Sant'Arcangelo Tadini                                 Angelo di Verola
Canonizzato il 26 Aprile 2009 da Benedetto XVI
proclamato Beato il 3 ottobre 1999 da Giovanni Paolo II

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Il Parroco e le Suore Operaie
di Elena Ungari

Dal Giornale di Brescia
Domenica 4 Luglio 1999 - pag. 15

La notizia della beatificazione di don Arcangelo Tadini
è stata salutata da uno scampanio festoso.
La gioia della Chiesa bresciana
è quella di Verolanuova, di Lodrino, di Botticino Sera
che rispettivamente gli diedero i natali,
l’accolsero come curato e maestro elementare,
come parroco ed operatore sociale.
Don Tadini sarà proclamato beato dal Papa
il 3 ottobre 1999.


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VEROLANUOVA - "La forte emozione provata al momento dell’annuncio della prossima beatificazione - afferma don Luigi Corrini, parroco di Verolanuova - lascia spazio ora alla consapevolezza di un grande onore, ma di altrettanta responsabilità per la nostra comunità che, ricevendo in eredità i valori proclamati e vissuti da don Tadini, è chiamata a custodirli e ad imitarli".

L’emozione del paese della Bassa, - dove il venerabile nacque ultimo di una numerosa famiglia il 12 ottobre 1846, è la gioia anche di Lodrino, dove, dopo l’ordinazione sacerdotale avvenuta il 19 giugno 1870, don Tadini operò dal 1871 al 1873 quale vicario cooperatore e maestro elementare.
"È un dono meraviglioso - dice don Sandro Gorni, parroco della piccola comunità dell’Alta Valtrompia - perché Lodrino è stato il primo amore sacerdotale del Beato. Lodrino ha un posto speciale e il Beato sarà nel cuore dei lodrinesi".

In festa è anche Botticino Sera, dove il venerabile arrivò nel 1885 dopo 12 anni spesi come curato ed insegnante nella chiesa di Santa Maria della Noce in città. È grande la gioia di Botticino dove, due anni dopo il suo arrivo, il sacerdote Tadini venne nominato parroco e dove rimase fino alla morte, avvenuta il 20 maggio 1912.
É viva l’emozione all’interno di una comunità dove più che in qualsiasi altra don Tadini visse la vocazione apostolica nella concretezza ed unì all’austerità della contemplazione l’impegno sociale.

Benedettino quasi nella sua capacità e volontà di armonizzare all’ora della riflessione e della spiritualità il labora dell’azione calata all’interno delle nuove istanze sociali ed aperta alle nuove sollecitazioni così come espresse dalla "Rerum Novarum" di Leone XIII. L’enciclica papale venne promulgata nel 1891, nel 1893 don Tadini a Botticino fondò la Società agricola del mutuo soccorso, l’anno successivo progettò ed eresse una filanda per dare lavoro alle ragazze disoccupate del paese, nel ‘98 acquistò la villa adiacente alla filanda per farne il convitto delle operaie, nel 1900 fondò le suore operaie della Santa Casa di Nazareth, divenuta di diritto pontificio nel 1962 ed oggi presente in Italia, in Inghilterra, Svizzera, Burundi e Brasile.

Per tutta la congregazione delle suore operaie parla suor Maria Regina Biscella. Oltre ad essere vicario generale, la religiosa è la postulatrice della causa di beatificazione, è lei che ha preparato la biografia documentata di Arcangelo Tadini, chiudendo in due volume di 1000 pagine vita e virtù del sacerdote, ed ha preparato Il processo sul miracolo (la guarigione miracolosa di suor Carmela Berardi che nel 1943 pregando sulla tomba di don Tadini recuperò la voce dopo anni di completa afonia causata da una tubercolosi contratta in età giovanile).

Ed è lei che, nei giorni scorsi, si trovava a Roma in occasione dell’annuncio dell’imminente beatificazione.
"Ho provato una profonda commozione ed una grande gioia" -riferisce suor Maria Regina-
"È questa una meta desiderata e sospirata che corona un lavoro lungo ed impegnativo. Merita una tale gloria questo sacerdote che diventa modello per la Chiesa bresciana e non solo per quella".

La beatificazione dunque come arricchimento innanzitutto della comunità ecclesiale diocesana: ne è convinto anche don Vincenzo Oliva del segretariato liturgico diocesano.
"Con la beatificazione - afferma - il Papa indica una via per i sacerdoti ed i presbiteri. Il calendario della Chiesa bresciana si arricchisce di una nuova figura che fu sacerdote, parroco, fondatore. Riempie di gioia che ad essere beato sia un parroco, un uomo consacrato, dopo la più recente beatificazione di un laico".

Per il sacerdote, per colui che, come parroco, fu pastore e padre e per colui che, con le proprie intuizioni sociali, fu precursore del nostro tempo, Verolanuova sta preparando i festeggiamenti al quali è prevista una grande partecipazione di fedeli. Lo stesso, si può stame certi, faranno Lodrino e Botticino, soprattutto Botticino dove l’opera di don Tadini si è dispiegata ed ha lasciato una impronta che tuttora resta molto forte.
Ognuna delle comunità, così come tutta la diocesi, è già intrepida attesa del prossimo 3 ottobre quando a Roma si svolgerà la cerimonia nel corso della quale don Arcangelo Tadini sarà proclamato beato dal Papa.

Elena Ungari

(Giornale di Brescia - Domenica 4 Luglio 1999 - pag. 15)


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