Il rendimento di grazie: memoria e fiducia

Nello stesso anno mons. Luigi Corrini celebra il 50° di Ordinazione sacerdotale e si appresta a concludere il lungo e fecondo ministero pastorale nella comunità di Verolanuova.

Sono due circostanze particolarmente significative. Hanno in comune il rendimento di grazie al Signore per tutto il bene che ha contraddistinto il susseguirsi dei giorni e degli anni dediti a promuovere il radicarsi del Regno di Dio tra i fratelli affidati alle sue cure pastorali. Sono giorni ed anni che hanno manifestato la fedeltà di Dio e il lento maturare della propria coscienza per meglio comprendere il Vangelo da comunicare e l’animo dei fratelli, per i quali e con i quali ha svolto il compito di pastore o percorso un tratto di strada lungo il viaggio della vita con tutte le sue vicende, ora gioiose ora tristi.

A ben pensarci quanti volti di bambini e di fanciulli, di adolescenti e giovani, di adulti e anziani, senza dimenticare i volti cari dei Genitori e dei Famigliari, dei Vescovi e dei Sacerdoti, dei Superiori e dei Collaboratori. Quanti saranno quelli che si sono conosciuti e che ci hanno preceduto presso il Signore? Certo un numero rilevante.

Se poi si pensa a quante persone si è avuto grazia di offrire la parola, il conforto, il perdono, l’aiuto, il consiglio e la misericordia del Signore, si sente forte il sentimento del cuore ad adorare il mistero di Dio, che nel suo disegno d’amore ha scelto un uomo tra molti uomini per costituirlo sacramento vivente per assicurare ai fratelli la continuità della salvezza attuata da Cristo durante la sua vita terrena.

Accanto a queste realtà misteriose e sublimi, si affiancano anche altre che con più visibilità possono testimoniare le tappe del cammino di una comunità.

E certamente per Verolanuova alcuni traguardi sono stati raggiunti con la formazione dei gruppi di animazione, degli Organismi di comunione, di itinerari di esperienza cristiana matura e rispondenti alle esigenze del tempo presente, sia per le coppie di sposi, che per la formazione dei giovani al Matrimonio e dei Genitori. E accanto a tutto questo le celebrazioni secondo la tradizione e in corrispondenza al cammino della Chiesa universale per attuare il Concilio e della Diocesi secondo le tappe indicate, in ordine alla Catechesi, alla Liturgia e alla Carità.

Non mancano infine i segni singolari di interventi sugli edifici della Parrocchia: segnalo soltanto la ristrutturazione e l’ampliamento dell’Oratorio e tutte le opere per il restauro e l’abbellimento della splendida Basilica.

Comprendo perciò quanto sia ricco di memoria e motivo di commozione la celebrazione del 50° di Ordinazione sacerdotale.

Ma proprio per questo comprendo e condivido pienamente anche i sentimenti che passano nel cuore di monsignore al pensiero che è vicino il giorno del congedo dalla comunità di Verolanuova che è stata come la sua famiglia spirituale.

Certo egli ha nel cuore anche il ricordo della giovinezza vissuta a Seniga, della prima esperienza sacerdotale a Bassano B. e di quella più arricchente di Leno, ma è soprattutto a Verolanuova che egli ha potuto svolgere in pienezza la sua azione pastorale.

E perciò anche il distacco sarà condiviso più direttamente anche dai Sacerdoti e dai laici di Verolanuova.

Anch’io volentieri con animo fraterno e riconoscente mi associo e mentre gli assicuro tutta la mia condivisione nella preghiera e nell’amicizia, sono certo che sentirà ancora più viva la riconoscenza dei suoi parrocchiani e la certezza che il bene seminato continuerà a dare frutti anche per il futuro.