L'Angelo di Verola L'Angelo di Verola Mensile di Vita Parrocchiale


Anno XXX   n° 11 - Gennaio 2005

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Inserto:La Parrocchia Saluta don Paolo

Edizione a stampa a cura di Don Luigi Bracchi
Redazione: Don Giampaolo Goffi - Don Valentino Picozzi - Tiziano Cervati
Edizione on-line a cura di Tiziano Cervati

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In copertina: Inizia l'anno dedicato alla riscoperta del Battesimo.
(realizz. grafica: Tiziano Cervati).

 

SOMMARIO

La parola del prevosto (don Luigi) 

Calendario liturgico 

L'anno dell'Eucarestia 

Il Papa ai bambini

La celebrazione del Battesimo (3)

 

vita parrocchiale

Don Giuseppe ci scrive    14

La festa per don Angelo (foto) 15

L'Accolitato di F. Checchi    16

Dalle parole ai fatti (R. Fontana)    17

Briciole Francescane (A. Rossi)  19

Alcuni chiarimenti (I Sacerdoti)    20

Novità nella Cappella dello Stadio    20

Stampa Cattolica   21

Canto Gregoriano (don Valentino)    22

La Messa in latino   23

 

dagli oratori

 

Gruppi di Catechismo (don Valentino) 24

Scuola di Vita Familiare  26

 

le nostre rubriche

 

Per te casalinga (L.D.B)   27

Oratorio Sport (R. Moscarella)    28

Verola Sport (R. Moscarella)   29

Ultim'ora    30


arte & cultura

 

Università Aperta    31

Le Poesie di Rosetta (R. Mor) 32

L'angolo di Massimo (M. Calvi)     33

La legislazione matrimoniale (V.B.)    34

Voi che ne pensate? (L. A. Pinelli)     36

Teatro in Biblioteca (L. Brunelli)     37

 

spazi della memoria

 

Tempi lontani (G. Pini) 38

In cerca delle nostre tradizioni  41

 

varie - cronaca

 

La Diocesi e la centrale di Offlaga   42

Ricordati di santificare... (B. Andrini)   43

Mostra di modellismo   43

Il Premio Morelli    44

Scuola di italiano per straniere  45

Alcolisti in trattamento  45

Per i più piccoli   46

Orario delle farmacie    47

Numeri Utili  47

Radio Basilica  48

Auguri a...     50

Anagrafe Parrocchiale  50

Offerte 51
Riepilogo Appuntamenti di Novembre



la parola del prevosto

Questo è il primo dei Comandamenti... il secondo è simile al primo

Ci accorgiamo che il tempo passa inesorabilmente. Io mi trovo a scrivere mensilmente su queste pagine: nel giro di un mese celebro funerali, matrimoni, battesimi... In programma incontri, quasi quotidiani, dove si parla di Dio, della sua Parola...

Mi chiedo: qual è il senso vero, profondo, di tutto questo? Cos'è che unisce questi vari momenti? A cosa devo guardare per affermare che questa comunità gode di buona salute? Sta vivendo in pienezza? Ringiovanisce dal di dentro, sempre di più?... e tante altre domande.

Per fare chiarezza, in tutto questo, mi aiuta il Vangelo. Certo, è la Parola di Gesù, di Dio! Posso rispondere di sì a questi interrogativi se quanti ci avvicinano o vivono con noi possono riscontrare:

• che Dio è il motore della nostra vita. Attenti, però:

-    non perché ne parliamo spesso, ma perché seguiamo come nostra strada le indicazioni che lui ci dà;

-    se sentiamo con gioia la sua presenza e la sua volontà;

-    se ne parliamo sempre con entusiasmo e ci sentiamo missionari del suo amore;

-    se viviamo la preghiera come esigenza filiale e non come un peso;

-    se non manchiamo all'appuntamento della domenica e se la nostra presenza è attiva e non passiva (nel canto, nella preghiera).

 

• che tutti gli altri ci stanno a cuore, perché sono fratelli nell'amore dello stesso Padre:

-    se la nostra vita di tutti i giorni si realizza nell'impegno di costruire rapporti veri e sereni con tutti spaccando quel clima pesante che talvolta caratterizza le nostre giornate;

-    se impieghiamo un po' del nostro tempo con i fratelli più bisognosi, più deboli, che aspettano con ansia un gesto di bontà e di aiuto;

-    se lo stile della nostra vita consiste nel costruire tanti piccoli passi di pace, di giustizia, di serenità;

-    se ogni giorno faremo a gara nello stimarci a vicenda, nell'amarci sull'esempio di Cristo;

-    se i nostri vicini possono riscontrare lo sforzo comune di costruire, come cittadini e come cristiani, una Verolanuova vera, ma per tutti. Il grande desiderio è che ciascuno scopra e prenda parte al grande progetto, svolgendo il suo compito; che ogni gruppo esistente dia consapevolmente il suo contributo al mosaico che stiamo costruendo.

 

Quando chi vive accanto a noi potrà riconoscere dalla nostra vita che Dio è il primo, che siamo attenti a tutti i fratelli, in particolare agli ultimi, che stiamo costruendo la casa comune per tutti, italiani e non, allora soltanto saremo cristiani, battezzati nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

Buon Lavoro.

Don Luigi

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Calendario liturgico dal 6 novembre all'8 dicembre

novembre

ORARIO SANTE MESSE

 

In Basilica:   

Prefestiva:  ore 18.00

Festive:   ore 7.30 - 9.30 - 11.00 - 18.00

   ore 17.45 Celebrazione Liturgica

Feriali:  ore 7.00 - 9.00 - 18.00

 

S. Rocco:    

Festiva:    ore 9.00

 

S. Anna - Breda Libera:  

Festiva:    ore 10.00
Feriale  ore 18.30 (solo giovedì)

 

Cappella Casa Albergo:  

Feriale e prefestiva: ore 16.30

Cappella di San Giorgio al Cimitero
Ogni giovedì alle 20.30

  

N.B.: In Basilica, ogni sabato dalle ore 15.30 alle 17.30, i sacerdoti sono a disposizione per le confessioni.

 

 

 

1 Martedì    Solennità di Tutti i Santi (proprio del salterio)

 

Dal Vangelo -  “...Gesù disse: “Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli...” (Mt. 5, 3)

 

   Sante Messe con orario festivo

ore 15.00   S. Messa al cimitero in suffragio di tutti i defunti. Seguirà la benedizione alle tombe

ore 17.30    Celebrazione dei Vespri

ore 18.00   S. Messa di “Tutti i Santi” a suffragio dei defunti della Parrocchia

 

2 mercoledì    Commemorazione di tutti i defunti

   Sante Messe con orario feriale (ore 7.00 e 9.00)

ore 15.00    S. Messa al cimitero. Benedizione delle tombe

ore 18.00    Ufficiatura con santa Messa a suffragio di tutti i defunti della Parrocchia

ore 20.00    In Sant'Anna ufficiatura con santa Messa a suffragio di tutti i defunti della Breda

 

N.B. Ogni sera, fino a martedì 8 novembre, alle ore 18.00, in Basilica ufficiatura per i Defunti della Parrocchia

 

Nei giorni 1 - 8 novembre, i fedeli che visitano il Cimitero e pregano per i defunti, alle solite condizioni (Confessione e Comunione) possono ottenere l'indulgenza plenaria applicabile ai defunti.

Dal mezzogiorno dell'1 novembre alla sera del 2 si può ottenere l'indulgenza Plenaria applicabile ai defunti visitando la Basilica. Nella visita si reciti almeno un Pater, Ave, Gloria e il Credo

Si richiedono le seguenti condizioni: Confessione, Comunione e preghiere secondo le intenzioni del Papa (almeno Pater, Ave, Gloria,...)

 

3 giovedì     Primo giovedì del mese. Sante Messe con orario feriale. Ore 9.00 S. Messa seguita dall'esposizione del     Santissimo: adorazione comunitaria e personale fino alle ore 12.00

 

4 venerdì    S. Carlo Borromeo - Primo venerdì del mese dedicato alla devozione del Sacro Cuore.

  Sante Messe con orario feriale. Si porta la Comunione agli ammalati

 

5 sabato   Ore 15.00 dalle Suore: ritiro per i bambini di 2a elementare

    Ore 21.00  In Basilica: Concerto straordinario del Gen Rosso in onore di don Paolo


 

 6 Domenica    XXXII del tempo ordinario (IV settimana del salterio)

 

Dal Vangelo -  “...“Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l'ora” ...” (Mt 25, 13)

 

   Sante Messe con orario festivo

 

ore   9.30    In Basilica: Saluto di don Paolo ai ragazzi e presentazione dei Cresimandi alla Comunità Parrocchiale

ore 11.00   Santa Messa per i caduti di tutte le guerre

ore 15.00   Nel salone dell'Oratorio, incontro con i genitori dei fanciulli della 2a elementare

ore 16.00   Nel salone delle suore, incontro con i genitori, padrini e madrine dei bambini che saranno battezzati nel

   mese di novembre

ore 17.45   Celebrazione dei Vespri

ore 18.00   Santa Messa Solenne e saluto della Comunità Parrocchiale a don Paolo Goffi. Rinfresco per tutti presso 

   l'Oratorio

 

7 lunedì   ore 20.30: Dalle Suore: Preparazione dei Centri di Ascolto. Sante Messe con orario feriale

 

9 mercoledì Dedicazione della Basilica Lateranense. Festa. Sante Messe con orario feriale

sabato 12   Dalle Suore: Ritiro spirituale per i bambini di 3a elementare

 

 13 Domenica   XXXIII del tempo ordinario (I settimana del salterio)

 

Dal Vangelo -  “...Dice il Signore: - Perché a chiunque ha sarà dato e sarà nell'abbondanza, ma a chi non ha sarà tolto anche quello che ha -...” (Mt 25, 29)

 

   Sante Messe con orario festivo

 

   Festa del Ringraziamento

 

ore 15.00   Nel salone dell'Oratorio: incontro con i genitori dei fanciulli della 3a elementare

ore 15.00   Nel salone delle Suore: incontro con i genitori dei fanciulli della 4a e 5a elementare

 

N.B.: Oggi si celebra la Giornata Nazionale del Ringraziamento per i frutti della terra e del lavoro dell'uomo. Dopo la Santa Messa delle 11.00 in piazza Malvestiti avrà luogo la benedizione dei mezzi agricoli

 

14 Lunedì     Centri di Ascolto nei luoghi previsti, preceduti da una breve trasmissione da Radio Basilica

 

19 sabato   Dalle Suore: Ritiro spirituale per i bambini di 4a elementare


 

 20 Domenica   “Nostro Signore Gesù Cristo Re dell'Universo”. Solennità. (Proprio del salterio)

 

Dal Vangelo -  “...Rispondendo il Re dirà loro: in verità vi dico, ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me...” (Mt 25, 40)

 

   Sante Messe con orario festivo

Giornata dei migranti. Questa giornata si celebra nella terza domenica di novembre. Specialmente per noi italiani il problema “migranti” è di grave riflessione e stimolo alla preghiera e alla concreta solidarietà

 

Oggi don Gianpaolo Goffi farà il suo ingresso come parroco a San Vito di Bedizzole (per il programma vedere l'inserto)

 

ore   9.30    In Basilica, ammissione ufficiale al Cammino di Iniziazione Cristiana per la 2a elementare e Memoria del Battesimo

ore 11.00   Santa Messa Solenne in canto

 

21 Lunedì     Presentazione della Beata Vergine Maria - (II settimana del salterio)

 

22 Martedì    Santa Cecilia

ore 17.00   Santa Messa in lingua latina e canto Gregoriano

 

24 Giovedì - 25 Venerdì - 26 Sabato

   In basilica alle ore 9.00 e alle ore 20.30 (sabato alle 18.00)

   Breve corso di esercizi spirituali sul Vangelo di Marco

   Santa Messa - Riflessione - Esposizione del Santissimo

   26 sabato: Inizia il Tempo di Avvento

 

26 Sabato     Dalle Suore: Ritiro spirituale per i bambini di 5a elementare

 

 

Il Nuovo Anno Liturgico

Con l'Avvento entriamo in un tempo sacro nel quale si celebra la venuta di Nostro Signore Gesù Cristo. Mentre nel tempo di Natale contempliamo il mistero di Dio fatto uomo e dell'Uomo Gesù che si manifesta come Dio, le quattro settimane dell'Avvento che quest'anno inizia con domenica 30 novembre, hanno lo scopo di farci guardare all'avvenire, nell'attesa del glorioso ritorno del Signore. La sintesi della liturgia dell'Avvento la troviamo nei due prefazi di questo tempo: il primo rende grazie al Signore che è già venuto “nell'umiltà della nostra natura umana”; il secondo prefazio che si prega dal 17 al 24 dicembre evoca i profeti, S. Giovanni Battista, la Vergine Maria perché “ci prepariamo con gioia al mistero del Natale”.

 

N.B.: Durante il tempo di Avvento alle ore 9.00, nel corso della Santa Messa sarà celebrata “L'ora di lodi” e verrà dettato un pensiero di riflessione dopo il Vangelo.

 

Così alle ore 18.00, verrà celebrato il Vespro e sarà dettata una riflessione dopo la lettura del Vangelo. Una riflessione sarà proposta anche nel corso della Messa delle ore 7.00.

 

Tutti i Lunedì alle 8.15 e alle 17.45, da Radio Basilica breve catechesi d'Avvento sul Battesimo.


 

 27 Domenica   Prima di Avvento (I settimana del salterio)

 

Dal Vangelo -  “Dice il Signore: - State attenti, vegliate perché non sapete quando sarà il momento preciso - ...” (Mc 13, 33)

 

   Sante Messe con orario festivo

ore 9.30   Ammissione tra i candidati alla Cresima e alla solenne Professione di Fede per i ragazzi di 1a media

ore 15.00   Nel salone delle Suore incontro con i genitori dei ragazzi di 2a media

ore 15.00   Nel salone dell'Oratorio: incontro con i genitori dei ragazzi di 3a media

ore 18.00   S. Messa con i partecipanti al Premio Fondazione Morelli

   

29 martedì    Inizia la Novena dell'Immacolata

 

 

dicembre

 

ORARIO SANTE MESSE

 

In Basilica:   

Prefestiva:  ore 18.00

Festive:   ore 7.30 - 9.30 - 11.00 - 18.00

   ore 17.45 Celebrazione Liturgica

Feriali:  ore 7.00 - 9.00 - 18.00

 

S. Rocco:    

Festiva:    ore 9.00

 

S. Anna - Breda Libera:  

Festiva:    ore 10.00
Feriale  ore 18.30 (solo giovedì)

 

Cappella Casa Albergo:  

Feriale e prefestiva: ore 16.30

Cappella di San Giorgio al Cimitero
Ogni giovedì alle 20.30

N.B.: In Basilica, ogni sabato dalle ore 15.30 alle 17.30, i sacerdoti sono a disposizione per le confessioni.

 

 

1 giovedì    

Primo del mese. Dopo la S. Messa delle ore 9.00 esposizione del Santissimo e adorazione personale fino alle ore 12.00

 

2 venerdì    

Primo del mese, dedicato alla devozione del Sacro Cuore. Si porta la Comunione agli ammalati

 

sabato 3      Dalle Suore: Ritiro di preparazione al Natale per i bambini di 1a media


 

 4 Domenica     Seconda di Avvento (II settimana del salterio)

 

Dal Vangelo -  “...Giovanni diceva: - Dopo di me viene uno che è più forte di me e al quale io non sono degno di chinarmi per sciogliere i legacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzati con acqua, ma egli vi battezzerà con lo Spirito Santo -...” (Mc 1, 7-8)

 

   Sante Messe con orario festivo

ore 16.00   Nel salone dell'Oratorio femminile incontro con i genitori, padrini e madrine dei bambini che saranno battezzati nel mese di dicembre

  

N.B.: Si apre oggi la settimana dedicata alla promozione della stampa cattolica, dell'”Angelo di Verola” e di Radiobasilica

 

7 mercoledì   S. Ambrogio - Patrono della regione Lombardia. Sante Messe con orario feriale

ore 18.00   Santa Messa prefestiva dell'Immacolata

 

 8 giovedì  Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria - Solennità (proprio del salterio)

 

Dal Vangelo -  “...Allora Maria disse: - Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto -”. (Lc 1, 38)

 

   Sante Messe con orario festivo

   Festa degli anniversari di matrimonio

ore 11.00   Santa Messa solenne in canto


  

Riepilogo degli appuntamenti vari

Ritiro dei fanciulli/e di 2a elementare - Sabato 5 novembre - 15.00 -Suore 

Genitori dei fanciulli/e di 2a elementare - Domenica 6 novembre - 15.00 - Oratorio 

Genitori, padrini e madrine dei battezzandi di novembre - Domenica 6 novembre -16.00 - Suore 

Ritiro dei fanciulli/e di 3a elementare - sabato 12 novembre - 15.00 - Suore 

Genitori dei fanciulli/e di 3a elementare - Domenica 13 novembre - 15.00 - Oratorio 

Genitori dei fanciulli/e di 4a e 5a elementare - Domenica 13 novembre -15.00 - Suore 

Ritiro dei fanciulli/e di 4a elementare - Sabato 19 novembre - 15.00 - Suore 

Ritiro dei fanciulli/e di 5a elementare - Sabato 26 novembre - 15.00 - Suore 

Genitori dei ragazzi/e di 2a media - Domenica 27 novembre - 15.00 - Suore 

Genitori dei ragazzi/e di 3a media - Domenica 27 novembre - 15.00 - Oratorio 

Ritiro dei ragazzi/e di 1a media - Sabato 3 dicembre - 15.00 - Suore 

Genitori, padrini e madrine dei battezzandi di dicembre - Domenica 4 dicembre - 16.00 - Suore

 

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l'anno dell'eucarestia

 

Il Sacramento dell'Eucaristia

L'Anno dell'Eucaristia è ormai giunto al termine. Nel corso di quest'anno abbiamo più volte riflettuto e pregato sulle pagine dell'Angelo. Anche se, ovviamente, le nostre riflessioni non termineranno qui, come conclusione di quest'anno prezioso, desideriamo proporvi ciò che il Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica, recentemente pubblicato, ci dice sull'argomento. Speriamo di farvi cosa gradita. (T.C.)

 

Che cos'è l'Eucaristia?

È il sacrificio stesso del Corpo e del Sangue del Signore Gesù, che egli istituì per perpetuare nei secoli, fino al suo ritorno, il sacrificio della Croce, affidando così alla sua Chiesa il memoriale della sua Morte e Risurrezione. È il segno dell'unità, il vincolo della carità, il convito pasquale, nel quale si riceve Cristo, l'anima viene ricolmata di grazia e viene dato il pegno della vita eterna (271).

 

Quando Gesù Cristo ha istituito l'Eucaristia?

L'ha istituita il Giovedì Santo, “la notte in cui veniva tradito” (1 Cor 11, 23), mentre celebrava con i suoi Apostoli l'Ultima Cena (272).

 

Come l'ha istituita?

Dopo aver radunato i suoi Apostoli nel Cenacolo, Gesù prese nelle sue mani il pane, lo spezzò e lo diede loro dicendo: “Prendete e mangiatene tutti: questo è il mio corpo offerto per voi”. Poi prese nelle sue mani il calice del vino e disse loro: “Prendete e bevetene tutti: questo è il calice del mio sangue per la nuova ed eterna alleanza, versato per voi e per tutti in remissione dei peccati. Fate questo in memoria di me” (273).

 

Che cosa rappresenta l'Eucaristia nella vita della Chiesa?

È fonte e culmine di tutta la vita cristiana. Nell'Eucaristia toccano il loro vertice l'azione santificante di Dio verso di noi e il nostro culto verso di Lui. Essa racchiude tutto il bene spirituale della Chiesa: lo stesso Cristo, nostra Pasqua. La comunione della vita divina e l'unità del Popolo di Dio sono espresse e prodotte dall'Eucaristia. Mediante la celebrazione eucaristica ci uniamo già alla liturgia del Cielo e anticipiamo la vita eterna (274).

 

Come viene chiamato questo Sacramento?

L'insondabile ricchezza di questo Sacramento si esprime con diversi nomi, che evocano suoi aspetti particolari. I più comuni sono: Eucaristia, Santa Messa, Cena del Signore, Frazione del pane, Celebrazione eucaristica, Memoriale della passione, della morte e della risurrezione del Signore, Santo Sacrificio, Santa e Divina Liturgia, Santi Misteri, Santissimo Sacramento dell'altare, Santa Comunione (275).

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Quel nonno vestito di bianco

 

Piazza San Pietro - Sabato 15 ottobre 2005:

incontro di Benedetto XVI con 150 mila bambini

della Prima Comunione e i loro catechisti

 

I ragazzi erano seduti attorno al Papa. E lui ha risposto alle loro domande. Le domande erano difficili, le risposte facili. Così tutti i 150 mila bambini e catechisti che hanno affollato sabato 15 ottobre scorso piazza San Pietro le hanno capite. Benedetto XVI è un gran Papa e un gran teologo anche per questo: sa usare il linguaggio adatto a ogni circostanza. Parole semplici ed essenziali e alla fine un augurio che ha toccato il cuore: “Vi auguro una vita buona”. Ci sembra bello il pubblicare, a puntate, le domande dei bambini e le risposte del Papa perché sono una bella catechesi utile anche  per gli adulti. (T.C.)

 

(1)

 

Andrea: “Caro Papa, quale ricordo hai del giorno della tua prima Comunione?”

Innanzitutto vorrei dire grazie per questa festa della fede che mi offrite, per la vostra presenza e la vostra gioia. Ringrazio e saluto per l'abbraccio che ho avuto da alcuni di voi, un abbraccio che simbolicamente vale per voi tutti, naturalmente. Quanto alla domanda, mi ricordo bene del giorno della mia Prima Comunione. Era una bella domenica di marzo del 1936, quindi 69 anni fa. Era un giorno di sole, la chiesa molto bella, la musica, erano tante le belle cose delle quali mi ricordo. Eravamo una trentina di ragazzi e di ragazze del nostro piccolo paese, di non più di 500 abitanti. Ma nel centro dei miei ricordi gioiosi e belli sta questo pensiero - la stessa cosa è già stata detta dal vostro portavoce - che ho capito che Gesù è entrato nel mio cuore, ha fatto visita proprio a me. E con Gesù Dio stesso è con me. E che questo è un dono di amore che realmente vale più di tutto il resto che può essere dato dalla vita; e così sono stato realmente pieno di una grande gioia perché Gesù era venuto da me. E ho capito che adesso cominciava una nuova tappa della mia vita, avevo 9 anni, e che adesso era importante rimanere fedele a questo incontro, a questa Comunione. Ho promesso al Signore, per quanto potevo: “Io vorrei essere sempre con te” e l'ho pregato: “Ma sii soprattutto tu con me”. E così sono andato avanti nella mia vita. Grazie a Dio, il Signore mi ha sempre preso per la mano, mi ha guidato anche in situazioni difficili. E così questa gioia della Prima Comunione era un inizio di un cammino fatto insieme. Spero che, anche per tutti voi, la Prima Comunione che avete ricevuto in quest'Anno dell'Eucaristia sia l'inizio di un'amicizia per tutta la vita con Gesù. Inizio di un cammino insieme, perché andando con Gesù andiamo bene e la vita diventa buona.

 

Livia: “Santo Padre, prima del giorno della mia Prima Comunione mi sono confessata. Mi sono poi confessata altre volte. Ma volevo chiederti: devo confessarmi tutte le volte che faccio la Comunione? Anche quando ho fatto gli stessi peccati? Perché mi accorgo che sono sempre quelli”.

Direi due cose: la prima, naturalmente, è che non devi confessarti sempre prima della Comunione, se non hai fatto peccati così gravi che sarebbe necessario confessarsi. Quindi, non è necessario confessarsi prima di ogni Comunione eucaristica. Questo è il primo punto. Necessario è soltanto nel caso che hai commesso un peccato realmente grave, che hai offeso profondamente Gesù, così che l'amicizia è distrutta e devi ricominciare di nuovo. Solo in questo caso, quando si è in peccato “mortale”, cioè grave, è necessario confessarsi prima della Comunione. Questo è il primo punto. Il secondo: anche se, come ho detto, non è necessario confessarsi prima di ogni Comunione, è molto utile confessarsi con una certa regolarità. È vero, di solito, i nostri peccati sono sempre gli stessi, ma facciamo pulizia delle nostre abitazioni, delle nostre camere, almeno ogni settimana, anche se la sporcizia è sempre la stessa. Per vivere nel pulito, per ricominciare; altrimenti, forse la sporcizia non si vede, ma si accumula. Una cosa simile vale anche per l'anima, per me stesso, se non mi confesso mai, l'anima rimane trascurata e, alla fine, sono sempre contento di me e non capisco più che devo anche lavorare per essere migliore, che devo andare avanti. E questa pulizia dell'anima, che Gesù ci dà nel Sacramento della Confessione, ci aiuta ad avere una coscienza più svelta, più aperta e così anche di maturare spiritualmente e come persona umana. Quindi due cose: confessarsi è necessario soltanto in caso di un peccato grave, ma è molto utile confessarsi regolarmente per coltivare la pulizia, la bellezza dell'anima e maturare man mano nella vita.

 

(continua)

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il battesimo dei bimbi

 

La celebrazione dei Battesimi

Come già comunicato sui numeri scorsi, con i sacerdoti della nostra Zona Pastorale abbiamo pensato un itinerario verso il Battesimo più coinvolgente, specialmente per i genitori, a partire dal gennaio 2006.

Concludiamo perciò la pubblicazione di alcune indicazioni rivolte, in particolare, ai genitori, ai padrini e alle madrine ma anche a tutta la Comunità parrocchiale.

A tutti il compito di collaborare con i sacerdoti ed i catechisti perché le nuove indicazioni siano messe in pratica con vero spirito di evangelizzazione.

 

Il Battesimo dei bambini

 

(3)

Celebrazione a tappe distinte

21. Può essere talvolta opportuno separare i riti di accoglienza e dell'unzione dei catecumeni dalla celebrazione del sacramento. In questo caso, dopo la richiesta dei genitori e almeno un incontro preliminare, qualche tempo prima della data fissata per il Battesimo, nel corso di una Messa domenicale o di un incontro di catechesi per adulti (della comunità parrocchiale o di un'aggregazione laicale) al quale partecipano i genitori, in chiesa si celebra una liturgia della parola con i riti di accoglienza: dialogo iniziale, segno della croce, ingresso. Si terranno quindi i previsti incontri con i genitori in preparazione al Battesimo. Dopo la catechesi sul rito si può prevedere, o in famiglia o in un gruppo ristretto di catechesi o in una liturgia feriale, una seconda celebrazione con l'esorcismo e l'unzione con l'olio dei catecumeni. Nulla vieta che accoglienza e unzione siano celebrati nel medesimo incontro di preghiera. L'accoglienza fatta comunitariamente all'inizio della quaresima, potrà introdurre nel modo più conveniente la preparazione dei Battesimi che saranno celebrati a Pasqua, mentre l'esorcismo e l'unzione potranno trovare posto in una seconda celebrazione verso la fine della quaresima. Nella celebrazione del sacramento, omesse l'accoglienza e l'unzione, si strutturerà il rito in questo modo: liturgia della parola, liturgia del sacramento, riti di conclusione. Se si celebra durante la Messa, si inizierà nel modo solito e si inserirà la liturgia del sacramento dopo l'omelia. Per i bambini da battezzarsi nella Veglia pasquale, i riti di accoglienza e di unzione prebattesimale vanno compiuti fuori della Veglia stessa. Sarà opportuno collocarli o in una Eucaristia domenicale (la terza, la quarta o la quinta domenica di quaresima), oppure in una liturgia della parola da celebrarsi nella famiglia del bambino o in chiesa, con più bambini, al termine di un incontro catechistico nei tempi più opportuni. Si eviti di celebrare sbrigativamente questi riti appena prima dell'inizio della Veglia pasquale.

 

Dopo la celebrazione

22. L'azione ecclesiale deve saper cogliere tutte le possibilità offerte dalla liturgia per risvegliare la coscienza battesimale del popolo cristiano: la Quaresima, la Veglia pasquale, l'Ottava di Pasqua, l'aspersione domenicale con l'acqua benedetta, l'uso dell'acqua lustrale alla porta delle chiese, la benedizione pasquale delle famiglie nella loro casa.

23. È opportuno che le famiglie siano seguite dopo il Battesimo del figlio attraverso contatti personali e comunitari. Sarà utile consegnare loro, in uno di questi incontri, il Catechismo dei bambini o altri sussidi che li aiutino nella trasmissione della fede ai loro figli negli anni dell'infanzia.

24. Si suggerisce di trovare una occasione pastorale, meglio se durante il tempo pasquale, nella quale invitare una volta l'anno, per un incontro o per la benedizione dei loro bambini, i genitori dei fanciulli tra O e 6 anni, in modo che si assumano con maggiore consapevolezza l'impegno di educarli alla fede, in forza del Battesimo da loro ricevuto. Si potrebbero convocare i genitori con i bambini ad una celebrazione che ricordi l'anniversario del Battesimo dei figli.

25. Nel cammino di formazione cristiana non si dimentichino i costanti richiami al Battesimo proposti dagli stessi catechismi.

 

Fine

 

Le altre parti di questo documento sono state pubblicate su L'Angelo di Verola nei numeri si settembre e ottobre 2005.

 

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Don Giuseppe Lama

 

Un cordiale saluto a tutti i verolesi ai primordi della mia collaborazione sacerdotale in mezzo a loro

 

La Redazione de “L'Angelo di Verola” mi offre gentilmente l'opportunità di presentarmi a tutti i battezzati in Cristo di questa illustre comunità parrocchiale, ricca di stimolanti realtà religiose e civili, della quale anch'io faccio parte da oltre un mese, pur risiedendo a Verolavecchia, nell'abitazione di mia proprietà.

 

Dopo quasi 17 anni di parrocchiato a Pralboino, che conta circa 3.000 anime, assieme alle gioie ho sentito prevalere il peso della mia missione, sia per gli anni che avanzano (64 compiuti) con relativi acciacchi, sia soprattutto per l'assenza del Vicario parrocchiale (o Curato) da ormai 4 anni.

 

Per i suddetti motivi, presentai al nostro Vescovo le mie dimissioni dalla Parrocchia, con la disponibilità ad accettare un servizio pastorale di minore responsabilità e non più in prima persona.

 

Accettata la mia rinuncia, Monsignor Vescovo mi affidò l'incarico di “presbitero collaboratore” a Verolanuova, terra delle mie radici cristiane (dopo la nascita e il Battesimo a Pontevico nel 1941), poiché qui a Verola sono vissuto fino all'età di 8 anni, e qui ricevetti la Prima Comunione e la Cresima nel 1949, anno in cui la mia famiglia si trasferì a Verolavecchia, dove risiedetti fino al 1967, anno della mia Ordinazione sacerdotale.

 

Da Prete novello, fui mandato a Castelmella come Vicario parrocchiale; poi, nel 1970, fui nominato Parroco di Grignaghe, una frazione montana del Comune di Pisogne, dove rimasi per 19 anni; in seguito, nel 1989, fui nominato Prevosto di Pralboino, dove svolsi il ministero fino alla domenica 4 settembre ultimo scorso.

 

Ed ora eccomi qui, con l'incarico precedentemente menzionato.

 

Mi avvalgo di codesto Notiziario per ringraziare Monsignor Prevosto e gli altri confratelli Sacerdoti, i quali mi hanno benevolmente accolto, e per salutare cordialmente tutti gli abitanti di Verolanuova e della Breda Libera.

 

Se il Signore mi conserverà in salute, e se voi, cari Verolesi, mi accompagnerete con le vostre preghiere, farò un tratto di strada con voi come cristiano e per voi come Prete, mettendo a frutto (nel ruolo assegnatomi dal Vescovo) quanto saprò e riuscirò a fare per la gloria di Dio e per la salvezza delle nostre anime.

 

Augurandovi “pace e bene”, invoco su di voi la benedizione del Signore.

 

Don Giuseppe

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La festa degli anniversari

di Sacerdozio e Consacrazione religiosa

e il saluto a don Angelo Calegari

 

A memoria della bella serata pubblichiamo la foto ricordo scattata al termine della concelebrazione.

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Francesco Checchi

ha ricevuto l'Accolitato

 

Lo scorso 2 ottobre, nel corso di una solenne concelebrazione, presieduta da Mons. Enrico Tosi, presenti numerosi sacerdoti e rappresentanti della Comunità Diaconale, il nostro fratello Francesco Checchi ha ricevuto l'Accolitato, ultima tappa prima dell'Ordinazione Diaconale Permanente. Ci sembra opportuno pubblicare la formula con la quale il Celebrante, ha impartito la benedizione su Francesco perché spiega molto bene chi è l'Accolito e quali sono i suoi compiti al servizio della comunità.

 

Celebrante:

Figlio carissimo, scelto per esercitare il servizio di accolito, tu parteciperai in modo particolare al ministero della Chiesa. Essa infatti ha il vertice e la fonte della sua vita nell'Eucaristia, mediante la quale si edifica e cresce come popolo di Dio.

 

A te è affidato il compito di aiutare i presbiteri e i diaconi nello svolgimento delle loro funzioni, e come ministri straordinari potrete distribuire l'Eucaristia a tutti i fedeli, anche infermi.

 

Questo ministero ti impegni a vivere sempre più intensamente il sacrificio del Signore e a conformare sempre più il tuo essere e il tuo operare. Cerca di comprenderne il profondo significato per offrirti ogni giorno in Cristo come sacrificio spirituale gradito a Dio.

 

Non dimenticare che, per il fatto di partecipare con i tuoi fratelli all'unico pane, formi con essi un unico corpo.

 

Ama di amore sincero il corpo mistico del Cristo, che è il popolo di Dio, soprattutto i poveri e gli infermi. Attuerai così il comandamento nuovo che Gesù diede agli apostoli nell'ultima cena: amatevi l'un l'altro, come io ho amato voi.

 

Francesco si è inginocchiato davanti al celebrante, il quale ha invitato i fedeli alla preghiera:

 

E ora, preghiamo umilmente Dio nostro Padre, perché questo nostro fratello scelto per il ministero di accolito riceva con abbondanza la sua benedizione e sia confermato nel fedele servizio della Chiesa.

 

Padre clementissimo, che per mezzo del tuo unico Figlio, hai messo l'Eucaristia nelle mani della Chiesa, benedici questo tuo figlio eletto al ministero di accolito. Fa' che, assiduo nel servizio dell'altare, distribuisca fedelmente il Pane della Vita ai suoi fratelli e cresca continuamente nella fede e nella carità per l'edificazione del tuo Regno. Per Cristo nostro Signore. Amen.

 

È stata poi consegnata la patena con il pane da consacrare:

 

Ricevi il vassoio con il pane per la celebrazione dell'Eucaristia, e la tua vita sia degna del servizio alla mensa del Signore e della Chiesa. Amen”.

 

A Francesco Checchi vanno i migliori auguri di tutta la Comunità Parrocchiale Verolese.

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Dalle parole ...ai fatti

 

 

Incontrare Dio Trinità

Cammino per una

spiritualità comunitaria

La malattia

 

Riflessione

 

Dobbiamo vedere nei malati Gesù sofferente e crocifisso. Dio, facendosi uomo. nacque su questa terra per morire. Qui c'è la radice della considerazione delle malattie viste cristianamente non come una demolizione ma come dei gradini che ci portano al “morire”, che coincide col Vivere.

Ora questo Vivere (con la V grande) inizia già dalle prime malattie, cioè da quando noi accettiamo il patire, sia fisico sia spirituale, perché abbiamo ormai una visione soprannaturale della vita.

Quindi sono tutti gradini. Gradini per essere sempre più simili a Dio Trinità d'Amore, per essere Santi.

 

Testimonianza

 

“Dio ci ha dato la vita per cercarlo, la morte per trovarlo e l'eternità per goderlo”.

Anche prima di ammalarsi, Carlos Guijo era quel che si dice un bravo ragazzo, ma con qualcosa di più. Lo tradivano certe sfumature di comportamento, certi piccoli atti della vita di ogni giorno, che uno compie solo se pensa agli altri e non a se stesso. Così al vicino capitava di vedersi cedere l'ascensore, alla signora affianco di sentirsi sollevare il peso della borsa della spesa, alle sorelle di Carlos di ricevere in regalo i pochi soldi che aveva.

Faceva l'ultimo anno di liceo quando, a febbraio, si dovette operare di appendicite. Così almeno pensarono i medici. Ma il chirurgo, quando se lo trovò sul tavolo operatorio, dovette constatare con sgomento che di ben altro si trattava: un tumore all'intestino, e tra i più dolorosi. Niente da fare.

Così lo riportarono a casa. Ma era così giovane, così all'alba della vita.., e l'idea del dolore, e ancor più l'idea della morte, non gli erano facilmente accettabili. Voleva continuare a pensare che sarebbe guarito.

Intanto, però, faceva nuove scoperte. I suoi amici dovevano fare un convegno importante. Gli chiesero, con la franchezza dei giovani che hanno la fede, di offrire le sofferenze sue, perché l'incontro riuscisse e l'amore di Dio operasse nel cuore di altri ragazzi. Carlos lo fece.

E così altre volte, in altre occasioni. Andava penetrando pian piano il valore del dolore offerto. Da allora più nessuno udì da lui un solo lamento, nonostante la malattia lo tormentasse in modo crescente.

Il suo stato infatti era sempre più grave. Dovettero infine dirgli che la morte era vicina. Qualcuno osò aggiungere: “Carlos, preferisci guarire o partire per il Cielo?”. E lui: “Fare soltanto quel che Dio vuole: ma se è ora di andare in Cielo, che sia subito”.

In casa, attorno a quel ragazzo che moriva, il clima stava cambiando: senza che lui parlasse - ormai faceva fatica a spiccicare le parole - tutti, papà, mamma, fratelli sentivano il bisogno di comportarsi e di essere su un piano di vita diverso. Un giorno, un pastore protestante, visitando la famiglia, non riusciva a capacitarsi dell'atmosfera che c'era: “Chi siete? Mai avevo visto una cosa così bella”.

Poi la fase finale: la più tremenda per il fisico, la più incisiva per l'anima. Carlos non riusciva nemmeno più a prendere la Comunione. Il prete gli portava in camera l'ostia consacrata, perché potesse almeno adorarla.

La notte in cui morì, gli era accanto, come sempre, la sorella. Le ultime frasi di Carlos le rimasero incise nel cuore: “Ho bisogno di un Padre... Non ingannarmi: so che muoio adesso. Me lo ha detto Dio in questo momento... Che bello è morire! Là pregherò per tutti voi”. E poi l'annuncio finale, semplice, sublime: “Mi attendono cose molto belle”. Era già in porto.

 

Le citazioni sono tratte da: Città Nuova, Genfest ‘75

 

Preghiera

 

dal Salmo 38

 

Signore, non castigarmi nel tuo sdegno,

non punirmi nella tua ira.

 

Le tue frecce mi hanno trafitto,

su di me è scesa la tua mano.

 

Per il tuo sdegno non c'è in me nulla di sano,

nulla è intatto nelle mie ossa per i miei peccati.

 

Le mie iniquità hanno superato il mio capo,

come carico pesante mi hanno oppresso.

 

Putride e fetide sono le mie pieghe a causa della mia stoltezza.

Sono curvo e accasciato, triste mi aggiro tutto il giorno.

 

Sono torturati i miei fianchi

in me non c'è nulla di sano.

Afflitto e sfinito all'estremo,

ruggisco per il fremito del mio cuore.

Signore, davanti a te ogni mio desiderio

e il mio gemito a te non è nascosto.

 

Palpita il mio cuore,

la forza mi abbandona,

si spegne la luce dei miei occhi.

 

Amici e compagni si scostano dalle mie piaghe,

i miei vicini stanno a distanza.

 

Tende lacci chi attenta alla mia vita,

trama insidie chi cerca la mia rovina

e tutto il giorno medita inganni.

 

Io, come sordo, non ascolto

e come un muto non apro la bocca;

sono come un uomo che non sente e non risponde.

 

In te spero, Signore;

tu mi risponderai, Signore Dio mio.

 

Impegno

 

•     Andiamo a trovare una persona ammalata.

•     Leggi: Lc 4, 38-39.

 

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Briciole francescane

(a cura della fraternità francescana Santa Chiara)

 

Amare è...

 

Amare è dare fiducia,

amare è donarsi,

amare è ascoltare,

amare è essere cortesi,

amare è vivere e comunicare la gioia.

Amare il fratello significa entrare con lui in comunione di pensiero e di azione. E ogni comunione inizia con un reciproco atto di fiducia nella possibilità di un dialogo e di un'intesa.

 

Incomincia da qui: offri, per primo, la tua amicizia dicendo con sincerità: “ho piena fiducia in te; sono sicuro che ci comprenderemo! confido pienamente nella tua buona volontà”!

Muoviti per primo andando coraggiosamente incontro agli altri!

Il fratello verrà incontro a te se, tu per primo saprai andare incontro a lui.

Iniziando un rapporto, non essere, in partenza negativo o pessimista.

Tendi al fratello la mano con calore, donandogli un sorriso aperto e buono.

Devi amare, amare subito, amare del tutto gratuitamente!

 

Sforzati di dare al tuo fratello sempre fiducia in se stesso, gli darai anzi la possibilità di superare tanti suoi complessi e di trovare, finalmente, la sua strada.

Digli quella parola buona che per te è nulla, ma che per lui è tanto, è tutto

Se si vede riconosciuto nei propri successi, anche se modesti, si sentirà spinto a camminare più speditamente e a dare una svolta nuova alla sua vita!

 

Incomincia felicitandoti per qualche cosa di buono, per qualche progresso, per quell'unico aspetto positivo che hai notato.

Il rimprovero, da solo, inasprisce, urta, scoraggia.

Perché sia costruttivo, deve rivolgersi ad una persona disposta e preparata a riceverlo, e la migliore preparazione è quella che le hai creato, incoraggiandola e facendole notare le sue possibilità”.

 

(Anonimo)

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Alcuni chiarimenti su...

 

Don Angelo ci ha lasciato per andare a Gottolengo. Da parte dei sacerdoti rinnoviamo la nostra gratitudine al Signore per averlo mandato in mezzo a noi e il nostro grazie a don Angelo per il tanto bene compiuto e per l'esempio sacerdotale che ci ha lasciato.

La sua assenza la noteremo, particolarmente, in confessionale e alla Casa di Riposo. Ecco comunque due chiarificazioni in merito.

 

Le Confessioni

 

Durante la settimana alla Messa delle 9.00 ci sarà sempre un sacerdote per le confessioni (ci alterneremo). Sarà sempre possibile avvicinarsi a questo sacramento ogni sabato e ogni vigilia di solennità dalle 15.30 alle 17.30.

 

La Messa alla casa di Riposo

 

Alla Casa di Riposo, sarà assicurata la celebrazione della S. Messa alle 16.30 sicuramente fino al 31 dicembre 2005 ed in infermeria il 1° venerdì del mese; successivamente si vedrà secondo le necessità e le possibilità. È garantito un occhio di riguardo ai fratelli anziani, come pure è assicurata la visita ai fratelli ammalati, nelle loro stanze.

 

La Pastorale dei malati

 

Torniamo ancora su un argomento che è sempre molto importante nella vita di una comunità cristiana.

Quando c'è un ammalato in casa è buona cosa farlo sapere ai sacerdoti per una visita, per portare la Comunione... Così pure quando un ammalato viene portato in ospedale perché, se lo si sa, volentieri, appena possibile, si fa una visita.

Occorre coltivare anche una mentalità giusta riguardo al Sacramento dell'Unzione dei Malati: si tratta di una invocazione, una preghiera al Signore per l'ammalato, per chiedere, se possibile, la grazia della guarigione o, comunque, la forza dello Spirito per affrontare nel migliore dei modi il momento difficile della sofferenza.

 

I Sacerdoti

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Novità nella Cappella dello Stadio

 

È ancora lontano il mese di maggio dedicato alla Madonna; ciò nonostante c'è chi, con largo anticipo, pensa a rendere omaggio alla Madonna di Caravaggio, dedicando parte del proprio tempo ad opere pregevoli. Si potranno infatti ammirare le splendenti corone di Maria e del Bambino Gesù amorevolmente e sapientemente restaurate dal signor Riccardo Stanga, al quale và un ringraziamento da parte di tutta la comunità e, in particolare, dai devoti alla Madonna di Caravaggio e alla Cappella dello Stadio.

 

Rina Staurenghi

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La Settimana della Stampa Cattolica

 

Anche tu: - costruisci la Chiesa giorno per giorno! - ricorda che “non c'è comunione senza comunicazione”! - conosci, parla, scambia informazioni ed esperienze coi fratelli!

 

Per tutto ciò: aggiornati sugli avvenimenti; rimani in contatto con la stampa cattolica

 

Orientati leggendo:

- “ LA VOCE DEL POPOLO” il settimanale cattolico bresciano

- “MADRE” il quindicinale che forma ed informa le mamme

- “AVVENIRE”  il quotidiano dei cattolici; la verità fino in fondo

- “FAMIGLIA CRISTIANA” il rotocalco più completo e il più venduto in Italia

- “MISSIONE CONSOLATA” la rivista missionaria della famiglia

- Aiuta “Radio Basilica” la nostra Radio parrocchiale

- Abbonati a “L'Angelo” nell'ultimo quinquennio:

2001 n° 1418 — 2002 n° 1420 — 2003 n° 1413 — 2004 n° 1414 — 2005 n° 1388

Le quote di abbonamento per il 2006 sono così fissate:

per l'abbonamento Ordinario Euro 20,00

per l'abbonamento Sostenitore Euro 25,00

per l'abbonamento Benemerito (minimo) Euro 30,00

Per la spedizione a mezzo posta Euro 18,00

Un numero Euro 2,00

 

Gli abbonati dell'anno 2005 erano così suddivisi:

Ordinari n° 870 - Sostenitori n° 169 - Benemeriti n° 293 - Altri n° 56

 

Amici lettori, scade, questo mese, il 30° anno da quando sono entrato nelle vostre case. Credo di averlo fatto sempre con tanta discrezione, quasi in punta di piedi, per non turbare la vostra serenità. Con affetto vi ho parlato ed ho sentito in quanta generosa misura voi l'avete ricambiato.

È stato un lungo cammino quello che abbiamo fatto insieme fino ad oggi. Ebbene: all'inizio di un nuovo anno, il 31° della mia esistenza, sento di dirvi grazie, col cuore in mano, per quanto anche voi avete dato a me. Per questo vi confesso apertamente la mia certezza che, anche per il 2006, mi confermerete la vostra fiducia e la vostra simpatia. In contropartita avrete ancora, da me, la volontà di esservi accanto, e lo sarò, in qualsiasi evenienza condividendo speranze, ansie, sofferenze, gioie. Dalla mia tromba, come sempre, la voce del mio cuore si farà melodioso suono invitante all'amore e alla pace, i doni più grandi che possono veramente arricchire ogni famiglia.

 

Con affetto il vostro

 

“L'Angelo di Verola”

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Proposta di formazione liturgico - musicale

SCHOLA GREGORIANA

“COR UNUM”

(diretta da don Valentino Picozzi)

Basilica di Verolanuova

 

Quando pregate Dio con salmi ed inni, meditate nel cuore ciò che proferite con la voce

Sant'Agostino (Regola)

 

“La liturgia è il culmine verso cui tende l'azione della Chiesa e insieme la fonte da cui promana tutta la sua forza. Dall'Eucaristia deriva in noi, come da sorgente, la grazia e si ottiene con la massima efficacia quella santificazione degli uomini e glorificazione di Dio in Cristo” (Concilio Vaticano II, SC 10)

 

La proposta di quest'anno è centrata sull'indagine teologico-liturgica dell'Ordo Missae e nel contempo sulla preparazione tecnica degli stili e modalità gregoriane dello stesso Ordo Missae.

 

Il programma è così strutturato: la prima parte (i primi venti minuti) è dedicata alla conoscenza della teologia liturgico-pastorale che sottende la liturgia eucaristica.

La seconda parte (un'ora, o a seconda dei casi) è volta all'accostamento pratico al gregoriano, con prove di vocalità e di lettura dei brani.

 

Gli incontri sono tenuti la domenica sera alle ore 20.30, in Basilica.

 

1° periodo: Avvento e Natale

 

•     Domenica 6 novembre 2005:   Primo incontro e formazione del gruppo: presentazione del percorso annuale.

•     Domenica 20 novembre:    Il gregoriano: patrimonio della Chiesa cattolica.

•     Domenica 27 novembre:    L'Ordo Missae - la celebrazione cristiana.

•     Domenica 4 dicembre: L'anno liturgico: la vita cristiana a partire dal Battesimo.

•     Domenica 18 dicembre:  Gli stili del canto gregoriano: sillabico, fiorito, melismatico.

•     25 dicembre:    Natale del Signore. Basilica di Verolanuova, ore 17.30: Vespri solenni, con processione d'ingresso

 

Gli incontri sono aperti a tutti.

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Curia Diocesana - Brescia

 

 

 

 

S. Messa in lingua latina

e in canto Gregoriano

 

La Chiesa riconosce il canto gregoriano come canto proprio della Liturgia Romana: perciò, nelle azioni liturgiche, a parità di condizioni, ad esso si riservi il posto principale”

(SACROSANCTUM CONCILIUM, 116; MUSICAM SACRAM, 50)

 

“L'uso della lingua latina, salvi diritti particolari, venga conservato nei riti latini”

(SC 36; MS 47)

 

Il Concilio Vaticano II nella Costituzione sulla sacra Liturgia (nn. 114-117) ha dichiarato espressamente che il tesoro del canto gregoriano, trasmesso dalla tradizione fino ai nostri giorni, deve essere religiosamente conservato e opportunamente usato.

“Non si insisterà mai abbastanza sulla importanza culturale, formativa, sociale e spirituale della musica sacra; le iniziative e gli sforzi che, a tutti i livelli, saranno compiuti in questo campo, meriteranno il sincero plauso della Sede Apostolica, dei Vescovi, dei fedeli tutti, desiderosi di rendere a Dio un culto non indegno né indecoroso della sua infinita maestà... La Chiesa ha dichiarato quali sono i generi musicali che con eccellenza posseggono la predisposizione artistica e spirituale consona al Divino Mistero: sono il canto gregoriano e la musica sacra. In un periodo in cui si è diffuso l'apprezzamento e il gusto per il canto gregoriano, la cui eccellenza è universalmente riconosciuta, occorre che sia rimesso in onore e praticato.” (dall'omelia di Giovanni Paolo II sull'importanza della musica sacra, 21 settembre 1980)

 

Perciò, in comunione con il nostro vescovo Giulio, l'Ufficio Liturgico diocesano e i sacerdoti di Verolanuova, viene approvata la celebrazione in Basilica della messa in lingua latina e in canto gregoriano aperta a tutti i sacerdoti della diocesi di Brescia e a tutti i laici che vorranno parteciparvi.

 

Per ogni informazione rivolgersi a don Valentino Picozzi.

 

Santa Messa cantata

Martedì 22 Novembre 2005, Ore 17.00

S. Cecilia, vergine e martire

 

Basilica S. Lorenzo, diacono e martire

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dagli  oratori

 

 

 

 

Il cammino di iniziazione cristiana 2005-2006

I gruppi di catechesi

di don Valentino

 

Elementari

 

1a elementare - 2 gruppi

 

Claudio Guerreschi, Nicola Girelli, Daniele Bossoni - domenica 9.00 - suore

Bruno Cocchetti, Monia Tarletti, Anna Minini - domenica 9.00 - suore

 

2a elementare - 4 gruppi

 

Marisa Zanoli, Anna Alghisi, Ricardo Svanera - domenica 10.30 - suore

Anna Ciatti, Laura Baiguera, Giulia Cervati - domenica 10.30 - suore

Rossana Fontana, Jessica Ferrazzi - sabato 14.30 - oratorio

Francesco Cocchetti, Serena Regorelli, Vittoria Rossini - domenica 10.30 - suore

 

3a elementare - 4 gruppi

 

Rosa Vinieri, Luigi Pizzamiglio, Beatrice Fontana - domenica 10.30 - oratorio

Giusy Rizzo, Donatella Pagliari, Stefano Barbieri - sabato 14.30 - oratorio

Pierluigi Amighetti, Emma Branca, Stefano Venturini - domenica 10.30 - oratorio

Paola Botta, Fabio Rizzi, Alex Minini - domenica 10.30 - oratorio

 

4a elementare - 4 gruppi

 

Rosa Filippini, Emanuela Rinaldi, Ilaria Tosini - domenica 10.30 - oratorio

Alberto Simonini, Mattia Gavazzoli - sabato 14.30 - oratorio

Chiara Girelli, Anna Botta, Camilla Pizzamiglio - domenica 10.30 - oratorio

Marilisa Labinelli, Damiano Micheli Ilaria Labinelli - domenica 10.30 - oratorio

 

5a elementare - 4 gruppi

 

Suor Laura, Anna Aresi, Giulia Guerreschi - domenica 10.30 - suore

Daria Mazzoleni, Cristiana Azzini - domenica 10.30 - suore

Anna Bodini, Chiara Gritti - sabato 14.30 - oratorio

Elisabetta Abrami - domenica 10.30 - suore

 

 

Medie

 

1a media - 4 gruppi

 

Maruska Gennari, Simone Cervati - domenica 10.30 - oratorio

Ettore De Angeli, Giulia Bosio - domenica 10.30 - oratorio

Stefano Simonini, Lorenzo Canini, Beatrice Fontana, Damiana Farina - venerdì 15.30 - oratorio

Mirko Ferrazzi, - giovedì 17.00 - oratorio

 

2a media - 4 gruppi

 

Daria Dottorini, Fabio Lodrini - domenica 10.30 - oratorio

Mariangela Cervati - domenica 10.30 - oratorio

Paola Geroldi, Andrea Superti - sabato 14.30 - oratorio

Giusy Bossoni, M. Grazia Manna - domenica 10.30 - oratorio

 

3a media - 5 gruppi

 

Martino Canini - domenica 10.30 - oratorio

Pietro Carini - domenica 10.30 - oratorio

Ippolita Burlini, Manuela Iacomi - sabato 14.30 - oratorio

Ambra Migliorati - domenica 10.30 - oratorio

don Valentino - sabato 14.30 - oratorio

 

Adolescenti e Giovani

 

1a superiore 

don Valentino - venerdì 17.00 - oratorio

 

2a superiore 

Giambattista Zani, Lorenzo Montani - mercoledì 20.30 - oratorio

 

3a superiore 

Mattia Girelli - mercoledì 20.30 - oratorio

 

4a superiore 

Alberto Rossi, Michela Pezzoli - martedì 20.30 - suore

 

Giovani (maggiorenni) 

Don Valentino - giovedì 21.00 - in casa

 

Sono in tutto 36 gruppi, con 42 catechisti/e e 32 assistenti.

 

Il coordinamento interno dei catechisti è così strutturato:

Magistero per tutti i catechisti, compresi i vicecatechisti

(ogni terzo lunedì del mese) – don Valentino

Elementari: Suor Laura

Medie e Superiori: don Valentino

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Scuola di Vita Familiare

Ragazzi e ragazze,

 

Lunedì 7 novembre alle ore 20.00, presso l'Oratorio, riprende la Scuola di Vita Familiare dopo la pausa estiva.

 

Frequentate la terza media o i primi anni della scuola superiore e volete passare una serata con gli amici e le amiche in allegria? Partecipate ai nostri incontri!

Si parlerà di problematiche giovanili, avrete la possibilità di imparare cose pratiche. Potrete porre domande a persone esperte, riguardo ad argomenti dei quali è difficile parlare con gli adulti in generale ed avere risposte che saranno di grande utilità per la vostra crescita.

 

Vi aspettiamo numerosi.

Don Luigi, don Valentino

e i vostri animatori e animatrici

 Le immagini si trovano nella versione PDF cliccando qui

 

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 le nostre rubriche

Per te casalinga...

a cura di L.D.B.

 

Come annunciato nel numero precedente, vi propongo due ricette con i funghi e precisamente un ragù con il quale condire la pasta, e gli gnocchi alla panna.

Ragù: i funghi più adatti sono i porcini, i chiodini e i finferli; si tritano grossolanamente, si aggiungono ad un soffritto di olio vergine di oliva, burro, aglio e cipolla; quando hanno espulso tutta la loro acqua, si condiscono con sale e pepe nero e vi si uniscono alcuni pomodori pelati; si lascia cuocere finché il sugo non si è bene asciugato e si aggiunge, a fine cottura, un trito di prezzemolo o basilico freschi; la pasta più adatta per questo sugo sono le tagliatelle, meglio se fatte in casa.

Gnocchi alla panna: pulire i funghi, passarli nel burro, salarli; dovranno risultare morbidi. Cuocere gli gnocchi, disporli a strati in una pirofila imburrata alternandoli all'emmenthal tagliato a dadini, al parmigiano grattugiato, alla panna e ai funghi. Cospargere la superficie di pangrattato e mettere in forno a 200 gradi per un quarto d'ora circa, fino a quando si sarà formata una crosticina dorata.

I funghi si essicano perfettamente lasciandoli esposti al sole: così facendo non perdono il loro profumo. 

Non fidarsi mai delle empiriche prove che vengono fatte per provare la commestibilità dei funghi perché i funghi velenosi, anche mortali, non anneriscono affatto l'argento, il rame, il prezzemolo o l'aglio. Se si hanno dei dubbi farli vedere a chi li conosce molto bene.

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 oratorio sport

calcio

Un campionato bello e combattuto, a proposito del quale non si può dare nulla per scontato e che non consente facili pronostici. È questa la nuova grande sfida che stanno affrontando le due squadre di calcio del nostro oratorio, inserite (in virtù dei grandi risultati ottenuti da entrambe lo scorso anno) com'è noto nel girone di eccellenza, che vede affrontarsi le migliori compagini della provincia. Il girone si è da subito dimostrato duro ed equilibrato e probabilmente sarà caratterizzato da una classifica molto “corta” per tutta la durata della stagione. Pare difficile infatti prevedere che una qualsiasi squadra possa fare il vuoto dietro di sé, riuscendo in una fuga improbabile viste le numerose insidie che si nascondono dietro ogni partita. I tifosi verolesi, così ben abituati gli scorsi anni dai nostri atleti, dovranno abituarsi a vivere ogni sfida col fiato sospeso in attesa di esiti finali sempre incerti.

Difficilmente una delle nostre due squadre potrà dominare il girone, come accadeva negli anni scorsi, ma tuttavia restiamo convinti che entrambe possano fare molto bene, mettendo in mostra, come sempre bel gioco e grande grinta e determinazione. Siamo altresì sicuri che nelle difficoltà i ragazzi verolesi sapranno trovare nuovi grandi stimoli, che potranno sfruttare alla grande. Nelle prime giornate del campionato abbiamo avuto la fortuna di assistere a numerosi derby (nel girone sono state inserite anche le due squadre di Verolavecchia), primo tra tutti il più atteso e combattuto, quello che ha visto affrontarsi le due formazioni di “casa nostra”. Alla fine ad avere la meglio sono stati ancora una volta i grintosi atleti dell'Acli, che si sono imposti in rimonta 2 - 1 nel finale, dopo che i giovani del Gaggia, allenati da Oliva, erano riusciti a portarsi in vantaggio grazie ad un bel gol di Nicola Brunelli.

La sfida è stata come sempre accesa e divertente, oltre che molto equilibrata, ricca di occasioni da gol su entrambi i fronti (protagonisti assoluti sono infatti risultati i due portieri, autori di miracoli in serie). Nelle sentite sfide con i rivali del paese a noi vicino invece le due squadre del nostro oratorio hanno ottenuto purtroppo solo un pareggio (strappato, con il rammarico di non esser riusciti ad ottenere la meritata intera posta in palio, dai ragazzi del “Gaggia”). Comunque siamo certi, come detto, che “Acli” e “Gaggia” non ci deluderanno nemmeno quest'anno e ci faranno divertire e gioire molto spesso, permettendoci di continuare a vantarci di avere due squadre dallo spirito vincente.

Roberto Moscarella

  www.robertomoscarella.3go.it

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verola sport

 a cura di Roberto Moscarella

 

 

 

CALCIO

 

Torna sulle pagine de “L'Angelo di Verola” l'appuntamento con risultati e classifiche delle squadre del gruppo sportivo verolese.

 

Eccellenza - girone C

 

4a gior. (25.09.05): Nuova Verolese - Cenate     2 - 0

5a gior. (02.10.05): Orsa Cortefr. - Nuova Verolese    1 - 0

6a gior. (09.10.05): Nuova Verolese - Sirmionese     3 - 0

7a gior. (16.10.05): Ghisalbese - Nuova Verolese     1 - 2

8a gior. (23.10.05):  Nuova Verolese - Gandinese     0 - 0

 

Una Nuova Verolese da applausi (quelli che si sono peraltro puntualmente uditi roboanti in occasione delle partite casalinghe) quella che si è vista in campo negli ultimi tempi, tirata a lucido da mister Pancheri e capace di rialzare la testa e schiacciare il piede sull'acceleratore dopo la parziale frenata delle primissime giornate di campionato. Ora la squadra del nostro paese guarda con rinnovata fiducia e riacquisito entusiasmo al proseguimento della stagione, nella convinzione che se seguiterà a giocare con la determinazione e l'intensità messe sul terreno di gioco ultimamente, nessun traguardo le potrà essere precluso. Gli ultimi successi sono stati più che confortevoli, non solo per i risultati in sé, ma anche perchè queste affermazioni sono state ottenute in virtù di prestazioni convincenti, con partite giocate sempre con una grande mentalità aggressiva, dominando spesso i malcapitati avversari. Con un attacco formato da giocatori straordinari come Panina, Piovanelli, Reculiani e Chiappani, la squadra difficilmente avrà mai il problema del gol (come dimostra anche il netto successo ottenuto in coppa sulla Ghisalbese per ben 5 reti a 0) e visto che la difesa si è sino ad ora dimostrata un vero e proprio bunker inattaccabile, per la Nuova Verolese il futuro appare decisamente roseo. Del resto visti gli innesti di Lukanov, Manenti e Goffi era lecito attendersi una retroguardia all'altezza del compito. Un pubblico sempre più numeroso segue le gesta dei ragazzi bianco-blu, nella speranza di poter festeggiare un grande risultato a maggio. Sognare non è vietato, quest'anno è semmai vietato non farlo...

 

Juniores regionale - girone M

 

2a gior. (24.09.05): Casalbuttano - Verolese   3 - 3

3a gior. (01.10.05): Verolese - Sported Maris 1 - 0

4a gior. (08.10.05): Leoncelli - Verolese    3 - 2

5a gior. (15.10.05): Verolese - Codogno    1 - 0

 

La squadra occupa la 7a posizione in classifica con 7 punti.

 

Allievi - girone B

 

1a gior. (25.09.05): Verolese - Alfianello    1 - 1

2a gior. (02.10.05):  Orceana - Verolese   0 - 2

3a gior. (09.10.05): Verolese - Trenzano    2 - 1

4a gior. (16.10.05): Dellese - Verolese    1 - 1

 

Gli allievi sono secondi in classifica con 8 punti.

Da quest'anno la società verolese schiera ai nastri di partenza due squadre di giovanissimi, una allenata da Alghisi, l'altra da Lukanov. Le due formazioni occupano rispettivamente la 5a posizione in graduatoria nel girone B e la 1a nel girone L.

 

 

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Ultimissima ora...

Scompare tragicamente

Roberto Cristini

 

Al momento di andare in stampa apprendiamo la triste notizia della tragica scomparsa di Roberto Cristini, giocatore della Verolese Calcio. Pubblichiamo una breve nota di Roberto Moscarella.

Quante volte, a sproposito, abbiamo citato il destino per giustificare un gol preso, un rigore sbagliato, una partita persa in modo sfortunato, una banale situazione vissuta in quello che è, e resta, solo uno sport...

E quanto ci sentiamo piccoli e impotenti ora che il destino, ha strappato alla vita e all'affetto di tutti noi Roberto Cristini...

Qualcuno ci potrebbe chiedere chi era Roberto, l'uomo prima che il calciatore, ma le nostre parole non basterebbero a far capire chi era davvero e forse in fondo non saremmo all'altezza del compito...

Potremmo ricordarlo per la sua grande umanità, per la sua serietà, per la disponibilità e la capacità di adattarsi a qualsiasi situazione sempre dimostrate in campo e fuori...ma quanto ci fa male pensarci...

Potremmo aprire l'immensa galleria di episodi legati al suo nome, ma sono cose che preferiamo tenere dentro di noi, unite al ricordo che ognuno porterà sempre dentro di sé nella vita di tutti i giorni, nella quale ci sentiremo tutti un po' più soli...

Ciao Roby, guerriero di mille battaglie...

 

Roberto Moscarella

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arte & cultura

 

XVII° Anno Accademico - 2005-2006

Calendario delle attività dall'8 al 29 novembre 2005

 

Martedì 8 novembre - ore 15.15 Astronomia: Storia del sistema solare. Nascita, evoluzione e probabile fine del sole, la stella a noi più vicina (circa 150 milioni di Km.)

Relatore: Sig. Vladimiro Marinello

 

Venerdì 11 novembre - ore 15.15

Psicologia: Quando si va giù di morale.

Sfiducia in se stessi, mancanza di interessi e di iniziativa, tristezza: come si affrontano e si superano?

Relatore: dott. Alessandro Zucchelli

 

Martedì 15 novembre - ore 15.15

Recital: Volo notturno

Un viaggio nel tempo fra poesie, racconti e canzoni alla chitarra.

Animatore: dott. Roberto Denti

 

Venerdì 18 novembre - ore 15.15

Grafologia: L'importanza del segno grafico dai 2 ai 99 anni.

È sufficiente l'analisi della scrittura per definire la personalità dello scrivente?

Relatore: dott. Anna Grasso Rossetti

 

Martedì 22 novembre - ore 15.15

Filosofia (parte terza): La filosofia oltre il cristianesimo: il trionfo della ragione in Kant.

Kant (1724-1804) il pensatore tedesco che portando all'estremo le tendenze filosofiche di un'epoca, apre un'età nuova in cui ancora oggi filosofiamo e viviamo.

Relatore: dott. Mario Ubiali

 

Venerdì 25 novembre - ore 15.15

Le grandi civiltà: I Celti, popolo d'Europa.

Tradizioni, miti, leggende ...e storie vere.

Relatore: prof. Alessandra Bellometti Migliorati

 

Martedì 29 novembre - ore 15.15

Storia: Giuseppe Mazzini, pensatore politico, apostolo di un'Italia unita e repubblicana.

Nel bicentenario della sua nascita (1805-1872) ricordiamo il fondatore della “Giovine Italia”.

Relatore: prof. Marilena Colomba

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Le poesie di Rosetta

Non ho mai pubblicato, su queste pagine, gli auguri per un compleanno, ma 93 meravigliose primavere sono da ricordare e da incorniciare. Me lo permettete, vero?

Auguri, mamma Vittoria, avanti sempre come una roccia! E grazie a tutte le mamme, zie e nonne che hanno saputo trasmettere, con il loro tenace esempio di vita, i valori che contano.

 

 

Profumo di madre

 

Un tronco d'ulivo è mia madre,

contorto, sbucciato dal gelo,

corroso da mille tempeste,

un tronco che regge bufere.

 

Lo sguardo frugale s'addentra

- bagliore eloquente - nel buio

d'angosce celate dai figli;

le mani - incavata armonia -

s'affossano in una carezza,

per fare affiorare l'albore

di fonti interiori scavate

tra ghiaie rimosse a fatica.

 

Dirupo di mare è mia madre,

macigno baciato dai flutti,

bastione a difesa d'affetti.

 

Cratere di luna è mia madre,

cratere in cui viene a posare,

in notti inzuppate di quiete,

un'ombra in attesa di luce.

 

È un canto di pioggia che bagna

l'arsura di zolle nel cuore,

è un filo di seta che lega

parole di vento in abbracci.

 

È un sogno mia madre, un profumo

che a chiudere gli occhi rimane

agganciato alla pelle.

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Lo spazio di Massimo

Le immagini si trovano nella versione PDF cliccando qui

 

“Un tronco d'ulivo è mia madre... un tronco che regge bufere”

(Rosetta Mor)

 

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Luci ed ombre nella legislazione matrimoniale

Il matrimonio celebrato in Chiesa svolge i propri effetti anche sul versante civile, a condizione che, al termine del rito, siano letti agli sposi, dal celebrante e di ciò si dia atto nel certificato, tre articoli del codice civile e precisamente il 143, il 144, il 147.

In questi tre articoli sono condensati tutti i doveri ed i diritti dei coniugi nei reciproci rapporti e nei confronti dei figli.

Il matrimonio concordatario è sorto l'11 febbraio del 1929, allorquando lo Stato e la Chiesa decisero di porre termine all'annoso contenzioso fra di essi insorto nel 1870 con la presa di Roma e di regolamentare le reciproche posizioni di natura giuridica ed economica.

Fu così attribuita alla Sacra Rota e cioè ai giudici religiosi la competenza a decidere se il matrimonio, definito come un contratto elevato da Cristo alla dignità di Sacramento, fosse o meno valido ed efficace. Allo Stato invece, rimase il compito di disciplinare i rapporti fra i coniugi, attraverso le disposizioni del codice civile.

Bisognerà tuttavia giungere al settembre del 1975 per incontrare una legislazione moderna. Intanto, sino a quell'anno, la legge stabiliva che il marito era il capo della famiglia, che la moglie gli doveva obbedienza, che ella assumeva il cognome di lui e doveva seguirlo ove egli avesse l'intenzione di fissare la propria residenza.

Vi era quindi un rapporto di stretta subordinazione fra i coniugi, tanto che il marito aveva lo “ius corrigendi” e cioè il diritto di correggere il comportamento della moglie, anche con qualche alzata di mano, senza essere giudicato per percosse.

Sul piano della responsabilità penale solo la moglie poteva essere punita per il reato di adulterio, ma non il marito al quale era concesso di compiere qualche scappatella extra coniugale, senza alcuna conseguenza, a meno che il suo rapporto adulterino non proseguisse nel tempo, trasformandosi in un concubinato.

È chiaro che le donne accettassero mal volentieri questa situazione ed i movimenti femminili, appoggiati anche dalla Chiesa, non tardassero ad insorgere.

Durante la guerra, inoltre, le donne avevano da sole retto la famiglia compiendo sacrifici enormi, quando i loro mariti erano al fronte e vi erano i figli da sfamare e da allevare.

Negli anni successivi avevano anche acquistato una indipendenza economica, accedendo ai posti di lavoro.

Così, dopo numerosi tentativi, nel 1975 si modificarono finalmente i termini del rapporto.

Scomparvero i reati di adulterio e di concubinato, fu stabilita una assoluta parità di diritti e di doveri, mentre fu ribadito che dal matrimonio deriva l'obbligo reciproco alla fedeltà, all'assistenza morale e materiale, alla collaborazione nell'interesse della famiglia e alla coabitazione.

Si aggiunse che entrambi i coniugi sono tenuti, ciascuno in relazione alle proprie sostanze e alla propria capacità di lavoro professionale o casalingo, a contribuire ai bisogni della famiglia.

Con la nuova legislazione la donna non avrebbe più preso il cognome del marito, ma lo avrebbe aggiunto al proprio mentre entrambi avrebbero concordato il luogo dove fissare la loro residenza coniugale.

Essi hanno infine il dovere di mantenere, istruire ed educare la prole tenendo conto delle capacità, dell'inclinazione naturale e delle aspirazioni dei figli.

La gestione di questo mènage familiare sarebbe idilliaca, se ad inquinarla non fosse intervenuta la legge sul divorzio, che costituisce chiaramente un seme di discordia posto sull'altare del matrimonio.

È pur vero che i veri credenti in Dio non vi ricorrono, essendo il matrimonio indissolubile ed operano, a volte con notevoli sacrifici ed anche con dolore e pazienza affinché la loro unione si mantenga nel tempo, smussando di volta in volta le piccole e le grosse incomprensioni che possono portare ad una crisi.

La famiglia è ancora una realtà troppo importante per essere sfasciata a proprio piacimento.

Purtroppo però, quando una condotta diventa legge dello Stato, anche se sconfina nell'illecito, diviene a sua volta prassi corrente e quei freni inibitori che dovrebbero entrare in funzione, specialmente quando vi sono dei bambini a farne le spese, si allentano e spariscono.

Ma di ciò parleremo a fondo un'altra volta.

 

V.B.

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Voi che ne pensate?

La temperanza, è una virtù che appuntisce?

 

di Luigi Andrea Pinelli

 

Come sostenere la famiglia e la sua difficile realizzazione in un clima di pace e fiducia

 

“Lean on me... - Conta su di me... (Michael Bolton - cantante soul - anni ‘80)

Il forte richiamo alla famiglia a trovare un ruolo rinnovato ed efficace nella comunità (sia civile che cristiana) trova un “terreno” complesso ed arido dove il cambiamento e la riscoperta dei valori rappresentano un incidente di percorso anziché una solida base su cui fondare la propria esistenza.

Partendo dal presupposto che la famiglia è il meglio per la persona umana è oggi necessario comprendere il tipo di famiglia che abbiamo in mente, il modello a cui pensiamo, a cui ci riferiamo.

Di sicuro tutti auspicano una famiglia nella quale non ci sono discussioni e non vi è screzio alcuno (si vedano gli spot pubblicitari), ma il dialogo a volte non ottiene molti risultati perché compromesso da una serie di fattori disgreganti di solito esterni alla famiglia.

 

Seguiamo la riflessione che ci propone questo racconto ebraico:

In una comunità si discuteva animatamente su come si dovessero recitare determinati salmi, alcuni dicevano di recitarli in piedi, altri da seduti, quindi al momento della preghiera c'era chi stava in piedi e chi stava seduto: la disarmonia era palese ed inoltre si respirava la tensione che c'era tra le due diverse fazioni.

Il giovane rabbino non sapeva come poter riportare la pace tra i fedeli e pensò di rivolgersi al rabbino anziano che per anni aveva guidato la comunità e si era ora ritirato dal mondo come eremita.

Alla domanda del giovane rabbino su come risolvere la questione della recita dei salmi, il saggio anziano rispose: la soluzione è... la discussione.

 

È quindi inevitabile che ci si scontri soprattutto sulle convinzioni o le percezioni spesso legate all'esperienza o all'età. Quindi se il dialogo arriva a volte alla discussione questo rappresenta un passaggio fisiologico della dinamica familiare da accogliere, modellare e migliorare nel tempo.

 

Il male maggiore comunque resta la confusione che si legge nelle affermazioni: “Non sono più innamorato/a e forse non lo sono mai stato/a” e ultimamente è frequente l'iter dei dieci anni di fidanzamento e dieci mesi di matrimonio che poi va in crisi per “incompatibilità di carattere” (un po' contraddittorio non trovate ?). Dove sono finiti il dialogo, la conoscenza reciproca e l'intimità?

 

Un altro problema è che rimane comunque difficile separare l'amore dal sesso.

 

Da anni i giovani ritengono la famiglia il valore da mettere al primo posto nelle proprie attese e scelte di vita e facendo l'elenco delle paure più grandi citano la separazione dei genitori al primo posto, ma poi si tende a propendere per la convivenza; e la separazione conclude molte esperienze di famiglia. La famiglia viene comunque desiderata come luogo di relazione primaria che rinforza la fiducia, che rappresenta una condizione fondamentale per vivere.

 

La domanda che ci tormenta è: possiamo fidarci degli altri? (del coniuge o dei figli o più in generale dei parenti?) ed è normale che l'abitudine a non fidarci provochi vuoto interiore, solitudine e depressione?

 

Riflettendo sulla complessità di questi temi e senza la pretesa di darne una visione esaustiva, pare urgente promuovere la speranza e il perdono come valore da vivere unitamente allo spirito di sacrificio (non in negativo ma con senso di realtà)... in altre parole il pane della fiducia (che resta comunque una virtù da cani) si fa con la farina della fedeltà ed il lievito della reciproca attenzione (fate sapere se individuate altri ingredienti).

 

Ma di tutto ciò, voi che ne pensate?

 

PS: questo mese nessuna poesiola... vorrà dire qualche cosa?

 

Luigi Andrea Pinelli

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Appuntamenti teatrali

 

Auditorium

della Biblioteca Comunale

 

L'Assessorato alla Cultura del Comune di Verolanuova propone i seguenti concerti e spettacoli teatrali:

 

Sabato 12 novembre - ore 21.00

Concerto del Coro “Virola Alghise”

Proposto dal Gruppo Alpini

 

Sabato 19 novembre - ore  21.00

Commedia brillante dialettale

“George Dandin: ovvero il marito umiliato di Moliere”

Compagnia teatrale “La lampada”

 

Sabato 26 novembre - ore 21.00

Spettacolo teatrale dialettale “Rino e Rina: che coppia”

compagnia  teatrale “Altana”

 

Sabato 3 dicembre - ore 21.00

Brunella Mazzola presenta una serata di

“Tango argentino - Cantato e ballato”

 

Giovedì 8 dicembre - ore 21.00

Spettacolo teatrale “Il ventaglio” di Goldoni

Compagnia teatrale “Il nodo”

 

l.b.

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spazi della memoria

 

 

 

 

Tempi lontani

 

Vorrei parlare ancora degli anni bui della guerra perché anche i giovani di adesso sappiano apprezzare ancora di più la vita.

 

Quando venne l'8 settembre 1943, arrivando a casa dal lavoro trovai mia madre tutta eccitata; appena mi vide mi disse: “È finita la guerra, l'hanno detto alla radio, l'Italia ha chiesto l'armistizio”. Rimasi perplesso. Ero giovane ma capii che non era così. “Mamma - le dissi - la guerra comincia adesso”. Dopo un po' di tempo ricordo che disse: “Aveva ragione mio figlio”. Ancora un anno e mezzo, fino all'aprile del 1945, per avere la conferma di quanto era brutta la guerra.

 

Nel 1944 mio padre si ammalò; all'infermeria del paese facevano quello che potevano, mancava tutto, medicinali e attrezzature. Periodicamente andava a farsi visitare; gli si era gonfiata la pancia: era un tumore al fegato; Gli levavano un po'di liquido e per qualche giorno sembrava stare meglio... poi la pancia cominciava a crescere di nuovo. L'ultima volta non ce la fece ad andare a piedi. Vennero a prenderlo con la “portantina”, una specie di carretta con due ruote di bicicletta, tirata a mano e coperta da un lenzuolo. Dopo qualche giorno lo dimisero dall'ospedale; era ormai alla fine. Non poté venire a casa con la portantina perchè si era rotta. Andai io a prenderlo con una carriola poiché non c'erano auto allora, non c'era niente. Si era vestito; sedette sulla carriola ed io mi incamminai verso casa; per la strada non incontrammo quasi nessuno sebbene fosse pomeriggio. Era una giornata di sole; passarono due aeroplani; si abbassarono sulla strada. Io, con il mio carico dolente, mi rifugiai vicino al muro, sotto le grondaie, per non farmi vedere; in quei giorni tutto quanto vedevano muoversi sulla strada era oggetto di tiro a segno. Come Enea che fuggiva da Troia in fiamme portando in spalla il vecchio Padre Anchise, io lo portavo su una carriola.

Ricordando quei tempi mi chiedo come abbiamo potuto sopravvivere quando mancava di tutto... se non ci fosse stata la Fede...

I bombardamenti, i rastrellamenti che periodicamente ci facevano scappare di notte nei campi, le lunghe attese di chi aveva qualcuno sul fronte di guerra dal quale non arrivavano più notizie. Quante volte ho visto mia madre piangere perché non si sapeva più niente di un mio fratello, forse anche mio padre avrà pianto di nascosto... li teneva vivi la Fede.

 

La guerra continuava; gli alleati si erano fermati a sud di Bologna; giorno e notte gli aeroplani bombardavano e mitragliavano tutto quello che era di importanza bellica ... e no! Un giorno mitragliarono un carro che ritornava dalla campagna carico di erba, trainato da due mucche; un proiettile ne centrò una in fronte; quando arrivai la mucca colpita era a terra e dal foro della testa le uscivano sangue e cervella, l'altra, in piedi di fianco, continuava a ruminare come se nulla fosse successo.

Anche Verola ebbe i suoi morti. Quattro o cinque giorni prima della fine della guerra, di notte, chissà che cosa avevano visto, sganciarono delle bombe sulle case; ci furono cinque morti e qualche ferito. Ricordo che un papà stette tutta la notte all'ospedale vicino al figlio morente. gli dette il suo sangue nel disperato tentativo di dargli la vita di nuovo, ma tutto fu vano. Al mattino, quando tornò in paese, mia madre chiese notizie del figlio; lui allargò le braccia e non ebbe voce per rispondere. Il figlio aveva sedici o diciassette anni.

A volte bisognava rinunciare alla Messa domenicale perché all'uscita c'erano i miliziani fascisti che aspettavano che uscissero i giovani per portarli via e, in tal caso, la scelta era: o arruolarsi o campo di concentramento.

 

Comunque, insieme a Benigni, diciamo: “ La Vita è bella”. Forse tutte queste difficoltà, queste rinunce, mi hanno fatto apprezzare di più, nel bene e nel male, quello che Dio mi ha dato.

 

Gino Pini

Le immagini si trovano nella versione PDF cliccando qui

 

Nota di Redazione:

Gino Pini, nostro collaboratore, in occasione del suo ottantesimo compleanno, è stato festeggiato dalla moglie e dagli amici, nel ristorante del villaggio Calaserena, con torta, spumante e le poche righe che seguono:

 

Colto e pacato come un padre assennato,

modesto nel fare, sagace nel dire:

questo è Gino!

Di battute prolifico, mai volgare,

sempre gradevole, anche questo è Gino.

(Barbara Andrini)

 

Un augurio sincero anche da tutta la famiglia de “L'Angelo di Verola”.

 

 

  

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Verolanuova cerca

la proprie tradizioni

Le immagini si trovano nella versione PDF cliccando qui

 

Negli ultimi 50 anni Verolanuova si è notevolmente industrializzata sacrificando, in nome di una modernità che all'epoca inebriava, parte delle proprie radici contadine. I sapori rurali non potevano competere con i nuovi standard di vita più accattivanti: ci si lasciava alle spalle la guerra, la fame, la miseria e quasi ci si vergognava di non essere abbastanza “cittadini”.

 

Feste di tradizione agreste, quasi sempre legate alla venerazione di un santo o alla propiziazione del raccolto, vennero abbandonate e via via dimenticate. Questi riti avevano un profondo senso religioso, ma creavano anche opportunità di socializzazione all'interno della comunità o del rione.

 

La gente aspettava con trepidazione questi appuntamenti, “i ga tignìa féss”, col vestito buono e con la certezza nel cuore di condividere le medesime radici contadine, solennizzavano queste giornate.

 

Vorremmo riappropriarci di queste memorie importanti,

ricostruire la nostra tradizione folcloristica e la nostra cultura antica,

 

per far questo abbiamo bisogno di aiuto,

cerchiamo informazioni sulle feste e sulle tradizioni della nostra terra.

 

Alcune di queste sono completamente scomparse come la festa di San Giorgio, ancora in uso verso la fine degli anni 50, un evento che pochi ricordano.

 

Chi avesse informazioni, documenti, immagini, fotografie può aiutarci in questo arduo lavoro consegnando il materiale, che verrà riprodotto e subito riconsegnato, a:

 

L'Angelo di Verola, Casa Canonica, via Cavour, 21

oppure a:

Radio Basilica, via Dante, 17

 

Contattateci: Tel. - Fax. 030932464 - E-mail: angelo@verolanuova.com

 

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Comunicato del settore

“Pastorale del Creato”

in merito alla centrale di Offlaga

 

A proposito della rinnovata intenzione manifestata dalle Autorità e da Società private di avviare i lavori per la costruzione della centrale a metano di Offlaga, questo Ufficio ribadisce la propria contrarietà per le ragioni più volte espresse (documento dell'8 aprile 2002, lettere alle Autorità del 5 novembre 2003 e del 15 settembre 2004) che qui riassumiamo:

•     L'inutilità sul versante energetico, (aumenta la nostra dipendenza estera) e la pericolosità sul versante ambientale (acqua, aria, calore), come autorevoli studi tecnici hanno dimostrato;

•     L'inequivocabile volontà delle popolazioni, manifestata attraverso referendum locali ed anche elezioni generali, che hanno premiato le persone e i partiti avversi alla centrale;

•     La già precaria situazione ecologica della nostra Bassa, gravata da enormi allevamenti animali, da cave e discariche, da una urbanizzazione disordinata, da una viabilità caotica;

•     L'esistenza di valide alternative, come l'adeguamento tecnologico delle centrali già esistenti onde accrescerne il rendimento, il risparmio energetico, la diffusione delle energie rinnovabili;

•     La prospettiva globale di convenienza economica privatistica e non di bene comune entro la quale si pone l'opera.

 

La fede cristiana, che ci invita a considerare la natura come “creato”, cioè come dono di Dio da gestire con grande rispetto e responsabilità, non ci permette di tacere. Il presente intervento è per di più autorevolmente avvalorato e sostenuto dalle parole del nostro Vescovo, mons. Giulio Sanguineti, scritte proprio a conclusione della visita pastorale nella zona “Bassa Centrale del Venerabile Alessandro Luzzago”. Scrive il Vescovo in data 25 dicembre 2004:

 

“In merito alla progettata costruzione della Centrale termoelettrica di Offlaga: ritengo che si debba guardare al bene comune del territorio, inserito nel più generale bene nazionale; tale bene comune non può prescindere dalla sostenibilità ambientale e dalla vivibilità anche futura della nostra terra.

Una grande Centrale, anche se a metano, è nociva all'ambiente. Vi si aggiungono gli inevitabili problemi legati all'inquinamento elettromagnetico e acustico, all'aumento del traffico autoveicolare, allo sconvolgimento del nostro naturale ecosistema agricolo.

Non si tratta di una pura protesta contro le scelte dell'autorità, ma di tendere ad un progetto nuovo di società, con proposte concrete alternative e con un impegno personale di sobrietà e autocontrollo.”

 

Parole più chiare e illuminanti non potrebbero essere state espresse. Questo ufficio le ripropone, rivolgendole alle comunità cristiane, a tutta la società civile, alle Autorità, soprattutto se dichiarano di ispirarsi al Vangelo e alla Dottrina Sociale della Chiesa.

L'incaricato per la Pastorale del Creato

Don Gabriele Scalmana

Brescia, 29 settembre 2005

 

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Ricordati di... santificare le feste

 

Calaserena, 19 settembre 2005

 

È il ritornello che spesso mi ripetevano i miei familiari quando, ancora fanciulla, tentavo di rifiutarmi di andare alla seconda Messa, alla “Messa Alta”, perché, secondo gli anziani del paese, una domenica non era santificata “come si deve” se non si ascoltavano almeno due Messe e se non si andava al catechismo. Trasportata dall'onda di questi ricordi, domenica 18 settembre, mi avviai con amici ed amiche, dal luogo di vacanza in cui mi trovavo, alla ricerca del villaggio in cui avremmo potuto ascoltare la Santa Messa, non si poteva andare dalla spiaggia perché la sabbia era bagnata dalla pioggia del giorno prima; perciò percorremmo strade e viuzze fiancheggiate da belle ville, da maestosi eucalipti, da arbusti di odoroso mirto. Avevamo fatto parecchia strada, ma... del villaggio nemmeno l'ombra... ancora.

Ci sembrava impossibile che, in posto di villeggiatura così frequentato dai turisti e così ricco di abitazioni lussuose non ci fosse almeno una chiesa, per soddisfare le esigenze dello spirito. Però era proprio così! E ne avemmo la conferma quando chiedemmo ad una donna del posto il perché di tale mancanza. Quella ci rispose: “Abbiamo altro a cui pensare, noi”.

Sul momento non mi soffermai a riflettere che, tante volte, presi da affanni terreni, pure noi non ascoltiamo ciò che la Chiesa e Dio vogliono da noi, e che continuiamo ad occuparci di cose che possono anche attendere; perciò seguitai a pensare alla risposta agghiacciante, più sferzante del maestrale che ci colpiva impietoso sul viso e sui nostri abiti leggeri.

Arrivammo finalmente presso una vecchia colonia dove, in un batter d'occhio, venne allestito un altare e preparato un notevole numero di sedie, tutte occupate dal folto gruppo di fedeli verolesi e da altre persone a noi sconosciute.

Fu una consolazione vedere quanto gli astanti fossero attenti all'omelia del giovane sacerdote, al sacrificio della Messa, alle risposte corali, ai canti eseguiti con gioia e con fede. All'ITE MISSA EST ci sentimmo tranquilli ed in pace. Avevamo santificato la festa in modo inconsueto ma gratificante. Avevamo scoperto che la serenità può giungere attraverso molte vie, compresa quella che ci fa fratelli alla mensa del Padre.

 

Barbara Andrini

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appuntamento alle Acli

Il Circolo Acli di Verolanuova

Organizza, sabato 12, dalle 15.00 e domenica 13 novembre dalle 09,00 alle 12,00 e dalle 13, 30 in poi, la 1ª Mostra di Modellismo soprattutto aereo, con la possibilità di vedere e capire come si costruisce un modello, a partire dai pezzi ancora nelle scatole, con una persona che deluciderà in merito su richiesta.

I modellisti (di ogni genere) che desiderano portare i loro pezzi alla mostra sono pregati di dare la loro adesione entro il 6 novembre presso il bar del Circolo in via Dante (chiedere al gestore Pasquale).

La mostra è aperta a tutti.

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 Fondazione Morelli

 

Domenica 27 novembre 2005 ore 16.00

Premio Morelli 2005

 

La Fondazione Morelli finanzierà con un contributo di 2.500,00 Euro un progetto che abbia le seguenti caratteristiche:

• Capacità innovativa e propositiva.

• Promozione per l'inserimento e l'integrazione di bambini minori o disabili appartenenti a famiglie con difficoltà economico-sociali attraverso iniziative tendenti a migliorarne le condizioni.

• Capacità di sensibilizzazione/coinvolgimento dell'opinione pubblica sui temi della solidarietà sociale e del volontariato.

 

La cerimonia di consegna del Premio Morelli avrà luogo domenica 27 novembre 2005 ore 16,00 nel Salone della Biblioteca Comunale alla quale seguirà la S. Messa alle ore 18,00 in Basilica.

 

La Fondazione Morelli ringrazia anticipatamente l'AVIS per l'organizzazione del rinfresco che verrà offerto al termine della manifestazione.

Tutti sono invitati a partecipare.

 

Premio Morelli 2002

Associazione Insieme

 

Premio Morelli 2003

Unione Italiana Cechi

 

Premio Morelli 2004

Associazione Liocorno

 

Premio Morelli 2005

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Direzione didattica di Verolanuova

 

In collaborazione con Adecco - Agenzia per il lavoro e Tempo Libero Soc. Coop. Sociale ONLUS di Brescia organizza un Corso di italiano gratuito per donne straniere

presso
Free Italian language course for women at:

Cours gratuit de langue italienne pour femmes dans:

Kurs per gjuhen italiane per grate e huaja ne:

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Scuola Elementare “Gianni Rodari”

da metà Novembre 2005 a Maggio 2006 orario lezioni dalle 9.00 alle 12.00

 

Il corso è aperto alle donne maggiorenni

in possesso di un regolare permesso di soggiorno e disoccupate

È possibile portare i bambini

 

Per informazioni: Scuola Elementare di Verolanuova

 

È necessario consegnare l'iscrizione alla scuola entro il 28.10.2005

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Dal Club Alcolisti in Trattamento di Verolavecchia e Quinzano d'Oglio

Ricordando il problema trattato nel numero precedente dell'Angelo, sul comportamento dell'alcolista e dei suoi familiari, il professor Hudalin ha sperimentato diversi metodi. Tanto per cominciare informatevi in merito all'alcolismo. Potete trovare utile materiale in una biblioteca locale o in un centro di informazione sull'alcolismo. Parlando ad altri che hanno avuto un problema simile potete ricevere suggerimenti pratici sul da farsi.

Forse la principale domanda che si affaccia alla vostra mente è questa: “Cosa posso fare per aiutare l'alcolista?”. Ma prima di poter aiutare l'alcolista, forse, siete voi ad avere bisogno d'aiuto per vincere i vostri sentimenti negativi. Prima appurate quale effetto ha avuto l'alcolismo su di voi. Altrimenti difficilmente sarete in grado di aiutare l'alcolizzato! Quindi imparate qual è il modo migliore di trattare l'alcolista. Forse inizialmente avete reagito come la moglie descritta sul numero precedente, ma questo modo d'agire spesso fa progredire l'alcolismo piuttosto che favorirne la guarigione. Perché? Perché impedisce all'alcolizzato/a di vedere la propria situazione com'è in realtà. Egli si nasconde dietro ad un muro di scuse, perciò proteggerlo dalle conseguenze del bere   vuol dire, in genere, permettergli di continuare a negare il proprio problema e quindi continuare a bere.

Mariuccia

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Per i più piccoli
(a cura di Francesco e Bruno Cocchetti)

 

 

 

Al ristorante

Un cliente, alzandosi dal tavolo, esclama:

- Cameriere, durante tutto il pranzo mi sono leccato le dita!

- Ha mangiato bene, vero?

- Niente affatto! È che non mi avete dato il tovagliolo per pulirmele!

 

 

Tra amici

Fidenzio racconta a Camillo:

- Sai che ieri sera al bar c'è stato un litigio?

- E come è andato a finire?

- Verso mezzanotte ci è scappato il morto!

- Oh! ...e poi l'avete preso?

 

Conclusioni

Il medico, al capezzale del paziente, tenta di tranquillizzarlo:

-    Stia tranquillo, signore: il cuore è perfetto, i polmoni funzionano bene, la temperatura è normale...

-    Insomma, dottore, se ho ben capito, io sto per morire in perfetta salute! 

 

 

Cielo a pecorelle: i segni del tempo nella meteorologia popolare

 

Novembre

 

   Per i Santi     Per i Santi      L'estate di S. Martino

   la neve è nei campi;   manicotti e guanti.    dura tre giorni e un pochino.

  

per i morti

la neve è negli orti.

 

   S . Martino       San Martino    San Frediano

   si mette il gabbanino.    la neve è sullo spino.    la neve al monte e al piano.

 

   S. Caterina      A Sant'Andria   (a S. Andrea

   tira fuori la fascina.    o friedo scciappa a pria.   il freddo spacca la pietra)

 

S. Martino: 11 novembre   

S. Frediano: 18 novembre    

S. Caterina: 25 novembre

S. Andrea: 30 novembre

 

 

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Radio Basilica Verolanuova - 91.2 Mhz

 

Radiobasilica trasmette tutte le celebrazioni liturgiche dalla Basilica di San Lorenzo in Verolanuova. Tra gli altri programmi vi ricordiamo:

 

Gli appuntamenti con l'informazione di InBlu: (dal Lunedì al Sabato):

 

 In Blu Notizie   ore 7.00 - 09.00 - 10.00 - 11.00 -12.00

   14.00 - 15.00 - 16.00 - 17.00 - 19.00 - 20.00

In Blu Notizie (sabato) ore 7.00 - 09.00 - 11.00

Oggi in Edicola ore 7.36

Ecclesia   ore 4.00 - 6.00

Radiogiornale Radio Vaticana  ore 08.00 - 21.00

Filo diretto (lun. mer. ven.)     ore 11.06

Radiogiornale Radio Vaticana  ore 12.00 (solo sabato)

In Blu Notizie (Lungo)  ore 13.00 - 18.00

 

LUNEDI

ore 16.00   GIANCA'S TIME con Giancarlo Biancardi

ore 20.00   IL PANCHINARO con Alessandro Saleri

ore 21.00   LUPO SOLITARIO - NOTTE con Roberto Bocchio

 

MARTEDI

ore 16.00   IL PANCHINARO con Alessandro Saleri

ore 21.00   In Primo Piano con Mattia Vettorato

 

MERCOLEDI

ore 16.00   Music Box con P. Seccardelli - S. Pizzamiglio - M. R. Mabizanetti

ore 21.00   ULTIMO DOMICILIO CONOSCIUTO con R. Moscarella e D. Bettoncelli

 

GIOVEDI

ore 16.00   3 x 2 “plus” con Gianni, Doson, Andrea ed Ely

ore 21.00   GIANCA'S TIME con Giancarlo Biancardi

 

VENERDI

ore 16.00   In Primo Piano con Mattia Vettorato

ore 21.00   IL BUONO IL BRUTTO E IL CATTIVO con Stefano Ferrari, Pietro Carini e Mirko Ferrazzi

 

OGNI SABATO

ore   9.30    NON E' FACILE con Daria Cremaschini

ore 11.00   ULTIMO DOMICILIO CONOSCIUTO con R. Moscarella e D. Bettoncelli

ore 13.30   LUPO SOLITARIO con Roberto Bocchio

ore 14.30   TRE PER DUE con Gianni, Doson, Andrea ed Ely

 

OGNI DOMENICA

ore 10.20   ACCORRETE NUMEROSI a cura di Sergio Ferrari

ore 12.00   RADIOGIORNALE VEROLESE a cura di Tiziano Cervati

ore 12.30   SEMPRE PIU' DIFFICILE Con Daria Cremaschini

 

Buon Ascolto


 

Accade a Radio Basilica

La tana del Lupo

Le immagini si trovano nella versione PDF cliccando qui

 

Ogni 1° lunedì del mese, il programma di Roberto Bocchio “Lupo Solitario” si trasforma in “La tana del lupo”: Musica dal vivo con grandi ospiti dallo studio di RBV.

Abbiamo cominciato lo scorso 10 ottobre con “I Rumori Molesti”. È stata una serata divertentissima, di grande musica e simpatia.

I prossimi appuntamenti saranno:

il 7 Novembre con “Alter EgoLTER EGO”

e il 5 dicembre con “Muta Perpetua”.

Due appuntamenti da non mancare assolutamente! Naturalmente sui 91.2 Mhz di RBV.

 

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Auguri

Il signor Paolo Allieri vuole esprimere la sua gioia perché il 14 ottobre scorso ha raggiunto la veneranda età di 96 anni e ringrazia con i suoi cari il Signore per il dono della vita.

Un cordialissimo augurio anche dalla famiglia de “L'Angelo di Verola”.

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Anagrafe parrocchiale

 

Battesimi

   45  Regosa Giulia di Fabio Alberto e di Barbi Monica Maria

   46  Tiberio Simone di Roberto e di Cervati Roberta

   47  Caprini Laura di Pietro e di Venturini Isolina

   48  Tomasini Aurora di Maurizio e di Pezzini Linda

 

Matrimoni

   21  Viviani Gianpietro con Geroldi Paola

   22  Sandrini Omar con Orsini Mara

   23  Pansera Cristian con Ridente Nadia

   Ricca Maurizio con Pesce Ombretta

   Brunelli Stefano con Pedrini Roberta

   Cremaschini Claudio con Belotti Elena

   Amighetti Emanuele con Alghisi Veronica

 

Defunti

   48  Gnocchi Antonietta di anni 68

   Suor Giuditta Gattinoni

   49  Bonetti Adele ved. Cervati di anni 92

   50  Amighetti Paola ved. Sforza di anni 94

   51  Salvatore Annita ved. Penocchio di anni 70

   52  Cervati Luigi di anni 86

   53  Girelli Ines ved. Cervati di anni 78

 

 

 

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Offerte pro restauri

tele e affreschi della Basilica

 

Tele e affreschi 55,00

Per libri Basilica   50,00

Guida al Tempio     33,89

Fratelli Martinelli in memoria di sr. Giovannina  100,00

Per i defunti classe 1950     200,00

In ricordo di Gianfranco Cervati   150,00

La classe 1933 per il coro   150,00

In ricordo del caro papà Giuseppe     100,00

I familiari in ricordo di Antonietta    100,00

Classe 1965 per la Basilica   150,00

Per il matrimonio di Claudio ed Elena   200,00

In memoria della cara Annita    200,00

La Classe 1925 ricorda gli amici vivi e defunti  100,00

In ricordo dei defunti Fontana  70,00

La Classe 1955 ricorda gli amici vivi e defunti  103,00

In memoria del marito Luigi   50,00

N.N. Somma di tutti i contributi anonimi   1.710,00

 

Totale  3.521,89

 

 

 

“Amici della Basilica” adesioni alla “Confraternita del Restauro”

 

N.N.    290,00

N.N.    1.000,00

N.N.    6.000,00

In ricordo di Gino   300,00

N.N.    1.500,00

 

Totale  9.090,00

 


Turni domenicali di guardia farmaceutica dell'Azienda S.L. 19

 

Attenzione: il sistema di turnazione delle farmacie è cambiato. Le farmacie di turno, aperte la notte e nei festivi, si alternano ogni due giorni.

 

IMPORTANTE:

Poiché nei mesi scorsi le variazioni intercorse rispetto ai calendari che ci sono stati forniti sono state molte rendendo di fatto inutili quelli pubblicati sull'Angelo, in attesa di un chiarimento, PUBBLICHIAMO IL SOLO NUMERO VERDE DA CHIAMARE PER SAPERE CON CERTEZZA LE FARMACIE APERTE.

Ricordiamo che il numero è gratuito e si può chiamare, 24 ore su 24. 

 

800.231061

 

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NUMERI UTILI DI TELEFONO:

Servizio Sanitario
(soltanto nei casi di emergenza)

118

Ambulatori medici via Grimani 

030 9362609

Gruppo Verolese Volontari Soccorso  
via Gramsci, 4

0309361662

Problemi con le droghe?   

0309937210

Alcolisti in trattamento

0309306813 -  0309361869

Vigili del Fuoco  

030931027

Carbinieri - Pronto intervento

112  

N.B.: Il servizio sanitario prefestivo, festivo e notturno si svolge dal sabato mattina alle ore 10.00 fino al lunedì alle ore 8.00 e tutte le notti dalle ore 20.00 alle ore 8.00.

Per le prenotazioni di trasporto con autoambulanza del Gruppo Volontari del Soccorso telefonare: dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.00; inoltre dalle ore 8.00 del sabato alle 7.00 del lunedì.

 

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Per i collaboratori de “L'Angelo di Verola”

 

 

Invitiamo i collaboratori a far pervenire i loro articoli entro e non oltre le ore 12.00 di venerdì 16 dicembre. Quelli pervenuti oltre tale data non saranno pubblicati.

 

Importante:

Per facilitare la pubblicazione degli articoli:

gli scritti siano preferibilmente dattiloscritti, meglio se al computer, in carattere Times New Roman corpo 12. Se scritti a mano: in stampatello per ragioni tecniche

Chi usa il computer è buona cosa che faccia pervenire lo scritto anche salvato su un dischetto oppure via e-mail.

 

Gli articoli vanno fatti pervenire:

direttamente ai sacerdoti oppure via e-mail al seguente indirizzo: angelo@verolanuova.com

La redazione non è tenuta a dare giustificazioni per la non avvenuta pubblicazione degli articoli pervenuti né risponde delle fotografie non ritirate dagli interessati entro quindici giorni dalla pubblicazione sul bollettino.

La Redazione

 

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SERVIZIO INFORMATICO PARROCCHIALE

 

 

630 archivi; 6.900 documenti 3.100 immagini.

Abbiamo superato 1.500.000 di pagine viste da 520.000 visitatori

da 110 nazioni di tutto il mondo.

(fonte statistiche: Webalizer)

 

Questo è www.verolanuova.com il sito della Parrocchia di Verolanuova.

Grazie a tutti coloro che hanno contribuito a questo risultato.

 

  

 

 

Siti Internet:

Sito principale della Parrocchia  www.verolanuova.com

Oratorio  www.verolanuova.com/oratorio

L'Angelo di Verola  www.verolanuova.com/angelo

Archivio de “L' Angelo di Verola”  http://digilander.libero.it/angeloverola

Coro San Lorenzo  http://digilander.libero.it/corosanlorenzo

Casa Tabor  www.verolanuova.com/casatabor

Siti Ospiti  www.verolanuova.com/ospiti

Indirizzi di Posta Elettronica:

Parrocchia di san Lorenzo  parrocchia@verolanuova.com

Oratorio “Giacinto Gaggia”  oratorio@verolanuova.com

Radio Basilica  rbv@verolanuova.com

L'Angelo di Verola  angelo@verolanuova.com

Calendario Manifestazioni  eventi@verolanuova.com

Coro San Lorenzo  corosanlorenzo@iol.it

Casa Tabor  casatabor@verolanuova.com

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Riepilogo appuntamenti di Novembre

(solo di quelli che ci sono stati ufficializzati)

a cura di Radio Basilica di Verolanuova  

Il calendario completo del 2005 è pubblicato nel sito internet della parrocchia alla pagina appuntamenti

Per comunicare iniziative: e-mail eventi@verolanuova.com

 

Date e Luoghi Tema Promotori
Martedì 1 Novembre
Intera giornata
Piazza Libertà
CASTAGNATA BENEFICA Gruppo Nazionale
Alpini
sez. Verolanuova
Venerdì 4 Novembre ore 13.20
Intero Pomeriggio
Università Aperta
Visita Turistico Culturale a Lonato
Università
Aperta
Verolanuova
Sabato 5 Novembre ore 20.30
Basilica di San Lorenzo
Serata di Saluto a
DON PAOLO GOFFI
con la partecipazione straordinaria del
GEN ROSSO
Ingresso Libero
Parrocchia
di Verolanuova
e
Diaconie
Domenica 6 Novembre ore 10.00
Partenza  dal Palazzo Comunale
Corteo celebrativo
del 4 Novembre
e
Virgo Fidelis
Gruppo Alpini
Sez. Verolanuova
e
Assoc. Nazionale Carabinieri
Volontari
Martedì 8 Novembre ore 15.15
Auditorium Biblioteca Civica
Università Aperta
Lezione di Astronomia
"Storia del Sistema Solare"
relatore: Vladimiro Marinello
Università
Aperta
Verolanuova
Martedì 11 Novembre ore 15.15
Auditorium Biblioteca Civica
Università Aperta
Lezione di Psicologia
"Quando si va giù di morale"
relatore: dott. Alessandro Zucchello
Università
Aperta
Verolanuova
Sabato 12 Novembre ore 21.00
Auditorium Biblioteca Civica
Concerto per il 4 Novembre
con il Coro
"VIROLA ALGHISE"
Gruppo Nazionale
Alpini
sez. Verolanuova
Sabato 12 e Domenica 13 Novembre Intere giornate
Circolo ACLI via Dante, 15
1ª MOSTRA DI MODELLISMO
Aerei, auto, moto, treni ecc.
Circolo ACLI
Verolanuova
Lunedì 14 Novembre - ore 20.30
Luoghi Previsti nelle Diaconie
La Missione prosegue
CENTRI DI ASCOLTO
Parrocchia
di Verolanuova
Martedì 15 Novembre ore 15.15
Auditorium Biblioteca Civica
Università Aperta
Lezione di Teatro
Recital: "Volo Notturno"
animatore: dott. Roberto Denti
Università
Aperta
Verolanuova
Venerdì 18 Novembre ore 15.15
Auditorium Biblioteca Civica
Università Aperta
Lezione di Grafologia
"L'importanza del segno grafico
dai 2 ai 99 anni"
relatrice: dot.sa Anna Grasso Rossetti
Università
Aperta
Verolanuova
Sabato 19 Novembre ore 21.00
Auditorium della Biblioteca
Compagnia Teatrale "La Lampada"
"GEORGE DANDIN
ovvero:
IL MARITO UMILIATO
di Molière
Commedia brillante dialettale
Assessorato
alla Cultura
Domenica 20 Novembre
dalle 9.00 alle 18.00
Centro Commerciale
"Il Castello"
MERCATINO
Antiquariato, oggettisica, libri, mobili ecc.
Commercianti
del Castello e Assessorato al Commercio
Martedì 22 Novembre ore 15.15
Auditorium Biblioteca Civica
Università Aperta
Lezione di Filosofia
"La filosofia oltre il cristianesimo"
relatore: dott. Mario Ubiali
Università
Aperta
Verolanuova
Venerdì 25 Novembre ore 15.15
Auditorium Biblioteca Civica
Università Aperta
Le grandi civiltà
"I Celti, popolo d'Europa"
relatrice:
prof. Alessandra Bellometti Migliorati
Università
Aperta
Verolanuova
Dal 26 Novembre all'11 Dicembre
Salone dell'Oratorio -
MOSTRA DEL LIBRO
E DEL QUADRO
Oratorio
di Verolanuova
Sabato 26 Novembre ore 21.00
Auditorium della Biblioteca
Compagnia Teatrale "Altana"
"RINO E RINA: CHE COPPIA"
Commedia brillante dialettale
Assessorato
alla Cultura
Domenica 27 Novembre
dalle 8.30
Centro Ippico San Giorgio
CONCORSO IPPICO NAZIONALE
SALTO OSTACOLI "C"
Associazione Sportiva Dilettantistica
C.I. San Giorgio
Martedì 29 Novembre ore 15.15
Auditorium Biblioteca Civica
Università Aperta
Lezione di Storia
"Giuseppe Mazzini,
pensatore politico, apostolo di un'Italia unita e repubblicana"
relatrice: prof. Marilena Colomba
Università
Aperta
Verolanuova

 

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