Le celebrazioni del Cammino di Iniziazione Cristiana
           


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Veglia di Pentecoste

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Comunità Parrocchiale di San Lorenzo
diacono e martire - Verolanuova

 

DIALOGO D’INIZIO

LD= Lettore Diaconia
A= Assemblea
G= Guida
S= Sacerdote celebrante

LD1. Spirito di Dio, sei veramente come il fuoco?
Sei veramente così ardente che puoi bruciare la terra?
Sei veramente così crudele che puoi seminare morte e distruzione?

LD2. Io sono un fuoco d’amore che consuma ogni odio.
E sogno di alimentare un immenso incendio che riscalda ogni cuore alla fiamma della mia gioia.

LD1. +LD2. Spirito, tu sei il fuoco che ci fa bruciare di amore e di gioia.

A. Spirito, tu sei il fuoco che ci fa bruciare di amore e di gioia.

LD1. Spirito di Dio, sei veramente come una colomba?
Sei veramente così fragile e senza difesa?
Sei veramente così piccolo e così facile preda di ogni persona malvagia?

LD2. Io sono come una colomba che vola per la gloria del Padre.
Sono un messaggero che reca l’olivo della pace.
Il mio volo conduce verso il sole e annuncia l’aurora della pace.

LD1.+LD2. Spirito, tu sei la colomba che annuncia la pace.

A. Spirito, tu sei la colomba che annuncia la pace.

LD1. Spirito di Dio, sei veramente come il vento?
Spirito di Dio, sei veramente potente come il tuono?
Sei veramente capace di devastare le nostre dimore e di percorrere impetuoso e gagliardo questa storia per abbattere e colpire?

LD2. Io sono il vento che passa come una brezza leggera e il mio soffio è simile al refrigerio dell’acqua quando imperversa la calura estiva.

LD1.+LD2. Spirito, tu sei il vento che dona riposo nella fatica.

A. Spirito, tu sei il vento che dona riposo nella fatica.

LD1. Spirito di Dio, sei veramente come la notte?
Sei veramente così oscuro e così pauroso da diffondere attorno a te il terrore?
E perché, poi, sei come la notte?

LD2. Io sono come l’ombra di Dio che ha avvolto la Vergine Maria e 1’ha resa feconda, sono come la notte della Pasqua che genera una nuova vita.

LD1.+LD2. Spirito, tu sei La notte che fa nascere la vita.

A. Spirito, tu sei la notte che fa nascere la vita.

 

Canto: Soffio di vita (n. 14), 1e due strofe

L. Dal Libro della Genesi (11, 1-9)

1Tutta la terra aveva una sola lingua e le stesse parole. 2Emigrando dall’oriente gli uomini capitarono in una pianura nel paese di Sennaar e vi si stabilirono. 3Si dissero l’un l’altro: "Venite, facciamoci mattoni e cuociamoli al fuoco". Il mattone servì loro da pietra e il bitume da cemento. 4Poi dissero: "Venite, costruiamoci una città e una torre, la cui cima tocchi il cielo e facciamoci un nome, per non disperderci su tutta la terra". 5Ma il Signore scese a vedere la città e la torre che gli uomini stavano costruendo. 6Il Signore disse: "Ecco, essi sono un solo popolo e hanno tutti una lingua sola; questo è l’inizio della loro opera e ora quanto avranno in progetto di fare non sarà loro impossibile. 7Scendiamo dunque e confondiamo la loro lingua, perché non comprendano più l’uno la lingua dell’altro". 8Il Signore li disperse di là su tutta la terra ed essi cessarono di costruire la città. 9Per questo la si chiamò Babele, perché là il Signore confuse la lingua di tutta la terra e di là il Signore li disperse su tutta la terra.

-musica "caos" babelico

-vengono spente le lampade delle Diaconie davanti all’icona di Cristo

-i Cresimandi portano le mani ricevute prima di iniziare la celebrazione; con esse viene conperto il volto di Cristo

-le luci della Basilica vengono soffuse

G. L’uomo non vuole accettare il fatto di essere creatura di Dio, non vuole dipendere da Lui. Pensa, sbagliando, che Dio gli impedisca di essere felice, di essere se stesso, di realizzarsi pienamente. Il racconto della torre di Babele non descrive un fatto preciso avvenuto in un determinato momento della storia; proprio per questo parla di ogni uomo e donna di qualsiasi tempo e luogo: parla anche di noi. Quando noi rompiamo la nostra unione con Dio, anche nei nostri rapporti con gli altri scende il buio. Le nostre mani, non più capaci di donare con amore e di aprirsi con fiducia, ma preoccupate di accumulare, tese a strumentalizzare anche le persone, nel corpo e nell’anima, ci impediscono di incontrare il Signore, il cui volto si nasconde in quello dei nostri fratelli. È caos, è buio: è Babele.

Nel cuore di Dio l’amore per l’uomo, per dono della sua grazia, non si spegne. Questo amore è lo Spirito santo del Padre e del suo Figlio eterno: Egli è quella luce che nessuna cattiveria può spegnere, nessuna gelosia può estinguere, la fiamma a cui nessuna indifferenza può far mancare l’alimento.

-il Celebrante esce, recando la lampada della Parrocchia, accesa

 

Canto: Soffio di vita (n.14), 3a e 4a strofa

S. Lo Spirito di Cristo accenda i nostri cuori: bruci ogni cattiveria ed ogni egoismo e ci renda ardenti di amore verso Dio e verso ogni fratello.

II Signore sia con voi.

A. E con il tuo spirito.

S. Cari fratelli e sorelle, la sacra Scrittura ha appena affermato che "il Signore li disperse". Con questo, lo Spirito di Dio vuole dirci che le divisioni tra gli uomini: guerre, lotte, rancori, invidie, vendette e gelosie, nascono dal fatto che l’uomo, illudendosi di bastare a se stesso, vuol fare a meno di Dio e lo esclude dalla propria vita, pago della sua presunta onnipotenza, della sua pretesa capacità di arrivare da solo a "toccare il cielo" con le opere delle sue mani. È così che il mondo, le nostre contrade, gli ambienti di lavoro, le altre forme di aggregazione tra le persone, diventano spesso una immensa babele: non riusciamo più a capirci; domina il tentativo di sopraffarsi, anziché amarsi, ascoltarsi, capirsi; questo accade persino all’interno di non poche famiglie.

LD3. Sulla nostra vita soffia un vento di egoismo. Pensiamo solo a noi o ai nostri, a quelli che conosciamo ed amiamo. E riserviamo un certo sospetto agli estranei e a quelli che vengono da altri paesi. Noi ci chiudiamo al tuo Spirito di amore e di fraternità. Noi ci chiudiamo al tuo Spirito di accoglienza. Vieni, Spirito. Rinnova i nostri cuori!

(Cantato) Vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno Spirito nuovo

LD4. Sulla nostra vita soffia un vento di pigrizia e di tiepidezza. Dimentichiamo i nostri impegni nei confronti dei più sfortunati, scivoliamo - senza accorgercene - dentro una tranquillità che è frutto di omissioni, perché ignora i problemi. Noi ci chiudiamo al tuo Spirito di coraggio e di generosità. Vieni, Spirito. Rinnova i nostri cuori!

Vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno Spirito nuovo

LD5. Sulla nostra vita soffia un vento di gelosia e di invidia. Quasi che gli altri, quelli che ci vivono accanto, fossero dei concorrenti e non dei fratelli. E dovessero essere superati, non aiutati. Noi ci chiudiamo al tuo Spirito di benevolenza e di stima. Vieni, Spirito. Rinnova i nostri cuori!

Vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno Spirito nuovo

Meditazione dialogata

G. Dove c’è divisione, rancore, disprezzo, indifferenza, c’è tristezza, noia, vuoto del cuore. La storia degli interventi di Dio è la realizzazione del suo progetto di ricostruire l’unione, spezzata continuamente dai nostri egoismi. È la storia del suo desiderio di insegnarci la strada per la gioia: l’amore, la comunione con Lui e tra noi, in Lui.

È lo Spirito del Signore, donato senza sosta dalla Pentecoste in poi, che costruisce questa unione, la sorgente unica della nostra capacità di amare e, perciò, della gioia.

La lunga storia della salvezza che la sacra Scrittura ci racconta è la storia del dono dello Spirito; ma per realizzarla, il Signore ha voluto e vuole continuamente aver bisogno del "Sì" degli uomini. È quanto abbiamo scoperto nei Centri di Ascolto.

S. O Signore, tu hai detto ad Abramo: "Vàttene dal tuo paese, dalla tua patria e dalla casa di tuo padre, verso il paese che io ti indicherò". E Abramo partì, come gli avevi ordinato, Signore.

A. Vieni, Spirito, del Signore, rendici docili e disponibili alla tua voce, aiutaci a dire il nostro "Sì".

S. O Signore, hai chiesto a Maria la disponibilità al tuo disegno su di lei e sull’umanità ed ella si è resa docile allo Spirito che in lei ha formato l’umanità del tuo Figlio fatto uno di noi. "Eccomi, sono la serva del Signore: si compia in me la sua parola": così ti ha detto.

A. Vieni, Spirito, del Signore, rendici docili e disponibili alla tua voce, aiutaci a dire il nostro "Sì".

S. A Pietro e Andrea, a Giacomo e Giovanni hai rivolto la tua chiamata lungo la riva del lago ed essi lasciarono le reti, a barca e il padre e ti seguirono. Anche a noi fai capire che ogni giorno ci chiami ad abbandonare le reti che ci impediscono di seguirti: "le reti del nostro peccato, dell’egoismo, dei troppi alibi, delle continue pigrizie, de comodi pretesti, del facile accontentarci di quel poco che facciamo".

A. Vieni, Spirito, del Signore, rendici docili e disponibili alla tua voce, aiutaci a dire il nostro "Sì".

S. Tu ci dici: "Se uno viene a me e non odia suo padre, sua madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo". Tu non vuoi insegnarci ad odiare, ma con queste parole forti ci chiedi che l’amore per te superi tutto. Tu ti poni al di sopra degli affetti, anche quelli più sacri e profondi: il padre e la madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle.

A. Vieni, Spirito, del Signore, rendici docili e disponibili alla tua voce, aiutaci a dire il nostro "Sì".

S. Signore, siamo stupiti dall’abbandono di Abramo e Maria nelle tue mani, Padre, così come da quello degli apostoli del tuo Figlio e di tanti cristiani vissuti nel corso dei secoli, anche qui a Verolanuova. Ci accorgiamoc he per noi non è sempre così. Facciamo fatica a capire il progetto che tu hai su di noi. Ancora più faticoso è dire il nostro "Sì" nelle situazioni di doloro che ci sono nelle nostre famiglie.

A. Vieni, Spirito, del Signore, rendici docili e disponibili alla tua voce, aiutaci a dire il nostro "Sì".

S. Il "Sì" più grande è quello detto dal tuo Figlio, o Padre, sulla croce. Gli ha fatto eco il tuo "Sì", quando lo hai risuscitato, e hai aperto per noi la sorgente dello Spirito. Egli è il vostro reciproco "Sì" nell’amore infinito della Trinità, è il "Sì" che instancabilmente dite all’uomo.

A. Vieni, Spirito, del Signore, rendici docili e disponibili alla tua voce, aiutaci a dire il nostro "Sì".

G. Vogliamo fare nostro il "Sì" di Abramo, Maria, gli Apostoli, il "Sì" di Gesù. Guidati dalo Spirito, diciamo insieme a loro il nostro "Eccomi", così come domani lo diranno i ragazzi che riceveranno il dono della Cresima.

 

Canto: Eccomi (n. 25)

S. Fratelli, sorelle, lo Spirito del Padre che ha risuscitato Gesù dai morti abita in noi; per mezzo di Lui, il Padre darà la vita anche ai nostri corpi mortali (cfr. Rm. 8, 11).

Cristo è risorto: ha vinto le tenebre del peccato e della morte. Dal suo fianco squarciato sulla croce Egli effonde l’acqua viva che è lo Spirito (Gv. 21, 34). Alleluia: Gesù morì per riunire i figli di Dio che erano dispersi (Gv. 11, 52). Risorto, ci dona lo Spirito: ciò che è morto rinasce a vita nuova, ciò che era diviso si ricompone nell’unità. Alleluia! Inneggiamo alla Pasqua, fratelli. Cantiamo alla sorgente dello Spirito di unità!

Canto: Le tue mani (n. 5)

-Viene acceso il Cero pasquale

S. L. A. Dal Libro del profeta Ezechiele (37, 1-14)

La mano del Signore fu sopra di me e il Signore mi portò fuori in spirito e mi depose nella pianura che era piena di ossa; 2mi fece passare tutt’intorno accanto ad esse. Vidi che erano in grandissima quantità sulla distesa della valle e tutte inaridite. 3Mi disse: "Figlio dell’uomo, potranno queste ossa rivivere?". Io risposi: "Signore Dio, tu lo sai". 4Egli mi replicò: "Profetizza su queste ossa e annunzia loro: Ossa inaridite, udite la parola del Signore. 5Dice il Signore Dio a queste ossa: Ecco, io faccio entrare in voi lo spirito e rivivrete. 6Metterò su di voi i nervi e farò crescere su di voi la carne, su di voi stenderò la pelle e infonderò in voi lo Spirito e rivivrete: Saprete che io sono il Signore".

7Io profetizzai come mi era stato ordinato; mentre io profetizzavo, sentii un rumore e vidi un movimento fra le ossa, che si accostavano l’uno all’altro, ciascuno al suo corrispondente. 8Guardai ed ecco sopra di esse i nervi, la carne cresceva e la pelle le ricopriva, ma non c’era spirito in loro. 9Egli aggiunse: "Profetizza allo Spirito, profetizza figlio dell’uomo e annunzia allo spirito: Dice il Signore Dio: Spirito, vieni dai quattro venti e soffia su questi morti, perché rivivano". 10Io profetizzai come mi aveva comandato e lo Spirito entrò in essi e ritornarono in vita e si alzarono in piedi; erano un esercito grande, sterminato. 11Mi disse:

"Figlio dell’uomo, queste ossa sono tutta la gente d’Israele. Profetizza e annunzia loro: Dice il Signore Dio: 13Riconoscerete che io sono il Signore, quando aprirò le vostre tombe e vi risusciterò dai vostri sepolcri, o popolo mio. 14Farò entrare in voi il mio Spirito e rivivrete; vi farò riposare nel vostro paese; saprete che io sono il Signore. L’ho detto e lo farò". Oracolo del Signore Dio.

S. O Signore, lo Spirito santo, dono e frutto della tua Pasqua, sempre ricompone l’unità continuamente spezzata dalla nostra incapacità di dire di "Sì" a te, "Sì" all’amore. Effondilo continuamente su di noi: da ossa rese aride a cause della mancanza di fede e della nostra incapacità a farci dono, ci renda vivi della tua vita che non conosce né confini né tramonto. Ci renda fratelli, ci renda comunità raccolta attorno alla luce del tuo Figlio risorto. Egli è Dio e vive e regna...

Canto: Vieni, Spirito di Cristo

-Le lampade vengono riaccese con la luce attinta dal Cero pasquale; si accendono le luci della Basilica.

-I Simboli delle 8 diaconie vengono recati all’altare, e collocati attorno al Cero, a significare la riunificazione di ciò che è diviso

G. spiegazione dei gesti

Canto: Alleluia, passeranno i cieli (versetto proclamato)

S. dal Vangelo secondo Giovanni (7, 37-39)

37Nell’ultimo giorno, il grande giorno della festa, Gesù levatosi in piedi esclamò ad alta voce: "Chi ha sete venga a me e beva 38chi crede in me; come dice la Scrittura: fiumi di acqua viva sgorgheranno dal suo seno". 39Questo egli disse riferendosi allo Spirito che avrebbero ricevuto i credenti in lui: infatti non c’era ancora lo Spirito, perché Gesù non era stato ancora glorificato.

G. Acqua che purifica, acqua che ristora, acqua nella quale nasce la vita. Lo Spirito è l’acqua viva della vita, sgorgata dal fianco trafitto di Cristo. Nel Battesimo Egli ci ha fatti rinascere come figli di Dio Padre, fratelli nel Signore Gesù, membra del popolo della nuova alleanza, la Chiesa. È quanto vogliamo ricordare ora, con il segno che verrà compiuto.

-Segno dell’acqua (aspersione o intinzione)

Canto: Ho visto l’acqua (Il Signore è la mia salvezza)

INVOCAZIONI

S. Supplichiamo insieme il Signore. Egli esaudisca la nostra preghiera. Diciamo insieme:

Donaci il tuo santo Spirito!

LD6. Padre, donaci il tuo santo Spirito: infiammi del tuo amore i cuori dei responsabili delle Chiese perché si mettano con audacia al servizio dei più abbandonati. Preghiamo...

LD7. Padre, donaci il tuo santo Spirito: sostenga tutti coloro che sono stanchi e depressi, consoli quelli che portano nel cuore pene profonde, illumini quelli che detengono un potere. Preghiamo...

LD8. Padre, donaci il tuo santo Spirito: soffi sui paesi in guerra, perché ritrovino la pace. Soffi sulle famiglie smembrate, perché ritrovino 1’unità. Soffi sui bambini e sui giovani che sono senza amore, perché possano conservare la speranza. Preghiamo...

LD6. Padre, donaci il tuo santo Spirito: ci doni intelligenza, saggezza e forza perché non ci smarriamo davanti alla complessità degli eventi, ma sappiamo ritrovare la strada tracciata dal Signore Gesù. Preghiamo...

LD7. Padre, donaci il tuo santo Spirito: dona entusiasmo e limpidezza ai giovani, perché affrontino il futuro con fiducia. Si preparino con impegno al loro lavoro, spendano La loro vita per gli altri. Possano conoscere la gioia di donare e la gioia di ricevere. Preghiamo...

LD8. Padre, donaci il tuo santo Spirito: conservi nel cuore dei ragazzi e dei giovani che domani celebrano la Cresima il desiderio di incontrarti, la volontà di seguire la tua Parola, la voglia di riunirsi assieme alla loro comunità. Preghiamo...

S. Rinati dall’acqua e dallo Spirito santo nel Battesimo, siamo chiamati figli di Dio e lo siamo per davvero! Resi figli dello stesso Padre, siamo fratelli e sorelle. Allora, animati dallo Spirito di Dio, uniti in Gesù, con la consapevolezza e la gioia di appartenere a questa comunità, preghiamo con le parole che Egli ci ha insegnato:

Padre nostro.

S. Noi ti ringraziamo, o Padre, perché riaccendi in noi il fuoco della tua Parola e il tuo Spirito ci conduce alla verità, alla saggezza e alla pace.

Noi ti ringraziamo, o Padre, perché non ci lasci mancare la presenza del tuo Figlio, il Signore Risorto, e il tuo Spirito ci fa scorgere i segni del suo amore.

In questo anno del Grande Giubileo del Duemila, il tuo Spirito ci spinga a compiere il pellegrinaggio interiore verso di te e verso i fratelli. Apra Egli i nostri occhi, purifichi i nostri cuori, affinché possiamo sentirci parte viva della nostra comunità; renda laboriose le nostre mani perché possiamo impegnarci con gioia nella costruzione di un mondo nuovo, di giustizia, di fraternità e di pace, il tuo Regno che ci prepari per i secoli dei secoli.

G. introduce lo scambio della pace (prima con il S., poi con i vicini)

Canto: Gesù, sei tu (n. 30)

(Questo è il mio comandamento n. 24)

-Durante lo scambio di pace, le mani che coprono il volto di Cristo, vengono capovolte in modo che ne appaia il lato colore rosso, protese a ostendere il volto di Cristo

G. Siamo stati purificati dal ricordo del nostro Battesimo e dallo scambio della riconciliazione con il Signore, rappresentato dal Sacerdote, e i fratelli. Ora le nostre mani, ma anche il nostro volto, tutto il nostro essere, non nasconde più il volto di Gesù, ma lo dona e lo rivela.

S. Signore Gesù, da quando sei asceso al Padre, tu non hai più mani: hai soltanto le nostre mani per compiere le opere del tuo amore. Attraverso le nostre mani tu vuoi continuare a donare amore, a stringere altre mani per offrire pace, costruire fraternità. Donaci il tuo Spirito, perché i Centri di Ascolto della nostra parrocchia, le nostre diaconie, la comunità parrocchiale, la Chiesa tutta, diventi l’Anti-babele dove vengono superati gli egoismi, le rivalità, le divisioni.

A. Amen.

 

Congedo e Missione

S. A tutti voi, questa sera, lo Spirito del Signore affida la missione: essere le mani con le quali iol Signore Gesù continua ad amare. Con la vostra vita alimentata nel rapporto vivo con il Signore e fatta di disponibilità, generoso impegno, gioiosa testimonianza, siate le mani che mostrano il volto del Signore nostro Gesù Cristo, il Vivente per i secoli dei secoli.

A. Amen

S. Cari Cresmandi, questa missione, da domani, sarà pienamente anche vostra. Con grande simpatia la nostra Comunità questa sera vi saluta, pregando per voi e si prepara ad accogliervi domani, ricchi della nuova consacrazione che lo Spirito del Signore imprimerà nel vostro essere. Siete il futuro e la speranza della Chiesa e del mondo. Non deludete il vostro cuore. Non cedete alla tentazione di chiudere le vostre mani a riccio, non nascondete a voi stessi e agli altri il volto di Gesù, che vive in voi. Uniti a Lui, nostro Signore, nostro Fratello, nostro Giudice ed amico, abbiate gioia vera nel cuore, siate portatori di pace.

A. Amen.

S. E la benedizione di Dio onnipotente, Padre e Figlio e Spirito santo, discenda su di voi e con voi rimanga sempre.

A. Amen.

S. Guidati dallo Spirito, siate testimoni del Signore risorto, portate a tutti la sua gioia: andate in pace. Alleluia, alleluia

A. Rendiamo grazie a Dio. Alleluia, alleluia.

Canto: Vieni, Spirito d’amore (n. 22)


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