L'Angelo di Verola L'Angelo di Verola Mensile di Vita Parrocchiale

Anno XXVI n°1 Gennaio 2001

Cop

Inserto: Speciale 25° anniversario

Edizione a stampa a cura di Mons Luigi Corrini
Redazione: Rino Bonera - Don Giampaolo Goffi - Don Giovanni Gritti
Edizione on-line a cura di Tiziano Cervati


MESSAGGIO DI SUA SANTITA'
GIOVANNI PAOLO II
PER LA CELEBRAZIONE DELLA GIORNATA MONDIALE DELLA PACE


SOMMARIO

   3 Caro Angelo (D. L. Corrini)
   6 Calendario liturgico
 11 Giornata per la Vita
 13 Giornata Mondiale della Pace (M. Nicolais)
 16 Festa della Beata Paola Gambara
 17 Settimana per l'Unità dei Cristiani
 19 Ogni mese...una preghiera (D. Giovanni)
 20 Solidarietà verso i sacerdoti
 22 Ai fidanzati... (Zone Pastorali)

vita parrocchiale

 24 Centri di Ascolto
 27 Un anno con il Signore (dalle Diaconie)
 30 Gli auguri dei Missionari
 31 Pellegrinaggio sulla via di San Paolo
      Pellegrinaggio Loreto, Grecia e padre Pio

dagli Oratori

 36 Il Giubileo è finito..anzi continua (Don Giovanni)
 37 Non rubiamo il catechismo ai bambini


le nostre rubriche

 40 Verola missionaria (Gr. “Conoscerci)
 42 “Con los otros” (C.M.D.)
 43 Ci serve un cuore grande (Comitato di B.S.G.)
 45 Verola sport     

varie - cronaca

 46 “Nel sonno dei pensieri” (R. Mor)
       Annuncio
 48 “Si è fatto carne” (D. L. Lussignoli)
 49 Informagiovani (a.z.)
 51 I concerti natalizi (R. Bonera)
 52 Turni delle farmacie
      Numeri utili
      Per i collaboratori
 53 Nuovo “Maestro del lavoro”
 54 Relax...iamoci (errebi)
     Per i più piccoli
 56 Dall’AVIS (B. Vigna)
 57 Ad Andalo con l’AVIS
      Carabinieri Volontari in Congedo 
      Hai rinnovato il tuo abbonamento?
59 Abbonati all'Angelo di Verola
 61 Anagrafe parrocchiale
 62 Offerte pro opere parrocchiali


la parola del Prevosto

Caro Angelo, tanti auguri e grazie

Nel mese di dicembre l’Angelo di Verola ha bussato alla porta ed è entrato nelle case, con discrezione, secondo lo stile di sempre: lo ha fatto per la duecentocinquantesima volta.

Nel venticinquesimo compleanno.
È nato infatti nel dicembre 1975.

Non aveva pretese quando venne alla luce, ma solo un grande desiderio: essere al servizio dei verolesi e degli amici.

Si era prefisso di arrivare puntualmente in ogni famiglia. La stragrande maggioranza, dapprima scettica, gli ha fatto poi buona accoglienza e lui, l’Angelo, non ha mai mancato l’appuntamento. Anche se qualche porta gli è stata chiusa non si è perso ’animo, sapeva che in moltissime case era “il benvenuto”.

Metteva in conto anche il rischio di vita breve, magari solo qualche apparizione, ma subito ha incontrato simpatia e larga ospitalità. Per strada poi ha incrociato tanti amici che lo hanno aiutato a camminare e anche a volare. Un Angelo, infatti, deve sapere anche volare perché ha mansioni da svolgere anche quando mancano strade e sentieri.

Ha cercato di essere la voce anche di chi non ha voce: quelli che vengono alla vita e si presentano alla comunità; quelli che per amore decidono di vivere insieme per sempre e vogliono partecipare ai fratelli il loro progetto di vita; coloro che sono passati alla Casa del Padre ed intendono assicurare della loro presenza vigile la famiglia parrocchiale in cui hanno vissuto la loro vicenda terrena.

L’Angelo ha cercato anche di leggere, per tutti, nei fatti, i segni dove Dio si manifesta e quindi interroga, e talora in questo sevizio ha rischiato di essere impertinente.

Ha frugato nei cassetti cercando fogli ingialliti dal tempo per mettere a disposizione di tutti l’opportunità di conoscere meglio noi stessi attraverso le vicende del passato.

Non ha mancato di aprire orizzonti e dilatare gli spazi del cuore e della mente a dimensioni universali: lui dall’alto del suo osservatorio, in posizione geostazionaria, ha potuto cogliere le voci e gli avvenimenti del mondo e li ha fatti piovere poi nelle nostre case.

Grazie, caro Angelo, per la fedeltà ai tuoi appuntamenti, per la discrezione del tuo servizio, per le tue provocazioni che ci hanno aiutato a curare il dolce male dell’individualismo.

Grazie per il richiamo al fruire della tradizione da dove viene l’acqua che scaturisce dalle fonti del nostro vivere.

Grazie per le gioie e i dolori che non sono stati solo bene e croci di qualcuno, ma tramite tuo si sono fatte condivisione e la comunità ha potuto così crescere come famiglia di Dio.

* * *

Ed ora l’Angelo, da “giovane venticinquenne” educato e gentile, sente il dovere di ringraziare la grande famiglia che gli ha dato vita, l’ha accolto, l’ha aiutato a crescere.

Grazie - dice l’Angelo - a chi mi ha assistito dalla nascita e non mi ha più lasciato.

Grazie a chi mi ha dato occhi per vedere, orecchi per sentire, voce per parlare.

Ancora grazie ai tanti amici che mi hanno incontrato per strada e quando ho chiesto loro una mano me l’hanno donata con tanta cordialità.

Grazie alla folla anonima di tutti coloro che mi hanno accompagnato per le vie di Verola, portandomi affettuosamente sulle braccia e consegnandomi con premura nelle case dove ero atteso.

Grazie alle persone buone che ogni mese, con pazienza e costanza mi hanno indicato città, paesi e vie dove tanti amici mi attendevano.

Grazie, infine a tutte le famiglie che mi hanno accolto, che mi hanno offerto un posto a tavola, mi hanno fatto accomodare in poltrona, mi hanno tenuto a portata di mano per conversare con me: mente a cuore, nei ritagli di tempo.

Sono grato all’affetto con cui molti mi conservano e mi consultano. Sento di essere ormai entrato nella vita di tanti e sono un po’ orgoglioso di sentirmi utile.

Ormai mi chiamano tutti per nome perché mi conoscono e mi sono affezionati.

* * *

L’Angelo del venticinquesimo anno si presenta all’inizio del terzo millennio che porta con sé attese e speranze.

Non a caso.

L’Angelo viene a parlarci non a nome di un Dio lontano, assiso nei cieli, ma di Dio che ama vivere nella vita di ogni uomo come Padre e Fratello.

L’augurio è che a tutti sia concesso il dono della speranza che viene offerta e ad assaporarne il compimento.

All’Angelo, per l’ennesima volta, affido i miei auguri per i malati, gli anziani, per coloro che sono soli, senza amicizie, per quelli che soffrono, per tutta la grande famiglia dei lettori.

Sono certo che li accoglierete perché presentati con l’affetto di sempre.

Don Luigi

Torna al Sommario


Calendario liturgico dal 7 gennaio al 4 febbraio 

Gennaio  

ORARIO SANTE MESSE  

In Basilica:

Prefestiva: ore 18.00
Festive: ore 7.30 - 9.30 - 11.00 - 18.00
             : ore 15.00 Celebrazione Liturgica
Feriali: ore 7.00 - 9.00 - 18.00
 S. Rocco:  Festiva : ore 9.00
 S. Anna - Breda Libera: Festiva : ore 10.00
Feriale : giovedì ore 18.30
 Cappella Casa Albergo: Feriale e prefestiva: ore 16.30


7 Domenica Battesimo di Gesù

Dal Vangelo - “Quando tutto il popolo fu battezzato e mentre Gesù, ricevuto anche lui il Battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì e scese su di lui lo Spirito Santo in apparenza corporea, come di colomba, e ci fu una voce dal cielo: “Tu sei il mio figlio prediletto, in te mi sono compiaciuto”. (Lc. 3, 21-22)

 Sante messe con orario festivo
ore 11.00 S. Messe con la celebrazione dei battesimi
ore 15.00 Celebrazione liturgica. Vespro


14 Domenica IIa del tempo ordinario

Dal Vangelo - “Il maestro di tavola disse allo sposo: - Tutti servono da principio il vino buono... tu invece hai conservato fino ad ora il vino buono”. Così Gesù diede inizio ai suoi miracoli in Cana di Galilea, manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui”. (Gv. 2, 10-11)

 Sante messe con orario festivo
ore 15.00 Celebrazione liturgica
ore 16.00 Salone dell’Oratorio maschile: incontro per genitori dei fanciulli della 3a elementare in preparazione alla “Traditio” (consegna) del Padre Nostro la domenica successiva.
ore 17.00 Salone Oratorio maschile: incontro con i genitori dei ragazzi della terza media

17 mercoledì S. Antonio abate
ore 9.00 S. Messa distinta
 La giornata è dedicata all’approfondimento e allo sviluppo del dialogo - ebraico-cristiano. “Scrutando il mistero della Chiesa, il Sacro Concilio - afferma la dichiarazione “Nostra Aetate” - ricorda il vincolo con cui il popolo del Nuovo Testamento è spiritualmente legato con la stirpe di Abramo”.
 Scopo della giornata dell’Ebraismo è la sensibilizzazione delle comunità cristiane a non dimenticare la “propria radice santa” ossia “il popolo di Israele a cui appartengono Gesù e Maria, gli Apostoli e la prima comunità cristiana di Gerusalemme”.

18 giovedì Sante Messe con orario feriale
 Oggi si apre l’ottavario di preghiera per l’unità dei cristiani.
 Ogni giorno fino al 25 c.m. dopo la lettura del Vangelo nel corso della S. Messa delle ore 9.00, breve riflessione.
 Ogni sera alle ore 18.30 servizio di Radiobasilica.


21 Domenica IIIa del tempo ordinario
     Giornata Mondiale dell’Unità della Chiesa

Dal Vangelo - “Gesù si recò a Nazareth... nella sinagoga si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaia, apertolo... trovò il passo dove era scritto: “Lo Spirito del Signore è sopra di me... e mi ha mandato ad annunziare ai poveri un lieto messaggio... per proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista”. (Lc. 4, 17-18)

 Sante Messe con orario festivo
 Si aprono le celebrazioni della Beata Paola Gambara
ore 9.30 Solenne “Traditio” (consegna) della preghiera del Signore (Padre Nostro) ai fanciulli della 3a elementare.
ore 15.00 S. Rosario. Vespro con breve riflessione sulla Beata Paola. Benedizione Eucaristica.
ore 16.00 Nel salone dell’Oratorio maschile incontro con i genitori dei fanciulli della 4a e 5a elementare.

22 lunedì Sanate Messe con orario feriale
ore 15.00 Vespro e Santa Messa con riflessione per tutte le donne

23 martedì Festa della Beata Paola
 Sante Messe con orario feriale
ore 15.00 S. Messa solenne in onore della Beata Paola. Dopo la celebrazione, presso le Rev.de Suore, omaggio a tutte le donne della parrocchia.

25 giovedì Conversione di S. Paolo Apostolo. Festa.
 Sante Messe con orario feriale
 Si conclude l’ottavario di preghiera per l’unità dei cristiani.
27 sabato S. Angela Merici. Vergine.
ore 9.00 S. Messa distinta in onore di S. Angela.


28 Domenica IVa del tempo ordinario

Dal Vangelo - “Tutti rendevano testimonianza (a Gesù) ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca”. (Lc. 4, 22)

 Sante Messe con orario festivo
ore 15.00 Celebrazione liturgica
ore 16.00 All’Oratorio femminile incontro con l’Azione Cattolica Adulti
ore 16.00 Celebrazione comunitaria dei battesimi
ore 16.00 Nel salone dell’Oratorio maschile incontro per i genitori dei ragazzi della 2a media

31 mercoledì S. Giovanni Bosco - Patrono dei giovani e del nostro Oratorio.
 Sante messe con orario feriale.


Febbraio  

ORARIO SANTE MESSE  

 In Basilica:   Prefestiva : ore 18.00
   Festive : ore 7.30 - 9.30 - 11.00 - 18.00
    : ore 15.00 Celebrazione Liturgica
   Feriali : ore 7.00 - 9.00 - 18.00
 S. Rocco:  Festiva : ore 9.00
 S. Anna - Breda Libera: Festiva : ore 10.00
   Feriale : giovedì ore 18.30
 Cappella Casa Albergo: Feriale e prefestiva: ore 16.30  
 
1 giovedì Primo del mese
 Sante Messe con orario feriale
 Dopo la S. Messa delle ore 9.00: esposizione del Santissimo, adorazione comunitaria e privata fino alle ore 12.00

2 venerdì Primo del mese
 Presentazione del Signore. Festa.
 Sante Messe con orario feriale
 Giornata mondiale della vita consacrata
ore 18.00 S. Messa preceduta dalla benedizione delle candele e processione
 La festa della Presentazione del Signore è collocata a metà strada fra le due più importanti solennità dell’anno liturgico. Vuole fare da ponte fra il Natale e la Pasqua, unificandole intorno al tema della luce.

3 sabato S. Biagio vescovo e martire
 Sante Messe con orario feriale
 È consuetudine impartire la benedizione della gola. Il rito avrà luogo unicamente al termine delle Sante Messe


4 Domenica Va del tempo ordinario

Dal Vangelo - “Gesù disse a Simone: “Non temere, d’ora in poi sarai pescatore di uomini” (Lc. 15, 10)

 Sante Messe con orario festivo
 Oggi si celebra la giornata in difesa della vita. Scopo della giornata è di educare all’accoglienza della vita e contrastare l’aborto e ogni forma di violenza contro la vita esistenti nella cultura e nella società contemporanee.
ore 15.00 Celebrazione liturgica e preghiere a favore della vita
ore 16.00 Presso le Rev.de Suore incontro con i genitori, padrini e madrine dei bambini che saranno battezzati nel mese di febbraio
ore 16.00 Nel salone dell’Oratorio maschile incontro con i genitori dei ragazzi di 1a media

Torna al Sommario


Documenti  

Pubblichiamo il testo integrale del
Messaggio del Consiglio Episcopale Permanente per la XXIII Giornata per la Vita
4 febbraio 2001

“Ogni figlio è Parola”  

Ogni essere umano si affaccia alla storia come soggetto del tutto singolare e irripetibile, come parola detta da Dio.

Una parola, per ciò stesso, portatrice di un significato che va oltre la storia terrena per inscriversi nel disegno eterno e amorevole del Padre.  

1. Eco della Parola eterna

Sulla scia del Grande Giubileo dell’Incarnazione appena celebrato siamo invitati a contemplare in ogni figlio che nasce come un riflesso del Figlio unigenito di Dio, un’eco della Parola eterna.

“In principio era il Verbo... tutto è stato fatto per mezzo di lui, e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste. In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini” (Gv 1, 1-3.4).

Ogni uomo è creato in Cristo e in lui è chiamato a trovare la sua perfezione e la sua beatitudine.

Ogni uomo è una risorsa, un bene prezioso per gli altri e, a sua volta, chiede agli altri di essere accompagnato e aiutato nel suo cammino verso il compimento definitivo.   

2. Parola detta ai genitori

In ogni persona che viene alla vita, Dio rivolge ai genitori una parola che prolunga l’antica promessa e benedizione rivolta ad Abramo (cf Gen 15, 5).

L’attesa del parto offre loro l’insostituibile opportunità di partecipare, affascinati e stupiti, al misterioso dispiegarsi di un processo, che sfiora il mistero della creazione. Ben a ragione, infatti, si parla di pro-creazione (cf Gen 1, 28).
Il figlio inizia la propria vita nel grembo della madre, in intima simbiosi con lei.

Da questa comunicazione vitale può sorgere una falsa e distorta, ma forte e istintiva, idea di possesso nei confronti della nuova creatura prima ancora che sbocci, quasi si avesse il diritto di disporre di essa ed eventualmente anche di manipolarla ed eliminarla.

Al contrario il figlio è una persona distinta dai genitori e di pari dignità.

È quindi da rispettare incondizionatamente: è parola da ascoltare e dono da accogliere con amore.  

3. Parola detta alla società

La speranza e la premura dei genitori nei confronti del proprio figlio vanno oltre la sfera strettamente privata e coinvolgono la responsabilità e l’impegno di tutta la società.

Il figlio che nasce è un bene prezioso e una parola che interpella tutti e chiede a tutti di essere ascoltata.

Naturalmente non solo al momento della nascita, ma per l’intero arco della sua esistenza, nella molteplice varietà delle situazioni e dei passaggi.

Prendersi cura della vita e accompagnare la persona verso la sua piena e integrale maturità sono i compiti altissimi affidati in primo luogo alla famiglia e poi, a sostegno e integrazione di essa, alle altre istituzioni e presenze educative della società.

Tradire questa missione è assumersi una grave responsabilità davanti a Dio e alla coscienza civile.

Come non ricordare a riguardo alcune vergognose prevaricazioni nei confronti dei minori, quali la pedofilia, lo sfruttamento, la violenza omicida? Contro di esse giustamente si leva un’ondata di indignazione e di condanna morale. Ma ciò non basta: occorre sviluppare un clima diffuso di rispetto e di costante attenzione educativa.

Ogni giorno, nella famiglia, nella società e nella comunità ecclesiale, il figlio dice: “ascoltami”.

Roma, 26 ottobre 2000
pubblicato il 30/10/2000

Torna al Sommario


Celebrata la Giornata Mondiale della Pace

Dialogo fra le culture
per una civiltà dell’amore
e della pace
 

Il dialogo tra i popoli è il tema centrale del messaggio di Giovanni Paolo II per la Giornata che si è celebrata il 1° gennaio del 2001.  

“Invitare i credenti in Cristo, e con essi tutti gli uomini di buona volontà, a riflettere sul dialogo tra le differenti culture e tradizioni dei popoli”, inteso come “via necessaria per l’edificazione di un mondo riconciliato, capace di guardare con serenità al proprio futuro”. Questo, scrive Giovanni Paolo II, l’obiettivo principale del messaggio per la 34a Giornata Mondiale della Pace, che si è celebrata il 1 gennaio del 2001. Diamo una sintesi del messaggio del Papa, che ha come titolo “Dialogo tra le culture, per una civiltà dell’amore e della pace”  

Diversità delle culture e rispetto reciproco

“La cultura - per Giovanni Paolo II - è espressione qualificata dell’uomo e della sua vicenda storica, a livello sia individuale che collettivo.

Essere uomo significa necessariamente esistere in una determinata cultura”.
Questa “appartenenza culturale” - di cui l’“amor di patria” è “un valore da coltivare” a patto che non  si sviluppi in  “forme nazionalistiche, razzistiche e xenofobe” - implica nello stesso tempo la consapevolezza che ogni cultura ha “anche dei limiti”: l’“antidoto efficace” affinché “il senso di appartenenza culturale non si trasformi in chiusura” è “la conoscenza serena, non condizionata da pregiudizi negativi, delle altre culture”, che del resto presentano sempre “significativi elementi comuni”.
Le diversità culturali, quindi, “vanno comprese nella fondamentale prospettiva dell’unità del genere umano, dato storico e ontologico primario, alla luce del quale è possibile cogliere il significato profondo delle stesse diversità”.

Nel passato, tuttavia, “le diversità tra le culture sono state spesso fonte di incomprensioni tra i popoli e motivo di conflitti e guerre”.

Ancora oggi “assistiamo al polemico affermarsi di alcune identità culturali contro altre culture”: un fenomeno, questo, che “può sfociare in tensioni e scontri disastrosi e rende penosa la condizione di talune minoranze etniche e culturali, che si trovano a vivere nel contesto di maggioranze culturalmente diverse, inclini ad atteggiamenti e comportamenti ostili e razzisti”.

Di qui la necessità di interrogarsi sugli “orientamenti etici fondamentali” di ogni cultura, la cui “autenticità” si misura “dal suo essere per l’uomo e per la promozione della sua dignità ad ogni livello ed in ogni contesto”.   

Dialogo tra culture, globalizzazione e migrazioni

Il fenomeno delle migrazioni, poi, pone il problema dell’integrazione culturale, su cui “non ci sono formule magiche”, visto che “non è facile individuare assetti e ordinamenti che garantiscano, in modo equilibrato ed equo, i diritti e i doveri tanto di chi accoglie quando di chi viene accolto”.

Essenziale è “coniugare l’accoglienza che si deve a tutti gli esseri umani con la valutazione delle condizioni indispensabili per una vita dignitosa e pacifica per gli abitanti originari e per quelli sopraggiunti”.

“Più difficile - osserva Giovanni Paolo II - è determinare dove arrivi il diritto degli immigrati al riconoscimento giuridico pubblico di loro specifiche espressioni culturali, che non facilmente si compongano con i costumi della maggioranza dei cittadini”.

“Molto dipende”, in questi casi, “dall’affermarsi di una cultura dell’accoglienza che, senza cedere di fronte all’indifferentismo circa i valori, sappia mettere insieme le ragioni dell’identità con quelle del dialogo”.
I “valori” del dialogo

Le “differenti religioni” possono portare “un contributo decisivo” per la causa della pace e del bene comune dell’umanità.

La solidarietà tra le persone e gli Stati va incentrata partendo dalla “promozione della giustizia”, intesa non solo come “dare il superfluo a chi è nel bisogno”, ma soprattutto come cambiamento degli “stili di vita”, dei “modelli di produzione e di consumo”, oltre che di gestione del potere.

Il valore della pace è l’“obiettivo primario di ogni società e della convivenza nazionale e internazionale”, ma è minacciato da “sfide” come “la preoccupante crescita degli armamenti”, il “permanente rischio di conflitti tra nazioni” o di guerre civili, dalla “violenza diffusa”.

Altro valore a rischio è quello della vita, minacciato da “una tragica spirale di morte che comprende omicidi, suicidi, aborti, eutanasia”, ma anche “irresponsabili pratiche di ingegneria genetica, quali la clonazione e l’utilizzo di embrioni umani per la ricerca”; la stessa nozione di “famiglia umana” è “gravemente intaccata”.

Di qui l’importanza di assumersi “la responsabilità dell’educazione”, che deve assolvere il duplice compito di “trasmettere ai soggetti la consapevolezza delle propria radici” e di “insegnare il  rispetto per le altre culture”.

Perdono e riconciliazione: questi i due tratti giubilari che iI Papa invita a coltivare, concludendo il suo messaggio con un appello ai giovani, chiamati ad “essere uomini e donne capaci di solidarietà, di pace e di amore alla vita, nel rispetto di tutti”.

Michela Nicolais

Torna al Sommario


23 gennaio
Festa della Beata Paola Gambara
 

Ogni anno quando ritorna la Festa della Beata Paola c’è il rischio di concedersi alla retorica nell’evocare la figura.
La piazza che porta il nome è stata recentemente restaurata con sobrietà e gusto.
Pochi verolesi sanno, nonostante la lapide ben visibile, che la platea che ha come palco il bel “Castel Merlino” è dedicata alla più illustre figura tra i cittadini che ha avuto Verola nel corso dei secoli: la Beata Paola Gambara.
Nata in via Castello, il 3 marzo 1463, si spense, dopo una vita molto provata, a Bene Vagienna (Cuneo) il 24 gennaio 1515. Fu sposa, madre, vedova che interpretò la vita lasciandosi guidare dalla volontà di Dio in situazioni talora umanamente assurde.
Seppe vivere la sua esistenza matrimoniale, tanto travagliata, con spirito evangelico veramente eroico.
Dopo la morte dello sposo animò la sua vedovanza con la carità.
La casa, il castello dei Conti di Bene, divenne luogo di accoglienza dei fratelli bisognosi.
La nostra parrocchia ogni anno la ricorda.
Le donne di Verolanuova, particolarmente, a nome di tutta la comunità cristiana, la pregano e riflettono sul modo con cui ha saputo incarnare il Vangelo.
Anche quest’anno con la Chiesa bresciana si celebrerà la festa, martedì 23 gennaio.
“La Beata Paola è vissuta cinque secoli fa ma la proposta di vita che ha offerto, al di là delle mutate condizioni sociali, è sempre di grande attualità”.
Non solo le spose e le vedove, ma ogni cristiano dovrebbe guardare a questa verolese per cogliere dalla sua vita una lezione di sapienza evangelica e di saggezza umana.
Le famiglie che denunciano, oggi, difficoltà trovino nella Beata Paola la strada da percorrere per superare le crisi talora irreversibili.

Torna al Sommario


18-25 gennaio 2001

Settimana di preghiera per l’unità dei Cristiani

Presentazione
“Io sono la via, la verità e la vita” (Giovanni 14, 1-16)
 

Cari fratelli e sorelle in Cristo
E' con grande gioia che vi presentiamo la guida per la Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani dell’anno 2001.

Il secondo millennio, detto delle divisioni, del grande scisma della Riforma, della creazione della Chiesa Anglicana e della serie di chiese protestanti-evangeliche, conosce anche la nascita del movimento ecumenico moderno, che nel ventesimo secolo ha dato voce all’ardente desiderio di unità ecclesiale.

Il processo di unione ha registrato significative convergenze teologiche, gesti simbolici di ritrovata fraternità, di riscoperta dell’ecclesialità altrui, ma anche momenti di incomprensione e di smarrimento in cui ci siamo chiesti, con Tommaso: “Signore:.. come facciamo a sapere la strada?” (Gv. 14, 5).

E Gesù ci risponde, come ai suoi discepoli: “Io sono la via, la verità e la vita. Solo per mezzo di me si va al Padre” (Gv. 14, 6).

Questa parola del Signore, proposta alla comune riflessione all’inizio del terzo millennio, rivela che la meta del nostro cammino è Dio Padre.

Ma sulla strada verso il Padre e verso l’unità, due movimenti che coincidono, non siamo soli, bensì accompagnati da Gesù Cristo, il Figlio di Dio incarnato, crocifisso, risorto e asceso ai cieli.

È Lui la Via verso il Padre.

Nel nostro mondo moderno ci troviamo davanti ad una rete stradale molto complessa e intricata. Ma la segnaletica ci aiuta a prendere la direzione desiderata.
Ebbene, sul piano spirituale occorre prendere la strada di Cristo, imboccare tale strada significa vivere come Lui, non l’estraniamento ma l’incarnazione nel mondo in cui ci troviamo: non la superbia, ma la kenosi come rinuncia a sè, all’egoismo, a ciò che ostacola l’incontro con Dio e con i fratelli: non il piacere passeggero ed egoista, ma la risurrezione quale recupero della comunione con tutti i rivestiti di Cristo nel battesimo.

E su questa strada, quella dell’unico mediatore, lasciamoci guidare dallo Spirito Santo!

La motivazione del nostro orientamento è la verità. Ma la Verità per eccellenza è Cristo, in quanto svela il mistero di Dio e, alla sua luce, il mistero dell’uomo.

La verità non è un assioma, un principio, un’ideologia: è una persona che rivela l’immagine del Padre, la sua volontà e il suo amore.

È questa la verità da accogliere nella fede.

Per la comprensione della sua parola e per vivere nella verità occorre invocare lo Spirito che insegna.

Quale Vita, il Signore Gesù Cristo, per l’opera dello Spirito vivificatore ci libera dal peccato, dalla morte, dalla corruttibilità.

Egli è la Vita perché quale Dio-Uomo dà senso superiore alla nostra vita, ridà gioia di vivere, ci guida alla partecipazione al Regno, ci mette in comunione con la fonte della vita che è il Padre, il Vivente.

All’inizio del ventunesimo secolo che sorge siamo chiamati a liberaci dalla paura di perdere le nostre strade, le nostre verità e le nostre vite per ricuperare pienamente e accogliere il Cristo “Via, Verità e Vita” e diventare un solo gregge e un solo pastore, una sola Chiesa con a capo il Signore Gesù Cristo che adoriamo con il Padre e con lo Spirito Santo.

La Commissione interconfessionale
 
In parrocchia pregheremo e rifletteremo sul tema nel corso della settimana.
Radiobasilica metterà in onda servizi speciali.

Torna al Sommario


ogni mese...una preghiera  

L’Anno del Giubileo, che ci fornirà ancora occasione per pregare, ci ha consegnato, tra le altre cose, una maggiore attenzione ai poveri. Presentiamo una riflessione, tolta da Italia Caritas, sulle varie forme di povertà interiore, generatrici spesso di altre povertà a danno del prossimo. Sono espressione di queste povertà interiori la mancanza di pace e la disunione tra i cristiani. Ma gli atteggiamenti che indicano atteggiamenti di vita nuova ci aiutano a capire in che direzione la grazia che lo Spirito ha riversato attraverso il Giubileo - cammino di liberazione - dovrebbe continuare a condurci.
In questo mese di gennaio la nostra preghiera si innalza, particolarmente intensa, sopratutto per la pace e l’unità dei cristiani.  

Chi è veramente povero e chi è ricco  

C’è una povertà che è povertà
e c’è una povertà che è ricchezza.

È povero chi è vuoto.
È povero chi non è liberato.
È povero chi è soffocato dalle cose.
È povero chi è solo apparenza.
È povero chi si dispera.
È povero chi non ha amici.
È povero chi non ha fame e sete di giustizia.
È povero chi ha paura del silenzio.
È povero chi è ricco.
È povero chi non sa condividere.
È povero chi dà le briciole ai poveri.
È povero chi è prepotente.
È povero chi fa la guerra.
È povero chi non ha mai conosciuto la provvidenza.
È povero chi non si fida di nessuno.

Fin qui la povertà che impoverisce.
E ora la povertà che arricchisce.
È ricco chi è mite.
È ricco chi è misericordioso.
È ricco chi scopre la gratuità.
È ricco chi rimane semplice.
È ricco chi è puro.
È ricco chi è beato mentre lo perseguitano.
È ricco chi è povero di spirito.
È ricco chi cerca il Regno di Dio.
È ricco chi sa piangere con chi piange, e sorridere con chi sorride.
È ricco chi, trovato un tesoro, vende tutto ciò che ha, lo dà ai poveri, e segue il suo tesoro.
È ricco chi si gioca la vita per gli altri.
È ricco chi si fa padre di chi non ha padre; madre di chi non ha madre; fratello, sorella di chi è stato dimenticato da tutti.
È ricco chi crede che una carezza vale di più di una perla.

Torna al Sommario


Solidarietà verso i sacerdoti
Dalla “Conferenza Episcopale Italiana”

Cara lettrice, caro lettore,
mi rivolgo a te per ricordarti la più familiare delle presenze, quella dei sacerdoti. Non solo di quelli che tu conosci e frequenti, ma di tutti i 38.000 sacerdoti diocesani italiani, che dedicano la vita al servizio del prossimo.
Nei quartieri urbani e nei piccoli centri, essi sono in missione. Portano la Parola del Vangelo, fanno opera di carità, accoglienza e conforto. La loro presenza è un dono prezioso per tutti. Ma ha anche bisogno del sostegno di tutti.
È per questo che mi rivolgo alle donne e agli uomini di buona volontà, perché tendano la mano ai loro sacerdoti e li aiutino generosamente. È un invito che ora rivolgo personalmente a te.
L’offerta per il sostentamento economico del clero è una realtà recente, una via nuova della carità e della condivisione fraterna, aperta dal 1989 in seguito al Concordato tra Stato italiano e Chiesa cattolica, che ha eliminato il sostegno diretto statale e ha affidato i pastori alle comunità stesse.
La Chiesa italiana può così sperimentare oggi le condizioni di corresponsabilità economica analoghe a quelle diffuse nelle comunità cristiane delle origini.
Ti invito a guardare con fiducia il bene che ogni giorno i sacerdoti compiono con la preghiera, i sacramenti, le opere di carità, le attività educative. Ti invito quindi a essere sollecito e premuroso verso di loro sostenendoli con la tua offerta.
Ti ringrazio fin d’ora per quanto vorrai donare e ti saluto con fraternità e amicizia nel Signore.

Arcivescovo
+ Ennio Antonelli
 
I sacerdoti passano
la vita ad aiutare.
Per questo
ti chiediamo
di aiutarli.  

I sacerdoti hanno
tutti la stessa missione.
Diamo loro
gli stessi mezzi
per poterla svolgere.  

Il tuo contributo
alla loro opera.  

Sui sacerdoti
puoi sempre contare.
Ora sono loro
a contare su di te. 

Le Offerte
per il sostentamento
aiutano
tutti i sacerdoti diocesani
in tutta italia.  

Offerte per
il sostentamento
dei sacerdoti.
Un sostegno a molti
per il bene di tutti.
 

N.B.: Anche presso l’Ufficio Postale di Verolanuova sono disponibili i bollettini di c.c. per il versamento dei contributi di solidarietà.

Torna al Sommario


Ai fidanzati
che si preparano
a celebrare
il sacramento
del matrimonio
 

Carissimi,
vi presentiamo il calendario degli incontri di preparazione al Sacramento del Matrimonio con le parole del “Direttorio di Pastorale Familiare” per la Chiesa in Italia:
“Le finalità di questa preparazione consite nell’aiutare i fidanzati a vivere il fidanzamento e la prossima celebrazione del Matrimonio come momento di crescita umana e cristiana nella Chiesa; nell’aiutarli a conoscere e a vivere la realtà del Matrimonio che intendono celebrare, perché lo possano celebrare non solo validamente e lecitamente ma anche fruttuosamente e perché siano disponibili a fare di questa celebrazione una tappa del loro cammino di fede; nel portarli a percepire il desiderio insieme la necessità di continuare nella fede e nella Chiesa anche dopo la Celebrazione del Matrimonio”.
Ci auguriamo di potervi aiutare nel realizzare questa finalità.

I Sacerdoti delle zone
 
 
Zona Pastorale X
Beata Paola Gambara  

A Pontevico
Unico percorso

Gennaio: 25-28
Febbraio: 1-4-8-11-15-18
giovedì: ore 20.30
domenica: ore 16.00  

A Verolanuova

Primo percorso

Febbraio: 1-3-8-10-15
 17-22-25
giovedì e sabato: ore 20.30
domenica: ore 16.30

Secondo percorso

Settembre: 10-11-12
 13-14-15-16
giorni feriali: ore 20.30
domenica: ore 16.30  

A Verolavecchia
Unico percorso

Ottobre: 18
Novembre: 5-6-7-8-9-10-11
Tutte le sere alle ore 20.30
all’Oratorio

Zona Pastorale XI
Ven. Alessandro Luzzago

A Manerbio  

Primo percorso

Gennaio: 20-24-27-31
Febbraio: 4 (Ritiro Spirituale)
 7-12-14
 18 (Mandato)  

Secondo percorso

Aprile: 21-24-28
Maggio: 2-6 (Ritiro Spirituale)
 10-12-16
 19 (Mandato) 

Terzo percorso

Ottobre: 13-17-20-24
 28 (Ritiro Spirituale)
 31
Novembre: 3-10-11 (Mandato)
 

Gli incontri
si terranno alle ore 20.30
presso
l’Oratorio San Filippo Neri
via San Martino, 10
Manerbio  

Per le iscrizioni: Mettetevi in contatto per tempo (almeno un mese prima dell’inizio del corso) con i vostri Parroci,
che vi rilasceranno un biglietto di presentazione, qualora vogliate frequentare il Corso fuori della vostra parrocchia.

Per comodità vi diamo il numero di telefono delle rispettive sedi degli incontri:

Pontevico 030930113
Verolanuova 030931120 -  030931210
Verolavecchia 030931273
Manerbio 0309382195 -  0309380455

Torna al Sommario


vita parrocchiale  

Centri di Ascolto:
Dicembre  

“Questo è il mio comandamento:
che vi amiate gli uni gli altri come io vi ho amato”
(Gv. 15, 12-17)  

Sintesi di un centro di ascolto: Dobbiamo amare anche quelle persone che ci fanno dei torti? Gesù dice: “Ama anche i tuoi nemici”.

Ma se siamo noi a chiedere scusa, anche se non abbiamo fatto niente, passiamo per “tonti”. Per essere giusti, deve essere quella persona a chiedere scusa, non io. Gesù ci dice: “Se non è il tuo fratello a fare il primo passo, fallo tu”.

Non sappiamo quante persone ci sono al mondo che fanno il primo passo, ma forse ce ne sono più tante di quelle che noi pensiamo, sicuramente anche nella nostra comunità ci sono. Questo lo scopriremo solo se sapremo aprire il nostro cuore al nostro fratello. Per questo o Signore così ti preghiamo:

Ti preghiamo o Signore con l’aiuto dello Spirito Santo
aiutaci ad amare i nostri fratelli come Tu ci ami.
Dacci la forza di dire ogni giorno della nostra vita
“non più Dio e io, ma Dio, gli altri e io”

Non è facile amarci secondo questo stile, ma con l’aiuto di Dio ce la possiamo fare. Per dimostrarvelo, ogni mese pubblicheremo una esperienza di vita che attesta la veridicità di questa possibilità. In questo numero l’esperienza di Angelo e Piero, abitanti di Torino, che ci dimostra che è possibile amarci come il Vangelo ci propone, al di là di ogni barriera. Non sono esperienze inventate per nosti fini, sono solo...

Torna al Sommario


Fatti di Vangelo
“Pietro e Angelo”
 

Pietro era per i lavori di precisione, Angelo per quelli pesanti. Pietro era un uomo giusto. Rispettava il prossimo e se lo poteva aiutare lo aiutava, ma aveva un piccolo particolare: ce l’aveva con i preti, con la Chiesa.

Un giorno raccontò ad Angelo che era per qualche cosa successo in tempo passato .Gli aveva detto: “Finché vivrò, nessun prete entrerà a casa mia”.

Pietro aveva un grande rispetto per Angelo e da lui si aspettava la coerenza cristallina, quella che non aveva visto negli altri.

Un giorno, lo vide passare in auto col rosso e non risparmiò: “Tu che vai in Chiesa passi col rosso?.”

Sul lavoro Angelo era sempre imbarazzato davanti ai capi, Pietro si faceva avanti e rispondeva per lui.

E quando c’era sciopero decidevano insieme il da farsi, tanto che gli altri operai dicevano: “Ma guarda come si vogliono bene, sembrano fratelli”.

Ogni tanto a qualcuno veniva chiesto di lavorare di sabato.

Se interpellavano Pietro, lui rispondeva: “E ad Angelo avete chiesto?” Se era no: “Allora prima chiedete a lui, lui ha quattro figli. Io ne ho uno e posso restare a casa”.

Poi, prima uno e poi l’altro, andarono in pensione.

Continuavano a frequentarsi.

Morì la madre di Pietro e questi chiamò Angelo: “Senti vacci tu a parlare con quei pretacci per tutte le cose che ci sono da fare: io non voglio averci a che fare!” E durante il funerale non mise il piede in Chiesa.
Quando la figlia di Angelo si sposò in Chiesa, partecipò precisando: “Non pensare che abbia cambiato idea, l’ho fatto solo per te”.

Poi un giorno Pietro si ammalò e disse ad Angelo: “Tu che vai in Chiesa prega per me”.

Ma la salute peggiorava e lui era con il morale a terra: “Basterebbe una puntura e tutto finito, che ne dici Angelo?”. “Non so cosa risponderti, ma penso che anche Cristo avrebbe preferito non soffrire se avesse potuto, invece per amore nostro accettò il dolore; tu accettalo per la tua famiglia...” “Hai ragione, gli confidò Pietro, vorrei avere più fede in Dio”.

La sua salute peggiorava sempre di più. Angelo andò a trovarlo. Voleva proporgli una certa cosa, ma non sapeva; come affrontare il discorso, la prese un po’ alla larga, poi arrivò al sodo: “Senti vorrei farti conoscere un amico, ma è un prete!”. “Non mi importa, i tuoi amici sono i miei amici”, rispose Pietro.

Poi aggiunse sottovoce: “Ho sempre detto che ne un prete, ne vescovo, ne Papa mi avrebbe mai convertito. Ma accidenti, tu ci stai quasi riuscendo”.

Venne il prete, e Pietro ritornò ai sacramenti dopo quarant’anni. Poco tempo dopo morì. E al funerale parenti, amici ci rimasero un po’ lì nell’apprendere dall’omelia del sacerdote, lo stesso che lo aveva confessato, la storia di Pietro non più “mangiapreti”.

Prossimo Centro di Ascolto
Lunedì 15 gennaio ore 20.30

Torna al Sommario


Un anno con il Signore  

“Insegnaci, Signore,
a contare i nostri giorni
e giungeremo
alla sapienza del cuore”
(Salmo 89)  

Signore insegnaci, aiutaci, a vivere tutto quanto ci accadrà in questo nuovo anno confidando in Te, in Te nostra forza.
Per questo un piccolo aiuto:
alcuni salmi e brani di Vangelo da leggere e pregare in alcune situazioni particolari... e ogni momento, se condiviso con Dio, potrà diventare “momento prezioso”.
Santo 2001  

Quando sei nella gioia
Salmo 33, 92, 98, 100, 145, 150;
Luca 1, 46-56; Filippesi 4, 4-7;
Isaia 61, 10 ss.  

Quando hai paura
Salmo 31, 86, 107, 121, 125;
Luca 8, 22-25  

Quando senti il bisogno di pace
Salmo 4, 34, 46, 85, 131;
Luca 10, 38-42;
Efesini 2, 14-18  

Quando sei ammalato
Salmo 6, 120; Isaia 38, 10-20;
Matteo 26, 39; Romani 5, 3-5;
Ebei 12, 1-11  

Quando senti il bisogno di pregare
Salmo 23, 19, 89, 95, 62;
Matteo 6, 5-15;
Luca 11, 1-3  

Quando hai bisogno di un po’ di coraggio
Salmo 139, 125, 144, 146;
Giosuè 1;
Geremia 1, 5-10 

Quando ammiri la natura
Salmo 8, 104, 147, 148  

Quando sei nel dolore
Salmo 17, 31, 77, 80;
Matteo 5, 3-12;
Giovanni 16, 20-24 

Quando hai peccato
Salmo 51, 106, 130;
Luca 15; 19, 1-10;
Giovanni 8  

Quando sei stanco
Salmo 127, 128, 4;
Matteo 11, 28-30 

Quando Dio ti sembra lontano
Salmo 139;
Isaia 55, 6-9 - 45, 15-26;
Matteo 6, 25-34  

Quando senti il bisogno di ringraziare
Salmo 30, 65, 111, 117, 138;
Luca 17, 11-19; Matteo 5, 25-27;
Colossesi 3, 12-17  

Quando stai per metterti in viaggio
Salmo 121  

Quando hai voglia di criticare
Prima lettera ai Corinti 13
 

Torna al Sommario


Dai “Missionari Oblati di Maria Immacolata” di Passirano
I Padri della “Missione”
 

“Veniva nel mondo
la luce vera...”
 

Santo Natale 2000

Carissimi,

il cammino di questo Anno Santo riconduce i nostri passi verso la grotta di Betlemme. Ancora una volta ci troviamo davanti al mistero d’Amore di un Dio che viene per condividere il nostro cammino nel tempo.

È Natale e il mondo nel quale siamo immersi, a dispetto della sua sbiadita felicità, continua ad aver bisogno di incontrarsi con Colui che riempie la vita di significato.

È Natale! E il nostro canto unito a quello degli angeli vuole essere un annuncio di gioia serena capace di mettere pace nei cuori.

Ritrovandoci tutti idealmente uniti attorno al mistero della Sua verità, lasciamogli i nostri doni e portiamolo come Dono ad ogni prossimo. La Missione ha bisogno di uomini e di donne che lascino trasparire nel quotidiano la presenza del Vangelo, così che anche oggi si possa dire con meraviglia: «Hai visto il fratello, hai visto il Signore!».

Buon Natale! Che la compagnia di questa straordinaria presenza rimetta in moto i nostri passi nel cammino verso la meta.

Ad accoglierci, domani come oggi, troveremo Gesù. Varcare con Lui la soglia di un nuovo millennio vuol dire sentire la responsabilità di condividere la sua stessa missione, non da soli, ma come una famiglia: la famiglia più unita della terra!

Auguri!

I Missionari

Torna al Sommario


La Parrocchia di Verolanuova
organizza con Paolo Pellizzari

Un pellegrinaggio
“sulla strada di San Paolo”
in Turchia
dal 2 al 19 maggio 2001  

Mercoledì, 2 maggio 2001: Verolanuova-Bergamo-Istambul

Ritrovo dei Signori Partecipanti in piazza della Chiesa alle ore 6.00. Sistemazione in pullman e trasferimento all’aeroporto di Bergamo/Orio al Serio: operazioni d’imbarco e partenza per Istambul alle ore 9.00 circa. Arrivo, visita panoramica della città, poi sistemazione in hotel, cena pernottamento.  

Giovedì, 3 maggio: Istambul

Pensione completa. Intera giornata dedicata alla visita della città sul Corno d’Oro e il Bosforo, punto d’incontro tra Asia ed Europa: Santa Sofia, l’Ippodromo, la Moschea blu, la Moschea di Solimano, la cisterna sotterranea, la Chiesa bizantina di San Salvatore in Chora che conserva preziosi mosaici.  

Venerdì, 4 maggio: Istambul-Ankara

Prima colazione e pranzo in hotel. Visita del palazzo di Topkapi, che fu residenza dei sultani ottomani e del gran bazar. Partenza in pullman per Ankara, capitale della Turchia. Sistemazione in hotel, cena e pernottamento.  

Sabato, 5 maggio: Ankara-Urgup

Prima colazione in hotel, poi visita di Ankara: il museo delle civiltà anatoliche, la Cittadella e il mausoleo di Ataturk. Partenza in pullman per la Cappadocia, seguendo il vasto lago salato. Pranzo lungo il percorso. Sistemazione in hotel a Urgup, cena e pernottamento.

Domenica, 6 maggio: Cappadocia

Pensione completa. Intera giornata dedicata alla visita di questa regione posta sull’altopiano Anatolico, uno dei luoghi più affascinanti: paesaggio lunare, abitazioni troglodite, chiese rupestri ricche di opere d’arte bizantina, dove fiorì la spiritualità dei padri cappadoci. Visita alla valle di Goreme con il suo Museo all’aperto e alla città sotterranea di Kaymakli. Sosta a Zelve e ai villaggi di Avcilar e Uchisar. 

Lunedì, 7 maggio: Urgup-Konya-Pamukkale

Prima colazione in hotel, poi partenza per una lunga tappa di trasferimento con sosta al caravanserraglio di Sultanhani del XIII secolo e a Konya per la visita del mausoleo di Mevlana e della chiesa di San Paolo. Proseguimento per la regione dei laghi e pranzo lungo il percorso. Arrivo in tarda serata a Pamukkale, sistemazione in hotel, cena e pernottamento.  

Martedì, 8 maggio: Pamukkale-Efeso-Smirne

Prima colazione in hotel, poi visita alle cascate pietrificate e alle imponenti rovine di Hierapolis. Partenza per Efeso, visita ai monumenti dell’antica città romana alla cui comunità cristiana San Paolo si indirizzò con toni vivaci: la Biblioteca di Celso, il teatro, il tempio di Adriano e la Basilica dell’omonimo concilio che proclamò la divina maternità di Maria. Pranzo in ristorante. Visita della Basilica di San Giovanni e salita alla collina degli Usignoli dove si trova il santuario della “Casa della Madonna”. Prosieguo per Smirne, sistemazione in hotel, cena e pernottamento.   

Mercoledì, 9 maggio: Smirne-Istambul-Bergamo-Verolanuova

Prima colazione in hotel, trasferimento all’aeroporto per il rientro via Istambul a Bergamo, quindi trasferimento in pullman a Verolanuova con arrivo alle ore...

La quota individuale di partecipazione è di L. 1.950.000
Supplemento camera singola L. 380.000

La quota comprende:
Passaggio aereo in classe turistica Bergamo/Istambul-Smirne/Istambul/Bergamo. Tasse d’imbarco - Trasferimenti in pullman - Alloggio in alberghi di 4 stelle con sistemazione in camere a due letti con bagno e doccia - Vitto dalla cena del 1° giorno alla colazione dell’8° giorno - Pasti e rinfreschi a bordo dove previsti - Visite, escursioni, ingressi come da programma. Guida locale parlante italiano per tutto il tour in pullman - Mance - Assistenza sanitaria, assicurazione bagaglio e annullamento viaggio Europe Assistance.

La quota non comprende:
Bevande - Extra personali - Tutto quanto non espressamente indicato alla voce “comprende”.

N.B. È necessario il passaporto individuale valido o la carta d’identità validi e il visto consolare da pagarsi in aeroporto a Istambul (5 dollari).

Le iscrizioni si ricevono presso “Calzature Geroldi” tel. 030.931129 entro e non oltre 31 gennaio 2001 versando un acconto di L. 500.000 e il saldo entro il 31 marzo 2001.

L’orario esatto dei voli Bergamo/Istambul e Smirne/Istambul/Bergamo verrà comunicato più tardi.

Torna al Sommario


La Parrocchia di Verolanuova
organizza
un viaggio-pellegrinaggio a
Loreto, nella Grecia Classica,
alle Meteore e da Padre Pio
(Viaggi Gavazzoli)
8 gg. dal 1° all’8 settembre 2001
 

Sabato, 1° settembre 2001: Verolanuova-Loreto-Motonave

Ritrovo dei Signori Partecipanti in Piazza della Chiesa alle ore 5.00 e partenza alla volta di Loreto con soste lungo il percorso; visita della bella cittadina sorta intorno alla Casa di Maria di Nazareth che secondo la tradizione vi sarebbe giunta miracolosamente il 10 dicembre 1294. Il Santuario della Santa Casa, che sorse a racchiuderla, è il risultato di interventi successivi, dal 1468, di alcuni dei maggiori architetti del Rinascimento. Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio, prosieguo per Ancona, disbrigo delle formalità doganali e imbarco alle ore 19.00; sistemazione in cabine a due letti con servizi e partenza alle ore 20.30 (cena e pernottamento a bordo).
Domenica, 2 settembre: Nave-Igoumenitsa-Kalambaka

Prima colazione e pranzo a bordo. Arrivo a Igoumenitsa alle ore 13.00, sbarco, incontro con la guida e partenza per Kalambaka via Joannina. Arrivo a Kalambaka in serata, sistemazione in hotel, cena e pernottamento. 

Lunedì, 3 settembre: Kalambaka-Meteore-Delfi

Prima colazione in hotel; poi con la guida visita dei famosi e straordinari Monasteri bizantini delle Meteore; pranzo in hotel; nel pomeriggio, partenza per Delfi con arrivo in serata, sistemazione in hotel, cena e pernottamento.  

Martedì, 4 settembre: Delfi-Atene

Prima colazione in hotel, poi con la guida visita della zona archeologica dominata dal Grande Tempio di Apollo, dal Santuario di Atena Pronaia, dal Teatro, dallo Stadio e dalla Fortezza di Filomelo. Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio, partenza per Atene con arrivo in serata, sistemazione in hotel, cena e pernottamento. 

Mercoledì, 5 settembre: Atene

Prima colazione in hotel, poi intera giornata dedicata alla visita di Atene con la guida: in mattinata, il Palazzo Reale, la Piazza della Costituzione, la Tomba del Milite Ignoto, il Tempio di Zeus, l’Arco di Adriano, l’Università, la Biblioteca Nazionale e l’Accademia Ellenica. Pranzo. Nel pomeriggio, visita dell’Acropoli e del Museo Archeologico Nazionale. Rientro in hotel. Cena tipica con folclore alla Vecchia Stalla e pernottamento.  

Giovedì, 6 settembre: Atene-Corinto-Micene-Patrasso

Prima colazione in hotel, poi partenza per l’Argolide; sosta a Corinto per ammirare il famoso canale, poi prosieguo per Nauplia, Micene con visita della Cittadella, le Mura Ciclopiche, la Porta dei Leoni e le Tombe reali. Pranzo in ristorante a Micene. Nel pomeriggio, prosieguo per Patrasso, disbrigo delle formalità doganali, alle 19.00 imbarco su motonave e partenza per Brindisi alle 20.00. Cena e pernottamento a bordo.

Venerdì, 7 settembre: Brindisi-San Giovanni Rotondo

Prima colazione a bordo; arrivo a Brindisi alle 8.00; disbrigo delle formalità doganali, poi prosieguo per San Giovanni Rotondo, arrivo, sistemazione in hotel e pranzo. Nel pomeriggio, visita del convento di Santa Maria delle Grazie in cui viveva padre Pio da Pietrelcina poi partecipazione alle funzioni religiose; rientro in hotel, cena e pernottamento.  

Sabato, 8 settembre: San Giovanni Rotondo-Verolanuova

Prima colazione in hotel, poi partenza per San Benedetto del Tronto; Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio, prosieguo per il rientro a Verolanuova previsto per le ore 21.30 circa.

La quota individuale di partecipazione e il supplemento per camera singola saranno comunicati prossimamente

La quota comprende:
* Viaggio A/R in pullman G.T.;
* Passaggio in nave A/R-Ancona/Igoumenista - Patrasso/Brindisi o Bari;
* Sistemazione in cabine a due letti con servizi privati;
* Sistemazione in ottimi hotel;
* Trattamento di pensione completa e pranzi come da programma;
* Bevande 1/4 di vino e 1/2 di acqua minerale ai pasti;
* Escursioni come da programma;
* Guide come da programma per tutto il tour;
* Assicurazione Europe Assistance;
* Organizzazione tecnica dell’Aliantour.

La quota non comprende:
* Ingressi;
* Tutto quanto non espressamente indicato alla voce “comprende”.

N.B. La carta d’identità deve essere valida per l’espatrio. Sulla nave occorre tenere a disposizione un piccolo bagaglio per la notte in quanto il resto rimane nel bagagliaio del pullman.

Le iscrizioni si ricevono presso “Calzature Geroldi” tel. 030.931129 entro il 30 aprile 2001 e non essendoci pervenute le quote del 2001 per il passaggio in motonave per e dalla Grecia il costo del viaggio sarà comunicato successivamente così come l’acconto e il saldo.

Torna al Sommario


dagli oratori  

Il Giubileo è finito.
Anzi, continua.
di Don Giovanni

Si è concluso l’Anno Santo del Grande Giubileo del Duemila, (iniziato la notte di Natale del ’99 con l’apertura della Porta Santa in S. Pietro, concluso con la chiusura della medesima Porta la mattina dell’Epifania, 6 gennaio u.s.).

Il nostro Oratorio non ha mancato di tenersi collegato costantemente al Giubileo e tra gli eventi mondiali, a quello che maggiormente lo ha interressato: la fantastica e indimenticabile Giornata Mondiale della Gioventù; lo ha fatto anche attraverso il richiamo visivo dei vari “logo” esposti negli ambienti dell’Oratorio e riportati sui vari sussidi predisposti in quest’anno. Soprattutto, attraverso la preparazione, la in-formazione e la partecipazione. A tutti coloro che vivono il cammino di catechesi è stato presentato che cosa sia, in cosa consiste e quali finalità abbia. Con alcuni pullmans abbiamo partecipato alla festa per il Giubileo dei fanciulli e dei ragazzi, allo Stadio di Brescia, il 28 maggio: una manifestazione molto ben preparata e coinvolgente. Ai giovani è stata offerta la possibilità sia di vivere l’appuntamento diocesano nella veglia delle Palme, sia la Giornata romana di metà agosto. Indipendentemente dall’Oratorio, l’hanno vissuta anche altri giovani della Parrocchia. Purtroppo ha fatto cilecca - non per colpa degli interessati - la festa diocesana del Giubileo per gli adolescenti.
Le attività educative dell’Oratorio sono state caratterizzate da intenso e costante richiamo ai vari temi del Giubileo: Campiscuola e Grest, con cammini di pellegrinaggio, celebrazioni e, nel Grest, la visita a chiese giubilari: la festa dell’Oratorio che, tra l’altro, ha ripresentato, proprio in spirito giubilare, la “Marcia della gioia”...

Nell’insieme, la partecipazione dei Verolesi a iniziative diocesane o mondiali non ha brillato quanto a elevatezza di numeri. Ma è possibile recuperare con il “dopo”.

Non potremo, infatti, nel nostro compito di formazione, soprattutto nei confronti dei giovani, non tenere conto e non valorizzare le tante indicazioni, gli stimoli, l’entusiasmo, la gioia sperimentata, lo slancio a vita nuova, l’attenzione ai poveri che il Giubileo ci lascia in eredità. Soprattutto cercheremo il modo di tenere vive le consegne che il Papa ha affidato a ragazzi e giovani, loro che sono promesse del futuro in questo nuovo secolo e millennio che iniziano.
In esso, il nostro Oratorio potrà avere un futuro, se saprà essere fedele al compito per il quale è stato voluto: educare la persona, educare il cristiano.

Torna al Sommario


L’angolo dell’educatore

Avvicinare i bambini all’amore di Dio serve per metterli al riparo dai tre pericoli mortali che oggi minacciano la loro crescita: la superficialità dei rapporti umani, l’esuberanza di beni materiali, l’egoismo che respirano in troppe situazioni.

Solo l’educazione al senso del mistero può preservare i nostri figli dallo sbandamento che rischia di confonderli e di suggerire loro falsi e fuorvianti valori. 

La vita e la fede

Non rubiamo il catechismo ai bambini
(Da "Noi" del 26.XI.2000 n0 36)

Nelle varie parrocchie è ormai ripreso da qualche settimana l’insegnamento del catechismo. Ebbene, ci pare utile, una volta tanto, chiarire le ragioni per cui iscriviamo e mandiamo nostro figlio a quella che, una volta, era detta la "dottrina".

Non gli basta, forse, la scuola? Che cosa trova di diverso al catechismo? Rispondiamo subito e con la massima convinzione:
la scuola è importantissima per la formazione del figlio, ma non meno decisivo è il catechismo.

Al catechismo, infatti, il bambino trova cose che nell’aula scolastica difficilmente può trovare.
E sono cose basilari per la sua vita! Non ne siete convinti? Per favore, seguiteci e, forse, vi persuaderete.

Intanto al catechismo il bambino trova una bella manciata di Valori che lo umanizzano sempre più. Ad esempio, trova chi gli parla di silenzio e quindi lo difende dal primo dei tre pericoli mortali che, oggi, minacciano i nostri ragazzi: il rumore. Tutti sanno che senza silenzio non si pensa in profondità: senza silenzio non si può essere che superficiali; senza silenzio si sbanda: non si sa più chi si è, cosa si fa, dove si va.

Ecco, allora la morte dell’Uomo!

Ben venga, dunque, il catechismo dove si sente proporre il silenzio; dove il silenzio è considerato argomento essenziale, perché chi non arriva al silenzio non arriva a Dio. Oltre al silenzio, al catechismo il bambino trova chi gli parla di sacrificio, e quindi lo difende dal secondo pericolo mortale: il comodismo.

Non è forse vero che i nostri ragazzi stanno morendo di troppo? Troppo benessere finisce con l’uccidere l’essere!
Resti il catechismo a ricordare che senza croce, senza ostacoli, l’uomo non cresce, l’uomo non sale!

Al catechismo il bambino trova chi gli parla di amore (di amore vero non di quello deturpato e sfregiato così reclamizzato oggi), e quindi lo difende dal terzo pericolo mortale: l’egoismo, il narcisismo, il pensare solo a sé. Gli psicologi sono convinti che chi si avvita su se stesso è destinato a morte psichica.

Una voce tra tante, quella di Viktor Frankl: "Noi ci realizziamo solo nella misura in cui doniamo".
Ancora una volta, non aboliamo il catechismo: lì si impara che civiltà è amarci, non armarci! Non basta.

Al catechismo il ragazzo trova certezze. Il catechista, non dice certe cose, ma cose certe.

Il catechismo offre punti di riferimento che orientano e illuminano la vita. E così, proprio il catechismo, diventa la cura allo sbandamento e al disorientamento di cui, oggi soprattutto, gli adolescenti sono ammalati.
Ci spiace che la brevità di un articolo ci proibisca di provare e concretizzare. Dobbiamo procedere.

Al catechismo il ragazzo trova Cristo. Dire che trova Cristo significa dire che trova il modello più alto a cui possa ispirarsi per migliorarsi. Lo ammettono tutti: Gesù è l’uomo più riuscito, l’uomo normativo, il miglior successo della specie umana.

Georges Clemenceau, uomo politico francese (1841-1929), si augurava che in ogni uomo scorresse almeno una goccia di sangue di San Francesco d’Assisi. Che succederebbe se vi scorresse una goccia di sangue di Cristo, del suo modo di parlare, di amare, di vivere?

Tutto si metterebbe a girare dalla parte giusta. Finalmente, al catechismo il ragazzo trova Dio.
Trova il fondamento che regge ogni cosa. Togli Dio, e la vita, almeno in certi momenti, ti appare una solenne fregatura. Perché soffrire? Perché morire? Tolto Dio, la vita è insensata. Ecco, insomma, cosa il ragazzo trova al catechismo. A scuola gli insegnano a "sapere", al catechismo gli insegnano a vivere".

A scuola gli danno "scienza", al catechismo "sapienza".
A scuola gli fanno conoscere la terra, al catechismo gli indicano anche il cielo.

A questo punto due conseguenze si impongono.
La prima: chi mai vorrebbe rifiutare un’occasione simile al proprio figlio? Il catechismo è un vero e proprio diritto del ragazzo, come lo è il diritto ad avvicinarsi a quella riserva di Valori umanizzanti che, brevemente, abbiamo presentato.
Ha ragione monsignor Antonio Riboldi a sostenere che "nascondere Dio ad un ragazzo è il più grave reato che un educatore possa commettere

Seconda conseguenza: se quello che abbiamo detto è vero, non diventa ingiusto guardare al catechista come a colui che ruba un’ora pomeridiana al figlio? Dovremmo invece ringraziarlo. E solo doverosa giustizia dire "grazie" a chi regala al nostro figlio ciò che più gli serve per restare in piedi come uomo, prima ancora che come cristiano. 

Torna al Sommario


le nostre rubriche  

Verola missionaria

a cura del
Gruppo Volontari delle Missioni “Conoscerci”
 

La Giornata di Solidarietà  

Domenica 28 gennaio 2001 sarà celebrata la giornata di solidarietà per i malati di lebbra: tutti con gli ultimi per un’alternativa di giustizia.
Qual è oggi la lebbra più pericolosa se non l’indifferenza delle persone sane in confronto a chi si trova in difficoltà ignorando il più grande comandamento di Gesù: “Vi dò un comandamento nuovo... ama il prossimo tuo come te stesso”. Il messaggio che Gesù ci rivolge con la proclamazione delle Beatitudini è quello di scoprire il senso profondo della vita, della povertà, della sofferenza, della fame, dell’ingiustizia e della persecuzione, ma anche dell’impegno per vedere il mondo con cuore puro e costruire la pace giorno per giorno. Domenica 3 dicembre 2000; il Papa ha celebrato in San Paolo fuori le mura la giornata giubilare per i disabili. È stata sicuramente la celebrazione più cara al Papa perché anche Lui, seminvalido si è identificato con loro. Si è anche sentito rincuorare dalle parole di Francesca Grieco, 18 anni, paralizzata dalla vita in giù, e quando ha gridato: “Ragazzi scegliamo l’ottimismo” le ha fatto un amorevole applauso. È stato bello vedere questi nostri fratelli protagonisti di questa giornata, e le esperienze che hanno manifestato sono state veramente entusiasmanti. La disabilità non è necessariamente sofferenza, dobbiamo smetterla di pensare ai portatori di handicap come a degli esseri sempre bisognosi di aiuto, i disabili per primi devono cambiare questo modo di pensare. “‘Anche noi’ dice Francesca, ‘dobbiamo pensare, convincerci soprattutto, di essere utili agli altri e liberarci dalle nostre semi infermità, e confrontarci col mondo ed essere presenti dove la nostra presenza è richiesta e gradita. Dobbiamo liberarci dalle paure. La liberazione passa attraverso la presa di coscienza della propria condizione”. Non a caso Gesù ha messo al primo posto delle Beatitudini i poveri. La debolezza, la miseria, l’afflizione, la fame, la sete e la malattia non sono più solo qualcosa da cui fuggire, ma sono il punto di partenza per dare ottimismo ai deboli, ai malati e per sconfiggere i potenti, i presuntuosi e superbi e chi pensa di usare il potere, la forza, per accrescere la propria potenza e la propria ricchezza, e sconfiggere quella parte di società sorda e cieca nel confronto degli “altri” suoi fratelli.
Il popolo degli ultimi comincia a sentirsi forte della parola del Papa perché è con loro, gli ultimi, e li sa difendere, sa perorare la loro causa anche di fronte ai politici: “Fate di più per i disabili”.
Questa folla di dodicimila persone ricche di speranza, non sono più “massa confusa”, dimenticata, ma è accomunata da questa fame e sete di liberazione che comincia a coinvolgere tutti. Tutti, se un po’ sensibili, respirano questo anelito di libertà che è nell’aria e si insinua nel profondo degli animi. Tutti in questi momenti vorrebbero fare veramente qualcosa, solo sapere che cosa. Rimane allora da capire cosa fare, cosa “essere” per “distruggere la sapienza dei sapienti ed annullare l’intelligenza degli intelligenti” (Is. 19-12), per non farsi ancora una volta imprigionare dai massmedia e farsi ingannare dalle parole vuote, vane e arrivare ad un nulla di fatto con il ricco che continua a far da padrone crogiolandosi nelle sue presunte “buone azioni” illudendosi di essere benvoluto da Dio.
Le parole di Gesù su quella collinetta di Cafarnao arrivano, devono arrivare come un invito a tutte le nostre comunità cristiane a fare “comunione” per entrare in una relazione di dimensione vitale con il mondo e con Dio.
Proviamo ad immaginare come si sarà dilatato il cuore di tutta quella gente attorno al Santo Padre in quella domenica e come si sia realizzata finalmente per tutti la possibilità di essere dei protagonisti e partecipi della storia dell’umanità, i soggetti del loro futuro e di un sogno che non è più così lontano e di cui possono finalmente e a pieno titolo farne parte “Felici e Beati”. È con questa convinzione nel cuore che dobbiamo pensare che il popolo dei “diseredati” seduti ai piedi di quella collinetta si sia alzato e abbia ripreso a camminare realmente felice di sentirsi coinvolto, amato e costruttore di una storia nuova.
Domenica 28 gennaio 2001, giornata mondiale dedicata agli emarginati, i malati di lebbra, cerchiamo di fare “unità” con loro, ricordiamoci che sono anch’essi importanti, sono persone come noi e che Dio ha un particolare riguardo per le loro sofferenze; non lasciamo mancare loro un bicchiere d’acqua, un panino, una medicina per curarsi. Dio che è sempre con noi e che ricolma quotidianamente delle sue grazie, saprà ricompensarci del nostro gesto, possiamo esserne certi, ci ha lasciato detto: “Tutto quello che avete fatto in nome mio a uno di questi più piccoli l’avrete fatto a me”.

Torna al Sommario


“Con los otros”  

Esperienza nel sud del mondo per i giovani
Agosto 2001
 

Centro Missionario Diocesano
via G. Rosa, 30 - 25121 Brescia  

È una proposta destinata a giovani
di età compresa fra i 20 e i 30 anni  

I paesi da conoscere e scoprire sono:
Baragua - Venzuela
Bogotà - Colombia  

Se desideri conoscere altre culture,
stili di vita e fare una esperienza di servizio in gruppo,
questa è la proposta adatta per te, per i tuoi amici...
Due incontri al mese
per apprendere lo spagnolo
e formare un gruppo tosto!  

Informazioni e iscrizioni presso:
Centro Missionario
E-mail: cmdbrescia@numerica.it
Tel. 030 3754560 (Claudio Treccani)
Tel. 030 8204522 (Enrico Simonelli) 

Iscrizioni aperte fino al termine ultimo del 15/01/2001

Primo incontro:

Domenica 21 gennaio 2001
alle ore 16.00 presso il Centro Missionario

Torna al Sommario


Fondazione “aiutiamoli a vivere”
Operazione Bielorussia Anno VIII
Comitato di Borgo San Giacomo

Ci serve un cuore grande...  

Il comitato di Borgo San Giacomo della Fondazione “Aiutiamoli a vivere” per l’ottavo anno promuove l’iniziativa di accoglienza di un gruppo di bambini Bielorussi, provenienti da villaggi disastrati dalla catastrofe di Chernobyl.
Per l’anno 2001 verranno ospitati cinque settimane, indicativamente durante il mese di maggio. È stato scelto questo mese in modo da offrire loro la possibilità di frequentare la scuola in Italia, e ai “genitori” comunque è garantito un supporto da parte del Comitato durante le ore lavorative.
Per far fronte alle difficoltà comunicative i bambini sono accompagnati da una maestra e da un’interprete sempre a completa disposizione delle famiglie. Chi ha già affrontato l’esperienza può garantire che i bambini hanno una capacità d’adattamento notevole, dimostrata dal fatto che in breve tempo sono in grado di capire e farsi capire.
Il soggiorno giova loro dal punto di vista psico-fisico, perché è stato appurato che una vacanza di cinque settimane in un luogo “sano” abbassa notevolmente il tasso di Cesio presente nella loro tiroide, e permette al bambino di fronteggiare meglio i “pericoli” dovuti alle radiazioni. Inoltre questa è una vacanza che consente ai bambini di alimentare il sogno di una vita migliore, e non permette che vengano schiacciati da una realtà quotidiana fatta di preoccupazione, alcool, situazioni familiari tragiche.
A noi del Comitato resta solo il compito di lanciare un accorato appello alle famiglie, perché durante questi otto anni è aumentato il numero dei bambini bisognosi. Per il prossimo anno vorremmo offrire questa possibilità a più bambini, perché tutti se la meritano. Ma il tempo stringe, quanto prima dovremmo avere tutti i nominativi delle famiglie pronte a condividere questa esperienza.
La tua casa non è grandissima... basta che il tuo cuore lo sia!!!
L’affetto, l’amore e la disponibilità che la tua famiglia saprà donare saranno sicuramente ripagati.
Hai un letto in più? Preparalo per lui!
Il Comitato di B.S.G.

Per qualsiasi informazione, vi preghiamo di contattare:
Zanoli Giuseppe e Wally, 0335 5891403 (Verolanuova)

Torna al Sommario


Annuncio:

In questa pagina, dal prossimo numero, verrà pubblicato un servizio a brevi puntate, su “L’opera dei Conti Gambara e di Agostino Gallo per la rinascita dell’agricoltura”.

Il testo, del nostro collaboratore Renato Savaresi, nome che ci è assai familiare, è tratto da una sua relazione già tenuta presso l’Università Aperta di Verolanuova.

La pubblicazione avverrà con l’autorizzazione dello stesso relatore al quale esprimiamo, pertanto, il più vivo ringraziamento con la speranza che, come nel passato, non venga meno la sua collaborazione con quegli argomenti che tanto interesse e apprezzamento hanno sempre suscitato nei nostri lettori. Contiamo sempre su di lui.

La redazione

Torna al Sommario


“L’oro vero non teme il fuoco; la vera virtù non teme nessun nemico”.
(Antico proverbio cinese)


Sulle strade della giustizia e della carità, un cristiano che non sia un “di più” è un perduto. L’amore più grande fa la rivoluzione più grande, la sola di cui il mondo ha bisogno. (Don Primo Mazzolari)


Ai nostri lettori,
a tutti i Verolesi
vicini e lontani
AUGURI
per un 2001
colmo
di pace e speranza


VEROLA SPORT
(a cura di Rino Bonera)
 

CALCIO  

I risultati delle partite giocate dalle varie squadre del Gruppo Sportivo Verolese:

Terza Categoria - Girone A
13a gior. (3.12): Verolese - Cazzaghese 2 - 00
14a gior. (8.12): Maclodio - Verolese 1 - 20
15a gior. (17.12): Verolese - Lograto 2 - 20
Il campionato riprende il 28.1

Juniores - Girone E
12a gior. (3.12): Rudiano - Verolese n. d.
13a gior. (8.12): Quinzano - Verolese n. p.
14a gior. (10.12): Verolese - Pontoglio 0 - 10
15a gior. (17.12): Castrezzato - Verolese 1 - 00
Il campionato riprende il 28.1

Allievi - Girone B
12a gior. (3.12): Verolese - N. Orceana 0 - 80
13a gior. (10.12): Verolese riposa
Il campionato riprende il 28.1

Giovanissimi - Girone G
10a gior. (2.12): Rudianese - Verolese 1 - 10
11a gior. (9.12): N. S. Paolo - Verolese 0 - 20
12a gior. (16.12): Verolese - Pompiano 0 - 00
Il campionato riprende il 10.2

Esordienti - Girone H
2.12: Verolese - Rudianese 2 - 00
9.12: Verolese - Pavoniana 0 - 15
Il campionato riprende il 28.2

Posizioni in Classifica Generale delle varie squadre:
Terza Categoria: 4° posto con 27 punti
Juniores: 15° posto con 1 punti
Allievi: 11° posto con 4 punti
Giovanissimi: 7° posto con 14 punti
Esordienti: 11° posto con 3 punti

Torna al Sommario


varie - cronaca 

Arte
&
Cultura
 

Le poesie
di Rosetta
 

Per il nuovo anno che nasce, Rosetta desidera rivolgere un caldo invito a Dio, perché protegga in modo particolare la vita di alcuni giovani che, a volte inavvertitamente, a volte pensando di affrontare esperienze diverse ed eccitanti, non riescono a riflettere sui pericoli che li circondano, mettendo a repentaglio la loro esistenza e la serenità della loro stessa famiglia con l’uso di sostanze stupefacenti. È una preghiera rivolta a Dio con tutta l’anima e un augurio sentito rivolto alle giovani vite.
La lirica è risultata vincitrice del primo premio in un Concorso Nazionale di “Poesia religiosa” a Pisa e fa parte della nuova raccolta “Sponda dell’Universo”.  

Nel sonno dei pensieri (ecstasy)  

Non adagiarti, Signore,
percorri le vie della notte
dove l’eco dei passi s’allenta
e giovani vite fremono
di morte nel buio di pece
dei giardini solitari.

Non lasciarti ingannare,
Signore, da velature di nebbia
sotto la volta di cristallo
impietrita dal gelo. Qui si soffre!

Non lasciarti trascinare
da mormorii di ruscelli
sotto tòrtili trine
di ghiaccio. Qui si muore!
E padri e madri, ignari
di tragedie versate
oltre le mura del cuore,
ancora bevono sali di speranza.

Risuonano passi di gelo
sotto alte, nere betulle.
Ma Tu non puoi fuggire,
solo, nella notte. Guarda
la vita che trascorre, stanca
di briciole d’estasi, vuota
di colori e di mete, bianca
d’illusioni sfrenate.

Guarda, Signore, queste
fragili vite e tendi la mano
a chi non ha lanterne,
in fondo al sonno amaro
dei pensieri.

Torna al Sommario


Briciole
di bontà
 

Don Luigi Lussignoli

Si è fatto carne  

Il Verbo
si è fatto carne.

Il Figlio di Dio
si è fatto figlio d’uomo.

Il Creatore
si è fatta creatura.

Il Tutto
si è fatto frammento.

L’Universale
si è fatto particolare.

L’immenso
si è fatto particella.

Il Trascendente
si è fatto presente.

Colui che è
si è fatto ciò che non è:

si è spogliato
della sua gloria,

ha assunto
la condizione di servo,

è divenuto
simile agli uomini,

ha umiliato se stesso
facendosi obbediente

sino alla morte
e alla morte di croce,

è l’Emmanuele,
è il Salvatore.

La terra prima
era vuota e deserta:

le tenebre
ricoprivano l’abisso,

la divinità
non era unita all’umanità,

lo Spirito
non riempiva i cuori,

la pienezza del tempo
non era venuta,

nessuno poteva vedere
il volto di Dio.

Ora la Luce
si è accesa nelle tenebre

Colui che è la Via
cammina quaggiù

sulle strade
dei nostri smarrimenti

sino agli estremi confini
della terra

sino alla consumazione
del tempo

incontro a ogni creatura
umana.

Da Lui riceviamo
grazia su grazia.

Per Lui abbiamo il potere
di essere figli di Dio.

Torna al Sommario


Informagiovani

Attenzione...
Attenzione...!!!

Sei disoccupato?
Sei iscritto all’ufficio di collocamento?

Attenzione...
Entro il 15 gennaio prossimo dovrai recarti all’ufficio di collocamento, ora chiamato Centro per l’impiego, per iscriverti di nuovo:
è ciò che impone il decreto legislativo n. 181/2000.

Se non lo farai perderai importanti opportunità quali colloqui orientativi proposti dai centri per l’impiego.
I regolamenti attuativi relativi al decreto 181/2000 non sono ancora stati emanati; la scadenza potrebbe cambiare ma... meglio non rischiare!

Quindi segnati questa data: 15 GENNAIO!

Il centro per l’impiego per i residenti a Verolanuova
si trova a Leno, in via Roma 26, tel. 030906114.

Orario di apertura al pubblico:
dal lunedì al venerdì 8.30 - 12.30
il martedì e giovedì anche nel pomeriggio 15.00 - 16.30

Passa all’Informagiovani ed avrai tutte le informazioni ed i chiarimenti in merito a questa nuova normativa.
a. z.

Torna al Sommario


Rispettando la tradizione  

Nel salone del Cinema “Vittoria”, venerdì 22 dicembre, alle ore 21.00,
la banda cittadina “Stella Polare” ha offerto alla popolazione il
“Concerto di Natale”
con l’esecuzione del seguente programma:

Diretto dal m° Giuseppe Rivetti

Sigla: Trio da “Gli Acrobati” di Bertolucci
1 - Caruso di Lucio Dalla, arr. di Daniele Carnevali
2 - The Beatles in Concert, arr. Willy Hautvast
3 - Souvenir Souvenir, arr. di Hans Kolditz
4 - Santana Portrait, arr. Giancarlo Garzani
5 - Adagio di Tomaso Albinoni, arr. Frank Bernaerts
6 - On Brodway di W. Faust e Pi Scheffer
7 - The best of Pooh, arr. Michele Netti
8 - Jesus Christ Superstar di Andrew Lloyd Webber e Tim Rice,
 arr. di Willy Hautvast
9 - Valzer delle Candele

Hanno presentato Tiziano Cervati e Daria Cremaschini

Nel corso della serata don Luigi Lussignoli, graditissimo ospite, ha proposto a scopo benefico il terzo volume di “Briciole di Bontà”, edito a favore della Compagnia di San Vincenzo.

Il coro “Virola Alghise”, invece, ha eseguito per i Verolesi il suo “15° Natale con il coro” nell’auditorium della Civica Biblioteca, la sera di sabato 23 dicembre alle ore 20.45. Diretto dalla m° Elena Allegretti Camerini e presentato da Rino Bonera il concerto ha proposto le seguenti interpretazioni:

 1 - Rifugio bianco, B. De Marzi
 2 -  Maria Lassù, B. De Marzi
 3 - Stille Nacht di Gruber, elab. Malatesta
 4 - Benia calastoria, B. De Marzi
 5 - Notte Santa, B. De Marzi
 6 - Alma Llanera, elab. Mongioje
 7 - Ultima notte, B. De Marzi
 8 - Hava Nagila, elab. Mongioje
 9 - Nenia pastorale, B. Somma
 10 - La Sagra, B. De Marzi
 11 - Bianco Natale, Berlin Arm. Malatesta
 12 - Jingle Bells

Due serate gradevoli con scroscianti applausi e registrazioni da parte di Radiobasilica, delle esecuzioni dei due concerti ritrasmessi il 26 dicembre quello della “Stella Polare” ed il 6 gennaio quello del coro “Verola Alghise”.

Torna al Sommario


Turni domenicali di guardia farmaceutica
dell’Azienda S.L. 19

Gennaio

14
Pontevico (dr. Romano)
Offlaga

21
Bassano Br.no
Borgo S. Giacomo

28
S. Paolo
Leno (dr. Sartirana)

Febbraio

4
Verolanuova (Comunale)
Bagnolo M. (dr. Ingardi)

11
Manerbio (dr. Bresadola)
Quinzano d’O.

18
Verolavecchia
Ghedi

N.B.: L’elenco è provvisorio.

N.B.: Il turno domenicale ha inizio dal pomeriggio del venerdì precedente e nell’elenco sono indicate soltanto le farmacie più vicine a Verolanuova. Qui, però, ogni sabato è aperta la farmacia comunale dalle ore 15.00 alle 19.00.

Torna al Sommario


NUMERI UTILI DI TELEFONO:

Servizio Sanitario (soltanto nei casi di urgenza e di emergenza): 118
Gruppo Verolese Volontari del Soccorso: 030 936 1 662 (via Grimani)
Problemi con le droghe?: 030 993 7 210
Alcolisti in trattamento: 030 931019 oppure 030 93 22 45
Vigili del Fuoco: 030 93 10 27
Carabinieri - Pronto intervento: 112
 

N.B.: Il servizio sanitario prefestivo, festivo e notturno si svolge dal sabato mattina alle ore 10.00 fino al lunedì alle ore 8.00 e tutte le notti dalle ore 20.00 alle ore 8.00.
Per le prenotazioni di trasporto con autoambulanza del Gruppo Volontari del Soccorso telefonare: dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.00; inoltre dalle ore 8.00 del sabato alle 7.00 del lunedì.

Torna al Sommario


Per i collaboratori de «L’Angelo di Verola»

Invitiamo i collaboratori a far pervenire i loro articoli possibilmente dattiloscritti (se scritti a mano: in stampatello per ragioni tecniche) unicamente ai sacerdoti entro e non oltre le ore 12 di venerdì 19 gennaio. Quelli pervenuti oltre tale data non saranno pubblicati.

La redazione non è tenuta a dare giustificazioni per la non avvenuta pubblicazione degli articoli pervenuti né risponde delle fotografie non ritirate dagli interessati entro quindici giorni dalla pubblicazione sul bollettino.
LA REDAZIONE

Torna al Sommario


Paolino Geroldi
“Maestro del Lavoro”
 

Il 2 dicembre scorso nella sala del Consiglio Provinciale in Palazzo Broletto si è svolta la cerimonia di consegna delle targhe ai Maestri del lavoro residenti nella provincia di Brescia, insigniti il 1° maggio della “Stella al merito”. Tra gli altri il verolese Paolino Geroldi.

Prima della consegna dei riconoscimenti, Cavalli ha rivolto ai maestri del lavoro i più vivi ringraziamenti “meritati in virtù di una vita di lavoro, di impegno, di responsabilità che fa di voi un esempio per tutti i cittadini”.

“È anche merito vostro - ha aggiunto il presidente della Provincia - se oggi la nostra società è più capace di quella di ieri di rinnovarsi, di adeguarsi ai nostri tempi, articolandosi in modo nuovo, ricca di doti di invenzione, aperta al mondo e in grado di aprirsi ai mercati globali. Ma voi non siete solo questo: voi rappresentate anche quei valori morali e civili che si esprimono col lavoro, con la coerenza morale, con la dignità della vita”.  

È il 1957, quando Paolino Geroldi inizia la sua attività lavorativa come apprendista alla Officina costruzioni elettriche Angelo Nocivelli: è uno dei primi dipendenti della piccola officina artigianale che nel corso degli anni diverrà la Ocean, una delle più importanti aziende produttrici di elettrodomestici, nella quale si svolgerà tutto il suo cammino professionale. Nel 1965 passa da operaio comune a operaio specializzato, fino ad assumere nel 1995 la qualifica di impiegato di 7° livello, operando sempre nell’ambito del laboratorio sviluppo e ricerca, raggiungendo una notevole esperienza sul processo termodinamico e il funzionamento dei frigocongelatori per uso domestico. Attualmente presta una collaborazione di tipo tecnico per la definizione di circuiti frigoriferi per le apparecchiature prodotte dal Gruppo.  

Al neo “Maestro del Lavoro” le felicitazioni più vive e le più calorose congratulazioni da parte de “L’Angelo di Verola” che le esprime anche a nome di tutti i Verolesi.

Torna al Sommario


Relax...iamoci un po’  

Il pensiero...

“La civiltà ha reso l’uomo, se non più sanguinario,
in ogni caso più ignobilmente sanguinario di quanto fosse un tempo”.
(Dostoevskij, Memorie del sottosuolo)

...e il proverbio del mese:

“La ròba de fortüna
la pasa come la lüna”.
(La ricchezza dovuta a fortuna
sfuma come la luna).

Torna al Sommario


Il Santo del mese

S. Martina - 30 gennaio - martedì (Primo giorno della merla)
Fu martirizzata sotto Alessandro Severo. In suo onore venne costruita una Basilica nel foro di Roma. Molti secoli più tardi, nel 1634, durante lavori di scavo venne rinvenuto il sarcofago contenente i resti della santa.  

La “Risposta”

Da che ha origine il detto: “Legarsela al dito”?
Ripromettersi di non dimenticare qualcosa, soprattutto un’offesa, per vendicarsi al momento opportuno.
Da qui, anche l’uso di legarsi un filo al dito o fare un nodo al fazzoletto, per ricordarsi, in genere, di fare qualcosa. Di questa abitudine si parla nella Bibbia, in diverse occasioni. «E ti sia come segno sopra la tua mano e per ricordo fra i tuoi occhi...» (Esodo XIII, 9). Fra i primi a seguire i suggerimenti della Bibbia furono gli Ebrei (e l’abitudine non è ancora scomparsa del tutto), che incidevano su carta pergamena i precetti della Bibbia e poi li fissavano con fili o nastri al braccio e alla fronte. Ma contro questa falsa manifestazione di fede si scagliò Cristo, che accusò i Farisei di comportarsi in un certo modo solo per farsi vedere dagli altri, mentre in effetti non si comportavano secondo quanto dettato dal Vecchio Testamento.

Torna al Sommario


Per i più piccoli  

Animali
- Cara - chiede il marito alla giovane moglie - hai cambiato l’acqua ai pesci?
- No, tesoro: non l’hanno ancora finita tutta...

Pierino
- Signora maestra, è vero che ogni mese c’è la luna nuova?
- Certo, Pierino - risponde la maestra.
- E di quella vecchia cosa ne fanno?

Fra amici
- Guarda che bel quadro a olio che ho comprato.
- Bello. E quanto l’hai pagato al litro?

Sfortuna
Qual è il colmo della sfortuna?
- Chiedere un appalto per lo smaltimento della spazzatura e ricevere... un rifiuto!

Incontri
- Stamattina ho incontrato tua sorella ma lei non mi ha visto.
- Sì, lo so: me lo ha detto!

Torna al Sommario


Dall’AVIS

Esattamente un anno fa ci siamo presi un impegno: cioè effettuare le chiamate per le donazioni dei nostri Soci direttamente dalla nostra sede e non tramite elenco che ci veniva inviato dal Centro Trasfusionale; questo per razionalizzare al meglio le donazioni ed avere una “produttività” maggiore rispetto al passato. Traendo un primo bilancio ci siamo accorti che i risultati sono incoraggianti e ci fanno ben sperare per il futuro. Gran parte del merito va riconosciuto al nostro Vicepresidente Luigi Martinelli che sistematicamente si occupa delle chiamate; mentre per i donatori domenicali nulla è cambiato, cioè continueranno a ricevere l’avviso a mezzo posta; a tal proposito ricordo a tali Soci che le date delle donazioni domenicali per il 2001 sono:
25 febbraio - 27 maggio - 26 agosto - 25 novembre.
Ringraziamo, e sono stati con non poca sorpresa, veramente tanti coloro che hanno partecipato alla gita a Bolzano per la visita dei “mercatini di Natale”; anche se il tempo non è stato particolarmente clemente c’è stata soddisfazione fra i partecipanti.
Pure un buon successo ha avuto l’iniziativa dell’AVIS DAY grazie alla partecipazione di buona parte degli Associati e dei Cittadini Verolesi; un ringraziamento è dovuto a quei membri del Consiglio Direttivo che hanno lavorato per la buona riuscita della manifestazione.
Ricordiamo inoltre che il prossimo 4 febbraio effettueremo la gita sulla neve ad Andalo (pagina a fronte).
Il Consiglio Direttivo coglie l’occasione per porgerVi un augurio di Buon Anno.

Il Presidente
Battista Vigna

Torna al Sommario


Attenzione - Attenzione  

L’Associazione Nazionale
Carabinieri Volontari Vigilanza
fa presente a tutti i soci e simpatizzanti
che è iniziata la campagna per il rinnovo annuale dei bollini.

Rivolgersi ai seguenti recapiti:
Sig. Cocchetti Luigi - via Moretto, 4 - Verolanuova - tel. 0333 2519227
Sig. Arcari Sergio - via Brodolini, 34 - Verolanuova - tel. 030 932934

Torna al Sommario


L’Avis Verolese  

Organizza una gita sulla neve
In concomitanza con la 1° Festa Nazionale sulla neve “AVIS”
Domenica 4 febbraio 2001
ANDALO (Trento)
Comprensorio sciistico: Andalo - Molveno - Fai della Paganella

Programma:
l Partenza alle ore 6.15 - appuntamento davanti alla sede Avis di via Castello -
l Ritorno nel tardo pomeriggio

Quota d’iscrizione:
l Per i soci Avis £. 25.000 quale cauzione, che verrà resa per intero sul pullman.
l Per tutti gli altri la quota è di £. 25.000 “fissa”.
l La quota deve essere versata al momento dell’iscrizione.
l Pranzo escluso

Modalità d’iscrizione:

Le iscrizioni si ricevono presso la Sede Avis di via Castello nei giorni: lunedì e giovedì dalle ore 18.15 alle 19.00 e il venerdì dalle 20.30 alle 22.00; oppure tramite conoscenza di componenti del Consiglio Direttivo entro venerdì 26 gennaio.
L’Avis declina ogni responsabilità in caso di infortuni sulla neve.
Non si accettano iscrizioni di minori se non accompagnati da un genitore.

La gita è aperta a tutti!

Torna al Sommario


Hai rinnovato il tuo abbonamento a

“L’Angelo di Verola”?  

Lo sai che le quote
per abbonarsi sono rimaste invariate?

Lo sai che passare
da abbonato ordinario a sostenitore
ti costa soltanto
cinquemila lire in più per un anno
e cioè soltanto
cinquecento lire in più ogni bollettino?

Lo sai che nell’anno 2000
“L’Angelo di Verola”
ha offerto ai suoi abbonati, in lettura,
719 pagine
di cui 79 suddivise in tre inserti speciali?

Lo sai che...

“L’Angelo”
propone sempre la verità,
vuole sempre la pace,
alimenta la speranza?

Torna al Sommario


Abbonamenti a
“L’Angelo di Verola” anno 2001
(1a elenco)
 

Ordinari
Anni Fesi, Pagliardi Giuseppe, Favalli Silvio, Fontana Valeria, Pietta Giuseppe, Sartorelli Pietro, Bonini Costanzo, Reoletti Luigina, Gozzoli G. Battista, Guerreschi Angelo, Bettoncelli Valerio, Pesce Gianmario, Pesce Antonio, Ferrari Pietro, Bornati Primo, Scalvi Antonio, Stanga Aldo, Famiglia Pugnetti, Rivetti Giuseppe, Mombelli Franco, Zani Giuseppe, Este Maria, Tomasoni Giovanni, Costantini Giovanni, Manfredini Libero, Magri Sergio, Calà Mauro, Amighetti Battista, Nervi Carlo, Amighetti Roberto, Baiguera-Martani, Gritta Mario, Tadini Giuseppe, Varinelli-Taglietti, Torri Erminia, Maestrini Orsola, Baronio-Arcari, Massadi Isabella, Girelli Franco, Girelli Andrea, Pinelli Franco, Staurenghi Gatti Carlo, Bergamaschi Lucio, Morandi Paolo, Pelosi Luigi, Verbani Marcello, Lama Giuseppe, Geroldi Mombelli, Lanzani Federico, Ferrazzi Giuseppe, Ciatti Bruno, Trioni Giuseppe, Pea Giuseppe, Compiani Amedeo, Zavaglio Pedraccini, Fontana Giovanni, Venturini Giordano, Anelli Giuseppe, Minini Silvio, Barbieri Virginio, Penocchio Sesto, Prandini Claudio, Tomasoni Valeria, Garoli Enrica, Minini Mari, Mor Aldo, Caravaggi Teresa, Pinelli Ferruccio, Bornati Napoleone, Balbiani Livio, Geroldi Angelo, Flossi Giuseppe, Bodini Antonio, Mor Dino, Zanini Alvaro, Zacchi Laura, Filippini Suor Rosangela, Bettoncelli Emilio, Montani Bruno, Adami Domenica, Penocchio Angela, Cremaschini Maria, Alghisi Giacomo, Azzini Francesco, Burlini Maria Corsini, Comeini Rosa, Fam. Caraggi-Favalli, Fam. Zorza-Gerevini, Fontana Franca, Raggi Gerevini Agostina, Vigna Emanuela, Pizzeria Amalfi, Poli Luciana, Pinelli Lorenzo, Tosoni Luigi, Stanga Luigi, De Poli Enrico, Fogazzi Alessandra, Sina Domenica, Linda Bertolotti, Pini Santina, Girelli Savio, Angela Labinelli, Bodini Lina, Andrini Piero, Cominelli Giuseppe, Cominelli Teresa, Gandini-Ciatti, Gandini Luigi, Minini Francesco, Sala Santo, D’Ascanio G. Carlo, Delpero Gianbattista, Migliorati Giuliano, Minini Maurizio, Azzini Franco, Galli Maurizio, Dalè Sabrina, Ferrami Orsola, Calvi Francesco, Staurenghi Fabio, Anelli Maria, Guarisco-Monti, Monteverdi Antonio, Azzini Mario, Chiari G. Carlo, Venturini-Faustini, Tirelli Gianlino, Penocchio Elio, Olivetti-Penocchio, Montani Angela Massetti, Venturini Angelo, Briancesco Luciano, Pini Domenico, Trezza Francesco, Taietti Gritta, Alghisi Minini, Arrobio Lidia, Zanoli Tiziano, Staurenghi Gianfranco, Cavalca Enzo, Fam. Bertani, Bellomi Luca, Assini Graziella, Cremaschini Angelo, Pezzoli Vincenzo, Venturini Gianbattista, Pezzoli, Migliorati Domenico, Tirelli Angelo, Pezzoli, Geroldi Bernardino, Pelosi Domenico, Miglioli Giovanni, Frosi Maurizio, Fam. Sora, Pochetti Isacco, Regorelli, Camisani-Favalli, Tripodo Fortunato, Favalli Meriti, Brognoli Piero, Zorza Maria Ricca, Davide Angela Montani, Azzini Paola, Maria Anelli Rossini, Barbieri Armando, Scanzioli Luigia, Quinzanini Angela, Quinzanini F.lli, Venturini Luigina, Venturini Battista, Venturini Innocenza, Raggi Giuseppe, Conti Battista, Pizzamiglio Giuseppe, Pizzamiglio Angelo, Labiani Giuseppe, Amighetti Mario, Camisani Rosina, Pelosi Angelo, Ceruti Giulia, Bonini Eugenio, Barili Maria, Andreocchi Giuseppe, Loda Claudio, Rota Piero, Stella Claudio, Leni Valerio, Pezzoli Walter, Zanoli Mor Francesca, Reboani Giuseppina, Tedesi Francesco, Pelosi Suor Caterina, Salghetti Suor Fausta, Quaranta Fausto.

Sostenitori
Iacobbe Anna, Nervi Bruno, Zavaglio Angelo, Malanca Giuseppe, Pinelli Bruno, Galuppini Elena, Minini Bernardo, Udeschini-Anelli, Anelli Sorelle, Anelli Domenica, Caprini Luigia, Fam. Zacchi-Marelli, Brunelli Angela, Pelosi Alessandro, Fam. Azzini-Pini, Migliorati Cesare, Zanolini Emilio, Antonioni Beniamina, Benassi Paola, Marini Amabile, Cervati Rosy, Baronio Angela, Gambassi Agnese, Ubiali-Sudati, Parenti Silvano, Moioli Ferruccio, Bellomi Pietro, Pizzamiglio Luigi, Godizzi Luigi, Loda-Cremaschini, Savio Angela, Andrini-Fogazzi, Fogazzi-Azzini, Azzini Giuseppe, Ghidelli Guido, Mancini Elide, Rossini Mario, Venturini-Colla, Bordonali Claudio, Venturini Angelo, Agazzi-Laini, Agazzi Maurizio, Checchi Pietro, Sementilli-Galvani, D’Amico Giuseppe, Zanoni Angelo, Este-Amighetti, Ferrabò Giacinto, Nicoli-Negrini, Alghisi Teresa, Rossini Pierino, Pelosi Mario, Meriti Mario, Affaticato e Brinelli, Serci Elisabetta.

Benemeriti
Barbieri Vincenzo, Marianni Sandro, Reboiani-Nardi, Azzini Gianfranco, Venturini Rag. Angelo, Tomaselli Albino, Bertoni Walter, AVIS, Bertolini Ascanio, Ventura Eugenio, Amighetti Renato Mario, Fam. Rivaroli Luciano, Pelosi-Andoni, Rizzo Renzo, Cremaschi-Pomati, Gozzoli Battista, Dotti, Bonaglia Giuseppe, Baronio Michele, Ferrari Pelosi, Caprini Cecilia, Gennari Giuseppe, Scanzioli Lucio, Ferrari Paolo, Fontana Fausto, Andreoletti, Mombelli Francesco, Mor Vittoria, Pezzoli Antonia, Fam. Pavoni, Fam. Massetti, Fam. Superti, Gilberti Virginio, Paroli Prestini Clara, Spalenza Elena, Donini Luigia, Amighetti Francesco, Amighetti Luigi, Guerrini Dina Penocchio, Amighetti Pierangelo, Barbieri Silvestro, Brunelli Giovanni, Cervati Pietro, Marini Domenica, Ferrari Giuseppe, Pelosi Bruno, Geroldi Domenico, Ciatti Rosa, Andreina Fortuna, Fontana Margherita, Montani-Targhetti, Nocivelli Lina, Nocivelli Bruna, Roncaglio Gianni, Minini Battista, Avv. Branca Vittore, Goldani-Soldo, Caprini Giulio, Pistolesi Fabio, Andreoletti Paolo, Ballarin Paolo, Pizzamiglio Andrea, Ferrari Marzio, Marchesini Domenico, Azzini Angelo, Fontana Giacomina, Sorelle Bonanomi, Zampedri Marco, Fornoni-Cervati, Cipolini Oreste, Monteverdi-Gavazzoli, Colla Piergiuseppe, Staurenghi-Guastalli, Simonini Piero, Stanga Riccardo, Barezzani Paolo, Volontari del Soccorso, Vigna Luigi, Ferrari Valerio; Baiguera Giovanni, Piva Luigi, Monteverdi Bruna, Donini Maria, Rossini Angelo e Maria, Cisternino Angelo, Mazzola Gabriella, Cervati Giuliano, Bonvicini Mario, Nervi Pietro, Rossini Alfredo, Fam. Fadini, Azzini-Pinelli, Venturini Giuseppe, Venturini Fulvia Abrami, Assini-Bianchi, Pari Pietro, Pelosi Domenico, Pelosi Dino, Venturini Luigina, Roda Maria, Migliorati Rosa, Staurenghi Rita, Girelli Frosi Martina, Zappa Iole, Sala Venturini Orsola, Lampugnani Angela, Camisani Mario, Baronio Mario, Pezzoli Franco, Pezzoli Luigi, Toninelli Pietro, Minini Elisabetta, Venturini Giuseppe, Pelosi-Pini, Pezzoli Franco, Rossini Giuseppe, Dolfini Paolo, Staurenghi-Smalzi, Cervati Angela, Cavalli Anna, Lanzini Giuseppe, Bar Bonetta S. Rocco, Quinzanini Giulia, Montani Mario, Seccardelli Lucio, Tedoldi Cattina, Girelli Valeria, Moioli Rossetti, Allieri Paolo, Zorza Azzini, Andoni Giacomina, Venturini G. Battista, Checchi Sergio, Barbieri Luigi, Consolandi, Abbiati-Mor, Trezza Albino, Bertolini, Corradi Pasquale, Ranghetti Franca, Monfardini Baldassarre, Muraro Marzio, Lò Stefano, Baggio Antonio, Manenti Renato, Cattina Fausto, Bettinetti Rinaldo, Tomasoni-Manfredi.

Torna al Sommario


ANAGRAFE PARROCCHIALE  

Battesimi

37 Tedoldi Andrea di Giuseppe e di Gatto Noemi
38 Ceravolo Caterina di Aniello e di Agedenghe Deborah 

Matrimoni

35 Scalvi Carlo con Collufio Anna Maria  

Defunti

55 Mazza Oliva Scalvi di anni 84
56 Lombardi Giuseppe di anni 48
57 Gualtieri Marco di anni 69
58 Lusardi Gemma Gritta di anni 100
59 Morosini Ezio di anni 64
60 Gadeschi Angelo di anni 55
61 Alberti Gianfranco di anni 63

Torna al Sommario


Prospetto anagrafico parrocchiale
degli ultimi cinque anni
 

                  1996 1997 1998 1999 2000
Battesimi      51     57    47      45     38
Matrimoni    27     25    22      40     34
Defunti         59     66     78     66     61

Torna al Sommario


Offerte pro restauri
tele e altari della Basilica
 

Giornata celebrata nel mese di dicembre 2.903.000
N.N. 200.000
Italian American Pasta Company - Verola 1.000.000
N.N. 100.000
Per i propri cari 1.000.000
Raccolta in occasione della “Giornata del Ringraziamento” 2.545.000
N.N. 400.000
In memoria dei miei cari defunti 2.000.000
N.N. 100.000
N.N. 50.000
N.N. 50.000
Defunti Baiguera-Martani 50.000
In memoria dei cari defunti 500.000
In memoria di Bosio Giovanni 200.000
In memoria dei defunti 100.000
N.N. 200.000
In memoria dei nipoti Massimiliano e Ombretta 100.000
N.N. 100.000
Pina e Luigi 100.000
Per i cento anni della nonna 100.000
Una famiglia Verolese 500.000
G. e P. in memoria della sposa 120.000
A. e T. 100.000
N.N. 200.000
In memoria 100.000
N.N. 100.000
N.N. 500.000
N.N. 100.000
N.N. 50.000
N.N. 50.000
Comunità Neocatecnumenale - Verola 531.000
In occasione del 50° di matrimonio 100.000
N.N. M.C. 1.000.000
Asilo infantile Boschetti - scuola materna 100.000
Roditor e Philadelphia - Verola 500.000
N.N. 50.000
G. e R. 200.000
Antonio e Luisa 1.000.000
In memoria dei cari defunti A. e R. 1.000.000
Bocciofili verolesi 100.000
In memoria del marito e papà 200.000
Raniero per la nostra Disciplina 500.000
N.N. 50.000
Domenica 50.000
N.N. 200.000
In memoria del caro Agostino 1.000.000
In memoria del marito 500.000
Antonio e Giulia nel 25° di matrimonio 200.000
Dalla Cappella Casa Albergo 330.000
In memoria dei propri cari 250.000
N.N. 125.000
N.N. 100.000

TOTALE 21.898.000


Offerte a Radiobasilica

N.N. 1.000.000
Da una famiglia amica 500.000


Offerte per gestione
ordinaria parrocchia  

N.N. 500.000

Torna al Sommario