SULLA GRANDEZZA DI
SAN GIUSEPPE PATRIARCA
Omelia
Se vi fu occasione in cui
presentandomi a voi amatissimi fratelli, io abbia temuto di venir meno al mio compito, è
proprio questa in cui vengo a parlarvi e a tesservi lelogio del Santo Patriarca e
universale protettore della Chiesa Cattolica: San Giuseppe.
Lo so che tanti cristiani cercano ed
ammirano solo ciò che sorpassa i consueti limiti della natura, e sono bramosi soltanto di
ciò che diventa per loro nuovo, inaspettato e stravagante. A molti cristiani sembra di
non ravvisare la santità se non vedono la natura tutta sconvolta per dar luogo ad opere
grandi e strepitose, inconcepibili e strane. Essi non sanno riconoscere il dito di Dio se
non vedono prodigi e miracoli. E non lo riconoscono un grande santo se in lui non vedono
alcunché di straordinario.
E di san Giuseppe che io questa
mattina ho la gioia di potervi parlare. Appena mi colse il pensiero di questo giorno,
pensai sotto quale aspetto presentarvelo perché le mie parole vi siano di profitto. Ma
nelle Scritture trovo solo: "Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria dalla
quale è nato Gesù..". Esse parlano dei patriarchi, dei Profeti, degli Apostoli,
dei Confessori e Martiri, ecc.; ma di Giuseppe non altro che "Sposo di Maria"
E così della Madonna: "Vergine dalla
quale è nato Gesù".
Ragione semplicissima. Come della Madonna non
vabbia lode più bella che "Vergine dalla quale è nato Gesù" così
lo è per San Giuseppe.
Grande patrocinio accorda Giuseppe ai suoi devoti.
Non gli manca il potere: Gesù in terra volle essere suo
Figlio, in cielo non gli nega nulla.
Non gli manca volere perché ama teneramente i suoi devoti.
Il culto a Giuseppe ebbe principio da Gesù che
benedicendolo promise benedizione a quanti lo avrebbero onorato. Gregorio XV e Urbano VIII
ne fissarono la festa di precetto. Molte Congregazioni sono sotto la sua protezione.
L8 settembre 1870 Pio IX lo proclamò patrono
universale della Chiesa.
Potendo scegliere in una corte un amico, chi non
sceglierebbe il più amato e favorito dal principe? Con la devozione a san Giuseppe ci
procuriamo la protezione di un santo che non ha uguali.
Ioseph homo iustus: Giuseppe non pronunziò mai
parola oziosa, men cauta o di mormorazione. Ebbe pazienza nella povertà, nei travagli,
nelle fatiche, nelle ingiurie. Accettò sempre con rassegnazione la volontà di Dio.
Primi devoti di Giuseppe furono Gesù e
Maria, poiché devozione è onorare, obbedire, servire e invocare.
Si racconta che Egidio di Taranto tra le
altre virtù aveva devozione a Giuseppe. Un dì tralasciò la sua devozione per grande
stanchezza. Giuseppe lo sveglia dicendo levati e recita. Non aveva spento il lume e il
fuoco stava divampando.
Lo Spirito Santo tesse la sua genealogia:
Profeti e Re sono i suoi antenati.
Come a custodir il Paradiso terrestre il
Padre pose un cherubino, così a custodir Maria pose Giuseppe.
LA DEVOZIONE A SAN GIUSEPPE
Buono ed eccellente è senza dubbio,
o cari, la devozione al nostro Angelo custode il quale, seguendoci sempre nel cammino
della nostra vita, ci protegge sempre da tutti i pericolosi agguati del nostro infernale
nemico, ci difende negli assalti coi quali il demonio ci assale e così ci conduce al
cielo.
Buone ed eccellenti sono tutte le devozioni
verso tutti i santi, perché tutti in cielo sono impegnati a favore dei loro devoti e non
cessano mai di pregare e domandar grazie per coloro che ad essi ricorrono. Ma la più
buona e la più eccellente di tutte è la devozione al grande patriarca S. Giuseppe del
quale oggi la Chiesa celebra il suo patrocinio.
La devozione a S. Giuseppe, da quando la
religione cattolica esiste, fu sempre cara a tutti i veri cristiani. Ora poi che
linfallibile oracolo del Vaticano proclamò Giuseppe patrono della Chiesa
universale, tutto lEpiscopato cattolico e con questo tutti i popoli e le genti
cristiane, facendo eco alla voce del gran Pontefice Pio IX, sparse la devozione a san
Giuseppe ovunque risuona il nome di Cristo. In quasi tutti i paesi si sono erette
confraternite, stabilite compagnie, inaugurate accademie, scuole e società sotto gli
auspici di questo grande protettore S. Giuseppe. Non vi è città o paese, villaggio o
contrada che non onora con culto speciale questo glorioso patriarca. In molti luoghi a Lui
si consacra un intero mese e in altri si celebra in suo onore per sette domeniche.
E noi, o cari, non faremo nulla per un sì
grande santo? E perché non ci uniremo anche noi a tutto lorbe cattolico e seguendo
lesempio di tanti paesi non faremo festa, e non celebreremo almeno un giorno ad
onore e gloria di san Giuseppe? Sì, appunto per questo, interprete dei vostri santi
desideri, io presento alla vostra venerazione san Giuseppe perché prostrati ai suoi piedi
voi labbiate ad eleggere a vostro protettore speciale e perché prendiate per lui
una singolare devozione la quale è una ricca fonte di grazie e di celesti benedizioni.
Ecco come S. Teresa si esprime a riguardo
di san Giuseppe: "io non ricordo - scrive la santa - di non aver mai
domandato una grazia a san Giuseppe che non me labbia accordata. Che bel quadro io
metterei sotto gli occhi se mi fosse dato di esporre le grazie segnalate con le
quali sono stata ricolma da Dio e i pericoli di anima e di corpo da cui sono stata
liberata mediante lintercessione di questo gran santo! Agli altri santi Dio concede
grazia di soccorrerci soltanto nel tale o talaltro bisogno, ma il glorioso san Giuseppe,
ed io lo so per esperienza, stende il suo potere a tutto. E ciò hanno esperimentato al
pari di me altre persone, alle quali io avevo consigliato di raccomandarsi a questo
incomparabile protettore... Se io avessi autorità di scrivere, - continua ancora
santa Teresa, - oh quante grazie potrei raccontare di cui tante persone sono debitrici
a questo gran santo! io vorrei persuadere tutti ad essere devoti di questo glorioso Santo
per lesperienza che ho dei beni che ottiene da Dio; non ho conosciuto persona che
davvero gli sia devota, e gli presenti particolari ossequi che non la veda più
impegnata nella virtù, perché giova in gran maniera alle anime che a lui si
raccomandano. Da alcuni anni, nel suo giorno, gli chiedo qualche grazia e sempre la vedo
adempita. Conclude poi questa santa pregando per amor di Dio che ciascuno lo provi, e
vedrà per esperienza il bene immenso che procura il raccomandarsi a questo glorioso
Patriarca e lavergli devozione.
Isidoro isolano dice che la devozione a san
Giuseppe è la più efficace presso Dio dopo quella di Maria SS.ma e con ragione perché
nessun santo può chiedere con autorità di padre se non Giuseppe.
Nessun Santo potrà allegare tanti titoli
per obbligare Gesù come san Giuseppe. Nessuno potrà mai dire a Gesù: io ti diedi da
mangiare col sudore del mio volto, ti procurai il vitto, il vestito, io ti diedi da bere. Nessun
Santo potrà mai dire a Gesù come Giuseppe: io ti ho educato, ancora bambino ti portai
con queste mie braccia, io ti trafugai in Egitto e colà ti liberai dalla morte spietata a
cui Erode tentava assoggettarti. Io in una parola fui il tuo custode, il tuo padre
putativo. E Gesù che non può negare queste obbligazioni e questi favori che da
Giuseppe ha ricevuti, non sa neppure negare a Giuseppe niente di ciò che gli chiede. Che
se poi Giuseppe chiede qualche grazia a Dio per mezzo di Maria, che cosa potrà mai negare
Maria di ciò che gli chiede il suo Sposo? E Gesù come potrà negare quanto gli chiede
sua Madre?
E lEterno Padre che cosa negherà di
tutto quello che gli chiede il suo Figlio? Sì o cari questa è una misteriosa scala a cui
se salgono a Dio le nostre petizioni, esse discendono favorevolmente esaudite.
Giuseppe mostra a Maria le mani con cui
lavorò per sostentarla, Maria presenta a Gesù il verginal seno con cui lo nutrì, Gesù
mostra al Padre le piaghe che ricevette per suo amore e obbedienza. E lEterno Padre
è costretto a concedere a Gesù ciò che gli domanda, Gesù lo deve dare a Maria, Maria a
Giuseppe e Giuseppe ai suoi devoti.
S. Teresa racconta di avere avuta una
visione nella quale Maria Vergine così le parlò: "Nellultimo giorno quando
gli uomini saranno giudicati, gli in felici dannati amaramente piangeranno di non aver
conosciuto per i loro peccati questo mezzo tanto valevole ed efficace per la loro
salvezza, né di essersene avvalsi come avrebbero potuto per procurarsi lamicizia
del giusto Giudice. Tutti i mondani hanno ignorato i privilegi e le prerogative che
lAltissimo Signore concesse al mio Santo Sposo, e quanto possa la sua intercessione
presso la Divina Maestà e presso me; perché ti assicuro figlia carissima che in presenza
della Divina Giustizia egli è uno dei più favoriti a trattenerla coi peccatori. Per la
notizia e luce che ora hai ricevuto io voglio che tu sia molto riconoscente al Signore,
per il favore che ti faccio: ora e in avvenire nel restante della tua vita io voglio che
tu procuri di progredire nella devozione e nel cordiale affetto del mio Santo Sposo,
benedire il Signore perché fu tanto liberale verso di lui e lo favori di doni e per la
gioia che io ebbi di conoscerlo. In tutte le tue necessità avvaliti della sua
intercessione e procuragli molti devoti, poiché quanto chiede il mio Sposo in Cielo,
tuffo concede lAltissimo in terra, ed alle sue domande e parole tiene legati grandi
e straordinari favori per gli uomini se essi non si rendono indegni di riceverli.
Cosi parlò Maria Vergine del suo Sposo san
Giuseppe a S. Teresa e che potrò aggiungere io di più? Che potrò dire io per animar voi
ad onorare sì gran Santo? Se ci preme la nostra anima, o cari, è necessario esser devoti
di S. Giuseppe. Sì, Giuseppe in Cielo esercita con la sua intercessione quel potere che
esercitò Giuseppe del vecchio testamento in Egitto. Voi ben conoscete la storia di questo
giovane ebreo figlio di Giacobbe che venduto dagli invidiosi fratelli venne dal Re Faraone
innalzato a maggiordomo della sua Casa e presidente di tutta la terra di Egitto. Voi
sapete come Faraone si tolse dal dito lanello reale lo pose in dito a Giuseppe,
affinché in nome e con lautorità sua disponesse e determinasse a suo arbitrio; che
comandò a voce di banditore che tutti gli si inginocchiassero, assicurandolo che senza
suo ordine nessuno moverebbe piede né mano in tutta la terra di Egitto, chiamandolo nel
suo linguaggio "salvatore del mondo". Voi ben sapete come poi nel tempo
della carestia portandosi il popolo egiziano a domandar alimenti al Faraone egli
rispondeva: "andate da Giuseppe e fate quanto egli vi dirà".
Ebbene o cari Dio ha costituito il nostro
Santo come maggiordomo del regno dei Cieli, gli pose lanello del suo potere nelle
sue mani, affinché con la sua intercessione possa ciò che può Gesù con la sua
volontà. Dio vuole che si faccia tutto ciò che chiede e desidera san Giuseppe, anzi come
dicono molti santi dottori, siccome Gesù per dimostrare la sua riconoscenza a Maria che
gli fu Madre, vuole che tutte le grazie che scendono in terra passino per le mani di
Maria, così lEterno Padre in riconoscenza a Giuseppe che tenne su questa terra
"il posto" di Padre presso suo Figlio, in sua vece, vuole che se non tutti
almeno molti dei favori celesti passino in terra per le mani di Giuseppe. Vuole che tutti
gli uomini lo venerino con grande umiltà.
Dio desidera parimenti che ricorriamo a
Giuseppe in tutti i nostri bisogni. Dio come il Faraone agli Egiziani, dice a noi: "andate
da Giuseppe, esponete a Lui le vostre necessità e quello che farà Giuseppe sarà ben
fatto".
S. Isidoro dice che cera a Venezia un
Cavaliere devotissimo di san Giuseppe, che in suo onore distribuiva molte elemosine,
frequentava i suoi templi, adornava i suoi altari, e faceva molte altre dimostrazioni in
onore del suo Santo Avvocato. Poi cadde in una infermità ed in essa ebbe maggior premura
di cercar rimedi per conseguire la sanità del corpo, che medicine per ottenere la salute
dellanima sua. Si aggravò linfermità di momento in momento e linfermo
andava a tutta fretta avvicinandosi alla morte senza pensare di confessarsi perché gli
amici del corpo e nemici dellanima per non dargli afflizione non lo avvisavano del
suo pericolo. Ma ciò che non fecero i falsi amici lo fece lamico vero S. Giuseppe,
che apparve in sogno allinfermo, lavvisò del suo stato e gli ordinò che si
confessasse, come fece con molto dolore e lacrime e così rese il suo spirito al Signore
nelle mani del suo avvocato san Giuseppe, valendogli la sua devozione non meno che
leterna salute. Chi dunque di voi non propone di essere devoto di S. Giuseppe?
I primi devoti di S. Giuseppe furono Gesù
e Maria essi furono i primi che linvocarono nei loro travagli e necessità; or chi
non terrà per grande onore lessere devoti di un Santo di cui furono devoti Gesù e
Maria?
Oh ricorriamo a S. Giuseppe con tutta la
fiducia ed esperimenteremo il suo favore come tutti i suoi veri devoti hanno toccato con
mano e ciò che non abbiamo conseguito per mezzo di altri santi, lotterremo per
lintercessione di questo gloriosissimo Patriarca, che è molto potente presso Dio.
Chi vuoi conservare la sua verginità, chi
vuoi ottenere umiltà, pazienza, obbidienza, carità e ogni altra virtù, ricorra a S.
Giuseppe.
Chi si trova in qualche afflizione si
raccomandi a san Giuseppe perché, da ciò che egli stesso ha patito, ha imparato a
compatire gli afflitti.
Coloro che viaggiano prendano per guida
Giuseppe, lo scelgano per compagno....
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