Parrocchia angelodiverolaSan Lorenzo Martire in Verolanuova

Agostino Donini


agostinodoniniMaestro di musica

Agostino Donini

Verolanuova, 22-04-1874 - Verolanuova, 08-02-1937

Donini in "Verolanuova" di Pietro Faita

Dati Biografici

L'uomo e le opere di Paolo Guerrini

Cenni di Metodo di N. Ghiglione e L. Migliavacca

La catalogazione delle opere




Donini in "Verolanuova"

Da: Pietro Faita – "Verolanuova" – (pagg. 256-259)
Scuola Tipografica Opera Pavoniana

Distinto musicista compositore, studiò nel Conservatorio di Milano contrappunto, fuga, organo con Mapelli ed alta composizione nei 1898. Nel 1900 ottenne la Licenza d’organo.

Nel 1902 fu nominato per titoli vice direttore della insigne Cappella Musicale della S. Casa di Loreto, dove fu per sette anni apprezzato e prezioso collaboratore dell’illustrissimo maestro bresciano Giovanni Tebaldini.

Una attestazione della rinomanza e della abilità del Maestro Donini è data anche dalla lapide ricordo che è stata murata per lui e per il Maestro Mattioli nella Basilica di S. Maria Maggiore in Bergamo, dove fu maestro di Cappella in due riprese.

GUGLIELMO MATTIOLI DI REGGIO EMILIA
DAL 1901 AL 1908

AGOSTINO DONINI DI VEROLANUOVA
DAL 1909 AL 1923 E DAL 1929 AL 1934

QUI MAESTRI DI CAPPELLA SEPPERO
DOCILI AL VERBO INNOVATORE
DI S. PIO X
DONARE ALL’ INSIGNE BASILICA
FORME NOBILI E PLAUDITE DI MUSICA
RICONCILIATE CON LA PIU’ PURA TRADIZIONE
E CON LO SPIRITO DEI SACRI MISTERI

Nel 1909 venne nominato Direttore della Cappella di Santa Maria Maggiore in Bergamo, posto che occupò in due epoche per più di vent’anni, portando la Cappella ad alto grado di perfezione. In seguito fu docente di armonio, contrappunto, fuga e organo nell’ Istituto Musicale "G. Donizetti" di Bergamo, educando al vero senso artistico numerosi allievi.

Negli anni 1929 - 1931 fu Direttore Artistico del periodico "I Maestri dell’organo "edito dall’Editore Carrara di Bergamo.

Musicista di alto livello, collaborò con elevate sue composizioni alla importante raccolta di "Melodie Sacre ", pubblicate a cura di Lorenzo Perosi.

Fra le sue opere importanti vanno segnalate: Messa in onore di S. Agostino a 4 voci miste; Messa Funebre a 3 voci pari; Sette Parole di Cristo in Croce per soli coro e orchestra; Messa "Tu es Sacerdos" composta per la prima Messa del figlio don Francesco e molta altra musica sacra. Scrisse anche un’opera e molta musica sinfonica di rilievo. Molto noto l’inno eucaristico eseguito per i congressi eucaristici nazionali di Bergamo e Teramo.

Egli è certamente un musicista di alta personalità artistica ed, anche se il suo carattere schivo di qualunque forma di pubblicità non l’ha reso popolare, rimangono sempre le sue ispirate composizioni a testimoniare la sua magistrale tecnica costruttiva e l’aristocratica vena.

La "Cantata a S. Carlo" è ritenuta una delle opere più impegnative del grande Maestro. Qui si rileva conoscitore profondo delle risorse corali e strumentali e ottiene effetti veramente suggestivi.


Don Francesco Donini, figlio dell’illustre M.o Agostino Donini e della signora Irene Donini, donna d’alto sentire e di fede patriarcale, ebbe i natali a Loreto (Marche) il 19 febbraio 1905 dove il padre era direttore della cappella della S. Casa. Dopo gli studi ne] Seminario di Bergamo fu ordinato sacerdote il 2 giugno 1928 e da quell’anno fu insegnante di lettere nel suddetto Seminario fino all’anno della sua morte avvenuta in Verolanuova il 12 febbraio 1934. Per l’acutezza della mente, la nobiltà del sentimento e la fervida attività nei settori della scuola e del suo ministero venne chiamato il prete poeta e artista e l’operaio evangelico aperto a tutte le esigenze del suo tempo. Mentre per le sue doti eccezionali lasciava presagire di sé grandi cose l’Angelo della morte lo coglieva per la Patria celeste a soli 29 anni fra il rimpianto di quanti lo conoscevano. Alcuni dei suoi scritti e delle sue poesie furono raccolte dai suoi ammiratori e fatti stampare presso la Società Editrice S. Alessandro di Bergamo nel 1940 in un volume dal titolo: "Pagine di messale ".

Da: Pietro Faita – "Verolanuova" – (pagg. 256-259)
Scuola Tipografica Opera Pavoniana

 

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Dati biografici

22 aprile 1874

Nasce a Verolanuova da Giacomo e da Carrera Rosa.

1881

Rimane orfano della mamma. Del padre, che più tardi se ne va in America, dal 1888 non si avranno più notizie. Allievo dell’Istituto Artigianelli di Brescia per un breve periodo, torna a Verolanuova. Aiutato da una zia, qui studia musica con l’organista
M° Luigi Colleoni (Colognola-BG 1856 - Milano 1938).

1894

Risulta iscritto ai corsi di composizione presso il Conservatorio di Milano. Nel saggio di fine anno guadagna la sua prima medaglia di riconoscimento. Ne riceverà molte altre in seguito.

13 luglio 1896

Presenta la sua prima composizione di genere sacro.La esegue un coro formato da 70 elementi.

1898

Si diploma in composizione

1900

Ottiene il diploma di licenza in organo. Il Collegio dei Professori del Regio Conservatorio di Milano lo nomina docente di armonia, contrappunto e fuga presso lo stesso Istituto.

1901

Viene invitato dal grande M° Lorenzo Perosi a collaborare alla rivista "Melodie Sacre".

14 aprile 1902

E’ nominato per titoli Vice-Direttore della Cappella Musicale alla Santa Casa di Loreto (stipendio annuo: lire 2.600). Conosce qui il direttore M° Giovanni Tebaldini (Brescia 1864-S. Benedetto del Tronto 1952) ed il musicista Ulisse Matthey (Torino 1876-Loreto 1947).

1 gennaio 1904

Sposa Irene Donini, cugina di 2° grado (i nonni erano fratelli).
Nata a Seniga (Bs) il 1/11/1875, si trasferirà con lui a Loreto, a Bergamo e col marito tornerà a Verolanuova nel 1934. Al Maestro darà quattro figli: Francesco, Rosa, Giacomo e Luigia. I due ultimi sono ancora viventi. Irene Donini morì il 10 marzo 1965 a quasi 90 anni.

1909

Viene chiamato a dirigere la Cappella di S. Maria Maggiore a Bergamo.

1912

Diventa docente di composizione e organo all’Istituto Musicale Donizetti. Lavora a moltissime sue composizioni.

21 novembre 1915

Nel grande concerto inaugurale del restaurato organo della Cappella di S. Maria vengono eseguiti anche cori e mottetti del Donini. M° concertista l’ormai diventato famoso in campo internazionale M° Ulisse Matthey.

1916

Compone "12 canzoncine in onore di Maria Santissima" e le dedica: "Ai miei bambini".

1925

Diventa direttore della rivista "L’Organista Italiano" (Editore Vittorio Carrara), specializzata nel settore della musica liturgica.

1927

Viene invitato a dirigere la Cappella della Santa Casa di Loreto. Da Milano gli giunge anche l’invito a dirigere la Cappella del Duomo. Rinuncia ad entrambi.

1928

Dedica al figlio Francesco, ordinato sacerdote il 3 giugno, la Messa "Tu es Sacerdos".

17 febbraio 1934

Dirige la sua Messa Funebre per lo stesso Don Francesco stroncato a soli 29 anni. Poco prima del sacerdote era morta anche la figlia Rosita.

1935

Si ritira definitivamente a Verolanuova. Gli vela la vista una retinite da nicotina.

8 febbraio 1937

Muore a Verolanuova per emorragia cerebrale.

 

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