Comunità Parrocchiale di San
Lorenzo, diacono e martire
Verolanuova NB: i dialoghi tra fanciulli e celebrante sono ispirati agli
argomenti toccati nella catechesi
Monizione introduttiva
- Primo fanciullo:
"Venite con me": così dice Gesù ai primi discepoli che Egli chiama lungo le
rive del lago di Galilea. Ma questo invito egli lo rivolge a tutti noi: tutti siamo
chiamati ad essere suoi discepoli, a tutti egli dona lo Spirito santo che ci fa figli di
Dio Padre.
- Secondo fanciullo:
Proprio per questo tutti siamo chiamati ad essere santi, cioè a vivere da figli
veri di questo Dio che Gesù ci ha insegnato a chiamare "Padre nostro". Con noi
e per noi, in questa giornata del Seminario pregano s. Agnese e s. Giovani Bosco,
protettori dei bambini e dei giovani della nostra parrocchia.
Preghiera dei fedeli
- Perché il Signore chiami ancora tanti giovani e ragazze a seguirlo sulla via della
vocazione al sacerdozio, alla vita consacrata e missionaria e trovi anche in noi la
disponibilità ad accogliere linvito di Gesù a seguirlo. Preghiamo.
- Per i ragazzi e i giovani, i superiori e gli educatori del nostro Seminario, preghiamo.
TRADITIO
Dopo il "Per Ipsum".
Guida:
Ha luogo ora la Traditio (consegna) del Padre Nostro ai fanciulli di terza
elementare. È una nuova tappa del loro Cammino di Iniziazione Cristiana che interpella i
cristiani adulti al loro compito di testimoni della fede.
I fanciulli escono in ordine e prendono posto accanto all'altare.
-Parroco:
Cari fanciulli, lo scorso anno, a motivo del Battesimo da voi ricevuto, siete
stati ammessi al Cammino di Iniziazione Cristiana. Poi avete compiuto i primi passi nella
scoperta della bontà di Dio, che non si stanca di amarci, anche quando noi non facciamo
altrettanto con Lui. Avete così iniziato a comprendere il significato del Sacramento
della Riconciliazione. Cosa avete scoperto di nuovo, in questi mesi?
-Primo fanciullo:
Abbiamo scoperto che Dio ci ha ricolmato di doni da mettere a servizio degli
altri.
-Secondo fanc.:
Egli ci chiama per nome, cioè ci ama uno per uno e ci conosce nel profondo del
nostro cuore.
-Terzo fanciullo:
Egli è nostro Padre, perché nel battesimo lo Spirito santo ci ha fatto
diventare figli suoi, come lo è Gesù.
-Quarto fanciullo:
Il suo amore per noi è grande. È bello sapere che Lui ci vuole un bene che non
ha confini.
-Quinto fanciullo:
Abbiamo scoperto anche un'altra cosa molto bella. Ve la diciamo con il canto; con
esso esprimeremo anche il desiderio che queste scoperte hanno fatto nascere in noi.
Canto eseguito dai soli fanciulli:
- Rit. Padre nostro, che sei nei cieli,
- noi vogliam parlar con te;
- ti preghiamo: tu, nostro Dio,
- resta sempre qui con noi.
- Quando mi sveglio al mattino,
- tu, Signore, sei con me;
- quando la sera mi addormento,
- tu, Signore, sei con me. - Rit.
- Quando io gioco, studio e soffro,
- tu, Signore, sei con me;
- tu sei con tutti i bimbi del mondo,
- tu sei sempre qui con noi. - Rit.
-Parroco:
Carissimi, avete espresso uno dei desideri più grandi. Avete chiesto una cosa molto simile a quella che un giorno gli apostoli domandarono a Gesù: "Maestro, insegnaci a pregare". La risposta che la nostra Comunità oggi vi offre è la stessa che Gesù diede ai suoi amici: è la preghiera che Egli ci ha insegnato.
Questa preghiera è un tesoro prezioso: ora lo affidiamo anche a voi; aiutati dai genitori, dai catechisti, dai padrini e dalle madrine del vostro Battesimo e dagli altri educatori, siete chiamati a capire il significato delle frasi che la compongono, soprattutto di quella prima meravigliosa parola: "Padre".
Soprattutto, siete chiamati a scoprire la bellezza e la gioia di essere figli di Dio e poterlo chiamare con il dolce nome di "Padre".
A voi genitori rivolgo il caldo invito, affinché, insieme ai padrini e
alle madrine, guidati dallo Spirito santo, aiutiate questi fanciulli ad amare Dio e a
rispettare il suo nome, poiché Egli ci è Padre.
-Genitore: Una vita intera non basta a capire nel profondo del cuore la
bellezza e la grandezza di questo dono: sapere che Dio è nostro Padre.
Noi genitori chiediamo a tutta la Comunità di pregare per noi e per
gli altri educatori dei nostri figli, soprattutto i catechisti e i padrini e le madrine,
affinché sappiamo offrire loro la testimonianza gioiosa e convinta di questa realtà
magnifica: siamo figli di Dio!
-Parroco: Ora, cari fanciulli, la Comunità cristiana di Verolanuova vi
consegnerà il tesoro prezioso: la preghiera che è il distintivo dei discepoli di Gesù.
Vi invito a voltarvi verso l'assemblea, pronti ad ascoltare.
Chiedo alla Comunità cristiana qui presente, di proclamare con voce
ferma e chiara la preghiera che il Figlio eterno, il Signore Gesù, ci ha insegnato e che
di generazione in generazione è stata trasmessa fino a noi. (allargando le braccia) Il Signore nel battesimo ci ha donato lo
Spirito santo che ci rende figli di Dio. Con la fiducia e la libertà dei figli, perciò,
diciamo insieme:
Padre nostro... (i fanciulli si limitano ad ascoltare)
Guida:
La Traditio del Padre Nostro viene ora completata attraverso la consegna
del testo scritto di questa preghiera. Quanto abbiamo ascoltato e proclamato, serva a
ricordare a tutti noi qui presenti che siamo figli di Dio e che poterlo chiamare
"Padre" è un grande dono e un privilegio immenso.
Mentre avviene la consegna si esegue il resto del canto iniziato dai
fanciulli.
- Rit. Padre nostro, che sei nei cieli,
- noi vogliam parlar con te;
- ti preghiamo: tu, nostro Dio,
- resta sempre qui con noi.
- Le fatiche di noi tutti
- benedici, o Signor;
- tutte le pene di chi è solo
- benedici, o Signor. Rit.
- Tutti raduna nel tuo regno,
- ti preghiamo, o Signore;
- dona al mondo la tua pace,
- ti preghiamo, o Signore. - Rit.
Terminata la consegna, durante la quale i fanciulli tornano al loro
posto, la celebrazione riprende con l'invito allo scambio del segno di pace,
omettendo gli embolismi "Liberaci, Signore, da tutti i mali..." e "Signore
Gesù Cristo che hai detto ai tuoi apostoli...".
Parroco:
fratelli e sorelle, guidati dallo Spirito santo abbiamo proclamato che Dio è
Padre di tutti noi e che siamo perciò fratelli. Siamo figli del Padre, il Dio della pace.
Scambiamoci dunque un gesto di comunione fraterna.
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