento 0309306813 -  0309361869
Ambulatori medici   0309362609
Vigili del Fuoco 030931027
Carbinieri - Pronto intervento 112

   

N.B.: Il servizio sanitario prefestivo, festivo e notturno si svolge dal sabato mattina alle ore 10.00 fino al lunedì alle ore 8.00 e tutte le notti dalle ore 20.00 alle ore 8.00.

Per le prenotazioni di trasporto con autoambulanza del Gruppo Volontari del Soccorso telefonare: dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.00; inoltre dalle ore 8.00 del sabato alle 7.00 del lunedì.


Per i collaboratori de “L’Angelo di Verola”

Invitiamo i collaboratori a far pervenire i loro articoli entro e non oltre le ore 12.00 di venerdì 17 settembre. Quelli pervenuti oltre tale data non saranno pubblicati.

Importante:

Per facilitare la pubblicazione degli articoli:

gli scritti siano preferibilmente dattiloscritti, meglio se al computer, in carattere Times New Roman corpo 12. Se scritti a mano: in stampatello per ragioni tecniche

Chi usa il computer è buona cosa che faccia pervenire lo scritto anche salvato su un dischetto oppure via e-mail.

Gli articoli vanno fatti pervenire:

direttamente ai sacerdoti oppure via e-mail al seguente indirizzo: angelo@verolanuova.com

La redazione non è tenuta a dare giustificazioni per la non avvenuta pubblicazione degli articoli pervenuti né risponde delle fotografie non ritirate dagli interessati entro quindici giorni dalla pubblicazione sul bollettino.

La Redazione


Per i più piccoli

Al bar

Sulla porta di un bar c’è scritto: Cioccolata calda e biliardo.

Un uomo entra nel locale e ordina: - Vorrei una cioccolata con biliardo. -

Il barista lo guarda perplesso e cerca di spiegare: - Guardi... c’è un equivoco... -

E l’uomo: - Ah, va benissimo. Mi ci metta anche quello! - 

Pierino

La famiglia di Pierino è riunita per la cena.

Pierino dice: - Sai, papà... quando ero più piccolo credevo che le maestre ci abitassero proprio nella scuola! -

E il padre: - Perché? Dove abitano invece? - 

Indovina

Qual è il cane più scatenato?

Il can-can!!! 

Colmi

Qual è il colmo per due scheletri?

Essere amici per la pelle!


Cielo a pecorelle: i segni del tempo nella meteorologia popolare

Granturco

* Pannocchia rivestita di molti cartocci segno d’inverno freddo e guazzoso.

Biancospino

* Se il biancospino dà molti frutti fa prevedere un inverno molto rigido

Asino

* Quando l’asino tiene gli orecchi ritti, raglia con più frequenza, insistentemente e quasi dolorosamente, preannuncia una prossima pioggia.

Cane

*    Se il cane tira la catena, è inquieto, entra e esce dal casotto, è segno che vuol piovere. La stessa cosa fa presagire allorché raspa in terra o si pone insolitamente a dormire nel canile.


Anagrafe parrocchiale

Battesimi

     19    Petrilli Martina Battezzata a L’Aquila

     20    Bertolini Francesca di Giovanni e Colla Cinzia

     21    Ferla Alice di Michelangelo e Anni Giulia Maria

     22    Tomasoni Alessio di Gianmaria e Quaranta Elena

     23    Zavaglio Lorenzo di Alberto e Colla Luigia

     24    Tirelli Federico di Renato e Lucarini Stefania

     25    Alcioni Michele di Luca e Salis Silvana

     26    Scarpato Giovanni di Armando e Paone Marianna

     27    Conigliaro  

Matrimoni

          Tranchese Giuseppe ed Esposito Antonella (sposati a Napoli)

    7    Antonioli Niro e Raggi Franca

    8    Venturini Omar e Danila Talida Ana Maria

    9    Regazzini Nicola e Pera Federica

          Cipolini Fausto e Alloisio Cristina (sposati a Offlaga)

          Fomia Federico e Casigli Francesca Romana (sposati a Vimercate)

    10   Loda Davide e Sartorelli Laura

    11   Pezzola Caio Eugenio e Mariani Lorenza 

Defunti

    29   Sbaraini Alessandro di anni 91

    30   Padre Gianni Barbieri di anni 66

    31   Bonelli Maria di anni 95

    32   Este Maria di anni 75

    33   Checchi Enrico di anni 78

    34   Gazzoldi Maria Teresa di anni 83

    35   Girelli Orsola ved. Monteverdi di anni 86

          Luigi Petitto di anni 58

    36   Gerardini Maria ved. Paroni di anni 75

    37   Rossini Mario di anni 79

    39       Ratti Massimo di anni 58


 

Offerte pro restauri tele e affreschi della Basilica

N.N.    20,00

N.N.    30,00

N.N.    100,00

N.N.    30,00

Per una Cresima     10,00

Classe 1934 in memoria dei coscritti defunti   100,00

R.M.D.       50,00

Santa Messa Cappella morti della Motta (Ferrari Angelo e Giuseppe) 100,00

N.N.    100,00

N.N.    80,00

N.N.    50,00

Dalla San Vincenzo     150,00

Giornata celebrata nel mese di giugno    1.115,14

Dalla Chiesa di San Rocco    140,00

Dalla Casa Albergo     175,00

Per tele e affreschi     20,00

Breda Libera    92,00

N.N.    30,00

N.N.    30,00

N.N.    80,00

N.N.    30,00

N.N.    10,00

N.N.    100,00

N.N.    60,00

N.N.    100,00

N.N.    30,00

N.N.    20,00

N.N.    50,00

N.N.    30,00

N.N.    100,00

Giornata celebrata nel mese di luglio    1.055,00

Dalla Casa Albergo     175,00

Dalla Chiesa di San Rocco    125,00

Tele e Afrreschi      15,00

Per Guide della Basilica      55,00

N.N.    20,00

N.N.    10,00

N.N.    70,00

N.N.    30,00

N.N.    30,00

N.N.    100,00

N.N.    90,00

N.N.    20,00

In memoria del figlio e del marito     100,00

N.N.    20,00

N.N.    30,00

In ricordo del papà     100,00

N.N.    40,00

N.N.    20,00

N.N.    40,00

N.N.    30,00

N.N.    70,00

Casa Albergo   165,00

San Rocco    100,00

Guide al Tempio     50,00

N.N.    30,00

In memoria di mamma Pierina e papà Giacomo       100,00

N.N.    10,00

N.N.    10,00

In ricordo della mamma Orsola       200,00

Per la fame    90,00

N.N.    60,00

N.N.    20,00

N.N.    80,00

N.N.    10,00

N.N.    80,00

Tele ed affreschi      70,00

Giornata celebrata nel mese di agosto   1.180,00

Per libri Basilica      150,00

Per libri Basilica N.N.  50,00

Per libri Basilica N.N.  60,00

 

Totale  7.792,14

 

 

“Amici della Basilica” adesioni alla

“Confraternita del Restauro”

 

Dalla cappella della Madonna allo Stadio    350,00

Grazie a Dio per i miei 90 anni (Donini Luigia)  300,00

M.T.    500,00

In memoria dei genitori 250,00

Per il Battesimo del loro bambino    250,00

N.N.    500,00

I familiari di Alessandro in ricordo del loro caro     250,00

Nonna Gemma 500,00

N.N.    500,00

In ricordo del defunto Angelo Rossini    600,00

Dal Comune di Verolanuova     15.000,00

N.N.    500,00

In ricordo del papà Manfredo  500,00

Per tutti i miei defunti     50,00

N.N.    250,00

In ricordo della zia Maria    250,00

N.N. in ricordo dei genitori     250,00

In ricordo della nostra amata Edvige     250,00

 

Totale  21.050,00

 

 

Per la festa di San Rocco

 

In ricordo di Angelo da mamma e fratelli     500,00

N.N.    100,00

 

Totale  600,00

 


 

Radio Basilica di Verolanuova

 

Dal 3 settembre riprendono le trasmissioni domenicali di Radio Basilica di Verolanuova 91.2 Mhz

Alle ore 12.00

Radiogiornale Verolese

a cura di Tiziano Cervati

 

alle ore 12.30

Sempre più difficile

a cura di Daria Cremaschini

 

e dal 5 ottobre

...tornano tanti cari vecchi programmi,

arrivano tante belle novità e qualche voce nuova

Ascoltateci!!!



 

SERVIZIO INFORMATICO PARROCCHIALE

530 archivi; 5.900 documenti 2.100 immagini. In marzo  abbiamo superato 1.000.000 di pagine viste da 360.000 visitatori da 110 nazioni di tutto il mondo. (fonte statistiche: Webalizer)

Questo è www.verolanuova.com il sito della Parrocchia di Verolanuova.

Grazie a tutti coloro che hanno contribuito a questo risultato.

 

  

Siti Internet:

Sito principale della Parrocchia   
www.verolanuova.com

Oratorio
www.verolanuova.com/parrocchia/oratorio

L’Angelo di Verola
www.verolanuova.com/Angelo

Archivio de “L’ Angelo di Verola”
http://digilander.libero.it/angeloverola

Coro San Lorenzo
http://digilander.libero.it/corosanlorenzo

Siti Ospiti
www.verolanuova.com/ospiti

 

Indirizzi di Posta Elettronica:

Parrocchia di san Lorenzo
parrocchia@verolanuova.com

Oratorio “Giacinto Gaggia”
oratorio@verolanuova.com

Radio Basilica
rbv@verolanuova.com

L’Angelo di Verola
angelo@verolanuova.com

Calendario Manifestazioni
eventi@verolanuova.com

Coro San Lorenzo
corosanlorenzo@iol.it

 


 

 Riepilogo appuntamenti di Settembre

(solo di quelli che ci sono stati ufficializzati)

a cura di Radio Basilica di Verolanuova  

Il calendario completo del 2004 è pubblicato nel sito internet della parrocchia alla pagina appuntamenti

 

Per comunicare iniziative: e-mail eventi@verolanuova.com

 

Date e Luoghi Tema Promotori

Sabato 4   Settembre
Roggia Gambaresca
Piazza Libertà

GARA DI PESCA ALLA TROTA
per bambini
S.P.D. Verolesi
Dal 3 al 12 Settembre
Oratorio "Giacinto Gaggia"
via Zanardelli, 15
FESTA DELL'ORATORIO
per il programma clicca qui
Oratorio di Verolanuova
10 - 11 - 12 Settembre
Intera Giornata
Cascina San Giorgio
via San Rocco
Concorso Ippico Nazionale
Salto ad Ostacoli Tipo "A"
Centro Ippico
Scuderia
San Giorgio
Domenica 26 Settembre
Intera Giornata
Cascina San Giorgio
via San Rocco
Concorso Ippico Nazionale
Salto ad Ostacoli Formula "C"
Centro Ippico
Scuderia
San Giorgio

Domenica 26 Settembre
Pista Motocross Località Vallatelle

GARA CROSS REGIONALE FMI Sezione
Motocross
Verolese